(Allegato I) (parte 2)
b) 70 mm per le minuscole. 
15.2.2. Deve essere apposto il nome del costruttore e  il  numero  di
identificazione dell'ascensore. 
15.2.3. Altre indicazioni 
15.2.3.1. L'organo di comando dell'eventuale interruttore di  arresto
deve essere di color rosso  ed  identificato  dall'iscrizione  "STOP"
disposto in modo tale  che  non  vi  sia  pericolo  di  errore  sulla
posizione corrispondente all'arresto. 
L'eventuale bottone del dispositivo di allarme deve essere di  colore
giallo ed identificato dal segno grafico (immaggine). 
E' vietato impiegare i colori  rosso  e  giallo  per  altri  bottoni.
Tuttavia questi colori possono essere utilizzati per i segnali 
luminosi che indicano la registrazione dei comandi. 
15.2.3.2.  I  dispositivi  di  comando  devono   essere   agevolmente
identificati dal riferimento alla loro  funzione,  a  tale  scopo  si
raccomanda di impiegare: 
a) per i bottoni di ocmando in cabina le indicazioni -2, -1, 0, 1, 2, 
 
3, ecc.; 
b) per il bottone di riapertura della  porta,  se  esiste,  il  segno
grafico: 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
 
 
 
 
 
Se  esistono  altri  dispositivi  di  comando,  essi  devono   essere
identificati in funzione del loro impiego. 
15.2.4. Istruzioni per  l'uso  sicuro  dell'ascensore  devono  essere
apposte ogni volta che se ne manifesti l'utilita'. 
In particolare deve essere obbligatoriamente indicato: 
a)... 
b) nel caso di ascensori con fermata ausiliaria sopra il livello  del
piano, le istruzioni particolari per questa manovra; 
c) nel caso di  ascensori  muniti  di  telefono  o  di  citofono,  le
istruzioni per l'impiego di questo apparecchio, se esso  non  risulta
evidente. 
d) che dopo l'uso  dell'ascensore  si  devono  chiudere  le  porte  a
manovra manuale e quelle a manovra  automatica  la  cui  chiusura  si
effettua sotto il controllo permanente degli utenti. 
15.3. Sul tetto della cabina 
Devono figurare le indicazioni seguenti: 
a) "STOP" sopra o vicino al dispositivo di arresto;  l'iscrizione  va
disposta in modo che non vi sia pericolo di  errore  sulla  posizione
corrispondente all'arresto; 
b)  "NORMALE"  "ISPEZIONE"  sopra  o   vicino   al   commutatore   di
manutenzione; 
c) l'indicazione del senso di movimento sopra o vicino ai bottoni  di
ispezione. 
15.4. Nei locali del macchinario e delle pulegge di rinvio 
15.4.1. Sulla faccia esterna delle  porte  o  botole  di  accesso  al
macchinario e alle pulegge rinvio deve essere apposto un cartello che
porti (come minimo) l'iscrizione: 
"Macchinario di ascensore - Pericolo - Accesso vietato alle persone 
estranee al servizio" 
Nel caso vi siano botole, un cartello visibile in  permanenza  a  chi
utilizza la botola deve indicare: 
             "Pericolo di caduta - Richiudere la botola" 
15.4.2. Iscrizioni  devono  permettere  di  identificare  agevolmente
l'interruttore  generale  (o  gli  interruttori   generali)   e   gli
interruttori dell'illuminazione.  Se  nello  stesso  locale  esistono
macchine di piu' ascensori, idonee iscrizioni  devono  permettere  di
identificare gli interruttori corrispondenti a ciascun ascensore. 
Una iscrizione deve segnalare se, dopo l'apertura di un  interruttore
generale, alcune parti rimangono in tensione (collegamento  tra  piu'
ascensori, illuminazione,...). 
15.4.3. Nel locale del macchinario o all'interno del  recinto  devono
essere apposte  istruzioni  dettagliate  da  osservare  nel  caso  di
arresto intempestivo e, in  particolare,  quelle  per  l'impiego  dei
dispositivi per la manovra a mano  o  per  la  manovra  elettrica  di
emergenza e della chiave per lo sbloccaggio delle porte dei piani. 
15.4.3.1. Sulla macchina in prossimita' del volantino per la  manovra
a mano, deve essere apposta l'indicazione del  senso  di  spostamento
della cabina. 
Se il volantino non e' amovibile, l'indicazione puo'  essere  apposta
sul volantino stesso. 
15.4.3.2. Sopra o  vicino  ai  bottoni  della  manovra  elettrica  di
emergenza deve essere indicato il senso di movimento  corrispondente.
15.4.5. Sui supporti o ganci deve essere indicato il  carico  massimo
ammissibile (vedere 6.3.7). 
15.5. All'esterno del vano di corsa 
15.5.1. In prossimita' delle porte di ispezione al vano di corsa deve
essere apposto un cartello con l'iscrizione: 
"Vano di corsa di ascensore - Pericolo - Accesso vietato alle persone 
estranee al servizio" 
15.5.2. Le porte di piano ad  apertura  manuale,  se  possono  essere
confuse  con  le   porte   vicine,   devono   portare   l'indicazione
"Ascensore". 
15.5.3. Le porte di piano degli ascensori il cui impiego e' riservato
esclusivamente  agli  utenti  autorizzati  ed  esperti  (introduzione
generale  0.6.2)  devono  portare,  sulla  faccia  verso  il   piano,
l'indicazione: 
           "Ascensore vietato alle persone non autorizzate" 
15.5.4.  Le  porte  di  piano  degli  ascensori  per  merci   e   dei
montautomobili devono portare l'indicazione della portata. 
15.6. Sul limitatore di velocita' 
Sul limitatore  di  velocita'  deve  essere  apposta  una  targa  che
riporti: 
a) il nome del costruttore; 
b) la velocita' massima di intervento alla quale e' stato regolato; 
c) il contrassegno di esame di tipo ed i relativi riferimenti. 
15.7. Nella fossa 
Sopra  o  vicino   all'interruttore   di   arresto   deve   risultare
l'indicazione "STOP" disposta in modo che  non  vi  sia  pericolo  di
errore sulla posizione corrispondente all'arresto. 
15.8. Sugli ammortizzatori 
Sugli ammortizzatori, salvo quelli a molla, deve essere  apposta  una
targa che riporti: 
a) il nome del costruttore; 
b) il contrassegno di esame di tipo e i relativi riferimenti. 
15.9. Identificazione del piano di arresto 
Scritte o segnali sufficientemente visibili  devono  permettere  alle
persone che si trovano nella cabina di conoscere  a  quale  piano  la
cabina si e' arrestata. 
15.10. Identificazione delle apparecchiature elettriche 
I contattori, i rele', i fusibili, i  morsetti  di  collegamento  dei
circuiti disposti sui quadri di manovra devono essere  contrassegnati
secondo lo schema. 
Nel caso di impiego di connettori con piu'  conduttori,  puo'  essere
contrassegnato il solo connettore (e non i conduttori) 
15.11. Chiave per lo sbloccaggio delle porte di piano 
Alla chiave di sbloccaggio delle porte di piano deve essere collegata
una targhetta con una scritta che attiri  l'attenzione  sul  pericolo
conseguente all'impiego di questa chiave e sulla necessita' di 
assicurarsi del bloccaggio delle porte dopo la chiusura 
15.12. Dispositivo di allarme 
La suoneria o il dispositivo azionato dalla cabina per la richiesta 
di soccorso deve essere chiaramente identificato come 
                       "Allarme dell'ascensore" 
Nel caso di installazione costituita da piu' ascensori, si deve poter
identificare la cabina da cui proviene la chiamata. 
15.13. Dispositivi di blocco 
Deve essere installata una targa indicante: 
a) il nome del costruttore; 
b) il contrassegno di approvazione di tipo e i relativi riferimenti. 
15.14. Paracadute 
Deve essere applicata una targa indicante: 
a) il nome del costruttore; 
b) il contrassegno di approvazione di tipo ed i relativi riferimenti. 
16. Controlli, prove, libretto e manutenzione 
16.1. Controlli e prove 
16.1.1. La documentazione tecnica  che  deve  essere  fornita  quando
occorre  fare  domanda  per  l'autorizzazione  preventiva  che,  deve
contenere  i  dati  necessari  per  assicurare   che   gli   elementi
costitutivi  dell'impianto  sono  calcolati   correttamente   e   che
l'istallazione proposta e' conforme alla presente norma. 
Questo esame non puo' riguardare che tutti o parte degli elementi che
devono costituire l'oggetto di un controllo o di  prove  prima  della
messa in servizio (vedere appendice C). 
16.1.2. Gli ascensori devono essere oggetto,  prima  della  messa  in
servizio, di un controllo e di prove per verificarne  la  conformita'
alla presente norma. 
Detti controlli e prove devono essere effettuati,  con  le  modalita'
previste nell'Appendice D della presente norma,  dagli  Organismi  di
controllo individuati dalla normativa vigente. 
16.1.2.1. ... 
16.1.2.2. Una copia del certificato di attestato di tipo,  rilasciato
da un laboratorio autorizzato a questo  scopo,  deve  essere  fornita
per: 
a) i dispositivi di blocco; 
b) le porte dei piani (quando prescritta dalla normativa  vigente  in
materia di protezione contro gli incendi); 
c) il limitatore di velocita'; 
d) il paracadute; 
e) gli ammortizzatori a dissipazione di energia (o gli ammortizzatori
ad accumolo di energia con movimento di ritorno ammortizzato). 
16.1.3. Dopo la messa in servizio degli ascensori, i controlli  e  le
proveperiodiche previsti dalla normativa vigente, per verificare  che
essi si mantengano efficienti, devono essere effettuati come indicato
nell'Appendice E 1. 
Dopo importanti modifiche o in caso di incidente, i  controlli  e  le
prove previsti  dalla  normativa  vigente,  per  verificare  che  gli
ascensori sono ancora conformi alla norma, devono  essere  effettuati
come indicato nell'Appendice E 2. 
16.2. Libretto 
16.2.1.  Prima   della   messa   in   servizio   le   caratteristiche
dell'ascensore devono essere riportate su un libretto o un fascicolo. 
Questo  libretto  o  fascicolo  deve  essere  tenuto   aggiornato   e
comprendere: 
a) una parte tecnica in cui figurano la data della messa in servizio,
le caratteristiche dell'ascensore, le caratteristiche delle funi  e/o
catene e quelle dei cinque elementi  per  i  quali  e'  richiesto  il
certificato di esame di  tipo  (16.1.2.2),  le  modifiche  importanti
dell'ascensore, le sostituzioni delle funi e delle parti  principali,
gli incidenti. 
Devono essere allegati i disegni d'istallazione nell'edificio  e  gli
schemi elettrici (utilizzando i segni grafici IEC) che possono essere
limitati ai circuiti  necessari  per  la  valutazione  d'insieme  dei
problemi della sicurezza. Una  nomenclatura  deve  spiegare  i  segni
usati: 
b) una parte  in  cui  figurano  le  copie  datate  dei  verbali  dei
controlli e delle visite e le relative osservazioni. 
16.2.2.  Il  libretto  o   fascicolo,   a   cura   del   responsabile
dell'impianto, deve  essere,  in  ogni  caso,  a  disposizione  della
persona o Ditta specializzata che ha l'incarico della manutenzione  e
dell'Organismo che effettua i controlli e le prove periodici. 
16.3. Manutenzione 
L'ascensore e le sue parti devono essere mantenuti in buono stato  di
funzionamento.  Per  questo  scopo   deve   essere   effettuata   una
manutenzione regolare dell'ascensore da parte di personale competente
ed in conformita' alla normativa vigente. 
 
                             APPENDICE A 
     Condizioni di impiego dei dispositivi elettrici di sicurezza 
Tipi di dispositivi elettrici di sicurezza: 
a) contatti di sicurezza (14.1.2.2.); 
b) circuiti  di  sicurezza  (14.1.2.3.)  qualunque  sia  il  tipo  di
installazione; 
c)  circuiti  di  sicurezza  (14.1.2.3)  permessi  nel   catasto   di
installazioni che richiedano di essere particolamente protette contro
i rischi di umidita o di esplosione. 
La x indica il tipo di dispositivo permesso. Se vi sono piu'  x  puo'
scegliere fra i diversi dispositivi. 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
 
 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
 
 
 
                             APPENDICE C 
                        Documentazione tecnica 
 
La documentazione tecnica da presentare  con  la  domanda  preventiva
deve contenere i seguenti dati e documenti. 
C 1. Dati generali 
- Nome ed indirizzo del costruttore dell'ascensore e del proprietario 
- Indirizzo del luogo in cui l'impianto va installato 
- Tipo dell'apparecchio - Portata - Velocita nominale  -  Numero  dei
passeggeri - Categoria degli (illeggibile). Introduzione generale 
0,6,20 
- Corsa dell'ascensore - Numero dei piani serviti 
- Massa della cabina e del contrappeso 
- Mezzi di accesso a locale del macchinaroi ed  all'eventuale  locale
delle pulegge di rinvio. 
C 2. Dati tecnici e disegni 
Disegni   e   sezioni   necessari   per   potersi    rendere    conto
dell'installazione dell'ascensore, ivi compresi quelli dei locali del
macchinario, delle pulegge di rinvio e dell'apparecchiatura. 
Questi disegni non  devono  presentare  i  dettagli  costruttivi,  ma
devono fornire i dati necessari  per  accertare  la  conformita  alla
presente norma e in particolare: 
- Spazi liberi nella parte superiore del vano di corsa e nella  fossa
(5.7.1, 5.7.2 e 5.7.3) 
- Eventuali spazi accessibili sotto il vano di corsa (5.5) 
- Accesso alla fossa (5.7.3.2) 
- Protezione tra gli ascensori, se ve nee' piu' di uno  nello  stesso
vano di corsa (5.6) 
- indicazionie dei fori per gli ancoraggi 
- Posizione e principali dimensioni del locale del  macchinario,  con
l'installazione  della  macchina  e   dei   principali   dispositivi.
Dimensioni della puleggia di frizione  o  del  tamburo.  Aperture  di
ventilazione. Reazioni degli appoggi sull'edificio e sul fondo  della
fossa. 
- Accesso al locale del macchinario (6.3.3) 
- Eventualmente posizione e principali dimensioni  del  locale  delle
pulegge. Posizione e dimensioni delle pulegge. Posizione degli altri 
dispositivi contenuti in questo locale 
- Accesso al locale delle pulegge (6.4.3) 
- Disposizioni e principali dimensioni delle porte dei  piani  (7.3).
Non e' necessario, rappresentare tutte le porte se esse sono 
identiche e se le distanze tra i piani sono indicate 
- Disposizioni e dimensioni delle porte di ispezione e  di  emergenza
(5.2.2) 
- Dimensioni della cabina e dei suoi accessi (B.1 e B.2) 
- Distanza tra la soglia e  tra  la  porta  di  cabina  e  la  parete
frontale (11.2.2) 
- Distanza orizzontale tra la porta dela cabina e le porte di piano 
chiuse misurata come detto in 11.2.3 
-  Principali  caratteristiche  delle  sospensioni:  coefficienti  di
sicurezza, funi (numero, diametro, composizione, carico di  rottura),
catene (tipo, composizione, passo, carico di rottura), eventualmente) 
funi di compensazione 
- Calcolo dell'aderenza e della pressione specifica 
- Principali caratteristiche della fune del limitatore  di  velocita:
diametro, composizione, carico di rottura, coefficiente di sicurezza 
- Dimensioni e  calcolo  delle  guide,  qualita  e  dimensioni  delle
superficie di scorrimento (trafilate, fresate, rettificate) 
- Dimensioni e calcolo degli ammortizzatori ad  accumulo  di  energia
comprese le relative curve caratteristiche. 
C 3. Schemi elettrici 
Schemi elettrici di principio dei circuiti di potenza e dei  circuiti
di sicurezza. 
Questi schemi devono essere chiari e devono essere utilizzati i segni
IEC. 
C 4. Certificati 
Copia dei certificati di tipo per i dispositivi di blocco, porte  dei
piani (quando necessari in conformita alle norme vigenti  in  materia
di  protezione  contro   gli   incendi,   limitatore   di   velocita,
ammortizzatori idraulici. 
Certificato alla registrazione del paracadute secondo  le  istruzione
fornite dal fabbricante dei paracadute a calcolo  della  compressione
dell emolle nel caso di paracadute a presa ammortizzata. 
Copia dei certificati delle linee e degli  apparecchi  elettrici  per
ascensori da installarsi in ambienti speciali. 
Dichiarazione di un  ingegnere  inscritto  all'Albo,  incaricato  dal
proprietario dello stabile, nella quale si attesti,  con  riferimento
specifico all'ascensore da  installare,  l'idoneita  delle  strutture
dell'edificio a sopportare le sollecitazioni trasmesse dall'impianto. 
 
                             APPENDICE D 
                Controlli e prove in sede di collaudo 
 
In sede di collaudo devono essere effettuati i controlli e le prove 
seguenti 
D 1. Controlli 
I controlli devono riguardare in particolare i punti seguenti: 
a) confronto dei documenti presentati (appendice C)  con  l'effettiva
installazione; 
b) in ogni caso verifica che i  requisiti  richiesti  dalla  presente
norma sono soddisfatti: 
c) controllo visivo dell'applicazione delle norme  di  buona  tecnica
degli elementi per  i  quali  la  presente  norma  non  ha  stabilito
caratteristiche particolari; 
d) confronto,  con  le  caratteristiche  dell'apparecchio,  dei  dati
riportati nei certificati di esame di tipo, per gli  elementi  per  i
quali sono prescritti esami di tipo. 
D 2. Prove e verifiche 
Le prove e le verifiche devono riguardare i punti seguenti: 
a) dispositivi di blocco (7.7); 
b) dispositivi elettrici di sicurezza (appendice A); 
c) elementi di sospensione e relativi attacchi  (si  deve  verificare
che le  loro  caratteristiche  siano  quelle  indicate  nel  libretto
(16.2.1 a); 
d) sistema di frenatura (12.4). La porta deve  essere  effettuata  in
discesa a velocita di esercizio con il 12%  della  portata  togliendo
l'alimentazione al motore e al freno; 
e) misure di intensita o di potenza e misure di velocita; 
f) 1) misura della resistenza di isolamento dei  differenti  circuiti
(13.1.3) (per questa misura gli elementi  elettronici  devono  essere
staccati); 
2) verifica  della  continuita  elettrica  del  collegamento  con  il
morsetto di terra del  locale  macchinario  ed  i  differenti  organi
dell'ascensore  suscettibili  di  essere  messi  accidentalmente   in
tensione; 
g) dispositivi di extracorsa (10.5); 
h) verifica dell'aderenza (9.3); 
1) l'aderenza deve essere verificata effettuando piu' fermate con  la
frenatura piu' forte compatibile con l'installazione. 
Durante ciascuna prova di deve ottenere  un  arresto  completo  della
cabina. 
La prova verra eseguita: 
a) in salita, a cabina vuota, nella parte superiore della corsa; 
b) in discesa, con cabina caricata al 125% della portata, nella parte
inferiore della corsa; 
2) si deve accertare che la cabina vuota non possa essere spostata in
salita quando  il  contrappeso  poggia  sui  relativi  ammortizzatori
compressi; 
3) l'aderenza deve essere inoltre verificata staticamente con il 150%
della portata nei casi (8.2.3)  di  montautomobili  per  i  quali  la
portata non e' stata calcolata secondo  le  prescrizioni  di  cui  in
8.2.1; 
4) si deve verificare la conformita del bilanciamento con  il  valore
indicato dal costruttore dell'ascensore. Questa verifica puo'  essere
effettuata   mediante   misurazione   di   intensita   di    corrente
congiuntamente. 
- a misure di velocita per i motori a corrente alternata; 
- a misure di tensione per i motori a corrente continua; 
i) limitatore di velocita; 
1) la velocita di intervento del limitatore di velocita  deve  essere
verificata nel senso corrispondente al  movimento  di  discesa  della
cabina (9.9.1; 9.9.2 e 9.93); 
2) il funzionamento del comando di arresto  previsto  in  9.9.11.1  e
9.9.11.2 si deve verificare nei due sensi di marcia. 
j) paracadute della cabina (9.8) 
L'energia che il paracadue e' in grado di assorbire al momento  della
presae' stata verificata in sede di prova tipo Scopo della  prova  al
collaudo e' di verificarne il buon montaggio, la buona regolazione  e
la  solidita   dell'insieme   cabina-paracadute-guide   e   fissaggio
all'edificio. 
La prova deve essere  eseguita  in  discesa,  con  il  freno  aperto,
l'argano  che   continua   a   girare   fino   allo   scorrimento   o
all'allentamento delle funi e nelle condizioni seguenti: 
1) paracadute a presa  istantanea  o  presa  istantanea  con  effetto
ammortizzato. 
La cabina deve essere caricata della porta ripartita uniformemente  e
la presa deve essere effettuata alla velocita di esercizio. 
2) paracadute a presa progressiva. 
La cabina deve essere caricata con il 125%  della  portata  ripartita
uniformemente e la presa deve essere effettuata  a  velocita  ridotta
(per esempio: velocita di autolivellamento velocita di ispezione); 
si  raccomanda  per  facilitare  lo  sbloccaggio  del  paracadute  di
eseguire la prova di fronte ad  una  porta  per  poter  scaricare  la
cabina. 
Caso particolare 
Nel caso di montautomobili  (8.2.3.),  per  i  quali  la  portata  e'
calocalta secondo le prescrizioni di cui in  8.2.1,  la  cabina  deve
essere caricata con il 150% della portata invece che con il 125%. 
Dopo  la  prova  non  deve  risultare   nessun   guasto   che   possa
compromettere  la  normale  utilizzazione  dell'ascensore  (si  potra
tuttavia eccezionalmente, se necessario,  sostituire  gli  organi  di
bloccaggio); 
k) paracadute del contrappeso 
1) Il  paracadute  del  contrappeso  azionato  da  un  limitatore  di
velocita deve essere provato nelle stesse condizioni previste per  il
paracadute della cabina (senza alcun sovraccarico in cabina); 
2) il paracadute del contrappeso che non e' azionato da un limitatore
di velocita deve essere provato dinamicamente. 
Dopo la presa non deve risultare nessun guato che possa compromettere
la  normale   utilizzazione   dell'ascensore   (si   potra   tuttavia
eccezionalmente, se necesario, sostituire gli organi di bloccaggio); 
i) ammortizzatori (10,3; 10,4): 
1) ammortizzatori ad accumulo di energia. 
La prova deve essere eseguita nel modo seguente: la cabina con carico
uguale alla portata viene  appoggiata  sull'ammortizzatore  (o  sugli
ammotizzatori), si prova l'alienamento delle funi e si  verifica  che
la freccia  corrisponda  a  quella  data  dalla  cura  caratteristica
richiesta nell'appendice C; 
2) ammortizzatori ad accumulo di energia  con  movimento  di  ritorno
smorzato e ammortizzatori a dissipazione di energia. 
La prova deve essere eseguita nel modo seguente: la cabina con carico
uguale alla portata o il  contrappeso  vengono  portaiti  a  contatto
degli ammortizzatori alla velocita per la quale e' stata calcolata la
corsa  degli  ammortizzatori  a  corsa  ridotta  con   verifica   del
rallentamento (10.4.3.2)-: 
Dopo  la  prova  non  deve  risultare   nessun   guasto   che   possa
compromettere la normale utilizzazione dell'ascensore; 
m) dispositivo di allarme (14.2.3). 
 
                             APPENDICE E 
 
Controlli e prove periodici, controlli e prove dopo una 
trasformazione importante o dopo un infortunio 
E 1. Controlli e prove periodici 
I controlli e  prove  periodici  previsti  dalle  norme  vigenti  non
possono  essere  piu'  rigorosi  di  quelli  effettuati  in  sede  di
collaudo. 
A causa della loro ripetizione queste prove non devono  provocare  un
logorio eccessivo o  imporre  sforzi  suscettibili  di  diminuire  la
sicurezza dell'ascensore. E'  il  caso  particolare  della  prova  di
elementi come il paracadute o gli ammortizzatori. Se sono  sottoposti
a prova lo devono essere con cabina vuota a velocita ridotta. 
La capacita di questi ultimi elementi e' stata verificata in sede  di
esame tipo e inoltre la loro installazione e il loro funzionamento e'
stato provato all'atto del collaudo. La persona incaricata alla prova
periodica deve assicurarsi che questi elementi  (che  non  funzionano
durante  il  servizio  normale)  siano  sempre   in   condizione   di
funzionare. 
Gli esami e le prove possono riguardare: 
- le serrature; 
- le funi o le catene; 
- il freno meccanico. Se gli elementi di frenatura sono tali  che  in
caso di rottura di uno di essi l'altro non e' sufficiente per ridurre
la velocita della cabina, si procedera ad una  verifica  approfondita
dei nuclei, degli assi, delle articolazioni, per assicurarsi che  non
esistono logoramenti,  corrosioni  o  insudiciamenti  che  non  siano
nocivi al loro buon funzionamento; 
- limitatore di velocita; 
- il paracadute, provato a cabina vuota e a velocita ridotta; 
- gli ammortizzatori, provati a cabina vuota e a velocita ridotta; 
- dispositivo di allarme. 
Una copia del verbale sar allegata al libretto nella parte di cui  in
16.2.1 b). 
E 2. Controlli e prove dopo una trasformazione importante o  dopo  un
incidente (N.a, b) 
Le trasformazioni importanti e gli incidenti devono  essere  annotati
nella parte tecnica del libretto in cui 16.2.1 a). 
In particolare sono considerate trasformazioni importanti: 
Cambiamenti: 
- della velocita nominale; 
- della portata; 
- della massa della cabina; 
- della corsa; 
-  del  tipo  di  dispositivo  di  blocco  (la  sostituzione  di   un
dispositivo di blocco con un dispositivo del  medesimo  tipo  non  e'
considerata una modifica importante). 
Cambiamenti o sostituzioni: 
- della manovra; 
- delle guide o del tipo di guida; 
- del tipo delle porte (o aggiunta di una o piu' porte di piano o  di
cabina); 
- della macchina o della puleggia motrice; 
- del limitatore di velocita; 
- degli ammortizzatori; 
- del paracadute. 
Dopo una  modifica  importante  o  dopo  un  incidente,  i  documenti
relativi alla trasformazione  e  le  informazioni  necessarie  devono
essere fatte pervenire all'Organismo di controllo  competente.  Detto
Organismo giudichera  dell'opportunita  di  sottoporre  a  prova  gli
elmenti modificati o sostituito. 
Queste prove devono  essere  al  massimo  quelle  richieste  per  gli
elementi originali all'atto del collaudo dell'ascensore. 
                             APPENDICE F 
                 Procedura di prova per esami di tipo 
 
F 0. Introduzione 
F 0.1. Disposizioni generali 
F. 01.1. Procedure 
L'applicazione delle procedure di approvazione che figurano nei punti
seguenti non puo' essere dissociata dal testo della  presente  norma.
In particolare tutti gli elementi che danno  luogo  a  certificazione
devono rispondere alle prescrizioni della norma e  ai  criteri  della
buona tecnica. 
F 0.1.2. Per gli scopi  della  presente  norma  e'  previsto  che  il
laboratorio esegua sia la prova sia la certificazione come  organismo
autorizzato. In alcuni paesi i  laboratori  di  prova  e  l'organismo
autorizzato al rilascio del certificato  di  esame  di  tipo  possono
essere diversi. In  tal  caso  le  procedure  amministrative  possono
essere diverse da quelle descritte in questa appendice. 
F0.1.3. La domanda di approvazione di  tipo  deve  essere  fatta  dal
costruttore del componente o da suo rappresentante autorizzato e deve
essere indirizzata ad uno dei laboratori  autorizzati  ed  effettuare
tali prove. 
F 0.1.4. L'invio dei campio di esame deve essere fatto in accordo tra
il laboratorio e il richiedente. 
F 0.1.5. Il richiedente puo' assistere alle prove. 
F0.1.6. Se  il  laboratorio  incaricato  degli  esami  di  uno  degli
elementi che richiedono il rilascio  del  certificato  di  tipo,  non
dispone di mezzi approriati per alcune prove  od  esami,  esso  puo',
sotto la sua responsabilita,  farli  eseguire  da  altri  laboratori,
conformemente all'art. 13, paragrafo 2. della direttiva 84/528/CEE. 
F 0.1.7. La precisione degli strumenti deve permettere, salvo diversa
indicazione, di effettuare le misure con le seguenti precisioni; 
a) piu' o meno 1% masse, forze, distanze, tempi, velocita; 
b) piu' o meno 2% accelerazione, decelerazioni; 
c) piu' o meno 5% tensioni, intensita; 
d) piu' o meno 5% ›C temperature. 
F 0.2. Modello di certificato di esame di tipo 
Il certificato di esame deve contenere le seguenti informazioni. 
             Modello di certificato di esame di tipo 
Nome dell'organismo autorizzato.................................... 
.................................................................... 
Certificato di esame tipo.......................................... 
.................................................................... 
Numero del certificato di esame di tipo............................ 
.................................................................... 
1. Categoria, tipo e marchio di fabbrica o di commercio:........... 
.................................................................... 
2. Nome e indirizzo del fabbricante:............................... 
.................................................................... 
3. Nome e indirizzo del detentore del certificato:................. 
.................................................................... 
4. Presentato per l'esame di tipo il............................... 
5. Certificato rilasciato in virtu' della seguente  prescrizione.....
.................................................................... 
6. Laboratorio di prova:........................................... 
7. Data e numero del verbale del laboratorio:...................... 
8. Data del certificato di esame di tipo:.......................... 
9. Sono allegati al presente certificato i seguenti pezzi che portano
il numero del certificato qui specificato:...................... 
.................................................................... 
10. Informazioni complementari eventuali:.......................... 
.................................................................... 
Redatto a..................... il........................ 
                                              ...................... 
                                                      (firma) 
F 1. Dispositivi di blocco delle porte di piano 
F 1.1. Disposizioni generali 
F 1.1.1. Campo di applicazione 
Queste procedure si applicano ai dispositivi di  blocco  delle  porte
dei piani  degli  ascensori.  Si  intende  che  qualsiasi  parte  che
interviene nel bloccaggio delle porte dei piani e  nel  controllo  di
questo bloccaggio fa parte del dispositivo di blocco. 
F 1.1.2. Scopo ed estensione della prova 
Il dispositivo di blocco viene sottoposto ad un procedimento di prova
per verificare che la costruzione e l'esecuzione  siano  conformi  ai
requisiti imposti dalla presente norma. 
Si  deve  verificare  in  particolare  che  le  parti  meccaniche  ed
elettriche del dispositivo siano di dimensioni sufficienti e  che  il
dispositivo non perda l'efficacia  col  tempo,  soprattutto  a  causa
dell'usura. 
Nella domanda deve essere specificato se  il  dispositivo  di  blocco
deve  rispondere  a  particolari  esigenze  (costruzione   stagna   o
antideflagrante), affinche' siano  eseguite  prove  supplementari  in
base a criteri adeguati. 
La prova qui di seguito descritta riguarda i  dispositivi  di  blocco
normali. 
Nel caso di costruzione che presenti  caratteristiche  particolari  o
non stabilite in questo capitolo,  possono  essere  effettuate  prove
adeguate. 
F 1.1.3. Documenti da esibire 
Alla richiesta di prova di tipo devono  essere  allegati  i  seguenti
documenti. 
F 1.1.3.1. Disegno complessivo schematico con descrizione del 
funzionamento 
Questo disegno deve mostrare chiaramente tutti i particolari connessi
al funzionamento e alla sicurezza del dispositivo di blocco, tra cui: 
a)  il  funzionamento  del  dispositivo  in  servizio  normale,   con
indicazione dell'azione effettiva degli elementi di  blocco  e  della
posizione in cui interviene il dispositivo elettrico di sicurezza; 
b) il  funzionamento  del  dispositivo  di  controllo  meccanico  del
blocco, se esiste; 
c) il comando ed il funzionamento dello sblocco di emergenza. 
F 1.1.3.2. Disegno d'assieme e legenda 
Questo disegno deve mostrare l'insieme degli elementi importanti  per
il funzionamento del dispositivo di blocco, ed in  particolare  tutti
quelli previsti  per  rispondere  alle  prescrizioni  della  presente
norma. 
La legenda deve indicare i pezzi principali, la natura dei  materiali
usati e le caratteristiche degli elementi di fissaggio. 
F 1.1.3.3. Indicazione del tipo di corrente elettrica (c.a. e/o c.c.)
e dei valori di tensione e di intensita' di corrente nominali. 
F 1.1.4. Campione di prova 
Devono essere forniti almeno due esemplari del dispositivo di blocco,
uno per  la  prova  ed  uno  che  deve  restare  in  laboratorio  per
permettere eventuali confronti successivi. 
Se  la  prova  e'  eseguita  su  un  prototipo,  essa  dovra'  essere
successivamente ripetuta su un pezzo di serie. 
Se la prova del dispositivo di blocco e' possibile  soltanto  con  il
montaggio sulla porta corrispondente (per esempio: porta scorrevole a
piu' ante o porte a piu'  ante),  esso  deve  esserlo  su  una  porta
completa  in  condizioni  di  normale  funzionamento.  Tuttavia,   le
dimensioni possono essere ridotte rispetto alla produzione di  serie,
purche' cio' non alteri i risultati della prova. 
F 1.2. Esami e prove 
F 1.2.1. Esame di funzionamento 
Scopo di questo esame e' di accertare il perfetto  funzionamento  dal
punto di vista della sicurezza del complesso degli elementi meccanici
ed  elettrici  del  dispositivo  di  blocco,  la   conformita'   alle
prescrizioni della presente norma e la concordanza tra il dispositivo
ed i dati presentati nella domanda. 
Si deve verificare in particolare quanto segue. 
F 1.2.1.1. Che esista un aggancio minimo di 7 mm degli  elementi  che
assicurano il blocco prima che intervenga il dispositivo elettrico di
sicurezza (7.7.3.1.1.). 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
 
 
 
F 1.2.1.2. Che non sia possibile, dai luoghi normalmente  accessibili
alle persone, far funzionare l'ascensore con la porta  aperta  o  non
bloccata, in seguito ad una  manovra  unica  non  facente  parte  del
funzionamento normale (7.7.5.1.). 
F 1.2.2. Prove meccaniche 
Scopo di queste prove e' di verificare la resistenza  degli  elementi
meccanici di blocco e degli elementi elettrici. 
Il campione del dispositivo di blocco,  in  posizione  di  esercizio,
viene comandato dagli organi normalmente utilizzati a tale scopo. 
Il campione  deve  essere  lubrificato  secondo  le  indicazioni  del
costruttore del dispositivo di blocco. 
Se vi sono piu' possibilita' di comando e piu' posizioni, la prova di
resistenza deve essere eseguita nelle condizioni  che  sembrano  piu'
sfavorevoli dal punto di vista delle sollecitazioni sugli elementi. 
Il numero di cicli completi e  la  corsa  degli  elementi  di  blocco
devono essere registrati da contatori meccanici o elettrici. 
F 1.2.2.1. Prova di resistenza 
F 1.2.2.1.1. Il dispositivo di blocco viene sottoposto a 1 milione di
cicli (immagine) (1%) completi (per  ciclo  completo  si  intende  un
movimento di andata e ritorno per tutta la corsa  possibile  nei  due
sensi). 
Il movimento del dispositivo deve essere dolce, senza strappi, ad  un
ritmo di 60 cicli/min (immagine) (10%). 
Per tutta la durata della prova di resistenza il  contatto  elettrico
di blocco  deve  chiudere  un  circuito  resistivo  con  la  tensione
nominale  e  una  intensita'  di  corrente   doppia   dell'intensita'
nominale. 
F 1.2.2.1.2. Se il dispositivo di blocco e' munito di un  dispositivo
di controllo meccanico del catenaccio o della posizione dell'elemento
da bloccare, questo dispositivo deve essere sottoposto ad  una  prova
di resistenza di 100 000 cicli (immagine) (1%). 
Il movimento del dispositivo deve essere dolce, senza strappi, ad  un
ritmo di 60 cicli/min (immagine) (10%). 
F 1.2.2.2. Prova statica 
Se il dispositivo di blocco e' destinato a  porte  a  battente,  deve
essere effettuata una prova consistente nell'applicazione, durante un
periodo  totale  di  300  s,  di  una  forza  statica   che   aumenta
progressivamente fino ad un valore massimo di 3 000 N. 
Questa forza deve essere  applicata  nel  senso  dell'apertura  della
porta ed in una posizione il piu' possibile corrispondente  a  quella
che puo' essere esercitata da un  utente  che  cerchi  di  aprire  la
porta. La forza applicata sara' di 1  000  N,  se  si  tratta  di  un
dispositivo di blocco destinato a porte scorrevoli. 
F 1.2.2.3. Prova dinamica 
Il dispositivo di blocco deve  essere  sottoposto,  in  posizione  di
bloccaggio, ad una prova d'urto nel senso dell'apertura della  porta.
L'urto deve corrispondere all'impatto di una massa rigida  di  4  kg,
che cade in caduta libera da un'altezza di 0,5 m. 
F 1.2.3. Criteri per le prove meccaniche 
Dopo la prova  di  resistenza  (F  1.2.2.1.),  la  prova  statica  (F
1.2.2.2.) e la prova dinamica (F 1.2.2.3.) non si  dovra'  constatare
ne' usura, ne' deformazioni o rotture che pregiudichino la sicurezza. 
F 1.2.4. Prove elettriche 
F 1.2.4.1. Prova di resistenza dei contatti 
Questa prova e' compresa nella prova di  resistenza  stabilita  in  F
1.2.2.1.1. 
F 1.2.4.2. Prova della capacita' di interruzione. 
Questa prova deve effettuarsi dopo quella di resistenza. 
Essa deve dimostrare che la capacita' di interruzione nominale  sotto
carico e' sufficiente. Questa prova deve  essere  effettuata  secondo
CENELEC HD 419 (IEC 158-1, mod) e CENELEC HD 420 (IEC 337-1, mod).  I
valori delle tensioni e correnti  nominali  applicati  per  le  prove
devono essere quelli indicati del fabbricante del dispositivo. 
Se non vi sono precisazioni, i valori di prova saranno i seguenti: 
a) corrente alternata: 220 V, 2 A; 
b) corrente continua: 180 V, 2 A. 
In mancanza di indicazione contraria, la  capacita'  di  interruzione
sara' provata con corrente alternata e con corrente continua. 
Le prove devono essere realizzate con il  dispositivo  di  blocco  in
posizione di lavoro. Se sono possibili piu' posizioni, la prova  deve
essere effettuata nella posizione che  il  laboratorio  ritiene  piu'
sfavorevole. 
Il campione deve essere sottoposto a prova con i coperchi  e  con  le
condutture elettriche usate nel normale servizio. 
F 1.2.4.2.1. I dispositivi di blocco per  corrente  alternata  devono
aprire e chiudere 50 volte, alla velocita' normale e ad intervalli da
5 a 10 s, un circuito elettrico ad una tensione pari  al  110%  della
tensione nominale. Il contatto deve restare chiuso almeno 0,5  s.  Il
circuito deve comprendere una induttanza ed una resistenza  collegate
in serie: il suo fattore di potenza deve  essere  di  0,7  (immagine)
0,05 e l'intensita' della corrente di prova deve  essere  pari  a  11
volte il valore dell'intensita' nominale indicata dal fabbricante del
dispositivo. 
F 1.2.4.2.2. I dispositivi di blocco  per  corrente  continua  devono
aprire e chiudere 20 volte, alla velocita' normale e ad intervalli da
5 a 10 s, un circuito elettrico ad una tensione pari  al  110%  della
tensione nominale. Il contatto deve restare chiuso almeno 0,5  s.  Il
circuito deve comprendere una induttanza ed una resistenza  collegate
in serie di un valore tale che  la  corrente  raggiunga  il  95%  del
valore della corrente di prova in regime stabile in 300 ms. 
L'intensita' della  corrente  di  prova  deve  essere  pari  al  110%
dell'intensita' nominale indicata dal fabbricante del dispositivo. 
F 1.2.4.2.3. Le prove sono considerate soddisfacenti  se  non  si  e'
verificato alcun innesco, arco o  deterioramento  pericoloso  per  la
sicurezza. 
F 1.2.4.3. Prova di resistenza alle dispersioni di corrente 
Questa prova deve essere effettuata secondo il  procedimento  CENELEC
HD 214 S2 (IEC 112). 
Gli elettrodi devono essere collegati  ad  una  fonte  d'energia  che
fornisca una corrente alternata praticamente sinusoidale di 175 V, 50
Hz. 
F 1.2.4.4. Esame delle linee di fuga e delle distanze in aria 
Le linee di fuga e le distanze in  aria  devono  essere  conformi  al
14.1.2.2.2 e al 14.1.2.2.3 della  presente  norma,  ed  il  controllo
della loro efficacia deve essere effettuato secondo  il  procedimento
della  norma  in  preparazione  dal  sottocomitato  28   A   dell'IEC
(attualmente allegato B della pubblicazione IEC 158-1). 
F 1.2.4.5. Esame delle prescrizioni proprie ai contatti di  sicurezza
e alla loro accessibilita' (14.1.2.2.) 
Questo esame deve essere effettuato tenendo conto della posizione  di
montaggio e, se necessario, della  disposizione  del  dispositivo  di
blocco. 
F 1.3. Prove particolari per taluni tipi di dispositivi di blocco 
F  1.3.1.   Dispositivo   di   blocco   per   le   porte   scorrevoli
orizzontalmente o verticalmente a piu' ante. 
I dispositivi che servono da collegamento meccanico  diretto  fra  le
ante secondo 7.7.6.1. o da collegamento meccanico  indiretto  secondo
7.7.6.2 sono  considerati  come  facenti  parte  del  dispositivo  di
blocco. 
Questi dispositivi devono essere sottoposti in modo ragionevole  alle
prove indicate in F 1.2. 
Il ritmo dei cicli per minuto durante le  prove  di  resistenza  deve
essere adeguato alle dimensioni della costruzione. 
F 1.3.2. Dispositivo di blocco a tegolo per porta a battente 
F  1.3.2.1.  Se  questo  dispositivo  e'  munito  di  un  dispositivo
elettrico  di   sicurezza   destinato   a   controllare   l'eventuale
deformazione del tegolo e, se dopo la prova statica in F 1.2.2.2,  vi
sono dei dubbi sulla solidita' del  dispositivo,  si  deve  aumentare
progressivamente il carico  finche',  a  causa  di  una  deformazione
permanente  del  tegolo,  il  dispositivo  di  sicurezza  cominci  ad
aprirsi. 
Gli altri elementi del dispositivo di blocco o della porta  di  piano
non devono subire ne' danni  ne'  deformazioni  a  causa  del  carico
applicato. 
F 1.3.2.2. Se, dopo la prova statica, non rimane alcun  dubbio  sulle
dimensioni e sulla solidita' della  costruzione,  non  e'  necessario
procedere alla prova di resistenza del tegolo. 
F 1.4. Certificato di esame di tipo 
F 1.4.1. Il certificato deve essere redatto in tre esemplari: 
a) due per il richiedente; 
b) uno per il laboratorio. 
F 1.4.2. Nel certificato devono essere indicati: 
a) le informazioni di cui in F 0,2; 
b) il tipo e l'applicazione del dispositivo di blocco; 
c) il tipo di corrente elettrica (c.a.  e/o  c.c.)  ed  i  valori  di
tensione e d'intensita' di corrente nominali. 
F 3. Paracadute 
F 3.1. Disposizioni generali 
Il richiedente deve fissare il campo di utilizzazione  previsto,  per
esempio: 
1) masse totali minima e massima; 
2) massima velocita' nominale  e  massima  velocita'  di  intervento.
Informazioni dettagliate devono essere fornite sui  materiali  usati,
sul  tipo  delle  guide  e  sulla  finitura  della  loro   superficie
(trafilata, fresata, rettificata). 
I seguenti documenti devono essere allegati alla domanda: 
a)  disegni  dettagliati  e  d'assieme  con  le   indicazioni   sulla
costruzione, il funzionamento, i materiali  usati,  le  dimensioni  e
tolleranze dei componenti del dispositivo; 
b) in caso di paracadute a presa progressiva, anche un  diagramma  di
carico relativo alle parti elastiche. 
Su richiesta del laboratorio questi documenti possono essere previsti
in triplice copia. 
Il laboratorio puo' parimenti richiedere  informazioni  supplementari
che possono essere necessarie per l'esame e per la prova. 
F 3.2. Paracadute a presa istantanea 
F 3.2.1. Campioni di prova 
Devono essere messi a disposizione del  laboratorio  2  complessi  di
presa con cunei o rulli e 2 elementi di guida. La  disposizione  e  i
particolari del fissaggio dei campioni devono  essere  stabiliti  dal
laboratorio in funzione dell'attrezzatura di cui si serve. 
Se gli stessi complessi  di  presa  possono  essere  usati  con  tipi
diversi di guida, e' sufficiente una sola prova a condizione  che  lo
spessore  delle  guide,  la  finitura  della  superficie  (trafilata,
fresata, rettificata) e la larghezza di presa del paracadute siano le
stesse. 
F 3.2.2. Prova 
F 3.2.2.1. Metodo di prova 
La prova deve essere effettuata per mezzo di una  pressa  o  macchina
simile che si muove senza brusche variazioni di velocita'. 
Si deve misurare: 
a) la distanza percorsa in funzione della forza; 
b) la deformazione del blocco paracadute in funzione o della forza  o
della distanza percorsa. 
F 3.2.2.2. Procedimento 
La guida deve essere forzata attraverso il paracadute. 
Si devono tracciare dei segni sui blocchi  per  poterne  misurare  la
deformazione. 
a) Si deve rilevare la distanza percorsa in funzione della forza. 
b) Dopo la prova: 
1) si deve confrontare la durezza del blocco e degli organi di  presa
con i valori originali comunicati dal richiedente. 
In casi speciali possono essere effettuate altre analisi; 
2) se non c'e' stata rottura si devono esaminare le deformazioni e le
altre deformazioni (per esempio: incrinature, deformazioni,  o  usure
degli  organi  di  presa,  aspetto  delle   superficie   soggette   a
sfregamento); 
3) si devono eventualmente fotografare il blocco, gli organi di presa
e la guida per mettere in evidenza le deformazioni o rotture. 
F 3.2.3. Documenti 
F 3.2.3.1. Devono essere compilati due diagrammi: 
a) in uno deve essere rappresentata la distanza percorsa in  funzione
della forza; 
b) nell'altro deve essere indicata la deformazione del  blocco.  Esso
deve essere realizzato in modo che si possa collegarlo al precedente. 
F  3.2.3.2.  La  capacita'  del  paracadute  deve  essere   stabilita
integrando l'area del diagramma distanza-forza. 
L'area del diagramma da prendere in considerazione deve essere: 
a) l'area totale, se non c'e' stata deformazione permanente; 
b) se c'e' stata deformazione permanente o rottura; 
1) o l'area limitata al valore in cui e' stato superato il limite  di
elasticita'. 
2) o l'area limitata al suo valore corrispondente al massimo sforzo. 
F 3.2.4. Determinazione della massa totale ammissibile 
F 3.2.4.1. Energia assorbita dal paracadute 
I seguenti simboli indicano: 
(P  +  Q)1  =  massa  totale  ammissibile,  in  kilogrammi  (per   la
definizione di P e Q, vedere 4); 
v1 = velocita' di intervento del limitatore di velocita', in metri al
secondo; 
gn = accelerazione di gravita', in metri al secondo quadrato; 
K1 K1' K2 = energia assorbita da un blocco del paracadute,  in  joule
(calcolata in base al diagramma). 
Si deve adottare un'altezza di caduta libera calcolata in  base  alla
velocita'  massima  di  intervento  del   limitatore   di   velocita'
stabilita' in 9.9.1. 
Si deve fissare come altezza di caduta libera; 
                  v1 elevato a due 
              h = --------- + 0,10 + 0,03 (m) 
                    2 gn 
dove: 0,10  corrisponde  al  tratto  percorso  durante  il  tempo  di
risposta; 
0,03 e' il tratto percorso  durante  il  superamento  dei  giochi  di
impegno tra gli organi di presa e le guide. 
L'energia totale che puo' essere assorbita dal paracadute e': 
                   2 K = (P + Q)1 gn h 
                              2 K 
 da cui (P + Q)1 = ------- 
                             gn h 
F 3.2.4.2. Massa totale ammissibile 
a) se il limite di elasticita' non e' stato superato: 
si  adotta  2  come  coefficiente  di  sicurezza;  la  massa   totale
ammissibile, in kilogrammi, sara': 
                               K 
                  (P + Q)1 = ------ 
                               gn h 
K e' calcolato mediante integrazione dell'area indicata in F 3.2.3.2. 
a 
b) se il limite di elasticita' e' stato superato: 
si devono effettuare due calcoli  e  si  deve  prendere  quello  piu'
favorevole al richiedente. 
1) Si calcola  K1  mediante  integrazione  dell'area  indicata  in  F
3.2.3.2 b 1. 
Si adotta 2 come coefficiente di sicurezza e ne risulta che la  massa
totale ammissibile, in kilogrammi, sara': 
                        K1 
          (P + Q)1 = ------- 
                       gn h 
2) Si calcola  K2  mediante  integrazione  dell'area  indicata  in  F
3.2.3.2 b 2. Si adotta 3,5 come coefficiente di sicurezza. 
La massa totale ammissibile, in kilogrammi, sara': 
                            2 K2 
              (P + Q)1 = --------- 
                           3,5 gn h 
F 3.2.5. Verifica della deformazione del blocco e della guida 
Se una deformazione troppo profonda dell'organo di presa nel blocco o
nella guida puo' rendere difficile  lo  sbloccaggio  del  paracadute,
deve essere ridotta la massa totale ammissibile. 
F 3.3. Paracadute a presa progressiva 
F 3.3.1. Dichiarazione e campione di prova 
F 3.3.1.1.  Il  richiedente  deve  dichiarare  per  quale  massa,  in
kilogrammi, e per quale velocita' di  intervento  del  limitatore  di
velocita', in metri al secondo, deve essere effettuata la  prova.  Se
il  paracadute  dessere  approvato  per  masse  diverse,  egli   deve
precisarle e deve inoltre indicare se la regolazione viene fatta per 
valori determinati in modo continuo 
Nota - Il richiedente deve scegliere la massa sospesa (in kilogrammi)
dividendo lo sforzo di frenatura previsto, in newton, per 16, al fine
di raggiungere una decelerazione media di 0,6 (immagine). 
F 3.3.1.2. Deve  essere  messo  a  disposizione  del  laboratorio  un
complesso di  paracadute  completo  montato  su  una  traversa  delle
dimensioni stabilite dal laboratorio. Devono essere aggiunti i  ceppi
di frenatura nella quantita' necessaria per la totalita' delle prove. 
Devono essere fornite inoltre  le  guide  del  tipo  prescelto  nella
lunghezza stabilita dal laboratorio. 
F 3.3.2. Prova 
F 3.3.2.1. Metodo di prova 
La prova deve essere effettuata in caduta libera. 
Si devono misurare direttamente o indirettamente: 
a) l'altezza totale della caduta; 
b) la distanza di frenatura sulla guida; 
c) la distanza di slittamento del cavo del limitatore di velocita', o
quella del dispositivo usato in sostituzione di esso; 
d) la corsa totale degli elementi che forniscono l'elasticita'. 
Le misurazioni a) e b)  devono  essere  registrate  in  funzione  del
tempo. 
Si devono rilevare: 
e) lo sforzo di frenatura medio; 
f) il massimo sforzo di frenatura istantaneo; 
g) il minimo sforzo di frenatura istantaneo. 
F 3.3.2.2. Procedimento 
F 3.3.2.2.1. Paracadute approvato per una sola massa totale 
Il laboratorio deve effettuare 4 prove con massa  totale  (immagine).
Tra una prova e l'altra deve passare il tempo necessario affinche'  i
ceppi di frenatura ritornino alla temperatura normale. 
Possono essere usati nel corso delle prove piu' ceppi  di  frenatura.
Tuttavia una serie di ceppi deve permettere di effettuare: 
a) 3 prove, se la velocita' nominale e' minore o uguale di 4 m/s; 
b) 2 prove, se la velocita' nominale e' minore o uguale di 4 m/s; 
L'altezza  di  caduta  libera  deve  essere  calcolata  in  modo   da
corrispondere alla velocita' massima di intervento del limitatore  di
velocita', per la quale puo' essere usato il paracadute. 
L'intervento  del  paracadute  deve  essere  realizzato  in  modo  da
permettere una precisa determinazione della velocita' di intervento. 
               Nota - Per esempio si puo' usare una fune (di cui deve 
            essere calcolata oculatamente la lunghezza) fissata ad un 
            manicotto, che puo' scorrere a frizione su un cavo liscio 
             fisso. La forza di attrito deve essere uguale alla forza 
          esercitata sulla fune di comando del limitatore collegato a 
          questo paracadute. 
F 3.3.2.2.2. Paracadute approvato per diverse masse totali 
Regolazione per valori determinati o regolazione continua. 
Deve essere effettuata una serie  di  prove  per  il  valore  massimo
richiesto ed una serie per il  valore  minimo.  Il  richiedente  deve
fornire una formula o un diagramma che indichi  la  variazione  dello
sforzo di frenatura in funzione di un parametro determinato. 
Il laboratorio deve accertare con un mezzo adeguato (in  mancanza  di
meglio con una terza serie di  prove  per  un  punto  intermedio)  la
validita' della formula proposta. 
F 3.3.2.3. Determinazione dello sforzo di frenatura del paracadute 
F 3.3.2.3.1. Paracadute approvato per una sola massa totale 
Lo  sforzo  di  frenatura  di  cui  e'  capace  il  paracadute   alla
registrazione stabilita e con il tipo di guida usato si assume uguale
alla media degli sforzi di frenatura medi rilevati  nel  corso  delle
prove. 
Ciascuna prova deve essere eseguita con  una  sezione  di  guida  non
ancora utilizzata. 
Si deve controllare che i valori medi rilevati durante le prove siano
compresi nel campo di (immagine) 25% rispetto al valore dello  sforzo
di frenatura sopra definito. 
          Nota - Da prove effettuate e' risultato che il coefficiente 
           di attrito puo' diminuire considerevolmente se si eseguono 
               piu' prove successive nello stesso tratto di una guida 
                   lavorata. Cio' e' attribuito ad una modifica della 
          superficie durante successivi interventi del paracadute. 
Si suppone che su un impianto vi siano notevoli probabilita' che  una
presa di paracadute non provocata avvenga in una posizione nuova. 
Se per caso non  si  verificasse  questa  condizione,  lo  sforzo  di
frenatura sarebbe minore  finche'  il  paracadute  non  incontra  una
superficie di guida non utilizzata. Per questo motivo si avrebbe  uno
slittamento maggiore del normale. 
Questa e' una ragione in piu' per non autorizzare  una  registrazione
che porti ad una decelerazione troppo debole all'inizio. 
F 3.3.2.3.2. Paracadute approvato per diverse masse totali 
Registrazione per valori determinati o regolazione continua. 
Lo sforzo di frenatura che puo' essere compiuto dal  paracadute  deve
essere calcolato come indicato in F 3.3.2.3.1. per il valore  massimo
ed il valore minimo richiesto. 
F 3.3.2.4. Controllo dopo le prove 
a) Si deve confrontare la durezza del blocco e degli organi di  presa
con i valori di origine comunicati dal richiedente. In casi  speciali
possono essere effettuate altre analisi. 
b) Si devono verificare le deformazioni  e  modifiche  (per  esempio:
incrinature, deformazioni o usura  degli  organi  di  presa,  aspetto
delle superficie soggette a sfregamento). 
c) Si devono, se necessario, fotografare il complesso del paracadute,
gli  organi  di  presa  e  le  guide  per  mettere  in  evidenza   le
deformazioni o rotture. 
F 3.3.3. Calcolo della massa totale ammissibile 
F 3.3.3.1. Paracadute approvato per una sola massa totale 
La massa totale ammissibile e', in kilogrammi: 
                  sforzo di frenatura in newton (F 3.3.2.3) 
       (P +Q)1 = ---------------------------------------- 
                                  16 
F 3.3.3.2.1. Registrazione per valori determinati 
La  massa  totale  ammisibile  deve  essere  calcolata  per  ciascuna
registrazione come indicato in F 3.3.3.1. 
F 3.3.3.2.2. Registrazione continua 
La massa totale ammissibile deve essere calcolata come indicato in  F
3.3.3.1. per il valore massimo e il valore minimo richiesto e secondo
la formula proposta per le regolazioni intermedie. 
F 3.3.4. Eventuale modifica della registrazione 
Se nel corso delle prove i valori accertati differiscono di oltre  il
20% da quelli indicati dal richiedente, possono essere effettuate con
l'accordo  di  qust'ultimo  altre  prove,  eventualmente  dopo   aver
modificato le regolazioni. 
           Nota - Se lo sforzo di frenatura e' nettamente maggiore di 
            quello fissato dal richiedente, la massa totale usata nel 
            corso della prova sarebbe nettamente minore di quella che 
               si sarebbe indotti ad autorizzare in base al calcolo F 
                    3.3.3.1, e pertanto la prova non permetterebbe di 
           concludere che il paracadute e' atto a dissipare l'energia 
          richiesta con la massa risultante dal calcolo. 
F 3.4. Commenti 
a) 1) Nell'applicazione ad un determinato ascensore, la massa  totale
dichiarata dall'installatore non puo' superare la massa totale per il
paracadute considerato  (se  si  tratta  di  un  paracadute  a  presa
istantanea o a  presa  istantanea  con  effetto  ammortizzato)  e  la
regolazione considerata. 
2) Nei casi  di  paracadute  a  presa  progressiva  la  massa  totale
dichiarata puo' differire dalla massa totale ammissibile definita  in
F 3.3.3 del (immagine) 7,5%. In  queste  condizioni  si  suppone  che
sull'impianto le  prescrizioni  di  cui  in  9.8.4  siano  rispettate
nonostante le  tolleranze  usuali  sullo  spessore  delle  guide,  la
finitura delle superficie, ecc. 
b) Per valutare la resistenza dei pezzi saldati, si applicheranno  le
norme esistenti in materia. 
c) Si deve verificare che la corsa possibile degli  organi  di  presa
sia sufficiente nelle condizioni  piu'  sfavorevoli  (accumulo  delle
tolleranze di fabbricazione). 
d)  Le  parti  che  devono  lavorare   ad   attrito   devono   essere
convenientemente protette per essere sicuri della loro efficienza  al
momento di una presa. 
e) Nel caso di paracadute a presa progressiva, si deve verificare che
la corsa degli elementi che forniscono elasticita'  sia  sufficiente.
Deve essere  prevista  la  possibilita'  di  sigillare  gli  elementi
regolabili. 
F 3.5. Certificato di esame di tipo 
F 3.5.1. Il certificato deve essere redatto in 3 esemplari: 
a) 2 per il richiedente; 
b) 1 per il laboratorio. 
F 3.5.2. Nel certificato deve essere indicato: 
a) le informazioni di cui in F 0.2; 
b) il tipo e l'applicazione del paracadute; 
c) i limiti delle masse totali ammissibili (F 3.4 a); 
d) la velocita' di intervento del limitatore di velocita'; 
e) il tipo di guida; 
f) lo spessore ammissibile della testa della guida; 
g) la larghezza minima delle superficie di presa. 
Inoltre per il paracadute a presa progressiva: 
h) la finitura della superficie delle guide; 
i) lo stato di lubrificazione delle guide. Se esse sono  lubrificate,
la categoria e le caratteristiche del lubrificante. 
F 4. Limitatore di velocita' 
F 4.1. Disposizioni generali 
Il richiedente deve dichiarare al laboratorio: 
a) il tipo  (o  i  tipi)  di  paracadute  che  deve  (devono)  essere
azionato(i) dal limitatore; 
b) le velocita' nominali massima e minima  degli  ascensori,  per  le
quali puo' essere usato il limitatore di velocita'; 
c) il valore previsto della forza di trazione nella fune causata  dal
limitatore di velocita'; 
Alla domanda devono essere allegati i seguenti documenti: 
-  i  disegni  dettagliati  e  d'assieme  con  le  indicazioni  sulla
costruzione, il funzionamento, i materiali usati, le dimensioni e  le
tolleranze dei componenti del dispositivo. 
Su  richiesta  del  laboratorio,  questi  documenti  possono   essere
previsti in triplice copia. Il laboratorio  puo'  altresi  richiedere
informazioni  supplementari  che  possono  essergli  necessarie   per
l'esame e la prova. 
F 4.2. Controllo delle caratteristiche del limitatore 
F 4.2.1. Campione di prova 
Devono essere messi a disposizione del laboratorio: 
a) un limitatore di velocita'; 
b) una fune, della lunghezza  stabilita  dal  laboratorio,  del  tipo
usato per il limitatore di velocita' e nello  stato  normale  in  cui
sara' installata; 
c) l'insieme  della  puleggia  tenditrice,  del  tipo  usato  per  il
limitatore di velocita'. 
F 4.2.2. Prova 
F 4.2.2.1. Metodo di prova 
Si devono controllare: 
a) la velocita' di intervento; 
b) il funzionamento del dispositivo elettrico di sicurezza di cui  in
9.9.11.1 che comanda l'arresto del macchinario, se  esso  e'  montato
sul limitatore di velocita'; 
c) il funzionamento del dispositivo elettrico di sicurezza di cui  in
9.9.11.2 che impedisce qualsiasi movimento dell'ascensore  quando  il
limitatore e' intervenuto; 
d) l'aderenza della fune nella puleggia del limitatore di velocita' o
la forza di trazione prodotta nella fune dal limitatore di  velocita'
all'atto del suo intervento. 
F 4.2.2.2. Procedimento 
Si devono effettuare almeno 20 prove  nell'arco  delle  velocita'  di
intervento  corrispondenti  al   campo   delle   velocita'   nominali
dell'ascensore indicate nel precedente F 4.1 b). 
          Nota 1 - Le prove possono essere effettuate dal laboratorio 
          nell'officina del costruttore. 
                    Nota 2 - La maggior parte delle prove deve essere 
          effettuata alle velocita' estreme. 
             Nota 3 - L'accelerazione per raggiungere la velocita' di 
                  intervento del limitatore deve essere la piu' bassa 
          possibile per eliminare gli effetti dell'inerzia. 
F 4.2.2.3. Valutazione dei risultati delle prove 
F 4.2.2.3.1. Nel corso delle 20 prove,  la  velocita'  di  intervento
deve restare nei limiti stabiliti in 9.9.1. 
                    Nota - Se i limiti stabiliti vengono superati, il 
                  costruttore puo' eseguire una nuova regolazione del 
          componente e fare effettuare altre 20 prove. 
F  4.2.2.3.2.  Nel  corso  delle  20  prove  il   funzionamento   dei
dispositivi il cui controllo e' fissato in F 4.2.2.1  b)  e  c)  deve
mantenersi nei limiti di cui in 9.9.11.1 e 9.9.11.2. 
F  4.2.2.3.3.  La  forza  di  tradizione  prodotta  nella  fune   dal
limitatore di velocita' all'atto del suo intervento  deve  essere  di
almeno 300 N o di qualsiasi altro valore piu'  elevato  indicato  dal
richiedente. 
               Nota 1 - Salvo richiesta contraria del costruttore del 
          dispositivo, la quale dovra' figurare nel verbale, l'angolo 
          di avvolgimento deve essere di 180. 
            Nota 2 - Nel caso di dispositivo che agisce per serraggio 
            della fune, sideve verificare che la fune non subisca una 
          deformazione permanente. 
F 4.3. Certificato di esame di tipo 
F 4.3.1. Il certificato deve essere redatto in 3 esemplari: 
a) 2 per il richiedente; 
b) 1 per il laboratorio. 
F 4.3.2. Nel certificato devono essere indicati: 
a) le informazioni di cui in F 0.2; 
b) il tipo e l'applicazione del limitatore di velocita'; 
c) le velocita' nominali massima e minima dell'ascensore per le quali
puo' essere usato il limitatore di velocita'; 
d) il diametro della fune da usare e la sua composizione; 
e) in caso di limitatore di velocita' con puleggia  di  frizione,  la
forza minima di trazione; 
f) la forza di trazione che  puo'  essere  generata  nella  fune  dal
limitatore di velocita' all'atto del suo intervento. 
F 5. Ammortizzatori ad accumulo di energia con smorzamento del 
movimento di ritorno e ammortizzatori a dissipazione di energia 
F 5.1. Disposizioni generali 
Il richiedente deve  indicare  il  campo  di  utilizzazione  previsto
(velocita' massima all'urto, masse minima e massima). 
Devono essere allegati alla domanda: 
a) i  disegni  dettagliati  e  d'assieme  con  le  indicazioni  sulla
costruzione, il funzionamento, i materiali  usati,  le  misure  e  le
tolleranze degli elementi costruttivi. 
Nel caso di ammortizzatori idraulici si deve indicare specialmente la
graduazione (aperture per il passaggio del liquido) in funzione della
corsa dell'ammortizzatore; 
b) le caratteristiche del liquido impiegato. 
Il laboratorio puo' richiedere che tali documenti siano presentati in
tre esemplari. 
Il laboratorio puo' richiedere anche  le  informazioni  supplementari
che fossero necessarie per l'esame e la prova. 
F 5.2. Campione di prova 
Deve essere presentato al laboratorio: 
a) un ammortizzatore; 
b) nel  caso  di  ammortizzatori  idraulici,  il  liquido  necessario
consegnato separatamente. 
F 5.3. Prova 
F 5.3.1. Ammortizzatori ad accumulo di energia con smorzamento del 
movimento di ritorno 
F 5.3.1.1. Procedimento 
F 5.3.1.1.1. Si determina, per esempio  con  l'aiuto  di  pesi  posti
sull'ammortizzatore, la massa necessaria per comprimere totalmente la
molla: 
Cr e' la massa necessaria per  comprimere  totalmente  la  molla,  in
Kilogrammi; 
F1 e' la freccia totale della molla, in metri. 
L'ammortizzatore non puo' essere utilizzato che 
a) per velocita' nominali: 
      v minore o uguale di radice quadrata di F1 
                      0,135 
ma 
per v (immagine) 1,6 m/s (vedere 10.3.4) 
b) per le masse totali comprese tra: 
1) massimo Cr 
            --- 
             2,5 
2) minimo Cr 
            --- 
              4 
F 5.3.1.1.2. L'ammortizzatore deve essere provato con l'aiuto di pesi
corrispondenti alle masse totali minime e massime lasciati cadere  in
caduta  libera  da  un'altezza  al  disopra  dell'ammortizzatore  non
compresso, uguale a 0,5 F1 =  0,067  v2.  La  velocita'  deve  essere
registrata a partire dal momento dell'impatto  sull'ammortizzatore  e
durante tutta la prova. 
In nessun momento la velocita' in salita dei pesi (quando  risalgono)
deve essere maggiore di 1 m/s. 
F 5.3.1.2. Apparecchiatura di prova 
L'apparecchiatura deve essere conforme alle condizioni seguenti. 
F 5.3.1.2.1. Pesi lasciati cadere in caduta libera 
I pesi devono corrispondere alle masse totali massime  e  minime  con
tolleranza di (immagine) 1%. Essi devono essere guidati verticalmente
con il minimo attrito possibile. 
F 5.3.1.2.2. Apparecchio registratore 
L'apparecchio registratore deve permettere  di  mettere  in  evidenza
fenomeni che si svolgono in un intervallo di tempo di 0,01 s. 
F 5.3.1.2.3. Misura della velocita' 
La velocita' deve essere registrata con tolleranza di piu' o meno  di
1%. 
F 5.3.1.3. Temperatura ambiente 
La temperatura ambiente deve essere compresa tra 15 e 25 ›C. 
F 5.3.1.4. Installazione dell'ammortizzatore 
L'ammortizzatore  deve  essere  installato  e  fissato  come  per  il
servizio normale. 
F 5.3.1.5. Controllo dello stato dell'ammortizzatore dopo la prova 
Dopo due prove con massa massima, nessuna  parte  dell'ammortizzatore
deve presentare deformazioni permanenti o  altri  danneggiamenti.  Il
suo stato deve garantire un funzionamento normale. 
F 5.3.2. Ammortizzatore a dissipazione di energia 
F 5.3.2.1. Procedimento 
L'ammortizzatore viene provato per mezzo di pesi corrispondenti  alle
masse totali massime e minime, lasciati cadere in  caduta  libera  in
modo che  raggiungano  al  momento  dell'urto  la  velocita'  massima
fissata.  La  velocita'  deve  essere  registrata   almeno   all'atto
dell'impatto dei pesi. 
L'accellerazione  e  la  decelerazione  devono  essere  misurate   in
funzione del tempo durante tutto lo spostamento dei pesi. 
                Nota - Il procedimento si riferisce ad ammortizzatori 
          idraulici; per altri tipi si procede per analogia. 
F 5.3.2.2. Apparecchiatura di prova 
L'attrezzatura deve essere conforme a quanto segue. 
F 5.3.2.2.1. Pesi lasciati cadere in caduta libera 
I  pesi  devono  corrispondere  alle  masse  minima  e  massima   con
tolleranza di (immagine) 1%. Essi devono essere guidati verticalmente
con il minimo attrito possibile. 
F 5.3.2.2.2. Apparecchio registratore 
L'apparecchio registratore deve consentire  di  mettere  in  evidenza
fenomeni che si svolgono in un intervallo di  tempo  di  0,01  s.  Il
complesso di  misura,  compreso  l'apparecchio  registratore  per  la
registrazione dei valori misurati in funzione del tempo, deve  essere
previsto per una frequenza di almeno 1 000 Hz. 
F 5.3.2.2.3. Misura della velocita' 
La velocita' deve essere registrata dal momento dell'impatto dei pesi
sull'ammortizzatore o su tutta l'altezza percorsa dai  pesi  con  una
tolleranza di (immagine) 1%. 
F 5.3.2.2.4. Misura della decelerazione 
Il dispositivo di misura, se esiste, deve essere  sistemato  il  piu'
vicino possibile all'asse dell'ammortizzatore. 
La precisione della misura e' di (immagine) 2%. 
F 5.3.2.2.5. Misura della decelerazione 
Devono essere registrati spazi di tempo della durata di  0,01  s.  La
precisione della misura e' di (immagine) 1%. 
F 5.3.2.3. Temperatura ambiente 
La temperatura ambiente deve essere compresa fra 15 e 25 C. 
La temperatura del liquido deve essere misurata  con  tolleranza  del
(immagine) 5 C. 
F 5.3.2.4. Istallazione dell'ammortizzatore 
L'ammortizzatore deve essere installato e fissato come per il normale
servizio. 
F 5.3.2.5. Riempimento dell'ammortizzatore 
L'ammortizzatore deve essere riempito fino al punto indicato  secondo
le istruzioni del costruttore del componente. 
F 5.3.2.6. Controlli 
F 5.3.2.6.1. Controllo della decelerazione 
L'altezza della caduta dei pesi viene scelta  in  modo  tale  che  la
velocita' al momento dell'urto corrisponda alla velocita' massima  di
urto indicata nella richiesta. 
La decelerazione deve essere conforme alle  prescrizioni  di  cui  al
10.4.3.3. 
Una prima prova viene effettuata alla  massima  con  controllo  della
decelerazione. 
Una seconda prova viene effettuata alla massa  minima  con  controllo
della decelerazione. 
F 5.3.2.6.2. Controllo del ritorno del pistone in posizione di riposo
Dopo ciascuna prova, l'ammortizzatore deve essere mantenuto per 5 min
nella posizione completamente compressa. 
Il pistone viene in seguito liberato per permettere il ritorno  nella
posizione normale. 
Se si tratta di ammortizzatore con richiamo a molla o  per  gravita',
la posizione di ritorno completa deve essere raggiunta  in  un  tempo
massimo di 120 s. 
Prima di procedere ad un altro controllo di  decelerazione,  si  deve
aspettare per 30 min, in modo che l'olio ritorni nel serbatoio  e  le
bolle d'aria fuoriescano. 
F 5.3.2.6.3. Controllo delle perdite di liquido 
Il livello del liquido deve essere controllato dopo  aver  effettuato
le due prove di decelerazione stabilite in F  5.3.2.6.1  e,  dopo  un
intervallo di 30 min, il  livello  del  liquido  deve  essere  ancora
sufficiente    per    assicurare     un     normale     funzionamento
dell'ammortizzatore. 
F 5.3.2.6.4. Controllo dello stato dell'ammortizzatore dopo le prove 
Dopo le due prove di decelerazione di  cui  in  F  5.3.2.6.1  nessuna
parte dell'ammortizzatore deve essere danneggiata o  deve  presentare
deformazioni permanenti. 
F 5.3.2.7. Procedimento da seguire se i risultati delle prove non 
sono soddisfacenti per le masse totali indicate nella richiesta 
Se i risultati delle prove con  le  masse  totali  massime  e  minime
indicate nella richiesta non sono soddisfacenti, il laboratorio puo',
d'accordo con il richiedente, ricercare limiti accettabili. 
F 5.4. Certificato di esame di tipo 
F 5.4.1. Il certificato deve essere redatto in 3 esemplari: 
a) 2 per il richiedente; 
b) 1 per il laboratorio. 
F 5.4.2. Nel certificato devono essere indicati: 
a) le informazioni di cui in F 0.2; 
b) il tipo e l'applicazione dell'ammortizzatore; 
c) la velocita' massima d'urto; 
d) la massa totale massima; 
e) la massa totale minima; 
f) le indicazioni sul liquido e la sua temperatura al  momento  delle
prove nel caso di ammortizzatori idraulici. 
     Il Ministro per il coordinamento delle politiche comunitarie 
                              La Pergola