ALLEGATO 1 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE SD39U NOTA TECNICA E METODOLOGICA CRITERI PER LA COSTRUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello studio di settore. Oggetto dello studio sono le attivita' economiche: - 24.12.0 - Fabbricazione di coloranti e pigmenti; - 24.30.0 - Fabbricazione di pitture, vernici e smalti, inchiostri da stampa e mastici. La finalita' perseguita e' di determinare un "ricavo potenziale" tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di determinare il risultato di un'impresa. A tale scopo, nell'ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell'espletamento dell'attivita'. Al fine di conoscere le informazioni relative alle strutture produttive in oggetto si e' progettato ed inviato ai contribuenti interessati un questionario per rilevare tali informazioni (il codice del questionario relativo allo studio in oggetto e' SD39). Il numero dei questionari inviati e' stato pari a 836. I questionari restituiti sono stati 531, pari al 63,5% degli inviati. ==================================================================== Numero Numero % sul totale questionari questionari questionari inviati restituiti inviati ==================================================================== 24.12.0 - Fabbricazione di coloranti e pigmenti 67 56 83,6 -------------------------------------------------------------------- 24.51.2 - Fabbricazione di pitture, vernici e smalti, inchiostro da stampa e mastici 769 475 61,8 -------------------------------------------------------------------- TOTALE 836 531 63,5 -------------------------------------------------------------------- Sui questionari sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, lo scarto di 150 questionari, pari al 28,2% dei questionari rientrati. I principali motivi di scarto sono stati: - ricavi dichiarati maggiori di 5.164.569 euro (10 miliardi di lire); - quadro B del questionario (unita' locali destinate all'esercizio dell'attivita) non compilato; - quadro E del questionario (produzione/lavorazione e commercializzazione) non compilato; - quadro G del questionario (elementi specifici dell'attivita) non compilato; - quadro M del questionario (elementi contabili) non compilato; - presenza di attivita' secondarie con un'incidenza sui ricavi complessivi superiore al 20% ad eccezione di attivita' quali la commercializzazione diretta di prodotti finiti; - errata compilazione delle percentuali relative alle modalita' di produzione e/o lavorazione in conto proprio/conto terzi e commercializzazione di prodotti acquistati da terzi non trasformati e/o lavorati dall'impresa (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro E del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alle materie prime (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative ai prodotti ottenuti/lavorati (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alle principali destinazioni d'uso dei prodotti (quadro G del questionario); - errata compilazione delle percentuali relative alla modalita' di produzione/lavorazione (quadro G del questionario); - incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili contenuti nel questionario. A seguito degli scarti effettuati, il numero dei questionari oggetto delle successive analisi e' risultato pari a 381. IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI Per segmentare le imprese oggetto dell'analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si e' ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: - una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analysis des donnees e nella fattispecie come un'Analisi in Componenti Principali (1); - un procedimento di Cluster Analysis (2). L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a un'applicazione diretta delle tecniche di clustering. In effetti, tanto maggiore e' il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione, tanto piu' complessa e meno precisa risulta l'operazione di clustering. Per limitare l'impatto di tale problematica, la classificazione dei contribuenti e' stata effettuata a partire dai risultati dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su un numero ridotto di variabili (i fattori) che consentono, comunque, di mantenere il massimo delle informazioni originarie. In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale quello adottato, l'omogeneita' dei gruppi deve essere interpretata, non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate che contraddistinguono il gruppo stesso e che concorrono a definirne il profilo. Le variabili prese in esame nell'Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri di cui si compone il questionario ad eccezione del quadro M che contiene gli stessi dati contabili presenti nella dichiarazione dei redditi. Tale scelta nasce dall'esigenza di caratterizzare le imprese in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di clientela, all'area di mercato, alle diverse modalita' di espletamento dell'attivita' (materie prime, fasi di lavorazione, tipo prodotto, destinazione d'uso, modalita' di produzione/lavorazione), ecc.; tale caratterizzazione e' possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realta' economiche e produttive di una impresa. I fattori risultanti dall'Analisi in Componenti Principali vengono analizzati in termini di significativita' sia economica sia statistica, al fine di individuare quelli che colgono i diversi aspetti strutturali delle attivita' oggetto dello studio. La Cluster Analysis ha consentito di identificare quattro gruppi omogenei di imprese. DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI I principali aspetti strutturali delle imprese considerati nell'analisi sono: - la specializzazione di prodotto; - la destinazione d'uso dei prodotti; - la dimensione e l'articolazione della struttura; Sulla base della specializzazione di prodotto si possono individuare due aree d'affari: coloranti e pigmenti (cluster 3) e prodotti verniciati (cluster 1, 2 e 4); I coloranti e i pigmenti, insieme con altri prodotti (cosiddetti ausiliari), trovano impiego in prevalenza nel trattamento dei manufatti di diversi settori industriali (tessile, concia, ceramica, plastica, alimentare, cartotecnica, imballaggio, ecc.). Nell'ambito dei prodotti vernicianti, sulla base della destinazione d'uso, e' possibile distinguere le imprese che realizzano prodotti per l'industria (cluster 1) da quelle che producono per l'edilizia (cluster 2 e 4). Queste ultime, sulla base del fattore dimensionale, sono suddivise tra imprese di piccole dimensioni (cluster 2) e imprese con una struttura piu' articolata (cluster 4). CLUSTER 1 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI PRODOTTI VERNICIANTI PER L'INDUSTRIA NUMEROSITA': 73 Le imprese appartenenti al cluster operano prevalentemente sotto forma societaria (86% dei casi), con una struttura composta mediamente da 6 addetti di cui 5 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 2 operai generici e 1 operaio specializzato. I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono composti, in media, da 370 mq di produzione, 520 mq di magazzino e 67 mq di uffici; nel 58% dei casi sono presenti locali destinati a laboratorio di ricerca e sviluppo. La produzione/lavorazione e' realizzata prevalentemente su commessa (68% dei ricavi); la clientela e' formata prevalentemente da industria (45% dei ricavi) e artigiani (34%), con un'area di mercato che va dal livello regionale a quello nazionale. Le imprese del cluster utilizzano, nell'ambito del ciclo produttivo, solventi (33% sulla produzione/lavorazione), resine (31%), cariche (15%) e pigmenti (12%) e realizzano quasi esclusivamente prodotti vernicianti (88% dei ricavi). I principali mercati di riferimento sono l'industria meccanica (22% dei ricavi), l'industria del legno e del mobile (16%), l'anticorrosione (13%) e altre industrie manifatturiere (10%). Il ciclo di produzione e' generalmente completo e costituito dalle fasi di ricerca/sviluppo e progettazione (67% dei soggetti), miscelazione/dispersione (93%), macinazione (70%), collaudo (88%) e confezionamento (93%). La dotazione di beni strumentali e' composta mediamente da 10 vasche per miscelazione, 2 microsfere, 4 agitatori/dispersori, 4 bilance, 1 viscosimetro. CLUSTER 2 - IMPRESE DI PICCOLE DIMENSIONI SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI PRODOTTI VERNICIANTI PER L'EDILIZIA NUMEROSITA': 146 Il cluster e' formato in prevalenza da societa' (72% dei casi) con una struttura composta in media da 4 addetti di cui 2 dipendenti. Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono composti, in media, da 239 mq di locali destinati a produzione, 310 mq destinati a magazzino e 39 mq di uffici; il 40% dei soggetti dispone di locali destinati alla vendita. Si tratta di imprese che producono prevalentemente in conto proprio (in media l'81% dei ricavi), oltre a commercializzare prodotti acquistati da terzi non trasformati e/o lavorati dall'impresa (15%). La produzione/lavorazione e' realizzata sia per il magazzino (61% dei ricavi) che su commessa (37%). La clientela e' formata da artigiani (39% dei ricavi), commercianti al dettaglio (26%), commercianti all'ingrosso (10%) e privati (10%) con un'area di mercato che si estende dalla provincia alle regioni limitrofe. Le imprese del cluster utilizzano, nell'ambito del ciclo produttivo, cariche (38% sulla produzione/lavorazione), solventi (21%), resine (18%) e pigmenti (9%) e realizzano prodotti vernicianti (79% dei ricavi) e adesivi, sigillanti, collanti, mastici, stucchi e rasanti (11%). La produzione e' destinata principalmente al settore dell'edilizia professionale (64% dei ricavi) e al fai da te (17%). Il ciclo di produzione/lavorazione e' costituito in prevalenza dalle fasi di miscelazione/dispersione (97%) e confezionamento (97%). La dotazione di beni strumentali e' composta mediamente da 3 vasche per miscelazione, 2 agitatori/dispersori, 3 bilance e 1 confezionatrice manuale o semiautomatica. CLUSTER 3 - IMPRESE SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI COLORANTI E ALTRI PRODOTTI PER L'INDUSTRIA MANIFATTURIERA NUMEROSITA': 54 Le imprese appartenenti al cluster operano sotto forma di societa' di capitali (72% dei casi) e di persone (22%), con una struttura composta mediamente da 10 addetti di cui 7 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 1 impiegato, 2 operai generici e 2 operai specializzati. I locali destinati allo svolgimento dell'attivita' sono composti, in media, da 641 mq di produzione, 544 mq di magazzino, 81 mq di laboratorio ricerca e sviluppo e 121 mq di uffici. La produzione/lavorazione e' realizzata prevalentemente su commessa (78% dei ricavi); la clientela e' formata da industria (74% dei ricavi) e artigiani (10%), con un'area di mercato nazionale cui si affianca una quota di export nel 57% dei casi. Le imprese del cluster utilizzano, nell'ambito del ciclo produttivo, resine (26% sulla produzione/lavorazione), solventi (25%) e pigmenti (20%) e realizzano sostanze coloranti e pigmenti (36% dei ricavi), prodotti vernicianti (19%), inchiostri (17%) e altri prodotti quali additivi e prodotti chimici in genere (10%). La principale destinazione d'uso dei prodotti e' rappresentata da imprese manifatturiere (76% dei ricavi). Il ciclo di produzione e' generalmente completo e costituito dalle fasi di ricerca/sviluppo e progettazione (81% dei soggetti, miscelazione/dispersione (91%), macinazione (57%), collaudo (78%) e confezionamento (89%). La dotazione di beni strumentali e' composta mediamente da 12 vasche per miscelazione, 1 microsfera, 17 cisterne/contenitori con capacita' superiore a 500 litri, 5 agitatori/dispersori, 6 bilance, 1 viscosimetro, 1 spettrofotometro e 1 confezionatrice manuale o semiautomatica. CLUSTER 4 - IMPRESE DI GRANDI DIMENSIONI SPECIALIZZATE NELLA PRODUZIONE DI PRODOTTI VERNICIANTI PER L'EDILIZIA NUMEROSITA': 107 Le imprese appartenenti al cluster operano sotto forma di societa' di capitali (68% dei casi) e di persone (25%), con una struttura composta in media da 14 addetti di cui 11 dipendenti, tra i quali si rileva la presenza di 4 impiegati, 4 operai generici e 2 operai specializzati. Gli spazi destinati allo svolgimento dell'attivita' sono composti, in media, da 913 mq di locali destinati a produzione, 1.070 mq destinati a magazzino, 68 mq di locali destinati a laboratorio di ricerca e sviluppo e 169 mq di uffici; il 34% dei soggetti dispone di locali destinati alla vendita. Si tratta di imprese che producono prevalentemente in conto proprio (in media l'80% dei ricavi), oltre a commercializzare prodotti acquistati da terzi non trasformati e/o lavorati dall'impresa (10%). La produzione/lavorazione e' realizzata sia per il magazzino (62% dei ricavi) che su commessa (37%). La clientela e' formata da commercianti al dettaglio (29% dei ricavi) e all'ingrosso (22%), artigiani (25%) e industria (16%). La rete di vendita si avvale di 4 agenti plurimandatari operanti su un'area di mercato che si estende fino al livello nazionale; e' inoltre presente una quota di export nel 59% dei casi. Le imprese del cluster utilizzano, nell'ambito del ciclo produttivo, cariche (33% sulla produzione/lavorazione), solventi (24%), resine (23%) e pigmenti (10%) e realizzano prodotti vernicianti (77% dei ricavi) e adesivi, sigillanti, collanti, mastici, stucchi e rasanti (10%). La produzione e' destinata principalmente al settore dell'edilizia professionale (47% dei ricavi), al fai da te (22%) e all'industria del legno (11%). Il ciclo di produzione e' generalmente completo e costituito dalle fasi di ricerca/sviluppo e progettazione (94% dei soggetti), sintesi (45%), miscelazione/dispersione (98%), macinazione (73%), collaudo (92%) e confezionamento (98%). La dotazione di beni strumentali e' costituita mediamente da 14 vasche per miscelazione, 2 microsfere, 3 cisterne/contenitori con capacita' superiore a 500 litri, 6 agitatori/dispersori, 8 bilance, 1 viscosimetro, 1 spettrofotometro e 3 confezionatrici manuali o semiautomatiche. DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei e' necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all'andamento dei ricavi delle imprese appartenenti al gruppo in esame. Per determinare tale funzione si e' ricorso alla Regressione Multipla (3). La stima della "funzione di ricavo" e' stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e alcuni dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). E' opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione si e' proceduto ad effettuare un'analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di "normalita' economica" nell'esercizio dell'attivita' e per scartare le imprese anomale; cio' si e' reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della "funzione di ricavo". In particolare sono state escluse le imprese che presentano: - (costo del venduto (4) + costo per la produzione di servizi) dichiarato negativo; - costi e spese dichiarati nel quadro M superiori ai ricavi dichiarati. Successivamente sono stati utilizzati indicatori economico-contabili specifici dell'attivita' in esame: - rendimento per addetto = (ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi) / numero addetti (5) * 1.000); - indice di durata delle scorte = (giacenza media del magazzino (6) / ricavi) * 365; - margine operativo lordo sulle vendite = [(ricavi - costo del venduto - costo per la produzione di servizi - spese per acquisti di servizi - spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l'attivita' dell'impresa) / ricavi)] * 100. Per ogni gruppo omogeneo e' stata calcolata la distribuzione ventilica di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e poi sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all'interno di un determinato intervallo, per costituire il campione di riferimento. Per il rendimento per addetto sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1 ventile, per i cluster 1, 3 e 4; - dal 1 al 19 ventile, per il cluster 2. Per l'indice di durata delle scorte sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1 ventile, per i cluster 1, 2, 3 e 4; Per il margine operativo lordo sulle vendite sono stati scelti i seguenti intervalli: - dal 1 ventile, per i cluster 1, 2, 3 e 4. Cosi' definito il campione di imprese di riferimento, si e' proceduto alla definizione della "funzione di ricavo" per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della "funzione di ricavo" sono state utilizzate sia variabili contabili (quadro M del questionario) sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative e' stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della "funzione di ricavo" si e' ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l'eventuale presenza di variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita). Affinche' il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outliers), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell'intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nell'allegato 1.A vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della "funzione di ricavo". APPLICAZIONE DEGLI STUDI DI SETTORE ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI Per la determinazione del ricavo della singola impresa sono previste due fasi: - l'Analisi Discriminante (7); - la stima del ricavo di riferimento. Nell'allegato 1.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell'Analisi Discriminante. Non si e' proceduto nel modo standard di operare dell'Analisi Discriminante in cui si attribuisce univocamente un contribuente al gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso in cui la distribuzione di probabilita' si concentri totalmente su di un unico gruppo omogeneo, sono considerate sempre le probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. Per ogni impresa viene determinato il ricavo di riferimento puntuale ed il relativo intervallo di confidenza. Tale ricavo e' dato dalla media dei ricavi di riferimento di ogni gruppo omogeneo, calcolati come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell'impresa, ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. Anche l'intervallo di confidenza e' ottenuto come media degli intervalli di confidenza, al livello del 99,99%, per ogni gruppo omogeneo ponderata con le relative probabilita' di appartenenza. ----> Vedere ALLEGATO 1.A di pag. 17 <---- ALLEGATO 1.B VARIABILI DELL'ANALISI DISCRIMINANTE Quadro A: - Numero delle giornate retribuite per Dirigenti - Numero delle giornate retribuite per Quadri - Numero delle giornate retribuite per Impiegati - Numero delle giornate retribuite per Operai generici - Numero delle giornate retribuite per Operai specializzati - Numero delle giornate retribuite per Dipendenti a tempo parziale - Numero delle giornate retribuite per Apprendisti - Numero delle giornate retribuite per Assunti con contratto di formazione e lavoro o a termine - Numero delle giornate retribuite per Lavoranti a domicilio - Numero dei Collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impresa - Numero dei Collaboratori coordinati e continuativi diversi da quelli di cui al rigo precedente - Numero dei Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale - Numero dei Familiari diversi da quelli di cui al rigo precedente che prestano attivita' nell'impresa - Numero dei Associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa - Numero dei Associati in partecipazione diversi da quelli da cui al rigo precedente - Numero dei Soci con occupazione prevalente nell'impresa - Numero dei Soci diversi da quelli di cui al rigo precedente - Numero degli Amministratori non soci Quadro B: - Unita' produttiva: Mq dei locali destinati ad uffici - Unita' produttiva: Mq dei locali destinati alla vendita Quadro E: - Produzione e/o lavorazione conto proprio - Area di mercato: Nazionale: (1=comune; 2=provincia; 3=fino a 3 regioni; 4=oltre 3 regioni) - Tipologia della clientela: Industria Quadro G: - Fasi della produzione/lavorazione: Collaudo - Svolte internamente conto proprio - Fasi della produzione/lavorazione: Confezionamento - Svolte internamente conto proprio - Prodotti ottenuti/lavorati: Sostanze coloranti e pigmenti - Prodotti ottenuti/lavorati: Prodotti vernicianti (vernici, pitture, fondi, smalti, rivestimenti, lacche, diluenti, ecc.) - Principali destinazioni d'uso dei prodotti: Fai-da-te - Principali destinazioni d'uso dei prodotti: Anticorrosione - Principali destinazioni d'uso dei prodotti: Industria meccanica (automobili e altri mezzi di trasporto, macchine per l'industria, elettrodomestici, ecc.) - Principali destinazioni d'uso dei prodotti: Altre industrie manifatturiere (tessile, ceramica, concia, plastica, alimentare, cartotecnica, imballaggio, ecc.) - Modalita' di produzione/lavorazione: Lavorazione per il magazzino Quadro I: - Microsfere (numero) - Cisterne o contenitori con capacita' nominale superiore a 500 litri per la consegna ai clienti (numero) - Agitatori/dispersori (numero) - Confezionatrici manuali o semiautomatiche (numero) - Sistemi automatizzati di confezionamento (numero)
(1) L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie di una matrice di dati quantitativi in un numero inferiore di nuove variabili dette componenti principali tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spieghino il massimo possibile della varianza totale delle variabili originarie, per rendere minima la perdita di informazione; le componenti principali (fattori) sono ottenute come combinazione lineare delle variabili originarie. (2) La Cluster Analysis e' una tecnica statistica che, in base ai fattori dell'analisi in componenti principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo le imprese che appartengono allo stesso gruppo omogeneo presentano caratteristiche strutturali simili. (3) La Regressione Multipla e' una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statistico-matematico che descrive l'andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica. (4) Costo del venduto = Esistenze iniziali + acquisti di materie prime, sussidiarie, semilavorati e merci - rimanenze finali. (5) Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all'anno in base alle giornate retribuite. numero addetti = 1 + numero dirigenti + numero quadri + numero (persone fisiche) impiegati + numero operai generici + numero o- perai specializzati + numero dipendenti a tem- po parziale + numero apprendisti + numero as- sunti con contratto di formazione e lavoro o a termine + numero lavoranti a domicilio + nume- ro collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impre- sa + numero collaboratori dell'impresa fami- liare e coniuge dell'azienda coniugale + nume- ro associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa numero addetti = numero dirigenti + numero quadri + numero im- (societa') piegati + numero operai generici + numero ope- rai specializzati + numero dipendenti a tempo parziale + numero apprendisti + numero assunti con contratto di formazione e lavoro o a ter- mine + numero lavoranti a domicilio + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attivita' prevalentemente nell'impre- sa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell'impresa + numero soci con occupazione prevalente nel- l'impresa + numero amministratori non soci (6) Giacenza media del magazzino = (Esistenze iniziali + rimanenze finali) / 2 (7) L'Analisi Discriminante e' una tecnica che consente di associare ogni impresa ad uno dei gruppi omogenei individuati per la sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita' di appartenenza a ciascuno dei gruppi stessi.