(all. 1 - art. 1)
         Allegato "A" alla direttiva n. UCT/2/0001/COM del 04.01.1999

  PIANI DI CAMPIONAMENTO INDICIZZATI DA ADOTTARE NELLE PROCEDURE DI
               COLLAUDO DEI MATERIALI DI COMMISSARIATO

   1.  Il  "Piano  di campionamento indicizzato" previsto dalla norma
UNI   ISO  2859,  e'  uno  strumento  tecnico,  basato  su  parametri
statistici,  volto  e  supportare  la  Commissione  di Collaudo nella
attivita'  di  verifica,  valutazione  della  qualita'  dei  prodotti
esaminati.
   Attraverso tale strumento vengono, piu' in particolare, definite:
   a. l'entita' del campione da estrarre dalla partita (o lotto);
   b. il "Livello di Qualita' Accettabile" previsto in contratto;
   c.  le  condizioni  di  accettazione e di rifiuto della partita (o
lotto) specificamente riferite all'esame organolettico.
   Per  la  determinazione  quantitativa del campione da estrarre, il
"piano di campionamento" si avvale di appositi "prospetti" (annessi 1
e 2) previsti della richiamata norma UNI ISO 2859.
   Detti  prospetti,  opportunamente  modificati  ed integrati per le
specifiche   esigenze   procedurali  connesse  con  il  collaudo  dei
materiali di commissariato, sono composti dai seguenti parametri:


Prospetto I

- S-p
- I-II-III
- C
- A,B,...
               (annesso I)

                    - livelli di collaudo speciali, da 1 a 4;
                    - livelli di collaudo ordinario, da 1 a 3;
                    - livello di collaudo centesimale;
                    - lettere codici per la numerosità del campione,

Prospetto II-A (annesso 2)

                    - N = numerosità del lotto;
                    - n = numerosità del campione;
                    - LQA = livello di qualità accettabile;
                    - Na = numero di accettazione;
                    - Nr = numero di rifiuto.

   2.  L'utilizzo  "congiunto" del suddetti parametri, consentira' di
valutare,  attraverso  una  procedura  rigorosamente "codificata", la
qualita'  ed  accettabilita'  dei  prodotti  sottoposti a collaudo. A
chiarimento  dell'utilizzo  dei  predetti  "prospetti",  si specifica
quanto  di  seguito.  Un  "piano di campionamento" viene innanzitutto
"impostato"  finendo,  in sede di predisposizione degli atti connessi
con  la  "deliberazione  a  contrattare", il "livello di collaudo" di
riferimento.  A  seconda  della tipologia di materiale in provvista e
delle  sottese finalita' di impiego, verra' fissato, a giudizio della
Amministrazione  appaltante,  un  livello  di  collaudo  piu'  o meno
elevato al quale corrispondera' la conseguente attivita' di controllo
e  verifica  tecnica.  Piu'  in  particolare, nel "Prospetto I" della
citata norma UNI ISO 2859 (annesso 1) sono individuati tre livelli di
collaudo  "ordinario",  quattro  livelli  di collaudo "speciali" e un
livello di collaudo "centesimale".
   I  livelli  di collaudo ordinari adottabili sono: "I", "II", III".
Essi  determinano  una scala di "accettabilita/rifiuto" man mano piu'
selettiva  (dal I al III) o vengono scelti in relazione alla natura e
destinazione della fornitura.
   I  livelli  di collaudo speciali (da 1 a 4) permettono di modulare
le  operazioni  di  campionamento alle peculiari esigenze di collaudo
legate  alla  natura  e  finalita' di impiego del materiale in esame.
Piu'  in  particolare  i  suddetti  livelli  vengono  adottati per il
collaudo di materiali di scarsa rilevanza operativa (e, pertanto, non
"critici"  sui  piani  funzionale  ed  estetico)  e  limitato  valore
intrinseco  (da:  alpe  maglie intimo, accappatoi, ciabatte da bagno,
fazzolettini   di   carta,   ecc.)  prevedendo,  in  tali  casi,  una
numerosita' del campione ridotta rispetto a quella ordinaria.
   Il  livello  di  collaudo  "centesimale"  viene adottato quando la
particolare  "sensibilita'"  dei materiali in collaudo, in termini di
funzionalita'  tecnico-operativa  e  di  impiego  (estende  modulari,
shelters, ecc.) renda necessario il controllo dell'intera partita. La
previsione del livello di collaudo "centesimale" deve essere prevista
nel  contratto  o  nell'atto  di  nomina  della  Commissione,  previa
valutazione  "mirata"  da  effettuarsi  caso  per caso. Il livello di
collaudo  adottato determina automaticamente il numero dei "campioni"
da  prelevare,  in  rapporto  alla  dimensione  dell'intero  lotto da
collaudare.   Altro   parametro  essenziale  (accanto  al  richiamato
"livello  di  collaudo"), per l'impostazione e l'impiego del piano di
campionamento  indicizzato, e' rappresentato dal "Livello di Qualita'
Accettabile  (L.Q.A.).  Tale  parametro, anch'esso fissato in sede di
"deliberazione a contrattare), determina il livello di tolleranza che
l'Amministrazione  Difesa intende adottare in ordine alla valutazione
tecnico  -  qualitativa della partita in collaudo. Piu' in dettaglio,
fermo  restando  quanto  stabilito  al  para  6  della direttiva, con
l'individuazione  del "L.Q.A" e a sua volta correlato con un "livello
di  collaudo" prefissato si stabilisce quale e' il numero massimo dei
campioni  difettosi  consentiti  ai  fini  della  accettazione  della
partita  e, conseguentemente, il numero minimo dei campioni difettosi
che determina il rifiuto della partita stessa.
   Il  "Livello  di  Qualita'  Accettabile" si riferisce solamente ai
difetti   rilevabili  in  sede  di  esame  organolettico  atteso  che
eventuali  difetti  riscontrati  analiticamente  (in esito cioe' agli
accertamenti   chimico-fisico   di  laboratorio)  inficiano  l'intera
partita in collaudo.
   3.  Si  riporta  di  seguito, a chiarimento del metodo, un esempio
pratico di collaudo con l'impiego della sumenzionata procedura.

Esempio:
a) Partita da collaudare: n. 7.000 manufatti;
b)  in  sede  di  "deliberazione  a contrattare" sono stati fissati i
seguenti parametri:
LQA = "0,65";
livello di controllo ordinario = "li".
c)  per  definire  il numero dei campioni da esaminare e da prelevare
dal  lotto  in  esame,  viene  individuato,  in  via  preliminare, il
"codice"  di riferimento del Prospetto I" (annesso 1), corrispondente
alla   numerosita'   del  lotto  (7.000  maglioni),  compresa,  nella
fattispecie,  tra  3.201  a  10.000.  Il  codice,  in questo caso, e'
rappresentato dalla lettera "L".
d)  Nel  Prospetto  II-A  e  "Piani  di campionamento semplice per il
collaudo  ordinario" (annesso 2), in corrispondenza della lettera "L"
sopra  individuata,  si  rileva  il  numero dei campioni da prelevare
dalla  partita:  n.  200. In corrispondenza della colonna inerente il
"L.Q.A.   e'   0,65"   (valore   fissato   nella   "deliberazione   a
contrattare"), si individuano altresi':
- Il Numero di Accettazione (Na): 3;
- Il Numero di rifiuto (Nr): 4.

   Quindi,   su  n.  200  campioni  da  esaminare  per  il  controllo
organolettico,  il  lotto  sara'  accettato  se  il  numero dl quelli
difettosi  sara'  uguale o inferiore a 3; per contro, sara' rifiutato
se  il  numero  stesso  sara'  uguale  o  superiore  a 4. Ai fini del
suddetto    computo    quantitativo,   dovranno   essere   presi   in
considerazione  solo i difetti di lieve entita', atteso che eventuali
difformita'  (accertate  in  via organolettica e/o analitica) e cioe'
tali  da  inficiare  la  funzionalita'  e  l'estetica  dei  manufatti
comporteranno  il  rifiuto  dell'intera  partita  in collaudo (para 6
della direttiva). .il:
   ---->  Vedere IMMAGINI alle Pag. 51 - 52 del S.O.  <----