(all. 1 - art. 1)
                                                           Allegato A
                           SCHEMA DI BANDO
                   LEGGE 24 dicembre 2003, n. 378
«Disposizioni  per  la  tutela  e la valorizzazione dell'architettura
                               rurale»
Contributi  per l'attuazione di programmi finanziari regionali di cui
   all'art.  2  della  legge  n.  378/2003, relativi ad interventi di
   recupero,  riqualificazione e valorizzazione degli insediamenti di
   architettura  rurale,  secondo  le  tipologie  definite  ai  sensi
   dell'art. 9 del decreto 6 ottobre 2005.
   In  attuazione  della  legge 24 dicembre 2003, n. 378, del decreto
MiBAC  6  ottobre  2005  e  del  programma regionale ...............,
approvato in data ..............., e' emanato il seguente bando.
   Per  quanto non espressamente previsto dal bando si fa riferimento
alla  legge,  al decreto e al programma suddetto, che ne integrano le
disposizioni.
Finalita' generali.
   La  Regione  ........................,  per migliorare la qualita'
dell'ambiente  e  del paesaggio, interviene per la salvaguardia e per
la valorizzazione degli insediamenti di architettura rurale, promuove
la  conservazione degli elementi tradizionali e delle caratteristiche
storiche,      architettoniche,      artistiche,     ambientali     e
demoantropologiche  degli  insediamenti,  destinando  contributi  per
l'attuazione  degli interventi previsti dalla legge, con le finalita'
di:
    1)  contribuire  allo  sviluppo regionale con azioni rivolte alla
qualita' architettonica e paesaggistica del territorio rurale;
    2)   inquadrare   le  azioni  di  sviluppo  in  un  programma  di
valorizzazione del paesaggio e di promozione del turismo culturale;
    3)   individuare,   salvaguardare,   consolidare   o  ricostruire
l'identita'  dei  luoghi,  anche  attraverso  la  ricomposizione  del
rapporto  funzionale tra insediamento e spazio produttivo e la tutela
delle aree circostanti degli edifici rurali;
    4)     tutelare    gli    aspetti    culturali,    antropologici,
storico-artistici,   e   infrastrutturali  del  territorio  rurale  e
incentivare le economie agricole tradizionali.
Requisiti fondamentali degli interventi ammissibili al contributo.
   Nell'ambito   delle  tipologie  di  architettura  rurale  e  degli
interventi  ammissibili  come  definiti  nel  decreto MiBAC 6 ottobre
2005:
    1)  sono  ammissibili  al contributo unita' minime di intervento,
come  ad  esempio  parti  di  borgo rurale o altre unita' tipologiche
rappresentative,  di  ampiezza  tale  da  essere riconoscibili per le
caratteristiche  storico-antropologiche e spaziali e da consentire un
uso compatibile con le caratteristiche originarie;
    2)  sono  considerati  prioritari gli interventi preordinati alla
ricomposizione  del  rapporto  funzionale  tra  insediamento e spazio
produttivo  e,  in  particolare,  tra  immobili  e terreni agrari, da
intendersi  anche  in termini di multifunzionalita' produttiva, (come
ad  esempio  attivita'  connesse  con la vendita diretta del prodotto
agricolo, le fattorie didattiche, il turismo rurale etc.);
    3)  per  quanto concerne gli interventi su edifici rurali e sulle
loro aree di pertinenza:
     a) le richieste di contributo, per gli interventi di spostamenti
dei  solai,  ricomposizione  e  riorganizzazione degli spazi interni,
modifiche  delle  destinazioni  d'uso,  ricostituzione di edifici non
piu'  abitati  dell'art.  2,  comma  3,  dovranno essere corredate da
adeguati studi e rilievi, costituenti parte integrante del progetto e
volti a documentare analiticamente i caratteri storico-architettonici
e costruttivi delle tipologie di architettura rurale;
     b)  gli  interventi dovranno essere coerenti con il mantenimento
della  struttura  architettonica  e del tessuto insediativo e tali da
non  modificare  i volumi degli edifici e l'ampiezza e la forma degli
elementi   costitutivi   ed  accessori  (es.  scale  esterne,  logge,
porticati, porte e finestre);
     c)  sono ammissibili gli interventi di ampliamento di superficie
e di volumetria, compatibili con le parti preesistenti e nel rispetto
delle  tecniche  costruttive tradizionali locali, a condizione che ne
sia  dimostrata  l'opportunita'  di una reintegrazione su solide basi
documentarie   o  la  necessita'  funzionale  per  l'esercizio  delle
attivita' agricole;
     d)  le  tecniche  di  costruzione  utilizzate per gli interventi
ammessi  a  contributo dovranno essere individuati in continuita' con
le caratteristiche costruttive ed estetiche tradizionali e realizzate
con materiali appartenenti alla tradizione locale.
   Le  richieste  di  contributo  per  gli interventi su insediamenti
rurali  in zone sismiche devono prevedere interventi di miglioramento
sismico  ai  sensi  della  legge 2 febbraio 1974, n. 64, e successive
modificazioni  integrazioni ed, in particolare, delle Linee guida per
la  valutazione  e  riduzione  del  rischio  sismico  del  patrimonio
culturale  con  riferimento  alle  norme  tecniche per le costruzioni
redatte  in  attuazione di quanto previsto dall'art. 3 dell'ordinanza
del  Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 maggio 2005, n. 3431
ed in applicazione al patrimonio culturale della normativa tecnica di
cui  all'Ordinanza  del  Presidente del Consiglio dei Ministri del 20
marzo 2003, n. 3274.
Soggetti ammessi a presentare la domanda di contributi.
   I  soggetti  ammessi  a  presentare richiesta di contributo sono i
proprietari  o  titolari,  singoli  o  associati, degli insediamenti,
degli  edifici  o  dei  fabbricati  rurali,  presenti  sul territorio
regionale,   realizzati   tra   il  XIII  ed  il  XIX  secolo  e  che
costituiscono testimonianza dell'economia rurale tradizionale.
Presentazione della domanda.
   1.  Le domande di contributo devono essere corredate da uno studio
di   fattibilita'  diretto  a  specificare,  secondo  le  indicazioni
contenute nel bando regionale, i seguenti elementi:
    a)  l'intervento  per  il  quale  si  chiede  il finanziamento, i
criteri   metodologici   seguiti   e  le  principali  caratteristiche
progettuali,  con  l'indicazione  dei  tempi  e  delle fasi attuative
previste;
    b)  il  quadro  economico, articolato in relazione ad una congrua
analisi  dei  costi,  ai  tempi  e  alle  fasi  attuative  di  cui al
precedente   punto  e  con  l'indicazione  delle  risorse  pubbliche,
comprensive  di  quelle  comunitarie,  e  private  attivabili  per la
realizzazione dell'intervento;
    c)  la rappresentazione e analisi dello stato degli insediamenti,
degli immobili e del territorio rurale interessati dall'intervento;
    d)    la    valutazione    dei    piu'    significativi   effetti
paesaggistico-ambientali  ed  economici  che potranno derivare per il
relativo  contesto  rurale  dalla  realizzazione  dell'intervento nel
quadro  dei  principi  dello  sviluppo  integrato  e  sostenibile del
territorio,  e la loro corrispondenza agli obiettivi generali fissati
dal programma regionale;
    e) le forme di gestione delle opere realizzate.
   2. La domanda e l'allegato studio di fattibilita' devono pervenire
............... entro ...............
   3.  Il termine per la presentazione delle domande e degli allegati
studi  di  fattibilita'  e'  fissato  al  .....  giorno  calcolato  a
cominciare  dal  giorno  successivo a quello di pubblicazione sul BUR
del  presente  bando.  Se  il  termine cade in un giorno festivo o di
sabato si considera il giorno lavorativo immediatamente successivo.
Requisiti di ammissibilita' della domanda.
   Intervento  non  iniziato  alla data di pubblicazione del presente
bando.
Risorse.
   Le risorse disponibili ammontano a ..........
Disposizioni particolari in merito all'assegnazione dei contributi.
   A norma dell'art. 4, comma 1 della legge n. 378/2003, i contributi
concessi:
    non  potranno  superare  l'importo massimo del 50 per cento della
spesa riconosciuta sulla base del piano finanziario;
    saranno erogati sulla base dello stato di avanzamento dei lavori,
ovvero, previa verifica, a saldo finale;
    non sono cumulabili con altri finanziamenti pubblici sulle stesse
parti  del  manufatto  per le stesse tipologie di opere oggetto della
richiesta  di  contributo  e,  in particolare, con quelli concessi ai
sensi  degli  articoli  35-36-37  del  decreto legislativo 22 gennaio
2004, n. 42, e successive modifiche e integrazioni.
   La  concessione dei contributi previsti per la realizzazione degli
interventi  e'  subordinata, a norma dell'art. 4, comma 2 della legge
n.  378/2003,  alla  stipula  di  una  convenzione  che  prevede, tra
l'altro:
    la non trasferibilita' degli immobili per almeno un decennio;
    l'avvenuto  rilascio  dei  permessi  per  la  realizzazione delle
opere;
    la  redazione  del  preventivo  di spesa a cura del direttore dei
lavori e sottoscritto dal proprietario;
    la  possibilita'  di  revoca dei contributi per il mancato inizio
dei  lavori  entro  sei  mesi  dalla data del rilascio delle apposite
autorizzazioni  o  a causa di lavori eseguiti in difformita' rispetto
ai progetti approvati.
   La convenzione puo' stabilire eventuali altre condizioni, comprese
adeguate  forme  di  pubblicita' dei soggetti cofinanziatori, tenendo
conto  dell'entita' del contributo e della tipologia dell'intervento.
Le  previsioni  della  convenzione sono trascritte nel registro degli
immobili a cura e spese del proprietario.
Istruttoria, valutazione e punteggi.
   Saranno considerati criteri di valutazione e di priorita':
    forme  di  restauro innovative, tra cui l'utilizzo di tecniche di
architettura  ecosostenibile  (uso  di fonti energetiche rinnovabili,
materiali  naturali,  accorgimenti  per il benessere visivo e uditivo
ecc.);  il ricorso a forme di gestione mista pubblica-privata o anche
totalmente privata;
    interventi   pilota   di   recupero   di   ambiti   edilizi   e/o
architettonici  unitari dal punto di vista della qualita' progettuale
e  di  esemplarita' tipologica delle preesistenze e delle nuove opere
previste; casi esemplari di recupero di architettura di qualita';
    progetti e realizzazioni in forma associata da piu' proprietari o
titolari;
   nel  quadro  delle politiche di governo del territorio, interventi
compresi in ambiti rurali di riqualificazione complessiva.
Finanziamento.
   Procedure  e modalita' di erogazione di finanziamenti da stabilire
a  cura  della  regione  nel rispetto delle previsioni della legge n.
378/2003. In particolare, i contributi concessi:
    non  potranno  superare  l'importo massimo del 50 per cento della
spesa  riconosciuta  sulla  base  del  piano  finanziario  di  cui al
successivo punto 6.b;
   saranno  erogati sulla base dello stato di avanzamento dei lavori,
ovvero, previa verifica, a saldo finale;
    non sono cumulabili con altri finanziamenti pubblici sulle stesse
parti  del  manufatto  per le stesse tipologie di opere oggetto della
richiesta  di  contributo  e,  in particolare, con quelli concessi ai
sensi  degli  articoli  35-36-37  del  decreto legislativo 22 gennaio
2004, n. 42, e successive modifiche e integrazioni.