(all. 1 - art. 1)
                                                             Allegato
                      Al Ministro dell'interno
    Il  signor  Fernando  Lanzillotta e' stato eletto consigliere del
comune   di   San   Marco  Argentano  (Cosenza)  nelle  consultazioni
elettorali  del  13 giugno  2004 e, successivamente e' stato nominato
anche assessore.
    A  seguito  di  una  vasta  operazione  giudiziaria  condotta dai
competenti   organi   con   la   quale  e'  stata  duramente  colpita
un'organizzazione    criminale    facente    capo    ad    un    noto
pluripregiudicato,  in data 2 settembre 2004, e' stata emessa dal GIP
del  Tribunale  di  Catanzaro  un'ordinanza  di custodia cautelare in
carcere  nei  confronti  del  predetto  amministratore, unitamente ad
alcuni esponenti della criminalita' organizzata locale.
    Opera,  pertanto,  nei  suoi  confronti la sospensione di diritto
dalle  cariche  elettive ricoperte, ai sensi dell'art. 59 del decreto
legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
    In   particolare  il  predetto  amministratore  e'  imputato  per
concorso   in  rapina  commessa  con  armi  e  da  parte  di  persone
appartenenti  ad associazione per delinquere di stampo mafioso. Dagli
atti   giudiziari   emerge,   altresi',   il  progetto  criminale  di
reinvestire  i  proventi  della  rapina  in usura con la finalita' di
agevolare,    tramite   illecito   finanziamento,   la   criminalita'
organizzata.
    La  natura  del  reato  per  il  quale  il  signor Lanzillotta e'
indagato determina una situazione di pericolo per l'ordinata e civile
convivenza  e  per  la  sicurezza delle istituzioni e rappresenta una
concreta  minaccia  per  la salvaguardia dell'ordine pubblico, la cui
tutela e' compito primario dello Stato.
    Tale  contesto  espone  gli  interessi  della collettivita' a tal
punto  da  giustificare ragionevolmente, sulla base delle circostanze
di   fatto,   un  giudizio  di  attualita'  e  di  concretezza  della
compromissione  di  quel  complesso di beni fondamentali nel quale si
sostanzia l'ordine pubblico.
    Al cessare della misura della sospensione cautelare dalla carica,
il   reintegro   dell'amministratore   nel  consiglio  comunale  puo'
pregiudicare l'andamento dell'ente, rinnovato recentemente.
    Occorre,  pertanto,  in funzione della finalita' di prevenzione e
di   salvaguardia  della  pubblica  amministrazione  di  fronte  alle
influenze criminali, scongiurare qualsivoglia comportamento che possa
ingenerare  nella  comunita'  locale ogni dubbio circa la presenza in
seno  agli  stessi organi elettivi di soggetti che, rappresentando un
serio   pericolo   di   inquinamento  e  condizionamento  dell'azione
dell'apparato  politico-amministrativo  comunale,  siano  forieri del
turbamento della quiete e della sicurezza pubblica.
    Cio', oltre a compromettere la credibilita' gestionale dell'ente,
rappresenta  una  concreta  minaccia  di  pregiudizio  per l'ordinato
svolgersi  dei  rapporti  della  collettivita'  locale, la quale vede
pregiudicati  i propri interessi pubblici primari e, nel contempo, il
palese  contrasto  con  la  funzione  rappresentativa della comunita'
locale,  fa  venire  meno il rapporto di fiducia tra amministratore e
cittadini.
    Il  prefetto  di  Cosenza, accertato il configurarsi dell'ipotesi
prevista  dall'art.  142  del  decreto legislativo 18 agosto 2000, n.
267,  ha  formulato  proposta  per  l'adozione  del  provvedimento di
rimozione del signor Fernando Lanzillotta dalla carica di consigliere
ed assessore, con relazione dell'8 settembre 2004, che qui si intende
integralmente richiamata.
    Tutto  cio' premesso, si ritiene che sussistano le condizioni per
addivenire  alla citata rimozione ricorrendo la fattispecie dei gravi
motivi  di  ordine  pubblico  disciplinata  dall'art. 142 del decreto
legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
    Mi  pregio,  pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma
l'unito schema di decreto con il quale si provvede alla rimozione del
suddetto  amministratore  dalle  cariche  ricoperte nel comune di San
Marco Argentano (Cosenza).
      Roma, 23 settembre 2004
                                    Il capo Dipartimento: Malinconico