(Accordo-art. 1)
Accordo fra la Santa Sede e  l'Italia  per  una  nuova  delimitazione
  della zona extraterritoriale costituita dalle Ville Pontificie in 
  Castel Gandolfo-Albano Laziale. 
 
  La Santa Sede e il Governo della Repubblica italiana: 
  Tenuti presenti gli articoli quattordici, primo comma, quindici e 
sedici del Trattato tra la Santa Sede e l'Italia dell'11  febbraio  7
giugno 1929; 
  Considerato che, successivamente alla consegna da parte del Governo 
italiano  alla  Santa  Sede  della  Villa   Barberini,   sono   stati
incorporati alla  Villa  stessa  alcuni  appezzamenti  di  terreni  e
fabbricati di  proprieta'  di  terzi  e  dalla  Santa  Sede  medesima
acquistati e precisamente: 
    1° terreno in territorio di Albano Laziale della superficie di 
ettari 5.31.30, distinto in catasto sez. IV, numeri 640 resto e  641,
gia' appartenente  alla  signora  Giuseppina  Salustri  Galli  vedova
Baccelli; 
    2° terreno in territorio di Albano Laziale - denominato Orto 
Paris - della superficie di ettari 1.16.8, distinto in  catasto  sez.
IV, numeri 201-A, 201-B, 202, gia' appartenenti al comune  di  Albano
Laziale; 
    3° terreno in territorio di Albano Laziale della superficie di 
ettari 2.78.40, distinto in catasto sez. IV, numeri 640-A e 641, gia'
appartenente alla signora Giuseppina Salustri Calli vedova Baccelli; 
    4° terreno di mq. 200 circa in territorio di Castel Gandolfo 
sulle sponde del lago di Albano e striscia di terreno della larghezza
di m. 4 che va dal detto terreno, lungo il bosco  comunale,  sino  al
serbatoio  costruito  nella   Villa   di   proprieta'   della   Sacra
Congregazione de Propaganda Fide,  gia'  appartenenti  al  comune  di
Castel Gandolfo, e distinti in catasto ai mappali 413-E e 415-H; 
    5° fabbricati vari lungo la via Anfiteatro Romano in Albano 
Laziale su un'area di circa mq. 600, distinti in catasto  ai  mappali
29, 30 e 31 e demoliti per eventi bellici; 
    6° appezzamento di terreno di mq. 2000 circa nella Villa di 
proprieta' della Sacra Congregazione de Propaganda Fide a confine con
la Villa Pontificia di Castel Gandolfo; 
    7° altro piccolo appezzamento nell'interno della medesima Villa 
della Sacra Congregazione de  Propaganda  Fide,  su  cui  insiste  il
serbatoio di arrivo delle acque sollevate dal lago; 
    8° fabbricato con annesso terreno, della superficie complessiva 
di mq. 11.250, in  territorio  di  Albano  Laziale,  piazza  Cairoli,
numeri civili 2, 2-A e 2-B, distinto nel  catasto  urbano  di  Albano
Laziale alla sez. IV, lettera E sub 4, gia' appartenente al comune di
Albano Laziale; 
  Considerato altresi' che nell'atto di Consegna da parte del Governo 
italiano alla Santa Sede della Villa Barberini  in  Castel  Gandolfo,
rogato il 5 febbraio 1930 dal dott. Ugo Maceratini,  consigliere  nel
Ministero delle finanze,  delegato  a  ricevere  gli  atti  in  forma
pubblica amministrativa, le parti  d'accordo  riconobbero  che  nella
cessione  derivante  dall'art.  14,   primo   comma,   del   Trattato
Lateranense non  potevano  considerarsi  inclusi  sia  il  tratto  di
terreno  di  proprieta'  del  comune  di  Albano  Laziale  adibito  a
Cimitero, sia l'adiacente  striscia  di  terreno  interposta  tra  il
Cimitero  stesso  e  la  proprieta'  della  Sacra  Congregazione   de
Propaganda Fide con la ivi esistente Cappella  Gentilizia  contenente
le tombe della Casal Barberini, per quanto tali aree fossero comprese
nella pianta annessa al Trattato stesso (allegato II, tavola 5); 
  Che tale Accordo ora le Parti vogliono a tutti gli effetti 
confermare; 
  Riconosciuta ancora la convenienza che tutto il complesso 
d'immobili che formano le Ville Pontificie in Castel  Gandolfo-Albano
Laziale e che costituiscono la residenza estiva del  Sommo  Pontefice
fruisca, con tutte le sue  dotazioni,  attinenze  e  dipendenze,  dei
privilegi specificati negli articoli quindici e sedici  del  Trattato
Lateranense; 
  Hanno nominato i loro Plenipotenziari: 
 
    La Santa Sede: 
      S. E. Rev.ma Mons. DOMENICO TARDINI, Segretario della Sacra 
Congregazione degli Affari Ecclesiastici Straordinari; 
 
    Il Governo italiano: 
      S. E. il Marchese dott. ANTONIO MELI LUPI DI SORAGNA TARASCONI, 
Ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede; 
  i quali hanno convenuto quanto appresso: 
 
                             Articolo 1 
 
  La Santa Sede ed il Governo della Repubblica italiana confermano ad 
ogni effetto l'accordo, risultante dall'atto di consegna da parte del
Governo italiano alla Santa Sede  della  Villa  Barberini  in  Castel
Gandolfo, rogato il 5 febbraio 1930, per il quale le due Parti  hanno
riconosciuto che nella cessione derivante dall'art. 14, primo  comma,
del Trattato Lateranense non potevano considerarsi inclusi il  tratto
di terreno di proprieta' del  comune  di  Albano  Laziale  adibito  a
Cimitero ne'  l'adiacente  striscia  di  terreno  interposta  tra  il
Cimitero  stesso  e  la  proprieta'  della  Sacra  Congregazione   de
Propaganda Fide con la ivi esistente Cappella  Gentilizia  contenente
le tombe della Casa Barberini - aree distinte in colore giallo  nella
pianta allegata al presente  Accordo  -  sebbene  tali  aree  fossero
comprese nella pianta annessa al Trattato (allegato II, tavola 5).