Trattato fra la Santa Sede e l'Italia. IN NOME DELLA SANTISSIMA TRINITA' Premesso: Che la Santa Sede e l'Italia hanno riconosciuto la convenienza di eliminare ogni ragione di dissidio fra loro esistente con l'addivenire ad una sistemazione definitiva dei reciproci rapporti, che sia conforme a giustizia ed alla dignita' delle due Alte Parti e che, assicurando alla Santa Sede in modo stabile una condizione di fatto e di diritto la quale Le garantisca l'assoluta indipendenza per l'adempimento della Sua alta missione nel mondo, consenta alla Santa Sede stessa di riconoscere composta in modo definitivo ed irrevocabile la «questione romana», sorta nel 1870 con l'annessione di Roma al Regno d'Italia sotto la dinastia di Casa Savoia; Che dovendosi, per assicurare alla Santa Sede l'assoluta e visibile indipendenza, garentirLe una sovranita' indiscutibile pur nel campo internazionale, si e' ravvisata la necessita' di costituire, con particolari modalita', la Citta' del Vaticano, riconoscendo sulla medesima alla Santa Sede la piena proprieta' e l'esclusiva ed assoluta potesta' e giurisdizione sovrana; Sua Santita' il Sommo Pontefice Pio XI e Sua Maesta' VITTORIO EMANUELE III, Re d'Italia,- hanno risoluto di stipulare un Trattato, nominando a tale effetto due Plenipotenziari, cioe', per parte di Sua Santita', Sua Eminenza Reverendissima il signor Cardinale PIETRO GASPARRI, Suo Segretario di Stato, e, per parte di Sua Maesta', Sua Eccellenza il signor Cavaliere BENITO MUSSOLINI, Primo Ministro e Capo del Governo; i quali, scambiati i loro rispettivi pieni poteri e trovatili in buona e dovuta forma, hanno convenuto negli articoli seguenti: Art. 1. L'Italia, riconosce e riafferma, il principio consacrato nell'art. 1 dello Statuto del Regno 4 marzo 1848, pel quale la religione cattolica, apostolica e romana e' la sola religione dello Stato.