(all. 1 - art. 1)
                                                           Allegato 1
             PRODOTTI AD AZIONE DISPERDENTE EMULSIONANTE
    Alla   istanza   di   autorizzazione   inoltrata  dalle  societa'
produttrici deve essere allegata la seguente documentazione:
    A. Scheda di identificazione;
    B. Rapporto di prova relativo ai test di:
      efficacia e stabilita';
      tossicita' acuta e cronica;
      biodegradabilita';
      bioaccumulo.
A - Scheda di identificazione del prodotto
    a) denominazione del prodotto e della societa' produttrice;
    b) identificazione del responsabile dell'immissione sul mercato;
    c) identificazione dei componenti e delle loro concentrazioni;
    d) classificazione di pericolosita';
      d.1) per i componenti classificati come pericolosi ai sensi del
decreto  legislativo  3 febbraio  1997  n. 52 e successive modifiche,
riportare:
        la classificazione;
        le frasi di rischio R;
        i dati che supportano tale classificazione;
      d.2)  indicare  l'eventuale  classificazione  del prodotto come
pericoloso  ai  sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1997 n. 52 e
successive   modifiche   e  riportare  i  dati  che  supportano  tale
classificazione;
    e) proprieta' chimico-fisiche:
      stato fisico;
      punto di infiammabilita' (secondo lo standard EN 22719);
      densita' a 20 0C;
      viscosita' cinematica a 20 0C (secondo il metodo ASTM D 445);
      punto di intorbidimento (secondo le norme IP 219/67).
B -  METODI   DI   PROVA   PER  LA  DETERMINAZIONE  DELL'EFFICACIA  E
STABILITA', DELLA TOSSICITA' ACUTA E CRONICA, DELLA BIODEGRADABILITA'
E DELL'ENTITA' DEL BIOACCUMULO DEI PRODOTTI DISPERDENTI.
    1. Test di efficacia e stabilita'
    1.1  L'efficacia  del disperdente viene determinata in termini di
olio  sospeso ed emulsionato dopo l'aggiunta del prodotto in esame in
condizioni  standardizzate  di  agitazione e in termini di stabilita'
dell'emulsione,  determinata  quest'ultima sia in condizioni standard
di   agitazione   che   in   condizioni  di  calma.  Entrambe  queste
caratteristiche    (efficacia    del    disperdente    e   stabilita'
dell'emulsione)  si  basano  sulla  determinazione  del parametro oli
minerali,  da  effettuarsi  seguendo  il metodo 5140 A1 riportato nel
quaderno IRSA n. 100 "Metodi analitici per le acque" del 1994.
    1.1.1 Apparecchiatura impiegata
    In aggiunta alla usuale strumentazione di laboratorio che include
pH-metro,  stufa,  bilancia  di  precisione, e' richiesta la seguente
specifica  apparecchiatura  per  effettuare il test di efficacia e di
stabilita' in condizioni standardizzate.
    1.1.1.1  Schema  dell'apparecchio  per  le  prove  di emulsione e
dispersione (Fig. 1).
    1.1.1.2 Agitatore oscillante termostato, mod. Dubnoff, regolabile
a 67 oscillazioni/minuto con una escursione orizzontale di 6 cm.
    1.1.1.3  Recipiente  cilindrico  di  vetro  (d.i. 25 cm; h 35 cm)
munito di rubinetto laterale di vetro a livello del fondo.
    1.1.2 Modalita' esecutive
    1.1.2.1  Preparare  25  litri  di acqua di mare sintetica con una
composizione  in  g/L  che  risulta  dallo  schema semplificato sotto
riportato.  Pesare  le  quantita'  di  sali  opportunamente calcolate
moltiplicando  per 25 i valori sotto indicati utilizzando reattivi di
grado  analitico  e  solubilizzarle con acqua ultrapura (bidistillata
e/o deionizzata).

=====================================================================
                Sale                 |         Conc. in g/L
=====================================================================
  NaCl                               |                     22
  MgCl2 . 6 H2O                      |                      9,7
  Na2SO4 (anidro)                    |                      3,7
  CaCl2 (anidro)                     |                      1,0
  KCl                                |                      0,65
  NaHCO3                             |                      0,20
  H3BO3                              |                      0,023

Tab. 1 Composizione acqua di mare sintetica
    1.1.2.2 Introdurre nella vasca schematizzata in fig. 1 litri 21,5
di  acqua  di  mare sintetica termostatando a 25 0C. Sulla superficie
versare, tramite cilindro graduato da 25 ml, 25 ml di petrolio grezzo
Arabian  light,  dei  quali  va  determinato  il  peso in grammi (per
differenza  di  peso  tra cilindro contenente il petrolio e lo stesso
cilindro  dopo  lo  svuotamento).  Scolare per tre minuti. Aggiungere
poi,  uniformemente,  25  ml di emulsionante1, versato da un cilindro
graduato  da  25  ml  e  lasciare scolare per 30 secondi. Lasciare in
contatto  l'emulsionante  con  il  petrolio per un minuto. Versare in
modo  riproducibile  acqua  di  mare sintetica sulla superficie della
soluzione  fino  a  quando  il  volume  complessivo  non raggiunga un
livello  corrispondente  a  25  litri.  Mettere  in funzione la pompa
centrifuga  in modo che l'agitazione della soluzione in condizioni di
riciclo  favorisca  la  formazione  dell'emulsione.  Dopo  10  minuti
prelevare  sotto  agitazione  dal  rubinetto  laterale  un  litro  di
soluzione  contenente  l'emulsione, da suddividere in due aliquote da
500  ml  per  eseguire il dosaggio della quantita' di petrolio grezzo
disperso  ed emulsionato ed effettuare uno dei due saggi previsti per
valutare la stabilita' dell'emulsione.
    1.1.2.3 Il dosaggio del petrolio grezzo emulsionato va effettuato
in  accordo  con  il  metodo  sopra  indicato. Date le concentrazioni
elevate  attese  in  questo caso per gli oli minerali, e' sufficiente
sottoporre  ad  estrazione una delle due aliquote da 500 ml di cui al
punto   1.1.2.2,  riducendo  il  volume  della  miscela  di  solventi
utilizzata  nelle  due estrazioni successive previste dal metodo 5140
A1 a 50 ml. Essendo il campione costituito da acqua di mare sintetica
non  si  deve  procedere  all'aggiunta  dei  10 g di cloruro di sodio
prevista dal metodo citato nel procedimento estrattivo. Per i calcoli
riferirsi  direttamente  al  volume di 500 ml trattati e non a peso e
densita' del campione come previsto nel metodo 5140 A1.
    Per  la stabilita' dell'emulsione sono previsti due saggi, uno in
condizioni di agitazione e l'altro in condizioni di calma:
    1.1.2.4  Per  il saggio in condizioni di agitazione utilizzare la
seconda  aliquota da 500 ml di campione prelevato cosi' come al punto
1.1.2.2.  Subito  dopo  il  prelievo,  travasare tale aliquota in una
beuta  da un litro. Agitare per 6 ore a 67 oscillazioni/minuto usando
l'apparecchiatura di cui al punto 1.1.1.2 e termostatando a 25 0C. Al
termine  delle  6  ore,  prelevare  50  ml di emulsione dal fondo del
recipiente e versare in un imbuto separatore da 100 ml, procedendo al
dosaggio degli oli minerali, secondo il metodo 5140 A1 citato, con le
variazioni  gia'  dette  e  riducendo  proporzionalmente il volume di
miscela  di  solventi da utilizzare nelle due successive estrazioni a
10
ml.
    1  Se  tale  quantita'  dovesse  disperdere  ed emulsionare tutto
l'olio  presente,  il saggio dovra' essere ripetuto con una quantita'
minore  di disperdente e comunque in grado di assicurare almeno il 60
%  di  dispersione.      1.1.2.5  Per il secondo saggio di stabilita'
dell'emulsione,  quello  in  condizioni  di calma, prelevare altri 10
litri di soluzione dalla vasca di cui al 1.1.1.1 mediante un apposito
sifone  (in  PVC,  d.i.  3/8  ,  immerso fino a 15 cm dal fondo della
vasca),  subito  dopo il prelievo di cui al punto 1.1.2.2 e sempre in
agitazione. Versare gli stessi nel recipiente di cui al punto 1.1.1.3
dotato  di rubinetto laterale a livello del fondo e lasciare a riposo
in  termostato  a  25  0C.  In  tempi successivi procedere, per mezzo
dell'apposito  rubinetto  di  cui  e'  dotato il recipiente stesso, a
sette  prelievi di 50 ml ciascuno, rispettivamente dopo 1, 2, 3, 5, 7
e 23 ore. Effettuare su ciascuno di questi prelievi la determinazione
degli oli minerali come indicato nel punto 1.1.2.4.
    1.1.3 Calcoli
    1.1.3.1 Efficacia
    La  concentrazione  (g/L)  di  oli  minerali risultante dal punto
1.1.2.3  viene  moltiplicata per 25 in modo da calcolare la quantita'
complessiva  in  grammi  di  petrolio  disperso  ed  emulsionato.  La
quantita'  cosi'  calcolata  viene  confrontata  con  la quantita' in
grammi di petrolio corrispondente ai 25 ml utilizzati per la prova.
    L'efficacia  e' espressa come percentuale in peso della quantita'
iniziale di petrolio che viene dispersa ed emulsionata.
    Un prodotto e' considerato accettabile quando riesce a disperdere
ed  emulsionare  nelle  condizioni del test piu' del 60% del petrolio
aggiunto.
    1.1.3.2 Stabilita'
    Le  concentrazioni in grammi/litro risultanti dai punti 1.1.2.4 e
1.1.2.5  vengono  per  la  concentrazione in grammi/litro di petrolio
disperso  ed  emulsionato e moltiplicate per 100, per essere espresse
in termini percentuali.
    Un prodotto e' considerato accettabile se:
      a) la  stabilita' dell'emulsione in condizioni di agitazione si
mantiene  pressoche'  inalterata,  mostrando  scostamenti percentuali
rispetto ai valori di efficacia contenuti entro il 10%;
      b) la  stabilita'  dell'emulsione  in  condizioni  di  calma si
mantiene  pressoche'  inalterata  entro  le  2  ore,  con scostamenti
accettabili entro il 10%, e risulta diminuita massimo del 40% dopo le
23 ore, che corrispondono al tempo piu' lungo indicato per il saggio.
    2. Test di tossicita' acuta e cronica
    La  tossicita' dei disperdenti deve essere valutata attraverso la
determinazione  degli  effetti  di  tali  prodotti su specie marine a
breve  (test di tossicita' acuta) e medio termine (test di tossicita'
cronica).
    2.1 Test di tossicita' acuta
    I test di tossicita' acuta devono essere effettuati su tre specie
di   organismi   marini  (alghe,  crostacei,  pesci)  per  avere  una
rappresentazione  significativa dei possibili effetti complessivi. La
tossicita'  acuta  viene definita in sei classi di concentrazioni che
vanno da valori >1000 mg/L a valori minore o uguale a 0,01 mg/L (Tab.
2).

=====================================================================
                    |                       |   LC/LL50, EC/EL50,
Classe di tossicita'|      Descrizione      |     IC/IL50 (mg/L)
=====================================================================
         0          |  Non tossico          |         >1000
---------------------------------------------------------------------
                    |  Praticamente non     |>100 - minore o uguale a
         1          |tossico                |          1000
---------------------------------------------------------------------
                    |                       |>10 - minore o uguale a
         2          |  Leggermente tossico  |          100
---------------------------------------------------------------------
                    |                       | >1 - minore o uguale a
         3          |  Moderatamente tossico|           10
---------------------------------------------------------------------
                    |                       |>0,1 - minore o uguale a
         4          |  Tossico              |           1
---------------------------------------------------------------------
                    |                       |>0,01 - minore o uguale
         5          |  Molto tossico        |         a 0,1
---------------------------------------------------------------------
         6          |  Estremamente tossico | minore o uguale a 0,01

    Tab.  2  (da  "The  Revised  GESAMP Hazard Evaluation Procedure",
Report and Studies n. 64, 2002).
    2.1.1 Saggio di inibizione della crescita algale
    Effettuare  il saggio di inibizione della crescita algale secondo
la normativa europea EN ISO 10253 (Gennaio 1998).
    La  durata  prevista  per  il test e' di 72 ore, al termine delle
quali si considerano accettabili valori di IC50 >1 mg/L.
    2.1.2 Saggio di tossicita' acuta su crostacei marini
    Effettuare  il  saggio  di  tossicita'  acuta su crostacei marini
secondo  il  metodo  IRSA-CNR:  VIGANO'  L.  (1996):  "Metodo  per la
valutazione  della tossicita' acuta con Mysidopsis bahia", Notiziario
dei Metodi Analitici IRSA, giugno 1996, 19-31.
    La  durata  prevista  per  il test e' di 96 ore, al termine delle
quali si considerano accettabili valori di LC50 >1 mg/L.
    2.1.3 Saggio di tossicita' acuta su pesci
    Effettuare  il  saggio  di  tossicita'  acuta su pesci secondo la
metodica-analitica  indicata nella linea guida OECD n. 203 (17 luglio
1992),  modificata  dalle seguenti specifiche relative all'impiego di
specie  marine  per le quali e' previsto l'utilizzo di acqua di mare,
naturale o sintetica.
    Se  naturale,  l'acqua  di  mare  dovra'  provenire  da  aree non
soggette  a  scarichi  o  sversamenti  originati  da fonti diffuse di
inquinamento;  in  alternativa  si  puo'  fare  uso  di acqua di mare
sintetica secondo la composizione di cui alla tabella 1.
    La  specie  mediterranea  sulla  quale  effettuare  il test e' la
spigola, Dicentrarchus labrax, in quanto rispondente alle indicazioni
generali  contenute  nella suddetta linea guida OECD. La taglia degli
esemplari da sottoporre a test deve essere di 6 ± 2 cm.
    La  durata  prevista  per  il test e' di 96 ore, al termine delle
quali si considerano accettabili valori di LC50 >1 mg/L.
    2.2 Test di tossicita' cronica
    Effettuare  i  test  di  tossicita'  cronica  su  due  specie  di
organismi  marini  (crostacei,  pesci) per avere una rappresentazione
significativa dei possibili effetti complessivi.
    La  tossicita'  cronica  viene  definita  in  quattro  classi  di
concentrazioni che vanno da valori >1 mg/L a valori minore o uguale a
0,001 mg/L (Tab. 3).

=====================================================================
Classe di tossicita' |  Descrizione  |         NOEC* (mg/L)
=====================================================================
          0          |    Irrilevante|              >1
          1          |    Bassa      |  >0,1 - minore o uguale a 1
          2          |    Moderata   | >0,01 - minore o uguale a 0,1
          3          |    Alta       |>0,001 - minore o uguale a 0,01
          4          |    Molto alta |    minore o uguale a 0,001

    Tab.3  -  NOEC = No Observed Effect Concentration (concentrazione
che  non  produce effetti osservabili) (da "The Revised GESAMP Hazard
Evaluation Procedure", Report and Studies n. 64, 2002)
    2.2.1 Saggio di tossicita' cronica su crostacei marini
    Effettuare  il  saggio  di tossicita' cronica su crostacei marini
secondo  il metodo IRSA-CNR: VIGANO' L. (1998): Metodo di valutazione
della tossicita' cronica (7 giorni) con Mysidopsis bahia", Notiziario
dei Metodi Analitici IRSA, maggio 1998, 1-8.
    Al  termine  del  test  si considerano accettabili valori di NOEC
>0,1 mg/L.
    2.2.2 Saggio di tossicita' cronica su pesci marini
    Effettuare  il  saggio  di tossicita' cronica su pesci secondo la
metodica  analitica  indicata nella linea guida OECD n. 204 (4 aprile
1984),  modificata  dalle seguenti specifiche relative all'impiego di
specie  marine  per le quali e' previsto l'utilizzo di acqua di mare,
naturale o sintetica.
    Se  naturale,  l'acqua  di  mare  dovra'  provenire  da  aree non
soggette  a  scarichi  o  sversamenti  originati  da fonti diffuse di
inquinamento;  in  alternativa  si  puo'  fare  uso  di acqua di mare
sintetica secondo la composizione di cui alla tabella 1.
    La  specie  mediterranea  sulla  quale  effettuare  il test e' la
spigola, Dicentrarchus labrax, in quanto rispondente alle indicazioni
generali  contenute  nella suddetta linea guida OECD. La taglia degli
esemplari da sottoporre a test deve essere di 6 ± 2 cm.
    La  durata  prevista  per il test e' di 28 giorni, al termine dei
quali si considerano accettabili valori di NOEC >0,1 mg/L.
    3. Test di biodegradabilita'
    Effettuare  il  test  di  biodegradabilita'  secondo  la metodica
analitica  indicata  nella  linea guida OECD n. 306 (17 luglio 1992).
Saranno considerati preferibili i prodotti facilmente biodegradabili,
i  quali, sottoposti al test, abbiano dimostrato una rimozione di DOC
(Dissolved Organic Carbon) maggiore o uguale a 70% per un periodo non
superiore a 28 giorni.
    4. Test di bioaccumulo
    Basare  la determinazione dell'entita' del bioaccumulo sul valore
del  log  Pow  di  ciascuno dei componenti organici del prodotto (Pow
rappresenta  il  coefficiente  di  ripartizione ottenuto dividendo la
concentrazione  della  sostanza  nel n-ottanolo per la concentrazione
nell'acqua);  nel  caso  tale  valore  non  fosse  gia'  disponibile,
occorrera' determinarlo sperimentalmente utilizzando metodi analitici
standardizzati. Si considerano accettabili prodotti disperdenti i cui
componenti abbiano valori di log Pow minore o uguale a 3.
              QUADRO RIASSUNTIVO DEI REQUISITI TECNICI
                RICHIESTI PER IL PRODOTTO DISPERDENTE
    1.  Il  punto  di  infiammabilita',  determinato  in accordo allo
standard EN 22719, deve essere superiore a 55 0C;
    2.  La  viscosita' cinematica, misurata a 20 0C secondo il metodo
ASTM D 445, deve essere inferiore o uguale a 400 cSt;
    3.  Il  punto  di intorbidimento, determinato secondo le norme IP
219/67, deve essere inferiore o uguale a -10 0C;
    4.  L'efficacia  del prodotto, determinata secondo la metodica di
cui  al  presente allegato, deve essere tale da emulsionare almeno il
60% del petrolio disperso;
    5.  La stabilita' dell'emulsione, determinata secondo la metodica
di cui al presente allegato, deve essere tale da assicurare, in stato
di  agitazione  e  di calma, le condizioni di rimozione riportate nel
presente allegato;
    6.  La  tossicita' acuta nelle specie marine, determinata secondo
la  metodica  di  cui  al  presente  allegato,  deve  manifestarsi  a
concentrazione di prodotto maggiore di 1 mg/L;
    7. La tossicita' cronica nelle specie marine, determinata secondo
la  metodica  di  cui  al  presente  allegato,  deve  manifestarsi  a
concentrazione di prodotto maggiore di 0,1 mg/L;
    8.  Alla  biodegradabilita',  determinata  secondo la linea guida
OECD n. 306, 1992, deve corrispondere una rimozione di DOC (Dissolved
Organic  Carbon)  \geq  70%  al  termine di 28 giorni; in tal caso il
prodotto e' considerato facilmente biodegradabile.
    9.  In  riferimento  al  bioaccumulo,  il  log  Pow  di  tutti  i
componenti organici del prodotto deve essere inferiore o uguale a 3.