(all. 1 - art. 1)
                                                           ALLEGATO 1

  RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO/FOGLIO ILLUSTRATIVO

4. Informazioni cliniche

4.1 Indicazioni terapeutiche

    e' indicato per il trattamento delle seguenti condizioni in
donne con utero integro.
   1.  Sintomi  vasomotori  da  moderati  a gravi associati a carenza
estrogenica.
   2. Vaginite atrofica
   3. Uretrite atrofica
   4.  Prevenzione e trattamento dell'osteoporosi associata a carenza
estrogenica.
     e'  indicato nelle donne con utero integro dal momento che
la   terapia   con   soli   estrogeni   potrebbe  causare  iperplasia
endometriale  e cancro endometriale. Per le pazienti isterectomizzate
e' appropriata una terapia con solo estrogeno.
   A  meno  che  non  ci sia una precedente diagnosi di endometriosi,
l'aggiunta  di  un  progestinico  non  e' raccomandata in donne senza
utero (vedere "Avvertenze speciali e precauzioni per l'uso").
   La  terapia  ormonale sostitutiva (TOS) non deve essere iniziata o
continuata  per  prevenire  la  patologia cardiaca coronarica (vedere
"Avvertenze speciali e precauzioni per l'uso").
   I rischi ed i benefici della TOS devono sempre essere attentamente
soppesati  tenendo anche in considerazione l'insorgenza di rischi con
il procedere della terapia (vedere "Avvertenze speciali e precauzioni
per  l'uso").  In  particolare,  quando viene preso in considerazione
l'uso  della  TOS  in  donne  che  non  presentano  i  sintomi  della
menopausa,  o nel caso di un uso a lungo termine, devono essere prese
in considerazione terapie alternative.

4.2 Posologia e modo di somministrazione

   Per   il   trattamento   dell'osteoporosi   e  dei  sintomi  della
postmenopausa, deve essere usata la dose minima efficace.
   Per  la  maggior  parte  delle donne in post-menopausa, la terapia
puo'  essere  iniziata in qualsiasi momento: tuttavia, in presenza di
un  ciclo mestruale regolare, e' opportuno iniziare il trattamento il
primo giorno dell'emorragia.
   Il  dosaggio  di  medrossiprogesterone  acetato  viene  deciso dal
medico  su base individuale. I fattori che dovrebbero essere presi in
considerazione  al  momento  della  scelta  e  dell'aggiustamento del
dosaggio  di  medrossiprogesterone  acetato includono l'anamnesi e lo
stato clinico della paziente.
   La  dimenticanza  di una o piu' compresse di  puo' aumentare
la  probabilita'  che  si verifichi un sanguinamento da rottura o uno
spotting.

 Sequenziale

     Sequenziale deve essere assunto per via orale, 1 compressa
al  di', in regime sequenziale, cioe' nei primi 14 giorni (dal giorno
1  al  giorno  14)  le  compresse  marroni  contenenti solo estrogeni
coniugati  naturali  e  nei  successivi  14  giorni (dal giorno 15 al
giorno  28)  le  compresse  blu  (  Sequenziale 0,625 mg + 5 mg
compresse  rivestite)  o  verdi  ( Sequenziale 0,625 mg + 10 mg
compresse rivestite) contenenti l'associazione di estrogeni coniugati
naturali  e  medrossiprogesterone  acetato.  L'assunzione deve essere
continuativa, cioe' senza interruzione fra una confezione e l'altra.
   Sintomi  vasomotori  da  moderati  a  gravi,  vaginite  atrofica e
uretrite  atrofica  associate  a  carenza  estrogenica:  1  compressa
marrone al di' nei primi 14 giorni seguita da 1 compressa blu (
Sequenziale  0,625  mg  +  5  mg compresse rivestite) o verde (
Sequenziale  0,625  mg + 10 mg compresse rivestite) al di' dal giorno
15   al   giorno   28  di  ogni  ciclo.  Le  pazienti  devono  essere
periodicamente  riesaminate  per  determinare  se  il trattamento dei
sintomi  e'  ancora  necessario  (vedere sezione "Esami medici/follow
up").
   Prevenzione  e  trattamento  dell'osteoporosi  associata a carenza
estrogenica:  1  compressa marrone al di' nei primi 14 giorni seguita
da  1  compressa  blu  (  Sequenziale 0,625 mg + 5 mg compresse
rivestite)  o  verde  (  Sequenziale 0,625 mg + 10 mg compresse
rivestite)  al  di'  dal  giorno  15  al  giorno 28 di ogni ciclo. Un
dosaggio  di  5  mg  di  medrossiprogesterone acetato e' generalmente
indicato all'inizio della terapia con  Sequenziale, anche se la
decisione  sulla  dose  iniziale deve essere presa dal medico su base
individuale.   Quando   gli   estrogeni   coniugati  naturali  ed  il
medrossiprogesterone   acetato   vengono   somministrati   in  regime
sequenziale  come  nel    Sequenziale,  il medrossiprogesterone
acetato  da  5 mg o 10 mg viene somministrato dal giorno 15 al giorno
28   del   ciclo  ed  e'  in  genere  associato  ad  un'emorragia  da
sospensione.

 Combinato

    Combinato deve essere assunto per via orale, 1 compressa al
di',  in  modo  continuativo  cioe' senza alcuna interruzione fra una
confezione e l'altra,
   Sintomi  vasomotori  da  moderati  a  gravi,  vaginite  atrofica e
uretrite  atrofica  associate  a  carenza estrogenica: 1 compressa di
  Combinato  0,625  mg  +  2,5  mg compresse rivestite o 
Combinato  0,625 mg + 5 mg compresse rivestite al giorno. Le pazienti
devono  essere  periodicamente  riesaminate  per  determinare  se  il
trattamento  dei  sintomi e' ancora necessario (vedere sezione "Esami
medici/follow up").
   Prevenzione  e  trattamento  dell'osteoporosi  associata a carenza
estrogenica:  1  compressa  di    Combinato  0,625  mg + 2,5 mg
compresse  rivestite  o    Combinato  0,625 mg + 5 mg compresse
rivestite al giorno.
   Con    Combinato,  possono  verificarsi  diversi  profili di
sanguinamento:  dall'assenza di flusso ad un sanguinamento irregolare
sia  di  grado leggero che moderato, esso si puo' risolvere con l'uso
continuato di  Combinato.
   Un  dosaggio  iniziale  di 5 mg di medrossiprogesterone acetato e'
indicato  per  le pazienti nelle quali si vuole ottenere l'amenorrea.
Una diminuzione del dosaggio di medrossiprogesterone acetato a 2,5 mg
deve  essere  presa  in  considerazione  dopo  che  l'amenorrea si e'
instaurata,  o  comunque  entro 12 mesi dall'inizio della terapia. Se
dopo  la  riduzione  del  dosaggio  di  medrossiprogesterone  acetato
dovessero   ripresentarsi   delle   emorragie   da   sospensione,  va
considerata  l'opportunita'  di  ripristinare  il dosaggio di 5 mg di
medrossiprogesterone acetato.
   Mantenimento/Continuazione/Estensione del trattamento:
   Le pazienti dovrebbero essere esaminate ad intervalli regolari per
determinare  se  il  trattamento  dei  sintomi  e'  ancora necessario
(vedere sezione "Esami medici/follow up").

4.3 Controindicazioni

   Carcinoma mammario pregresso, sospetto o accertato:
   Tumori  maligni  estrogeno-dipendenti  accertati  o  sospetti (per
esempio carcinoma dell'endometrio):
   Sanguinamento vaginale non diagnosticato:
   Iperplasia endometriale non trattata:
   Tromboembolia   venosa   in  atto  o  pregressa  (trombosi  venosa
profonda, embolia polmonare):
   Malattia  tromboembolica arteriosa in atto o recente (per esempio,
ictus, angina, infarto del miocardio):
   Epatopatia  acuta  o anamnesi di epatopatia, fino a quando i tests
di funzionalita' epatica non siano ritornati ai valori normali:
   Ipersensibilita'  nota ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli
eccipienti:
   Porfiria

4.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso

   La  TOS  e' stata associata ad un aumentato rischio di alcuni tipi
di cancro e di patologie cardiovascolari.
   La  TOS  non  deve essere cominciata o continuata per prevenire la
patologia cardiaca coronarica.
   I rischi ed i benefici della TOS devono sempre essere attentamente
soppesati  tenendo anche in considerazione l'insorgenza di rischi con
il  procedere  della  terapia.  In particolare, quando viene preso in
considerazione  l'uso della TOS in donne che non presentano i sintomi
della  menopausa, o nel caso di un uso a lungo termine, devono essere
prese in considerazione terapie alternative.

Esami medici/follow up

   Prima  di  iniziare  o  riprendere la terapia ormonale sostitutiva
(TOS)  deve  essere  effettuata  un'anamnesi  personale  e  familiare
completa,  assieme ad una visita generale e ginecologica approfondita
(compreso  l'esame della pelvi e del seno), sulla base dell'anamnesi,
delle  controindicazioni  e  delle  avvertenze  per l'uso. Durante il
trattamento,  sono  raccomandati  controlli periodici la cui natura e
frequenza  deve  essere  adattata individualmente. Alle pazienti deve
essere   consigliato   di   riferire   al  proprio  medico  qualsiasi
cambiamento  nel  loro seno. Devono essere eseguite indagini mediche,
compresa  la mammografia, in conformita' con i programmi di controllo
attualmente   in  uso,  modificate  secondo  le  necessita'  cliniche
individuali.  Nelle  donne trattate con terapia ormonale sostitutiva,
deve essere effettuata nel tempo una attenta valutazione dei rischi e
benefici.

Condizioni che devono essere tenute sotto controllo

   1.  La  paziente deve essere tenuta sotto stretto controllo medico
qualora  si  presenti una qualsiasi delle seguenti condizioni, ovvero
si  sia verificata in precedenza e/o aggravata durante una gravidanza
o  durante  precedenti  trattamenti ormonali. Si deve tenere presente
che,  durante  il  trattamento  con , queste condizioni possono
ripresentarsi oppure aggravarsi, in particolare:

a. Leiomioma (fibroidi uterini) o endometriosi
b. Storia  di  o  fattori  di  rischio  per  malattie tromboemboliche
   (vedere di seguito)
c. Fattori  di  rischio  per tumori estrogeno-dipendenti, per esempio
   eredita' di primo grado per carcinoma mammario
d.Ipertensione
e. Malattie   epatiche   (per  esempio,  adenoma  epatico,  emangiomi
   epatici, storia di ittero colestatico) (vedere "altre condizioni")
f. Diabete mellito con o senza interessamento vascolare
g. Colelitiasi (vedere "altre condizioni")
h. Emicrania o (grave) cefalea
i. Lupus eritematoso sistemico
j. Storia di iperplasia endometriale (vedere di seguito)
k. Epilessia
l. Asma
m. Otosclerosi

- Ci  sono,  inoltre,  possibili  rischi che possono essere associati
  all'uso dei progestinici in regimi estrogeno sostitutivi rispetto a
  cicli  terapeutici  con  soli  estrogeni. Questi comprendono (a) un
  aumentato   rischio   di  cancro  mammario  (vedi  sezione  "Cancro
  mammario),  (b)  effetti indesiderati sul metabolismo lipoproteico,
  (per  esempio  l'abbassamento delle HDL, l'aumento delle LDL) e (c)
  la diminuzione della tolleranza al glucosio.

Indicazioni per un'immediata sospensione del trattamento:

   Il  trattamento  deve  essere  sospeso nel caso venga scoperta una
controindicazione  e  in  alcune situazioni che includono ma non sono
limitate a:

- Ittero o deterioramento della funzionalita' epatica
- Aumento significativo della pressione sanguigna
- Nuova insorgenza di cefalea di tipo emicranico
- Gravidanza

Iperplasia endometriale

- il  rischio  di  iperplasia  e  carcinoma endometriale e' aumentato
  quando  gli  estrogeni vengono somministrati da soli per un periodo
  di tempo prolungato.
- Per   ridurre,  ma  non  eliminare,  questo  rischio,  e'  pertanto
  essenziale associare nelle donne non isteroectomatizzate la terapia
  a  base  di  estrogeni con un progestinico almeno per 12 giorni per
  ciclo
- In  un  sottogruppo del WHI (vedere paragrafo Farmacodinamica), non
  e'   stato   osservato  alcun  aumento  nel  rischio  di  carcinoma
  endometriale,  rispetto al placebo, dopo un tempo medio di 5,2 anni
  di trattamento con la combinazione estrogento/progestinici.
- E'  importante  la vigilanza clinica di tutte le donne che assumono
  combinazioni    estro/progestiniche.   Bisogna   istituire   misure
  diagnostiche adeguate, che comprendono prelievi endometriali quando
  e'  indicato,  affinche' siano escluse patologie maligne in tutti i
  casi  di  sanguinamento  vaginale persistente o ricorrente anormale
  non diagnosticato.
- Emorragie da rottura o spotting possono verificarsi durante i primi
  mesi  di  trattamento.  Se  l'emorragia  da  rottura  o spotting si
  verifica  dopo  un  certo  periodo di tempo dall'inizio trattamento
  oppure  continua  dopo  la sospensione del trattamento, deve essere
  accertata  la  causa,  anche  mediante  biopsia  endometriale,  per
  escludere un tumore maligno dell'endometrio.

Tumore al seno

   Un  uso  prolungato  della  TOS e' stato associato ad un aumentato
rischio di carcinoma mammario.
   Nel   sottogruppo   del  WHI  (vedere  paragrafo  Farmacodinamica)
trattato  con  la  TOS, dopo una media di 5,2 anni di trattamento, e'
stato  osservato  un  aumento del 26% nel carcinoma mammario invasivo
(38  contro  30  per  10,000  anni-donna)  in donne che assumevano la
combinazione  estrogeno/progestinica rispetto a coloro che assumevano
il  placebo.  L'aumentato  rischio  di carcinoma mammario e' divenuto
evidente  dopo  4 anni di studi sul trattamento. Le donne che avevano
riferito un uso precedente di ormoni per la post menopausa avevano un
rischio  relativo  piu'  alto di carcinoma mammario associato all'TOS
rispetto  a  coloro  che  non  avevano  mai  usato ormoni per la post
menopausa.
   Una   rianalisi   dei   dati   originali  derivanti  da  51  studi
epidemiologici   (che  non  comprendono  necessariamente  )  ha
mostrato  un  piccolo o moderato aumento della probabilita' che nelle
donne  in  postmenopausa  che  si  sottopongono o si siano sottoposte
recentemente   a   terapia   estrogeno   sostitutiva   (ERT)/ormonale
sostitutiva (TOS) venga diagnosticato un cancro mammario. L'incidenza
cumulativa  stimata  di  carcinoma mammario in donne tra i 50 ed i 70
anni  che  non  hanno  mai  usato ERT/TOS e' di 45 casi su 1.000. Gli
autori  stimano  che  su  1.000  donne  che  intraprendono la terapia
ormonale all'eta' di 50 anni e la continuano per 5 anni, 10 anni o 15
anni  il numero di casi addizionali di carcinoma mammario che possono
verificarsi   all'eta'   di   70  anni  saranno  2,  6,  e  12  casi,
rispettivamente.
   Il   rischio   di  cancro  mammario  aumenta  con  la  durata  del
trattamento  e  sembra  tornare  a valori normali nel corso di cinque
anni   dalla   sospensione  della  ERT/TOS.  In  accordo  con  questa
rianalisi,  il  cancro mammario diagnosticato in pazienti che usino o
abbiano   usato  recentemente  ERT/TOS  sembrerebbe  di  natura  meno
invasiva di quello trovato in donne non trattate.
   Ulteriori  studi  epidemiologici suggeriscono che l'aggiunta di un
progestinico  aumenta  il rischio di cancro mammario rispetto all'uso
di soli estrogeni.
   Tutte  le donne devono sottoporsi ad esami del seno annuali presso
una struttura sanitaria e devono fare l'autoesame della mammella ogni
mese,  inoltre  una  mammografia  deve  essere programmata sulla base
dell'eta' della paziente e dei fattori di rischio.

Cancro dell'ovaio

   L'associazione  tra  ERT  e cancro dell'ovaio e' stato valutato in
numerosi  casi-controllo  e studi coorte. Due ampi studi coorte hanno
suggerito  un  aumentato  rischio  di cancro dell'ovaio associato con
l'uso  a  lungo  termine  della  terapia  sostitutiva  a base di soli
estrogeni, in particolare per 10 o piu' anni di uso. In uno di questi
studi,  e'  stato  riportato  che  l'incidenza  di  base tra donne in
postmenopausa  non  trattate  era  di 4,4 casi per 10,000 anni-donna,
rispetto  ai  6,5  casi  per  10,000  anni-donna tra coloro che usano
l'ERT. Altri studi epidemiologici sull'ERT ed il cancro all'ovaio non
hanno   mostrato  un'associazione  significativa.  I  dati  non  sono
sufficienti a determinare se ci sia un aumentato rischio con la TOS.

Eventi tromboembolici arteriosi e venosi

   La  TOS  e'  stata  associata  ad  un aumentato rischio di episodi
cardiovascolari,  come  infarto del miocardio, ictus, trombosi venosa
ed embolia polmonare (tromboembolia venosa o TEV).
   Le  pazienti con fattori di rischio per disturbi trombotici devono
essere tenute sotto stretto controllo.

Tromboembolia venosa

   La  TOS  e'  associata  ad  un  rischio  relativo  piu' elevato di
sviluppare  una  tromboembolia  venosa  (TEV),  cioe' trombosi venosa
profonda o embolia polmonare.
   In  un  sottogruppo  del WHI (vedere paragrafo Farmacodinamica) e'
stata  osservata  un'incidenza  2  volte  maggiore  di  TEV, comprese
trombosi   venosa   profonda  ed  embolia  polmonare,  in  donne  che
assumevano  la  combinazione estrogeni/progestinici rispetto a quelle
che  assumevano  il  placebo. L'incidenza di TEV era di 34 eventi per
10,000      anni-donna      nel     gruppo     della     combinazione
estrogeno/progestinica  rispetto  ai  16 eventi per 10,000 anni-donna
nel  gruppo  del placebo. Questo aumentato rischio e' stato osservato
durante il primo anno ed e' persistito.
   Fattori   di   rischio   generalmente   riconosciuti  per  la  TEV
comprendono  storia  personale  o  familiare,  grave obesita' (Indice
Massa  Corporea > 30 kg/m2 ) e lupus eritematoso sistemico (LES). Non
vi e' consenso sul possibile ruolo delle vene varicose nella TEV.
   Pazienti  con  storia  di  TEV o trombofilia nota hanno un rischio
aumentato  di  TEV  e  la terapia ormonale sostitutiva puo' aumentare
questo   rischio.   L'anamnesi  personale  o  familiare  di  fenomeni
tromboembolici o di aborti spontanei ricorrenti deve essere esaminata
a  fondo  per  escludere  una  eventuale  predisposizione  a fenomeni
trombofilici.  Fino  a  quando  non  venga effettuata una valutazione
completa  dei  fattori trombofilici l'uso di TOS e' controindicato in
queste pazienti.
   Il rischio di TEV puo' essere temporaneamente aumentato in seguito
a  immobilizzazione  prolungata, grave trauma o interventi chirurgici
maggiori.  Come  in  tutti  i  pazienti in fase post-operatoria, deve
essere  prestata  un'attenzione scrupolosa all'applicazione di misure
di  profilassi  atte  a  pervenire  la  TEV conseguente ad intervento
chirurgico.  Nei  casi  in  cui  e'  prevedibile una immobilizzazione
prolungata   a   seguito   di   intervento  chirurgico  elettivo,  in
particolare  addominale o ortopedico agli arti inferiori, deve essere
presa  in  considerazione  una  temporanea  sospensione della terapia
ormonale  sostitutiva 4-6 settimane prima dell'intervento. La terapia
non  deve  essere  ripresa  finche'  la  donna  non  abbia recuperato
completamente la mobilita'.
   Se si manifesta TEV dopo aver iniziato la terapia, il farmaco deve
essere  sospeso.  Le  pazienti  devono  essere avvisate di contattare
immediatamente  il  proprio  medico  in caso di potenziali sintomi di
tromboembolia   (per   esempio,   gonfiore  doloroso  ad  una  gamba,
improvviso dolore al petto, dispnea).

Patologia cardiaca coronarica

   In  un  sottogruppo  del  Women's  Health  Initiative (WHI, vedere
paragrafo Farmacodinamica) e' stato osservato un aumentato rischio di
sviluppo di infarto del miocardio non fatale e di morte per patologia
cardiaca  coronarica  (CHD)  in  donne che assumevano la combinazione
estrogeni/progestinici rispetto a donne che assumevano il placebo (37
e  30,  rispettivamente,  per  10,000  anni-donna).  Questo aumentato
rischio e' stato osservato nel primo anno ed e' persistito.
   In  uno  studio  chimico  controllato di prevenzione secondaria di
patologia  cardiovascolare  (Heart and Estrogen/progestin Replacement
Study:  HERS)  in  donne  in  postmenopausa  con  patologia  cardiaca
documentata (n= 2763, eta' media 66,7 anni), la terapia per via orale
con  estrogeni-coniugati equini piu' medrossiprogesterone acetato non
ha  mostrato  benefici cardiovascolari. Durante un follow-up medio di
4,1  anni il trattamento per via orale con estrogeni coniugati equini
piu'  medrossiprogesterone  acetato  non  ha  ridotto  la percentuale
totale  di  episodi di malattia coronarica cardiaca (CHD) in donne in
postmenopausa con patologia coronarica cardiaca documentata.
   L'incidenza di eventi di CHD e' stata maggiore nel gruppo trattato
con  ormoni  rispetto al gruppo trattato con placebo durante il primo
anno, ma non durante gli anni seguenti.

Ictus

   Nello  stesso sottogruppo del WHI un aumentato rischio di ictus e'
stato   osservato   in   donne   che   assumevano   la   combinazione
estrogeni/progestinici rispetto a donne che assumevano il placebo (29
e  21,  rispettivamente,  per  10,000  anni-donna).  Questo aumentato
rischio e' stato osservato dopo il primo anno ed e' persistito.

Altre condizioni

- E'  stata riportata trombosi vascolare della retina in pazienti che
  assumevano estrogeni. Interrompere la terapia in attesa di un esame
  se  c'e'  una  improvvisa parziale o completa perdita della vista o
  una improvvisa manifestazione di proptosi, diplopia o emicrania. Se
  un  esame  rivela  papilledema  o  lesioni  vascolari della retina,
  bisogna interrompere la terapia.
- Gli  estrogeni  possono  provocare  ritenzione idrica: pertanto, le
  pazienti  affette  da  disfunzioni cardiache o renali devono essere
  tenute sotto stretto controllo medico.
- In un piccolo numero di casi riportati, considerevoli aumenti della
  pressione  sanguigna  durante la terapia estrogeno sostitutiva sono
  stati  attribuiti a reazioni idiosincrasiche agli estrogeni. In uno
  studio clinico esteso, randomizzato, controllato con placebo non e'
  stato  riscontrato un effetto generalizzato della terapia estrogeno
  sostitutiva sulla pressione sanguigna.
- Gli estrogeni/progestinici possono essere scarsamente metabolizzati
  in pazienti con danno della funzionalita' epatica. Per pazienti con
  un'anamnesi  di ittero colestatico associato ad un passato utilizzo
  di  estrogeni  o  alla gravidanza, bisogna prestare attenzione e in
  caso di ricorrenza, la tempia deve essere interrotta.
- E'  stato  riportato  un  aumento  da  2  a  4 volte del rischio di
  patologia  colecistica  che richiede un intervento chirurgico nelle
  donne che assumono ERT/TOS.
- Donne  con pregressa ipertrigliceridemia devono essere tenute sotto
  stretto  controllo  medico  durante  la  terapia  estrogenica  o la
  terapia  ormonale  sostitutiva  poiche', durante il trattamento con
  estrogeni   in  donne  affette  da  questa  condizione  sono  stati
  descritti  casi  rari di aumenti massivi di trigliceridi plasmatici
  che hanno determinato pancreatite.
- Gli  estrogeni  devono essere utilizzati con cautela nelle pazienti
  con ipocalcemia grave.
- Gli  estrogeni  aumentano  i  livelli di globulina legante l'ormone
  tiroideo  (TBG).  il  che  comporta un aumento dell'ormone tiroideo
  totale  in circolo, come risulta dai valori della proteina che lega
  la  iodina  (PBI),  livelli  del  T4  (metodo su colonna o dosaggio
  radioimmunologico)  o  livelli del T3 (dosaggio radioimmunologico).
  L'uptakc  della  resina  di  T3 e' diminuito, riflettendo l'elevata
  TBG. Le concentrazioni di T4 e T3 liberi rimangono invariate. Altre
  proteine  leganti  possono risultare elevate nel siero, per esempio
  la  corticoglobulina  (CBG), la globulina legante l'ormone sessuale
  (SHBG),   il   che   comporta,   rispettivamente,  un  aumento  dei
  corticosteroidi   e   degli   ormoni   sessuali   in   circolo.  Le
  concentrazioni  di  ormone libero o biologicamente attivo rimangono
  inalterate.  Altre  proteine  del  plasma  possono essere aumentate
  (substrato       angiotensinogeno/renina,      alfa-I-antitripsina,
  ceruloplasmina).

4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

   Il  metabolismo  degli  estrogeni  e  dei progestinici puo' essere
aumentato  dall'uso concomitante di sostanze note per il loro effetto
di  induzione  degli  enzimi  che  metabolizzano  i  farmaci, in modo
specifico  il citocromo P450, come gli anticonvulsivanti (per esempio
fenobarbitale,  fenitoina,  carbamazepina)  e gli anti-infettivi (per
esempio, rifampicina, rifabutina, nevirapina, efavirenz).
   Ritonavir  e  nelfinavir,  nonostante  siano conosciuti come forti
inibitori,   mostrano,  al  contrario,  proprieta'  induttive  quando
vengono  usati  contemporaneamente ad ormoni steroidei. I preparati a
base di erbe come l'Hypericum Perforatum possono causare induzione di
enzimi   responsabili   del   metabolismo   degli   estrogeni  e  dei
progestinici.
   Gli  inibitori del CYP3A4 come la cimetidina, l'eritromicina, e il
ketoconazolo  possono  aumentare  le  concentrazioni  plasmatiche del
17ß-estradiolo e possono determinare effetti collaterali.
   Clinicamente,  un  aumentato  metabolismo  degli  estrogeni  e dei
progestinici  puo'  ridurre  l'effetto  e  portare  a cambiamenti nel
profilo di sanguinamento uterino.

4.6 Gravidanza e allattamento

   Gli  estrogeni/progestinici  non  devono  essere  usati durante la
gravidanza.

Allattamento

L'uso di  non e' indicato durante l'allattamento.
4.7 Effetti sulla capacita' di guidare e di usare macchinari

  non  dovrebbe  influenzare  la  capacita'  di guidare e usare
macchinari.

4.8 Effetti indesiderati

====================================================================
            Molto   Comuni >=   Nomi comuni  Rari >= 0,01% Molto Rari
            Comuni  1% e <10%    >= 0,01%      e <0,1%      < 1/10000
            >= 1/10               e < 1%
====================================================================
Disturbi   Dolore  Emorragia    Cambiamenti Galattorrea,  Iperplasia
del        al seno da rottura/  nel flusso  aumento di    endome-
sistema            dismenorrea, mestruale,  dimensioni    triale
riprodut-          spotting,    cambiamenti dei leiomioni
tivo e             dolorabilita' nell'ever-  uterini
del seno           al tatto/    sione
                   ingrossa-    cervicale e
                   mento,       nella
                   secrezione   secrezione
                   mammaria
--------------------------------------------------------------------
Disturbi                        Nausea,     Vomito,
dell'ap-                        gonfiore,   pancreatite
parato                          dolore
gastro-                         addominale
intestinale
--------------------------------------------------------------------
Disturbi                        Ansia,      Peggiora-     Peggiora-
del sistema                     capogiri,   mento         mento
nervoso                         cefalea     dell'epiles-  della
                                (compresa   sia          corea
                                emicrania)
--------------------------------------------------------------------
Disturbi           Artralgie,
del tessuto        crampi alle
muscolo            gambe
scheletrico,
connettivo
e delle ossa
--------------------------------------------------------------------
Disturbi           Depressione  Cambiamenti Irritabilita'
psichiatrici                    nella
                                libido,
                                disturbi
                                dell'umore
--------------------------------------------------------------------
Disturbi                        Tromboflebite
vascolari                       superficiale,
                                embolia
                                polmonare,
                                ictus
--------------------------------------------------------------------
Disturbi           Edema
generali e
del sito
di sommini-
strazione
--------------------------------------------------------------------
Disturbi                        Acne,       Cloasma/      Eritema
della cute                      alopecia,   melasma       multi-
e del                           prurito     irsutismo,    forme,
tessuto                                     rash          eritema
sottocutaneo                                              nodoso
--------------------------------------------------------------------
Disturbi                        Malattia                  Ittero
epato-                          della                     colesta-
biliari                         cistifellea               tico
--------------------------------------------------------------------
Infezioni          Vaginite     Candidasi
ed                              vaginale
infestazioni
--------------------------------------------------------------------
Neoplasie                       Carcinoma   cancro        Carcinoma
benigne e                       mammario    dell'ovaio,   endome-
maligne                                     cambiamenti   triale,
(inclusi                                    fibrocistici  ingrossa-
cisti e                                     del seno      mento
polipi)                                                   degli
                                                          emangiomi
                                                          epatici
--------------------------------------------------------------------
Disturbi                                    Oriticaria,
del sistema                                 angioedema,
immunitario                                 reazioni
                                            anafilattiche/
                                            anafilattoidi
--------------------------------------------------------------------
Disturbi                                    Intolleranza  Peggiora-
del                                         al glucosio   mento
metabolismo                                               della
e della                                                   Porfiria,
nutrizione                                                ipocal-
                                                          cemia
--------------------------------------------------------------------
Disturbi                        Intolleranza              Trombosi
dell'apparato                   alle lenti                vascolare
visivo                          a contatto                retinica
--------------------------------------------------------------------
Disturbi                        Infarto del
del sistema                     miocardio
cardiaco
--------------------------------------------------------------------
Disturbi                                    Peggioramento
del sistema                                 dell'asma
respiratorio,
del torace e
del mediastino
--------------------------------------------------------------------
Ancora in fase di accertamento sono: variazioni di peso (aumento o
diminuzione), aumento nella pressione sanguigna.

4.9 Sovradosaggio

   Non  sono  stati  riportati  effetti collaterali seri a seguito di
ingestione   acuta   di   ampi   dosaggi   di   prodotti   contenenti
estrogeni/progestinici  da  parte  di  bambini, il sovradosaggio puo'
causare   nausea   e   vomito  e  un'emorragia  da  sospensione  puo'
verificarsi  nelle  donne.  Non  sono  noti  antidoti ed un ulteriore
trattamento se necessario deve essere sintomatico.

5. Proprieta' farmacologiche

5.1 Proprieta' farmacodinamiche

   Gli  estrogeni  coniugati  naturali  sono una miscela di estrogeni
ottenuti  esclusivamente  da  fonti  naturali,  associati  in modo da
costituire  la  composizione  media  degli  estrogeni contenuti nelle
urine di giumente gravide.
   Il medrossiprogesterone acetato e' un derivato sintetico del 17-OH
progesterone.
   Gli  estrogeni  sono  importanti per lo sviluppo e il mantenimento
dell'apparato   urogenitale   femminile   e  dei  caratteri  sessuali
secondari.  Essi  favoriscono la crescita e lo sviluppo della vagina,
dell'utero  e  delle  tube di Falloppio e lo sviluppo delle ghiandole
mammarie.  Indirettamente  essi  contribuiscono alla formazione dello
scheletro, al mantenimento del tono e della elasticita' dell'apparato
urogenitale,  ai  cambiamenti  delle  epifisi  delle  ossa lunghe che
permettono la crescita puberale e il suo completamento, alla crescita
pilifera  ascellare  e pubica, alla pigmentazione dei capezzoli e dei
genitali. Man mano che la donna si avvicina alla menopausa, il numero
dei   follicoli  nelle  ovaie  diminuisce  ed  i  livelli  di  ormone
follicolo-stimolante   (FSH)   aumentano.  I  livelli  di  estradiolo
diminuiscono e l'estrogeno dominante nella postmenopausa e' l'estrone
che   e'   prodotto   perifericamente.  Verso  la  fine  del  periodo
perimenopausale  l'ormone  luteinizzante  (LH)  inizia  ad aumentare.
Infine  l'endometrio  cessa  di  proliferare  soprattutto a causa dei
bassi   livelli  medi  degli  estrogeni  e  si  instaura  l'amenorrea
permanente.
   La  cessata  secrezione di estradiolo da parte delle ovaie provoca
in molte donne disturbi vasomotori e della termoregolazione, disturbi
del   sonno   cosi   come  una  progressiva  ipotrofia  dell'apparato
urogenitale.
   Un   effetto   a   lungo  termine  della  carenza  estrogenica  e'
l'osteoporosi  (perdita  di massa ossea) ed un aumento dell'incidenza
delle malattie cardiovascolari.
   Gli  effetti  farmacologici degli estrogeni coniugati sono infatti
simili  a  quelli degli estrogeni endogeni. Nei tessuti bersaglio gli
estrogeni entrano nella cellula e determinano la sintesi di specifico
RNA e specifiche proteine.
   L'uso  della  terapia  con soli estrogeni e' stato associato ad un
aumento   del   rischio  di  iperplasia  endometriale,  un  possibile
precursore  dell'adenocarcinoma endometriale. I risultati degli studi
indicano   che   l'aggiunta   di   un   progestinico   alla   terapia
estrogeno-sostitutiva per almeno 10 giorni a ciclo riduce l'incidenza
di iperplasia endometriale e il conseguente rischio di adenocarcinoma
in  donne con utero intatto. I risultati degli studi clinici indicano
che   il   medrossiprogesterone   acetato   somministrato  alla  dose
raccomandata  a  donne  che  ricevono 0,625 mg di estrogeni coniugati
naturali  riduce  l'incidenza  di  modificazioni iperplastiche e puo'
ridurre il rischio di sviluppo di adenocarcinoma.

Informazioni dagli studi clinici

   Lo  studio denominato Women's Health Initiative (WHI) ha arruolato
due  sottogruppi  per  un  totale  di  27.000  donne in menopausa, in
predominanza sane, per stabilire i rischi ed i benefici sia di un uso
a  lungo  termine dell'ERT (estrogeni-coniugati equini da soli [0,625
mg   al   giorno])   che   di  un  uso  a  lungo  termine  della  TOS
(estrogeni-coniugati  equini piu' medrossiprogesterone acetato [0,625
mg/2,5  mg  al  giorno])  in  comparazione  con  il  placebo  per  la
prevenzione  di  alcune malattie croniche. L'obiettivo primario dello
studio  era  la  valutazione  dell'incidenza  di  patologia  cardiaca
coronarica  (CHD, infarto del miocardio non fatale e morte per CHD) e
del  carcinoma  mammario  invasivo  come  evento  avverso  principale
studiato.  La valutazione complessiva ("indice globale") dello studio
includeva  l'analisi  dell'incidenza  di  altri  eventi avversi quali
ictus,  embolia  polmonare  (PE),  cancro  endometriale,  cancro  del
colon-retto,  frattura  dell'anca  e  morte dovuta ad altre cause. La
valutazione  dell'efficacia  della  terapia  ormonale sostitutiva sui
sintomi della menopausa non era tra gli obiettivi dello studio.
   Lo  studio  con  estrogeni  piu'  progestinici e' stato interrotto
precocemente   in  quanto  l'aumentato  rischio  di  carcinoma  della
mammella   e  di  eventi  cardiovascolari  superavano  gli  specifici
benefici  a lungo termine compresi nell'"indice globale". I risultati
dello  studio  relativi  al sottogruppo trattato con estrogeni piu' i
progestinici,  che  includeva  16.608  donne  (eta'  media  63  anni,
intervallo di eta' tra i 50 ed i 79 anni), dopo un follow-up medio di
5,2 anni, sono presentati nella tabella riportata qui di seguito:


====================================================================
RISCHIO RELATIVO ED ASSOLUTO OSSERVATO NEL SOTTOGRUPPO WHI TRATTATO
CON ESTROGENI PIU' PROGESTINICI (a)
====================================================================
Evento           Rischio relativo TOS       Placebo          TOS
                 verso placebo a 5,2 anni   N=8102           N=8506
                 (95% CI*)                  ------------------------
                                            Rischio assoluto per
                                            10,000 anni persona
--------------------------------------------------------------------
Eventi CHD          1,29 (1,02-1,63)           30              37

Infarto del
miocardio
non fatale          1,32 (1,02-1,72)           23              30
Morti per CHD       1,18 (0,70-1,97)            6               7
--------------------------------------------------------------------
Cancro mammario     1,26 (1,00-1,59)           30              38
invasivo (b)
--------------------------------------------------------------------
Ictus               1,41 (1,07-1,85)           21              29
--------------------------------------------------------------------
Embolia
palmonare           2,13 (1,39-3,25)            8              16
--------------------------------------------------------------------
Cancro del
colon retto         0,63 (0,43-0,92)           16              10
--------------------------------------------------------------------
Cancro
dell'endometrio     0,83 (0,47-1,47)            6               5
--------------------------------------------------------------------
Frattura
dell'anca           0,66 (0,45-0,98)           15              10
--------------------------------------------------------------------
Morti per cause
diverse dalle
precedenti          0,92 (0,74-1,14)           40              37
--------------------------------------------------------------------
Indice globale      1,15 (1,03-1,28)          151             170
--------------------------------------------------------------------
Trombosi venosa
profonda (c)        2,07 (1,49-2,87)           13              26
--------------------------------------------------------------------
Fratture delle
vertebre (c)        0,66 (0,44-0,98)           15               9
--------------------------------------------------------------------
Altre fratture
osteoporotiche (c)  0,77 (0,69-0,86)          170             131
--------------------------------------------------------------------
(a) adattato da JAMA, 2002; 288:321-333
(b) comprende cancro mammario metastatico e non-metastatico fatta
    eccezione per il cancro mammario in situ.
(c) non incluso nell'"indice globale".
(*) intervalli di confidenza non aggiustati per osservazioni
    multiple e comparazioni multiple, fatta eccezione per la
    trombosi venosa profonda ed altre fratture osteoporotiche,
    basata su intervalli di confidenza aggiustati, i relativi rischi
    non erano statisticamente significativi.

   Il   rischio   assoluto   in   eccesso   per  10,000  anni-persona
attribuibile  all'uso  di estrogeno piu' progestinici era di 7 eventi
di  CHD in piu', di 8 eventi in piu' di ictus, di 8 eventi in piu' di
PE  e di 8 ulteriori eventi di carcinoma mammario invasivo, mentre la
diminuzione  nel rischio assoluto per 10,000 anni donna era data da 6
eventi  in  meno  di  cancro  del  colon-retto  e  5 fratture in meno
dell'anca.  Il  rischio  assoluto  in  eccesso per gli eventi inclusi
nell'"indice  globale"  era  di  19  per 10,000 anni donna. Non c'era
differenza  nei due gruppi in termini di mortalita' dovuta a tutte le
cause.
   Lo  studio  del  WHI  che  prevede  l'uso del solo estrogeno e' in
corso.

5.2 Proprieta' farmacocinetiche

   I  dati  ricavati da uno studio di interazione farmaco-farmaco che
comprende  estrogeni  equini coniugati e medrossiprogesterone acetato
indicano che le proprieta' farmacocinetiche di entrambi i farmaci non
sono  alterate  quando i farmaci vengono somministrati insieme. Altri
studi  clinici  sulle  interazioni  farmaco-farmaco  non  sono  stati
condotti con estrogeni equini coniugati.

5.3 Dati preclinici di sicurezza

   La somministrazione continua a lungo termine di estrogeni naturali
e  sintetici  in  alcune  specie  animali  aumenta  la  frequenza  di
carcinomi del seno, della cervice, della vagina e del fegato.
   In uno studio della durata di due anni in cui ratti femmine furono
sottoposte  a  dosaggi  orali  di medrossiprogesterone acetato fino a
5.000  (micro)g/Kg/giorno nella dieta (50 volte maggiori - sulla base
dei  valori di AUC - dei livelli osservati in donne che prendevano 10
mg  di  medrossiprogesterone  acetato),  si  e' verificato un aumento
dose-correlato  di  tumori  delle  cellule  delle insule pancreatiche
(adenomi  e  carcinomi).  L'incidenza di tumore del pancreas risulto'
aumentata con dosaggi di 1.000 e 5.000 (micro)g/Kg/giorno, ma non con
200 (micro)g/Kg/giorno.
   L'attivita'  cortisonica del medrossiprogesterone acetato a questi
alti  dosaggi si pensa possa aumentare il glucosio sierico nei ratti:
tale  aumento  stimola  per  reazione  le  cellule  beta delle insule
pancreatiche  a  produrre  insulina. Si pensa che questa stimolazione
ripetuta  causi  i  tumori  nei  ratti.  E'  improbabile  che lesioni
similari si verifichino nell'uomo poiche' la dose e' 1/50, in base ai
valori  AUC,  di  quella  utilizzata  nei  ratti e poiche' il sistema
endocrino  nei  ratti e' piu' sensibile agli ormoni rispetto a quello
delle  donne.  Quando il medrossiprogesterone acetato viene associato
con  gli  estrogeni,  il  medrossiprogesterone  acetato si lega ad un
numero  minore  di  recettori glucocorticosteroidei e percio' ha meno
effetti  sul  glucosio  plasmatico.  Nell'essere  umano,  la risposta
diabetogena  al  medrossiprogesterone  acetato a dosi terapeutiche e'
scarsa.  Inoltre,  un'ampia  ricerca  bibliografica  non  ha rivelato
alcuna  evidenza  che  il  medrossiprogesterone  acetato causi tumori
pancreatici nell'uomo.

FOGLIO ILLUSTRATIVO

Indicazioni terapeutiche

    e' indicato per il trattamento delle seguenti condizioni in
donne con utero integro.
   1.  Sintomi  vasomotori  da  moderati  a gravi associati a carenza
estrogenica.
   2. Vaginite atrofica
   3. Uretrite atrofica
   4.  Prevenzione e trattamento dell'osteoporosi associata a carenza
estrogenica.
     e' indicato nelle donne con utero integro, dal momento che
la   terapia   con   soli   estrogeni   potrebbe  causare  iperplasia
endometriale  e cancro endometriale. Per le pazienti isterectomizzate
e' appropriata una terapia con solo estrogeno.
   A  meno  che  non  ci sia una precedente diagnosi di endometriosi,
l'aggiunta  di  un  progestinico  non  e' raccomandata in donne senza
utero (vedere Avvertenze).
   La terapia ormonale sostitutiva (TOS) non deve essere cominciata o
continuata  per  prevenire  la  patologia cardiaca coronarica (vedere
Avvertenze speciali).
   I  rischi  ed i benefici della terapia ormonale sostitutiva devono
sempre  essere attentamente soppesati tenendo anche in considerazione
l'insorgenza  di  rischi  con  il  procedere  della  terapia  (vedere
Avvertenze   speciali).   In   particolare,  quando  viene  preso  in
considerazione  l'uso della terapia ormonale sostitutiva in donne che
non  presentano  i  sintomi  della  menopausa, o nel caso di un uso a
lungo   termine,   devono  essere  prese  in  considerazione  terapie
alternative.

Controindicazioni

- Carcinoma mammario pregresso, sospetto o accertato;
- Tumori  maligni  estrogeno-dipendenti  accertati  o  sospetti  (per
  esempio carcinoma dell'endometrio);
- Sanguinamento vaginale non diagnosticato;
- Iperplasia endometriale non trattata;
- Tromboembolia venosa in atto o pregressa (trombosi venosa profonda,
  embolia polmonare);
- Malattia  tromboembolica  arteriosa in atto o recente (per esempio,
  ictus, angina, infarto del miocardio);
- Epatopatia acuta o anamnesi di epatopatia, fino a quando i tests di
  funzionalita' epatica non siano ritornati ai valori normali;
- Ipersensibilita'  nota  ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli
  eccipienti;
- Porfiria

Precauzioni d'uso

   La terapia ormonale sostitutiva e' stata associata ad un aumentato
rischio di alcuni tipi di cancro e di patologie cardiovascolari.
   La  terapia  ormonale  sostitutiva  non  deve  essere cominciata o
continuata per prevenire la patologia cardiaca coronarica.
   I  rischi  ed i benefici della terapia ormonale sostitutiva devono
sempre  essere attentamente soppesati tenendo anche in considerazione
l'insorgenza   di   rischi   con   il  procedere  della  terapia.  In
particolare, quando viene preso in considerazione l'uso della terapia
ormonale  sostitutiva  in  donne  che  non presentano i sintomi della
menopausa,  o nel caso di un uso a lungo termine, devono essere prese
in considerazione terapie alternative.
   Prima  di  iniziare  o  riprendere la terapia ormonale sostitutiva
(TOS)  deve  essere  effettuata  una,  visita generale e ginecologica
approfondita  (compreso  un'anamnesi  personale e familiare completa,
l'esame  della  pelvi  e  del  seno),  guidata  dall'anamnesi,  dalle
controindicazioni   e   dalle   avvertenze   per  l'uso.  Durante  il
trattamento,  sono  raccomandati  controlli periodici la cui natura e
frequenza  deve  essere  adattata individualmente. Le pazienti devono
riferire  al  proprio  medico  qualsiasi  cambiamento  nel loro seno.
Devono  essere eseguite indagini mediche, compresa la mammografia, in
conformita'   con  i  programmi  di  controllo  attualmente  in  uso,
modificate  secondo  le  necessita' cliniche individuali. Nelle donne
trattate con terapia ormonale sostitutiva, deve essere effettuata nel
tempo una attenta valutazione dei rischi e benefici.

Condizioni che devono essere tenute sotto controllo

- Ogni  paziente  deve  essere  tenuta sotto stretto controllo medico
  qualora si presenti una qualsiasi delle seguenti condizioni, ovvero
  si   sia   verificata  in  precedenza  e/o  aggravata  durante  una
  gravidanza  o  durante  precedenti  trattamenti  ormonali.  Si deve
  tenere  presente  che,  durante  il  trattamento con , queste
  condizioni possono ripresentarsi oppure aggravarsi, in particolare:
- Leiomioma (fibroidi uterini) o endometriosi
- Storia di o fattori di rischio per malattie tromboemboliche (vedere
  di seguito)
- Fattori  di  rischio  per  tumori estrogeno-dipendenti, per esempio
  eredita' di primo grado per carcinoma mammario
- Ipertensione
- Malattie epatiche (per esempio, adenoma epatico, emangiomi epatici,
  storia di ittero colestatico) (vedere "altre condizioni")
- Diabete mellito con o senza interessamento vascolare
- Colelitiasi (vedere "altre condizioni")
- Emicrania o (grave) cefalea
- Lupus eritematoso sistemico
- Storia di iperplasia endometriale (vedere di seguito)
- Epilessia
- Asma
- Otosclerosi
- Ci  sono,  inoltre,  possibili  rischi che possono essere associati
  all'uso dei progestinici in regimi estrogeno sostitutivi rispetto a
  cicli  terapeutici  con  soli  estrogeni. Questi comprendono (a) un
  aumentato  rischio  di cancro mammario (b) effetti indesiderati sul
  metabolismo  lipoproteico,  (per  esempio l'abbassamento delle HDL,
  l'aumento  delle  HDL)  e  (c)  la  diminuzione della tolleranza al
  glucosio.

Sospendere  l'assunzione  delle compresse e consultare immediatamente
il medico in presenza della seguente sintomatologia

- tosse inconsueta che inizia improvvisamente
- forte dolore al petto che puo' irradiarsi al braccio sinistro
- improvvisa mancanza di respiro
-  mal  di  testa  o  attacco  di  emicrania inconsueto, grave-forte,
prolungato
- parziale o totale perdita della vista o sdoppiamento della vista
- eloquio inceppato o incapacita' di parlare
- improvvise alterazioni dell'udito, dell'odorato e del gusto
- senso di vertigine o svenimento
- debolezza o intorpidimento di qualunque parte del corpo
- forte dolore addominale
- forte dolore o gonfiore di una gamba
- Ittero o deterioramento della funzionalita' epatica
- Aumento significativo della pressione sanguigna
- Gravidanza

Interazioni

   Informare  sempre  il  medico che prescrive  circa i farmaci
che  si  stanno  gia'  prendendo,  ed informare anche tutti gli altri
medici  o dentisti che prescrivono altri farmaci del fatto che si sta
usando .
   Il  metabolismo  degli  estrogeni  e  dei progestinici puo' essere
aumentato   dall'uso   concomitante   di   altri   farmaci  come  gli
anticonvulsivanti     (per    esempio    fenobarbitale,    fenitoina,
carbamazepina)   e  gli  anti-infettivi  (per  esempio,  rifampicina,
rifabutina, nevirapina, efavirenz).
   Ritonavir  e  nelfinavir,  nonostante  siano conosciuti come forti
inibitori,   mostrano,  al  contrario,  proprieta'  induttive  quando
vengono  usati  contemporaneamente ad ormoni steroidei. I preparati a
base di erbe come l'Hypericum Perforatum possono causare induzione di
enzimi   responsabili   del   metabolismo   degli   estrogeni  e  dei
progestinici.
   La cimetidina, l'eritromicina, e il ketoconazolo possono aumentare
le  concentrazioni  plasmatiche  del  17(Beta)-estradiolo  e  possono
determinare effetti collaterali.
   Clinicamente,  un  aumentato  metabolismo  degli  estrogeni  e dei
progestinici  puo'  ridurre  l'effetto  e  portare  a cambiamenti nel
profilo di sanguinamento uterino.

Avvertenze speciali

   La  TOS  e' stata associata ad un aumentato rischio di alcuni tipi
di cancro e di patologie cardiovascolari.
   La  TOS  non  deve essere cominciata o continuata per prevenire la
patologia cardiaca coronarica.
   I rischi ed i benefici della TOS devono sempre essere attentamente
soppesati  tenendo anche in considerazione l'insorgenza di rischi con
il  procedere  della  terapia.  In particolare, quando viene preso in
considerazione  l'uso della TOS in donne che non presentano i sintomi
della  menopausa, o nel caso di un uso a lungo termine, devono essere
prese in considerazione terapie alternative.

- Emorragie  o  spotting  (macchie  di  sangue)  possono  verificarsi
  durante  i  primi mesi di trattamento. Se l'emorragia o spotting si
  verifica dopo un certo periodo di tempo dall'inizio del trattamento
  oppure  continua  dopo  la sospensione del trattamento, deve essere
  informato il proprio medico

Tumore al seno

   Un   uso  prolungato,  4  anni  o  piu',  della  Terapia  ormonale
sostitutiva  e'  stato associato ad un aumentato rischio di carcinoma
mammario.
   Il   rischio   di  cancro  mammario  aumenta  con  la  durata  del
trattamento  e  sembra  tornare  a valori normali nel corso di cinque
anni  dopo  la  sospensione  della terapia (estrogenica sostitutiva o
terapia ormonale sostitutiva).
   Ulteriori  studi  epidemiologici suggeriscono che l'aggiunta di un
progestinico  aumenta  il rischio di cancro mammario rispetto all'uso
di soli estrogeni.
   Tutte  le donne devono sottoporsi ad esami del seno annuali presso
una struttura sanitaria e devono fare l'autoesame della mammella ogni
mese.  Inoltre  una  mammografia  deve  essere programmata sulla base
dell'eta' della paziente e dei fattori di rischio.

Cancro dell'ovaio

   L'uso  a  lungo  termine,  per  10  o  piu'  anni,  della  terapia
sostitutiva  a  base  di soli estrogeni sembra essere associata ad un
aumentato rischio di cancro dell'ovaio.

Eventi tromboembolici arteriosi e venosi

   La   terapia   ormonale  sostitutiva  e'  stata  associata  ad  un
annientato  rischio  di  episodi  cardiovascolari,  come  infarto del
miocardio,  ictus,  trombosi  venosa  profonda  ed  embolia polmonare
(tromboembolia venosa-TEV).
   Le  pazienti con fattori di rischio per disturbi trombotici devono
essere tenute sotto stretto controllo.
   Fattori   di   rischio   generalmente   riconosciuti  per  la  TEV
comprendono  storia  personale  o  familiare,  grave obesita' (Indice
Massa  Corporea > 30 kg/ m2) e lupus eritematoso sistemico (LES). Non
vi e' consenso sul possibile ruolo delle vene varicose nella TEV.
   Pazienti  con  storia  di  TEV o trombofilia nota hanno un rischio
aumentato  di  TEV  e  la terapia ormonale sostitutiva puo' aumentare
questo rischio.
   Contattare  immediatamente il proprio medico in caso di potenziali
sintomi  di  tromboembolia  (per  esempio,  gonfiore  doloroso ad una
gamba, improvviso dolore al petto, dispnea).
   Il rischio di TEV puo' essere temporaneamente aumentato in seguito
a  immobilizzazione  prolungata, grave trauma o interventi chirurgici
maggiori.  Nei  casi  in  cui  e'  prevedibile  una  immobilizzazione
prolungata   a   seguito   di   intervento  chirurgico  elettivo,  in
particolare  addominale o ortopedico agli arti inferiori, deve essere
presa  in  considerazione  una  temporanea  sospensione  della tempia
ormonale  sostitutiva 4-6 settimane prima dell'intervento. La terapia
non  deve  essere  ripresa  finche'  la  donna  non  abbia recuperato
completamente la mobilita'.

Patologia cardiaca coronarica

   La  TOS  e' stata associata ad un aumentato rischio di sviluppo di
infarto  del  miocardio  non fatale e di morte per patologia cardiaca
coronarica   (CHD)   in   donne   che   assumevano   la  combinazione
estrogeni/progestinici rispetto a donne che non lo assumevano.
   Inoltre,   in   donne  in  postmenopausa  con  patologia  cardiaca
documentata  la  tempia  per via orale con estrogeni-coniugati equini
piu'   medrossiprogesterone   acetato   non   ha   mostrato  benefici
cardiovascolari.

Altre condizioni:

- Particolare attenzione e stretto controllo medico sono raccomandati
  in pazienti con malattie cardiache o renali a causa della possibile
  ritenzione idrica indotta dagli estrogeni.
- La  ERT  e  la  TOS  possono aumentare il rischio di malattia della
  cistifellea che richiede intervento chirurgico.
- Pazienti  con  storia di elevati livelli di trigliceridi nel sangue
  devono  essere  tenute  sotto  stretto  controllo  medico poiche' a
  seguito  di  terapia estrogenica si possono verificare rari casi di
  pancreatite.
- Gli  estrogeni  devono  essere  usati  con  cautela in pazienti con
  livelli di calcio notevolmente ridotti.

Uso in caso di gravidanza ed allattamento
Gravidanza
Gli   estrogeni/progestinici  non  devono  essere  usati  durante  la
gravidanza.
Allattamento
L'uso di  non e' indicato durante l'allattamento.

Effetti sulla capacita' di guidare e di usare macchinari
  non  dovrebbe  influenzare  la  capacita'  di guidare e usare
macchinari

Dose, modo e tempo di somministrazione

   Per   il   trattamento   dell'osteoporosi   e  dei  sintomi  della
postmenopausa, deve essere usata la dose minima efficace.
   Per  la  maggior  parte  delle donne in post-menopausa, la terapia
puo'  essere  iniziata in qualsiasi momento; tuttavia, in presenza di
un  ciclo mestruale regolare, e' opportuno iniziare il trattamento il
primo giorno dell'emorragia.
   Il  dosaggio  di  medrossiprogesterone  acetato  viene  deciso dal
medico  su base individuale. I fattori che dovrebbero essere presi in
considerazione  al  momento  della  scelta  e  dell'aggiustamento del
dosaggio  di  medrossiprogesterone  acetato includono l'anamnesi e lo
stato clinico della paziente.
   La  dimenticanza  di una o piu' compresse di  puo' aumentare
la  probabilita'  che  si verifichi un sanguinamento da rottura o uno
spotting.
 Sequenziale

     Sequenziale deve essere assunto per via orale, 1 compressa
al  di', in regime sequenziale, cioe' nei primi 14 giorni (dal giorno
1  al  giorno  14)  le  compresse  marroni  contenenti solo estrogeni
coniugati  naturali  e  nei  successivi  14  giorni (dal giorno 15 al
giorno  28)  le  compresse  blu  (  Sequenziale 0,625 mg + 5 mg
compresse  rivestite  )  o verdi ( Sequenziale 0,625 mg + 10 mg
compresse rivestite) contenenti l'associazione di estrogeni coniugati
naturali  e  medrossiprogesterone  acetato.  L'assunzione deve essere
continuativa, cioe' senza interruzione fra una confezione e l'altra.
   Sintomi  vasomotori  da  moderati  a  gravi,  vaginite  atrofica e
uretrite  atrofica  associate  a  carenza  estrogenica;  1  compressa
marrone al di' nei primi 14 giorni seguita da 1 compressa blu (
Sequenziale  0,625  mg  +  5  mg compresse rivestite) o verde (
Sequenziale  0,625  mg + 10 mg compresse rivestite) al di' dal giorno
15   al   giorno   28  di  ogni  ciclo.  Le  pazienti  devono  essere
periodicamente  riesaminate  per  determinare  se  il trattamento dei
sintomi  e'  ancora  necessario  (vedere sezione "Esami medici/follow
up").
   Prevenzione  e  trattamento  dell'osteoporosi  associata a carenza
estrogenica:  1  compressa marrone al di' nei primi 14 giorni seguita
da  1  compressa  blu  (  Sequenziale 0,625 mg + 5 mg compresse
rivestite)  o  verde  (  Sequenziale 0,625 mg + 10 mg compresse
rivestite) al di' dal giorno 15 al giorno 28 di ogni ciclo.
   Un   dosaggio   di   5   mg  di  medrossiprogesterone  acetato  e'
generalmente   indicato   all'inizio   della   terapia   con   
Sequenziale,  anche  se  la decisione sulla dose iniziale deve essere
presa  dal medico su base individuale. Quando gli estrogeni coniugati
naturali  ed il medrossiprogesterone acetato vengono somministrati in
regime     sequenziale    come    nel        Sequenziale,    il
medrossiprogesterone  acetato da 5 mg o 10 mg viene somministrato dal
giorno  15  al  giorno  28  del  ciclo  ed  e' in genere associato ad
un'emorragia da sospensione.

 Combinato

    Combinato deve essere assunto per via orale, 1 compressa al
di',  in  modo  continuativo  cioe' senza alcuna interruzione fra una
confezione e l'altra.
   Sintomi  vasomotori  da  moderati  a  gravi,  vaginite  atrofica e
uretrite  atrofica  associate  a  carenza estrogenica: 1 compressa di
  Combinato  0,625  mg  +  2,5  mg compresse rivestite o 
Combinato  0,625 mg + 5 mg compresse rivestite al giorno. Le pazienti
devono  essere  periodicamente  riesaminate  per  determinare  se  il
trattamento  dei  sintomi e' ancora necessario (vedere sezione "Esami
medici/follow up").
   Prevenzione  e  trattamento  dell'osteoporosi  associata a carenza
estrogenica:  1  compressa  di    Combinato  0,625  mg + 2,5 mg
compresse  rivestite  o    Combinato  0,625 mg + 5 mg compresse
rivestite al giorno.
   Con    Combinato,  possono  verificarsi  diversi  profili di
sanguinamento:  dall'assenza di flusso ad un sanguinamento irregolare
sia  di  grado leggero che moderato, esso si puo' risolvere con l'uso
continuato di  Combinato.
   Un  dosaggio  iniziale  di 5 mg di medrossiprogesterone acetato e'
indicato  per  le pazienti nelle quali si vuole ottenere l'amenorrea.
Una diminuzione del dosaggio di medrossiprogesterone acetato a 2,5 mg
deve  essere  presa  in  considerazione  dopo  che  l'amenorrea si e'
instaurata,  o  comunque  entro 12 mesi dall'inizio della terapia. Se
dopo  la  riduzione  del  dosaggio  di  medrossiprogesterone  acetato
dovessero   ripresentarsi   delle   emorragie   da   sospensione,  va
considerata  l'opportunita'  di  ripristinare  il dosaggio di 5 mg di
medrossiprogesterone acetato.
   Mantenimento/Continuazione/Estensione del trattamento:
   Le pazienti dovrebbero essere esaminate ad intervalli regolari per
determinare  se  il  trattamento  dei  sintomi  e'  ancora necessario
(vedere sezione "Esami medici/follow up").

Sovradosaggio

   Non  sono  stati  riportati  effetti collaterali seri a seguito di
ingestione   acuta   di   ampi   dosaggi   di   prodotti   contenenti
estrogeni/progestinici  da  parte  di  bambini. Il sovradosaggio puo'
causare   nausea   e   vomito  e  un'emorragia  da  sospensione  puo'
verificarsi  nelle  donne.  Non  sono  noti  antidoti ed un ulteriore
trattamento se necessario deve essere sintomatico.


Effetti indesiderati
====================================================================
            Molto   Comuni >=    Nomi comuni Rari >= 0,01% Molto Rari
            Comuni  1% e <10%   >= 0,1%      e <0,1%       < 1/10000
            >= 1/10              e < 1%
====================================================================
Disturbi   Dolore  Emorragia    Cambiamenti Galattorrea,  Iperplasia
del        al seno da rottura/  nel flusso  aumento di    endome-
sistema            dismenorrea, mestruale,  dimensioni    triale
riprodut-          spotting,    cambiamenti dei leiomioni
tivo e             dolorabilita' nell'ever-  uterini
del seno           al tatto/    sione
                   ingrossa-    cervicale
                   mento,       e nella
                   secrezione   secrezione
                   mammaria
--------------------------------------------------------------------
Disturbi                        Nausea,     Vomito,
dell'ap-                        gonfiore,   pancreatite
parato                          dolore
gastro-                         addominale
intestinale
--------------------------------------------------------------------
Disturbi                        Ansia,      Peggiora-     Peggiora-
del sistema                     capogiri,   mento         mento
nervoso                         cefalea     dell'epiles-  della
                                (compresa   sia,          corea
                                emicrania)
--------------------------------------------------------------------
Disturbi           Artralgie,
del tessuto        crampi alle
muscolo            gambe
scheletrico,
connettivo
e delle ossa
--------------------------------------------------------------------
Disturbi           Depressione  Cambiamenti Irritabilita'
psichiatrici                    nella
                                libido,
                                disturbi
                                dell'umore
--------------------------------------------------------------------
Disturbi                        Tromboflebite
vascolari                       superficiale,
                                embolia
                                polmonare,
                                ictus
--------------------------------------------------------------------
Disturbi           Edema
generali e
del sito
di sommini-
strazione
--------------------------------------------------------------------
Disturbi                        Acne,       Cloasma/      Eritema
della cute                      alopecia,   melasma       multi-
e del                           prurito     irsutismo,    forme,
tessuto                                     rash          eritema
sottocutaneo                                              nodoso
--------------------------------------------------------------------
Disturbi                        Malattia                  Ittero
epato-                          della                     colesta-
biliari                         cistifellea               tico
--------------------------------------------------------------------
Infezioni          Vaginite     Candidasi
ed                              vaginale
infestazioni
--------------------------------------------------------------------
Neoplasie                       Carcinoma   cancro        Carcinoma
benigne e                       mammario    dell'ovaio,   endome-
maligne                                     cambiamenti   triale,
(inclusi                                    fibrocistici  ingrossa-
cisti e                                     del seno      mento
polipi)                                                   degli
                                                          emangiomi
                                                          epatici
--------------------------------------------------------------------
Disturbi                                    Oriticaria,
del sistema                                 angioedema,
immunitario                                 reazioni
                                            anafilattiche/
                                            anafilattoidi
--------------------------------------------------------------------
Disturbi                                    Intolleranza  Peggiora-
del                                         al glucosio   mento
metabolismo                                               della
e della                                                   Porfiria,
nutrizione                                                ipocal-
                                                          cemia
--------------------------------------------------------------------
Disturbi                        Intolleranza              Trombosi
dell'apparato                   alle lenti                vascolare
visivo                          a contatto                Retinica
--------------------------------------------------------------------
Disturbi                        Infarto del
del sistema                     miocardio
cardiaco
--------------------------------------------------------------------
Disturbi                                    Peggioramento
del sistema                                 dell'asma
respiratorio,
del torace e
del mediastino
--------------------------------------------------------------------

   Ancora in fase di accertamento sono: variazioni di peso (aumento o
diminuzione), aumento nella pressione sanguigna.
   Il  rispetto  delle  istruzioni  contenute nel foglio illustrativo
riduce il rischio di effetti indesiderati.
   E'  importante  comunicare  al  medico  la  comparsa  di qualsiasi
effetto indesiderato anche non descritto nel foglio illustrative.

Scadenza e conservazione

Revisione  del  foglio  illustrativo  da  parte  del  Ministero della
Salute.