IL MINISTRO DELLE IMPRESE 
                         E DEL MADE IN ITALY 
 
  Vista la delibera CIPE n. 65/2015, come modificata  dalla  delibera
CIPE n. 6/2016 che ha destinato risorse a valere  sul  Fondo  per  lo
sviluppo e coesione (FSC 2014-2020) alla realizzazione del  Piano  di
investimenti  per  la  diffusione  della  banda  ultra  larga  ed  ha
assegnato  2,2  miliardi  di  euro  agli  interventi   di   immediata
attivazione e nelle aree ivi indicati, individuando al punto  4.4  il
profilo temporale di impiego delle risorse assegnate, e che al  punto
4.3 ha rinviato a successiva  delibera  l'assegnazione  di  ulteriori
risorse nel limite massimo di 1,3 miliardi di euro; 
  Vista la delibera  CIPE  n.  71/2017  che,  nell'ambito  di  quanto
stabilito dalla delibera CIPE n. 65/2015 e n.  6/2016,  ha  destinato
risorse per  sostenere  lo  sviluppo  di  beni  e  servizi  di  nuova
generazione; 
  Vista la delibera CIPE n. 61/2018, che modifica la delibera n.  105
del 2017, ed in particolare  il  punto  c)  che  assegna  un  importo
complessivo  fino  a   45   milioni   di   euro   per   progetti   di
sperimentazione, ricerca applicata e trasferimento tecnologico, anche
in collaborazione con gli enti territoriali, relativi alle tecnologie
emergenti, quali blockchain, intelligenza artificiale, internet delle
cose, collegate allo sviluppo delle  reti  di  nuova  generazione  ed
individua  quale  soggetto  attuatore   della   suddetta   linea   di
intervento, di cui al citato punto c), la Direzione  generale  per  i
servizi di comunicazione elettronica, di  radiodiffusione  e  postali
del Ministero dello sviluppo economico; 
  Visto il decreto ministeriale del 26 marzo 2019 di approvazione del
«Programma di supporto  alle  tecnologie  emergenti  5G»,  pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale n. 110 del 13 maggio 2019,  come  modificato
dal decreto del Ministro dello sviluppo economico del 5 giugno  2019,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 170 del 22 luglio 2019, che ha
approvato il «Programma di supporto tecnologie emergenti  nell'ambito
del  5G»  (di  seguito,  «programma»),  quale  piano  operativo   per
l'attuazione della linea di intervento  di  cui  al  punto  c)  della
delibera n. 61 del 2018, a valere sullo stanziamento di 45 milioni di
euro; 
  Visto l'avviso  pubblico  per  la  selezione  di  progetti  per  la
sperimentazione e ricerca applicata  da  ammettere  al  finanziamento
secondo quanto  indicato  nell'Asse  II  del  programma  di  supporto
tecnologie emergenti (FSC 2014-2020) del Piano  investimenti  per  la
diffusione della banda larga - delibera CIPE n. 61/2018, lettera  c),
ai sensi del decreto ministeriale del  26  marzo  2019  e  successive
modifiche ed integrazioni; 
  Vista la determina ministeriale del 7 gennaio 2020 di  approvazione
della graduatoria del sopracitato avviso pubblico  per  la  selezione
dei progetti per l'Asse  II  del  programma  di  supporto  tecnologie
emergenti (FSC 2014-2020) del Piano investimenti  per  la  diffusione
della banda larga; 
  Visto  il  decreto-legge  n.   34   del   2019,   convertito,   con
modificazione, dalla legge n. 58/2019, e, in particolare,  l'art.  44
che  prevede,  per  ciascuna  amministrazione  centrale  titolare  di
risorse del  FSC  riferite  ai  cicli  di  programmazione  2000-2006,
2007-2013 e 2014-2020, la sostituzione della pluralita' degli attuali
documenti programmatori  attraverso  una  riclassificazione  di  tali
strumenti  al  fine  di  sottoporre   all'approvazione   dell'attuale
Comitato interministeriale  per  la  programmazione  economica  e  lo
sviluppo sostenibile (CIPESS), su proposta del Ministro per il Sud  e
la  coesione  territoriale,  un  unico  Piano  operativo   per   ogni
amministrazione denominato Piano sviluppo  e  coesione  (nel  seguito
PSC) con modalita' unitarie di gestione e monitoraggio; 
  Vista  la  delibera  del  CIPESS  n.  2/2021,  che  disciplina,  al
paragrafo 4, le procedure da seguire per apportare modifiche al Piano
di  sviluppo  e  coesione  (PSC),  specificando  che  e'   necessaria
l'approvazione da parte degli organismi competenti (Cabina  di  regia
FSC, CIPESS, Comitato di sorveglianza del PSC) nei casi di  modifiche
apportate al Piano in termini di incremento o  revoca  delle  risorse
della dotazione finanziaria complessiva e/o  variazione  del  riparto
complessivo tra aree territoriali; 
  Vista la delibera del CIPESS n. 9 del 29 aprile 2021, con la  quale
e' stato approvato il Piano sviluppo e coesione (PSC)  del  Ministero
dello sviluppo economico, cosi' come articolato nelle tavole allegate
alla stessa delibera che  stabilisce  la  dotazione  finanziaria,  di
provenienza  contabile  2014-2020,  suddivisa  per  area  tematica  e
settore di intervento; 
  Vista la delibera del CIPESS  n.  9  del  14  aprile  2022  che  ha
modificato la dotazione finanziaria del  Piano  sviluppo  e  coesione
(PSC) a titolarita' del Ministero dello sviluppo economico  approvato
con la delibera CIPESS n. 9 del 29 aprile 2021; 
  Considerata la legge n. 232/2016 che estende il profilo pluriennale
del Fondo sviluppo e coesione (FSC) fino all'anno 2025; 
  Considerato  l'art.  44,  comma   7,   lettera   b),   del   citato
decreto-legge n. 34 del 2019 che stabilisce per le risorse del  Fondo
per lo  sviluppo  e  la  coesione,  programmazione  2014-2020,  quale
termine ultimo per  l'assunzione  delle  obbligazioni  giuridicamente
vincolanti il 31 dicembre 2022; 
  Considerato che  nel  presente  provvedimento  non  si  ravvisa  la
sussistenza delle casistiche  previste  dal  richiamato  paragrafo  4
della delibera CIPESS n.  2/2021,  che  le  risorse  sono  utilizzate
nell'ambito dello stesso settore di intervento  e  senza  variare  il
riparto territoriale e che pertanto  non  si  ritiene  necessaria  la
previa approvazione da parte dei preposti organi di competenza; 
  Considerato che il suddetto programma ha l'obiettivo di  realizzare
dei framework  progettuali,  basati  sull'utilizzo  delle  tecnologie
emergenti, che possano costituire dei  volani  per  l'utilizzo  delle
stesse tecnologie nei contesti implementativi attuali e futuri  degli
stakeholder, sia  pubblici  che  privati,  e  modelli  sostenibili  e
replicabili; 
  Considerato che le proposte progettuali per la sperimentazione e la
ricerca applicata relative alle tecnologie emergenti, secondo  quanto
previsto nell'Asse II del «Programma di supporto tecnologie emergenti
nell'ambito del 5G» e selezionate con apposito avviso pubblico,  sono
in via di conclusione; 
  Considerato  che  nei   territori   oggetto   dell'attuazione   del
«Programma di supporto tecnologie emergenti nell'ambito  del  5G»  si
sono riscontrate delle positive ricadute in termini  di  opportunita'
di sviluppo di partnership pubblico-privata che  stanno  determinando
una diffusione delle tecnologie emergenti  nel  tessuto  economico  e
sociale; 
  Ravvisata l'opportunita' di sostenere la realizzazione di  progetti
relativi al trasferimento tecnologico verso le imprese su temi aventi
ad oggetto la blockchain, l'IoT, l'intelligenza  artificiale,  l'edge
computing e le tecnologie quantistiche, applicate in particolare alla
produzione  ed   alla   distribuzione   di   contenuti   audiovisivi,
all'intrattenimento, ai mondi sociali  virtuali  (cd  metaverso),  al
gaming ed alla tutela e valorizzazione del made in Italy  nell'ambito
delle industrie creative; 
  Considerato che, con decreto-legge 11 novembre  2022,  n.  173,  il
Ministero  dello  sviluppo  economico  assume  la  denominazione   di
Ministero delle imprese e del made in Italy; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                               Oggetto 
 
  1. Il Ministero delle imprese e del  made  in  Italy  promuove  sul
territorio nazionale  la  realizzazione  di  progetti  di  ricerca  e
sviluppo, di cui al decreto ministeriale 26 marzo 2019, rivolti  allo
sviluppo di prodotti, processi,  servizi  o  modelli  di  business  e
organizzativi relativi alle tecnologie emergenti,  quali  blockchain,
intelligenza  artificiale,  internet  delle   cose   (IoT),   realta'
aumentata e virtuale, grazie  all'uso  e  allo  sviluppo  delle  reti
mobili ultra veloci (5G). I progetti  devono  essere  finalizzati  al
miglioramento  dei  servizi  attraverso  l'adozione  delle   suddette
tecnologie,  in  modo  da  costituire  dei  volani  per  lo  sviluppo
imprenditoriale sul territorio con particolare riferimento  alle  PMI
ed  alle  start-up  innovative  ed  a   favorire   il   trasferimento
tecnologico  verso  le  imprese.  Gli  interventi  dovranno  inoltre,
preferibilmente, prevedere lo sviluppo di  servizi  e  soluzioni  che
ricadano nei seguenti ambiti: industria  dell'audiovisivo,  industrie
creative e intrattenimento, tra cui anche il gaming e le applicazioni
per i mondi sociali virtuali  (o  metaversi),  logistica,  trasporti,
green economy, tutela e valorizzazione del made in Italy  nell'ambito
dei sopracitati settori. 
  2. Gli interventi di cui al presente decreto sono rivolti agli enti
pubblici, quali soggetti beneficiari, in qualita' di capofila  di  un
partenariato composto da universita' e/o centri di  ricerca  italiani
ed imprese, PMI e/o start-up  costituite  italiane  o  con  una  sede
operativa sul territorio italiano. Il partenariato dovra'  sviluppare
progetti di ricerca, sperimentazione e trasferimento tecnologico  con
l'obiettivo di favorire e supportare la realizzazione  di  interventi
orientati all'utilizzo delle tecnologie emergenti ed a  coniugare  le
competenze scientifiche dell'universita' e dei centri di ricerca  con
le  esigenze  del  tessuto  imprenditoriale  e  dei  settori  che  si
ritengono strategici al  fine  di  aumentare  la  competitivita'  dei
territori.