Allegato DISPOSIZIONI TRANSITORIE 1. Bilancio dell'impresa Nota integrativa Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale: attivo e passivo - Composizione merceologica: le tabelle e le informazioni relative alla composizione merceologica dei diversi portafogli finanziari (tavole 2.1, 3.1, 4.1, 5.1, 6.1, 7.1 dell'attivo (1); tavole 1.3, 2.3, 3.1, 4.1, 4.3, 5.1 del passivo (2)(3)), possono essere compilate senza fornire i dettagli che riguardano le tipologie delle operazioni. - Movimentazione dei portafogli contabili: le tabelle e le informazioni relative alle variazioni annue dei diversi portafogli finanziari (tavole 2.4, 3.3, 4.5, 5.4 e 10.3 dell'attivo e tavole 4.5, 5.3 del passivo) possono non essere fornite. - Operazioni di copertura: le informazioni relative alle attivita' e alle passivita' finanziarie coperte (tavole 4.3, 4.4, 6.2, 7.3, 9.2 dell'attivo e tavole 1.4, 2.4, 3.3, 7.2 del passivo) possono essere fornite in forma libera, utilizzando tabelle diverse da quelle previste dalla normativa oppure in modo discorsivo. Parte C - Informazioni sul conto economico - Sezione 1 - "Gli interessi": le Tabelle 1.2 e 1.5 "Interessi attivi/passivi e proventi/oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura" possono non essere fornite. - Sezione 5 - "Il risultato netto dell'attivita' di copertura": nella Tabella 5.1 "Risultato netto dell'attivita' di copertura: composizione" possono essere fornite soltanto le voci relative al "Totale proventi/oneri dell'attivita' di copertura". Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Le informazioni quantitative previste nella Parte E della nota integrativa possono essere fornite con modalita' diverse (utilizzo di tabelle differenti, in forma discorsiva, ecc.) rispetto a quelle prescritte dalla normativa. Fanno eccezione le tabelle di seguito indicate che vanno prodotte come previsto dalla normativa. Rischio di credito - Tabella A.1.1 "Distribuzione delle attivita' finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualita' creditizia (valori di bilancio)" - Tabella A.1.2 "Distribuzione delle attivita' finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualita' creditizia (valori lordi e netti)" - Tabella A.1.3 "Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti" - Tabella A.1.4 "Esposizioni per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate e soggette al rischio paese" lorde" - Tabella A.1.5 "Esposizioni per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive" - Tabella A.1.6 "Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti" - Tabella A.1.7 "Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate e soggette al rischio paese" lorde" - Tabella A.1.8 "Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive" Gli strumenti finanziari derivati - Tabella A.1 "Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi". Tuttavia, la voce "Valori medi" puo' non essere fornita - Tabella A.2.1 "Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi - di copertura". Tuttavia, la voce "Valori medi" puo' non essere fornita - Tabella A.2.2 "Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi - altri derivati". Tuttavia, la voce "Valori medi" puo' non essere fornita - Tabella A.3 "Derivati finanziari: acquisto e vendita dei sottostanti" - Tabella A.4 "Derivati finanziari over the counter: fair value positivo - rischio di controparte" - Tabella A.5 "Derivati finanziari over the counter: fair value negativo - rischio finanziario" - Tabella B.1 "Derivati su crediti: valori nozionali di fine periodo e medi". Tuttavia, le voci "Valori medi" possono non essere fornite - Tabella B.2 "Derivati creditizi: fair value positivo - rischio di controparte" - Tabella B.3 "Derivati creditizi: fair value negativo - rischio finanziario" 2. Bilancio consolidato Si applicano le medesime deroghe previste per il bilancio dell'impresa. Inoltre, nella Nota integrativa "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale" e "Parte C - Informazioni sul conto economico" le tabelle possono essere riferite al complessivo insieme delle imprese oggetto di consolidamento, anziche' essere ripartite in "gruppo bancario", "imprese di assicurazione" "altre imprese incluse nel consolidamento". 3. Pubblicita' dei documenti contabili delle succursali estere di banche italiane Le succursali italiane di banche extracomunitarie possono fornire le "informazioni supplementari" riferite all'esercizio chiuso o in corso al 31.12.2005 secondo le disposizioni del decreto legislativo n. 87/92 e le relative istruzioni amministrative emanate dalla Banca d'Italia. 4. Esercizio di applicazione Le disposizioni transitorie di cui ai punti 1. e 2. si applicano al bilancio relativo all'esercizio chiuso o in corso al 31.12.2005. -------------------- (1) Ad esempio, nella tavola 6.1, e' possibile indicare la voce 3 "altri finanziamenti", senza disaggregarla nelle sottovoci 3.1 "pronti contro termine", 3.2 "locazione finanziaria" e 3.3 "altri"; (2) Ad esempio, nella tavola 4.1, e' possibile indicare la voce 3.1 "titoli di debito - obbligazioni" senza disaggregarla nelle sottovoci 3.1.1 "strutturate" e 3.1.2 "altre obbligazioni"; (3) La colonna FV* (fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione) della tabella 4.1 del passivo puo' essere omessa. BANCA D'ITALIA Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione 2005 VIGILANZA CREDITIZIA E FINANZIARIA Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 IL BILANCIO BANCARIO Capitolo 1 - Principi generali Paragrafo 1- Destinatari delle disposizioni 1. DESTINATARI DELLE DISPOSIZIONI Le presenti istruzioni si applicano alle banche iscritte nell'albo di cui all'art. 13 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385 - recante il Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di seguito denominato "T.U.B." - e gli enti finanziari di cui all'art. 1, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 87 (1) (successivamente definito "decreto 87/92"). In particolare: - le banche italiane di cui all'art. 1 del T.U.B. nonche' le societa' finanziarie capogruppo dei gruppi bancari iscritti nell'albo di cui all'art. 64 del T.U.B. redigono per ciascun esercizio il bilancio dell'impresa e, ove ne ricorrano i presupposti ai sensi del "decreto 87/92", il bilancio consolidato in conformita' dei principi contabili internazionali di cui all'art. 1 del decreto legislativo 28 febbraio 2005, n. 38 (di seguito "principi contabili internazionali" e "decreto IAS")(2) e secondo le disposizioni contenute nel presente fascicolo(3); - le succursali italiane di banche estere rispettano gli obblighi di pubblicita' dei documenti contabili previsti nel capitolo 4 delle presenti istruzioni. Le presenti disposizioni disciplinano gli schemi del bilancio (stato patrimoniale, conto economico, prospetto delle variazioni del patrimonio netto e rendiconto finanziario), la nota integrativa nonche' la relazione sulla gestione. Resta fermo che gli intermediari sono tenuti a fornire nella nota integrativa le informative previste dai principi contabili internazionali, ancorche' non richiamate dalle presenti disposizioni, nel rispetto dei suddetti principi. Le attivita' e le passivita', in bilancio e "fuori bilancio" nonche' i proventi e gli oneri delle filiali all'estero confluiscono nel bilancio dell'ente di appartenenza. -------------------- (1) Si tratta delle societa' finanziarie capogruppo dei gruppi bancari iscritti nell'albo di cui all'art. 64 del T.U. (2) Per comodita', nel testo delle presenti disposizioni i singoli principi contabili internazionali sono indicati con l'acronimo " 1AS" o "IFRS" seguito dal loro numero identificativo (ad esempio, IAS 39). (3) Per comodita', nelle presenti disposizioni si indica con il termine "banca" sia la banca italiana sia la societa' finanziaria capogruppo di un gruppo bancario. Paragrafo 2 - Contenuto del bilancio 2. CONTENUTO DEL BILANCIO Il bilancio dell'impresa e il bilancio consolidato sono costituiti dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa. Il bilancio dell'impresa ed il bilancio consolidato sono corredati di una relazione degli amministratori sull'andamento della gestione e sulla situazione della banca o della societa' finanziaria e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento. Il bilancio dell'impresa e il bilancio consolidato sono redatti con chiarezza e rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la situazione finanziaria e il risultato economico dell'esercizio. Se le informazioni richieste dai principi contabili internazionali e dalle disposizoni contenute nel presente fascicolo non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, nella nota integrativa sono fornite informazioni complementari necessarie allo scopo. Se, in casi eccezionali, l'applicazione di una disposizione prevista dai principi contabili internazionali e' incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico, essa non deve essere applicata (art. 5, comma 1, del "decreto IAS"). Nella nota integrativa sono spiegati i motivi della deroga e la sua influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico. Nel bilancio dell'impresa gli eventuali utili derivanti dalla deroga sono iscritti in una riserva non distribuibile se non in misura corrispondente al valore recuperato. Paragrafo 3 - Schemi del bilancio 3. SCHEMI DEL BILANCIO Gli schemi dello stato patrimoniale, del conto economico, del prospetto delle variazioni del patrimonio netto, del rendiconto finanziario e della nota integrativa relativi al bilancio dell'impresa sono indicati nell'appendice A delle presenti istruzioni, quelli relativi al bilancio consolidato nell'appendice B. Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico sono costituiti da voci (contrassegnate da numeri), da sottovoci (contrassegnate da lettere) e da ulteriori dettagli informativi (i "di cui" delle voci e delle sottovoci). Le voci, le sottovoci e i relativi dettagli informativi costituiscono i conti del bilancio. E' consentita l'aggiunta di nuove voci, purche' il loro contenuto non sia riconducibile ad alcuna delle voci gia' previste dagli schemi e solo se si tratti di importi di rilievo. Altre informazioni possono essere fornite nella nota integrativa. Le sottovoci previste dagli schemi possono essere raggruppate quando ricorra una delle due seguenti condizioni: a) l'importo delle sottovoci sia irrilevante; b) il raggruppamento favorisca la chiarezza del bilancio; in questo caso la nota integrativa deve contenere distintamente le sottovoci oggetto di raggruppamento. Per ogni conto dello stato patrimoniale e del conto economico occorre indicare anche l'importo dell'esercizio precedente. Se i conti non sono comparabili, quelli relativi all'esercizio precedente devono essere adattati; la non comparabilita' e l'adattamento o l'impossibilita' di questo sono segnalati e commentati nella nota integrativa. Le attivita' e le passivita', i costi e i ricavi non possono essere fra loro compensati, salvo che cio' sia ammesso o richiesto dai principi contabili internazionali o dalle presenti disposizioni. Nello stato patrimoniale e nel conto economico non sono indicati i conti che non presentano importi ne' per l'esercizio al quale si riferisce il bilancio ne' per quello precedente. Se un elemento dell'attivo o del passivo ricade sotto piu' voci dello stato patrimoniale, nella nota integrativa deve annotarsi, qualora cio' sia necessario ai fini della comprensione del bilancio, la sua riferibilita' anche a voci diverse da quella nella quale e' iscritto. Nel conto economico (schemi e nota integrativa) i ricavi vanno indicati senza segno, mentre i costi vanno indicati fra parentesi. Paragrafo 4 - Collegamento fra contabilita' e bilancio 4. COLLEGAMENTO FRA CONTABILITA' E BILANCIO Le modalita' di tenuta del sistema contabile (piano dei conti, criteri di contabilizzazione ecc.) adottate dalle banche e dalle societa' finanziarie devono consentire il raccordo tra le risultanze contabili e i conti del bilancio. A questo scopo occorre che nel sistema informativo contabile siano presenti e agevolmente reperibili tutti gli elementi informativi necessari ad assicurare tale raccordo; in sede di redazione del bilancio la coerenza tra le evidenze contabili sistematiche e i conti del bilancio deve essere assicurata anche mediante apposite scritture di riclassificazione. Analogamente, nel sistema informativo contabile devono essere presenti e agevolmente reperibili tutti gli elementi informativi necessari a redigere il prospetto delle variazioni del patrimonio netto, il rendiconto finanziario e la nota integrativa. Paragrafo 5 - Definizioni 5. DEFINIZIONI Nella redazione del bilancio si applicano le definizioni (attivita' finanziarie, portafoglio di negoziazione, strumenti derivati, fiscalita' differita ecc.) stabilite nei principi contabili internazionali nonche' quelle di seguito indicate. 5.1 Banche Rientrano in questa categoria: a) le banche comunitarie autorizzate dalle competenti autorita' di vigilanza e incluse nell'elenco di cui all'art. 11 della direttiva 2000/12/CE; b) le banche extracomunitarie autorizzate dalle competenti autorita' di vigilanza ad esercitare l'attivita' di banca come definita dall'art. 1 della direttiva 2000/12/CE; c) le banche centrali; d) gli organismi internazionali a carattere bancario (Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo, Societa' Finanziaria Internazionale, Banca Interamericana di Sviluppo, Banca Asiatica di Sviluppo, Banca Africana di Sviluppo, Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa, Nordik Investment Bank, Banca di Sviluppo dei Caraibi, Banca Europea d'Investimenti, Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, Banca dei Regolamenti Internazionali, Agenzia Multilaterale di Garanzia degli Investimenti, Fondo Europeo per gli Investimenti). 5.2 Banca Centrale Vi rientra anche la Banca Centrale Europea. 5.3 Clientela Rientrano in questa categoria tutti i soggetti diversi dalle banche. 5.4 Societa' finanziarie Rientrano in questa categoria: a) le societa' di gestione del risparmio e le SICAV di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58; b) le societa' finanziarie capogruppo dei gruppi bancari iscritti nell'albo di cui all'art. 64 del T.U.B.; c) le societa' di intermediazione mobiliare di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (Testo Unico dell'intermediazione finanziaria, di seguito "T.U.F."); d) i soggetti operanti nel settore finanziario previsti dai titoli V e V-bis del T.U.B. nonche' le societa' esercenti altre attivita' finanziarie indicate nell'art. 59, comma 1, lett. b), dello stesso T.U.B.; e) le societa' finanziarie estere che svolgono attivita' analoghe a quelle esercitate dalle societa' di cui alle lettere precedenti. 5.5 Gruppo Bancario Con il termine "gruppo bancario" si indica il gruppo di societa' bancarie, finanziarie e strumentali iscritto nell'albo previsto dall'art. 64 del T.U.B.. Ai fini delle presenti disposizioni vi rientrano convenzionalmente anche le societa' bancarie, finanziarie e strumentali controllate in modo congiunto (in via diretta e indiretta) quando si verificano entrambe le due seguenti condizioni: a) la partecipazione e' pari o superiore al 20 per cento del capitale; b) la societa' e' consolidata con il metodo proporzionale. 5.6 Crediti Con il termine "crediti" si indica il portafoglio di strumenti finanziari, inclusi i titoli di debito, non quotati che lo IAS 39 denomina "finanziamenti e crediti" ("loans and receivables"). 5.7 Crediti e debiti "a vista" Sono considerati crediti e debiti "a vista" le disponibilita' che possono essere ritirate da parte del creditore in qualsiasi momento senza preavviso o con un preavviso di 24 ore o di un giorno lavorativo. Il periodo di preavviso e' quello compreso fra la data in cui il preavviso stesso viene notificato e la data in cui diventa esigibile il rimborso. Rientrano tra i crediti e i debiti "a vista" anche quelli con vincolo contrattuale di scadenza pari a 24 ore o a un giorno lavorativo. 5.8 Finanziamenti Con il termine "finanziamenti" si indicano le attivita' e le passivita' finanziarie per cassa diverse dai titoli di debito, dai titoli di capitale e dalle quote di O.I.C.R. (organismi di investimento collettivo del risparmio). 5.9 Derivati finanziari Con il termine "derivati finanziari" si fa riferimento agli strumenti derivati, diversi dai derivati su crediti, come definiti dallo IAS 39. Nella presente categoria rientrano ad esempio: a) i contratti di compravendita non ancora regolati (a pronti o a termine) di titoli e di valute; b) i contratti derivati con titolo sottostante ("futures" e "options" con titolo sottostante, contratti a premio); c) i contratti derivati su valute ("domestic currency swaps", "currency options" ecc.); d) i contratti derivati senza titolo sottostante collegati a tassi di interesse, a indici o ad altre attivita' ("futures" senza titolo sottostante, "interest rate options", "forward rate agreements", "interest rate swaps" ecc.). Per i contratti derivati di cui alle lettere b), c) e d) valgono le seguenti definizioni: 1) "future": il contratto derivato standardizzato con il quale le parti si impegnano a scambiare a una data prestabilita determinate attivita' oppure a versare o a riscuotere un importo determinato in base all'andamento di un indicatore di riferimento; 2) "opzione": il contratto derivato che attribuisce a una delle parti, dietro il pagamento di un corrispettivo detto premio, la facolta' - da esercitare entro un dato termine o alla scadenza di esso - di acquistare o di vendere determinate attivita' a un certo prezzo oppure di riscuotere un importo determinato in base all'andamento di un indicatore di riferimento; 3) "forward rate agreement" (FRA): il contratto derivato con il quale le parti si impegnano a versare o a riscuotere a una data prestabilita un importo determinato in base all'andamento di un indicatore di riferimento; 4) "interest rate swap" (IRS): il contratto derivato con il quale le parti si impegnano a versare o a riscuotere a date prestabilite importi determinati in base al differenziale di tassi di interesse diversi; 5) "domestic currency swap": il contratto derivato con il quale le parti si impegnano a versare o a riscuotere a una data prestabilita un importo determinato in base al differenziale del tasso di cambio contrattuale e di quello corrente alla data di scadenza dell'operazione; 6) "currency interest rate swap": il contratto derivato con il quale le parti si impegnano, all'inizio e al termine del contratto, a scambiare flussi monetari (capitale) espressi in due diverse valute e, periodicamente, a versare o a riscuotere importi determinati in base ai tassi di interesse espressi nelle due anzidette valute. 5.10 Derivati creditizi Con il termine "derivati creditizi" si indicano quei contratti derivati che perseguono la finalita' di trasferire il rischio di credito sottostante a una determinata attivita' (c.d. "reference obligation") dal soggetto che acquista protezione (c.d. "protection buyer") al soggetto che vende protezione (c.d. "protection seller"). In tali operazioni l'oggetto della transazione e' rappresentato dal rischio di credito in capo a un prenditore finale di fondi ("reference entity")(l). In via generale e' possibile distinguere tre categorie di derivati su crediti: a) i contratti ("credit default swap", ecc.) nei quali l'obbligo per il "protection seller" di adempiere all'obbligazione prevista dal contratto si ha al verificarsi di un determinato "credit event" (2); b) contratti ("credit spread option", "credit spread swap") nei quali l'obbligo ad adempiere del "protection seller" dipende dall'andamento di mercato della "reference obligation"; c) contratti (ad esempio, "total rate of return swap") nei quali il "protection buyer" e il "protection seller" si scambiano, rispettivamente, l'ammontare complessivo dei flussi di cassa generati dalla "reference obligation" e i flussi di cassa legati a un tasso di interesse di mercato maggiorato o diminuito di un determinato "spread" ("reference rate"). Per i contratti sopra indicati valgono le seguenti definizioni: 1) Il "credit default product" e' un contratto con il quale il "protection seller" assume il rischio di credito relativo a una determinata attivita' ("reference obligation") dietro corresponsione di un premio da parte del "protection buyer". Il "protection seller" si impegna a pagare al "protection buyer", nel caso in cui si verifichi un "credit event", un importo pari : - al deprezzamento della "reference obligation" rispetto al suo valore iniziale ("cash settlement variable"); - all'intero valore nozionale della "reference obligation" in cambio della consegna ("physical delivery") della stessa o di altro strumento finanziario equivalente ("deliverable obligation") indicato nel contratto; - a un ammontare fisso predeterminato ("binary payout"). 2) Le "credit-linked notes" (CLN) possono assimilarsi a titoli emessi dal "protection buyer" o da una societa' veicolo i cui detentori ("protection seller") - in cambio di un rendimento pari alla somma del rendimento di un titolo (generalmente "risk-free") di pari durata e del premio ricevuto per la copertura del rischio di credito sulla "reference (3)obligation" assumono il rischio di perdere (totalmente o parzialmente) il capitale a scadenza ed il connesso flusso di interessi al verificarsi di un "credit event" relativo alla "reference entity". Nella sostanza le CLN sono costituite dalla combinazione di un "titolo ospite" e di un derivato su crediti. 3) Il "Credit spread option" (CSO) e' un contratto con il quale il "protection buyer" si riserva il diritto, dietro pagamento di un premio, di riscuotere dal "protection seller" una somma dipendente dalla differenza positiva tra lo "spread" di mercato e quello fissato nel contratto ("strike spread") applicata al valore nozionale della "reference obligation". 4) Il "Credit spread swap" (CSS) e' un contratto con il quale il "protection buyer" acquisisce il diritto di riscuotere dal "protection seller", alla data di scadenza del contratto stesso, una somma corrispondente alla differenza positiva tra lo "spread" di mercato corrente a tale data e quello fissato nel contratto ("strike spread') applicata al valore nozionale della "reference obligation" ed assume parallelamente l'obbligo di versare al "protection seller" il controvalore della differenza negativa tra i due "spread". 5) Il "total rate of return swap" (TROR) e' un contratto con il quale il "protection buyer" (detto anche "total return payer") si impegna a cedere tutti i flussi di cassa generati dalla "reference obligation" al "protection seller" (detto anche "total return receiver") il quale trasferisce in contropartita al "protection buyer" flussi di cassa collegati all'andamento del "reference rate". Alle date di pagamento dei flussi di cassa cedolari (oppure alla data di scadenza del contratto) il 'total return payer" corrisponde al "total return receiver" l'eventuale apprezzamento della "reference obligation"; nel caso di deprezzamento della "reference obligation" sara' invece il "total return receiver" a versare il relativo controvalore al "total return payer". In sostanza, il TROR configura un prodotto finanziario strutturato, costituito dalla combinazione di un derivato su crediti e di un derivato su tassi di interesse ("interest rate swap"). In bilancio i derivati creditizi sono trattati come i derivati finanziari oppure come garanzie finanziarie, sulla base di quanto previsto dallo IAS 39. 5.11 Operazioni "fuori bilancio" La locuzione "operazioni fuori bilancio" indica l'insieme dei derivati, creditizi e finanziari, delle garanzie rilasciate e degli impegni irrevocabili a erogare fondi. 5.12 Valori quotati Rientrano nella presente categoria gli strumenti finanziari il cui prezzo e' quotato su un mercato attivo, secondo la definizione prevista dallo IAS 39. 5.13 Attivita' e passivita' in valuta Tra le attivita' e le passivita' (in bilancio e "fuori bilancio") in valuta devono figurare, oltre quelle denominate esplicitamente in una valuta diversa dall'euro, anche quelle che prevedono clausole di indicizzazione finanziaria collegate al tasso di cambio dell'euro con una determinata valuta o con un determinato paniere di valute. 5.14 Strumenti finanziari strutturati Si definiscono "strumenti finanziari strutturati" gli strumenti finanziari per cassa che contengono uno o piu' derivati incorporati che soddisfano le condizioni stabilite dallo IAS 39 per il loro scorporo dal contratto "ospite". 5.15 Sofferenze La definizione di "sofferenza" corrisponde a quella stabilita dalle vigenti segnalazioni di vigilanza. 5.16 Esposizioni incagliate La definizione di "esposizione incagliata" corrisponde a quella stabilita dalle vigenti segnalazioni di vigilanza. 5.17 Esposizioni ristrutturate La definizione di "esposizione ristrutturata" corrisponde a quella stabilita dalle vigenti segnalazioni di vigilanza. 5.18 Esposizioni scadute Le "esposizioni scadute" corrispondono alle esposizioni scadute e/o sconfinanti in via continuativa da oltre 180 giorni, secondo la definizione prevista nelle vigenti segnalazioni di vigilanza. 5.19 Rischio paese Le esposizioni soggette al "rischio paese" sono le esposizioni non garantite verso Paesi a rischio non riconducibili alle categorie di esposizioni deteriorate (in sofferenza, incagliate, ristrutturate e scadute). Per l'individuazione dei "Paesi a rischio" occorre distinguere due situazioni (cfr. la Circolare n. 229 del 21 aprile 1999 "Istruzioni di Vigilanza per le banche", Cap. XII, emanata dalla Banca d'Italia): 1) le banche che ai fini del calcolo delle rettifiche forfettarie per il rischio paese applicano la "metodologia analitica" devono includere in tale nozione i Paesi classificati nelle classi di rischio maggiori di zero; 2) le altre banche, che ai medesimi fini adottano la "metodologia semplificata", devono includere nell'anzidetta categoria i paesi rientranti nella "zona B". 5.20 Esposizioni deteriorate Esposizioni verso singoli debitori che incontrano difficolta' nell'adempiere pienamente alle proprie obbligazioni contrattuali. Nel caso delle societa' bancarie e finanziarie appartenenti a un gruppo bancario le attivita' deteriorate corrispondono alla somma di sofferenze, incagli, esposizioni ristrutturate, esposizioni scadute. 5.21 Originator Con il termine "originator" si indica il soggetto che nelle operazioni di cartolarizzazione cede alla "societa' veicolo" le esposizioni oggetto di cartolarizzazione. 5.22 Operazioni di cartolarizzazione: esposizioni senior, mezzanine e junior La categoria "senior" indica le esposizioni nei confronti delle cartolarizzazioni che sono rimborsate per prime. La categoria "junior" indica le esposizioni verso le cartolarizzazioni che sono rimborsate per ultime (tali esposizioni sono quelle che coprono le prime perdite prodotte dall'operazione di cartolarizzazione). Nella categoria "mezzanine" figurano le esposizioni aventi priorita' intermedie, ancorche' tra loro differenziate, di rimborso(3). 5.23 Attivita' materiali Le "attivita' materiali" comprendono sia gli immobili, gli impianti e i macchinari e le altre attivita' materiali disciplinate dallo IAS 16 sia gli investimenti immobiliari (terreni e fabbricati) disciplinati dallo IAS 40. Sono incluse le attivita' oggetto di operazioni di locazione finanziaria (per i locatari) e di leasing operativo (per i locatori) nonche' le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi purche' relative ad attivita' materiali identificabili e separabili (es. ATM). 5.24 Attivita' immateriali Le "attivita' immateriali" comprendono l'avviamento e le altre attivita' immateriali disciplinate dallo IAS 38. Sono incluse le attivita' oggetto di operazioni di locazione finanziaria (per i locatari) e di leasing operativo (per i locatori). 5.25 Partecipazioni Per "partecipazioni" si intendono le partecipazioni in societa' controllate (IAS 27), in societa' sottoposte a controllo congiunto (IAS 31) nonche' quelle in societa' sottoposte a influenza notevole (IAS 28). 5.26 Rettifiche di valore e riprese di valore Le rettifiche di valore consistono nella svalutazione o nell'ammortamento delle attivita' diverse da quelle valutate al fair value con iscrizione delle variazioni di valore nel conto economico (attivita' finanziarie detenute per la negoziazione, attivita' finanziarie valutate al fair value). Rientrano convenzionalmente in tale nozione anche gli accantonamenti effettuati a fronte di garanzie rilasciate (inclusi i derivati su crediti ad essi assimilati ai sensi dello IAS 39) o di impegni a erogare fondi assunti nei confronti di terzi. Le riprese di valore consistono nel ripristino di valore - dovuto sia al miglioramento del merito creditizio del debitore sia al trascorrere del tempo - delle attivita', delle garanzie rilasciate (inclusi i derivati su crediti ad essi assimilati ai sensi dello IAS 39) e degli impegni precedentemente svalutati. 5.27 Attivita' e passivita' subordinate Hanno carattere subordinato le attivita' e le passivita', rappresentate o meno da titoli, il cui diritto al rimborso, nel caso di liquidazione dell'ente emittente o di sua sottoposizione ad altra procedura concorsuale, puo' essere esercitato da parte del creditore solo dopo quelli degli altri creditori non egualmente subordinati. Sono esclusi gli strumenti patrimoniali che secondo i principi contabili internazionali hanno caratteristiche di patrimonio netto. 5.28 Attivita' non correnti e gruppi di attivita' in via di dismissione Rientrano in tale definizione le attivita' (materiali, immateriali e finanziarie) non correnti e i gruppi di attivita' (rami d'azienda, linee di produzione ecc.) in via di dismissione come disciplinati dall'IFRS 5. Tale aggregato e' composto da: (a) singole attivita' non correnti o gruppi di attivita' che non soddisfano i requisiti stabiliti dall'IFRS 5 per essere qualificati come "unita' operative dimesse" ("discontinued operations"). Tali attivita' sono indicate convenzionalmente con la locuzione "singole attivita'"; (b) le "unita' operative dismesse". Questi gruppi sono indicati con la locuzione "gruppi di attivita' in via di dismissione". -------------------- (1) "Referente entity" e' il soggetto o il Paese (nel caso di rischio sovrano) cui si riferisce la "reference obligation". (2) L'evento che, secondo quanto concordato dalle parti, determina l'obbligo da parte del "protection seller" di adempiere all'obbligazione prevista dal contratto. Esso puo' verificarsi ad esempio al momento del fallimento del debitore ("bankruptcy") o a seguito di un certo numero di mancati pagamenti (failure to pay"). (3) A titolo di esempio, si ipotizzi che a fronte di un'operazione di cartolarizzazione vengano emessi titoli di tipologie differenti A, B, C, D ordinati per priorita' decrescente di rimborso. In tal caso nelle esposizioni "senior" vanno ricondotti i titoli di tipo A (priorita' massima nel rimborso), nelle esposizioni "mezzanine" vanno indicati i titoli di tipo B e C (priorita' intermedie, ancorche' tra loro differenziate, di rimborso), nelle esposizioni di tipo "junior" figurano i titoli di tipo D. Capitolo 2. - IL BILANCIO DELL'IMPRESA Paragrafo 1 - Disposizioni generali 1. DISPOSIZIONI GENERALI Il bilancio e' redatto in unita' di euro(1) ad eccezione della nota integrativa che deve essere redatta in migliaia di euro oppure, a discrezione della banca quando ricorrono determinate condizioni(2), in milioni di euro. Paragrafo 2 - Lo stato patrimoniale 2. LO STATO PATRIMONIALE Nel presente paragrafo sono indicate le istruzioni per la compilazione delle voci, delle sottovoci e dei relativi dettagli informativi dello stato patrimoniale. 2.1 Attivo 10. Cassa e disponibilita' liquide Formano oggetto di rilevazione nella presente voce: (a) le valute aventi corso legale, comprese le banconote e le monete divisionali estere; (b) i depositi liberi verso la Banca Centrale del Paese o dei Paesi in cui la banca o la societa' finanziaria risiede con proprie filiali. 20. Attivita' finanziarie detenute per la negoziazione Nella presente voce figurano tutte le attivita' finanziarie (titoli di debito, titoli di capitale, finanziamenti, derivati ecc.) allocate nel portafoglio di negoziazione. Vi rientrano anche le partecipazioni in imprese sottoposte a influenza notevole o a controllo congiunto che, rispettivamente, lo IAS 28 e lo IAS 31 consentono di assegnare a tale portafoglio. 30. Attivita' finanziarie valutate al fair value Nella presente voce figurano tutte le attivita' finanziarie per cassa (titoli di debito, titoli di capitale, ecc.) designate al fair value con i risultati valutativi iscritti nel conto economico, sulla base della facolta' riconosciuta alle imprese (c.d. "fair value option") dallo IAS 39, dallo IAS 28 e dallo IAS 31. 40. Attivita' finanziarie disponibili per la vendita Nella presente voce figurano tutte le attivita' finanziarie (titoli di debito, titoli di capitale, ecc.) classificate nel portafoglio disponibile per la vendita. 50. Attivita' finanziarie detenute sino alla scadenza Nella presente voce figurano i titoli di debito quotati e i finanziamenti quotati allocati nel portafoglio detenuto sino alla scadenza. 60. Crediti verso banche Nella presente voce figurano le attivita' finanziarie non quotate verso banche (conti correnti, depositi cauzionali, titoli di debito, crediti di funzionamento, ecc.) classificate nel portafoglio "crediti". Sono inclusi anche i crediti verso Banche Centrali diversi dai depositi liberi (esempio, riserva obbligatoria). 70. Crediti verso clientela Nella presente voce figurano le attivita' finanziarie non quotate verso clientela (mutui, operazioni di locazione finanziaria, operazioni di factoring, titoli di debito, crediti di funzionamento, ecc.) allocate nel portafoglio "crediti". Sono anche inclusi i crediti verso gli Uffici Postali e la Cassa Depositi e Prestiti nonche' i margini di variazione presso organismi di compensazione a fronte di operazioni su contratti derivati. I prestiti erogati a valere su fondi forniti dallo Stato o da altri enti pubblici e destinati a particolari operazioni di impiego previste e disciplinate da apposite leggi ("crediti con fondi di terzi in amministrazione") sono rilevati in questa voce, sempre che sui prestiti e sui fondi maturino interessi, rispettivamente, a favore e a carico dell'ente prestatore. Non figurano, invece, i crediti erogati a valere su fondi amministrati per conto dello Stato o di altri enti pubblici la cui gestione sia remunerata esclusivamente con un compenso forfetario (commissione) e che rivestano, pertanto, natura di mero servizio. Tuttavia, se i crediti suddetti comportino un rischio a carico dell'azienda, essi vanno inclusi per la relativa quota nella presente voce. Gli effetti e i documenti che le banche ricevono salvo buon fine o al dopo incasso e dei quali le banche stesse curano il servizio di incasso per conto dei soggetti cedenti devono essere registrati nei conti dello stato patrimoniale (cassa, crediti e debiti verso le banche e verso clientela) solo al momento del regolamento di tali valori. Per la determinazione della data di regolamento puo' farsi riferimento a quella in cui matura la valuta economica di addebito o di accredito dei valori stessi sui conti intrattenuti con le banche corrispondenti e con i clienti. Pertanto, se nella contabilita' aziendale il portafoglio salvo buon fine e' accreditato (addebitato) nei conti correnti dei clienti prima della maturazione della relativa valuta economica, occorre che in bilancio il saldo contabile di tali conti venga depurato degli accrediti (addebiti) la cui valuta non sia ancora giunta a scadenza alla data di chiusura dell'esercizio. Si procede in modo analogo per gli addebiti e per gli accrediti non ancora liquidi presenti nei conti correnti delle banche corrispondenti nonche' dei conti "cedenti". Le suddette rettifiche e le altre che risultassero necessarie per assicurare il rispetto delle presenti istruzioni devono essere effettuate mediante apposite scritture di riclassificazione che garantiscano la necessaria coerenza tra le evidenze contabili e i conti del bilancio. Eventuali transitorie differenze tra le attivita' e le passivita', dipendenti dagli "scarti" fra le valute economiche applicate nei diversi conti, sono registrate in bilancio, a seconda del segno, nella voce 150 dell'attivo ("altre attivita'") o nella voce 100 del passivo ("altre passivita'"). Le rettifiche anzidette, se di importo apprezzabile, vanno esposte nelle "Altre informazioni" della nota integrativa indicando separatamente quelle di segno "dare" (effetti, documenti e valori similari addebitati s.b.f. nei conti correnti oppure inviati a terzi senza addebito in conto, non ancora liquidi alla data di riferimento del bilancio; effetti, documenti e valori similari ancora presenti nei "portafogli centrali" oppure presso la "cassa cambiali") da quelle di segno "avere" (cd. conti "cedenti" nonche' effetti, documenti e valori similari accreditati s.b.f. nei conti correnti, non ancora liquidi alla data di riferimento del bilancio). Gli effetti e i documenti scontati pro-soluto vanno rilevati in base al valore nominale al netto dei risconti passivi. Sono inclusi gli effetti e i documenti scontati pro-soluto e trasmessi per l'incasso a proprie filiali o a terzi. 80. Derivati di copertura Nella presente voce figurano i derivati finanziari e creditizi (sempreche' non assimilabili alle garanzie ricevute secondo lo IAS 39) di copertura, che alla data di riferimento del bilancio presentano un fair value positivo. 90. Adeguamento di valore delle attivita' finanziarie oggetto di copertura generica Nella presente voce figura il saldo, positivo o negativo, delle variazioni di valore delle attivita' oggetto di copertura generica ("macrohedging") dal rischio di tasso d'interesse, in applicazione di quanto previsto dallo IAS 39, paragrafo 89A. 100. Partecipazioni Formano oggetto di rilevazione nella presente voce le partecipazioni in societa' controllate, controllate in modo congiunto e sottoposte ad influenza notevole, diverse da quelle ricondotte nelle voci 20 "Attivita' finanziarie detenute per la negoziazione" e 30 "Attivita' finanziarie valutate al fair value" ai sensi dello IAS 28, paragrafo 1, e IAS 31, paragrafo 1. 110. Attivita' materiali Figurano nella presente voce le attivita' materiali ad uso funzionale e quelle detenute a scopo di investimento di cui, rispettivamente, agli IAS 16 e 40 nonche' quelle oggetto di locazione finanziaria (per il locatario) e di leasing operativo (per il locatore) di cui allo IAS 17. 120. Attivita' immateriali Figurano nella presente voce le attivita' immateriali di cui allo IAS 38 nonche' quelle oggetto di locazione finanziaria (per il locatario) e di leasing operativo (per il locatore) di cui allo IAS 17. 130. Attivita' fiscali Nella presente voce figurano le attivita' fiscali (correnti e anticipate). 140. Attivita' non correnti e gruppi di attivita' in via di dismissione Figurano nella presente voce le "singole attivita'" e i gruppi di attivita' in via di dismissione di cui all'IFRS 5. 150. Altre attivita' Nella presente voce sono iscritte le attivita' non riconducibili nelle altre voci dell'attivo dello stato patrimoniale. Sono inclusi, ad esempio: a) l'oro, l'argento e i metalli preziosi; b) il valore positivo dei contratti di gestione (c.d. "servicing assets") di cui allo IAS 39; c) i ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attivita' finanziarie; d) eventuali rimanenze di beni secondo la definizione dello IAS 2; e) le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi diverse da quelle riconducibili alla voce "attivita' materiali". Possono anche figurarvi eventuali rimanenze (di "saldo debitore") di partite viaggianti e sospese non attribuite ai conti di pertinenza, purche' di importo complessivamente irrilevante. 2.2 Passivo 10. Debiti verso banche Nella presente voce figurano i debiti verso banche, qualunque sia la loro forma tecnica (depositi, conti correnti, finanziamenti), diversi da quelli ricondotti nelle voci 40 "passivita' finanziarie di negoziazione" e 50 "passivita' finanziarie valutate al fair value" e dai titoli di debito indicati nella voce 30 ("titoli in circolazione"). Sono inclusi i debiti di funzionamento. 20. Debiti verso clientela Nella presente voce figurano i debiti verso clientela, qualunque sia la loro forma tecnica (depositi, conti correnti, finanziamenti), diversi da quelli ricondotti nelle voci 40 "passivita' finanziarie di negoziazione" e 50 "passivita' finanziarie valutate al fair value" e dai titoli di debito indicati nella voce 30 ("titoli in circolazione"). Sono inclusi i margini di variazione presso organismi di compensazione a fronte di operazioni su contratti derivati nonche' i debiti di funzionamento (diversi da quelli connessi con il pagamento di forniture di beni e servizi, da ricondurre alla voce "altre passivita'"). 30. Titoli in circolazione Nella presente voce figurano i titoli emessi (inclusi i buoni fruttiferi, i certificati di deposito e gli assegni circolari emessi al portatore), quotati e non quotati, valutati al costo ammortizzato. L'importo e' al netto dei titoli riacquistati. Sono anche inclusi i titoli che alla data di riferimento del bilancio risultano scaduti ma non ancora rimborsati. Va esclusa la quota dei titoli di debito di propria emissione non ancora collocata presso terzi. 40. Passivita' finanziarie di negoziazione Formano oggetto di rilevazione nella presente voce le passivita' finanziarie, qualunque sia la loro forma tecnica (titoli di debito, finanziamenti ecc.), classificate nel portafoglio di negoziazione. Va esclusa la quota dei titoli di debito di propria emissione non ancora collocata presso terzi. 50. Passivita' finanziarie valutate al fair value Formano oggetto di rilevazione nella presente voce le passivita' finanziarie, qualunque sia la loro forma tecnica (titoli di debito, finanziamenti ecc.), designate al fair value con i risultati valutativi iscritti nel conto economico, sulla base della facolta' riconosciuta alle imprese (c.d. "fair value option") dallo IAS 39. Va esclusa la quota dei titoli di debito di propria emissione non ancora collocata presso terzi. 60. Derivati di copertura Nella presente voce figurano i derivati, finanziari e creditizi (sempre che non assimilabili alle garanzie ricevute ai sensi dello IAS 39), di copertura che alla data di riferimento del bilancio presentano un fair value negativo. 70. Adeguamento di valore delle passivita' finanziarie oggetto di copertura generica Forma oggetto di rilevazione nella presente voce il saldo, positivo o negativo, delle variazioni di valore delle passivita' oggetto di copertura generica ("macrohedging") dal rischio di tasso d'interesse, in applicazione di quanto previsto dallo IAS 39, paragrafo 89A. 80. Passivita' fiscali Nella presente voce figurano le passivita' fiscali (correnti e differite). 90. Passivita' associate ad attivita' in via di dismissione Nella presente voce figurano le passivita' associate a "singole attivita'" e a gruppi di attivita' in via di dismissione indicati nella voce 140 dell'attivo. 100. Altre passivita' Valgono, in quanto applicabili, le medesime istruzioni della voce 160 dell'attivo ("altre attivita'"). Nella presente voce vanno inoltre inclusi: a) gli accordi di pagamento che l'IFRS 2 impone di classificare come debiti (cfr. IFRS 2, paragrafi 30 e 34); b) il valore negativo dei contratti di gestione (c.d. "servicing liabilities") di cui allo IAS 39; c) il valore di prima iscrizione delle garanzie rilasciate e dei derivati su crediti ad esse assimilati ai sensi dello IAS 39 nonche' le successive svalutazioni dovute al loro deterioramento; d) i debiti connessi con il pagamento di forniture di beni e servizi; e) i ratei passivi diversi da quelli da capitalizzare sulle pertinenti passivita' finanziarie. 120. Fondi per rischi ed oneri Nella sottovoce "fondi di quiescenza e obblighi simili" vanno indicati esclusivamente i fondi di previdenza complementare a prestazione definita e quelli a contribuzione definita (sempreche' vi sia una garanzia, legale o sostanziale, sulla restituzione del capitale e/o sul rendimento a favore dei beneficiari) classificati come "fondi interni" ai sensi della vigente legislazione previdenziale. I restanti fondi di previdenza complementare ("fondi esterni") sono inclusi soltanto se e' stata rilasciata una garanzia sulla restituzione del capitale e/o sul rendimento a favore dei beneficiari. Il rendiconto dei "fondi interni" e' allegato al bilancio della banca o dell'ente finanziario. Nella sottovoce "altri fondi" figurano i fondi per rischi e oneri costituiti in ossequio a quanto previsto dai principi contabili internazionali, ad eccezione delle svalutazioni dovute al deterioramento delle garanzie rilasciate e dei derivati creditizi ad esse assimilati ai sensi dello IAS 39, da ricondurre alle "altre passivita'". 130. Riserve da valutazione Nella presente voce figurano le riserve da valutazione relative alle attivita' finanziarie disponibili per la vendita, alle attivita' materiali e immateriali nell'ipotesi di utilizzo del metodo della rivalutazione, alla copertura di investimenti esteri, alla copertura dei flussi finanziari, alle differenze di cambio da conversione, alle "singole attivita'" e ai gruppi di attivita' in via di dismissione (il dettaglio di quest'ultima componente va indicato inserendo il "di cui: relative ad attivita' in via di dismissione"). Sono altresi' incluse le riserve di rivalutazione iscritte in applicazione di leggi speciali di rivalutazione, anche se oggetto di "affrancamento" fiscale. 140. Azioni rimborsabili Nella presente voce devono essere indicate le azioni relativamente alle quali la societa' emittente ha assunto verso il socio l'obbligazione di rimborso/riacquisto a un prezzo prefissato. 150. Strumenti di capitale Nella presente voce figura l'ammontare complessivo degli strumenti rappresentativi di patrimonio netto, diversi dal capitale e dalle riserve. 160. Riserve Nella presente voce figurano le riserve di utili ("legale", "statutaria", "per acquisto azioni proprie", "utili/perdite portati a nuovo" ecc.). 180. Capitale Nella presente voce figura l'importo delle azioni (o delle quote) emesse dalla banca o il suo fondo di dotazione, al netto dell'importo del capitale sottoscritto e non ancora versato alla data di riferimento del bilancio. Sono incluse anche le azioni o le quote che attribuiscono ai loro possessori una maggiorazione del dividendo rispetto ai soci ordinari. 190. Azioni proprie Nella presente voce vanno indicate, con il segno negativo, le azioni proprie della banca detenute da quest'ultima. -------------------- (1) A tal fine occorre procedere agli opportuni arrotondamenti delle voci, delle sottovoci e dei "di cui", trascurando le frazioni degli importi pari o inferiori a 50 centesimi elevando all'unita' superiore i decimi maggiori di 50 centesimi. L'importo arrotondato delle voci va ottenuto per somma degli importi arrotondati delle sottovoci. La somma algebrica delle differenze derivanti dagli arrotondamenti operati sulle voci deve essere ricondotta tra le "altre attivita/passivita'" per lo stato patrimoniale, tra gli "altri proventi/oneri di gestione" per il conto economico, nella voce "patrimonio netto" per il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e nella voce "liquidita' totale netta generata/assorbita nell'esercizio" del rendiconto finanziario. Gli arrotondamenti dei dati contenuti nella nota integrativa vanno effettuati in modo da assicurare coerenza con gli importi figuranti negli schemi di stato patrimoniale e di conto economico. (2) Cfr. successivo paragrafo 6. Paragrafo 3 - Il conto economico 3. IL CONTO ECONOMICO 10. Interessi attivi e proventi assimilati 20. Interessi passivi e oneri assimilati Nelle presenti voci sono iscritti gli interessi attivi e passivi, i proventi e gli oneri assimilati relativi, rispettivamente, a disponibilita' liquide, attivita' finanziarie detenute per la negoziazione, attivita' finanziarie disponibili per la vendita, attivita' finanziarie detenute sino alla scadenza, crediti, attivita' finanziarie valutate al fair value (voci 10, 20, 30, 40, 50, 60 e 70 dell'attivo) e a debiti, titoli in circolazione, passivita' finanziarie di negoziazione, passivita' finanziarie valutate al fair value (voci 10, 20, 30, 40, 50 del passivo) nonche' eventuali altri interessi maturati nell'esercizio. Fra gli interessi attivi e passivi figurano anche i differenziali o i margini, positivi e negativi, maturati sino alla data di riferimento del bilancio relativi a (1): a) contratti derivati finanziari di copertura di attivita' e passivita' che generano interessi, inclusi anche i differenziali su tassi di interesse relativi a contratti "currency interest rate swap" e "total rate of return swap"; nei contratti di compravendita a termine di valute i differenziali corrispondono ai margini tra cambio a termine e cambio a pronti fissati nei contratti di "swap" oppure ai margini tra cambio a termine stabilito nei contratti di "outright" e cambio a pronti corrente al momento della stipula dei contratti stessi; b) contratti derivati classificati nello stato patrimoniale nel portafoglio di negoziazione, ma gestionalmente collegati ad attivita' e/o passivita' finanziarie valutate al fair value (c.d. fair value option), secondo quanto previsto dallo IAS 39, paragrafo 9; c) contratti derivati connessi gestionalmente con attivita' e passivita' classificate nel portafoglio di negoziazione e che prevedono la liquidazione di differenziali o di margini a piu' scadenze (c.d. contratti pluriflusso; ad esempio gli "interest rate swap"). I contratti derivati (o loro singole rate) devono essere scaduti o chiusi entro la suddetta data. Il saldo di tutti i differenziali e i margini delle operazioni di cui ai punti a), b) e c) va incluso, secondo il relativo segno algebrico, fra gli interessi attivi o fra quelli passivi. 40. Commissioni attive 50. Commissioni passive Nelle presenti voci figurano i proventi e gli oneri relativi, rispettivamente, ai servizi prestati e a quelli ricevuti dalla banca o dalla societa' finanziaria (garanzie, incassi e pagamenti, gestione e intermediazione ecc). Vanno pertanto esclusi dalle commissioni attive i recuperi di spesa. Sono inclusi anche i premi relativi ai derivati creditizi assimilati alle garanzie ai sensi dello IAS 39. Sono esclusi i proventi e gli oneri considerati nella determinazione del tasso effettivo di interesse (da ricondurre nelle voci 10 "interessi attivi e proventi assimilati" e 20 "interessi passivi e oneri assimilati" del conto economico) delle attivita' e passivita' finanziarie. 70. Dividendi e proventi simili Nella presente voce figurano i dividendi relativi ad azioni o quote detenute in portafoglio diverse da quelle valutate in base al metodo del patrimonio netto. Sono esclusi i dividendi relativi a partecipazioni che rientrano in (o costituiscono) gruppi di attivita' in via di dismissione, da ricondurre nella voce 280 "utile (perdita) dei gruppi di attivita' in via di dismissione al netto delle imposte". Sono compresi anche i dividendi e gli altri proventi di quote di O.I.C.R. (organismi di investimento collettivo del risparmio). 80. Risultato netto dell'attivita' di negoziazione Nella presente voce figurano per "sbilancio" complessivo (somma algebrica dei saldi di cui alle successive lettere a) e b)): a) il saldo tra i profitti e le perdite delle operazioni classificate nelle "attivita' finanziarie detenute per la negoziazione" e nelle "passivita' finanziarie di negoziazione", inclusi i risultati delle valutazioni di tali operazioni; sono esclusi i profitti e le perdite relativi a contratti derivati connessi con la fair value option, da ricondurre in parte fra gli interessi (voci 10 e 20) e in parte nel "risultato netto delle attivita' e passivita' finanziarie valutate al fair value" (voce 110). b) il saldo tra i profitti e le perdite delle operazioni finanziarie, diverse da quelle designate al fair value e da quelle di copertura, denominate in valuta, inclusi i risultati delle valutazioni di tali operazioni. I risultati della negoziazione e della valutazione delle attivita' e delle passivita' finanziarie per cassa in valuta devono essere tenuti separati da quelli relativi all'attivita' in cambi. A tale scopo, i risultati delle anzidette operazioni vanno determinati nelle valute di denominazione delle stesse e convertiti in euro applicando: 1) ai risultati della negoziazione, i tassi di cambio utilizzati in contabilita'; 2) ai risultati della valutazione i tassi di cambio correnti alla data di chiusura dell'esercizio. Nel caso dei derivati, invece, i risultati delle valutazioni e delle negoziazioni includono anche le eventuali differenze di cambio. Il saldo di cui alla lettera a) include: 1) gli utili e le perdite derivanti dalla compravendita delle attivita' e passivita' finanziarie per cassa di negoziazione; 2) i risultati della valutazione delle attivita' e delle passivita' finanziarie per cassa di negoziazione; 3) i differenziali e i margini, positivi e negativi, dei contratti derivati classificati nel portafoglio di negoziazione, diversi da quelli relativi a contratti derivati connessi con la fair value option, da ricondurre fra gli "interessi" (cfr. voci 10 e 20); 4) i risultati della valutazione dei derivati classificati nel portafoglio di negoziazione, diversi da quelli relativi a contratti derivati connessi con la fair value option, da ricondurre alla voce "risultato netto delle attivita' e passivita' valutate al fair value" (voce 110); 5) gli utili e le perdite derivanti dalla negoziazione di metalli preziosi (diversi dall'oro) nonche' i risultati della loro valutazione; 6) convenzionalmente gli utili e le perdite relativi ai derivati, diversi da quelli su tassi di interesse, incorporati in contratti derivati negoziati a copertura di strumenti finanziari strutturati (ad esempio, le opzioni equity-linked implicite nei contratti di "interest rate swap") nonche' i risultati delle relative valutazioni; 7) convenzionalmente i "rigiri" a conto economico delle riserve da valutazione delle operazioni di copertura dei flussi finanziari, quando si ritiene che le transazioni attese non siano piu' probabili ovvero quando le minusvalenze imputate alle riserve stesse non sono piu' recuperabili. Il saldo di cui alla lettera b) include: 1) gli utili e le perdite derivanti dalla negoziazione di valute e oro; 2) le differenze di cambio, positive e negative, relative alle attivita' e alle passivita' finanziarie denominate in valuta, diverse da quelle designate al fair value, da quelle oggetto di copertura del fair value (rischio di cambio o fair value) e dei flussi finanziari (rischio di cambio) nonche' dai relativi derivati di copertura. Sono tuttavia inclusi i risultati della valutazione al fair value delle componenti a termine della compravendita di valuta stipulate con la finalita' di copertura, al netto dei margini contrattuali maturati iscritti negli interessi con il pertinente segno algebrico (cfr. voci 10 e 20). 90. Risultato netto dell'attivita' di copertura Formano oggetto di rilevazione nella presente voce per "sbilancio" complessivo (somma algebrica dei saldi di cui alle successive lettere a) e b)): a) i risultati della valutazione delle operazioni di copertura (sia specifica sia generica) del fair value e dei flussi finanziari; relativamente a queste ultime e a quelle di copertura degli investimenti esteri va rilevata convenzionalmente solo la parte "inefficace" della plusvalenza (o minusvalenza) del derivato di copertura (IAS 39, paragrafo 95, lettera b; paragrafo 102, lettera b); nel caso delle compravendite a termine di valuta vi figurano i risultati della valutazione al fair value delle componenti a pronti di tali compravendite; b) i risultati della valutazione delle attivita' e passivita' finanziarie oggetto di copertura (sia specifica sia generica) del fair value; c) i differenziali e i margini, positivi e negativi, relativi a contratti derivati di copertura (diversi da quelli da ricondurre tra gli interessi); d) i risultati della valutazione delle attivita' e passivita' per cassa collegate da una relazione di copertura del rischio di cambio, secondo quanto previsto dallo IAS 39, paragrafo 72. I risultati delle valutazioni e i differenziali includono le eventuali differenze di cambio. 100. Utili/perdite da cessione o riacquisto Nelle sottovoci a), b) e c) figurano i saldi, positivi o negativi, tra gli utili e le perdite realizzati con la vendita, rispettivamente, delle attivita' finanziarie classificate nei portafogli "crediti", "attivita' finanziarie disponibili per la vendita" e "attivita' finanziarie detenute sino alla scadenza". Nella sottovoce d) e' indicato il saldo, positivo o negativo, tra gli utili e le perdite realizzati in occasione del riacquisto di proprie passivita' finanziarie (diverse da quelle di negoziazione e da quelle designate al fair value). Nel caso delle "attivita' finanziarie disponibili per la vendita" gli utili e le perdite rappresentano il saldo di due componenti: una gia' rilevata nella pertinente riserva di rivalutazione (c.d. "rigiro" nel conto economico delle riserva); l'altra costituita dalla differenza fra il prezzo di cessione e il valore di libro delle attivita' cedute. 110. Risultato netto delle attivita' e passivita' finanziarie valutate al fair value Forma oggetto di rilevazione nella presente voce il saldo, positivo o negativo, tra gli utili e le perdite delle "attivita' finanziarie valutate al fair value" e delle "passivita' finanziarie valutate al fair value", inclusi i risultati delle valutazioni al fair value di tali attivita' e passivita'. 130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento Nelle sottovoci a), b), c), d) figurano i saldi, positivi o negativi, tra le rettifiche di valore e le riprese di valore connesse con il deterioramento dei crediti verso clientela e verso banche, delle attivita' finanziarie disponibili per la vendita, delle attivita' finanziarie detenute sino alla scadenza e delle altre operazioni finanziarie (ad esempio, le svalutazioni delle partecipazioni, le svalutazioni dei differenziali su derivati di copertura scaduti e non pagati, le svalutazioni di garanzie e derivati creditizi ad esse assimilati secondo lo IAS 39). 150. Spese amministrative Nella sottovoce a) "spese per il personale" sono comprese anche: - le spese per i dipendenti della societa' distaccati presso altre imprese; - le spese relative ai contratti di lavoro atipici (ad esempio, i contratti di "lavoro interinale" e di "collaborazione coordinata continuativa" (co.co.co.)); - i rimborsi di spesa per i dipendenti di altre societa' distaccati presso l'impresa; - i recuperi di spesa per i dipendenti della societa' distaccati presso altre imprese; - i compensi degli amministratori; - i costi derivanti da accordi di pagamento ai dipendenti basati su propri strumenti patrimoniali. Nella sottovoce b) "altre spese amministrative" figurano, in particolare, le spese per servizi professionali (spese legali, spese notarili ecc.), le spese per l'acquisto di beni e di servizi non professionali (energia elettrica, cancelleria, trasporti ecc.), i fitti e i canoni passivi, i premi di assicurazione, le imposte indirette e le tasse (liquidate e non liquidate) di competenza dell'esercizio. 160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Nella presente voce figura il saldo, positivo o negativo, tra gli accantonamenti e le eventuali riattribuzioni a conto economico di fondi ritenuti esuberanti, relativamente ai fondi di cui alla sottovoce b) ("altri fondi") della voce 120 ("fondi per rischi e oneri") del passivo dello stato patrimoniale. Gli accantonamenti includono anche gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo (maturazione degli interessi impliciti nell'attualizzazione). 170. Rettifiche/riprese di valore nette su attivita' materiali Nella presente voce va indicato il saldo, positivo o negativo, fra le rettifiche di valore e le riprese di valore relative alle attivita' materiali detenute ad uso funzionale o a scopo di investimento, incluse quelle relative ad attivita' acquisite in locazione finanziaria e ad attivita' concesse in leasing operativo. Vi figurano convenzionalmente anche i risultati delle valutazioni, effettuate ai sensi dell'IFRS 5, delle attivita' materiali classificate come "singole attivita'". 180. Rettifiche/riprese di valore nette su attivita' immateriali Nella presente voce figura il saldo, positivo o negativo, fra le rettifiche di valore e le riprese di valore relative alle attivita' immateriali, diverse dall'avviamento, incluse quelle relative ad attivita' acquisite in locazione finanziaria e ad attivita' concesse in leasing operativo. Vi figurano convenzionalmente anche i risultati delle valutazioni, effettuate ai sensi dell'IFRS 5, delle attivita' immateriali classificate come "singole attivita'". 190. Altri oneri/proventi di gestione Nella presente voce confluiscono i costi e i ricavi non imputabili alle altre voci che concorrono alla determinazione della voce 280 "Utile (Perdita) dell'operativita' corrente al netto delle imposte". Vi figurano ad esempio, i recuperi di spese relativi a depositi a risparmio, c/c passivi vincolati, c/c con assegni a copertura garantita, fondi di terzi in amministrazione, nonche' i "rigiri" a conto economico delle riserve da valutazione relative alle operazioni di copertura dei flussi finanziari di attivita' e passivita' non finanziarie (IAS 39, paragrafo 98, lettera a). Sono incluse anche le spese di manutenzione ordinaria degli immobili detenuti a scopo di investimento (IAS 40, paragrafo 75 (ii) (iii)) nonche' l'ammortamento delle spese per migliorie su beni di terzi ricondotte fra le "altre attivita'". 210. Utili (Perdite) delle partecipazioni Nella presente voce figura il saldo, positivo o negativo, tra i proventi e gli oneri relativi alle partecipazioni in societa' controllate, controllate congiuntamente e sottoposte a influenza notevole. I dividendi percepiti sulle partecipazioni valutate in base al metodo del patrimonio netto non entrano nella determinazione della presente voce, ma figurano come variazione negativa della voce 100 "Partecipazioni" dell'attivo, da indicare nella tabella 10.3 della sezione 10 della nota integrativa dello stato patrimoniale. Vi figurano anche i risultati delle valutazioni effettuate ai sensi dell'IFRS 5 delle partecipazioni classificate come "singole attivita'". 220. Risultato netto della valutazione al fair value delle attivita' materiali e immateriali Nella presente voce figura il saldo, positivo o negativo, fra le svalutazioni e le rivalutazioni - diverse dalle rettifiche di valore e dalle riprese di valore da deterioramento, che sono indicate nelle voci 170 e 180 - delle attivita' materiali e immateriali (diverse dall'avviamento) valutate al fair value o al valore rivalutato, che ai sensi degli IAS 16, 36 e 40 devono essere iscritte nel conto economico. 230. Rettifiche di valore dell'avviamento Nella presente voce figura la svalutazione dell'avviamento dovuta al deterioramento del suo valore. 240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti Forma oggetto di rilevazione nella presente voce il saldo, positivo o negativo, tra gli utili e le perdite da realizzo di investimenti (es. cessioni di immobili, vendita di marchi), diversi da quelli che vanno ricondotti nella voce 280 "Utile (Perdita) dei gruppi di attivita' in via di dismissione al netto delle imposte". 260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operativita' corrente Nella presente voce figura l'onere fiscale - pari al saldo fra la fiscalita' corrente e quella differita - relativo al reddito dell'esercizio, al netto di quello relativo ai gruppi di attivita' e relative passivita' in via di dismissione, da ricondurre nella voce 280 "Utile (Perdita) delle attivita' non correnti in via di dismissione al netto delle imposte". 280. Utile (Perdita) dei gruppi di attivita' in via di dismissione al netto delle imposte Nella presente voce figura il saldo, positivo o negativo, dei proventi (interessi, dividendi, ecc.) e degli oneri (interessi passivi, ecc.) relativi ai gruppi di attivita' e passivita' in via di dismissione, al netto della relativa fiscalita' corrente e differita. 290. Utile (Perdita) d'esercizio Nella presente voce figura il saldo, positivo o negativo, dei proventi e degli oneri indicati nelle precedenti voci da 10 a 280. -------------------- (1) I differenziali o i margini vanno calcolati secondo il principio di competenza, tenendo conto di eventuali commissioni ("up firont fee") pagate o ricevute in un'unica soluzione in via anticipata. Paragrafo 4 - Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto 4. IL PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO La voce "capitale" e' al netto del capitale sottoscritto e non ancora versato. Con riferimento alla sottovoce "capitale sociale: altre azioni" va fornito, ove rilevante, il dettaglio per tipologia delle azioni emesse. Nella sottovoce "riserve: altre" figurano anche, con il pertinente segno algebrico, i premi relativi ad opzioni (esplicite o incorporate in altri strumenti finanziari) su proprie azioni, diverse dalle opzioni put emesse che possono essere regolate unicamente mediante la consegna delle azioni stesse ad un prezzo unitario fisso (cioe' numero di azioni da scambiare e corrispettivo fissi). Con riferimento alla sottovoce "riserve da valutazione: altre" va fornito il dettaglio delle riserve da valutazione. Nella colonna "modifica saldi apertura" vanno indicate le modifiche apportate ai saldi di chiusura dell'esercizio precedente per correggere eventuali errori o per rilevare gli effetti retrospettivi dei mutamenti di politiche contabili, incluse le modifiche contabili derivanti dalla prima applicazione dei principi contabili internazionali. Nella colonna "emissione nuove azioni" devono essere convenzionalmente incluse anche le vendite di azioni proprie e i versamenti dei decimi mancanti relativi alle azioni sottoscritte e non ancora liberate. L'importo delle azioni proprie rivendute e' indicato con il segno positivo in corrispondenza della voce "azioni proprie" fino a concorrenza del valore di libro delle azioni stesse. La differenza, positiva o negativa, fra il prezzo di vendita delle azioni proprie e il corrispondente valore di libro e' portata, rispettivamente, in aumento o in diminuzione della voce "sovrapprezzi di emissione". Nella colonna "acquisto azioni proprie" sono inclusi anche i valori attuali degli impegni, comunque configurati, di riacquisto a termine di proprie azioni (inclusi gli impegni derivanti da opzioni put emesse che possono essere regolate mediante la consegna delle azioni stesse ad un prezzo unitario fisso, valorizzati tenendo conto dei relativi premi) nonche' gli eventuali rimborsi di capitale. Gli impegni vanno rilevati in corrispondenza della riga "riserve di utili"; i rimborsi di capitale vanno rilevati in corrispondenza della riga "capitale"; se quest'ultimi sono di importo rilevante devono essere evidenziati separatamente. Nella colonna "variazione strumenti di capitale" deve essere indicata, con il pertinente segno algebrico, la variazione netta di tale aggregato determinatasi nel corso dell'esercizio, pari al saldo fra le emissioni di nuovi strumenti di capitale, il rimborso di quelli scaduti e l'eventuale riacquisto di quelli in circolazione. Nella colonna "derivati su proprie azioni" deve essere indicata la variazione netta della sottovoce "riserve: altre", verificatasi nell'esercizio, imputabile ai derivati negoziati su proprie azioni, pari al saldo algebrico dei seguenti elementi: a) i premi relativi ad opzioni (esplicite o incorporate in strumenti finanziari strutturati) su proprie azioni negoziate nel corso dell'esercizio, diverse dalle opzioni put emesse che prevedono il regolamento unicamente mediante consegna delle azioni stesse ad un prezzo unitario fisso; b) i premi relativi a opzioni esercitate nel corso dell'esercizio quando i derivati prevedono il regolamento con consegna delle azioni (sono esclusi i premi relativi alle opzioni put emesse che prevedono il regolamento unicamente con consegna di azioni ad un prezzo unitario fisso); i premi sono rilevati in contropartita di una variazione della colonna "emissione nuove azioni", nel caso di operazioni che comportano la vendita delle azioni, o della colonna "acquisto azioni proprie", nel caso di operazioni che comportano l'acquisto di tali strumenti. I premi relativi a opzioni, diverse da quelle put emesse, scadute e non esercitate nell'esercizio non devono essere rilevati. Nella colonna "stock options" deve essere indicata la variazione netta della sottovoce "riserve: altre" imputabile alle stock options emesse, pari al saldo algebrico fra l'incremento del valore delle stock options maturato nell'esercizio e il decremento dovuto alle stock options esercitate nell'esercizio (che trovera' compensazione in una variazione di segno opposto di importo maggiore nella colonna "emissione nuove azioni"). Paragrafo 5 - Il rendiconto finanziario 5. IL RENDICONTO FINANZIARIO Lo IAS 7 stabilisce che il rendiconto finanziario puo' essere redatto seguendo, alternativamente, il "metodo diretto" o quello "indiretto". Le presenti istruzioni disciplinano entrambi gli schemi. A) Metodo diretto I flussi finanziari (incassi e pagamenti) relativi all'attivita' operativa, di investimento e di provvista vanno indicati al lordo, cioe' senza compensazioni, fatte salve le eccezioni facoltative previste dallo IAS 7, paragrafi 22 e 24. Nella voce "interessi attivi incassati" vanno inclusi anche gli interessi attivi incassati attraverso addebiti in conto corrente. Nella voce "interessi passivi pagati" vanno inclusi anche gli interessi passivi pagati attraverso accrediti in conto corrente. Nella voce "dividendi e proventi simili" devono essere esclusi i dividendi incassati su partecipazioni (cfr. attivita' di investimento). Nella voce "altri ricavi" vanno anche comprese le riprese di valore da incassi. Nelle sezioni 2 e 3 deve essere indicata la liquidita' generata (o assorbita), nel corso dell'esercizio, dalla riduzione (incremento) delle attivita' e dall'incremento (riduzione) delle passivita' finanziarie per effetto di nuove operazioni e di rimborsi di operazioni esistenti(1). Sono esclusi gli incrementi e i decrementi dovuti alle valutazioni (rettifiche e riprese di valore, variazioni di fair value ecc.), agli interessi maturati nell'esercizio e non pagati/incassati, alle riclassificazioni tra portafogli di attivita', nonche' all'ammortamento, rispettivamente, degli sconti e dei premi. Ad esempio, nel caso dei crediti la liquidita' assorbita deriva dalla concessione di nuovi prestiti, da nuove erogazioni di crediti esistenti ecc.. Nella voce "altre passivita'" figura anche il fondo di trattamento di fine rapporto. Nelle voci "vendite di rami d'azienda" e "acquisti di rami d'azienda" il valore complessivo degli incassi e dei pagamenti effettuati quali corrispettivi delle vendite o degli acquisti deve essere presentato nel rendiconto finanziario al netto delle disponibilita' liquide e dei mezzi equivalenti acquisiti o dismessi. Nella voce "emissioni/acquisti di azioni proprie" sono convenzionalmente incluse le azioni con diritto di recesso. Vi figurano anche i premi pagati o incassati su proprie azioni aventi come contropartita il patrimonio netto. In calce alla tavola vanno fornite le informazioni previste dallo IAS 7, paragrafi 40 e 48 (limitatamente alle filiali estere), nonche' quelle di cui all'IFRS 5, paragrafo 33, lett. c). B) Metodo indiretto I flussi finanziari (incassi e pagamenti) relativi all'attivita' operativa, di investimento e di provvista vanno indicati al lordo, cioe' senza compensazioni, fatte salve le eccezioni facoltative previste dallo IAS 7, paragrafi 22 e 24. Nella voce "rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento" vanno comprese le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti, attivita' finanziarie disponibili per la vendita, attivita' finanziarie detenute sino alla scadenza, altre operazioni, avviamento. Sono escluse le riprese di valore da incassi. Nella voce "altri aggiustamenti" figura il saldo delle altre componenti reddituali, positive e negative, non liquidate nell'esercizio (le plus/minusvalenze su partecipazioni, interessi attivi incassati, interessi attivi non pagati, ecc.). Nelle sezioni 2 e 3 deve essere indicata la liquidita' generata (o assorbita), nel corso dell'esercizio, dalla riduzione (incremento) delle attivita' e dall'incremento (riduzione) delle passivita' finanziarie per effetto di nuove operazioni e di rimborsi di operazioni esistenti(1). Sono esclusi gli incrementi e i decrementi dovuti alle valutazioni (rettifiche e riprese di valore, variazioni di fair value ecc.), agli interessi maturati nell'esercizio e non pagati/incassati, alle riclassificazioni tra portafogli di attivita', nonche' all'ammortamento, rispettivamente, degli sconti e dei premi. Ad esempio, nel caso dei crediti la liquidita' assorbita deriva dalla concessione di nuovi prestiti, da nuove erogazioni di crediti esistenti ecc.. Nella voce "altre passivita'" figura anche il fondo di trattamento di fine rapporto. Nelle voci "vendite di rami d'azienda" e "acquisti di rami d'azienda" il valore complessivo degli incassi e dei pagamenti effettuati quali corrispettivi delle vendite o degli acquisti deve essere presentato nel rendiconto finanziario al netto delle disponibilita' liquide e dei mezzi equivalenti acquisiti o dismessi. Nella voce "emissioni/acquisti di azioni proprie" sono convenzionalmente incluse le azioni con diritto di recesso. Vi figurano anche i premi pagati o incassati su proprie azioni aventi come contropartita il patrimonio netto. In calce alla tavola vanno fornite le informazioni previste dallo IAS 7, paragrafi 40 e 48 (limitatamente alle filiali estere), nonche' quelle di cui all'IFRS 5, paragrafo 33, lett. c). -------------------- (1) Vi rientrano anche i flussi finanziari relativi alle "singole attivita'" e a gruppi di attivita' in via di dismissione e alle relative passivita' associate, ad eccezione dei flussi indicati nella parte B relativa all'attivita' di investimento. Paragrafo 6 - La nota integrativa 6. LA NOTA INTEGRATIVA Premessa La nota integrativa e' suddivisa nelle seguenti parti: 1) parte A - Politiche contabili; 2) parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale; 3) parte C - Informazioni sul conto economico; 4) parte D - Informativa di settore; 5) parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura; 6) parte F - Informazioni sul patrimonio; 7) parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda; 8) parte H - Operazioni con parti correlate; 9) parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali. Ogni parte della nota e' articolata in sezioni, ciascuna delle quali illustra un singolo aspetto della gestione aziendale. Le sezioni contengono informazioni di natura sia qualitativa sia quantitativa. Le informazioni di natura quantitativa sono costituite, di regola, da voci e da tabelle. Le voci e le tabelle che non presentano importi non devono essere indicate. Salvo diversamente specificato, le tabelle vanno redatte rispettando in ogni caso gli schemi previsti dalle presenti istruzioni, anche quando siano avvalorate solo alcune delle voci in esse contenute. Sono previste anche note di commento delle voci e delle tabelle o note descrittive degli aspetti trattati. Per ciascuna informativa delle parti A, B e C va indicato il riferimento alle corrispondenti voci degli schemi di stato patrimoniale, conto economico, prospetto delle variazioni del patrimonio netto e rendiconto finanziario. Nella nota integrativa le banche possono fornire altre informazioni in aggiunta a quelle previste dai principi contabili internazionali e dalle presenti istruzioni, purche' cio' non diminuisca la chiarezza e l'immediatezza informativa della nota stessa. La nota integrativa e' redatta in migliaia di euro (1). Alle banche che presentano un "totale dell'attivo" (incluse le "garanzie rilasciate e impegni" di cui alla parte B, "Altre informazioni", tabella 1) pari o superiore a 10 mld. di euro e' consentito di redigere la nota integrativa in milioni di euro (2). Parte A - POLITICHE CONTABILI A.1 Parte generale Sezione 1 - Dichiarazione di conformita' ai principi contabili internazionali Nella presente voce figura l'informativa richiesta dallo IAS 1, paragrafi 14, 18, 19 e 21. Sezione 2 - Principi generali di redazione Nella presente sezione sono illustrati i principi generali per la redazione del bilancio. Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio Nella presente sezione sono indicati gli eventi successivi alla data di riferimento del bilancio che i principi contabili internazionali impongono di menzionare nella nota integrativa, illustrandone la natura e gli effetti stimati sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della banca (o l'impossibilita' di fornire tale stima). Devono essere indicate le eventuali circostanze particolari riguardanti la prospettiva della continuazione dell'attivita' aziendale. Sezione 4 - Altri aspetti Nella presente sezione sono illustrati eventuali ulteriori aspetti quali ad esempio, le motivazioni sottostanti all'aggiunta di nuove voci, le informazioni di cui allo IAS 1, paragrafo 116, allo IAS 8, paragrafi 28, lettere a), b), c), d), e), h), 29, lettere a), b), e), 30, 31, 39, 40,49, lettere a), e), d). A.2 Parte relativa ai principali aggregati di bilancio Per ciascuna voce dello stato patrimoniale e, in quanto compatibile, del conto economico occorre illustrare i seguenti punti: (a) criteri di iscrizione; (b) criteri di classificazione; (c) criteri di valutazione; (d) criteri di cancellazione; (e) criteri di rilevazione delle componenti reddituali. Parte B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE ATTIVO Sezione 1 - Cassa e disponibilita' liquide Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto dell'attivo relativo alla voce 10. La sottovoce "depositi liberi presso Banche Centrali" non include la riserva obbligatoria (da ricondurre nella voce 60 dell'attivo "crediti verso banche"). Sezione 2 - Attivita' finanziarie detenute per la negoziazione Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto dell'attivo relativo alla voce 20. 2.1 Attivita' finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica Nella sottovoce "titoli di debito" sono compresi anche i certificati di deposito e i buoni fruttiferi. Le operazioni "pronti contro termine" attive includono sia le operazioni con obbligo di rivendita a termine da parte del cessionario delle attivita' oggetto della transazione sia le operazioni che prevedono la facolta' per il cessionario di rivendita a termine (queste ultime nella misura in cui le attivita' sottostanti non soddisfino le condizioni previste dallo IAS 39 per essere cancellate dal bilancio del cedente). Nella voce "titoli di capitale" va inserito il "di cui: valutati al costo", laddove il relativo importo sia rilevante. Nella sottovoce "attivita' cedute non cancellate" figurano le attivita', in bonis e deteriorate, rilevate sia per intero sia parzialmente; queste ultime figurano nella misura del residuo coinvolgimento nei rischi e benefici delle medesime attivita' (c.d. "continuing involvement"). Nelle sottovoci "derivati finanziari: connessi con la fair value option" e "derivati creditizi: connessi con la fair value option" figurano i derivati gestionalmente collegati con attivita' e/o passivita' valutate al fair value, secondo quanto previsto dallo IAS 39, paragrafo 9. Nella sottovoce "derivati finanziari: altri" figurano i derivati enucleati da strumenti finanziari strutturati i cui strumenti "ospite" sono stati classificati in portafogli diversi da quello di negoziazione. In calce alla tabella occorre fornire, se d'importo rilevante, il dettaglio delle varie tipologie di titoli ("credit linked notes", "reverse floater", ecc.) che compongono la sottovoce "titoli di debito: titoli strutturati". In calce alla tabella va anche fornito, se d'importo rilevante, il dettaglio (nome, percentuale di interessenza, eventuale quotazione e fair value) delle societa' sottoposte a influenza notevole o controllate congiuntamente incluse nella voce "titoli di capitale", ai sensi dello IAS 28, paragrafo 1, e dello IAS 31, paragrafo 1. Occorre anche fornire l'informativa prevista dallo IAS 28, paragrafo 37, lettera i). 2.2 Attivita' finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti La distribuzione delle attivita' finanziarie per comparto economico di appartenenza dei debitori o degli emittenti (per i titoli) deve essere effettuata secondo i criteri di classificazione previsti dal fascicolo "Classificazione della clientela per settori e gruppo di attivita' economica" edito dalla Banca d'Italia. Occorre fornire la composizione per principali categorie di fondi (azionario, obbligazionario, ecc.) della voce "quote di O.I.C.R", se d'importo rilevante. 2.3 Attivita' finanziarie detenute per la negoziazione: strumenti derivati La colonna "tassi di interesse" comprende convenzionalmente anche i derivati finanziari con sottostanti titoli di debito. La colonna "titoli di capitale" include anche le operazioni su indici azionari. La colonna "altro" include, tra l'altro, i derivati su merci, metalli preziosi (eccetto oro) e i derivati metereologici (c.d. "weather derivatives"). I derivati strutturati che risultano composti da piu' derivati elementari che insistono su profili di rischio diversi (ad esempio "equity linked swap": tassi di interesse e titoli di capitale) sono rilevati in corrispondenza della colonna "altro" e del loro importo, se rilevante, va fornito il dettaglio in calce alla tabella. 2.4 Attivita' finanziarie per cassa detenute per la negoziazione diverse da quelle cedute e non cancellate e da quelle deteriorate: variazioni annue Dalla tabella sono escluse le movimentazioni relative alle attivita' finanziarie cedute e non cancellate dal bilancio nonche' quelle relative alle attivita' deteriorate. Nella sottovoce B.3 "altre variazioni" degli "Aumenti" va convenzionalmente rilevato l'importo degli "scoperti tecnici" (posizione corta su titoli) di fine periodo. Nella sottovoce C.4 "altre variazioni" delle "Diminuzioni" va convenzionalmente rilevato l'importo degli "scoperti tecnici" (posizione corta su titoli) di inizio periodo. Le variazioni positive di fair value non devono essere compensate con le variazioni negative di fair value. In caso di operazioni di aggregazione aziendale effettuate nel corso dell'esercizio, occorre inserire fra gli "Aumenti" (acquisti) o fra le "Diminuzioni" (vendite) una specifica evidenza con la dizione "operazioni di aggregazione aziendale". Sezione 3 - Attivita' finanziarie valutate al fair value Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto dell'attivo relativo alla voce 30. 3.1 Attivita' finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica Nella voce "titoli di debito" figurano anche i certificati di deposito e i buoni fruttiferi. Nella voce "titoli di capitale" va inserito il "di cui: valutati al costo", laddove il relativo importo sia rilevante. Nella sottovoce "attivita' cedute non cancellate" figurano le attivita', in bonis e deteriorate, rilevate sia per intero sia parzialmente; queste ultime figurano nella misura del residuo coinvolgimento nei rischi e benefici delle medesime attivita' (c.d. "continuing involvement"). In calce alla tabella va fornito, se d'importo rilevante, il dettaglio (nome, percentuale di interessenza, eventuale quotazione e fair value) delle societa' sottoposte a influenza notevole o controllate congiuntamente incluse nella voce "titoli di capitale", ai sensi dello IAS 28, paragrafo 1, e dello IAS 31, paragrafo 1. In calce alla tabella vanno indicate le finalita' di utilizzo della c.d. `fair value option" ("coperture naturali", strumenti finanziari strutturati, portafogli di attivita' finanziarie gestiti internamente sulla base del fair value) e gli importi delle relative attivita' finanziarie interessate. Occorre anche fornire l'informativa prevista dallo IAS 28, paragrafo 37, lettera i). 3.2 Attivita' finanziarie valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti La distribuzione delle attivita' finanziarie per comparto economico di appartenenza dei debitori o degli emittenti (per i titoli) deve essere effettuata secondo i criteri di classificazione previsti dal fascicolo "Classificazione della clientela per settori e gruppo di attivita' economica" edito dalla Banca d'Italia. Occorre fornire la composizione per principali categorie di fondi (azionario, obbligazionario, ecc.) della voce "quote di O.I.C.R", se d'importo rilevante. 3.3 Attivita' finanziarie valutate al fair value diverse da quelle cedute e non cancellate e da quelle deteriorate: variazioni annue Dalla tabella sono escluse le movimentazioni relative alle attivita' finanziarie cedute e non cancellate dal bilancio nonche' quelle relative alle attivita' deteriorate. Nella sottovoce B.3 "altre variazioni" degli "Aumenti" va convenzionalmente rilevato l'importo degli "scoperti tecnici" (posizione corta su titoli) di fine periodo. Nella sottovoce C.4 "altre variazioni" delle "Diminuzioni" va convenzionalmente rilevato l'importo degli "scoperti tecnici" (posizione corta su titoli) di inizio periodo. In caso di operazioni di aggregazione aziendale effettuate nel corso dell'esercizio, occorre inserire fra gli "aumenti" (acquisti) o fra le "diminuzioni" (vendite) una specifica evidenza con la dizione "operazioni di aggregazione aziendale". Le variazioni positive di fair value non devono essere compensate con le variazioni negative di fair value. Sezione 4 - Attivita' finanziarie disponibili per la vendita Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto dell'attivo relativo alla voce 40. 4.1 Attivita' finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica Nella voce "titoli di debito" figurano anche i certificati di deposito e i buoni fruttiferi. Nella sottovoce "titoli di debito: titoli strutturati" va ricondotto il valore del titolo "ospite" dopo lo scorporo del derivato implicito. Nella sottovoce "attivita' cedute non cancellate" figurano le attivita', in bonis e deteriorate, rilevate sia per intero sia parzialmente; queste ultime figurano nella misura del residuo coinvolgimento nei rischi e benefici delle medesime attivita' (c.d. "continuing involvement"). 4.2 Attivita' finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti La distribuzione delle attivita' finanziarie per comparto economico di appartenenza dei debitori o degli emittenti (per i titoli) deve essere effettuata secondo i criteri di classificazione previsti dal fascicolo "Classificazione della clientela per settori e gruppo di attivita' economica" edito dalla Banca d'Italia. Occorre fornire la composizione per principali categorie di fondi (azionario, obbligazionario, ecc.) della voce "quote di O.I.C.R", se d'importo rilevante. 4.3 Attivita' finanziarie disponibili per la vendita. attivita' coperte La copertura specifica - del fair value e dei flussi finanziari - si riferisce sia alla singola attivita' finanziaria che a un portafoglio di attivita' finanziarie omogenee. La copertura generica fa riferimento ad un portafoglio di attivita' finanziarie eterogenee oppure ad un portafoglio complesso di attivita' e passivita' finanziarie. La voce "Portafoglio" si riferisce alla copertura generica. Le altre voci si riferiscono alla copertura specifica. 4.4 Attivita' finanziarie disponibili per la vendita. attivita' oggetto di copertura specifica Nella sottovoce "attivita' finanziarie oggetto di copertura specifica del fair value: piu' rischi" figurano le attivita' oggetto di copertura simultanea di piu' rischi (es. "currency interest rate swap" e "total rate of return swap"). 4.5 Attivita' finanziarie disponibili per la vendita diverse da quelle cedute e non cancellate e da quelle deteriorate: variazioni annue Dalla presente tabella sono escluse le movimentazioni relative alle attivita' finanziarie cedute e non cancellate dal bilancio nonche' quelle relative alle attivita' deteriorate. In caso di operazioni di aggregazione aziendale effettuate nel corso dell'esercizio, occorre inserire fra gli "aumenti" (acquisti) o fra le "diminuzioni" (vendite) una specifica evidenza con la dizione "operazioni di aggregazione aziendale". Le riprese di valore "imputate a patrimonio netto" costituiscono lo "storno" di riserve negative da valutazione effettuato a seguito dell'iscrizione di un corrispondente importo nelle "rettifiche di valore" nel conto economico. Le rettifiche di valore "imputate a patrimonio netto" rappresentano la riduzione delle riserve positive da valutazione registrata, a seguito della svalutazione per deterioramento delle attivita' finanziarie disponibili per la vendita, eccedente quella iscritta nelle "rettifiche di valore" nel conto economico. Sezione 5 - Attivita' finanziarie detenute sino alla scadenza Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto dell'attivo relativo alla voce 50. 5.1 Attivita' finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica Nella sottovoce "titoli di debito: titoli strutturati" va ricondotto il valore del titolo "ospite" dopo lo scorporo del derivato implicito. Nella sottovoce "attivita' cedute non cancellate" figurano le attivita', in bonis e deteriorate, rilevate sia per intero sia parzialmente; queste ultime figurano nella misura del residuo coinvolgimento nei rischi e benefici delle medesime attivita' (c.d. "continuing involvement"). 5.2 Attivita' finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione per debitori/emittenti La distribuzione delle attivita' finanziarie per comparto economico di appartenenza dei debitori o degli emittenti (per i titoli) deve essere effettuata secondo i criteri di classificazione previsti dal fascicolo "Classificazione della clientela per settori e gruppo di attivita' economica" edito dalla Banca d'Italia. 5.3 Attivita'. finanziarie detenute sino alla scadenza: attivita' coperte Occorre indicare l'ammontare delle attivita' coperte ed i profili di rischio oggetto di copertura. 5.4 Attivita' finanziarie detenute sino alla scadenza diverse da quelle cedute e non cancellate e da quelle deteriorate: variazioni annue Dalla tabella sono escluse le movimentazioni relative alle attivita' finanziarie cedute e non cancellate dal bilancio nonche' quelle relative alle attivita' deteriorate. In caso di operazioni di aggregazione aziendale effettuate nel corso dell'esercizio, occorre inserire fra gli "aumenti" (acquisti) o fra le "diminuzioni" (vendite) una specifica evidenza con la dizione "operazioni di aggregazione aziendale". Sezione 6 - Crediti verso banche Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto dell'attivo relativo alla voce 60. 6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica La sottovoce "riserva obbligatoria" include la parte "mobilizzabile" della riserva stessa. Le operazioni "pronti contro termine" attive includono sia le operazioni con obbligo di rivendita a termine da parte del cessionario delle attivita' oggetto della transazione sia le operazioni che prevedono la facolta' per il cessionario di rivendita a termine (queste ultime nella misura in cui le attivita' sottostanti non soddisfino le condizioni previste dallo IAS 39 per essere cancellate dal bilancio del cedente). Nella sottovoce "altri finanziamenti: altri" figurano le operazioni non incluse nelle voci precedenti, inclusi i crediti di funzionamento (ad esempio, i corrispettivi delle cessioni di attivita' aziendali con regolamento differito). Nella sottovoce "titoli di debito: titoli strutturati" va ricondotto il valore del titolo "ospite" dopo lo scorporo del derivato implicito. Nella sottovoce "attivita' cedute non cancellate" figurano le attivita', in bonis e deteriorate, rilevate sia per intero sia parzialmente; queste ultime figurano nella misura del residuo coinvolgimento nei rischi e benefici delle medesime attivita' (c.d. "continuing involvement"). 6.2 Crediti verso banche: attivita' oggetto di copertura specifica La copertura specifica - del fair value e dei flussi finanziari di cassa - si riferisce sia alla singola attivita' finanziaria che ad un portafoglio di attivita' finanziarie omogenee. La copertura generica fa riferimento ad un portafoglio di attivita' finanziarie eterogenee oppure ad un portafoglio complesso di attivita' e passivita' finanziarie. I "crediti oggetto di copertura specifica del fair value" sono indicati al costo modificato per il fair value del rischio coperto. I "crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari" sono indicati al costo ammortizzato. Nella sottovoce "crediti oggetto di copertura specifica del fair value: rischio di credito" si considerano solo i crediti per i quali la copertura del rischio di credito e' realizzata attraverso derivati creditizi non assimilati alle garanzie ricevute ai sensi dello Ias 39. Viceversa, non vanno rilevati nella presente tabella i crediti per i quali la copertura del rischio creditizio avviene con le tradizionali garanzie personali o con i derivati creditizi ad essi assimilati ai sensi dello IAS 39. Di tali crediti si da' evidenza nella Parte E "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" della nota integrativa. Nella sottovoce "crediti oggetto di copertura specifica del fair value: piu' rischi" figurano i crediti oggetto di copertura simultanea di piu' rischi (es. "currency interest rate swap" e "total rate of return swap"). 6.3 Locazione finanziaria Occorre fornire le informazioni di cui allo IAS 17, paragrafo 47, lettere a), c) e f), e paragrafo 65. Sezione 7 - Crediti verso clientela Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto dell'attivo relativo alla voce 70. 7.1 Crediti verso clientela. composizione merceologica Le operazioni "pronti contro termine" attive includono sia le operazioni con obbligo di rivendita a termine da parte del cessionario delle attivita' oggetto della transazione sia le operazioni che prevedono la facolta' per il cessionario di rivendita a termine (queste ultime nella misura in cui le attivita' sottostanti non soddisfino le condizioni previste dallo IAS 39 per essere cancellate dal bilancio del cedente). La sottovoce "altre operazioni" include le operazioni diverse da quelle indicate nelle voci precedenti, (ad esempio i depositi cauzionali, i crediti di funzionamento, i corrispettivi delle cessioni di attivita' aziendali con regolamento differito, i crediti concessi a organi di una procedura concorsuale assistiti da una specifica causa di prelazione). Nella sottovoce "titoli di debito: titoli strutturati" figura il valore del titolo "ospite" dopo lo scorporo del derivato implicito. Nella sottovoce "attivita' cedute non cancellate" figurano le attivita', in bonis e deteriorate, rilevate sia per intero sia parzialmente; queste ultime figurano nella misura del residuo coinvolgimento nei rischi e benefici delle medesime attivita' (c.d. "continuing involvement"). 7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti La distribuzione delle attivita' finanziarie per comparto economico di appartenenza dei debitori o degli emittenti (per i titoli) deve essere effettuata secondo i criteri di classificazione previsti dal fascicolo "Classificazione della clientela per settori e gruppo di attivita' economica" edito dalla Banca d'Italia. 7.3 Crediti verso clientela: attivita' oggetto di copertura specifica La copertura specifica - del fair value e dei flussi finanziari di cassa - si riferisce sia alla singola attivita' finanziaria che ad un portafoglio di attivita' finanziarie omogenee. La copertura generica fa riferimento ad un portafoglio di attivita' finanziarie eterogenee oppure ad un portafoglio complesso di attivita' e passivita' finanziarie. I "crediti oggetto di copertura specifica del fair value" sono indicati al costo modificato per il fair value del rischio coperto. I "crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari" sono indicati al costo ammortizzato. Nella sottovoce "crediti oggetto di copertura specifica del fair value: rischio di credito" si considerano solo i crediti per i quali la copertura del rischio di credito e' realizzata attraverso derivati creditizi non assimilati alle garanzie ricevute ai sensi dello Ias 39. Viceversa, nella presente tabella non vanno rilevati i crediti per i quali la copertura del rischio creditizio avviene con le tradizionali garanzie personali o con derivati creditizi ad esse assimilati ai sensi dello IAS 39. Di questi si da' evidenza nella Parte E "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" della nota integrativa. Nella sottovoce "crediti oggetto di copertura specifica del fair value: piu' rischi" figurano i crediti oggetto di copertura simultanea di piu' rischi (es. "currency interest rate swap" e "total rate of return swap"). 7.4 Locazione finanziaria Occorre fornire le informazioni di cui allo IAS 17, paragrafo 47, lettere a), c) e f), e paragrafo 65. Sezione 8 - Derivati di copertura Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto dell'attivo relativo alla voce 80. Non formano oggetto di rilevazione nella presente sezione i derivati su crediti di copertura assimilati alle garanzie ricevute ai sensi dello IAS 39. 8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di contratti e di attivita' sottostanti La colonna "tassi di interesse" include convenzionalmente anche i derivati finanziari con sottostanti titoli di debito. La colonna "titoli di capitale" include anche le operazioni su indici azionari. Nella colonna "altro" sono inclusi, ad esempio, i derivati finanziari su merci, metalli preziosi (eccetto oro) e altri valori. I derivati strutturati che risultano composti da piu' derivati elementari che insistono su profili di rischio diversi (ad es. "equity linked swap": tassi di interesse e titoli di capitale") devono essere rilevati in corrispondenza della colonna "altro". 8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura Nella presente tavola vanno indicati i valori positivi di bilancio dei derivati di copertura, distinti in relazione all'attivita' o alla passivita' coperta e alla tipologia di copertura realizzata. La copertura specifica - del fair value e dei flussi finanziari di cassa - si riferisce sia alla singola attivita' o passivita' finanziaria che ad un portafoglio di attivita' o passivita' finanziarie omogenee. La copertura generica fa riferimento ad un portafoglio eterogeneo di attivita' o passivita' finanziarie oppure ad un portafoglio complesso di attivita' e passivita' finanziarie. Nella colonna "copertura specifica di fair value - piu' rischi" figurano i derivati di copertura simultanea di piu' rischi (es. currency interest rate swap e total rate of return swap). Sezione 9 - Adeguamento di valore delle attivita' finanziarie oggetto di copertura generica Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto dell'attivo relativo alla voce 90. 9.1 Adeguamento di valore delle attivita' coperte: composizione per portafogli coperti L'adeguamento positivo non deve essere compensato con quello negativo. Se le variazioni di fair value delle attivita' coperte non possono essere correttamente attribuite ai diversi portafogli (crediti, attivita' disponibili per la vendita), l'adeguamento positivo (negativo) va indicato nella sottovoce "adeguamento positivo (negativo): complessivo". Sezione 10 - Le partecipazioni Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto dell'attivo relativo alla voce 100. 10.1 Partecipazioni in societa' controllate, controllate in modo congiunto e sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi Per ciascuna societa' partecipata occorre indicare la denominazione, la sede, la quota di partecipazione nonche' la disponibilita' di voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra voti effettivi e voti potenziali. La disponibilita' dei voti va indicata solo se differente dalla quota di partecipazione. 10.2 Partecipazioni in societa' controllate, controllate in modo congiunto e sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili Il fair value delle partecipazioni in societa' sottoposte ad influenza notevole va indicato solo per le societa' quotate. Nella colonna "ricavi totali" va indicato l'importo complessivo delle componenti reddituali che presentano segno positivo al lordo delle imposte. 10.5 Impegni riferiti a partecipazioni in societa' controllate in modo congiunto Figurano nella presente voce le informazioni di cui allo IAS 31, paragrafi 54 e 55. 10.6 Impegni riferiti a partecipazioni in societa' sottoposte ad influenza notevole Formano oggetto di rilevazione nella presente voce le informazioni di cui allo IAS 28, paragrafo 40. Sezione 11 - Attivita' materiali Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto dell'attivo relativo alla voce 110. Occorre distinguere tra attivita' ad uso funzionale e attivita' detenute a scopo di investimento. Nella prima categoria rientrano convenzionalmente anche i beni in attesa di locazione nonche' i beni in corso di costruzione destinati ad essere concessi in locazione finanziaria. Se per le attivita' ad uso funzionale si adotta una ripartizione piu' fine e si applicano criteri di valutazione differenti all'interno delle categorie generali (terreni, immobili, ecc.) previste nelle tavole della presente sezione, occorre indicare in chiaro, nelle medesime tavole o a corredo delle stesse, le sottoclassi utilizzate all'interno delle anzidette categorie generali e i relativi criteri di valutazione. 11.1 Attivita' materiali: composizione delle attivita' valutate al costo 11.2 Attivita' materiali: composizione delle attivita' valutate al fair value o rivalutate La somma dei totali generali - colonna "T" - delle tabelle 11.1 e 11.2 corrisponde alla voce 110 "attivita' materiali". Laddove rilevante, va fornito l'importo delle attivita' materiali di proprieta' detenute a scopo di investimento concesse in leasing operativo. In calce alle tavole vanno fornite le informazioni di cui allo IAS 40, paragrafo 75, lettera c), e limitatamente alla tavola 11.1 di cui al paragrafo 78, lettere a), c). 11.3 Le attivita' materiali ad uso funzionale: variazioni annue Occorre indicare il criterio di valutazione (costo o a valore rivalutato) utilizzato per ciascuna classe di attivita'. Nelle presenti tavole sono comprese anche le attivita' materiali acquistate in locazione finanziaria o concesse in leasing operativo. Ove l'ammontare di tali attivita' sia rilevante, occorre produrre una tavola identica riferita a tali operazioni. Le "esistenze iniziali nette" corrispondono, di regola, al valore iscritto nel bilancio relativo all'esercizio precedente, salvo che si proceda a un mutamento di politica contabile che comporta una modifica del saldo iniziale di apertura del conto di bilancio in esame. In questo caso occorre inserire una nuova voce, per tenere conto di tale modifica. Le "rimanenze finali", che rappresentano la somma algebrica tra le "le esistenze iniziali nette", gli "aumenti" dell'esercizio e le "diminuzioni" dell'esercizio, corrispondono al valore iscritto in bilancio nella voce 110 dell'attivo. In caso di operazioni di aggregazione aziendale effettuate nel corso dell'esercizio, occorre inserire fra gli "aumenti" (acquisti) o fra le "diminuzioni" (vendite) una specifica evidenza con la dizione "operazioni di aggregazione aziendale". Le voci A.1 e D.1 "riduzioni di valore totali nette" sono la somma algebrica di ammortamenti, rettifiche di valore da deterioramento, variazioni negative di fair value al netto di riprese di valore e variazioni positive di fair value. Nella voce B.2 "spese per migliorie capitalizzate" vanno indicate le spese di manutenzione straordinaria sostenute nell'esercizio su beni di proprieta' o acquisiti in locazione finanziaria. Nella voce B.3 "riprese di valore" devono essere rilevate le riprese di valore effettuate su attivita' precedentemente svalutate, secondo quanto previsto dallo IAS 36. Nel caso di attivita' valutate al valore rivalutato l'eventuale parte della rivalutazione eccedente il ripristino di precedenti svalutazioni dovute a deterioramento va indicata nella voce B.4 "variazioni positive di fair value imputate a patrimonio netto". Nella voce B.4 "variazioni positive di fair value" deve essere indicato l'importo delle rivalutazioni derivanti dall'applicazione del fair value o del valore rivalutato (IAS 16), diverse dalle riprese di valore da indicare nella voce B.3. Le voci B.5 e C.5 "differenze di cambio" si riferiscono alla conversione di bilanci di filiali estere. Nella voce C.3 "rettifiche di valore da deterioramento" devono essere rilevate le rettifiche di valore calcolate secondo quanto previsto dallo IAS 36 Nella voce C.4 "variazioni negative di fair value" deve essere indicato l'importo delle svalutazioni derivanti dall'applicazione del fair value o del valore rivalutato (IAS 16), diverse dalle rettifiche di valore da indicare nella voce C.3. Nella voce E "valutazione al costo" deve essere indicato il costo dei cespiti valutati in bilancio al fair value. 11.4 Attivita' materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue Occorre indicare il criterio di valutazione (costo o fair value) utilizzato. Nella presente tavola sono comprese anche le attivita' materiali acquistate in locazione finanziaria o concesse in leasing operativo. Ove l'ammontare di tali attivita' sia rilevante, occorre produrre una tavola identica riferita a tali operazioni. Le "esistenze iniziali" corrispondono al valore iscritto nel bilancio relativo all'esercizio precedente, salvo che si proceda a un mutamento di politica contabile che comporta una modifica del saldo iniziale di apertura del conto di bilancio in esame. In questo caso occorre inserire una nuova voce, per tener conto di tale modifica. Le "rimanenze finali", che rappresentano la differenza tra le "le esistenze iniziali" e gli "aumenti" dell'esercizio, da un lato, e le "diminuzioni" dell'esercizio, dall'altro, corrispondono al valore iscritto in bilancio. Quando le attivita' materiali detenute a scopo di investimento sono valutate al costo le voci "Esistenze iniziali" e "Rimanenze finali" vanno cosi' modificate: 1) A. "Esistenze iniziali lorde", A.1 "Riduzioni di valore totali nette", A.2 "Esistenze iniziali nette"; 2) D. "Rimanenze finali nette", D.1 "Riduzioni di valore totali nette", D.2 "Rimanenze finali lorde". In caso di operazioni di aggregazione aziendale effettuate nel corso dell'esercizio, occorre inserire fra gli "aumenti" (acquisti) o fra le "diminuzioni" (vendite) una specifica evidenza con la dizione "operazione di aggregazione aziendale". Nella voce B.2 "spese per migliorie capitalizzate" vanno indicate le spese di manutenzione straordinaria sostenute nell'esercizio su beni di proprieta' o acquisiti in locazione finanziaria. Nella voce B.4 "riprese di valore" devono essere rilevate le riprese di valore effettuate su attivita' precedentemente svalutate, secondo quanto previsto dallo IAS 36. Le voci B.5 e C.5 "differenze di cambio" si riferiscono alla conversione di bilanci di filiali estere. La voce C.2 "ammortamenti" va rilevata soltanto per gli immobili valutati al costo. Nella voce C.4 "rettifiche di valore da deterioramento" devono essere rilevate le rettifiche di valore calcolate secondo quanto previsto dallo IAS 36. Nella voce E "valutazione al fair value" deve essere indicato il fair value degli immobili valutati in bilancio al costo. Sezione 12 - Attivita' immateriali Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto dell'attivo relativo alla voce 120. Laddove l'operativita' di locazione finanziaria od operativo concernente le "altre attivita'" immateriali (marchi, software ecc) sia rilevante, occorre fornire un'informativa di dettaglio analoga a quelle di seguito indicate. In calce alla tavola 12.1 occorre fornire le informazioni di cui allo IAS 38, paragrafi 118, lettera a), 122, lettere a) , b). 12.2 Attivita' immateriali: variazioni annue Occorre indicare il criterio di valutazione adottato (costo o fair value) per ciascuna classe di attivita'. Le "esistenze iniziali" corrispondono al valore iscritto nel bilancio relativo all'esercizio precedente, salvo che si proceda a un mutamento di politica contabile che comporta una modifica del saldo iniziale di apertura del conto di bilancio in esame. In questo caso occorre inserire una nuova voce, per tener conto di tale modifica. Le "rimanenze finali", che rappresentano la differenza tra le "le esistenze iniziali" e gli "aumenti" dell'esercizio, da un lato, e le "diminuzioni" dell'esercizio, dall'altro, corrispondono al valore iscritto in bilancio. Nel caso di applicazione del criterio di valutazione al fair value alle "esistenze iniziali" e alle "rimanenze finali" occorre aggiungere il "di cui: variazioni positive di fair value totali". In caso di operazioni di aggregazione aziendale effettuate nel corso dell'esercizio, occorre inserire fra gli "aumenti" (acquisti) o fra le "diminuzioni" (vendite) una specifica evidenza con la dizione "operazioni di aggregazione aziendale". Nella voce B.3 "riprese di valore" devono essere rilevate le riprese di valore effettuate su attivita' precedentemente svalutate, secondo quanto previsto dallo IAS 36. Nel caso di attivita' valutate al valore rivalutato l'eventuale parte della rivalutazione eccedente il ripristino di precedenti svalutazioni dovute a deterioramento va indicata nella voce B.4 "variazioni positive di fair value imputate a patrimonio netto". Le voci B.5 e C.5 "differenze di cambio" si riferiscono alla conversione di bilanci di filiali estere. Occorre indicare la data di riferimento dell'ultima valutazione al fair value. 12.3 Altre informazioni Nella presente voce occorre fornire le informazioni richieste dai principi contabili internazionali relativamente: a) all'esistenza di eventuali impedimenti alla distribuzione agli azionisti delle plusvalenze relative alle attivita' immateriali rivalutate (IAS 38, paragrafo 124, lettera b); b) alle attivita' immateriali acquisite per concessione governativa (IAS 38, paragrafo 122, lettera c); c) alle attivita' immateriali costituite in garanzie di propri debiti (IAS 38, paragrafo 122, lettera d); d) agli impegni per l'acquisto di attivita' immateriali (IAS 38, paragrafo 122, lettera e); e) alle attivita' immateriali oggetto di operazioni di locazione (informazioni analoghe a quelle dei precedenti punti). Sezione 13 - Le attivita' fiscali e le passivita' fiscali Formano oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto dell'attivo relativo alla voce 130 e il conto del passivo relativo alla voce 80. 13.1 Attivita' per imposte anticipate: composizione 13.2 Passivita' per imposte differite: composizione Nelle presenti voci occorre illustrare, rispettivamente, la composizione della voce "attivita' per imposte anticipate" e della voce "passivita' per imposte differite", distinguendo i diversi tipi d'imposta (nazionali e relativi ai paesi di insediamento delle filiali estere). Se nello stato patrimoniale tali attivita' e passivita' sono presentate in modo compensato (IAS 12, paragrafo 74), nella presente voce occorre indicare, a corredo delle anzidette informazioni, gli importi oggetto di compensazione. 13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) 13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico) Nella sottovoce "Imposte anticipate rilevate nell'esercizio relative a precedenti esercizi" figurano le attivita' per imposte anticipate rilevate nell'esercizio, ma relative a precedenti esercizi, destinate ad essere utilizzate per ridurre le imposte future. Nelle sottovoci "Altri aumenti" e "Altre diminuzioni" figurano, ad esempio, le riduzioni delle imposte correnti dell'esercizio dovute al riconoscimento di un beneficio fiscale (relativo ad un'imposta anticipata, a un credito d'imposta e a una perdita fiscale) in precedenza non iscritto nell'attivo. Sono inclusi anche i mutamenti di classificazione delle imposte anticipate e differite (da/a in contropartita del patrimonio netto a/da in contropartita del conto economico) dovuti a eventuali trasferimenti di attivita' da un portafoglio contabile all'altro. La differenza fra gli "aumenti" e le "diminuzioni" delle "attivita' per imposte anticipate" registrati in contropartita del conto economico (tavola 13.3) corrisponde alla voce "variazione delle imposte anticipate" riportata nella Parte C, Sezione 18 "Le imposte sul reddito dell'esercizio dell'operativita' corrente", tavola 18.1. La differenza fra gli "aumenti" e le "diminuzioni" delle "passivita' per imposte differite" registrati in contropartita del conto economico (tavola 13.4) corrisponde alla voce "variazione delle imposte differite" riportata nella Parte C, Sezione 18 "Le imposte sul reddito dell'esercizio dell'operativita' corrente", tavola 18.1. In caso di operazioni di aggregazione aziendale effettuate nel corso dell'esercizio, occorre inserire fra gli "aumenti" (acquisti) o fra le "diminuzioni" (vendite), rispettivamente, l'incremento o il decremento delle attivita' per imposte anticipate (passivita' per imposte differite) rilevate in contropartita dell'avviamento, prevedendo una specifica evidenza con la dizione "operazioni di aggregazione aziendale". Occorre indicare in calce alla tavola 13.3 la quota parte delle attivita' per imposte anticipate che derivano da perdite fiscali riportabili agli esercizi successivi. 13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto) Nella sottovoce "Imposte anticipate rilevate nell'esercizio relative a precedenti esercizi" figurano le attivita' per imposte anticipate rilevate nell'esercizio, ma relative a precedenti esercizi, destinate ad essere utilizzate per ridurre le imposte future. Sezione 14 - Attivita' non correnti e gruppi di attivita' in via di dismissione e passivita' associate Formano oggetto di illustrazione nella presente sezione i conti dell'attivo relativi alla voce 140 e i conti del passivo relativi alla voce 90. 14.1 Attivita' non correnti e gruppi di attivita' in via di dismissione: composizione per tipologia di attivita' Relativamente alle voci "gruppi di attivita' (unita' operative dismesse)" e "passivita' associate a gruppi di attivita' in via di dismissione" vanno riportate unicamente le voci in cui figurano importi. Il totale (A+B) della tabella 14.1 corrisponde alla voce 140 dell'attivo dello stato patrimoniale. Il totale (C+D) della medesima tabella corrisponde alla voce 90 del passivo dello stato patrimoniale. Per i criteri di rilevazione delle attivita' e delle passivita' indicate nella presente tabella si fa rinvio a quanto previsto nelle pertinenti sezioni. Nelle voci "altre attivita'" e "altre passivita'" confluiscono le operazioni non richiamate nelle precedenti sottovoci (es. derivati di copertura). In calce alla tavola occorre fornire le informazioni di cui all'IFRS 5, paragrafo 41, lettere a), b) e d). 14.2 Altre informazioni In tale voce devono essere fornite le informazioni di cui all'IFRS 5, paragrafo 42, nonche' le informazioni relative alla composizione e alla dinamica dei portafogli (attivita' finanziarie detenute per la negoziazione, attivita' finanziarie disponibili per la vendita, debiti verso banche ecc.) inclusi nei gruppi di attivita' in via dismissione. 14.3 Informazioni sulle partecipazioni in societa' sottoposte a influenza notevole non valutate al patrimonio netto Con riferimento alle partecipazioni in societa' sottoposte ad influenza notevole non valutate al patrimonio netto ai sensi dello IAS 28, paragrafo 13, lettera a), figurano nella presente voce le informazioni richieste dallo IAS 28, paragrafo 37, lettera i). Sezione 15 - Altre attivita' Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto dell'attivo relativo alla voce 150. -------------------- (1) A tal fine occorre procedere agli opportuni arrotondamenti delle voci, delle sottovoci e dei "di cui", trascurando le frazioni degli importi pari o inferiori a 500 euro ed elevando al migliaio superiore le frazioni maggiori di 500 euro. L'importo arrotondato delle voci va ottenuto per somma degli importi arrotondati delle sottovoci. (2) A tal fine occorre procedere agli opportuni arrotondamenti delle voci, delle sottovoci e dei "di cui", trascurando le frazioni degli importi pari o inferiori a 500.000 euro ed elevando al milione superiore le frazioni maggiori di 500.000 euro. L'importo arrotondato delle voci va ottenuto per somma degli importi arrotondati delle sottovoci. PASSIVO Sezione 1- Debiti verso banche Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto del passivo relativo alla voce 10. 1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica La voce "depositi vincolati" include anche i conti correnti vincolati. I debiti strutturati vanno rilevati in base al valore delle passivita' "ospite" dopo lo scorporo del derivato implicito. Nella voce "debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali" confluiscono le componenti del patrimonio netto che in ossequio allo IAS 32 sono riclassificate fra le passivita'. La voce "passivita' a fronte di attivita' cedute non cancellate dal bilancio" rappresenta i debiti connessi con le operazioni di cessione delle attivita' finanziarie che non rispettano i requisiti posti dallo IAS 39 per la loro integrale cancellazione dal bilancio. Le operazioni "pronti contro termine" passive includono sia le operazioni con obbligo di rivendita a termine da parte del cessionario delle attivita' oggetto della transazione sia le operazioni che prevedono la facolta' per il cessionario di rivendita a termine (queste ultime nella misura in cui le attivita' sottostanti non soddisfino le condizioni previste dallo IAS 39 per essere cancellate dal bilancio della banca segnalante). Nella sottovoce "altri debiti" sono inclusi anche i debiti di funzionamento. 1.4 Debiti verso banche: debiti oggetto di copertura specifica Nella sottovoce "debiti oggetto di copertura specifica del fair value: piu' rischi" figurano i debiti oggetto di copertura simultanea di piu' rischi (es. "currency interest rate swap"). 1.5 Debiti per locazione finanziaria Occorre fornire le informazioni di cui allo IAS 17, paragrafo 31, lettere b), d) ed e), e paragrafo 65. Sezione 2 - Debiti verso clientela Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto del passivo relativo alla voce 20. 2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica La voce "depositi vincolati" include anche i conti correnti vincolati. I debiti strutturati vanno rilevati in base al valore delle passivita' "ospite" dopo lo scorporo del derivato implicito. Nella voce "debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali" confluiscono le componenti del patrimonio netto che in ossequio allo IAS 32 sono riclassificate fra le passivita'. La voce "passivita' a fronte di attivita' cedute non cancellate dal bilancio" rappresenta il debito connesso con le operazioni di cessione delle attivita' finanziarie che non rispettano i requisiti posti dallo IAS 39 per la loro integrale cancellazione dal bilancio. Le operazioni "pronti contro termine" passive includono sia le operazioni con obbligo di rivendita a termine del cessionario sia le operazioni che prevedono la facolta' di rivendita a termine (queste ultime nella misura in cui le attivita' sottostanti non soddisfino le condizioni previste dallo IAS 39 per essere cancellate dal bilancio della banca segnalante). 2.4 Debiti verso clientela: debiti oggetto di copertura specifica Nella sottovoce "debiti oggetto di copertura specifica del fair value: piu' rischi" figurano i debiti oggetto di copertura simultanea di piu' rischi (es. "currency interest rate swap"). 2.5 Debiti per locazione finanziaria Occorre fornire le informazioni di cui allo IAS 17, paragrafo 31, lettere b), d) ed e), e paragrafo 65. Sezione 3 - Titoli in circolazione Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto del passivo relativo alla voce 30. 3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica Per i titoli "strutturati" il valore di bilancio riguarda esclusivamente il contratto "ospite". Di conseguenza, la colonna "fair value" esclude il fair value del derivato incorporato. Quest'ultimo valore va indicato in calce alla tabella. Ove rilevante, occorre fornire il dettaglio dei titoli "strutturati" per le principali categorie di operazioni (convertibili in azioni, "reverse floater", etc.). Nella sottovoce "titoli non quotati - altri titoli" figurano anche i buoni fruttiferi e i certificati di deposito. 3.3 Titoli in circolazione: titoli oggetto di copertura specifica Nella sottovoce "titoli oggetto di copertura specifica del fair value: piu' rischi" figurano i titoli oggetto di copertura simultanea di piu' rischi (es. "currency interest rate swap"). Sezione 4 - Passivita' finanziarie di negoziazione Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto del passivo relativo alla voce 40. 4.1 Passivita' finanziarie di negoziazione: composizione merceologica Nelle sottovoci "debiti verso banche" e "debiti verso clientela" sono inclusi anche gli "scoperti tecnici" su titoli. Nella sottovoce "titoli di debito: altri titoli - altri" figurano, tra l'altro, i buoni fruttiferi e i certificati di deposito. Nelle sottovoci "derivati finanziari: connessi con la fair value option" e "derivati creditizi: connessi con la fair value option" figurano i derivati gestionalmente collegati con attivita' e/o passivita' valutate al fair value, secondo quanto previsto dallo IAS 39, paragrafo 9. Nelle sottovoci "derivati finanziari: altri" e "derivati creditizi: altri" figurano i derivati enucleati da strumenti finanziari strutturati i cui contratti "ospite" sono stati classificati in portafogli diversi da quello di negoziazione. In calce alla tabella occorre fornire, se d'importo rilevante, il dettaglio delle varie tipologie di titoli ("credit linked notes", "reverse floater", ecc.) che compongono la sottovoce "titoli di debito: titoli strutturati". Occorre inoltre indicare, se d'importo rilevante, la parte del fair value relativo a contratti derivati con sottostanti proprie passivita' imputabile al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di stipula del contratto. 4.2 Dettaglio della voce 40 "Passivita' finanziarie di negoziazione ": passivita' subordinate Il dettaglio va fornito distinguendo tra "debiti verso banche", "debiti verso clientela" e "titoli di debito". 4.3 Dettaglio della voce 40 "Passivita' finanziarie di negoziazione ": debiti strutturati Il dettaglio va fornito distinguendo tra "debiti verso banche" e "debiti verso clientela". 4.4 Passivita' finanziarie di negoziazione: strumenti derivati Nella colonna "tassi di interesse" sono inclusi anche i derivati finanziari con sottostanti titoli di debito. Nella colonna "titoli di capitale" sono comprese anche le operazioni su indici azionari. Nella colonna "altro" sono compresi, ad esempio, i derivati su merci, metalli preziosi (eccetto oro) e altri valori. I derivati strutturati che risultano composti da piu' derivati elementari che insistono su profili di rischio diversi (ad esempio "equity linked swap": tassi di interesse e titoli di capitale) sono rilevati in corrispondenza della colonna "altro". 4.5 Passivita' finanziarie per cassa (esclusi scoperti tecnici) di negoziazione: variazioni annue Dalla presente tabella sono escluse la variazioni relative agli "scoperti tecnici" su titoli. Sezione 5 - Passivita' finanziarie valutate al fair value Formano oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto del passivo relativo alla voce 50. 5.1 Passivita' finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica In calce alla tabella 5.1 vanno indicate le finalita' di utilizzo della c.d. "fair value option" ("coperture naturali", strumenti finanziari strutturati, portafogli di passivita' finanziarie gestiti sulla base del fair value) e gli importi delle relative passivita' finanziarie interessate. 5.2 Dettaglio della voce 50 "Passivita' finanziarie valutate al fair value": passivita' subordinate Il dettaglio va fornito distinguendo tra "debiti verso banche", "debiti verso clientela" e "titoli di debito". Sezione 6 - Derivati di copertura Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto del passivo relativo alla voce 60. Non formano oggetto di rilevazione nella presente sezione i derivati su crediti di copertura assimilati alle garanzie ricevute ai sensi dello IAS 39. 6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di contratti e di attivita' sottostanti Nella colonna "tassi di interesse" sono inclusi anche i derivati finanziari con sottostanti titoli di debito. Nella colonna "titoli di capitale" sono comprese anche le operazioni su indici azionari. Nella colonna "altro" sono compresi, ad esempio, i derivati su merci, metalli preziosi (eccetto oro) e altri valori. I derivati strutturati che risultano composti da piu' derivati elementari che insistono su profili di rischio diversi (ad esempio "equity linked swap": tassi di interesse e titoli di capitale) sono rilevati in corrispondenza della colonna "altro". 6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura Nella presente tavola vanno indicati i valori negativi di bilancio dei derivati di copertura, distinti in relazione all'attivita' o alla passivita' coperta e alla tipologia di copertura realizzata. La copertura specifica - del fair value e dei flussi finanziari di cassa - si riferisce sia alla singola attivita' o passivita' finanziaria che ad un portafoglio di attivita' o passivita' finanziarie omogenee. La copertura generica fa riferimento ad un portafoglio eterogeneo di attivita' o passivita' finanziarie oppure ad un portafoglio complesso di attivita' e passivita' finanziarie. Nella colonna "copertura specifica di fair value - piu' rischi" figurano i derivati di copertura simultanea di piu' rischi (es. currency interest rate swap). Sezione 7 - Adeguamento di valore delle passivita' finanziarie oggetto di copertura generica Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto del passivo relativo alla voce 70. 7.1 Adeguamento di valore delle passivita' coperte: composizione per portafogli coperti L'adeguamento positivo non deve essere compensato con quello negativo. 7.2 Passivita' finanziarie oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse: composizione Occorre indicare l'ammontare delle passivita' oggetto di copertura, fornendo se possibile la distinzione tra titoli e debiti. Sezione 8 - Passivita' fiscali Vedi sezione 13 dell'attivo. Sezione 9 - Passivita' associate ad attivita' in via di dismissione Vedi sezione 14 dell'attivo. Sezione 10 - Altre passivita' Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto del passivo relativo alla voce 100 del passivo. Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto del passivo relativo alla voce 110 del passivo. Sezione 12 - Fondi per rischi e oneri Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto del passivo relativo alla voce 120 del passivo. 12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione La sottovoce 2.3 "altri fondi per rischi ed oneri: altri" va disaggregata se di importo rilevante. 12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue La colonna "altri fondi" va disaggregata se di importo rilevante. 12.3 Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita Nella voce 1 occorre fornire l'informativa di cui allo IAS 19, paragrafo 120A, b). Nella voce 2 occorre fornire l'informativa di cui allo IAS 19, paragrafo 120A, lettere c), d). Nella voce 3 occorre fornire l'informativa di cui allo IAS 19, paragrafo 120A, lettere e), j), k), 1), m). Nella voce 4 occorre fornire l'informativa di cui allo IAS 19, paragrafo 120A, lettera f). Nella voce 5 occorre fornire l'informativa di cui allo IAS 19, paragrafo 120A, lettere n), o). Nella voce 6 occorre fornire l'informativa di cui allo IAS 19, paragrafo 120A, lettere p), q). 12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi Nella presente voce occorre fornire le informazioni di cui allo IAS 37/85, 86, 91). Sezione 13 - Azioni rimborsabili Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto del passivo relativo alla voce 140 del passivo. .sp02, Sezione 14 - Patrimonio dell'impresa Formano oggetto di illustrazione nella presente sezione i conti del passivo relativi alle voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200 del passivo. 14.2 Capitale e azioni proprie: composizione Ove esistenti, vanno indicate le diverse categorie di azioni (azioni ordinarie, privilegiate ecc.) che costituiscono il "capitale", fornendo separatamente l'importo delle azioni emesse e l'importo delle azioni sottoscritte e non ancora liberate (o versate) alla data di riferimento del bilancio. Analoga informativa sulla composizione va fornita riguardo alle azioni proprie in portafoglio. 14.3 Capitale - Numero azioni: variazioni annue La colonna "altre" va disaggregata in base alle differenti tipologie di azioni emesse. Nella sottovoce B.3 "altre variazioni" vanno indicati, ad esempio, i frazionamenti. Nella sottovoce C.4 "altre variazioni" vanno indicati, ad esempio, i raggruppamenti. 14.5 Riserve di utili: altre informazioni Formano oggetto di rilevazione nella presente voce le informazioni di cui allo IAS 1, paragrafo 76, lettera b). 14.7 Riserve da valutazione. composizione La sottovoce "Leggi speciali di rivalutazione" ricomprende le riserve costituite in base a disposizioni di legge emanate prima dell'entrata in vigore dei principi contabili internazionali. In tale sottovoce figurano anche le riserve costituite in sede di prima applicazione degli IAS, per effetto della valutazione al "costo presunto" (c.d. "deemed cost") delle attivita' materiali, secondo quanto previsto dal "decreto IAS". 14.8 Riserve da valutazione: variazioni annue Nella sottovoce "altre variazioni" vanno inserite, ad esempio, le variazioni derivanti da dismissione o cancellazione dell'attivita' a cui si riferisce la rivalutazione. Nella sottovoce "altre variazioni" delle "Diminuzioni" vanno anche incluse le riduzioni delle riserve connesse con il processo di ammortamento delle relative attivita', da rilevare in contropartita delle riserve di utili. In caso di operazioni di aggregazione aziendale effettuate nel corso dell'esercizio, occorre inserire fra gli "aumenti" o fra le "diminuzioni" una specifica evidenza con la dizione "operazioni di aggregazione aziendale". 14.9 Riserve da valutazione delle attivita' finanziarie disponibili per la vendita: composizione In corrispondenza di ciascuna categoria di attivita' finanziarie (titoli di debito, titoli di capitale ecc.) occorre indicare, nella colonna "riserva positiva", l'importo cumulato delle riserve da valutazione relative agli strumenti finanziari che, nell'ambito della categoria considerata, presentano alla data di riferimento del bilancio un fair value superiore al costo ammortizzato (attivita' finanziarie plusvalenti) e, nella colonna "riserva negativa", l'importo cumulato delle riserve da valutazione riferite agli strumenti che, nell'ambito della categoria considerata, presentano alla data di riferimento del bilancio un fair value inferiore al costo ammortizzato (attivita' finanziarie minusvalenti). La differenza fra i totali delle colonne "riserva positiva" e i totali delle colonne "riserva negativa" rappresenta la "riserva da valutazione delle attivita' finanziarie disponibili per la vendita" indicata nella omonima voce 1 della tavola 14.7. 14.10 Riserve da valutazione delle attivita' finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue Le "esistenze iniziali" e le "rimanenze finali" vanno indicate con il pertinente segno algebrico (riserva positiva oppure riserva negativa). Nella sottovoce "variazioni positive - rigiro a conto economico di riserve negative: da deterioramento" va indicato lo storno della riserva negativa rilevato in contropartita della voce "rettifiche di valore" del conto economico a fronte del deterioramento dell'attivita' disponibile per la vendita. Nella sottovoce "variazioni positive - rigiro a conto economico di riserve negative: da realizzo" va indicato lo storno della riserva negativa, rilevato in contropartita della voce "utile (perdita) da cessione" del conto economico, a fronte del realizzo dell'attivita' finanziaria disponibile per la vendita. Nella sottovoce "variazioni negative - rigiro a conto economico di riserve positive realizzate" va indicato lo storno della riserva positiva, rilevato in contropartita della voce "utile (perdita) da cessione" del conto economico, a fronte del realizzo dell'attivita' finanziaria disponibile per la vendita. Nella sottovoce "variazioni negative rettifiche da deterioramento" figura la riduzione della riserva positiva connessa con il deterioramento dell'attivita' disponibile per la vendita. In caso di operazioni di aggregazione aziendale effettuate nel corso dell'esercizio, occorre inserire fra gli "aumenti" o fra le "diminuzioni" una specifica evidenza con la dizione "operazioni di aggregazione aziendale". Altre informazioni Nella presente sezione vanno fornite le informazioni previste nelle tavole 1, 2, 3, e 4 nonche' altre eventuali informazioni che la banca o la societa' finanziaria ritiene opportuno fornire in aggiunta a quelle stabilite dai principi contabili internazionali nonche' dalle istruzioni del presente fascicolo. 1. Garanzie rilasciate e impegni Nelle "garanzie rilasciate" figurano tutte le garanzie personali prestate dalla banca. Le garanzie di "natura finanziaria" sono quelle concesse a sostegno di operazioni volte all'acquisizione di mezzi finanziari; hanno invece "natura commerciale" quelle concesse a garanzia di specifiche transazioni commerciali. Le garanzie vanno indicate facendo riferimento al soggetto ordinante, cioe' al soggetto le cui obbligazioni sono assistite dalla garanzia prestata. Va indicato il valore nominale al netto degli utilizzi per cassa e delle eventuali rettifiche di valore. Gli "impegni irrevocabili a erogare fondi" sono gli impegni irrevocabili, a utilizzo certo o incerto, che possono dar luogo a rischi di credito (ad esempio, i margini disponibili su linee di credito irrevocabili concesse alla clientela o a banche). Sono esclusi gli impegni derivanti dalla stipula di contratti derivati. Va indicato l'impegno assunto al netto delle somme gia' erogate e delle eventuali rettifiche di valore. Gli "impegni irrevocabili a utilizzo certo" includono gli impegni a erogare fondi il cui utilizzo da parte del richiedente (prestatario) e' certo e predefinito; questi contratti hanno pertanto carattere vincolante sia per il concedente (banca o societa' finanziaria che ha assunto l'impegno a erogare) sia per il richiedente. Gli impegni suddetti comprendono in particolare gli acquisti (a pronti e a termine) di titoli non ancora regolati (ad esclusione di quelli c.d. "regular way" ove i titoli sono rilevati per data di contrattazione) nonche' i depositi e i finanziamenti da erogare a una data futura predeterminata. Gli "impegni irrevocabili a utilizzo incerto" includono, invece, gli impegni a erogare fondi il cui utilizzo da parte del richiedente e' opzionale; in questo caso, dunque, non e' sicuro se e in quale misura si realizzera' l'erogazione effettiva dei fondi. Gli "impegni sottostanti ai derivati creditizi: vendite di protezione" sono gli impegni derivanti dalla vendita di protezione dal rischio di credito realizzata con i derivati su crediti. Va indicato il valore nozionale al netto delle somme erogate e delle eventuali rettifiche di valore. Nella voce "altri impegni" sono inclusi, fra l'altro, le opzioni put emesse dalla banca riguardanti titoli e gli impegni assunti nell'ambito dell'attivita' di collocamento di titoli nonche' quelli derivanti da contratti di Note Issuance Facility (N.I.F.), Revolving Issuance Facility (R.U.F.) ecc.. 2. Attivita' costituite a garanzie di proprie passivita' e impegni In calce alla presente tabella va fornito l'ammontare delle attivita' che sono state riclassificate ai sensi dello IAS 39, paragrafo 37, lettera a), nonche' l'informativa di cui all'IFRS 7, paragrafo 14, lettera b). 3. Informazioni sul leasing operativo Occorre fornire le informazioni di cui allo IAS 17, paragrafo 35, lettere a), b) e d), nonche' paragrafo 56, lettere a) e c). 4. Gestione e intermediazione per conto terzi Formano oggetto di illustrazione nella presente sezione le operazioni effettuate dalla banca o dalla societa' finanziaria per conto di terzi. 4.1 Negoziazione di strumenti finanziari per conto di terzi Gli "acquisti" e le "vendite" non regolati sono costituiti dai contratti di compravendita dei quali a fine esercizio non sia ancora intervenuto il regolamento finanziario. Nella presente voce vanno altresi' indicate le operazioni di compravendita dei contratti a termine negoziati sul MIF e dei contratti derivati negoziati sull'IDEM, nelle quali la banca e' esecutrice di ordini conferiti dalla propria clientela (negoziazione in nome e per conto terzi)(1). Tali operazioni vanno distinte da quelle riguardanti i titoli. 4.2 Gestioni patrimoniali Nella presente voce deve essere indicato l'importo complessivo, a valori di mercato, dei patrimoni gestiti per conto di altri soggetti. L'informativa riguarda la sola componente delle gestioni costituita dai titoli e non quella rappresentata dalla liquidita'. 4.3 Custodia e amministrazione di titoli I titoli oggetto dei contratti di custodia e di amministrazione sono rilevati in base al loro valore nominale. Vanno esclusi i titoli appartenenti alle gestioni patrimoniali indicati nella voce 4.2. Nella sottovoce b) figurano anche i titoli ricevuti da terzi a garanzia di operazioni di credito, per i quali la banca svolga un servizio accessorio di custodia e amministrazione. La sottovoce c) "titoli di terzi depositati presso terzi" rappresenta un "di cui" delle sottovoci a) e b). Nella sottovoce d) "titoli di proprieta' depositati presso terzi" figurano anche i titoli da ricevere per operazioni gia' regolate. 4.4 Altre operazioni Altre tipologie, non previste nelle precedenti voci, di servizi resi a terzi da parte della banca (ad esempio, l'attivita' di ricezione e trasmissione degli ordini nonche' mediazione) devono essere indicate in modo specifico, se di importo apprezzabile. La banca deve anche indicare l'importo complessivo dei "ruoli" ricevuti nell'ambito dell'attivita' esattoriale e non ancora incassati alla data di riferimento del bilancio. -------------------- (1) Sono equiparate le operazioni di compravendita di strumenti derivati operate in mercati ufficiali ove vigono regole organizzative e di funzionamento delle "Clearing House" simili a quelle previste per la "Cassa di compensazione e garanzia". Parte C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO Sezione 1 - Gli interessi Formano oggetto di illustrazione nella presente sezione i conti relativi alle voci 10 e 20. 1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione Il totale indicato nella tabella corrisponde alla voce 10 del conto economico. In corrispondenza della colonna "attivita' deteriorate" vanno indicati gli interessi, diversi da quelli rilevati nella voce "riprese di valore", maturati nell'esercizio nelle posizioni che risultano classificate come "deteriorate" alla data di riferimento del bilancio. Nel caso delle esposizioni scadute/sconfinanti da oltre 180 giorni l'importo degli interessi maturati prima della classificazione delle esposizioni in tale categoria puo' essere indicato nella colonna "attivita' finanziarie in bonis". 1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura Occorre valorizzare la tavola soltanto se il saldo dei differenziali, positivi e negativi, maturati sui "derivati di copertura" e' positivo. Se il saldo e' negativo, va compilata, in alternativa, la tavola 1.5. Nelle sottovoci "copertura dei flussi finanziari" figurano i c.d. "rigiri" a conto economico dei differenziali, positivi e negativi, relativi alle operazioni di copertura dei flussi finanziari riguardanti operazioni finanziarie a tasso indicizzato. 1.3.2 Interessi attivi su operazioni di locazione finanziaria Occorre fornire le informazioni di cui allo IAS 17, paragrafo 47, lettere b) ed e), nonche' paragrafo 65. 1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione Nella sottovoce "titoli in circolazione" figurano anche gli interessi relativi a buoni fruttiferi e certificati di deposito. Gli interessi passivi e oneri assimilati su scoperti tecnici sono indicati nella sottovoce "passivita' finanziarie di negoziazione". 1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura Occorre valorizzare la tavola soltanto se il saldo dei differenziali, positivi e negativi, maturati sui "derivati di copertura" e' negativo. Se il saldo e' positivo, va compilata, in alternativa, la tavola 1.2. Nelle sottovoci "copertura dei flussi finanziari" figurano i c.d. "rigiri" a conto economico dei differenziali, positivi e negativi, relativi alle operazioni di copertura dei flussi finanziari riguardanti operazioni finanziarie a tasso indicizzato. 1.6.2 Interessi passivi su debiti per operazioni di locazione finanziaria Occorre fornire le informazioni di cui allo IAS 17, paragrafo 31, lettera c), nonche' paragrafo 65. Sezione 2 - Le commissioni Formano oggetto di illustrazione nella presente sezione i conti relativi alle voci 40 e 50. 2.1 Commissioni attive: composizione 2.3 Commissioni passive: composizione La sottovoce "derivati su crediti" fa riferimento ai derivati creditizi assimilati alle garanzie ai sensi dello IAS 39. La sottovoce "negoziazione di strumenti finanziari" fa riferimento alla nozione di strumenti finanziari stabilita dal T.U.F.. La sottovoce "altri servizi", se rilevante, va disaggregata in relazione alla tipologia dei servizi a fronte dei quali sono incassate/pagate le commissioni. Sezione 3 - Dividendi e proventi simili Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto relativo alla voce 70. Sezione 4 - Risultato netto dell'attivita' di negoziazione Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto relativo alla voce 80. Nella sottovoce "attivita' finanziarie di negoziazione: altre" sono convenzionalmente compresi gli utili e le perdite derivanti dalla negoziazione di valute, oro ed altri metalli preziosi. Nelle "plusvalenze" e "minusvalenze" delle "attivita/passivita' finanziarie di negoziazione: altre" figurano convenzionalmente anche i "rigiri" a conto economico delle riserve da valutazione delle operazioni di copertura dei flussi finanziari quando si ritiene che le transazioni attese non siano piu' probabili ovvero quando le minusvalenze imputate alle riserve stesse non sono piu' recuperabili. Nel "risultato netto" delle "altre attivita' e passivita' finanziarie: differenze di cambio" va convenzionalmente indicato il saldo, positivo o negativo, delle variazioni di valore delle attivita' e delle passivita' finanziarie denominate in valuta, diverse da quelle designate al fair value, da quelle oggetto di copertura del fair value (rischio di cambio o fair value) o dei flussi finanziari (rischio di cambio) nonche' dai derivati di copertura (I). Nelle "plusvalenze", nelle "minusvalenze", negli "utili e perdite da negoziazione" degli strumenti derivati figurano anche le eventuali differenze di cambio. I differenziali e i margini, positivi o negativi, dei contratti derivati classificati nel portafoglio di negoziazione vanno convenzionalmente indicati in corrispondenza della colonna "utili/perdite da negoziazione". In calce alla tavola occorre fornire, ove rilevante, il dettaglio delle svalutazioni e delle perdite da negoziazione riconducibili al deterioramento creditizio del debitore (emittente o controparte). Sezione 5 - Risultato netto dell'attivita' di copertura Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto relativo alla voce 90. I proventi (oneri) includono le rivalutazioni (svalutazioni), i differenziali e i margini incassati (pagati) e gli altri proventi (oneri) relativi agli strumenti di copertura, specifica e generica, e ai singoli strumenti e portafogli finanziari coperti. I proventi e gli oneri includono anche le eventuali differenze di cambio. Sono esclusi i differenziali e i margini incassati (pagati) da ricondurre fra gli interessi. I proventi e gli oneri vanno rilevati in modo separato, senza operare compensazioni. Nelle sottovoci relative ai "proventi (oneri) relativi a derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari" va considerata solo la parte della plusvalenza (o minusvalenza) del derivato di copertura dei flussi finanziari che non compensa la minusvalenza (o plusvalenza) dell'operazione coperta (cd. imperfezione della copertura) (IAS 39, paragrafo 95). Nelle medesime sottovoci va convenzionalmente inclusa la c.d. imperfezione delle coperture degli