(all. 1 - art. 1)
                                                           ALLEGATO A
Criterio n. 1 - DEFINIZIONE.
   Si  definisce  residenza  sanitaria  assistenziale  una  struttura
extraospedaliera  finalizzata  a  fornire  accoglimento,  prestazioni
sanitarie,   assistenziali   e   di   recupero   a   persone  anziane
prevalentemente non autosufficienti.
   Presupposto   per   la   fruizione   della   residenza   sanitaria
assistenziale  e'  la  comprovata  mancanza  di  un  idoneo  supporto
familiare che consenta di erogare al domicilio i trattamenti sanitari
continui e l'assistenza necessaria.
Criterio n. 2 - FRUIBILITA' DEGLI SPAZI.
   La  condizione  degli anziani determina una concezione degli spazi
ad essi destinati che non puo'  prescindere  dal  rispetto  di  norme
concepite a misura di portatori di handicap.
   Di  conseguenza  nelle  residenze  sanitarie  assistenziali  vanno
abolite le barriere architettoniche e lo spazio disponibile  va  reso
usufruibile in modo pieno da tutti gli ospiti delle residenze.
   L'applicazione  del  criterio  mira  a consentire alle persone con
maggiore autosufficienza di usufruire di adeguati spazi di  relazione
per  migliorare  la propria condizione di vita, mentre per le persone
non  autosufficienti  spazi  ampi  vanno   riservati   alle   manovre
indispensabili  e alle attivita' di servizio degli operatori al letto
degli assistiti, nonche' alle attivita' ricreative di questi  ultimi.
Criterio n. 3 - CONCEZIONE ARCHITETTONICA DEGLI SPAZI.
   Il  rispetto  della condizione delle persone anziane accolte nelle
residenze,  sulla  base  dell'analisi   delle   esigenze   che   esse
presentano,   nonche'   alla   luce   di   esperienze   italiane   ed
internazionali, implica una concezione architettonica e  spaziale  di
tipo nuovo, atta a ricreare all'interno della struttura condizioni di
vita ispirate a quelle godute dagli ospiti al proprio domicilio.
   Le  soluzioni progettuali se ne debbono fare carico, proponendo la
individuazione di spazi privati e  personalizzati  -  articolati  per
piccoli  nuclei  di  ospiti,  di  dimensioni  modulari  rispetto agli
standard dei servizi appresso specificati - e  di  spazi  comuni  per
attivita' varie. Nel loro insieme le soluzioni debbono configurare, a
scala di residenza, un tessuto  abitativo  articolato  in  cui  siano
presenti,   accanto   alle   camere   e  alloggi,  sostitutivi  delle
abitazioni, zone dedicate alle relazioni sociali, collegamenti tra le
varie  aree per agevolare la mobilita' dei presenti e spazi riservati
ad  attivita'  occupazionali   e   di   laboratorio   per   impegnare
fattivamente gli ospiti, secondo le loro esperienze ed attitudini.
   Le  soluzioni nel loro insieme debbono, altresi', essere integrate
nel preesistente contesto urbano.
Criterio n. 4 - ORGANIZZAZIONE "PER NUCLEI".
   L'organizzazione  "per nuclei" consente di accogliere nella stessa
struttura residenziale persone non autosufficienti a vario titolo  ed
autosufficienti,  senza determinare sovrapposizioni, data la relativa
autonomia dei servizi di ciascun nucleo, salvaguardando per tutti gli
aspetti di riservatezza personale e, nel contempo, offrendo occasioni
di socializzazione spontanea all'interno del nucleo, nelle  relazioni
tra nuclei e nei contatti con i fruitori esterni del Centro servizi a
ciclo diurno, di cui la residenza deve essere possibilmente dotata.
   Anche  sotto  l'aspetto  gestionale, l'organizzazione "per nuclei"
modulari, dotati di servizi autonomi, risulta essere la  piu'  idonea
per  un  impiego  ottimale  del personale e per garantire la migliore
assistenza agli ospiti.
Criterio n. 5 - L'AREA RESIDENZIALE.
   L'area  residenziale  dell'ospite  puo'  articolarsi in camere e/o
alloggi  dotati  di  zona   letto,   piano   cottura   e   spazi   di
soggiorno/pranzo.
   Le  camere  e  gli  alloggi  sono destinate ad una o due persone e
comunque fino ad un massimo di quattro ospiti nei casi di particolari
esigenze strutturali o assistenziali.
   Ogni   camera   o  alloggio  deve  essere  dotato,  come  standard
preferenziale, di  bagno  autonomo  ed  in  ogni  caso  la  soluzione
strutturale  costituita  da camere deve prevedere servizi igienici, a
norma  del  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  n.   384/78,
collegati  alle  camere,  in numero minimo di uno ogni due camere, in
rapporto comunque ad un numero massimo di quattro ospiti.
   Particolare  attenzione  va  posta  alla  personalizzazione  della
camera o alloggio dotandola di  tutti  i  contrassegni  propri  delle
abitazioni e consentendo l'inserimento di arredi personali.
Criterio n. 6 - AREE DI SERVIZIO, LABORATORI E SPAZI PER ATTIVITA'
    SOCIALI.
   Le residenze sanitarie assistenziali, oltre ai necessari spazi per
le attivita' di  servizio  di  ciascun  nucleo  e  per  le  attivita'
sanitarie    curative    e   riabilitative   comuni,   da   collocare
preferibilmente in un'area di servizi socio-sanitari a  ciclo  diurno
aperta  anche  alla  fruizione  della  popolazione  esterna,  debbono
contenere spazi per attivita' collettive  di  tipo  ricreativo  e  di
relazione sociale.
Criterio n. 7 - SICUREZZA, RISERVATEZZA E TECNOLOGIE INNOVATIVE.
   All'interno delle residenze per anziani una particolare attenzione
va posta al contemperamento tra esigenze di  assistenza,  prevenzione
degli  infortuni e rispetto della riservatezza degli ospiti. L'uso di
tecnologie innovative, quali sistemi di allarme personale, rilevatori
di  vario  genere,  segnaletiche  appropriate,  mancorrenti in vista,
nonche' l'impiego del colore per fini di caratterizzazione ambientale
e  oggettuale, sono misure di auspicabile applicazione, generalizzata
o nei casi appropriati;  nel  rispetto  della  riservatezza  e  della
personalita' degli ospiti, si deve accrescere il livello di sicurezza
e di fruizione dell'ambiente. E' obbligatorio l'impiego di  materiali
conformi alle norme di sicurezza.
Criterio n. 8 - TIPOLOGIE E DIMENSIONI DELLE RESIDENZE.
   L'interazione dei criteri enunciati ai punti precedenti porta come
conseguenza  la  opportunita'  di  non  differenziare  di  norma   le
residenze per tipologia di ospiti.
   L'indirizzo  prevalente  e'  quello  di  articolare  le  residenze
assistenziali per  "nuclei",  applicando  agli  spazi  abitativi  gli
standard  dimensionali  appresso  indicati,  differenziando  invece i
nuclei in termini organizzativi e di standard di  personale,  secondo
le tipologie di ospiti prevalenti.
   Sul piano delle tipologie, le residenze sanitarie assistenziali si
suddividono in:
    nuclei  elementari  singoli (fino a 20 posti) che beneficiano dei
servizi sanitari e sociali di distretto con  particolare  riferimento
all'assistenza domiciliare;
    sistemi   di   piu'  nuclei  che  non  vanno  oltre  i  60  posti
residenziali, dotati di propri servizi sanitari e sociali secondo  la
composizione  degli  ospiti e le connessioni con i servizi sanitari e
sociali esistenti sul territorio.
   In zone di alta densita' abitativa ed urbana la ricettivita' delle
residenze  puo'  essere  accresciuta  fino  a  120  posti,   comunque
organizzati in nuclei di 20 persone.
   I  valori sopra indicati sono specifici per le nuove realizzazioni
da effettuarsi ai sensi dell'art. 20 della legge 11  marzo  1988,  n.
67.
   Eventuali  deroghe,  in rapporto a precedenti normative regionali,
debbono essere evidenziate nei programmi regionali di investimento  e
giustificate negli studi di fattibilita' da presentare ai sensi degli
articoli 5 e 7 del decreto ministeriale di  attuazione  dell'art.  20
della legge 11 marzo 1988, n. 67.
Criterio n. 9 - ARTICOLAZIONE DELLE RESIDENZE.
   Le  residenze sanitarie assistenziali sono da articolare, sotto il
profilo funzionale, sulla base dei seguenti servizi:
   a) Area abitativa
    camere o alloggi con relativi servizi igienici
   b) Servizi di nucleo (ogni 15 - 20 ospiti)
    soggiorno - gioco - TV
    cucina
    saletta da pranzo
    servizi igienici e bagno assistito
    locali di servizio per il personale di assistenza, dotato di
servizi igienici
   c)  Centro  servizi  e  servizi  di  vita collettiva (per l'intera
struttura; per le attivita' sociali, anche ad uso esterno)
    ingresso/portineria/posta/telefono
    uffici amministrativi
    servizi igienici collettivi
    soggiorno comune/musica/lettura
    bar/ristorante
    sala polivalente
    locali per attivita' occupazionali
    locali per il culto
    parrucchiere/barbiere/pedicure
    camere per ospiti esterni/foresteria (fuori standard)
   d)  Servizi  sanitari  (per  la  intera  struttura;  ad  uso anche
esterno)
    ambulatori
    fisiochinesiterapia
    servizio di podologia
    palestra/spogliatoio/deposito
    deposito palestra
    servizi igienici
   e) Locali ausiliari (per l'intera struttura)
    deposito materiali sanitari
    camera mortuaria
   f) Servizi generali (per l'intera struttura)
    cucina/dispensa e locali accessori
    lavanderia e stireria
    spogliatoio del personale con servizi igienici
    magazzini
    locale deposito a disposizione degli ospiti
    deposito biancheria sporca (articolato per piano)
    deposito biancheria pulita (articolato per piano)
Criterio n. 10 - STANDARD DIMENSIONALI.
   Gli  standard dimensionali cui riferirsi nella realizzazione delle
residenze sono  determinati  nelle  misure  che  seguono.  Va  tenuto
presente   che   gli   standard   rapportati  alle  persone  sono  da
considerarsi netti, in quanto fanno riferimento a superfici utili per
lo svolgimento delle funzioni specifiche:
     a)  la  superficie  totale  utile  funzionale della struttura e'
fissata in mq. 40/45 per ospite;
     b) per gli alloggi:
      mq 28 per una persona
      mq 38 per due persone
      mq 52 per tre persone
     per le camere (bagno escluso)
      mq 12 per una persona
      mq 18 per due persone
      mq 26 per tre persone
      mq 32 per quattro persone;
     c)  le  restanti  aree  di  attivita'  e  di  servizio  sono  da
dimensionarsi nel computo complessivo dei 40/45 mq per ospite di  cui
alla precedente lettera a);
     d) nel caso di strutture preesistenti e di ristrutturazioni sono
accettabili misure in  eccesso  o  in  difetto  entro  il  20%  degli
standard di riferimento.
Criterio n. 11 - LOCALIZZAZIONE.
   Le   residenze   sanitarie   assistenziali  vanno  localizzate  in
localita' gia' urbanizzate o ben collegate con centri urbani al  fine
di   prevenire  ogni  forma  di  isolamento  degli  anziani  ed  ogni
difficolta' di rapporti con le famiglie.