(all. 1 - art. 1) (parte 1)
                                                             Allegato


                      DISPOSIZIONI TRANSITORIE

   1. Bilancio dell'impresa

   Nota integrativa

   Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale: attivo e passivo
    - Composizione   merceologica:   le  tabelle  e  le  informazioni
relative   alla  composizione  merceologica  dei  diversi  portafogli
finanziari  (tavole  2.1,  3.1,  4.1,  5.1, 6.1, 7.1 dell'attivo (1);
tavole  1.3,  2.3,  3.1,  4.1,  4.3, 5.1 del passivo (2)(3)), possono
essere compilate senza fornire i dettagli che riguardano le tipologie
delle operazioni.
    - Movimentazione  dei  portafogli  contabili:  le  tabelle  e  le
informazioni  relative  alle  variazioni annue dei diversi portafogli
finanziari  (tavole  2.4,  3.3,  4.5, 5.4 e 10.3 dell'attivo e tavole
4.5, 5.3 del passivo) possono non essere fornite.
    - Operazioni   di   copertura:   le  informazioni  relative  alle
attivita'  e  alle  passivita'  finanziarie coperte (tavole 4.3, 4.4,
6.2,  7.3,  9.2  dell'attivo e tavole 1.4, 2.4, 3.3, 7.2 del passivo)
possono  essere  fornite in forma libera, utilizzando tabelle diverse
da quelle previste dalla normativa oppure in modo discorsivo.

   Parte C - Informazioni sul conto economico
    - Sezione  1  -  "Gli interessi": le Tabelle 1.2 e 1.5 "Interessi
attivi/passivi  e  proventi/oneri  assimilati: differenziali relativi
alle operazioni di copertura" possono non essere fornite.
    - Sezione  5  - "Il risultato netto dell'attivita' di copertura":
nella  Tabella  5.1  "Risultato  netto  dell'attivita'  di copertura:
composizione"  possono  essere  fornite  soltanto le voci relative al
"Totale proventi/oneri dell'attivita' di copertura".


   Parte  E  -  Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di
copertura

   Le  informazioni  quantitative  previste  nella Parte E della nota
integrativa possono essere fornite con modalita' diverse (utilizzo di
tabelle  differenti,  in  forma  discorsiva,  ecc.) rispetto a quelle
prescritte  dalla  normativa.  Fanno  eccezione le tabelle di seguito
indicate che vanno prodotte come previsto dalla normativa.

   Rischio di credito
    - Tabella  A.1.1  "Distribuzione  delle attivita' finanziarie per
portafogli  di  appartenenza  e  per  qualita'  creditizia (valori di
bilancio)"
    - Tabella  A.1.2  "Distribuzione  delle attivita' finanziarie per
portafogli  di appartenenza e per qualita' creditizia (valori lordi e
netti)"
    - Tabella  A.1.3  "Esposizioni  per  cassa e fuori bilancio verso
banche: valori lordi e netti"
    - Tabella  A.1.4  "Esposizioni  per  cassa verso banche: dinamica
delle esposizioni deteriorate e soggette al rischio paese" lorde"
    - Tabella  A.1.5  "Esposizioni  per  cassa verso banche: dinamica
delle rettifiche di valore complessive"
    - Tabella  A.1.6  "Esposizioni  per  cassa e fuori bilancio verso
clientela: valori lordi e netti"
    - Tabella  A.1.7 "Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica
delle esposizioni deteriorate e soggette al rischio paese" lorde"
    - Tabella  A.1.8 "Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica
delle rettifiche di valore complessive"

   Gli strumenti finanziari derivati
    - Tabella  A.1  "Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori
nozionali  di  fine  periodo e medi". Tuttavia, la voce "Valori medi"
puo' non essere fornita
    - Tabella  A.2.1  "Portafoglio bancario: valori nozionali di fine
periodo  e medi - di copertura". Tuttavia, la voce "Valori medi" puo'
non essere fornita
    - Tabella  A.2.2  "Portafoglio bancario: valori nozionali di fine
periodo  e  medi  -  altri derivati". Tuttavia, la voce "Valori medi"
puo' non essere fornita
    - Tabella  A.3  "Derivati  finanziari:  acquisto  e  vendita  dei
sottostanti"
    - Tabella  A.4  "Derivati finanziari over the counter: fair value
positivo - rischio di controparte"
    - Tabella  A.5  "Derivati finanziari over the counter: fair value
negativo - rischio finanziario"
    - Tabella  B.1  "Derivati  su  crediti:  valori nozionali di fine
periodo  e  medi". Tuttavia, le voci "Valori medi" possono non essere
fornite
    - Tabella  B.2 "Derivati creditizi: fair value positivo - rischio
di controparte"
    - Tabella  B.3 "Derivati creditizi: fair value negativo - rischio
finanziario"

   2. Bilancio consolidato
   Si   applicano  le  medesime  deroghe  previste  per  il  bilancio
dell'impresa. Inoltre, nella Nota integrativa "Parte B - Informazioni
sullo  stato  patrimoniale"  e  "Parte  C  -  Informazioni  sul conto
economico"  le tabelle possono essere riferite al complessivo insieme
delle imprese oggetto di consolidamento, anziche' essere ripartite in
"gruppo  bancario", "imprese di assicurazione" "altre imprese incluse
nel consolidamento".

   3. Pubblicita'  dei documenti contabili delle succursali estere di
banche italiane
   Le  succursali italiane di banche extracomunitarie possono fornire
le  "informazioni  supplementari"  riferite all'esercizio chiuso o in
corso  al  31.12.2005 secondo le disposizioni del decreto legislativo
n.  87/92 e le relative istruzioni amministrative emanate dalla Banca
d'Italia.

   4. Esercizio di applicazione
   Le  disposizioni  transitorie di cui ai punti 1. e 2. si applicano
al bilancio relativo all'esercizio chiuso o in corso al 31.12.2005.


--------------------
          (1)  Ad esempio, nella tavola 6.1, e' possibile indicare la
          voce  3  "altri  finanziamenti",  senza disaggregarla nelle
          sottovoci  3.1  "pronti  contro  termine",  3.2  "locazione
          finanziaria" e 3.3 "altri";
          (2)  Ad esempio, nella tavola 4.1, e' possibile indicare la
          voce    3.1    "titoli    di    debito    -   obbligazioni"
          senza disaggregarla  nelle  sottovoci 3.1.1 "strutturate" e
          3.1.2 "altre obbligazioni";
          (3)  La  colonna  FV*  (fair  value calcolato escludendo le
          variazioni  di  valore  dovute  al  cambiamento  del merito
          creditizio  dell'emittente rispetto alla data di emissione)
          della tabella 4.1 del passivo puo' essere omessa.


                           BANCA D'ITALIA

                        Il bilancio bancario:
                   schemi e regole di compilazione

                                2005

                 VIGILANZA CREDITIZIA E FINANZIARIA

                        Il bilancio bancario:
                   schemi e regole di compilazione

                Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005

                        IL BILANCIO BANCARIO
   Capitolo 1 - Principi generali
   Paragrafo 1- Destinatari delle disposizioni

   1. DESTINATARI DELLE DISPOSIZIONI

   Le presenti istruzioni si applicano alle banche iscritte nell'albo
di cui all'art. 13 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385 -
recante  il Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia,
di  seguito  denominato  "T.U.B."  -  e  gli  enti  finanziari di cui
all'art.  1,  comma 1, lettera c), del decreto legislativo 27 gennaio
1992, n. 87 (1) (successivamente definito "decreto 87/92").
   In particolare:
    - le  banche  italiane  di  cui  all'art. 1 del T.U.B. nonche' le
societa' finanziarie capogruppo dei gruppi bancari iscritti nell'albo
di  cui  all'art.  64  del  T.U.B.  redigono per ciascun esercizio il
bilancio  dell'impresa e, ove ne ricorrano i presupposti ai sensi del
"decreto  87/92", il bilancio consolidato in conformita' dei principi
contabili internazionali di cui all'art. 1 del decreto legislativo 28
febbraio  2005, n. 38 (di seguito "principi contabili internazionali"
e  "decreto IAS")(2) e secondo le disposizioni contenute nel presente
fascicolo(3);
    - le succursali italiane di banche estere rispettano gli obblighi
di  pubblicita' dei documenti contabili previsti nel capitolo 4 delle
presenti istruzioni.

   Le  presenti  disposizioni  disciplinano  gli  schemi del bilancio
(stato  patrimoniale, conto economico, prospetto delle variazioni del
patrimonio  netto  e  rendiconto  finanziario),  la  nota integrativa
nonche' la relazione sulla gestione. Resta fermo che gli intermediari
sono  tenuti a fornire nella nota integrativa le informative previste
dai principi contabili internazionali, ancorche' non richiamate dalle
presenti disposizioni, nel rispetto dei suddetti principi.
   Le  attivita'  e  le  passivita',  in  bilancio e "fuori bilancio"
nonche'  i proventi e gli oneri delle filiali all'estero confluiscono
nel bilancio dell'ente di appartenenza.


--------------------
          (1)  Si  tratta  delle  societa' finanziarie capogruppo dei
          gruppi  bancari  iscritti  nell'albo di cui all'art. 64 del
          T.U.
          (2)  Per comodita', nel testo delle presenti disposizioni i
          singoli principi contabili internazionali sono indicati con
          l'acronimo   "  1AS"  o  "IFRS"  seguito  dal  loro  numero
          identificativo (ad esempio, IAS 39).
          (3)  Per  comodita',  nelle presenti disposizioni si indica
          con  il  termine  "banca"  sia  la  banca  italiana  sia la
          societa' finanziaria capogruppo di un gruppo bancario.


   Paragrafo 2 - Contenuto del bilancio

   2. CONTENUTO DEL BILANCIO

   Il bilancio dell'impresa e il bilancio consolidato sono costituiti
dallo  stato  patrimoniale,  dal conto economico, dal prospetto delle
variazioni  del  patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla
nota integrativa. Il bilancio dell'impresa ed il bilancio consolidato
sono  corredati  di una relazione degli amministratori sull'andamento
della  gestione  e  sulla  situazione  della  banca  o della societa'
finanziaria e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
   Il  bilancio  dell'impresa  e il bilancio consolidato sono redatti
con  chiarezza  e  rappresentano  in  modo  veritiero  e  corretto la
situazione  patrimoniale,  la  situazione  finanziaria e il risultato
economico dell'esercizio.
   Se le informazioni richieste dai principi contabili internazionali
e  dalle  disposizoni  contenute  nel  presente  fascicolo  non  sono
sufficienti  a  dare una rappresentazione veritiera e corretta, nella
nota  integrativa  sono fornite informazioni complementari necessarie
allo scopo.
   Se,  in  casi  eccezionali,  l'applicazione  di  una  disposizione
prevista  dai  principi contabili internazionali e' incompatibile con
la   rappresentazione   veritiera   e   corretta   della   situazione
patrimoniale,  di  quella finanziaria e del risultato economico, essa
non deve essere applicata (art. 5, comma 1, del "decreto IAS"). Nella
nota  integrativa  sono  spiegati  i  motivi  della  deroga  e la sua
influenza  sulla  rappresentazione  della situazione patrimoniale, di
quella   finanziaria   e   del   risultato  economico.  Nel  bilancio
dell'impresa gli eventuali utili derivanti dalla deroga sono iscritti
in  una  riserva non distribuibile se non in misura corrispondente al
valore recuperato.


   Paragrafo 3 - Schemi del bilancio

   3. SCHEMI DEL BILANCIO

   Gli  schemi  dello  stato  patrimoniale,  del conto economico, del
prospetto  delle  variazioni  del  patrimonio  netto,  del rendiconto
finanziario   e   della   nota   integrativa   relativi  al  bilancio
dell'impresa   sono   indicati   nell'appendice   A   delle  presenti
istruzioni, quelli relativi al bilancio consolidato nell'appendice B.
   Gli  schemi  di  stato  patrimoniale  e  di  conto  economico sono
costituiti   da   voci   (contrassegnate  da  numeri),  da  sottovoci
(contrassegnate  da  lettere)  e da ulteriori dettagli informativi (i
"di  cui"  delle  voci  e delle sottovoci). Le voci, le sottovoci e i
relativi dettagli informativi costituiscono i conti del bilancio.
   E'  consentita l'aggiunta di nuove voci, purche' il loro contenuto
non sia riconducibile ad alcuna delle voci gia' previste dagli schemi
e solo se si tratti di importi di rilievo. Altre informazioni possono
essere fornite nella nota integrativa.
   Le  sottovoci  previste  dagli  schemi  possono essere raggruppate
quando ricorra una delle due seguenti condizioni:
    a) l'importo delle sottovoci sia irrilevante;
    b) il  raggruppamento  favorisca  la  chiarezza  del bilancio; in
questo  caso  la  nota  integrativa  deve  contenere distintamente le
sottovoci oggetto di raggruppamento.
   Per  ogni  conto  dello  stato  patrimoniale e del conto economico
occorre  indicare  anche  l'importo  dell'esercizio  precedente. Se i
conti  non sono comparabili, quelli relativi all'esercizio precedente
devono  essere  adattati;  la  non  comparabilita'  e l'adattamento o
l'impossibilita'  di  questo  sono  segnalati e commentati nella nota
integrativa.
   Le  attivita'  e  le  passivita',  i  costi e i ricavi non possono
essere  fra  loro  compensati, salvo che cio' sia ammesso o richiesto
dai principi contabili internazionali o dalle presenti disposizioni.
   Nello stato patrimoniale e nel conto economico non sono indicati i
conti  che  non  presentano  importi  ne' per l'esercizio al quale si
riferisce il bilancio ne' per quello precedente.
   Se  un  elemento  dell'attivo o del passivo ricade sotto piu' voci
dello  stato  patrimoniale,  nella  nota  integrativa deve annotarsi,
qualora  cio' sia necessario ai fini della comprensione del bilancio,
la  sua  riferibilita'  anche a voci diverse da quella nella quale e'
iscritto.
   Nel  conto  economico  (schemi  e nota integrativa) i ricavi vanno
indicati senza segno, mentre i costi vanno indicati fra parentesi.


   Paragrafo 4 - Collegamento fra contabilita' e bilancio

   4. COLLEGAMENTO FRA CONTABILITA' E BILANCIO

   Le  modalita'  di  tenuta  del sistema contabile (piano dei conti,
criteri  di  contabilizzazione  ecc.)  adottate  dalle banche e dalle
societa'  finanziarie devono consentire il raccordo tra le risultanze
contabili e i conti del bilancio.
   A questo scopo occorre che nel sistema informativo contabile siano
presenti  e  agevolmente  reperibili  tutti  gli elementi informativi
necessari  ad  assicurare  tale  raccordo;  in  sede di redazione del
bilancio la coerenza tra le evidenze contabili sistematiche e i conti
del bilancio deve essere assicurata anche mediante apposite scritture
di riclassificazione.
   Analogamente,  nel  sistema  informativo  contabile  devono essere
presenti  e  agevolmente  reperibili  tutti  gli elementi informativi
necessari  a  redigere  il  prospetto delle variazioni del patrimonio
netto, il rendiconto finanziario e la nota integrativa.


   Paragrafo 5 - Definizioni

   5. DEFINIZIONI

   Nella   redazione   del   bilancio  si  applicano  le  definizioni
(attivita'   finanziarie,   portafoglio  di  negoziazione,  strumenti
derivati, fiscalita' differita ecc.) stabilite nei principi contabili
internazionali nonche' quelle di seguito indicate.

   5.1 Banche
   Rientrano in questa categoria:
    a) le  banche  comunitarie autorizzate dalle competenti autorita'
di vigilanza e incluse nell'elenco di cui all'art. 11 della direttiva
2000/12/CE;
    b) le   banche   extracomunitarie  autorizzate  dalle  competenti
autorita'  di  vigilanza  ad  esercitare  l'attivita'  di  banca come
definita dall'art. 1 della direttiva 2000/12/CE;
    c) le banche centrali;
    d) gli  organismi  internazionali  a  carattere  bancario  (Banca
Internazionale   per   la   Ricostruzione  e  lo  Sviluppo,  Societa'
Finanziaria  Internazionale,  Banca Interamericana di Sviluppo, Banca
Asiatica  di  Sviluppo, Banca Africana di Sviluppo, Banca di Sviluppo
del Consiglio d'Europa, Nordik Investment Bank, Banca di Sviluppo dei
Caraibi,   Banca   Europea   d'Investimenti,  Banca  Europea  per  la
Ricostruzione  e  lo  Sviluppo, Banca dei Regolamenti Internazionali,
Agenzia  Multilaterale  di Garanzia degli Investimenti, Fondo Europeo
per gli Investimenti).

   5.2 Banca Centrale
   Vi rientra anche la Banca Centrale Europea.

   5.3 Clientela
   Rientrano  in  questa  categoria  tutti  i  soggetti diversi dalle
banche.

   5.4 Societa' finanziarie
   Rientrano in questa categoria:
    a) le  societa'  di  gestione  del risparmio e le SICAV di cui al
decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58;
    b) le societa' finanziarie capogruppo dei gruppi bancari iscritti
nell'albo di cui all'art. 64 del T.U.B.;
    c) le  societa'  di  intermediazione  mobiliare di cui al decreto
legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (Testo Unico dell'intermediazione
finanziaria, di seguito "T.U.F.");
    d)   i  soggetti  operanti  nel  settore finanziario previsti dai
titoli  V  e  V-bis  del  T.U.B.  nonche' le societa' esercenti altre
attivita' finanziarie indicate nell'art. 59, comma 1, lett. b), dello
stesso T.U.B.;
    e) le societa' finanziarie estere che svolgono attivita' analoghe
a quelle esercitate dalle societa' di cui alle lettere precedenti.

   5.5 Gruppo Bancario
   Con  il  termine "gruppo bancario" si indica il gruppo di societa'
bancarie,  finanziarie  e  strumentali  iscritto  nell'albo  previsto
dall'art.  64  del  T.U.B..  Ai  fini  delle presenti disposizioni vi
rientrano convenzionalmente anche le societa' bancarie, finanziarie e
strumentali   controllate   in  modo  congiunto  (in  via  diretta  e
indiretta)  quando si verificano entrambe le due seguenti condizioni:
a)  la  partecipazione  e'  pari  o  superiore  al  20  per cento del
capitale; b) la societa' e' consolidata con il metodo proporzionale.

   5.6 Crediti
   Con  il  termine  "crediti"  si indica il portafoglio di strumenti
finanziari,  inclusi  i  titoli  di debito, non quotati che lo IAS 39
denomina "finanziamenti e crediti" ("loans and receivables").

   5.7 Crediti e debiti "a vista"
   Sono  considerati crediti e debiti "a vista" le disponibilita' che
possono  essere  ritirate da parte del creditore in qualsiasi momento
senza  preavviso  o  con  un  preavviso  di  24  ore  o  di un giorno
lavorativo. Il periodo di preavviso e' quello compreso fra la data in
cui  il  preavviso  stesso  viene notificato e la data in cui diventa
esigibile il rimborso.
   Rientrano  tra  i  crediti  e  i debiti "a vista" anche quelli con
vincolo  contrattuale  di  scadenza  pari  a  24  ore  o  a un giorno
lavorativo.

   5.8 Finanziamenti
   Con  il  termine  "finanziamenti"  si  indicano  le attivita' e le
passivita'  finanziarie  per  cassa diverse dai titoli di debito, dai
titoli   di   capitale  e  dalle  quote  di  O.I.C.R.  (organismi  di
investimento collettivo del risparmio).

   5.9 Derivati finanziari
   Con  il  termine  "derivati  finanziari"  si  fa  riferimento agli
strumenti  derivati,  diversi  dai derivati su crediti, come definiti
dallo IAS 39.
   Nella presente categoria rientrano ad esempio:
    a) i contratti di compravendita non ancora regolati (a pronti o a
termine) di titoli e di valute;
    b) i  contratti  derivati  con  titolo  sottostante  ("futures" e
"options" con titolo sottostante, contratti a premio);
    c) i  contratti  derivati  su  valute ("domestic currency swaps",
"currency options" ecc.);
    d) i  contratti  derivati  senza  titolo  sottostante collegati a
tassi  di  interesse,  a indici o ad altre attivita' ("futures" senza
titolo   sottostante,   "interest   rate   options",   "forward  rate
agreements", "interest rate swaps" ecc.).

   Per  i  contratti derivati di cui alle lettere b), c) e d) valgono
le seguenti definizioni:
    1) "future": il contratto derivato standardizzato con il quale le
parti  si  impegnano  a scambiare a una data prestabilita determinate
attivita'  oppure  a versare o a riscuotere un importo determinato in
base all'andamento di un indicatore di riferimento;
    2) "opzione":  il  contratto derivato che attribuisce a una delle
parti,  dietro  il  pagamento  di  un  corrispettivo detto premio, la
facolta'  -  da  esercitare  entro un dato termine o alla scadenza di
esso  -  di  acquistare o di vendere determinate attivita' a un certo
prezzo   oppure   di   riscuotere  un  importo  determinato  in  base
all'andamento di un indicatore di riferimento;
    3) "forward  rate  agreement" (FRA): il contratto derivato con il
quale  le  parti  si  impegnano  a  versare o a riscuotere a una data
prestabilita  un  importo  determinato  in  base  all'andamento di un
indicatore di riferimento;
    4) "interest rate swap" (IRS): il contratto derivato con il quale
le  parti  si  impegnano a versare o a riscuotere a date prestabilite
importi  determinati  in  base al differenziale di tassi di interesse
diversi;
    5) "domestic  currency  swap": il contratto derivato con il quale
le   parti  si  impegnano  a  versare  o  a  riscuotere  a  una  data
prestabilita  un  importo  determinato  in  base al differenziale del
tasso  di  cambio  contrattuale  e  di  quello  corrente alla data di
scadenza dell'operazione;
    6) "currency  interest  rate  swap": il contratto derivato con il
quale le parti si impegnano, all'inizio e al termine del contratto, a
scambiare  flussi  monetari (capitale) espressi in due diverse valute
e,  periodicamente,  a  versare o a riscuotere importi determinati in
base ai tassi di interesse espressi nelle due anzidette valute.

   5.10 Derivati creditizi
   Con  il  termine  "derivati  creditizi" si indicano quei contratti
derivati  che  perseguono  la  finalita'  di trasferire il rischio di
credito  sottostante  a  una  determinata  attivita' (c.d. "reference
obligation")  dal  soggetto che acquista protezione (c.d. "protection
buyer")  al soggetto che vende protezione (c.d. "protection seller").
In  tali  operazioni l'oggetto della transazione e' rappresentato dal
rischio   di  credito  in  capo  a  un  prenditore  finale  di  fondi
("reference entity")(l).
   In via generale e' possibile distinguere tre categorie di derivati
su crediti:
    a) i  contratti ("credit default swap", ecc.) nei quali l'obbligo
per il "protection seller" di adempiere all'obbligazione prevista dal
contratto si ha al verificarsi di un determinato "credit event" (2);
    b) contratti  ("credit  spread option", "credit spread swap") nei
quali   l'obbligo   ad  adempiere  del  "protection  seller"  dipende
dall'andamento di mercato della "reference obligation";
    c) contratti  (ad esempio, "total rate of return swap") nei quali
il   "protection  buyer"  e  il  "protection  seller"  si  scambiano,
rispettivamente, l'ammontare complessivo dei flussi di cassa generati
dalla "reference obligation" e i flussi di cassa legati a un tasso di
interesse  di  mercato  maggiorato  o  diminuito  di  un  determinato
"spread" ("reference rate").

   Per i contratti sopra indicati valgono le seguenti definizioni:
    1) Il  "credit  default  product" e' un contratto con il quale il
"protection  seller"  assume  il  rischio  di  credito relativo a una
determinata  attivita' ("reference obligation") dietro corresponsione
di  un premio da parte del "protection buyer". Il "protection seller"
si  impegna  a  pagare  al  "protection  buyer",  nel  caso in cui si
verifichi un "credit event", un importo pari :
     - al  deprezzamento della "reference obligation" rispetto al suo
valore iniziale ("cash settlement variable");
     - all'intero  valore  nozionale  della "reference obligation" in
cambio  della  consegna ("physical delivery") della stessa o di altro
strumento finanziario equivalente ("deliverable obligation") indicato
nel contratto;
     - a un ammontare fisso predeterminato ("binary payout").
    2) Le  "credit-linked  notes"  (CLN) possono assimilarsi a titoli
emessi  dal  "protection  buyer"  o  da  una  societa'  veicolo i cui
detentori  ("protection  seller")  -  in cambio di un rendimento pari
alla  somma del rendimento di un titolo (generalmente "risk-free") di
pari  durata  e  del  premio ricevuto per la copertura del rischio di
credito  sulla  "reference  (3)obligation"  assumono  il  rischio  di
perdere  (totalmente  o  parzialmente)  il  capitale a scadenza ed il
connesso  flusso  di  interessi  al  verificarsi di un "credit event"
relativo   alla  "reference  entity".  Nella  sostanza  le  CLN  sono
costituite  dalla combinazione di un "titolo ospite" e di un derivato
su crediti.
    3) Il  "Credit  spread option" (CSO) e' un contratto con il quale
il  "protection  buyer" si riserva il diritto, dietro pagamento di un
premio,  di  riscuotere  dal "protection seller" una somma dipendente
dalla differenza positiva tra lo "spread" di mercato e quello fissato
nel  contratto  ("strike spread") applicata al valore nozionale della
"reference obligation".
    4) Il  "Credit spread swap" (CSS) e' un contratto con il quale il
"protection   buyer"   acquisisce   il   diritto  di  riscuotere  dal
"protection  seller", alla data di scadenza del contratto stesso, una
somma  corrispondente  alla  differenza  positiva  tra lo "spread" di
mercato  corrente a tale data e quello fissato nel contratto ("strike
spread')  applicata  al valore nozionale della "reference obligation"
ed  assume parallelamente l'obbligo di versare al "protection seller"
il controvalore della differenza negativa tra i due "spread".
    5) Il  "total  rate of return swap" (TROR) e' un contratto con il
quale  il  "protection  buyer"  (detto anche "total return payer") si
impegna  a  cedere  tutti i flussi di cassa generati dalla "reference
obligation"   al  "protection  seller"  (detto  anche  "total  return
receiver")  il  quale  trasferisce  in  contropartita  al "protection
buyer"  flussi di cassa collegati all'andamento del "reference rate".
Alle date di pagamento dei flussi di cassa cedolari (oppure alla data
di  scadenza  del  contratto)  il 'total return payer" corrisponde al
"total  return  receiver"  l'eventuale apprezzamento della "reference
obligation";  nel  caso di deprezzamento della "reference obligation"
sara'  invece  il  "total  return  receiver"  a  versare  il relativo
controvalore  al "total return payer". In sostanza, il TROR configura
un prodotto finanziario strutturato, costituito dalla combinazione di
un  derivato  su  crediti  e  di  un  derivato  su tassi di interesse
("interest rate swap").

   In  bilancio  i  derivati  creditizi sono trattati come i derivati
finanziari  oppure  come  garanzie  finanziarie, sulla base di quanto
previsto dallo IAS 39.

   5.11 Operazioni "fuori bilancio"
   La  locuzione  "operazioni  fuori  bilancio"  indica l'insieme dei
derivati,  creditizi  e finanziari, delle garanzie rilasciate e degli
impegni irrevocabili a erogare fondi.

   5.12 Valori quotati
   Rientrano nella presente categoria gli strumenti finanziari il cui
prezzo  e'  quotato  su  un  mercato  attivo,  secondo la definizione
prevista dallo IAS 39.

   5.13 Attivita' e passivita' in valuta
   Tra  le attivita' e le passivita' (in bilancio e "fuori bilancio")
in  valuta devono figurare, oltre quelle denominate esplicitamente in
una  valuta diversa dall'euro, anche quelle che prevedono clausole di
indicizzazione finanziaria collegate al tasso di cambio dell'euro con
una determinata valuta o con un determinato paniere di valute.

   5.14 Strumenti finanziari strutturati
   Si  definiscono  "strumenti  finanziari strutturati" gli strumenti
finanziari  per  cassa che contengono uno o piu' derivati incorporati
che  soddisfano  le  condizioni  stabilite  dallo  IAS 39 per il loro
scorporo dal contratto "ospite".

   5.15 Sofferenze
   La  definizione  di  "sofferenza"  corrisponde  a quella stabilita
dalle vigenti segnalazioni di vigilanza.

   5.16 Esposizioni incagliate
   La  definizione  di  "esposizione incagliata" corrisponde a quella
stabilita dalle vigenti segnalazioni di vigilanza.

   5.17 Esposizioni ristrutturate
   La definizione di "esposizione ristrutturata" corrisponde a quella
stabilita dalle vigenti segnalazioni di vigilanza.

   5.18 Esposizioni scadute
   Le  "esposizioni  scadute"  corrispondono alle esposizioni scadute
e/o  sconfinanti  in via continuativa da oltre 180 giorni, secondo la
definizione prevista nelle vigenti segnalazioni di vigilanza.

   5.19 Rischio paese
   Le esposizioni soggette al "rischio paese" sono le esposizioni non
garantite  verso  Paesi a rischio non riconducibili alle categorie di
esposizioni  deteriorate  (in sofferenza, incagliate, ristrutturate e
scadute).
   Per l'individuazione dei "Paesi a rischio" occorre distinguere due
situazioni  (cfr.  la Circolare n. 229 del 21 aprile 1999 "Istruzioni
di Vigilanza per le banche", Cap. XII, emanata dalla Banca d'Italia):
1) le banche che ai fini del calcolo delle rettifiche forfettarie per
il   rischio   paese  applicano  la  "metodologia  analitica"  devono
includere  in  tale  nozione  i  Paesi  classificati  nelle classi di
rischio  maggiori  di  zero; 2) le altre banche, che ai medesimi fini
adottano    la    "metodologia    semplificata",   devono   includere
nell'anzidetta categoria i paesi rientranti nella "zona B".

   5.20 Esposizioni deteriorate
   Esposizioni  verso  singoli  debitori  che  incontrano difficolta'
nell'adempiere pienamente alle proprie obbligazioni contrattuali. Nel
caso  delle  societa' bancarie e finanziarie appartenenti a un gruppo
bancario   le  attivita'  deteriorate  corrispondono  alla  somma  di
sofferenze, incagli, esposizioni ristrutturate, esposizioni scadute.

   5.21 Originator
   Con  il  termine  "originator"  si  indica  il  soggetto che nelle
operazioni  di  cartolarizzazione  cede  alla  "societa'  veicolo" le
esposizioni oggetto di cartolarizzazione.

   5.22   Operazioni   di   cartolarizzazione:   esposizioni  senior,
mezzanine e junior
   La  categoria  "senior"  indica le esposizioni nei confronti delle
cartolarizzazioni   che  sono  rimborsate  per  prime.  La  categoria
"junior"  indica  le  esposizioni verso le cartolarizzazioni che sono
rimborsate  per  ultime  (tali esposizioni sono quelle che coprono le
prime  perdite  prodotte dall'operazione di cartolarizzazione). Nella
categoria   "mezzanine"  figurano  le  esposizioni  aventi  priorita'
intermedie, ancorche' tra loro differenziate, di rimborso(3).

   5.23 Attivita' materiali
   Le   "attivita'  materiali"  comprendono  sia  gli  immobili,  gli
impianti  e  i macchinari e le altre attivita' materiali disciplinate
dallo  IAS 16 sia gli investimenti immobiliari (terreni e fabbricati)
disciplinati  dallo  IAS  40.  Sono  incluse  le attivita' oggetto di
operazioni  di  locazione  finanziaria  (per i locatari) e di leasing
operativo   (per   i  locatori)  nonche'  le  migliorie  e  le  spese
incrementative  sostenute  su  beni  di  terzi  purche'  relative  ad
attivita' materiali identificabili e separabili (es. ATM).

   5.24 Attivita' immateriali
   Le  "attivita'  immateriali"  comprendono  l'avviamento e le altre
attivita'  immateriali  disciplinate  dallo  IAS  38. Sono incluse le
attivita'  oggetto  di  operazioni  di  locazione  finanziaria (per i
locatari) e di leasing operativo (per i locatori).

   5.25 Partecipazioni
   Per  "partecipazioni"  si  intendono le partecipazioni in societa'
controllate  (IAS  27),  in societa' sottoposte a controllo congiunto
(IAS  31)  nonche' quelle in societa' sottoposte a influenza notevole
(IAS 28).

   5.26 Rettifiche di valore e riprese di valore
   Le   rettifiche   di   valore   consistono  nella  svalutazione  o
nell'ammortamento  delle attivita' diverse da quelle valutate al fair
value  con  iscrizione delle variazioni di valore nel conto economico
(attivita'   finanziarie  detenute  per  la  negoziazione,  attivita'
finanziarie  valutate  al fair value). Rientrano convenzionalmente in
tale nozione anche gli accantonamenti effettuati a fronte di garanzie
rilasciate (inclusi i derivati su crediti ad essi assimilati ai sensi
dello  IAS  39) o di impegni a erogare fondi assunti nei confronti di
terzi.  Le  riprese  di  valore consistono nel ripristino di valore -
dovuto sia al miglioramento del merito creditizio del debitore sia al
trascorrere  del  tempo  - delle attivita', delle garanzie rilasciate
(inclusi  i derivati su crediti ad essi assimilati ai sensi dello IAS
39) e degli impegni precedentemente svalutati.

   5.27 Attivita' e passivita' subordinate
   Hanno   carattere   subordinato  le  attivita'  e  le  passivita',
rappresentate  o meno da titoli, il cui diritto al rimborso, nel caso
di  liquidazione dell'ente emittente o di sua sottoposizione ad altra
procedura  concorsuale, puo' essere esercitato da parte del creditore
solo  dopo  quelli  degli altri creditori non egualmente subordinati.
Sono  esclusi  gli  strumenti  patrimoniali  che  secondo  i principi
contabili internazionali hanno caratteristiche di patrimonio netto.

   5.28  Attivita'  non  correnti  e  gruppi  di  attivita' in via di
dismissione
   Rientrano in tale definizione le attivita' (materiali, immateriali
e  finanziarie) non correnti e i gruppi di attivita' (rami d'azienda,
linee  di  produzione  ecc.)  in via di dismissione come disciplinati
dall'IFRS 5.
   Tale aggregato e' composto da:
    (a) singole  attivita' non correnti o gruppi di attivita' che non
soddisfano  i  requisiti stabiliti dall'IFRS 5 per essere qualificati
come  "unita'  operative  dimesse"  ("discontinued operations"). Tali
attivita'  sono  indicate convenzionalmente con la locuzione "singole
attivita'";
    (b) le  "unita'  operative dismesse". Questi gruppi sono indicati
con la locuzione "gruppi di attivita' in via di dismissione".


--------------------
          (1)  "Referente entity" e' il soggetto o il Paese (nel caso
          di   rischio   sovrano)  cui  si  riferisce  la  "reference
          obligation".
          (2)  L'evento  che,  secondo quanto concordato dalle parti,
          determina  l'obbligo  da  parte  del "protection seller" di
          adempiere  all'obbligazione  prevista  dal  contratto. Esso
          puo'  verificarsi  ad esempio al momento del fallimento del
          debitore  ("bankruptcy")  o a seguito di un certo numero di
          mancati pagamenti (failure to pay").
          (3)  A  titolo  di  esempio,  si  ipotizzi  che a fronte di
          un'operazione di cartolarizzazione vengano emessi titoli di
          tipologie  differenti  A,  B,  C,  D ordinati per priorita'
          decrescente  di  rimborso.  In  tal  caso nelle esposizioni
          "senior"  vanno  ricondotti  i  titoli di tipo A (priorita'
          massima  nel rimborso), nelle esposizioni "mezzanine" vanno
          indicati  i  titoli  di  tipo  B e C (priorita' intermedie,
          ancorche'  tra  loro  differenziate,  di  rimborso),  nelle
          esposizioni di tipo "junior" figurano i titoli di tipo D.


   Capitolo 2. - IL BILANCIO DELL'IMPRESA

   Paragrafo 1 - Disposizioni generali

   1. DISPOSIZIONI GENERALI

   Il  bilancio  e'  redatto  in unita' di euro(1) ad eccezione della
nota  integrativa che deve essere redatta in migliaia di euro oppure,
a discrezione della banca quando ricorrono determinate condizioni(2),
in milioni di euro.

   Paragrafo 2 - Lo stato patrimoniale

   2. LO STATO PATRIMONIALE
   Nel   presente  paragrafo  sono  indicate  le  istruzioni  per  la
compilazione  delle  voci,  delle  sottovoci  e dei relativi dettagli
informativi dello stato patrimoniale.

   2.1 Attivo

   10. Cassa e disponibilita' liquide
   Formano oggetto di rilevazione nella presente voce:
    (a) le  valute  aventi  corso  legale, comprese le banconote e le
monete divisionali estere;
    (b) i  depositi  liberi  verso  la Banca Centrale del Paese o dei
Paesi  in  cui la banca o la societa' finanziaria risiede con proprie
filiali.

   20. Attivita' finanziarie detenute per la negoziazione
   Nella  presente  voce  figurano  tutte  le  attivita'  finanziarie
(titoli  di debito, titoli di capitale, finanziamenti, derivati ecc.)
allocate  nel  portafoglio  di  negoziazione.  Vi  rientrano anche le
partecipazioni  in  imprese  sottoposte  a  influenza  notevole  o  a
controllo  congiunto  che,  rispettivamente,  lo  IAS  28 e lo IAS 31
consentono di assegnare a tale portafoglio.

   30. Attivita' finanziarie valutate al fair value
   Nella  presente  voce  figurano tutte le attivita' finanziarie per
cassa  (titoli di debito, titoli di capitale, ecc.) designate al fair
value  con i risultati valutativi iscritti nel conto economico, sulla
base  della  facolta'  riconosciuta  alle  imprese  (c.d. "fair value
option") dallo IAS 39, dallo IAS 28 e dallo IAS 31.

   40. Attivita' finanziarie disponibili per la vendita
   Nella  presente  voce  figurano  tutte  le  attivita'  finanziarie
(titoli  di  debito,  titoli  di  capitale,  ecc.)  classificate  nel
portafoglio disponibile per la vendita.

   50. Attivita' finanziarie detenute sino alla scadenza
   Nella  presente  voce  figurano  i  titoli  di  debito quotati e i
finanziamenti  quotati  allocati  nel  portafoglio detenuto sino alla
scadenza.

   60. Crediti verso banche
   Nella  presente voce figurano le attivita' finanziarie non quotate
verso  banche (conti correnti, depositi cauzionali, titoli di debito,
crediti   di   funzionamento,   ecc.)  classificate  nel  portafoglio
"crediti".
   Sono  inclusi  anche  i  crediti verso Banche Centrali diversi dai
depositi liberi (esempio, riserva obbligatoria).

   70. Crediti verso clientela
   Nella  presente voce figurano le attivita' finanziarie non quotate
verso   clientela   (mutui,   operazioni  di  locazione  finanziaria,
operazioni  di factoring, titoli di debito, crediti di funzionamento,
ecc.)  allocate  nel  portafoglio  "crediti".  Sono  anche  inclusi i
crediti  verso  gli  Uffici  Postali  e  la Cassa Depositi e Prestiti
nonche'  i  margini di variazione presso organismi di compensazione a
fronte di operazioni su contratti derivati.
   I  prestiti  erogati  a  valere  su fondi forniti dallo Stato o da
altri  enti  pubblici e destinati a particolari operazioni di impiego
previste  e  disciplinate  da  apposite  leggi ("crediti con fondi di
terzi  in  amministrazione") sono rilevati in questa voce, sempre che
sui  prestiti  e  sui  fondi  maturino  interessi, rispettivamente, a
favore e a carico dell'ente prestatore.
   Non  figurano,  invece,  i  crediti  erogati  a  valere  su  fondi
amministrati  per  conto  dello Stato o di altri enti pubblici la cui
gestione  sia  remunerata  esclusivamente  con un compenso forfetario
(commissione)  e  che  rivestano,  pertanto, natura di mero servizio.
Tuttavia,  se  i  crediti  suddetti  comportino  un  rischio a carico
dell'azienda, essi vanno inclusi per la relativa quota nella presente
voce.
   Gli effetti e i documenti che le banche ricevono salvo buon fine o
al  dopo  incasso  e dei quali le banche stesse curano il servizio di
incasso  per  conto dei soggetti cedenti devono essere registrati nei
conti  dello  stato  patrimoniale  (cassa,  crediti e debiti verso le
banche  e  verso  clientela)  solo al momento del regolamento di tali
valori.
   Per  la  determinazione  della  data  di  regolamento  puo'  farsi
riferimento  a quella in cui matura la valuta economica di addebito o
di  accredito  dei valori stessi sui conti intrattenuti con le banche
corrispondenti e con i clienti.
   Pertanto,  se  nella  contabilita'  aziendale il portafoglio salvo
buon  fine e' accreditato (addebitato) nei conti correnti dei clienti
prima  della maturazione della relativa valuta economica, occorre che
in  bilancio  il  saldo  contabile di tali conti venga depurato degli
accrediti  (addebiti)  la cui valuta non sia ancora giunta a scadenza
alla  data di chiusura dell'esercizio. Si procede in modo analogo per
gli  addebiti  e  per  gli  accrediti non ancora liquidi presenti nei
conti   correnti   delle  banche  corrispondenti  nonche'  dei  conti
"cedenti".
   Le  suddette rettifiche e le altre che risultassero necessarie per
assicurare  il  rispetto  delle  presenti  istruzioni  devono  essere
effettuate  mediante  apposite  scritture  di  riclassificazione  che
garantiscano  la  necessaria  coerenza  tra le evidenze contabili e i
conti del bilancio. Eventuali transitorie differenze tra le attivita'
e  le  passivita', dipendenti dagli "scarti" fra le valute economiche
applicate  nei  diversi conti, sono registrate in bilancio, a seconda
del  segno,  nella  voce  150 dell'attivo ("altre attivita'") o nella
voce 100 del passivo ("altre passivita'").
   Le rettifiche anzidette, se di importo apprezzabile, vanno esposte
nelle   "Altre   informazioni"   della   nota  integrativa  indicando
separatamente  quelle  di  segno  "dare" (effetti, documenti e valori
similari  addebitati s.b.f. nei conti correnti oppure inviati a terzi
senza  addebito in conto, non ancora liquidi alla data di riferimento
del  bilancio;  effetti,  documenti e valori similari ancora presenti
nei  "portafogli  centrali"  oppure  presso  la  "cassa cambiali") da
quelle  di  segno  "avere"  (cd.  conti  "cedenti"  nonche'  effetti,
documenti  e  valori  similari accreditati s.b.f. nei conti correnti,
non ancora liquidi alla data di riferimento del bilancio).
   Gli  effetti  e  i documenti scontati pro-soluto vanno rilevati in
base  al  valore nominale al netto dei risconti passivi. Sono inclusi
gli  effetti  e  i  documenti  scontati  pro-soluto  e  trasmessi per
l'incasso a proprie filiali o a terzi.

   80. Derivati di copertura
   Nella  presente  voce  figurano  i derivati finanziari e creditizi
(sempreche'  non  assimilabili  alle garanzie ricevute secondo lo IAS
39)   di  copertura,  che  alla  data  di  riferimento  del  bilancio
presentano un fair value positivo.

   90. Adeguamento  di  valore delle attivita' finanziarie oggetto di
copertura generica
   Nella  presente  voce  figura il saldo, positivo o negativo, delle
variazioni  di  valore  delle attivita' oggetto di copertura generica
("macrohedging") dal rischio di tasso d'interesse, in applicazione di
quanto previsto dallo IAS 39, paragrafo 89A.

   100. Partecipazioni
   Formano   oggetto   di   rilevazione   nella   presente   voce  le
partecipazioni in societa' controllate, controllate in modo congiunto
e  sottoposte  ad  influenza  notevole,  diverse da quelle ricondotte
nelle  voci 20 "Attivita' finanziarie detenute per la negoziazione" e
30  "Attivita' finanziarie valutate al fair value" ai sensi dello IAS
28, paragrafo 1, e IAS 31, paragrafo 1.

   110. Attivita' materiali
   Figurano  nella  presente  voce  le  attivita'  materiali  ad  uso
funzionale  e  quelle  detenute  a  scopo  di  investimento  di  cui,
rispettivamente, agli IAS 16 e 40 nonche' quelle oggetto di locazione
finanziaria  (per  il  locatario)  e  di  leasing  operativo  (per il
locatore) di cui allo IAS 17.

   120. Attivita' immateriali
   Figurano  nella presente voce le attivita' immateriali di cui allo
IAS  38  nonche'  quelle  oggetto  di  locazione  finanziaria (per il
locatario)  e  di leasing operativo (per il locatore) di cui allo IAS
17.

   130. Attivita' fiscali
   Nella  presente  voce  figurano  le  attivita' fiscali (correnti e
anticipate).

   140.  Attivita'  non  correnti  e  gruppi  di  attivita' in via di
dismissione
   Figurano  nella presente voce le "singole attivita'" e i gruppi di
attivita' in via di dismissione di cui all'IFRS 5.

   150. Altre attivita'
   Nella  presente  voce sono iscritte le attivita' non riconducibili
nelle altre voci dell'attivo dello stato patrimoniale.
   Sono inclusi, ad esempio:
    a) l'oro, l'argento e i metalli preziosi;
    b) il  valore positivo dei contratti di gestione (c.d. "servicing
assets") di cui allo IAS 39;
    c) i ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle
relative attivita' finanziarie;
    d) eventuali  rimanenze  di beni secondo la definizione dello IAS
2;
    e) le  migliorie  e  le spese incrementative sostenute su beni di
terzi   diverse   da   quelle   riconducibili  alla  voce  "attivita'
materiali".
   Possono  anche figurarvi eventuali rimanenze (di "saldo debitore")
di   partite   viaggianti  e  sospese  non  attribuite  ai  conti  di
pertinenza, purche' di importo complessivamente irrilevante.

   2.2 Passivo
   10. Debiti verso banche
   Nella  presente voce figurano i debiti verso banche, qualunque sia
la  loro  forma  tecnica  (depositi,  conti correnti, finanziamenti),
diversi da quelli ricondotti nelle voci 40 "passivita' finanziarie di
negoziazione"  e 50 "passivita' finanziarie valutate al fair value" e
dai   titoli   di   debito   indicati   nella  voce  30  ("titoli  in
circolazione"). Sono inclusi i debiti di funzionamento.

   20. Debiti verso clientela
   Nella  presente  voce figurano i debiti verso clientela, qualunque
sia  la loro forma tecnica (depositi, conti correnti, finanziamenti),
diversi da quelli ricondotti nelle voci 40 "passivita' finanziarie di
negoziazione"  e 50 "passivita' finanziarie valutate al fair value" e
dai   titoli   di   debito   indicati   nella  voce  30  ("titoli  in
circolazione"). Sono inclusi i margini di variazione presso organismi
di compensazione a fronte di operazioni su contratti derivati nonche'
i  debiti  di  funzionamento  (diversi  da  quelli  connessi  con  il
pagamento  di  forniture  di  beni e servizi, da ricondurre alla voce
"altre passivita'").

   30. Titoli in circolazione
   Nella  presente  voce  figurano  i  titoli emessi (inclusi i buoni
fruttiferi,  i certificati di deposito e gli assegni circolari emessi
al portatore), quotati e non quotati, valutati al costo ammortizzato.
L'importo e' al netto dei titoli riacquistati.
   Sono  anche  inclusi  i  titoli  che  alla data di riferimento del
bilancio risultano scaduti ma non ancora rimborsati.
   Va  esclusa la quota dei titoli di debito di propria emissione non
ancora collocata presso terzi.

   40. Passivita' finanziarie di negoziazione
   Formano  oggetto  di rilevazione nella presente voce le passivita'
finanziarie,  qualunque  sia la loro forma tecnica (titoli di debito,
finanziamenti ecc.), classificate nel portafoglio di negoziazione.
   Va  esclusa la quota dei titoli di debito di propria emissione non
ancora collocata presso terzi.

   50. Passivita' finanziarie valutate al fair value
   Formano  oggetto  di rilevazione nella presente voce le passivita'
finanziarie,  qualunque  sia la loro forma tecnica (titoli di debito,
finanziamenti   ecc.),  designate  al  fair  value  con  i  risultati
valutativi  iscritti  nel  conto economico, sulla base della facolta'
riconosciuta alle imprese (c.d. "fair value option") dallo IAS 39.
   Va  esclusa la quota dei titoli di debito di propria emissione non
ancora collocata presso terzi.

   60. Derivati di copertura
   Nella  presente  voce  figurano i derivati, finanziari e creditizi
(sempre  che  non  assimilabili alle garanzie ricevute ai sensi dello
IAS  39),  di  copertura  che  alla  data di riferimento del bilancio
presentano un fair value negativo.

   70.  Adeguamento di valore delle passivita' finanziarie oggetto di
copertura generica
   Forma  oggetto  di  rilevazione  nella  presente  voce  il  saldo,
positivo  o  negativo,  delle  variazioni  di valore delle passivita'
oggetto  di  copertura generica ("macrohedging") dal rischio di tasso
d'interesse,  in  applicazione  di  quanto  previsto  dallo  IAS  39,
paragrafo 89A.

   80. Passivita' fiscali
   Nella  presente  voce  figurano  le passivita' fiscali (correnti e
differite).

   90. Passivita' associate ad attivita' in via di dismissione
   Nella  presente  voce  figurano le passivita' associate a "singole
attivita'"  e  a  gruppi  di attivita' in via di dismissione indicati
nella voce 140 dell'attivo.

   100. Altre passivita'
   Valgono,  in quanto applicabili, le medesime istruzioni della voce
160 dell'attivo ("altre attivita'").
   Nella presente voce vanno inoltre inclusi:
    a) gli  accordi  di pagamento che l'IFRS 2 impone di classificare
come debiti (cfr. IFRS 2, paragrafi 30 e 34);
    b) il  valore negativo dei contratti di gestione (c.d. "servicing
liabilities") di cui allo IAS 39;
    c) il  valore di prima iscrizione delle garanzie rilasciate e dei
derivati  su crediti ad esse assimilati ai sensi dello IAS 39 nonche'
le successive svalutazioni dovute al loro deterioramento;
    d) i  debiti  connessi  con  il  pagamento di forniture di beni e
servizi;
    e) i  ratei  passivi  diversi  da  quelli  da capitalizzare sulle
pertinenti passivita' finanziarie.

   120. Fondi per rischi ed oneri
   Nella  sottovoce  "fondi  di  quiescenza  e obblighi simili" vanno
indicati   esclusivamente  i  fondi  di  previdenza  complementare  a
prestazione definita e quelli a contribuzione definita (sempreche' vi
sia  una  garanzia,  legale  o  sostanziale,  sulla  restituzione del
capitale  e/o  sul  rendimento a favore dei beneficiari) classificati
come   "fondi   interni"   ai   sensi   della   vigente  legislazione
previdenziale.  I  restanti fondi di previdenza complementare ("fondi
esterni")  sono  inclusi soltanto se e' stata rilasciata una garanzia
sulla  restituzione  del  capitale  e/o  sul  rendimento a favore dei
beneficiari.  Il  rendiconto  dei  "fondi  interni"  e'  allegato  al
bilancio della banca o dell'ente finanziario.
   Nella  sottovoce "altri fondi" figurano i fondi per rischi e oneri
costituiti  in  ossequio  a  quanto  previsto  dai principi contabili
internazionali,   ad   eccezione   delle   svalutazioni   dovute   al
deterioramento  delle garanzie rilasciate e dei derivati creditizi ad
esse  assimilati  ai  sensi  dello  IAS 39, da ricondurre alle "altre
passivita'".

   130. Riserve da valutazione
   Nella  presente  voce  figurano le riserve da valutazione relative
alle attivita' finanziarie disponibili per la vendita, alle attivita'
materiali  e  immateriali  nell'ipotesi  di utilizzo del metodo della
rivalutazione,  alla copertura di investimenti esteri, alla copertura
dei flussi finanziari, alle differenze di cambio da conversione, alle
"singole  attivita'"  e  ai gruppi di attivita' in via di dismissione
(il dettaglio di quest'ultima componente va indicato inserendo il "di
cui:  relative  ad  attivita'  in via di dismissione"). Sono altresi'
incluse le riserve di rivalutazione iscritte in applicazione di leggi
speciali  di  rivalutazione,  anche  se  oggetto  di  "affrancamento"
fiscale.

   140. Azioni rimborsabili
   Nella presente voce devono essere indicate le azioni relativamente
alle   quali   la  societa'  emittente  ha  assunto  verso  il  socio
l'obbligazione di rimborso/riacquisto a un prezzo prefissato.

   150. Strumenti di capitale
   Nella presente voce figura l'ammontare complessivo degli strumenti
rappresentativi  di  patrimonio  netto,  diversi dal capitale e dalle
riserve.

   160. Riserve
   Nella  presente  voce  figurano  le  riserve  di  utili ("legale",
"statutaria", "per acquisto azioni proprie", "utili/perdite portati a
nuovo" ecc.).

   180. Capitale
   Nella  presente voce figura l'importo delle azioni (o delle quote)
emesse dalla banca o il suo fondo di dotazione, al netto dell'importo
del   capitale  sottoscritto  e  non  ancora  versato  alla  data  di
riferimento del bilancio. Sono incluse anche le azioni o le quote che
attribuiscono  ai  loro  possessori  una  maggiorazione del dividendo
rispetto ai soci ordinari.

   190. Azioni proprie
   Nella  presente  voce  vanno  indicate,  con il segno negativo, le
azioni proprie della banca detenute da quest'ultima.


--------------------
          (1)   A   tal   fine   occorre   procedere  agli  opportuni
          arrotondamenti  delle voci, delle sottovoci e dei "di cui",
          trascurando le frazioni degli importi pari o inferiori a 50
          centesimi  elevando  all'unita' superiore i decimi maggiori
          di  50  centesimi.  L'importo  arrotondato  delle  voci  va
          ottenuto   per   somma   degli  importi  arrotondati  delle
          sottovoci.  La  somma  algebrica delle differenze derivanti
          dagli   arrotondamenti   operati  sulle  voci  deve  essere
          ricondotta  tra le "altre attivita/passivita'" per lo stato
          patrimoniale,  tra  gli  "altri proventi/oneri di gestione"
          per  il  conto economico, nella voce "patrimonio netto" per
          il  prospetto delle variazioni del patrimonio netto e nella
          voce    "liquidita'    totale    netta   generata/assorbita
          nell'esercizio"    del    rendiconto    finanziario.    Gli
          arrotondamenti  dei  dati  contenuti nella nota integrativa
          vanno  effettuati  in  modo  da assicurare coerenza con gli
          importi  figuranti  negli schemi di stato patrimoniale e di
          conto economico.
          (2) Cfr. successivo paragrafo 6.


   Paragrafo 3 - Il conto economico

   3. IL CONTO ECONOMICO

   10. Interessi attivi e proventi assimilati

   20. Interessi passivi e oneri assimilati
   Nelle  presenti voci sono iscritti gli interessi attivi e passivi,
i  proventi  e  gli  oneri  assimilati  relativi,  rispettivamente, a
disponibilita'   liquide,   attivita'  finanziarie  detenute  per  la
negoziazione,  attivita'  finanziarie  disponibili  per  la  vendita,
attivita' finanziarie detenute sino alla scadenza, crediti, attivita'
finanziarie  valutate al fair value (voci 10, 20, 30, 40, 50, 60 e 70
dell'attivo)   e   a   debiti,  titoli  in  circolazione,  passivita'
finanziarie  di negoziazione, passivita' finanziarie valutate al fair
value  (voci  10, 20, 30, 40, 50 del passivo) nonche' eventuali altri
interessi maturati nell'esercizio.
   Fra  gli interessi attivi e passivi figurano anche i differenziali
o  i  margini,  positivi  e  negativi,  maturati  sino  alla  data di
riferimento del bilancio relativi a (1):
    a) contratti  derivati  finanziari  di  copertura  di attivita' e
passivita'  che  generano interessi, inclusi anche i differenziali su
tassi di interesse relativi a contratti "currency interest rate swap"
e  "total  rate  of  return  swap";  nei contratti di compravendita a
termine di valute i differenziali corrispondono ai margini tra cambio
a termine e cambio a pronti fissati nei contratti di "swap" oppure ai
margini  tra cambio a termine stabilito nei contratti di "outright" e
cambio  a  pronti  corrente  al  momento  della stipula dei contratti
stessi;
    b) contratti  derivati  classificati nello stato patrimoniale nel
portafoglio di negoziazione, ma gestionalmente collegati ad attivita'
e/o  passivita'  finanziarie  valutate al fair value (c.d. fair value
option), secondo quanto previsto dallo IAS 39, paragrafo 9;
    c) contratti  derivati  connessi  gestionalmente  con attivita' e
passivita'   classificate  nel  portafoglio  di  negoziazione  e  che
prevedono  la  liquidazione  di  differenziali  o  di  margini a piu'
scadenze  (c.d.  contratti pluriflusso; ad esempio gli "interest rate
swap").
   I contratti derivati (o loro singole rate) devono essere scaduti o
chiusi entro la suddetta data.
   Il  saldo di tutti i differenziali e i margini delle operazioni di
cui  ai  punti  a),  b)  e  c)  va incluso, secondo il relativo segno
algebrico, fra gli interessi attivi o fra quelli passivi.

   40. Commissioni attive

   50. Commissioni passive
   Nelle  presenti  voci  figurano  i  proventi e gli oneri relativi,
rispettivamente,  ai servizi prestati e a quelli ricevuti dalla banca
o dalla societa' finanziaria (garanzie, incassi e pagamenti, gestione
e  intermediazione  ecc).  Vanno  pertanto  esclusi dalle commissioni
attive  i  recuperi  di spesa. Sono inclusi anche i premi relativi ai
derivati creditizi assimilati alle garanzie ai sensi dello IAS 39.
   Sono   esclusi   i   proventi   e   gli  oneri  considerati  nella
determinazione  del tasso effettivo di interesse (da ricondurre nelle
voci  10  "interessi  attivi  e  proventi assimilati" e 20 "interessi
passivi  e  oneri  assimilati" del conto economico) delle attivita' e
passivita' finanziarie.

   70. Dividendi e proventi simili
   Nella  presente  voce  figurano  i  dividendi relativi ad azioni o
quote  detenute  in portafoglio diverse da quelle valutate in base al
metodo  del  patrimonio  netto.  Sono  esclusi i dividendi relativi a
partecipazioni che rientrano in (o costituiscono) gruppi di attivita'
in  via di dismissione, da ricondurre nella voce 280 "utile (perdita)
dei  gruppi  di  attivita'  in  via  di  dismissione  al  netto delle
imposte".
   Sono  compresi  anche i dividendi e gli altri proventi di quote di
O.I.C.R. (organismi di investimento collettivo del risparmio).

   80. Risultato netto dell'attivita' di negoziazione
   Nella  presente  voce  figurano per "sbilancio" complessivo (somma
algebrica dei saldi di cui alle successive lettere a) e b)):
    a) il  saldo  tra  i  profitti  e  le  perdite  delle  operazioni
classificate   nelle   "attivita'   finanziarie   detenute   per   la
negoziazione"  e  nelle  "passivita'  finanziarie  di  negoziazione",
inclusi  i  risultati  delle  valutazioni  di  tali  operazioni; sono
esclusi  i  profitti  e  le  perdite  relativi  a  contratti derivati
connessi  con  la  fair  value option, da ricondurre in parte fra gli
interessi  (voci  10  e  20)  e  in  parte nel "risultato netto delle
attivita'  e  passivita'  finanziarie  valutate  al fair value" (voce
110).
    b) il  saldo  tra  i  profitti  e  le  perdite  delle  operazioni
finanziarie, diverse da quelle designate al fair value e da quelle di
copertura,   denominate   in   valuta,   inclusi  i  risultati  delle
valutazioni di tali operazioni.
   I risultati della negoziazione e della valutazione delle attivita'
e  delle  passivita'  finanziarie  per  cassa in valuta devono essere
tenuti  separati  da  quelli  relativi all'attivita' in cambi. A tale
scopo, i risultati delle anzidette operazioni vanno determinati nelle
valute di denominazione delle stesse e convertiti in euro applicando:
1)  ai  risultati della negoziazione, i tassi di cambio utilizzati in
contabilita';  2)  ai  risultati  della valutazione i tassi di cambio
correnti alla data di chiusura dell'esercizio. Nel caso dei derivati,
invece,  i risultati delle valutazioni e delle negoziazioni includono
anche le eventuali differenze di cambio.
   Il saldo di cui alla lettera a) include:
    1) gli  utili  e  le  perdite derivanti dalla compravendita delle
attivita' e passivita' finanziarie per cassa di negoziazione;
    2) i   risultati   della  valutazione  delle  attivita'  e  delle
passivita' finanziarie per cassa di negoziazione;
    3) i   differenziali  e  i  margini,  positivi  e  negativi,  dei
contratti  derivati  classificati  nel  portafoglio  di negoziazione,
diversi  da quelli relativi a contratti derivati connessi con la fair
value option, da ricondurre fra gli "interessi" (cfr. voci 10 e 20);
    4) i  risultati  della  valutazione dei derivati classificati nel
portafoglio  di  negoziazione, diversi da quelli relativi a contratti
derivati  connessi  con la fair value option, da ricondurre alla voce
"risultato netto delle attivita' e passivita' valutate al fair value"
(voce 110);
    5) gli utili e le perdite derivanti dalla negoziazione di metalli
preziosi   (diversi   dall'oro)   nonche'   i  risultati  della  loro
valutazione;
    6) convenzionalmente gli utili e le perdite relativi ai derivati,
diversi  da  quelli  su  tassi di interesse, incorporati in contratti
derivati  negoziati  a  copertura di strumenti finanziari strutturati
(ad  esempio,  le  opzioni  equity-linked  implicite nei contratti di
"interest rate swap") nonche' i risultati delle relative valutazioni;
    7) convenzionalmente  i  "rigiri" a conto economico delle riserve
da  valutazione  delle operazioni di copertura dei flussi finanziari,
quando  si ritiene che le transazioni attese non siano piu' probabili
ovvero  quando  le minusvalenze imputate alle riserve stesse non sono
piu' recuperabili.

   Il saldo di cui alla lettera b) include:
    1) gli  utili e le perdite derivanti dalla negoziazione di valute
e oro;
    2) le  differenze  di  cambio, positive e negative, relative alle
attivita' e alle passivita' finanziarie denominate in valuta, diverse
da quelle designate al fair value, da quelle oggetto di copertura del
fair  value  (rischio di cambio o fair value) e dei flussi finanziari
(rischio  di cambio) nonche' dai relativi derivati di copertura. Sono
tuttavia  inclusi  i  risultati della valutazione al fair value delle
componenti  a  termine della compravendita di valuta stipulate con la
finalita'  di  copertura,  al netto dei margini contrattuali maturati
iscritti negli interessi con il pertinente segno algebrico (cfr. voci
10 e 20).

   90. Risultato netto dell'attivita' di copertura
   Formano oggetto di rilevazione nella presente voce per "sbilancio"
complessivo (somma algebrica dei saldi di cui alle successive lettere
a) e b)):
    a) i  risultati  della  valutazione delle operazioni di copertura
(sia  specifica sia generica) del fair value e dei flussi finanziari;
relativamente   a  queste  ultime  e  a  quelle  di  copertura  degli
investimenti  esteri  va  rilevata  convenzionalmente  solo  la parte
"inefficace"  della  plusvalenza  (o  minusvalenza)  del  derivato di
copertura  (IAS  39,  paragrafo 95, lettera b; paragrafo 102, lettera
b);  nel  caso  delle compravendite a termine di valuta vi figurano i
risultati  della  valutazione al fair value delle componenti a pronti
di tali compravendite;
    b) i  risultati  della  valutazione  delle attivita' e passivita'
finanziarie  oggetto  di  copertura  (sia specifica sia generica) del
fair value;
    c) i  differenziali  e i margini, positivi e negativi, relativi a
contratti  derivati di copertura (diversi da quelli da ricondurre tra
gli interessi);
    d) i risultati della valutazione delle attivita' e passivita' per
cassa  collegate da una relazione di copertura del rischio di cambio,
secondo quanto previsto dallo IAS 39, paragrafo 72.
   I  risultati  delle  valutazioni  e  i  differenziali includono le
eventuali differenze di cambio.

   100. Utili/perdite da cessione o riacquisto
   Nelle sottovoci a), b) e c) figurano i saldi, positivi o negativi,
tra   gli   utili   e   le   perdite   realizzati   con  la  vendita,
rispettivamente,   delle   attivita'   finanziarie  classificate  nei
portafogli  "crediti",  "attivita'  finanziarie  disponibili  per  la
vendita" e "attivita' finanziarie detenute sino alla scadenza". Nella
sottovoce d) e' indicato il saldo, positivo o negativo, tra gli utili
e  le  perdite  realizzati  in  occasione  del  riacquisto di proprie
passivita' finanziarie (diverse da quelle di negoziazione e da quelle
designate al fair value).
   Nel  caso delle "attivita' finanziarie disponibili per la vendita"
gli  utili e le perdite rappresentano il saldo di due componenti: una
gia'   rilevata  nella  pertinente  riserva  di  rivalutazione  (c.d.
"rigiro" nel conto economico delle riserva); l'altra costituita dalla
differenza  fra  il  prezzo  di  cessione  e il valore di libro delle
attivita' cedute.

   110.  Risultato  netto  delle  attivita'  e passivita' finanziarie
valutate al fair value
   Forma  oggetto  di  rilevazione  nella  presente  voce  il  saldo,
positivo  o  negativo,  tra  gli  utili e le perdite delle "attivita'
finanziarie  valutate  al fair value" e delle "passivita' finanziarie
valutate  al  fair  value",  inclusi i risultati delle valutazioni al
fair value di tali attivita' e passivita'.

   130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento
   Nelle  sottovoci  a),  b),  c),  d)  figurano  i saldi, positivi o
negativi, tra le rettifiche di valore e le riprese di valore connesse
con  il  deterioramento  dei  crediti verso clientela e verso banche,
delle   attivita'  finanziarie  disponibili  per  la  vendita,  delle
attivita'  finanziarie  detenute  sino  alla  scadenza  e delle altre
operazioni   finanziarie   (ad   esempio,   le   svalutazioni   delle
partecipazioni,  le  svalutazioni  dei  differenziali  su derivati di
copertura  scaduti  e  non  pagati,  le  svalutazioni  di  garanzie e
derivati creditizi ad esse assimilati secondo lo IAS 39).

   150. Spese amministrative
   Nella sottovoce a) "spese per il personale" sono comprese anche:
    - le  spese  per  i  dipendenti  della societa' distaccati presso
altre imprese;
    - le spese relative ai contratti di lavoro atipici (ad esempio, i
contratti  di  "lavoro  interinale"  e  di "collaborazione coordinata
continuativa" (co.co.co.));
    - i  rimborsi  di  spesa  per  i  dipendenti  di  altre  societa'
distaccati presso l'impresa;
    - i  recuperi di spesa per i dipendenti della societa' distaccati
presso altre imprese;
    - i compensi degli amministratori;
    - i  costi derivanti da accordi di pagamento ai dipendenti basati
su propri strumenti patrimoniali.
   Nella  sottovoce  b)  "altre  spese  amministrative"  figurano, in
particolare,  le spese per servizi professionali (spese legali, spese
notarili  ecc.),  le  spese  per  l'acquisto di beni e di servizi non
professionali  (energia  elettrica,  cancelleria,  trasporti ecc.), i
fitti  e  i  canoni  passivi,  i  premi  di assicurazione, le imposte
indirette  e  le  tasse  (liquidate  e  non  liquidate) di competenza
dell'esercizio.

   160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
   Nella  presente voce figura il saldo, positivo o negativo, tra gli
accantonamenti  e  le  eventuali  riattribuzioni a conto economico di
fondi  ritenuti  esuberanti,  relativamente  ai  fondi  di  cui  alla
sottovoce  b)  ("altri  fondi")  della  voce 120 ("fondi per rischi e
oneri") del passivo dello stato patrimoniale.
   Gli accantonamenti includono anche gli incrementi dei fondi dovuti
al  trascorrere  del  tempo  (maturazione  degli  interessi impliciti
nell'attualizzazione).

   170. Rettifiche/riprese di valore nette su attivita' materiali
   Nella presente voce va indicato il saldo, positivo o negativo, fra
le  rettifiche  di  valore  e  le  riprese  di  valore  relative alle
attivita'   materiali  detenute  ad  uso  funzionale  o  a  scopo  di
investimento,  incluse  quelle  relative  ad  attivita'  acquisite in
locazione finanziaria e ad attivita' concesse in leasing operativo.
   Vi figurano convenzionalmente anche i risultati delle valutazioni,
effettuate   ai   sensi   dell'IFRS   5,  delle  attivita'  materiali
classificate come "singole attivita'".

   180. Rettifiche/riprese di valore nette su attivita' immateriali
   Nella  presente  voce figura il saldo, positivo o negativo, fra le
rettifiche  di  valore e le riprese di valore relative alle attivita'
immateriali,  diverse  dall'avviamento,  incluse  quelle  relative ad
attivita'  acquisite in locazione finanziaria e ad attivita' concesse
in leasing operativo.
   Vi figurano convenzionalmente anche i risultati delle valutazioni,
effettuate   ai   sensi  dell'IFRS  5,  delle  attivita'  immateriali
classificate come "singole attivita'".

   190. Altri oneri/proventi di gestione
   Nella presente voce confluiscono i costi e i ricavi non imputabili
alle  altre  voci  che  concorrono alla determinazione della voce 280
"Utile  (Perdita) dell'operativita' corrente al netto delle imposte".
Vi  figurano  ad  esempio,  i recuperi di spese relativi a depositi a
risparmio,  c/c  passivi  vincolati,  c/c  con  assegni  a  copertura
garantita,  fondi  di  terzi in amministrazione, nonche' i "rigiri" a
conto economico delle riserve da valutazione relative alle operazioni
di  copertura  dei  flussi  finanziari  di attivita' e passivita' non
finanziarie  (IAS 39, paragrafo 98, lettera a). Sono incluse anche le
spese  di  manutenzione  ordinaria degli immobili detenuti a scopo di
investimento (IAS 40, paragrafo 75 (ii) (iii)) nonche' l'ammortamento
delle  spese  per migliorie su beni di terzi ricondotte fra le "altre
attivita'".

   210. Utili (Perdite) delle partecipazioni
   Nella  presente  voce  figura il saldo, positivo o negativo, tra i
proventi  e  gli  oneri  relativi  alle  partecipazioni  in  societa'
controllate,  controllate  congiuntamente  e  sottoposte  a influenza
notevole.
   I  dividendi  percepiti  sulle  partecipazioni valutate in base al
metodo  del  patrimonio  netto non entrano nella determinazione della
presente  voce,  ma  figurano come variazione negativa della voce 100
"Partecipazioni"  dell'attivo,  da  indicare nella tabella 10.3 della
sezione 10 della nota integrativa dello stato patrimoniale.
   Vi  figurano  anche  i  risultati  delle valutazioni effettuate ai
sensi  dell'IFRS  5  delle  partecipazioni classificate come "singole
attivita'".

   220. Risultato   netto  della  valutazione  al  fair  value  delle
attivita' materiali e immateriali
   Nella  presente  voce figura il saldo, positivo o negativo, fra le
svalutazioni  e le rivalutazioni - diverse dalle rettifiche di valore
e  dalle riprese di valore da deterioramento, che sono indicate nelle
voci  170  e  180  - delle attivita' materiali e immateriali (diverse
dall'avviamento)  valutate  al fair value o al valore rivalutato, che
ai  sensi  degli  IAS  16,  36  e 40 devono essere iscritte nel conto
economico.

   230. Rettifiche di valore dell'avviamento
   Nella  presente voce figura la svalutazione dell'avviamento dovuta
al deterioramento del suo valore.

   240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti
   Forma  oggetto  di  rilevazione  nella  presente  voce  il  saldo,
positivo  o  negativo,  tra  gli  utili  e  le perdite da realizzo di
investimenti  (es.  cessioni di immobili, vendita di marchi), diversi
da  quelli  che  vanno ricondotti nella voce 280 "Utile (Perdita) dei
gruppi di attivita' in via di dismissione al netto delle imposte".

   260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operativita' corrente
   Nella  presente voce figura l'onere fiscale - pari al saldo fra la
fiscalita'   corrente  e  quella  differita  -  relativo  al  reddito
dell'esercizio,  al netto di quello relativo ai gruppi di attivita' e
relative  passivita'  in via di dismissione, da ricondurre nella voce
280   "Utile  (Perdita)  delle  attivita'  non  correnti  in  via  di
dismissione al netto delle imposte".

   280. Utile (Perdita) dei gruppi di attivita' in via di dismissione
al netto delle imposte
   Nella  presente  voce  figura  il  saldo, positivo o negativo, dei
proventi  (interessi,  dividendi,  ecc.)  e  degli  oneri  (interessi
passivi, ecc.) relativi ai gruppi di attivita' e passivita' in via di
dismissione, al netto della relativa fiscalita' corrente e differita.

   290. Utile (Perdita) d'esercizio
   Nella  presente  voce  figura  il  saldo, positivo o negativo, dei
proventi e degli oneri indicati nelle precedenti voci da 10 a 280.


--------------------
          (1)  I differenziali o i margini vanno calcolati secondo il
          principio   di   competenza,  tenendo  conto  di  eventuali
          commissioni ("up firont fee") pagate o ricevute in un'unica
          soluzione in via anticipata.


   Paragrafo 4 - Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto

   4. IL PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

   La  voce  "capitale"  e'  al netto del capitale sottoscritto e non
ancora versato.
   Con riferimento alla sottovoce "capitale sociale: altre azioni" va
fornito,  ove  rilevante,  il  dettaglio  per  tipologia delle azioni
emesse.
   Nella sottovoce "riserve: altre" figurano anche, con il pertinente
segno algebrico, i premi relativi ad opzioni (esplicite o incorporate
in  altri  strumenti  finanziari)  su  proprie  azioni, diverse dalle
opzioni put emesse che possono essere regolate unicamente mediante la
consegna  delle  azioni  stesse  ad  un  prezzo unitario fisso (cioe'
numero di azioni da scambiare e corrispettivo fissi).
   Con  riferimento alla sottovoce "riserve da valutazione: altre" va
fornito il dettaglio delle riserve da valutazione.
   Nella   colonna   "modifica  saldi  apertura"  vanno  indicate  le
modifiche  apportate  ai  saldi di chiusura dell'esercizio precedente
per   correggere   eventuali   errori  o  per  rilevare  gli  effetti
retrospettivi  dei  mutamenti  di  politiche  contabili,  incluse  le
modifiche  contabili  derivanti dalla prima applicazione dei principi
contabili internazionali.
   Nella    colonna    "emissione   nuove   azioni"   devono   essere
convenzionalmente  incluse  anche  le  vendite  di azioni proprie e i
versamenti  dei  decimi  mancanti relativi alle azioni sottoscritte e
non  ancora  liberate.  L'importo  delle  azioni proprie rivendute e'
indicato  con  il segno positivo in corrispondenza della voce "azioni
proprie"  fino a concorrenza del valore di libro delle azioni stesse.
La  differenza,  positiva  o negativa, fra il prezzo di vendita delle
azioni  proprie  e  il  corrispondente  valore  di  libro e' portata,
rispettivamente, in aumento o in diminuzione della voce "sovrapprezzi
di emissione".
   Nella  colonna  "acquisto  azioni  proprie"  sono  inclusi anche i
valori  attuali  degli impegni, comunque configurati, di riacquisto a
termine  di  proprie azioni (inclusi gli impegni derivanti da opzioni
put  emesse  che  possono  essere regolate mediante la consegna delle
azioni  stesse ad un prezzo unitario fisso, valorizzati tenendo conto
dei  relativi  premi) nonche' gli eventuali rimborsi di capitale. Gli
impegni  vanno  rilevati  in  corrispondenza  della  riga "riserve di
utili"; i rimborsi di capitale vanno rilevati in corrispondenza della
riga  "capitale";  se  quest'ultimi  sono di importo rilevante devono
essere evidenziati separatamente.
   Nella  colonna  "variazione  strumenti  di  capitale"  deve essere
indicata,  con  il pertinente segno algebrico, la variazione netta di
tale  aggregato determinatasi nel corso dell'esercizio, pari al saldo
fra  le  emissioni  di  nuovi  strumenti  di capitale, il rimborso di
quelli scaduti e l'eventuale riacquisto di quelli in circolazione.
   Nella colonna "derivati su proprie azioni" deve essere indicata la
variazione  netta  della  sottovoce  "riserve:  altre",  verificatasi
nell'esercizio,  imputabile  ai derivati negoziati su proprie azioni,
pari al saldo algebrico dei seguenti elementi: a) i premi relativi ad
opzioni (esplicite o incorporate in strumenti finanziari strutturati)
su  proprie  azioni negoziate nel corso dell'esercizio, diverse dalle
opzioni  put  emesse che prevedono il regolamento unicamente mediante
consegna  delle azioni stesse ad un prezzo unitario fisso; b) i premi
relativi  a  opzioni  esercitate  nel  corso  dell'esercizio quando i
derivati  prevedono  il  regolamento  con consegna delle azioni (sono
esclusi  i  premi  relativi  alle opzioni put emesse che prevedono il
regolamento  unicamente  con consegna di azioni ad un prezzo unitario
fisso);  i  premi  sono  rilevati  in contropartita di una variazione
della  colonna  "emissione  nuove azioni", nel caso di operazioni che
comportano  la vendita delle azioni, o della colonna "acquisto azioni
proprie",  nel  caso  di operazioni che comportano l'acquisto di tali
strumenti.  I premi relativi a opzioni, diverse da quelle put emesse,
scadute e non esercitate nell'esercizio non devono essere rilevati.
   Nella  colonna  "stock options" deve essere indicata la variazione
netta  della sottovoce "riserve: altre" imputabile alle stock options
emesse,  pari  al  saldo  algebrico fra l'incremento del valore delle
stock  options  maturato  nell'esercizio  e il decremento dovuto alle
stock  options  esercitate nell'esercizio (che trovera' compensazione
in  una variazione di segno opposto di importo maggiore nella colonna
"emissione nuove azioni").


   Paragrafo 5 - Il rendiconto finanziario

   5. IL RENDICONTO FINANZIARIO

   Lo  IAS  7  stabilisce  che  il rendiconto finanziario puo' essere
redatto  seguendo,  alternativamente,  il  "metodo  diretto" o quello
"indiretto". Le presenti istruzioni disciplinano entrambi gli schemi.

   A) Metodo diretto
   I  flussi  finanziari (incassi e pagamenti) relativi all'attivita'
operativa,  di  investimento  e di provvista vanno indicati al lordo,
cioe'  senza  compensazioni,  fatte  salve  le  eccezioni facoltative
previste dallo IAS 7, paragrafi 22 e 24.
   Nella  voce  "interessi  attivi incassati" vanno inclusi anche gli
interessi attivi incassati attraverso addebiti in conto corrente.
   Nella  voce  "interessi  passivi  pagati"  vanno inclusi anche gli
interessi passivi pagati attraverso accrediti in conto corrente.
   Nella  voce  "dividendi e proventi simili" devono essere esclusi i
dividendi    incassati   su   partecipazioni   (cfr.   attivita'   di
investimento).
   Nella  voce  "altri  ricavi"  vanno  anche  comprese le riprese di
valore da incassi.
   Nelle sezioni 2 e 3 deve essere indicata la liquidita' generata (o
assorbita),  nel  corso  dell'esercizio, dalla riduzione (incremento)
delle   attivita'  e  dall'incremento  (riduzione)  delle  passivita'
finanziarie  per  effetto  di  nuove  operazioni  e  di  rimborsi  di
operazioni  esistenti(1).  Sono esclusi gli incrementi e i decrementi
dovuti  alle  valutazioni (rettifiche e riprese di valore, variazioni
di  fair  value  ecc.),  agli interessi maturati nell'esercizio e non
pagati/incassati, alle riclassificazioni tra portafogli di attivita',
nonche'  all'ammortamento, rispettivamente, degli sconti e dei premi.
Ad esempio, nel caso dei crediti la liquidita' assorbita deriva dalla
concessione  di  nuovi  prestiti,  da  nuove  erogazioni  di  crediti
esistenti ecc..
   Nella voce "altre passivita'" figura anche il fondo di trattamento
di fine rapporto.
   Nelle  voci  "vendite  di  rami  d'azienda"  e  "acquisti  di rami
d'azienda"  il  valore  complessivo  degli  incassi  e  dei pagamenti
effettuati  quali  corrispettivi  delle vendite o degli acquisti deve
essere   presentato   nel   rendiconto  finanziario  al  netto  delle
disponibilita' liquide e dei mezzi equivalenti acquisiti o dismessi.
   Nella   voce   "emissioni/acquisti   di   azioni   proprie"   sono
convenzionalmente  incluse  le  azioni  con  diritto  di  recesso. Vi
figurano  anche  i  premi pagati o incassati su proprie azioni aventi
come contropartita il patrimonio netto.
   In  calce alla tavola vanno fornite le informazioni previste dallo
IAS 7, paragrafi 40 e 48 (limitatamente alle filiali estere), nonche'
quelle di cui all'IFRS 5, paragrafo 33, lett. c).

   B) Metodo indiretto
   I  flussi  finanziari (incassi e pagamenti) relativi all'attivita'
operativa,  di  investimento  e di provvista vanno indicati al lordo,
cioe'  senza  compensazioni,  fatte  salve  le  eccezioni facoltative
previste dallo IAS 7, paragrafi 22 e 24.
   Nella voce "rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento"
vanno   comprese   le   rettifiche/riprese   di   valore   nette  per
deterioramento  di  crediti, attivita' finanziarie disponibili per la
vendita,  attivita'  finanziarie  detenute  sino alla scadenza, altre
operazioni, avviamento. Sono escluse le riprese di valore da incassi.
   Nella  voce  "altri  aggiustamenti"  figura  il  saldo delle altre
componenti   reddituali,   positive   e   negative,   non   liquidate
nell'esercizio  (le  plus/minusvalenze  su  partecipazioni, interessi
attivi incassati, interessi attivi non pagati, ecc.).
   Nelle sezioni 2 e 3 deve essere indicata la liquidita' generata (o
assorbita),  nel  corso  dell'esercizio, dalla riduzione (incremento)
delle   attivita'  e  dall'incremento  (riduzione)  delle  passivita'
finanziarie  per  effetto  di  nuove  operazioni  e  di  rimborsi  di
operazioni  esistenti(1).  Sono esclusi gli incrementi e i decrementi
dovuti  alle  valutazioni (rettifiche e riprese di valore, variazioni
di  fair  value  ecc.),  agli interessi maturati nell'esercizio e non
pagati/incassati, alle riclassificazioni tra portafogli di attivita',
nonche'  all'ammortamento, rispettivamente, degli sconti e dei premi.
Ad esempio, nel caso dei crediti la liquidita' assorbita deriva dalla
concessione  di  nuovi  prestiti,  da  nuove  erogazioni  di  crediti
esistenti ecc..
   Nella voce "altre passivita'" figura anche il fondo di trattamento
di fine rapporto.
   Nelle  voci  "vendite  di  rami  d'azienda"  e  "acquisti  di rami
d'azienda"  il  valore  complessivo  degli  incassi  e  dei pagamenti
effettuati  quali  corrispettivi  delle vendite o degli acquisti deve
essere   presentato   nel   rendiconto  finanziario  al  netto  delle
disponibilita' liquide e dei mezzi equivalenti acquisiti o dismessi.
   Nella   voce   "emissioni/acquisti   di   azioni   proprie"   sono
convenzionalmente  incluse  le  azioni  con  diritto  di  recesso. Vi
figurano  anche  i  premi pagati o incassati su proprie azioni aventi
come contropartita il patrimonio netto.
   In  calce alla tavola vanno fornite le informazioni previste dallo
IAS 7, paragrafi 40 e 48 (limitatamente alle filiali estere), nonche'
quelle di cui all'IFRS 5, paragrafo 33, lett. c).
--------------------
          (1)  Vi  rientrano  anche i flussi finanziari relativi alle
          "singole  attivita'"  e  a  gruppi  di  attivita' in via di
          dismissione   e  alle  relative  passivita'  associate,  ad
          eccezione  dei  flussi  indicati  nella  parte  B  relativa
          all'attivita' di investimento.


   Paragrafo 6 - La nota integrativa

   6. LA NOTA INTEGRATIVA

   Premessa

   La nota integrativa e' suddivisa nelle seguenti parti:
    1) parte A - Politiche contabili;
    2) parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale;
    3) parte C - Informazioni sul conto economico;
    4) parte D - Informativa di settore;
    5)  parte  E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche
di copertura;
    6) parte F - Informazioni sul patrimonio;
    7)  parte  G  -  Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o
rami d'azienda;
    8) parte H - Operazioni con parti correlate;
    9)  parte  I  -  Accordi  di pagamento basati su propri strumenti
patrimoniali.
   Ogni  parte  della  nota  e' articolata in sezioni, ciascuna delle
quali illustra un singolo aspetto della gestione aziendale.
   Le  sezioni  contengono informazioni di natura sia qualitativa sia
quantitativa.
   Le informazioni di natura quantitativa sono costituite, di regola,
da voci e da tabelle. Le voci e le tabelle che non presentano importi
non  devono  essere  indicate.  Salvo  diversamente  specificato,  le
tabelle  vanno  redatte  rispettando in ogni caso gli schemi previsti
dalle  presenti istruzioni, anche quando siano avvalorate solo alcune
delle voci in esse contenute.
   Sono  previste anche note di commento delle voci e delle tabelle o
note descrittive degli aspetti trattati.
   Per  ciascuna  informativa  delle  parti  A,  B e C va indicato il
riferimento   alle   corrispondenti   voci   degli  schemi  di  stato
patrimoniale,   conto   economico,  prospetto  delle  variazioni  del
patrimonio netto e rendiconto finanziario.
   Nella   nota   integrativa   le   banche   possono  fornire  altre
informazioni  in  aggiunta  a  quelle previste dai principi contabili
internazionali   e   dalle  presenti  istruzioni,  purche'  cio'  non
diminuisca  la  chiarezza  e  l'immediatezza  informativa  della nota
stessa.
   La  nota  integrativa  e'  redatta  in  migliaia di euro (1). Alle
banche  che  presentano un "totale dell'attivo" (incluse le "garanzie
rilasciate  e  impegni"  di  cui  alla parte B, "Altre informazioni",
tabella  1)  pari  o  superiore  a  10  mld. di euro e' consentito di
redigere la nota integrativa in milioni di euro (2).

   Parte A - POLITICHE CONTABILI

   A.1 Parte generale

   Sezione  1  -  Dichiarazione  di conformita' ai principi contabili
internazionali
   Nella  presente  voce  figura l'informativa richiesta dallo IAS 1,
paragrafi 14, 18, 19 e 21.

   Sezione 2 - Principi generali di redazione
   Nella  presente sezione sono illustrati i principi generali per la
redazione del bilancio.

   Sezione  3  -  Eventi  successivi  alla  data  di  riferimento del
bilancio
   Nella  presente  sezione  sono indicati gli eventi successivi alla
data   di   riferimento   del   bilancio  che  i  principi  contabili
internazionali   impongono  di  menzionare  nella  nota  integrativa,
illustrandone  la  natura  e  gli  effetti  stimati  sulla situazione
patrimoniale, economica e finanziaria della banca (o l'impossibilita'
di fornire tale stima).
   Devono   essere  indicate  le  eventuali  circostanze  particolari
riguardanti   la   prospettiva   della  continuazione  dell'attivita'
aziendale.

   Sezione 4 - Altri aspetti
   Nella presente sezione sono illustrati eventuali ulteriori aspetti
quali  ad  esempio,  le motivazioni sottostanti all'aggiunta di nuove
voci,  le  informazioni di cui allo IAS 1, paragrafo 116, allo IAS 8,
paragrafi 28, lettere a), b), c), d), e), h), 29, lettere a), b), e),
30, 31, 39, 40,49, lettere a), e), d).

   A.2 Parte relativa ai principali aggregati di bilancio
   Per   ciascuna   voce   dello  stato  patrimoniale  e,  in  quanto
compatibile, del conto economico occorre illustrare i seguenti punti:
    (a) criteri di iscrizione;
    (b) criteri di classificazione;
    (c) criteri di valutazione;
    (d) criteri di cancellazione;
    (e) criteri di rilevazione delle componenti reddituali.

   Parte B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

   ATTIVO


   Sezione 1 - Cassa e disponibilita' liquide
   Forma  oggetto  di  illustrazione  nella presente sezione il conto
dell'attivo relativo alla voce 10.
   La  sottovoce "depositi liberi presso Banche Centrali" non include
la  riserva  obbligatoria  (da  ricondurre  nella voce 60 dell'attivo
"crediti verso banche").


   Sezione 2 - Attivita' finanziarie detenute per la negoziazione
   Forma  oggetto  di  illustrazione  nella presente sezione il conto
dell'attivo relativo alla voce 20.

   2.1   Attivita'   finanziarie   detenute   per   la  negoziazione:
composizione merceologica
   Nella   sottovoce   "titoli  di  debito"  sono  compresi  anche  i
certificati di deposito e i buoni fruttiferi.
   Le  operazioni  "pronti  contro  termine"  attive includono sia le
operazioni   con   obbligo  di  rivendita  a  termine  da  parte  del
cessionario   delle   attivita'  oggetto  della  transazione  sia  le
operazioni  che prevedono la facolta' per il cessionario di rivendita
a termine (queste ultime nella misura in cui le attivita' sottostanti
non  soddisfino  le  condizioni  previste  dallo  IAS  39  per essere
cancellate dal bilancio del cedente).
   Nella  voce  "titoli di capitale" va inserito il "di cui: valutati
al costo", laddove il relativo importo sia rilevante.
   Nella  sottovoce  "attivita'  cedute  non  cancellate" figurano le
attivita',  in  bonis  e  deteriorate,  rilevate  sia  per intero sia
parzialmente;   queste  ultime  figurano  nella  misura  del  residuo
coinvolgimento  nei  rischi e benefici delle medesime attivita' (c.d.
"continuing involvement").
   Nelle  sottovoci  "derivati finanziari: connessi con la fair value
option"  e  "derivati  creditizi:  connessi con la fair value option"
figurano  i  derivati  gestionalmente  collegati  con  attivita'  e/o
passivita'  valutate al fair value, secondo quanto previsto dallo IAS
39, paragrafo 9.
   Nella  sottovoce  "derivati finanziari: altri" figurano i derivati
enucleati   da  strumenti  finanziari  strutturati  i  cui  strumenti
"ospite"  sono  stati classificati in portafogli diversi da quello di
negoziazione.
   In  calce alla tabella occorre fornire, se d'importo rilevante, il
dettaglio  delle  varie  tipologie  di titoli ("credit linked notes",
"reverse  floater",  ecc.)  che  compongono  la  sottovoce "titoli di
debito: titoli strutturati".
   In calce alla tabella va anche fornito, se d'importo rilevante, il
dettaglio  (nome, percentuale di interessenza, eventuale quotazione e
fair   value)  delle  societa'  sottoposte  a  influenza  notevole  o
controllate  congiuntamente  incluse nella voce "titoli di capitale",
ai  sensi  dello  IAS  28,  paragrafo 1, e dello IAS 31, paragrafo 1.
Occorre  anche fornire l'informativa prevista dallo IAS 28, paragrafo
37, lettera i).

   2.2   Attivita'   finanziarie   detenute   per   la  negoziazione:
composizione per debitori/emittenti
   La   distribuzione   delle   attivita'  finanziarie  per  comparto
economico  di  appartenenza  dei  debitori  o  degli emittenti (per i
titoli)  deve  essere effettuata secondo i criteri di classificazione
previsti dal fascicolo "Classificazione della clientela per settori e
gruppo di attivita' economica" edito dalla Banca d'Italia.
   Occorre  fornire la composizione per principali categorie di fondi
(azionario,  obbligazionario, ecc.) della voce "quote di O.I.C.R", se
d'importo rilevante.

   2.3  Attivita' finanziarie detenute per la negoziazione: strumenti
derivati
   La  colonna "tassi di interesse" comprende convenzionalmente anche
i  derivati  finanziari  con sottostanti titoli di debito. La colonna
"titoli  di capitale" include anche le operazioni su indici azionari.
La colonna "altro" include, tra l'altro, i derivati su merci, metalli
preziosi  (eccetto  oro)  e  i  derivati metereologici (c.d. "weather
derivatives").
   I  derivati  strutturati  che  risultano composti da piu' derivati
elementari  che  insistono  su profili di rischio diversi (ad esempio
"equity  linked  swap": tassi di interesse e titoli di capitale) sono
rilevati  in corrispondenza della colonna "altro" e del loro importo,
se rilevante, va fornito il dettaglio in calce alla tabella.

   2.4  Attivita'  finanziarie per cassa detenute per la negoziazione
diverse  da  quelle  cedute e non cancellate e da quelle deteriorate:
variazioni annue
   Dalla   tabella  sono  escluse  le  movimentazioni  relative  alle
attivita'  finanziarie  cedute  e non cancellate dal bilancio nonche'
quelle relative alle attivita' deteriorate.
   Nella   sottovoce   B.3  "altre  variazioni"  degli  "Aumenti"  va
convenzionalmente   rilevato   l'importo   degli  "scoperti  tecnici"
(posizione corta su titoli) di fine periodo.
   Nella  sottovoce  C.4  "altre  variazioni"  delle "Diminuzioni" va
convenzionalmente   rilevato   l'importo   degli  "scoperti  tecnici"
(posizione corta su titoli) di inizio periodo.
   Le  variazioni positive di fair value non devono essere compensate
con le variazioni negative di fair value.
   In  caso  di  operazioni  di aggregazione aziendale effettuate nel
corso dell'esercizio, occorre inserire fra gli "Aumenti" (acquisti) o
fra  le "Diminuzioni" (vendite) una specifica evidenza con la dizione
"operazioni di aggregazione aziendale".


   Sezione 3 - Attivita' finanziarie valutate al fair value
   Forma  oggetto  di  illustrazione  nella presente sezione il conto
dell'attivo relativo alla voce 30.

   3.1  Attivita'  finanziarie  valutate  al fair value: composizione
merceologica
   Nella  voce  "titoli  di  debito"  figurano anche i certificati di
deposito e i buoni fruttiferi.
   Nella  voce  "titoli di capitale" va inserito il "di cui: valutati
al costo", laddove il relativo importo sia rilevante.
   Nella  sottovoce  "attivita'  cedute  non  cancellate" figurano le
attivita',  in  bonis  e  deteriorate,  rilevate  sia  per intero sia
parzialmente;   queste  ultime  figurano  nella  misura  del  residuo
coinvolgimento  nei  rischi e benefici delle medesime attivita' (c.d.
"continuing involvement").
   In  calce  alla  tabella  va  fornito,  se d'importo rilevante, il
dettaglio  (nome, percentuale di interessenza, eventuale quotazione e
fair   value)  delle  societa'  sottoposte  a  influenza  notevole  o
controllate  congiuntamente  incluse nella voce "titoli di capitale",
ai sensi dello IAS 28, paragrafo 1, e dello IAS 31, paragrafo 1.
   In  calce  alla  tabella  vanno  indicate le finalita' di utilizzo
della  c.d.  `fair  value  option"  ("coperture  naturali", strumenti
finanziari  strutturati,  portafogli di attivita' finanziarie gestiti
internamente  sulla base del fair value) e gli importi delle relative
attivita'    finanziarie    interessate.    Occorre   anche   fornire
l'informativa prevista dallo IAS 28, paragrafo 37, lettera i).

   3.2 Attivita' finanziarie valutate al fair value: composizione per
debitori/emittenti
   La   distribuzione   delle   attivita'  finanziarie  per  comparto
economico  di  appartenenza  dei  debitori  o  degli emittenti (per i
titoli)  deve  essere effettuata secondo i criteri di classificazione
previsti dal fascicolo "Classificazione della clientela per settori e
gruppo di attivita' economica" edito dalla Banca d'Italia.
   Occorre  fornire la composizione per principali categorie di fondi
(azionario,  obbligazionario, ecc.) della voce "quote di O.I.C.R", se
d'importo rilevante.

   3.3 Attivita' finanziarie valutate al fair value diverse da quelle
cedute e non cancellate e da quelle deteriorate: variazioni annue
   Dalla   tabella  sono  escluse  le  movimentazioni  relative  alle
attivita'  finanziarie  cedute  e non cancellate dal bilancio nonche'
quelle relative alle attivita' deteriorate.
   Nella   sottovoce   B.3  "altre  variazioni"  degli  "Aumenti"  va
convenzionalmente   rilevato   l'importo   degli  "scoperti  tecnici"
(posizione corta su titoli) di fine periodo.
   Nella  sottovoce  C.4  "altre  variazioni"  delle "Diminuzioni" va
convenzionalmente   rilevato   l'importo   degli  "scoperti  tecnici"
(posizione corta su titoli) di inizio periodo.
   In  caso  di  operazioni  di aggregazione aziendale effettuate nel
corso dell'esercizio, occorre inserire fra gli "aumenti" (acquisti) o
fra  le "diminuzioni" (vendite) una specifica evidenza con la dizione
"operazioni di aggregazione aziendale".
   Le  variazioni positive di fair value non devono essere compensate
con le variazioni negative di fair value.


   Sezione 4 - Attivita' finanziarie disponibili per la vendita
   Forma  oggetto  di  illustrazione  nella presente sezione il conto
dell'attivo relativo alla voce 40.

   4.1 Attivita' finanziarie disponibili per la vendita: composizione
merceologica
   Nella  voce  "titoli  di  debito"  figurano anche i certificati di
deposito e i buoni fruttiferi.
   Nella   sottovoce   "titoli  di  debito:  titoli  strutturati"  va
ricondotto  il  valore  del  titolo  "ospite"  dopo  lo  scorporo del
derivato implicito.
   Nella  sottovoce  "attivita'  cedute  non  cancellate" figurano le
attivita',  in  bonis  e  deteriorate,  rilevate  sia  per intero sia
parzialmente;   queste  ultime  figurano  nella  misura  del  residuo
coinvolgimento  nei  rischi e benefici delle medesime attivita' (c.d.
"continuing involvement").

   4.2 Attivita' finanziarie disponibili per la vendita: composizione
per debitori/emittenti
   La   distribuzione   delle   attivita'  finanziarie  per  comparto
economico  di  appartenenza  dei  debitori  o  degli emittenti (per i
titoli)  deve  essere effettuata secondo i criteri di classificazione
previsti dal fascicolo "Classificazione della clientela per settori e
gruppo di attivita' economica" edito dalla Banca d'Italia.
   Occorre  fornire la composizione per principali categorie di fondi
(azionario,  obbligazionario, ecc.) della voce "quote di O.I.C.R", se
d'importo rilevante.

   4.3  Attivita'  finanziarie  disponibili per la vendita. attivita'
coperte
   La  copertura specifica - del fair value e dei flussi finanziari -
si  riferisce  sia  alla  singola  attivita'  finanziaria  che  a  un
portafoglio  di attivita' finanziarie omogenee. La copertura generica
fa  riferimento ad un portafoglio di attivita' finanziarie eterogenee
oppure   ad  un  portafoglio  complesso  di  attivita'  e  passivita'
finanziarie.
   La  voce  "Portafoglio"  si  riferisce alla copertura generica. Le
altre voci si riferiscono alla copertura specifica.

   4.4  Attivita'  finanziarie  disponibili per la vendita. attivita'
oggetto di copertura specifica
   Nella   sottovoce  "attivita'  finanziarie  oggetto  di  copertura
specifica  del fair value: piu' rischi" figurano le attivita' oggetto
di  copertura  simultanea di piu' rischi (es. "currency interest rate
swap" e "total rate of return swap").

   4.5  Attivita'  finanziarie  disponibili per la vendita diverse da
quelle  cedute  e  non cancellate e da quelle deteriorate: variazioni
annue
   Dalla  presente  tabella  sono  escluse le movimentazioni relative
alle  attivita'  finanziarie  cedute  e  non  cancellate dal bilancio
nonche' quelle relative alle attivita' deteriorate.
   In  caso  di  operazioni  di aggregazione aziendale effettuate nel
corso dell'esercizio, occorre inserire fra gli "aumenti" (acquisti) o
fra  le "diminuzioni" (vendite) una specifica evidenza con la dizione
"operazioni di aggregazione aziendale".
   Le  riprese  di valore "imputate a patrimonio netto" costituiscono
lo  "storno"  di riserve negative da valutazione effettuato a seguito
dell'iscrizione  di  un  corrispondente  importo nelle "rettifiche di
valore"  nel  conto  economico.  Le  rettifiche di valore "imputate a
patrimonio  netto"  rappresentano la riduzione delle riserve positive
da   valutazione   registrata,   a  seguito  della  svalutazione  per
deterioramento   delle   attivita'  finanziarie  disponibili  per  la
vendita,  eccedente  quella iscritta nelle "rettifiche di valore" nel
conto economico.


   Sezione 5 - Attivita' finanziarie detenute sino alla scadenza
   Forma  oggetto  di  illustrazione  nella presente sezione il conto
dell'attivo relativo alla voce 50.

   5.1   Attivita'   finanziarie   detenute   sino   alla   scadenza:
composizione merceologica
   Nella   sottovoce   "titoli  di  debito:  titoli  strutturati"  va
ricondotto  il  valore  del  titolo  "ospite"  dopo  lo  scorporo del
derivato implicito.
   Nella  sottovoce  "attivita'  cedute  non  cancellate" figurano le
attivita',  in  bonis  e  deteriorate,  rilevate  sia  per intero sia
parzialmente;   queste  ultime  figurano  nella  misura  del  residuo
coinvolgimento  nei  rischi e benefici delle medesime attivita' (c.d.
"continuing involvement").

   5.2   Attivita'   finanziarie   detenute   sino   alla   scadenza:
composizione per debitori/emittenti
   La   distribuzione   delle   attivita'  finanziarie  per  comparto
economico  di  appartenenza  dei  debitori  o  degli emittenti (per i
titoli)  deve  essere effettuata secondo i criteri di classificazione
previsti dal fascicolo "Classificazione della clientela per settori e
gruppo di attivita' economica" edito dalla Banca d'Italia.

   5.3  Attivita'. finanziarie detenute sino alla scadenza: attivita'
coperte
   Occorre  indicare l'ammontare delle attivita' coperte ed i profili
di rischio oggetto di copertura.

   5.4  Attivita'  finanziarie detenute sino alla scadenza diverse da
quelle  cedute  e  non cancellate e da quelle deteriorate: variazioni
annue
   Dalla   tabella  sono  escluse  le  movimentazioni  relative  alle
attivita'  finanziarie  cedute  e non cancellate dal bilancio nonche'
quelle relative alle attivita' deteriorate.
   In  caso  di  operazioni  di aggregazione aziendale effettuate nel
corso dell'esercizio, occorre inserire fra gli "aumenti" (acquisti) o
fra  le "diminuzioni" (vendite) una specifica evidenza con la dizione
"operazioni di aggregazione aziendale".


   Sezione 6 - Crediti verso banche
   Forma  oggetto  di  illustrazione  nella presente sezione il conto
dell'attivo relativo alla voce 60.

   6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
   La    sottovoce    "riserva   obbligatoria"   include   la   parte
"mobilizzabile" della riserva stessa.
   Le  operazioni  "pronti  contro  termine"  attive includono sia le
operazioni   con   obbligo  di  rivendita  a  termine  da  parte  del
cessionario   delle   attivita'  oggetto  della  transazione  sia  le
operazioni  che prevedono la facolta' per il cessionario di rivendita
a termine (queste ultime nella misura in cui le attivita' sottostanti
non  soddisfino  le  condizioni  previste  dallo  IAS  39  per essere
cancellate dal bilancio del cedente).
   Nella   sottovoce   "altri   finanziamenti:   altri"  figurano  le
operazioni  non  incluse  nelle voci precedenti, inclusi i crediti di
funzionamento   (ad   esempio,  i  corrispettivi  delle  cessioni  di
attivita' aziendali con regolamento differito).
   Nella   sottovoce   "titoli  di  debito:  titoli  strutturati"  va
ricondotto  il  valore  del  titolo  "ospite"  dopo  lo  scorporo del
derivato implicito.
   Nella  sottovoce  "attivita'  cedute  non  cancellate" figurano le
attivita',  in  bonis  e  deteriorate,  rilevate  sia  per intero sia
parzialmente;   queste  ultime  figurano  nella  misura  del  residuo
coinvolgimento  nei  rischi e benefici delle medesime attivita' (c.d.
"continuing involvement").

   6.2 Crediti verso banche: attivita' oggetto di copertura specifica
   La copertura specifica - del fair value e dei flussi finanziari di
cassa - si riferisce sia alla singola attivita' finanziaria che ad un
portafoglio  di attivita' finanziarie omogenee. La copertura generica
fa  riferimento ad un portafoglio di attivita' finanziarie eterogenee
oppure   ad  un  portafoglio  complesso  di  attivita'  e  passivita'
finanziarie.
   I  "crediti  oggetto  di  copertura specifica del fair value" sono
indicati al costo modificato per il fair value del rischio coperto. I
"crediti  oggetto  di copertura specifica dei flussi finanziari" sono
indicati al costo ammortizzato.
   Nella  sottovoce  "crediti oggetto di copertura specifica del fair
value:  rischio di credito" si considerano solo i crediti per i quali
la copertura del rischio di credito e' realizzata attraverso derivati
creditizi  non  assimilati  alle garanzie ricevute ai sensi dello Ias
39.  Viceversa,  non  vanno rilevati nella presente tabella i crediti
per  i  quali  la  copertura  del  rischio  creditizio avviene con le
tradizionali  garanzie  personali  o con i derivati creditizi ad essi
assimilati  ai  sensi  dello  IAS 39. Di tali crediti si da' evidenza
nella  Parte E "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di
copertura" della nota integrativa.
   Nella  sottovoce  "crediti oggetto di copertura specifica del fair
value:   piu'   rischi"  figurano  i  crediti  oggetto  di  copertura
simultanea di piu' rischi (es. "currency interest rate swap" e "total
rate of return swap").

   6.3 Locazione finanziaria
   Occorre  fornire le informazioni di cui allo IAS 17, paragrafo 47,
lettere a), c) e f), e paragrafo 65.


   Sezione 7 - Crediti verso clientela
   Forma  oggetto  di  illustrazione  nella presente sezione il conto
dell'attivo relativo alla voce 70.

   7.1 Crediti verso clientela. composizione merceologica
   Le  operazioni  "pronti  contro  termine"  attive includono sia le
operazioni   con   obbligo  di  rivendita  a  termine  da  parte  del
cessionario   delle   attivita'  oggetto  della  transazione  sia  le
operazioni  che prevedono la facolta' per il cessionario di rivendita
a termine (queste ultime nella misura in cui le attivita' sottostanti
non  soddisfino  le  condizioni  previste  dallo  IAS  39  per essere
cancellate dal bilancio del cedente).
   La  sottovoce  "altre operazioni" include le operazioni diverse da
quelle  indicate  nelle  voci  precedenti,  (ad  esempio  i  depositi
cauzionali,   i  crediti  di  funzionamento,  i  corrispettivi  delle
cessioni  di attivita' aziendali con regolamento differito, i crediti
concessi  a  organi  di  una  procedura  concorsuale assistiti da una
specifica causa di prelazione).
   Nella  sottovoce  "titoli di debito: titoli strutturati" figura il
valore del titolo "ospite" dopo lo scorporo del derivato implicito.
   Nella  sottovoce  "attivita'  cedute  non  cancellate" figurano le
attivita',  in  bonis  e  deteriorate,  rilevate  sia  per intero sia
parzialmente;   queste  ultime  figurano  nella  misura  del  residuo
coinvolgimento  nei  rischi e benefici delle medesime attivita' (c.d.
"continuing involvement").

   7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
   La   distribuzione   delle   attivita'  finanziarie  per  comparto
economico  di  appartenenza  dei  debitori  o  degli emittenti (per i
titoli)  deve  essere effettuata secondo i criteri di classificazione
previsti dal fascicolo "Classificazione della clientela per settori e
gruppo di attivita' economica" edito dalla Banca d'Italia.

   7.3  Crediti  verso  clientela:  attivita'  oggetto  di  copertura
specifica
   La copertura specifica - del fair value e dei flussi finanziari di
cassa - si riferisce sia alla singola attivita' finanziaria che ad un
portafoglio  di attivita' finanziarie omogenee. La copertura generica
fa  riferimento ad un portafoglio di attivita' finanziarie eterogenee
oppure   ad  un  portafoglio  complesso  di  attivita'  e  passivita'
finanziarie.
   I  "crediti  oggetto  di  copertura specifica del fair value" sono
indicati al costo modificato per il fair value del rischio coperto. I
"crediti  oggetto  di copertura specifica dei flussi finanziari" sono
indicati al costo ammortizzato.
   Nella  sottovoce  "crediti oggetto di copertura specifica del fair
value:  rischio di credito" si considerano solo i crediti per i quali
la copertura del rischio di credito e' realizzata attraverso derivati
creditizi  non  assimilati  alle garanzie ricevute ai sensi dello Ias
39.  Viceversa,  nella  presente tabella non vanno rilevati i crediti
per  i  quali  la  copertura  del  rischio  creditizio avviene con le
tradizionali  garanzie  personali  o  con  derivati creditizi ad esse
assimilati  ai  sensi  dello  IAS 39. Di questi si da' evidenza nella
Parte  E  "Informazioni  sui  rischi  e  sulle  relative politiche di
copertura" della nota integrativa.
   Nella  sottovoce  "crediti oggetto di copertura specifica del fair
value:   piu'   rischi"  figurano  i  crediti  oggetto  di  copertura
simultanea di piu' rischi (es. "currency interest rate swap" e "total
rate of return swap").

   7.4 Locazione finanziaria
   Occorre  fornire le informazioni di cui allo IAS 17, paragrafo 47,
lettere a), c) e f), e paragrafo 65.


   Sezione 8 - Derivati di copertura
   Forma  oggetto  di  illustrazione  nella presente sezione il conto
dell'attivo relativo alla voce 80.
   Non  formano  oggetto  di  rilevazione  nella  presente  sezione i
derivati su crediti di copertura assimilati alle garanzie ricevute ai
sensi dello IAS 39.

   8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di contratti
e di attivita' sottostanti
   La  colonna "tassi di interesse" include convenzionalmente anche i
derivati  finanziari  con  sottostanti  titoli  di debito. La colonna
"titoli  di capitale" include anche le operazioni su indici azionari.
Nella colonna "altro" sono inclusi, ad esempio, i derivati finanziari
su merci, metalli preziosi (eccetto oro) e altri valori.
   I  derivati  strutturati  che  risultano composti da piu' derivati
elementari  che  insistono  su  profili  di  rischio  diversi (ad es.
"equity  linked  swap":  tassi  di  interesse  e titoli di capitale")
devono essere rilevati in corrispondenza della colonna "altro".

   8.2  Derivati  di copertura: composizione per portafogli coperti e
per tipologia di copertura
   Nella presente tavola vanno indicati i valori positivi di bilancio
dei derivati di copertura, distinti in relazione all'attivita' o alla
passivita' coperta e alla tipologia di copertura realizzata.
   La copertura specifica - del fair value e dei flussi finanziari di
cassa  -  si  riferisce  sia  alla  singola  attivita'  o  passivita'
finanziaria   che   ad  un  portafoglio  di  attivita'  o  passivita'
finanziarie  omogenee.  La  copertura  generica  fa riferimento ad un
portafoglio  eterogeneo  di attivita' o passivita' finanziarie oppure
ad un portafoglio complesso di attivita' e passivita' finanziarie.
   Nella  colonna  "copertura  specifica di fair value - piu' rischi"
figurano  i  derivati  di  copertura  simultanea  di piu' rischi (es.
currency interest rate swap e total rate of return swap).


   Sezione  9  -  Adeguamento  di  valore delle attivita' finanziarie
oggetto di copertura generica
   Forma  oggetto  di  illustrazione  nella presente sezione il conto
dell'attivo relativo alla voce 90.

   9.1  Adeguamento  di  valore delle attivita' coperte: composizione
per   portafogli  coperti  L'adeguamento  positivo  non  deve  essere
compensato con quello negativo.
   Se le variazioni di fair value delle attivita' coperte non possono
essere  correttamente  attribuite  ai  diversi  portafogli  (crediti,
attivita'   disponibili   per  la  vendita),  l'adeguamento  positivo
(negativo)   va   indicato   nella  sottovoce  "adeguamento  positivo
(negativo): complessivo".


   Sezione 10 - Le partecipazioni
   Forma  oggetto  di  illustrazione  nella presente sezione il conto
dell'attivo relativo alla voce 100.

   10.1  Partecipazioni  in societa' controllate, controllate in modo
congiunto  e  sottoposte  ad  influenza  notevole:  informazioni  sui
rapporti partecipativi
   Per    ciascuna   societa'   partecipata   occorre   indicare   la
denominazione,  la  sede,  la  quota  di  partecipazione  nonche'  la
disponibilita'  di  voti  nell'assemblea  ordinaria, distinguendo tra
voti  effettivi  e  voti  potenziali.  La  disponibilita' dei voti va
indicata solo se differente dalla quota di partecipazione.

   10.2  Partecipazioni  in societa' controllate, controllate in modo
congiunto e sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili
   Il  fair  value  delle  partecipazioni  in  societa' sottoposte ad
influenza notevole va indicato solo per le societa' quotate.
   Nella  colonna  "ricavi  totali" va indicato l'importo complessivo
delle  componenti  reddituali  che presentano segno positivo al lordo
delle imposte.

   10.5  Impegni riferiti a partecipazioni in societa' controllate in
modo congiunto
   Figurano  nella  presente voce le informazioni di cui allo IAS 31,
paragrafi 54 e 55.

   10.6  Impegni  riferiti a partecipazioni in societa' sottoposte ad
influenza notevole
   Formano oggetto di rilevazione nella presente voce le informazioni
di cui allo IAS 28, paragrafo 40.


   Sezione 11 - Attivita' materiali
   Forma  oggetto  di  illustrazione  nella presente sezione il conto
dell'attivo relativo alla voce 110.
   Occorre  distinguere  tra  attivita' ad uso funzionale e attivita'
detenute  a  scopo  di  investimento. Nella prima categoria rientrano
convenzionalmente  anche i beni in attesa di locazione nonche' i beni
in  corso  di  costruzione  destinati ad essere concessi in locazione
finanziaria.  Se  per  le  attivita'  ad uso funzionale si adotta una
ripartizione   piu'  fine  e  si  applicano  criteri  di  valutazione
differenti  all'interno  delle categorie generali (terreni, immobili,
ecc.)  previste nelle tavole della presente sezione, occorre indicare
in  chiaro,  nelle  medesime  tavole  o  a  corredo  delle stesse, le
sottoclassi utilizzate all'interno delle anzidette categorie generali
e i relativi criteri di valutazione.

   11.1 Attivita' materiali: composizione delle attivita' valutate al
costo

   11.2 Attivita' materiali: composizione delle attivita' valutate al
fair value o rivalutate
   La  somma dei totali generali - colonna "T" - delle tabelle 11.1 e
11.2 corrisponde alla voce 110 "attivita' materiali".
   Laddove  rilevante, va fornito l'importo delle attivita' materiali
di  proprieta'  detenute  a scopo di investimento concesse in leasing
operativo.
   In calce alle tavole vanno fornite le informazioni di cui allo IAS
40, paragrafo 75, lettera c), e limitatamente alla tavola 11.1 di cui
al paragrafo 78, lettere a), c).

   11.3 Le attivita' materiali ad uso funzionale: variazioni annue
   Occorre  indicare  il  criterio  di  valutazione (costo o a valore
rivalutato) utilizzato per ciascuna classe di attivita'.
   Nelle  presenti  tavole sono comprese anche le attivita' materiali
acquistate  in locazione finanziaria o concesse in leasing operativo.
Ove l'ammontare di tali attivita' sia rilevante, occorre produrre una
tavola identica riferita a tali operazioni.
   Le  "esistenze iniziali nette" corrispondono, di regola, al valore
iscritto nel bilancio relativo all'esercizio precedente, salvo che si
proceda  a  un  mutamento  di  politica  contabile  che  comporta una
modifica  del  saldo  iniziale  di  apertura del conto di bilancio in
esame.  In  questo  caso  occorre inserire una nuova voce, per tenere
conto di tale modifica.
   Le "rimanenze finali", che rappresentano la somma algebrica tra le
"le  esistenze  iniziali  nette",  gli  "aumenti" dell'esercizio e le
"diminuzioni"  dell'esercizio,  corrispondono  al  valore iscritto in
bilancio nella voce 110 dell'attivo.
   In  caso  di  operazioni  di aggregazione aziendale effettuate nel
corso dell'esercizio, occorre inserire fra gli "aumenti" (acquisti) o
fra  le "diminuzioni" (vendite) una specifica evidenza con la dizione
"operazioni di aggregazione aziendale".
   Le voci A.1 e D.1 "riduzioni di valore totali nette" sono la somma
algebrica  di  ammortamenti,  rettifiche di valore da deterioramento,
variazioni  negative  di  fair  value al netto di riprese di valore e
variazioni positive di fair value.
   Nella  voce B.2 "spese per migliorie capitalizzate" vanno indicate
le  spese  di  manutenzione straordinaria sostenute nell'esercizio su
beni di proprieta' o acquisiti in locazione finanziaria.
   Nella  voce  B.3  "riprese  di  valore"  devono essere rilevate le
riprese  di valore effettuate su attivita' precedentemente svalutate,
secondo  quanto previsto dallo IAS 36. Nel caso di attivita' valutate
al  valore rivalutato l'eventuale parte della rivalutazione eccedente
il  ripristino  di precedenti svalutazioni dovute a deterioramento va
indicata nella voce B.4 "variazioni positive di fair value imputate a
patrimonio netto".
   Nella  voce  B.4  "variazioni  positive di fair value" deve essere
indicato  l'importo  delle  rivalutazioni derivanti dall'applicazione
del  fair  value  o  del  valore  rivalutato  (IAS 16), diverse dalle
riprese di valore da indicare nella voce B.3.
   Le  voci  B.5  e  C.5  "differenze  di cambio" si riferiscono alla
conversione di bilanci di filiali estere.
   Nella  voce  C.3  "rettifiche  di valore da deterioramento" devono
essere  rilevate  le  rettifiche  di  valore calcolate secondo quanto
previsto dallo IAS 36
   Nella  voce  C.4  "variazioni  negative di fair value" deve essere
indicato l'importo delle svalutazioni derivanti dall'applicazione del
fair value o del valore rivalutato (IAS 16), diverse dalle rettifiche
di valore da indicare nella voce C.3.
   Nella  voce E "valutazione al costo" deve essere indicato il costo
dei cespiti valutati in bilancio al fair value.

   11.4   Attivita'  materiali  detenute  a  scopo  di  investimento:
variazioni annue Occorre indicare il criterio di valutazione (costo o
fair value) utilizzato.
   Nella  presente  tavola sono comprese anche le attivita' materiali
acquistate  in locazione finanziaria o concesse in leasing operativo.
Ove l'ammontare di tali attivita' sia rilevante, occorre produrre una
tavola identica riferita a tali operazioni.
   Le  "esistenze  iniziali"  corrispondono  al  valore  iscritto nel
bilancio relativo all'esercizio precedente, salvo che si proceda a un
mutamento  di  politica contabile che comporta una modifica del saldo
iniziale  di  apertura del conto di bilancio in esame. In questo caso
occorre inserire una nuova voce, per tener conto di tale modifica.
   Le  "rimanenze finali", che rappresentano la differenza tra le "le
esistenze  iniziali" e gli "aumenti" dell'esercizio, da un lato, e le
"diminuzioni"  dell'esercizio,  dall'altro,  corrispondono  al valore
iscritto in bilancio.
   Quando  le  attivita'  materiali  detenute a scopo di investimento
sono  valutate  al  costo  le  voci "Esistenze iniziali" e "Rimanenze
finali" vanno cosi' modificate: 1) A. "Esistenze iniziali lorde", A.1
"Riduzioni  di  valore totali nette", A.2 "Esistenze iniziali nette";
2)  D.  "Rimanenze  finali  nette",  D.1  "Riduzioni di valore totali
nette", D.2 "Rimanenze finali lorde".
   In  caso  di  operazioni  di aggregazione aziendale effettuate nel
corso dell'esercizio, occorre inserire fra gli "aumenti" (acquisti) o
fra  le "diminuzioni" (vendite) una specifica evidenza con la dizione
"operazione di aggregazione aziendale".
   Nella  voce B.2 "spese per migliorie capitalizzate" vanno indicate
le  spese  di  manutenzione straordinaria sostenute nell'esercizio su
beni di proprieta' o acquisiti in locazione finanziaria.
   Nella  voce  B.4  "riprese  di  valore"  devono essere rilevate le
riprese  di valore effettuate su attivita' precedentemente svalutate,
secondo quanto previsto dallo IAS 36.
   Le  voci  B.5  e  C.5  "differenze  di cambio" si riferiscono alla
conversione di bilanci di filiali estere.
   La  voce  C.2 "ammortamenti" va rilevata soltanto per gli immobili
valutati al costo.
   Nella  voce  C.4  "rettifiche  di valore da deterioramento" devono
essere  rilevate  le  rettifiche  di  valore calcolate secondo quanto
previsto dallo IAS 36.
   Nella  voce  E "valutazione al fair value" deve essere indicato il
fair value degli immobili valutati in bilancio al costo.


   Sezione 12 - Attivita' immateriali
   Forma  oggetto  di  illustrazione  nella presente sezione il conto
dell'attivo relativo alla voce 120.
   Laddove  l'operativita'  di  locazione  finanziaria  od  operativo
concernente  le  "altre attivita'" immateriali (marchi, software ecc)
sia  rilevante, occorre fornire un'informativa di dettaglio analoga a
quelle di seguito indicate.
   In  calce  alla tavola 12.1 occorre fornire le informazioni di cui
allo IAS 38, paragrafi 118, lettera a), 122, lettere a) , b).

   12.2 Attivita' immateriali: variazioni annue
   Occorre indicare il criterio di valutazione adottato (costo o fair
value) per ciascuna classe di attivita'.
   Le  "esistenze  iniziali"  corrispondono  al  valore  iscritto nel
bilancio relativo all'esercizio precedente, salvo che si proceda a un
mutamento  di  politica contabile che comporta una modifica del saldo
iniziale  di  apertura del conto di bilancio in esame. In questo caso
occorre inserire una nuova voce, per tener conto di tale modifica.
   Le  "rimanenze finali", che rappresentano la differenza tra le "le
esistenze  iniziali" e gli "aumenti" dell'esercizio, da un lato, e le
"diminuzioni"  dell'esercizio,  dall'altro,  corrispondono  al valore
iscritto in bilancio.
   Nel caso di applicazione del criterio di valutazione al fair value
alle   "esistenze   iniziali"   e  alle  "rimanenze  finali"  occorre
aggiungere il "di cui: variazioni positive di fair value totali".
   In  caso  di  operazioni  di aggregazione aziendale effettuate nel
corso dell'esercizio, occorre inserire fra gli "aumenti" (acquisti) o
fra  le "diminuzioni" (vendite) una specifica evidenza con la dizione
"operazioni di aggregazione aziendale".
   Nella  voce  B.3  "riprese  di  valore"  devono essere rilevate le
riprese  di valore effettuate su attivita' precedentemente svalutate,
secondo  quanto previsto dallo IAS 36. Nel caso di attivita' valutate
al  valore rivalutato l'eventuale parte della rivalutazione eccedente
il  ripristino  di precedenti svalutazioni dovute a deterioramento va
indicata nella voce B.4 "variazioni positive di fair value imputate a
patrimonio netto".
   Le  voci  B.5  e  C.5  "differenze  di cambio" si riferiscono alla
conversione di bilanci di filiali estere.
   Occorre indicare la data di riferimento dell'ultima valutazione al
fair value.

   12.3 Altre informazioni
   Nella  presente voce occorre fornire le informazioni richieste dai
principi contabili internazionali relativamente:
    a) all'esistenza di eventuali impedimenti alla distribuzione agli
azionisti  delle  plusvalenze  relative  alle  attivita'  immateriali
rivalutate (IAS 38, paragrafo 124, lettera b);
    b) alle   attivita'   immateriali   acquisite   per   concessione
governativa (IAS 38, paragrafo 122, lettera c);
    c) alle  attivita'  immateriali  costituite in garanzie di propri
debiti (IAS 38, paragrafo 122, lettera d);
    d) agli  impegni per l'acquisto di attivita' immateriali (IAS 38,
paragrafo 122, lettera e);
    e) alle  attivita' immateriali oggetto di operazioni di locazione
(informazioni analoghe a quelle dei precedenti punti).


   Sezione 13 - Le attivita' fiscali e le passivita' fiscali
   Formano  oggetto  di illustrazione nella presente sezione il conto
dell'attivo  relativo  alla  voce 130 e il conto del passivo relativo
alla voce 80.

   13.1   Attivita'   per   imposte   anticipate:  composizione  13.2
Passivita' per imposte differite: composizione
   Nelle   presenti  voci  occorre  illustrare,  rispettivamente,  la
composizione  della  voce  "attivita' per imposte anticipate" e della
voce  "passivita' per imposte differite", distinguendo i diversi tipi
d'imposta  (nazionali  e  relativi  ai  paesi  di  insediamento delle
filiali estere).
   Se  nello  stato  patrimoniale  tali  attivita'  e passivita' sono
presentate  in modo compensato (IAS 12, paragrafo 74), nella presente
voce  occorre  indicare,  a corredo delle anzidette informazioni, gli
importi oggetto di compensazione.

   13.3  Variazioni  delle  imposte  anticipate (in contropartita del
conto economico)

   13.4  Variazioni  delle  imposte  differite  (in contropartita del
conto economico)
   Nella   sottovoce   "Imposte  anticipate  rilevate  nell'esercizio
relative  a  precedenti  esercizi"  figurano le attivita' per imposte
anticipate   rilevate   nell'esercizio,   ma  relative  a  precedenti
esercizi,  destinate  ad  essere  utilizzate  per  ridurre le imposte
future.
   Nelle sottovoci "Altri aumenti" e "Altre diminuzioni" figurano, ad
esempio, le riduzioni delle imposte correnti dell'esercizio dovute al
riconoscimento  di  un  beneficio  fiscale  (relativo  ad  un'imposta
anticipata,  a  un  credito  d'imposta  e  a  una perdita fiscale) in
precedenza  non  iscritto nell'attivo. Sono inclusi anche i mutamenti
di  classificazione  delle  imposte  anticipate  e differite (da/a in
contropartita  del  patrimonio  netto a/da in contropartita del conto
economico)  dovuti  a  eventuali  trasferimenti  di  attivita'  da un
portafoglio contabile all'altro.
   La   differenza   fra  gli  "aumenti"  e  le  "diminuzioni"  delle
"attivita'  per  imposte  anticipate" registrati in contropartita del
conto economico (tavola 13.3) corrisponde alla voce "variazione delle
imposte  anticipate"  riportata nella Parte C, Sezione 18 "Le imposte
sul reddito dell'esercizio dell'operativita' corrente", tavola 18.1.
   La   differenza   fra  gli  "aumenti"  e  le  "diminuzioni"  delle
"passivita'  per  imposte  differite" registrati in contropartita del
conto economico (tavola 13.4) corrisponde alla voce "variazione delle
imposte  differite"  riportata  nella Parte C, Sezione 18 "Le imposte
sul reddito dell'esercizio dell'operativita' corrente", tavola 18.1.
   In  caso  di  operazioni  di aggregazione aziendale effettuate nel
corso dell'esercizio, occorre inserire fra gli "aumenti" (acquisti) o
fra  le  "diminuzioni"  (vendite), rispettivamente, l'incremento o il
decremento  delle  attivita'  per  imposte anticipate (passivita' per
imposte   differite)   rilevate   in  contropartita  dell'avviamento,
prevedendo  una  specifica  evidenza  con  la  dizione "operazioni di
aggregazione aziendale".
   Occorre  indicare  in  calce alla tavola 13.3 la quota parte delle
attivita'  per  imposte  anticipate  che  derivano da perdite fiscali
riportabili agli esercizi successivi.

   13.5  Variazioni  delle  imposte  anticipate (in contropartita del
patrimonio netto)
   Nella   sottovoce   "Imposte  anticipate  rilevate  nell'esercizio
relative  a  precedenti  esercizi"  figurano le attivita' per imposte
anticipate   rilevate   nell'esercizio,   ma  relative  a  precedenti
esercizi,  destinate  ad  essere  utilizzate  per  ridurre le imposte
future.


   Sezione  14  - Attivita' non correnti e gruppi di attivita' in via
di dismissione e passivita' associate
   Formano  oggetto  di  illustrazione nella presente sezione i conti
dell'attivo  relativi  alla  voce  140 e i conti del passivo relativi
alla voce 90.

   14.1  Attivita'  non  correnti  e  gruppi  di  attivita' in via di
dismissione: composizione per tipologia di attivita'
   Relativamente  alle  voci  "gruppi  di attivita' (unita' operative
dismesse)"  e  "passivita'  associate a gruppi di attivita' in via di
dismissione"  vanno  riportate  unicamente  le  voci  in cui figurano
importi.
   Il  totale  (A+B)  della  tabella  14.1  corrisponde alla voce 140
dell'attivo  dello stato patrimoniale. Il totale (C+D) della medesima
tabella   corrisponde   alla   voce   90   del  passivo  dello  stato
patrimoniale.
   Per  i  criteri  di rilevazione delle attivita' e delle passivita'
indicate  nella presente tabella si fa rinvio a quanto previsto nelle
pertinenti sezioni.
   Nelle  voci "altre attivita'" e "altre passivita'" confluiscono le
operazioni non richiamate nelle precedenti sottovoci (es. derivati di
copertura).
   In  calce  alla  tavola  occorre  fornire  le  informazioni di cui
all'IFRS 5, paragrafo 41, lettere a), b) e d).

   14.2 Altre informazioni
   In tale voce devono essere fornite le informazioni di cui all'IFRS
5, paragrafo 42, nonche' le informazioni relative alla composizione e
alla  dinamica  dei portafogli (attivita' finanziarie detenute per la
negoziazione,  attivita'  finanziarie  disponibili  per  la  vendita,
debiti  verso  banche  ecc.)  inclusi  nei gruppi di attivita' in via
dismissione.

   14.3  Informazioni  sulle  partecipazioni in societa' sottoposte a
influenza notevole non valutate al patrimonio netto
   Con  riferimento  alle  partecipazioni  in  societa' sottoposte ad
influenza  notevole  non  valutate al patrimonio netto ai sensi dello
IAS  28,  paragrafo  13,  lettera a), figurano nella presente voce le
informazioni richieste dallo IAS 28, paragrafo 37, lettera i).


   Sezione 15 - Altre attivita'
   Forma  oggetto  di  illustrazione  nella presente sezione il conto
dell'attivo relativo alla voce 150.


--------------------
          (1)   A   tal   fine   occorre   procedere  agli  opportuni
          arrotondamenti  delle voci, delle sottovoci e dei "di cui",
          trascurando  le  frazioni  degli importi pari o inferiori a
          500  euro  ed  elevando  al  migliaio superiore le frazioni
          maggiori  di  500 euro. L'importo arrotondato delle voci va
          ottenuto   per   somma   degli  importi  arrotondati  delle
          sottovoci.
          (2)   A   tal   fine   occorre   procedere  agli  opportuni
          arrotondamenti  delle voci, delle sottovoci e dei "di cui",
          trascurando  le  frazioni  degli importi pari o inferiori a
          500.000  euro  ed elevando al milione superiore le frazioni
          maggiori  di 500.000 euro. L'importo arrotondato delle voci
          va  ottenuto  per  somma  degli  importi  arrotondati delle
          sottovoci.


   PASSIVO


   Sezione 1- Debiti verso banche

   Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto del
passivo relativo alla voce 10.

   1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
   La  voce  "depositi  vincolati"  include  anche  i  conti correnti
vincolati.
   I  debiti  strutturati  vanno  rilevati  in  base  al valore delle
passivita' "ospite" dopo lo scorporo del derivato implicito.
   Nella  voce  "debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti
patrimoniali"  confluiscono le componenti del patrimonio netto che in
ossequio allo IAS 32 sono riclassificate fra le passivita'.
   La  voce  "passivita'  a fronte di attivita' cedute non cancellate
dal  bilancio"  rappresenta  i  debiti  connessi con le operazioni di
cessione  delle  attivita' finanziarie che non rispettano i requisiti
posti dallo IAS 39 per la loro integrale cancellazione dal bilancio.
   Le  operazioni  "pronti  contro  termine" passive includono sia le
operazioni   con   obbligo  di  rivendita  a  termine  da  parte  del
cessionario   delle   attivita'  oggetto  della  transazione  sia  le
operazioni  che prevedono la facolta' per il cessionario di rivendita
a termine (queste ultime nella misura in cui le attivita' sottostanti
non  soddisfino  le  condizioni  previste  dallo  IAS  39  per essere
cancellate dal bilancio della banca segnalante).
   Nella  sottovoce  "altri  debiti"  sono  inclusi anche i debiti di
funzionamento.

   1.4 Debiti verso banche: debiti oggetto di copertura specifica
   Nella  sottovoce  "debiti  oggetto di copertura specifica del fair
value: piu' rischi" figurano i debiti oggetto di copertura simultanea
di piu' rischi (es. "currency interest rate swap").

   1.5 Debiti per locazione finanziaria
   Occorre  fornire le informazioni di cui allo IAS 17, paragrafo 31,
lettere b), d) ed e), e paragrafo 65.


   Sezione 2 - Debiti verso clientela

   Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto del
passivo relativo alla voce 20.

   2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
   La  voce  "depositi  vincolati"  include  anche  i  conti correnti
vincolati.
   I  debiti  strutturati  vanno  rilevati  in  base  al valore delle
passivita' "ospite" dopo lo scorporo del derivato implicito.
   Nella  voce  "debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti
patrimoniali"  confluiscono le componenti del patrimonio netto che in
ossequio allo IAS 32 sono riclassificate fra le passivita'.
   La  voce  "passivita'  a fronte di attivita' cedute non cancellate
dal  bilancio"  rappresenta  il  debito connesso con le operazioni di
cessione  delle  attivita' finanziarie che non rispettano i requisiti
posti dallo IAS 39 per la loro integrale cancellazione dal bilancio.
   Le  operazioni  "pronti  contro  termine" passive includono sia le
operazioni  con obbligo di rivendita a termine del cessionario sia le
operazioni  che  prevedono la facolta' di rivendita a termine (queste
ultime nella misura in cui le attivita' sottostanti non soddisfino le
condizioni  previste  dallo IAS 39 per essere cancellate dal bilancio
della banca segnalante).

   2.4 Debiti verso clientela: debiti oggetto di copertura specifica
   Nella  sottovoce  "debiti  oggetto di copertura specifica del fair
value: piu' rischi" figurano i debiti oggetto di copertura simultanea
di piu' rischi (es. "currency interest rate swap").

   2.5 Debiti per locazione finanziaria
   Occorre  fornire le informazioni di cui allo IAS 17, paragrafo 31,
lettere b), d) ed e), e paragrafo 65.


   Sezione 3 - Titoli in circolazione

   Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto del
passivo relativo alla voce 30.

   3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica
   Per   i  titoli  "strutturati"  il  valore  di  bilancio  riguarda
esclusivamente  il  contratto  "ospite".  Di  conseguenza, la colonna
"fair   value"  esclude  il  fair  value  del  derivato  incorporato.
Quest'ultimo valore va indicato in calce alla tabella.
   Ove   rilevante,   occorre   fornire   il   dettaglio  dei  titoli
"strutturati" per le principali categorie di operazioni (convertibili
in azioni, "reverse floater", etc.).
   Nella sottovoce "titoli non quotati - altri titoli" figurano anche
i buoni fruttiferi e i certificati di deposito.

   3.3 Titoli in circolazione: titoli oggetto di copertura specifica
   Nella  sottovoce  "titoli  oggetto di copertura specifica del fair
value: piu' rischi" figurano i titoli oggetto di copertura simultanea
di piu' rischi (es. "currency interest rate swap").


   Sezione 4 - Passivita' finanziarie di negoziazione

   Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto del
passivo relativo alla voce 40.

   4.1   Passivita'   finanziarie   di   negoziazione:   composizione
merceologica
   Nelle  sottovoci  "debiti verso banche" e "debiti verso clientela"
sono inclusi anche gli "scoperti tecnici" su titoli.
   Nella sottovoce "titoli di debito: altri titoli - altri" figurano,
tra l'altro, i buoni fruttiferi e i certificati di deposito.
   Nelle  sottovoci  "derivati finanziari: connessi con la fair value
option"  e  "derivati  creditizi:  connessi con la fair value option"
figurano  i  derivati  gestionalmente  collegati  con  attivita'  e/o
passivita'  valutate al fair value, secondo quanto previsto dallo IAS
39, paragrafo 9.
   Nelle   sottovoci   "derivati   finanziari:   altri"  e  "derivati
creditizi:   altri"   figurano  i  derivati  enucleati  da  strumenti
finanziari   strutturati   i   cui   contratti  "ospite"  sono  stati
classificati in portafogli diversi da quello di negoziazione.
   In  calce alla tabella occorre fornire, se d'importo rilevante, il
dettaglio  delle  varie  tipologie  di titoli ("credit linked notes",
"reverse  floater",  ecc.)  che  compongono  la  sottovoce "titoli di
debito: titoli strutturati".
   Occorre  inoltre  indicare,  se  d'importo rilevante, la parte del
fair  value  relativo  a  contratti  derivati con sottostanti proprie
passivita'   imputabile   al   cambiamento   del   merito  creditizio
dell'emittente rispetto alla data di stipula del contratto.

   4.2   Dettaglio   della   voce   40   "Passivita'  finanziarie  di
negoziazione ": passivita' subordinate
   Il  dettaglio  va  fornito distinguendo tra "debiti verso banche",
"debiti verso clientela" e "titoli di debito".

   4.3   Dettaglio   della   voce   40   "Passivita'  finanziarie  di
negoziazione ": debiti strutturati
   Il  dettaglio  va fornito distinguendo tra "debiti verso banche" e
"debiti verso clientela".

   4.4 Passivita' finanziarie di negoziazione: strumenti derivati
   Nella  colonna  "tassi di interesse" sono inclusi anche i derivati
finanziari con sottostanti titoli di debito. Nella colonna "titoli di
capitale" sono comprese anche le operazioni su indici azionari. Nella
colonna  "altro"  sono  compresi,  ad  esempio,  i derivati su merci,
metalli preziosi (eccetto oro) e altri valori.
   I  derivati  strutturati  che  risultano composti da piu' derivati
elementari  che  insistono  su profili di rischio diversi (ad esempio
"equity  linked  swap": tassi di interesse e titoli di capitale) sono
rilevati in corrispondenza della colonna "altro".

   4.5 Passivita' finanziarie per cassa (esclusi scoperti tecnici) di
negoziazione: variazioni annue
   Dalla  presente  tabella  sono escluse la variazioni relative agli
"scoperti tecnici" su titoli.


   Sezione 5 - Passivita' finanziarie valutate al fair value

   Formano  oggetto  di illustrazione nella presente sezione il conto
del passivo relativo alla voce 50.

   5.1  Passivita'  finanziarie  valutate al fair value: composizione
merceologica
   In  calce alla tabella 5.1 vanno indicate le finalita' di utilizzo
della  c.d.  "fair  value  option"  ("coperture  naturali", strumenti
finanziari  strutturati, portafogli di passivita' finanziarie gestiti
sulla  base  del  fair value) e gli importi delle relative passivita'
finanziarie interessate.

   5.2  Dettaglio  della  voce 50 "Passivita' finanziarie valutate al
fair value": passivita' subordinate
   Il  dettaglio  va  fornito distinguendo tra "debiti verso banche",
"debiti verso clientela" e "titoli di debito".


   Sezione 6 - Derivati di copertura

   Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto del
passivo relativo alla voce 60.
   Non  formano  oggetto  di  rilevazione  nella  presente  sezione i
derivati su crediti di copertura assimilati alle garanzie ricevute ai
sensi dello IAS 39.

   6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di contratti
e di attivita' sottostanti
   Nella  colonna  "tassi di interesse" sono inclusi anche i derivati
finanziari con sottostanti titoli di debito. Nella colonna "titoli di
capitale" sono comprese anche le operazioni su indici azionari. Nella
colonna  "altro"  sono  compresi,  ad  esempio,  i derivati su merci,
metalli preziosi (eccetto oro) e altri valori.
   I  derivati  strutturati  che  risultano composti da piu' derivati
elementari  che  insistono  su profili di rischio diversi (ad esempio
"equity  linked  swap": tassi di interesse e titoli di capitale) sono
rilevati in corrispondenza della colonna "altro".

   6.2  Derivati  di copertura: composizione per portafogli coperti e
per tipologia di copertura
   Nella presente tavola vanno indicati i valori negativi di bilancio
dei derivati di copertura, distinti in relazione all'attivita' o alla
passivita' coperta e alla tipologia di copertura realizzata.
   La copertura specifica - del fair value e dei flussi finanziari di
cassa  -  si  riferisce  sia  alla  singola  attivita'  o  passivita'
finanziaria   che   ad  un  portafoglio  di  attivita'  o  passivita'
finanziarie  omogenee.  La  copertura  generica  fa riferimento ad un
portafoglio  eterogeneo  di attivita' o passivita' finanziarie oppure
ad un portafoglio complesso di attivita' e passivita' finanziarie.
   Nella  colonna  "copertura  specifica di fair value - piu' rischi"
figurano  i  derivati  di  copertura  simultanea  di piu' rischi (es.
currency interest rate swap).


   Sezione  7  -  Adeguamento  di valore delle passivita' finanziarie
oggetto di copertura generica

   Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto del
passivo relativo alla voce 70.

   7.1  Adeguamento  di valore delle passivita' coperte: composizione
per   portafogli  coperti  L'adeguamento  positivo  non  deve  essere
compensato con quello negativo.

   7.2  Passivita'  finanziarie  oggetto  di  copertura  generica del
rischio di tasso di interesse: composizione
   Occorre   indicare   l'ammontare   delle   passivita'  oggetto  di
copertura, fornendo se possibile la distinzione tra titoli e debiti.


   Sezione 8 - Passivita' fiscali

   Vedi sezione 13 dell'attivo.


   Sezione   9   -  Passivita'  associate  ad  attivita'  in  via  di
dismissione

   Vedi sezione 14 dell'attivo.


   Sezione 10 - Altre passivita'

   Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto del
passivo relativo alla voce 100 del passivo.


   Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale
   Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto del
passivo relativo alla voce 110 del passivo.


   Sezione 12 - Fondi per rischi e oneri

   Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto del
passivo relativo alla voce 120 del passivo.

   12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione
   La  sottovoce  2.3  "altri  fondi  per  rischi ed oneri: altri" va
disaggregata se di importo rilevante.

   12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue
   La colonna "altri fondi" va disaggregata se di importo rilevante.

   12.3 Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita

   Nella  voce  1  occorre  fornire l'informativa di cui allo IAS 19,
paragrafo 120A, b). Nella voce 2 occorre fornire l'informativa di cui
allo  IAS  19,  paragrafo  120A, lettere c), d). Nella voce 3 occorre
fornire l'informativa di cui allo IAS 19, paragrafo 120A, lettere e),
j),  k),  1),  m).  Nella voce 4 occorre fornire l'informativa di cui
allo IAS 19, paragrafo 120A, lettera f). Nella voce 5 occorre fornire
l'informativa  di  cui  allo  IAS 19, paragrafo 120A, lettere n), o).
Nella  voce  6  occorre  fornire  l'informativa  di  cui allo IAS 19,
paragrafo 120A, lettere p), q).

   12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi
   Nella  presente  voce  occorre fornire le informazioni di cui allo
IAS 37/85, 86, 91).


   Sezione 13 - Azioni rimborsabili

   Forma oggetto di illustrazione nella presente sezione il conto del
passivo relativo alla voce 140 del passivo.
   .sp02, Sezione 14 - Patrimonio dell'impresa

   Formano  oggetto  di  illustrazione nella presente sezione i conti
del passivo relativi alle voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200 del
passivo.

   14.2 Capitale e azioni proprie: composizione
   Ove  esistenti,  vanno  indicate  le  diverse  categorie di azioni
(azioni   ordinarie,   privilegiate   ecc.)   che   costituiscono  il
"capitale",  fornendo  separatamente  l'importo delle azioni emesse e
l'importo delle azioni sottoscritte e non ancora liberate (o versate)
alla data di riferimento del bilancio.
   Analoga  informativa  sulla  composizione va fornita riguardo alle
azioni proprie in portafoglio.

   14.3 Capitale - Numero azioni: variazioni annue
   La  colonna  "altre"  va  disaggregata  in  base  alle  differenti
tipologie  di  azioni  emesse. Nella sottovoce B.3 "altre variazioni"
vanno  indicati,  ad  esempio,  i  frazionamenti. Nella sottovoce C.4
"altre variazioni" vanno indicati, ad esempio, i raggruppamenti.

   14.5 Riserve di utili: altre informazioni
   Formano oggetto di rilevazione nella presente voce le informazioni
di cui allo IAS 1, paragrafo 76, lettera b).

   14.7 Riserve da valutazione. composizione
   La  sottovoce  "Leggi  speciali  di  rivalutazione" ricomprende le
riserve  costituite  in  base  a  disposizioni di legge emanate prima
dell'entrata in vigore dei principi contabili internazionali.
   In  tale sottovoce figurano anche le riserve costituite in sede di
prima applicazione degli IAS, per effetto della valutazione al "costo
presunto"  (c.d.  "deemed  cost")  delle attivita' materiali, secondo
quanto previsto dal "decreto IAS".

   14.8 Riserve da valutazione: variazioni annue
   Nella  sottovoce "altre variazioni" vanno inserite, ad esempio, le
variazioni  derivanti da dismissione o cancellazione dell'attivita' a
cui si riferisce la rivalutazione.
   Nella sottovoce "altre variazioni" delle "Diminuzioni" vanno anche
incluse  le  riduzioni  delle  riserve  connesse  con  il processo di
ammortamento  delle  relative attivita', da rilevare in contropartita
delle riserve di utili.
   In  caso  di  operazioni  di aggregazione aziendale effettuate nel
corso  dell'esercizio,  occorre  inserire  fra gli "aumenti" o fra le
"diminuzioni"  una  specifica  evidenza con la dizione "operazioni di
aggregazione aziendale".

   14.9   Riserve   da   valutazione   delle   attivita'  finanziarie
disponibili per la vendita: composizione
   In  corrispondenza  di ciascuna categoria di attivita' finanziarie
(titoli  di  debito, titoli di capitale ecc.) occorre indicare, nella
colonna  "riserva  positiva",  l'importo  cumulato  delle  riserve da
valutazione relative agli strumenti finanziari che, nell'ambito della
categoria  considerata,  presentano  alla  data  di  riferimento  del
bilancio  un  fair  value  superiore al costo ammortizzato (attivita'
finanziarie   plusvalenti)   e,  nella  colonna  "riserva  negativa",
l'importo   cumulato  delle  riserve  da  valutazione  riferite  agli
strumenti  che,  nell'ambito  della categoria considerata, presentano
alla  data  di  riferimento  del  bilancio un fair value inferiore al
costo ammortizzato (attivita' finanziarie minusvalenti).
   La  differenza  fra  i totali delle colonne "riserva positiva" e i
totali  delle  colonne  "riserva negativa" rappresenta la "riserva da
valutazione  delle  attivita' finanziarie disponibili per la vendita"
indicata nella omonima voce 1 della tavola 14.7.

   14.10   Riserve   da   valutazione   delle  attivita'  finanziarie
disponibili per la vendita: variazioni annue
   Le "esistenze iniziali" e le "rimanenze finali" vanno indicate con
il  pertinente  segno  algebrico  (riserva  positiva  oppure  riserva
negativa).
   Nella sottovoce "variazioni positive - rigiro a conto economico di
riserve  negative:  da  deterioramento"  va  indicato lo storno della
riserva  negativa rilevato in contropartita della voce "rettifiche di
valore"   del   conto   economico   a   fronte   del   deterioramento
dell'attivita' disponibile per la vendita.
   Nella sottovoce "variazioni positive - rigiro a conto economico di
riserve  negative:  da  realizzo" va indicato lo storno della riserva
negativa,  rilevato  in  contropartita della voce "utile (perdita) da
cessione"  del  conto economico, a fronte del realizzo dell'attivita'
finanziaria disponibile per la vendita.
   Nella sottovoce "variazioni negative - rigiro a conto economico di
riserve  positive  realizzate"  va  indicato  lo storno della riserva
positiva,  rilevato  in  contropartita della voce "utile (perdita) da
cessione"  del  conto economico, a fronte del realizzo dell'attivita'
finanziaria disponibile per la vendita.
   Nella sottovoce "variazioni negative rettifiche da deterioramento"
figura   la   riduzione   della  riserva  positiva  connessa  con  il
deterioramento dell'attivita' disponibile per la vendita.
   In  caso  di  operazioni  di aggregazione aziendale effettuate nel
corso  dell'esercizio,  occorre  inserire  fra gli "aumenti" o fra le
"diminuzioni"  una  specifica  evidenza con la dizione "operazioni di
aggregazione aziendale".


   Altre informazioni

   Nella  presente  sezione  vanno  fornite  le informazioni previste
nelle tavole 1, 2, 3, e 4 nonche' altre eventuali informazioni che la
banca o la societa' finanziaria ritiene opportuno fornire in aggiunta
a  quelle  stabilite  dai  principi  contabili internazionali nonche'
dalle istruzioni del presente fascicolo.

   1. Garanzie rilasciate e impegni
   Nelle  "garanzie  rilasciate" figurano tutte le garanzie personali
prestate dalla banca. Le garanzie di "natura finanziaria" sono quelle
concesse  a  sostegno  di  operazioni volte all'acquisizione di mezzi
finanziari;  hanno  invece  "natura  commerciale"  quelle  concesse a
garanzia  di  specifiche  transazioni  commerciali. Le garanzie vanno
indicate facendo riferimento al soggetto ordinante, cioe' al soggetto
le  cui  obbligazioni  sono  assistite  dalla  garanzia  prestata. Va
indicato il valore nominale al netto degli utilizzi per cassa e delle
eventuali rettifiche di valore.
   Gli  "impegni  irrevocabili  a  erogare  fondi"  sono  gli impegni
irrevocabili,  a  utilizzo  certo  o incerto, che possono dar luogo a
rischi  di  credito  (ad  esempio,  i margini disponibili su linee di
credito  irrevocabili  concesse  alla  clientela  o  a  banche). Sono
esclusi gli impegni derivanti dalla stipula di contratti derivati. Va
indicato  l'impegno assunto al netto delle somme gia' erogate e delle
eventuali rettifiche di valore.
   Gli  "impegni irrevocabili a utilizzo certo" includono gli impegni
a   erogare   fondi   il   cui  utilizzo  da  parte  del  richiedente
(prestatario) e' certo e predefinito; questi contratti hanno pertanto
carattere   vincolante  sia  per  il  concedente  (banca  o  societa'
finanziaria   che   ha  assunto  l'impegno  a  erogare)  sia  per  il
richiedente.  Gli  impegni  suddetti  comprendono  in particolare gli
acquisti  (a  pronti  e  a termine) di titoli non ancora regolati (ad
esclusione  di  quelli  c.d. "regular way" ove i titoli sono rilevati
per  data  di contrattazione) nonche' i depositi e i finanziamenti da
erogare a una data futura predeterminata.
   Gli  "impegni  irrevocabili a utilizzo incerto" includono, invece,
gli  impegni a erogare fondi il cui utilizzo da parte del richiedente
e'  opzionale;  in  questo  caso, dunque, non e' sicuro se e in quale
misura si realizzera' l'erogazione effettiva dei fondi.
   Gli   "impegni  sottostanti  ai  derivati  creditizi:  vendite  di
protezione"  sono  gli  impegni derivanti dalla vendita di protezione
dal  rischio  di  credito  realizzata  con  i derivati su crediti. Va
indicato  il  valore  nozionale  al netto delle somme erogate e delle
eventuali rettifiche di valore.
   Nella  voce  "altri impegni" sono inclusi, fra l'altro, le opzioni
put  emesse  dalla  banca  riguardanti  titoli  e gli impegni assunti
nell'ambito  dell'attivita'  di collocamento di titoli nonche' quelli
derivanti  da contratti di Note Issuance Facility (N.I.F.), Revolving
Issuance Facility (R.U.F.) ecc..

   2. Attivita' costituite a garanzie di proprie passivita' e impegni
   In  calce  alla  presente  tabella  va  fornito  l'ammontare delle
attivita'  che  sono  state  riclassificate  ai  sensi  dello IAS 39,
paragrafo  37,  lettera  a), nonche' l'informativa di cui all'IFRS 7,
paragrafo 14, lettera b).

   3. Informazioni sul leasing operativo
   Occorre  fornire le informazioni di cui allo IAS 17, paragrafo 35,
lettere a), b) e d), nonche' paragrafo 56, lettere a) e c).

   4. Gestione e intermediazione per conto terzi
   Formano   oggetto  di  illustrazione  nella  presente  sezione  le
operazioni  effettuate  dalla  banca o dalla societa' finanziaria per
conto di terzi.

   4.1 Negoziazione di strumenti finanziari per conto di terzi
   Gli  "acquisti"  e  le  "vendite" non regolati sono costituiti dai
contratti  di compravendita dei quali a fine esercizio non sia ancora
intervenuto il regolamento finanziario.
   Nella  presente  voce  vanno  altresi'  indicate  le operazioni di
compravendita  dei  contratti  a  termine  negoziati  sul  MIF  e dei
contratti  derivati  negoziati  sull'IDEM,  nelle  quali  la banca e'
esecutrice  di ordini conferiti dalla propria clientela (negoziazione
in nome e per conto terzi)(1).
   Tali operazioni vanno distinte da quelle riguardanti i titoli.

   4.2 Gestioni patrimoniali
   Nella  presente voce deve essere indicato l'importo complessivo, a
valori di mercato, dei patrimoni gestiti per conto di altri soggetti.
L'informativa  riguarda  la sola componente delle gestioni costituita
dai titoli e non quella rappresentata dalla liquidita'.

   4.3 Custodia e amministrazione di titoli
   I  titoli  oggetto  dei contratti di custodia e di amministrazione
sono rilevati in base al loro valore nominale. Vanno esclusi i titoli
appartenenti alle gestioni patrimoniali indicati nella voce 4.2.
   Nella  sottovoce  b)  figurano  anche i titoli ricevuti da terzi a
garanzia  di  operazioni  di  credito, per i quali la banca svolga un
servizio accessorio di custodia e amministrazione.
   La   sottovoce  c)  "titoli  di  terzi  depositati  presso  terzi"
rappresenta un "di cui" delle sottovoci a) e b).
   Nella  sottovoce d) "titoli di proprieta' depositati presso terzi"
figurano anche i titoli da ricevere per operazioni gia' regolate.

   4.4 Altre operazioni
   Altre  tipologie,  non  previste nelle precedenti voci, di servizi
resi  a  terzi  da  parte  della  banca  (ad  esempio, l'attivita' di
ricezione  e  trasmissione  degli  ordini  nonche' mediazione) devono
essere indicate in modo specifico, se di importo apprezzabile.
   La  banca  deve  anche  indicare l'importo complessivo dei "ruoli"
ricevuti   nell'ambito   dell'attivita'   esattoriale  e  non  ancora
incassati alla data di riferimento del bilancio.


--------------------
          (1)  Sono  equiparate  le  operazioni  di  compravendita di
          strumenti  derivati operate in mercati ufficiali ove vigono
          regole  organizzative  e  di  funzionamento delle "Clearing
          House"   simili   a   quelle  previste  per  la  "Cassa  di
          compensazione e garanzia".


   Parte C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO


   Sezione 1 - Gli interessi

   Formano  oggetto  di  illustrazione nella presente sezione i conti
relativi alle voci 10 e 20.

   1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
   Il  totale  indicato  nella  tabella  corrisponde alla voce 10 del
conto economico.
   In  corrispondenza  della  colonna  "attivita'  deteriorate" vanno
indicati  gli  interessi,  diversi  da  quelli  rilevati  nella  voce
"riprese  di  valore",  maturati  nell'esercizio  nelle posizioni che
risultano  classificate  come  "deteriorate" alla data di riferimento
del bilancio. Nel caso delle esposizioni scadute/sconfinanti da oltre
180   giorni   l'importo   degli   interessi   maturati  prima  della
classificazione  delle  esposizioni  in  tale  categoria  puo' essere
indicato nella colonna "attivita' finanziarie in bonis".

   1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi
alle operazioni di copertura
   Occorre   valorizzare   la   tavola   soltanto  se  il  saldo  dei
differenziali,   positivi  e  negativi,  maturati  sui  "derivati  di
copertura"  e'  positivo.  Se  il saldo e' negativo, va compilata, in
alternativa, la tavola 1.5.
   Nelle  sottovoci "copertura dei flussi finanziari" figurano i c.d.
"rigiri"  a  conto  economico dei differenziali, positivi e negativi,
relativi   alle   operazioni   di  copertura  dei  flussi  finanziari
riguardanti operazioni finanziarie a tasso indicizzato.

   1.3.2 Interessi attivi su operazioni di locazione finanziaria
   Occorre  fornire le informazioni di cui allo IAS 17, paragrafo 47,
lettere b) ed e), nonche' paragrafo 65.

   1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
   Nella  sottovoce  "titoli  in  circolazione"  figurano  anche  gli
interessi relativi a buoni fruttiferi e certificati di deposito.
   Gli  interessi passivi e oneri assimilati su scoperti tecnici sono
indicati nella sottovoce "passivita' finanziarie di negoziazione".

   1.5  Interessi  passivi e oneri assimilati: differenziali relativi
alle operazioni di copertura
   Occorre   valorizzare   la   tavola   soltanto  se  il  saldo  dei
differenziali,   positivi  e  negativi,  maturati  sui  "derivati  di
copertura"  e'  negativo.  Se  il saldo e' positivo, va compilata, in
alternativa, la tavola 1.2.
   Nelle  sottovoci "copertura dei flussi finanziari" figurano i c.d.
"rigiri"  a  conto  economico dei differenziali, positivi e negativi,
relativi   alle   operazioni   di  copertura  dei  flussi  finanziari
riguardanti operazioni finanziarie a tasso indicizzato.

   1.6.2  Interessi  passivi  su  debiti  per operazioni di locazione
finanziaria
   Occorre  fornire le informazioni di cui allo IAS 17, paragrafo 31,
lettera c), nonche' paragrafo 65.


   Sezione 2 - Le commissioni

   Formano  oggetto  di  illustrazione nella presente sezione i conti
relativi alle voci 40 e 50.

   2.1 Commissioni attive: composizione

   2.3 Commissioni passive: composizione
   La  sottovoce  "derivati  su  crediti"  fa riferimento ai derivati
creditizi assimilati alle garanzie ai sensi dello IAS 39.
   La sottovoce "negoziazione di strumenti finanziari" fa riferimento
alla nozione di strumenti finanziari stabilita dal T.U.F..
   La  sottovoce  "altri  servizi",  se rilevante, va disaggregata in
relazione  alla  tipologia  dei  servizi  a  fronte  dei  quali  sono
incassate/pagate le commissioni.


   Sezione 3 - Dividendi e proventi simili

   Forma  oggetto  di  illustrazione  nella presente sezione il conto
relativo alla voce 70.


   Sezione 4 - Risultato netto dell'attivita' di negoziazione

   Forma  oggetto  di  illustrazione  nella presente sezione il conto
relativo alla voce 80.
   Nella  sottovoce  "attivita'  finanziarie  di negoziazione: altre"
sono  convenzionalmente  compresi  gli  utili  e le perdite derivanti
dalla negoziazione di valute, oro ed altri metalli preziosi.
   Nelle  "plusvalenze"  e  "minusvalenze" delle "attivita/passivita'
finanziarie  di negoziazione: altre" figurano convenzionalmente anche
i  "rigiri"  a  conto  economico  delle  riserve da valutazione delle
operazioni  di  copertura dei flussi finanziari quando si ritiene che
le  transazioni  attese  non  siano  piu'  probabili ovvero quando le
minusvalenze imputate alle riserve stesse non sono piu' recuperabili.
   Nel   "risultato   netto"  delle  "altre  attivita'  e  passivita'
finanziarie:  differenze  di cambio" va convenzionalmente indicato il
saldo,   positivo  o  negativo,  delle  variazioni  di  valore  delle
attivita'  e  delle  passivita'  finanziarie  denominate  in  valuta,
diverse  da  quelle  designate  al  fair  value, da quelle oggetto di
copertura  del  fair  value  (rischio  di  cambio o fair value) o dei
flussi  finanziari  (rischio  di  cambio)  nonche'  dai  derivati  di
copertura (I).
   Nelle  "plusvalenze", nelle "minusvalenze", negli "utili e perdite
da negoziazione" degli strumenti derivati figurano anche le eventuali
differenze di cambio.
   I  differenziali  e  i margini, positivi o negativi, dei contratti
derivati   classificati   nel   portafoglio   di  negoziazione  vanno
convenzionalmente    indicati   in   corrispondenza   della   colonna
"utili/perdite da negoziazione".
   In  calce alla tavola occorre fornire, ove rilevante, il dettaglio
delle  svalutazioni  e delle perdite da negoziazione riconducibili al
deterioramento creditizio del debitore (emittente o controparte).


   Sezione 5 - Risultato netto dell'attivita' di copertura

   Forma  oggetto  di  illustrazione  nella presente sezione il conto
relativo alla voce 90.
   I  proventi  (oneri)  includono le rivalutazioni (svalutazioni), i
differenziali  e  i  margini  incassati (pagati) e gli altri proventi
(oneri) relativi agli strumenti di copertura, specifica e generica, e
ai  singoli  strumenti  e portafogli finanziari coperti. I proventi e
gli  oneri  includono  anche  le eventuali differenze di cambio. Sono
esclusi  i differenziali e i margini incassati (pagati) da ricondurre
fra gli interessi.
   I  proventi  e  gli  oneri  vanno rilevati in modo separato, senza
operare compensazioni.
   Nelle  sottovoci relative ai "proventi (oneri) relativi a derivati
finanziari di copertura dei flussi finanziari" va considerata solo la
parte  della  plusvalenza  (o minusvalenza) del derivato di copertura
dei   flussi   finanziari   che   non  compensa  la  minusvalenza  (o
plusvalenza)   dell'operazione   coperta   (cd.   imperfezione  della
copertura)  (IAS  39,  paragrafo  95).  Nelle  medesime  sottovoci va
convenzionalmente  inclusa la c.d. imperfezione delle coperture degli