(all. 1 - art. 1)
                                                             ALLEGATO
                    Al Presidente della Repubblica
   Nel  consiglio comunale di Turi (Bari) - al quale la legge assegna
trenta membri - si e' determinata da molto tempo una grave situazione
di  crisi  sfociata  nelle  dimissioni rassegnate dal sindaco e dalla
giunta, alla cui sostituzione il consiglio stesso si  e'  dimostrato,
nonostante i richiami del prefetto, incapace di provvedere.
   Le  sedute dei giorni 5 e 12 febbraio 1988 risultavano infruttuose
ai fini dell'elezione del sindaco e della giunta dimissionari.
   Il  consiglio comunale si riuniva di nuovo il 23 ed il 29 febbraio
1988 a seguito dell'invito all'uopo rivolto dal prefetto.
  Anche   tali   riunioni   risultavano  infruttuose  ai  fini  della
costituzione dei normali organi di amministrazione dell'ente.
   Il  prefetto, considerata l'urgente necessita' di ricostituire gli
organi ordinari del comune, disponeva, con decreto n. 879 del 2 marzo
1988,  una  duplice convocazione d'ufficio del consiglio comunale con
l'esplicita diffida a provvedere alla elezione del  sindaco  e  della
giunta  dimissionari,  a  scanso dei provvedimenti di rigore previsti
dalla legge.
   Neppure  tale tentativo, pero', aveva esito positivo, in quanto le
relative sedute, fissate per i giorni 9 e 15 marzo 1988,  risultavano
ancora una volta infruttuose.
   Ritenuta,  pertanto,  acquisita la prova dell'assoluta incapacita'
del predetto consiglio comunale di provvedere alla rinnovazione degli
organi di amministrazione il prefetto ha proposto lo scioglimento del
consiglio stesso del quale ha disposto, intanto, la sospensione,  con
la  conseguente  nomina di un commissario per la provvisoria gestione
del comune, ai sensi dell'art. 105  del  regio  decreto  30  dicembre
1923, n. 2839.
   Considerata  la persistente carenza del consiglio comunale di Turi
(Bari) - nonostante la formale diffida del prefetto - in ordine ad un
tassativo  adempimento prescritto dalla legge di carattere essenziale
ai fini del funzionamento dell'amministrazione, si ritiene che  nella
specie  ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
   Mi  onoro,  pertanto,  di  sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma
l'unito schema di decreto col quale si provvede allo scioglimento del
consiglio  comunale  di  Turi (Bari) ed alla nomina di un commissario
straordinario per la provvisoria gestione del  comune  nella  persona
del dott. Antonio Tenace.
    Roma, addi' 7 giugno 1988
                                       Il Ministro dell'interno: GAVA