IL MINISTRO PER LA PROTEZIONE 
                   CIVILE E LE POLITICHE DEL MARE 
 
  Visto il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 recante il Codice
della protezione civile, ed in particolare l'art. 23; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in  data
10 novembre 2022, con il quale al Ministro senza portafoglio senatore
Nello Musumeci e' stato conferito l'incarico per la protezione civile
e le politiche del mare; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in  data
12 novembre 2022, con il quale sono state delegate al Ministro  senza
portafoglio senatore Nello Musumeci le funzioni  del  Presidente  del
Consiglio dei ministri  ivi  indicate,  con  particolare  riferimento
all'art. 2 concernente la delega di funzioni in materia di protezione
civile; 
  Considerato che a partire dal giorno 1° novembre 2023 il territorio
della Regione Emilia-Romagna, ed in  particolare  delle  Province  di
Bologna, di Forli-Cesena e di Ravenna, e' stato interessato da eventi
meteorologici di elevata intensita' che hanno determinato  una  grave
situazione di pericolo per  l'incolumita'  delle  persone  e  per  la
sicurezza dei beni pubblici e privati e che altre zone del territorio
regionale sono potenzialmente interessate dagli eventi in rassegna; 
  Tenuto  conto  che  tali  eventi  meteorologici,  hanno   provocato
l'esondazione  di  corsi  d'acqua,  lo   smottamento   di   versanti,
allagamenti, movimenti franosi,  l'isolamento  di  alcune  localita',
l'evacuazione di  numerose  famiglie  dalle  loro  abitazioni,  gravi
danneggiamenti alle infrastrutture  viarie,  ad  edifici  pubblici  e
privati, alle opere di difesa idraulica  ed  alla  rete  dei  servizi
essenziali; 
  Considerato che i fenomeni sono ancora in corso e che  l'evoluzione
degli eventi si sviluppera' in  concomitanza  con  il  passaggio  dei
colmi di piena nei corsi d'acqua interessati; 
  Vista la richiesta del Presidente della Regione Emilia-Romagna  del
3  novembre  2023  con  la  quale  e'  stato  chiesto  lo  stato   di
mobilitazione  del  Servizio  nazionale  della   protezione   civile,
dichiarando  il  pieno  dispiegamento  delle   risorse   territoriali
disponibili; 
  Considerata   l'eccezionalita'   della   situazione   emergenziale,
manifestatasi  con  intensita'  tale  da   compromettere   la   vita,
l'integrita' fisica e beni di primaria  importanza,  e  tenuto  conto
della necessita' di  porre  in  essere  con  immediatezza  interventi
urgenti di primo soccorso ed assistenza alla popolazione colpita; 
  Su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  1. Ai sensi e per gli effetti dell'art. 23, comma  1,  del  decreto
legislativo 2  gennaio  2018,  n.  1,  in  considerazione  di  quanto
espresso in premessa, e' disposta la mobilitazione straordinaria  del
Servizio nazionale di protezione  civile  a  supporto  della  Regione
Emilia-Romagna in conseguenza delle avverse condizioni meteorologiche
che, a partire dal 1° novembre  2023,  hanno  colpito  il  territorio
regionale interessato da esondazioni, rotture  arginali  o  movimenti
franosi. 
  2.  Per  fronteggiare  la  situazione  emergenziale  in  atto,   il
Dipartimento della protezione civile della Presidenza  del  Consiglio
dei ministri assicura il coordinamento dell'intervento  del  Servizio
nazionale  della  protezione  civile  a  supporto   delle   autorita'
regionali di protezione civile. 
  3. Con successivo provvedimento del  Capo  del  Dipartimento  della
protezione civile, qualora non dovesse intervenire  la  dichiarazione
dello stato di emergenza, ai sensi dell'art. 24, comma 1, del decreto
legislativo n. 1 del  2018,  verranno  assegnati  contributi  per  il
concorso alla  copertura  finanziaria  degli  oneri  sostenuti  dalle
componenti  e  strutture  operative  del  Servizio  nazionale   della
protezione civile  mobilitate,  ivi  comprese  quelle  dei  territori
direttamente interessati, a  valere  sulle  risorse  finanziarie  del
Fondo per le emergenze  nazionali  di  cui  all'art.  44  del  citato
decreto legislativo n. 1 del 2018.