(Allegato)
                              ALLEGATO 
 
          STRUMENTI DI MISURA DELLA CONCENTRAZIONE DI ALCOOL 
                         NELL'ARIA RESPIRATA 
                              ETILOMETRI 
 
 
1 - Campo di applicazione 
 
La presente norma si applica  agli  etilometri  utilizzati  ai  sensi
dell'art. 132 comma  4  del  D.P.R.  15  giugno  1959  n.  393  cosi'
modificato dalla legge 18 marzo 1988 n. 111.  La  norma  riguarda  le
verifiche e prove relative all'omologazione dei tipi di apparecchi. 
 
2 - Definizioni 
    2.1 Etilometro 
Strumento  che  misura  la  concentrazione  di  alcool  per   analisi
dell'aria alveolare espirata (espresso in milligrammi  per  litro  di
aria) in condizioni definite di  temperatura  e  di  pressione  e  in
corrispondenza di ciascun valore di aria espirata  indica  il  valore
del  tasso  alcolemico  (espressa  in  gr/1   di   sangue)   ottenuto
moltiplicando la misura per il fattore convenzionale 2.300. 
 
    2.2 Etilometro a posizione fissa 
Etilometro destinato ad essere utilizzato esclusivamente  all'interno
dei locali. 
 
    2.3 Etilometro portatile 
Etilometro che puo' essere utilizzato sia all'interno che all'esterno
di locali. 
 
    2.4 Aria Alveolare 
Aria contenuta negli alveoli polmonari. 
 
    2.5 Modo normale di funzionamento 
Modo di utilizzazione che corrisponde al programma  di  funzionamento
definito per gli strumenti in  servizio.  In  particolare,  nel  modo
normale di funzionamento, lo strumento indica soltanto  il  risultato
definitivo della misura e solo in questo  modo  di  funzionamento  lo
esprime in grammi di alcool per litro di sangue. 
 
    2.6 Posizione "attesa" 
Stato dello  strumento  nel  quale  soltanto  taluni  elementi  dello
strumento sono alimentati in  corrente  allo  scopo  di  limitare  il
consumo e di raggiungere, piu' rapidamente che a partire dall'arresto
totale, la posizione "misura". 
 
    2.7 Posizione "misura" 
Stato  nel  quale  lo  strumento  puo'  effettuare  misure  al  ritmo
normalmente  previsto  in  servizio.   Questo   stato   deve   essere
chiaramente  evidenziato.  In  detta  posizione  lo  strumento   deve
rispettare le prescrizioni metrologiche  specificate  nella  presente
norma. 
 
    2.8 Dispositivo di calibraggio 
Dispositivo che permette di calibrare lo strumento per mezzo  di  una
miscela di gas campione la cui umidita' relativa e' almeno 90%  e  la
temperatura di 34› = 1› C. Questa miscela di gas, costituita da  aria
ed alcool, deve attraversare tutto il circuito gassoso di analisi,  a
partire dal boccaglio, nel  senso  del  passaggio  normale  dell'aria
espirata. 
 
    2.9 Dispositivo di calibraggio per simulazione 
Dispositivo che  permette  il  calibraggio  dello  strumento  con  un
procedimento diverso da quello definito al punto 2.8, in particolare,
per simulare  degli  effetti  del  passaggio  della  miscela  di  gas
campione. 
Il calibraggio effettuato con un gas diverso da quello  descritto  in
2.8 e' da considerare calibraggio per simulazione. 
 
    2.10 Dispositivo di verifica della buona calibratura 
Dispositivo  che  permette  di  verificare  che  lo  strumento  resti
calibrato. 
 
    2.11 Deriva 
Variazione delle indicazioni in un periodo di tempo definito, per  un
dato valore di concentrazione. 
 
    2.12 Isteresi - Effetto memoria 
L'isteresi e' la  proprieta'  di  uno  strumento  di  misura  la  cui
risposta a un dato segnale d'ingresso dipende  dalla  sequenza  degli
altri segnali d'ingressi che lo hanno proceduto. 
Nel caso di un analizzatore di gas e di una iniezione di  un  gas  di
concentrazione elevata intercalata fra due iniezioni  di  un  gas  di
concentrazione  meno  elevata,  la  differenza  fra  le   indicazioni
ottenute al momento delle iniezioni del gas  di  concentrazione  meno
elevata, e' correntemente chiamato "effetto memoria". 
 
3 - Specificazioni generali 
 
 
    3.1 Campo di misura 
Gli strumenti devono poter misurare tutte le concentrazioni  comprese
tra 0,00 e 3,00 mg/1. Tuttavia per risultati di  misura  inferiore  a
0,03 mg/1 lo strumento puo' indicare  0  mg/1  nel  modo  normale  di
funzionamento. 
 
    3.2 Gradino 
Il valore del gradino e' uguale e' uguale a  0,01  mg/1  (gradino  di
indicazione nel modo normale di funzionamento dello strumenti). 
Nel corso delle prove dello strumento e del calibraggio  manuale,  si
deve  poter  apprezzare  0,001  mg/1  (gradino  di   verifica   dello
strumento). 
 
    3.3 Visualizzazione dei dati 
Il risultato della misurazione e' esposto in forma numerica per mezzo
di cifre  allineate.  Quando  lo  strumento  e'  utilizzato  in  modo
normale, l'arrotondamento va fatto al gradino inferiore piu'  vicino.
L'altezza delle cifre non deve essere inferiore a: 
-  5  mm.  per  i  dispositivi  fluorescenti  o  che  presentano  una
luminasita' riconosciuta equivalente; 
- 10 mm. negli altri casi. 
Le unita' di misura utilizzate o i loro simboli  devono  figurare  in
prossimita' del risultato ed  i  caratteri  utilizzati  devono  avere
un'altezza almeno uguale a 3 mm. 
 
    3.4 Stampante 
Gli strumenti devono essere equipaggiati con una stampante. 
L'assenza di carta nella stampante deve impedire la misura. 
Il documento emesso da tale dispositivo deve comprendere, almeno: 
- tipo e numero di matricola dell'apparecchio; 
- numero d'ordine della prova; 
- data e ora della prova; 
- verifica del buon funzionamento; 
- verifica dello zero; 
- risultato della misurazione  che  non  deve  essere  differenze  da
quello indicato sull'apparecchio  col  relativo  simbolo  dell'unita'
utilizzata (g/1 o mg/100 ml). 
- verifica dello zero. 
Deve essere previsto nel documento emesso lo spazio per l'indicazione
manuale o automatica di altri elementi quali generalita' del soggetto
etc.  nonche'  dagli  eventuali  messaggi  di  servizio  di  cui   al
successivo 3.5.1. 
 
    3.5 Condizioni di misurazione 
3.5.1 Lo strumento deve indicare  soltanto  il  risultato  definitivo
della misurazione, espresso in g/1 o mg/100 ml, nel modo  normale  di
funzionamento. Quando la misurazione porta a un risultato nullo, deve
essere possibile non  confondere  tale  risultato  con  l'indicazione
dello zero di prima della misurazione. 
Sono utilizzati messaggi di servizio. 
3.5.2   Gli   strumenti    devono    controllare    la    continuita'
dell'espirazione,  mediante   un   dispositivo   che   indichi   ogni
annullamento della portata d'aria espirata  che  avvenga  fra  inizio
espirazione e  fine  del  prelievo.  Un  dispositivo  preferibilmente
acustico   deve   permettere   di    controllare    la    continuita'
dell'espirazione. 
3.5.3 Il prelievo del campione di aria effettuato  col  boccaglio  in
sito non deve esigere una pressione di espirazione superiore a 25 hPa
per una portata di 10 1/m. 
3.5.4 Un dispositivo deve segnalre che  l'apparecchio  e'  pronto  ad
effettuare un'analisi. Questa disponibilita' deve essere almeno di 40
s. 
Un dispositivo deve impedire l'analisi quando  l'apparecchio  non  e'
pronto. Questo dispositivo deve essere compatibile con il precedente. 
 
    3.6 Sicurezza 
 
3.6.1 Igiene 
Gli  strumenti  devono  poter  essere  utilizzati  in   soddisfacenti
condizioni igieniche, i boccagli (vedi punto 10) devono poter  essere
cambiati ad ogni misurazione e devono essere  forniti  in  confezione
individuale. 
3.6.2 Sicurezza d'impiego 
Gli strumenti devono essere conformi alle  regolamentazioni  e  norme
relative alla sicurezza elettrica e, se del caso, a quelle dei gas in
pressione. 
3.6.3 Mezzi di regolazione 
I mezzi di regolazione dello strumento non devono essere  accessibili
all'operatore (in particolare il dispositivo di azzeramento e  quello
per la calibrazione interna). 
3.6.4 Portata massima dello strumento 
Gli strumenti devono segnalare ogni superamento del limite  superiore
del campo di misura definita al 3.1 ed al di la' del quale non devono
fornire risultato. 
3.6.5 Modo normale di funzionamento 
Il comando che permette di passare dal modo normale di  funzionamento
al altro modo non deve essere accessibile all'operatore. 
Detto comando deve essere accessibile soltanto  mediante  rottura  di
sigilli  o  a  mezzo  di  apposito  codice  o  con  altra   soluzione
equivalente. 
 
    3.7 Azzeramento 
Gli  strumenti  devono  comportare  un  dispositivo  di   azzeramento
automatico che sia messo in funzione  all'inizio  di  ogni  ciclo  di
misura. 
Lo strumento non deve poter funzionare se l'azzeramento corretto a  +
0,005 mg/1 non e' avvenuto. 
L'azzeramento deve comprendere uno spazzamento mediante gas di valore
zero (per esempio, aria ambiente). Il risultato deve essere, in  qual
caso, visualizzato. 
 
    3.8 Verifica di buon funzionamento 
La verifica del buon  funzionamento  dello  strumento  comprende,  in
particolare: 
- la verifica di un numero soddisfacente di  elementi  interni  dello
strumento; 
- la verifica del giusto svolgimento del ciclo di misura; 
- la verifica della giusta calibratura in conformita' al  punto  2.10
ed, eventualmente, il calibraggio automatico in conformita' ai  punti
2.8 e 2.9. 
Gli strumenti devono procedere automaticamente alla verifica del buon
funzionamento prima di ogni misura  visializzandone  il  risultato  e
dopo ogni misura che abbia  portato  ad  un  risultato  superiore  al
valore massimo consentito. Il risultato della misurazione deve essere
fornito soltanto dopo la verifica del buon funzionamento. 
Quando una anomalia, un difetto o un segnale di errore sono rilevati,
particolarmente in  sede  di  controllo  di  buon  funzionamento,  lo
strumento non deve fornire un risultato che possa essere  considerato
valido. 
 
    3.9 Calibraggio o verifica della giusta calibratura 
Per permettere le operazioni di  manutanzione  e  di  controllo,  gli
strumenti devono permettere il calibraggio o la verifica della giusta
calibratura per mezzo della miscela di gas campione definita  in  2.8
(questa  miscela  di  gas  campione  puo'  essere  incorporata  nello
strumento). Il calibraggio,  per  simulazione  o  la  verifica  della
giusta calibratura devono essere effettuati per un valore della scala
tra 0,30 mg/1 e 0,50  mg/1  corrispondenti  a  70-115  mg/100  ml  di
sangue). Tuttavia, si puo' scegliere un valore diverso se risulta che
questo porta ad una  migliore  precisione  dello  strumento  in  quel
tratto di scala. 
Quando il dispositivo o i dispositivi di calibraggio  automatico  non
permettono piu' la calibratura oppure quando la  verifica  di  giusta
calibratura non concede ad una conclusione positiva, lo strumento non
deve piu' poter effettuare misure. 
A questo scopo, questi  dispositivi  devono  essere  equipaggiati  di
mezzi  che  permettono  di  assicurare  il  loro  autocontrollo.  Per
esempio: 
- verifica della concentrazione della miscela di gas  campione  o  di
quella corrispondente al mezzo di simulazione; 
- limitazione degli intervalli entro i quali lo strumento puo' essere
regolato. 
 
    3.10 Tempo di messa in funzione 
Lo strumento deve indicare chiaramente i tempi relativi necessari  al
raggiungimento della fase di misura. 
 
    3.11 Ciclo di misura 
Il ciclo di misura deve comprendere almeno: 
- verifica del buon funzionamento in conformita'  con  il  punto  3.8
prima di goni misurazione; 
- verifica della messa a zero ed eventuale rimessa a  zero  prima  di
ogni misurazione; 
- verifica della messa a zero dopo ogni misurazione. 
 
    3.12 Ritmo minimo delle misurazioni 
Lo  strumento  deve  permettere,  nella  posizione  "misura"  e   per
concentrazioni fino a 80 mg/100 ml, di fonire risultati al  ritmo  di
una misura ogni 5 minuti, comprensivi  del  tempo  necessario  per  i
prescritti azzeramenti e per il successivo accertamento. 
 
    3.13 Durata dell'esposizione dei risultati 
Il risultato deve poter essere osservato per almeno 10 secondi. 
 
    3.14 Caratteristiche degli etilometri portatili. 
Gli etilometri portatili devono avere una massa non  superiore  a  15
kg. custodia compressa. Non devono avere dimensioni superiori a 70  x
50 x 35 cm.. 
Devono essere alimentati almeno  con  corrente  continua  a  12  V  e
comunque   senza   interposizione   di    dispositivi    alimentatori
particolari. 
 
4 - Caratteristiche metrologiche nelle condizioni di riferimento 
    
    -----------------------------------------------------------

    
 
4.1 Errori massimi tollerati 
4.1.1 Specificazioni 
Gli errori massimi tollerati su ogni risultato, in piu' o meno, sono: 
- 0,016 mg/1 per concentrazione inferiore a 0,40 mg/1; 
- 4% in valore relativo per concentrazione fra 0,40  mg/1  e  1  mg/1
inclusi; 
- 8% in valore relativo per concentrazione superiore a 1 mg/1 e  fino
a 2 mg/1 incluso; 
- 16% in valore relativo per concentrazione superiore a 2 mg/1 e fino
a 3 mg/1 incluso. 
4.1.2 Arrotondamenti 
Gli errori massimi tollerati sono arrotondati al  valore  intero  del
gradino di verifica piu' vicino. Nel caso di uguaglianza assoluta fra
i due limiti, si prendera' il valore inferiore. 
Gli errori  degli  strumenti,  nel  modo  normale  di  funzionamento,
possono figurare superiori di  un  gradino  di  verfica  agli  errori
massimi tollerati. 
 
    4.2 Affidabilita' 
4.2.1 Stima dello scarto tipo 
Una stima dello scarto tipo e' data dalla formula: 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
 
dove: 
n: e' il numero di misurazioni effettuate a una data concentrazione; 
yi:  sono  gli  n  valori  indicati   dallo   strumento   per   detta
concentrazione; 
y: e' la media aritmetica di questi valori. 
4.2.2 Specificazioni 
Lo scarto-tipo per ogni concentrazione inferiore  od  uguale  a  0,40
mg/1 deve essere inferiore a 0,006 mg/1 in valore assoluto. 
Lo scarto-tipo per ogni concentrazione compresa tra  0,40  mg/1  e  1
mg/1 incluso deve essere inferiore a 1,5% in valore relativo. 
Lo scarto-tipo per ogni concentrazione superiore a 1 mg/1 e fino a  2
mg/1 incluso deve essere inferiore a 3% in valore relativo. 
Lo scarto-tipo per ogni concentrazione superiore a 2 mg/1 e fino a  3
mg/1 incluso deve essere inferiore a 6% in valore relativo. 
4.2.3 Condizione di applicazione 
Questi valori dovranno essere significativamente (in senso 
statistico) rispettati tenuto conto del rischio del 5% di 
superarli. 
 
    4.3 Deriva 
4.3.1 Deriva a zero 
La deriva a zero per un periodo di 4  ore  deve  essere  inferiore  a
0,010 mg/1. 
4.3.2 Deriva a 0,40 mg/1 
4.3.2.1 Deriva a breve termine 
La deriva a 0,04 mg/1 per un periodo di 4 ore deve essere inferiore a
0,010 mg/1. 
4.3.2.2 Deriva a lungo termine 
La deriva a 0,40 mg/1 per un periodo di 2 mesi deve essere  inferiore
a 0,020 mg/1. 
4.4 Isteresi - Effetto memoria 
4.4.1 Effetto memoria 
L'effetto memoria deve essere inferiore a 4% in valore relativo. 
4.4.2 Caso di concentrazione di valoro prossimi 
Gli errori sui risultati con gas avente concentrazione  inferiore  di
0,10  mg/1  alla  concentrazione  di  un  altro  gas  precedentemente
iniettato devono essere inferiori agli errori massimi tollerati. 
 
5 - Condizioni di prova 
    
    ------------------

    
 
5.1 Generalita' 
Il banco utilizzato  dal  laboratorio  incaricato  delle  prove  deve
fornire  dei  gas  di  prova  che  presentino   un'evoluzione   della
concentrazione in alcool etilico analoga a quella che si osserva  nel
corso  di  un'espirazione.  Questa  evoluzione  si  caratterizza,  in
particolare  con  una  fase  a  livello  di  concentrazione  costante
(palier) a fine iniezione la cui durata e' fissata per ogni prova. Il
valore di  concentrazione  in  alcool  ottenuto  a  quel  livello  e'
considerato il vero valore della concentrazione di prova. L'appendice
A fornisce l'andamento generale di questa evoluzione  nonche'  quello
dell'evoluzione della portata di prova. 
Tenuto conto delle possibilita' del banco  prova,  le  prove  vengono
effettuate al ritmo massimo  permesso  dal  dispositivo  previsto  in
3.5.4. 
A  condizione  che  i  risultati  delle  misurazioni  non  ne   siano
influenzati  in  maniera  significativa,   i   vari   parametri   che
caratterizzano i mezzi di prova potranno avere dei valori diversi  da
quelli specificati nella presente norma. Con l'eccezione dello studio
dell'influenza dei fattori fisici (vedi punto 6.2) ed, eventualmente,
dello studio della deriva, le prove devono  essere  effettuate  nelle
condizioni di riferimento specificate in 6.2.2. 
Il calibraggio manuale, se necessario, deve essere  effettuato  prima
dell'inizio delle prove. 
Le prove definite ai capitoli 5, 6 e 7  costituiscono  un  protocollo
base delle prove. In caso d'incertezza riguardo il rispetto da  parte
di uno strumento delle specificazioni formulate nella presente norma,
altri valori di parametri di prova possono essere scelti. 
 
5.2 Valori di riferimento dei gas di prova 
Salva indicazione contraria, i gas di prova  sono  caratterizzati  da
parametri aventi i seguenti valori: 
- volume fornito 3 1; 
- durata totale d'iniezione (con etilometro) 5 s; 
- durata del palier (con etilometro) 3 s; 
- gas vettore aria ambiente; 
- temperatura del gas 34›C + / - 0,5dC; 
- umiditita' relativa del gas 95%; 
- titolo volumico in CO2 5%; 
- iniezione continua e crescente in concentrazione di alcool. 
 
5.3 Precisione e Accuratezza 
5.3.1 Valori della scala ai quali queste caratteristiche sono 
verificate 
La precisione e l'accuratezza  devono  essere  verificate  almeno  ai
seguenti valori della scala: 
           Gas di prova Valore della concentrazione (mg/1) 
    n. 1 0,00 a 0,05 
    n. 2 0,20 
    n. 3 0,40 
    n. 4 0,70 
    n. 5 0,95 
    n. 6 1,50 
    n. 7 2,50 
5.3.2 Numero delle prove 
Devono essere effettuate almeno 20 misure  con  ogni  gas.  Per  ogni
concentrazione le misure possono essere fatte consecutivamente. 
 
    5.4 Deriva - almeno 10 misure sono effettuate rispettivamente con
i gas n. 1 e n. 3; 
- altre 10 misure sono effettuate con il medesimo gas dopo le  durate
fissate in 4.3.2. 
Altre prove possono essere effettuate in mezzo alle  serie  di  prove
sopra definite. 
Lo scarto tra le medie ottenute a partire  da  queste  due  serie  di
misure deve essere inferiore ai valori specificati in 4.3.2. 
Durante le prove di deriva,  i  fattori  d'influenza  devono  restare
stabili oppure deve essere tenuto conto  della  loro  variazione,  in
particolare per la prova di deriva a lungo termine  nel  corso  della
quale, se lo strumento viene immagazzinato, devono essere seguite  le
indicazioni fornite dal costruttore. 
 
    5.5 Isteresi 
5.5.1 Effetto memoria 
Si fa subire allo strumento 10 volte il seguente ciclo: 
- 1 misura a concentrazione uguale a 2 mg/1; 
- 1 misura a concentrazione uguale a 0,40 mg/1. 
Per la concentrazione uguale a 0,40 mg/1, lo scarto tra la  media  di
almeno 10 misure rilevato precedentemente a questa prova e  la  media
delle 10 misure ottenute a termine della prova deve essere  inferiore
al valore definito in 4.4.1. 
5.5.2 Caso di concentrazione di valori prossimi 
Un gas di concentrazione uguale a 0,40 mg/1 e'  iniettato  almeno  10
volte di seguito nello strumento, successivamente si inietta  un  gas
di concentrazione uguale a 0,30 mg/1 5 volte tutt'al piu'. 
 
6 - Grandezze influenti 
    
    ------------------

    
 
    6.1 Influenza delle variazioni dei parametri che caratterizzano i 
gas di prova 
Per queste prove i valori dei parametri non  menzionati  sono  quelli
fissati in 5.2. 
I  paragrafi  da  6.1.1  a  6.1.6  fissano  i  valori  dei  parametri
esaminati. 
Per ogni prova devono essere effettuate 10 misure. 
Le prove vanno effettuate col gas n. 3. 
6.1.1 Volume fornito 
      1 prova volume fornito: 1,5 1; 
      2 prova volume fornito: 4,5 1. 
6.1.2 Durata dell'espirazione 
      Durata totale d'iniezione: 15 s; 
      durata del palier 6 s. 
6.1.3 Durata del palier 
      Durata del palier 1,5 s. 
6.1.4 Tenore di biossido di carbonio 
      Titolo volumico in CO2 10%. 
6.1.5 Fermata in corso di espirazione 
1 prova: 
l'iniezione del gas prevista nelle condizioni di riferimento definite
in 5.2 e' fermata 1 s dopo l'inizio della iniezione; 
2 prova: 
l'iniezione del gas prevista in 15 s (vedi 6.1.2) e' fermata 6 s dopo
l'inizio dell'iniezione. 
6.1.6 Prova simulante presenza di alcool nelle vie respiratorie 
superiori 
Il volume morto del banco prova (volume = 0,3 1) e' riempito di  aria
umida (umidita' relativa ad almeno 90%) con concentrazione di  alcool
di 2 mg/1. L'aria alveolare deve essere esente di alcool. 
6.1.7 Specificazioni 
Nel corso delle prove descritte da 6.1.1 a 6.1.4 i  risultati  devono
rispettare gli errori massimi tollerati. 
Tuttavia nel caso di volume espirato non inferiore a 0,8 1 e tempo di
espirazione  non  inferiore  a  3  s,  deve   essere   possibile   la
effettuazione della misura con la esposizione di  apposito  messaggio
di servizio. 
Nel corso delle prove descritte in 6.1.5 e  6.1.6  lo  strumento  non
deve fornire risultato. 
 
    6.2 Fattori fisici influenti 
6.2.1 Condizioni di prova 
L'influenza di ogni fattore va studiata separatamente con  gli  altri
fattori che rispondano ai valori di riferimento definiti in 6.2.2. 
Le prove vanno effettuate col gas n. 3. 
6.2.2 Valori di riferimento e condizioni di funzionamento assegnate 
I valori di riferimento ed  i  valori  estremi  delle  condizioni  di
funzionamento assegnate da considerare per le prove sono i seguenti: 
 
    
--------------------------------------------------------------------

    
FATTORI D'INFLUENZA CONDIZIONI DI RIFERIMENTO VALORI ESTREMI 
tensione d'alimenta- tensione nominale -15% + 10% di T. 
 zione alternata (T.N. = 220V) 
    
--------------------------------------------------------------------

    
Frequenza di alimen- frequenza nominale +/- 2% di F.N. 
   tazione (F.N. = 50 Hz) 
    
--------------------------------------------------------------------

    
tenzione d'alimenta- tensione normale 11,5 V e 15,5 V 
 zione continua (T.N. = 12,5 V) (1)* 
    
--------------------------------------------------------------------

    
ondulazione sovrap- ampiezza: 
posta alla tensione O V 0,2 V 
continua frequenza fra le creste 
da 40 a 400 Hz 
    
--------------------------------------------------------------------
temperatura              19›o C a 22› C            0› C a 40› C
--------------------------------------------------------------------

    
umidita' relativa umidita' ambientale 30% a 90% 
    
--------------------------------------------------------------------
pressione atmosferica     pressione ambientale      850 a 1025 mbra
--------------------------------------------------------------------

    
titolo volumico degli 
idrocarburi totali - 6 
(in equivalente metano) 0 5.10 
    nell'ambiente 
    
--------------------------------------------------------------------

    
(1)* Se lo strumento fornisce risultati oltre questi valori, essi 
    devono essere esatti; le  sottotensioni  possono  intervenire  in
    ogni istante sia prima che durante il ciclo di misura con  durata
    da 2 s a quella del ciclo. 
(2)* Se il costruttore denuncia valori estremi piu' severi, le prove 
    devono  essere  effettuate  per  tali  valori   dichiarati.   Per
    etilometri a posto fisso i valori estremi sono 15oC e 35oC 
6.2.3 Specificazioni 
I risultati ottenuti devono rispettare gli errori massimi  tollerati.
Nel caso degli idrocarburi totali,  lo  strumento  puo'  non  fornire
risultati. 
Gli strumenti  alimentati  da  batterie  elettriche  devono  indicare
quando la tensione fornita da queste batterie e' inferiore al  valore
specificato dal costruttore. 
 
    6.3 Fattori fisiologici influenti 
Taluni  componenti  di  medicine  o  prodotti   di   deviazione   del
metabolismo normale dell'organismo, sostanze contenute in solventi  e
prodotti industriali o altri gas presenti  nell'alito  umano  possono
interferire nella misura. 
L'appendice B fornisce  l'elenco  dei  costituenti  ritenuti  fattori
d'influenza con  le  relative  concentrazioni  di  prova  nonche'  le
indicazioni massime tollerate corrispondenti. 
 
    6.4 Perturbazioni fisiche 
Le seguenti perturbazioni possono essere applicate agli strumenti: 
- tagli di alimentazione elettrica; 
- parassiti sulla tere di alimentazione elettrica; 
- vibrazioni analoghe a quelle risultanti da  condizioni  normali  di
trasporto o a quelle prodotte da un veicolo fermo il cui motore  giri
al minimo; 
- urti analoghi a quelli risultanti dalla normale manipolazione; 
- variazione d'intensita' luminosa; 
- scarica elettrostatica; 
- campo magnetico ed elettromagnetico. 
I metodi  di  prova  ed  i  criteri  di  accettazione  sono  definiti
nell'appendice C. 
 
7. Prove di invecchiamento 
    
   ----------------------

    
 
    7.1 Variazioni climatiche. 
Le operazioni seguenti devono essere  effettuate.  Tuttavia  il  loro
ordine puo' essere modificato. 
Lo stumento, dopo aver soddisfatto  tutte  le  precedenti  prove,  e'
posto in posizione "attesa" in un ambiente  a  40›C  per  8  ore  con
umidita' relativa del 90%. 
Allo strumento viene successivamente tolta tensione e la  temperatura
dell'ambiente viene portata a 60›C per 1h. 
Dopo ritorno e stabilizzazione alla temperatura ambiente lo strumento
viene sottoposto  a  spazzamento  con  vibrazioni  sinusoidali  nelle
seguenti condizioni: 
frequenza 10 Hz + 150 Hz 
accellerazione efficace 9,8 m/s2 
spazzamento secondo 3 assi perpendicolari 
velocita' di spazzamento 1 ottava per minuto 
numero di cicli di spazzamento 
(andata a ritorno) 20 secondo ogni asse 
Reintrodotto nell'ambiente,  lo  strumento,  in  posizione  "attesa",
viene sottoposto a rapide variazioni di temperatura comprese fra  0›C
e 40›C, cio' per 16h. La condensazione di acqua sullo strumento  deve
essere evitata. 
Per questa operazione si procede nel seguente modo: 
- portare la temperatura a 40› C; 
- abbassare l'umidita' relativa al di sotto del 30%; 
- ogni ora passare da un livello di temperatura ad un  altro  facendo
avvenire il cambiamento di livello dell'aria  ambiente  in  circa  un
quarto d'ora; 
 
    7.2 Nebbia salina 
Lo strumento, chiuso nel proprio contenitore, viene posto per 24  ore
in atmosfera di nebbia  salina  prodotta  per  atomizzazione  ad  una
temperatura di  35›C  +  -  2oC  di  una  soluzione  salina  ottenuta
sciogliendo 5 parti in peso di cloruro di sodio e 95 parti  di  acqua
distillata che non contenga piu' delle 0,02% di impurita'; indi viene
lasciato asciugare spontaneamente in un ambiente a 20›C  +  -  5›  ed
umidita' relativa 65% + - 5%. 
 
    7.3 Immagazzinaggio 
Lo strumento chiuso nel  proprio  contenitore,  viene  conservato  in
ambiente a -30›C per 48 ore con umidita' relativa 30%. 
In un secondo tempo, lo strumento viene conservato in ambiente a 70›C
per altre 12 ore con umidita' relativa 90%. 
 
    7.4 Specificazioni 
I risultati delle misure ottenute dopo queste prove devono presentare
errori inferiori a 1,5 volte gli errori fissati in 4.1.1. 
 
8 - Marcatura 
    -------- 
 
Un etilometro  conforme  alla  presente  norma  deve  presentare  una
marcatura leggibile, indelebile ed inamovibile che comprende: 
- l'identificazione del costruttore; 
- la denominazione dello strumento; 
- gli estremi della omologazione conseguita; 
- il suo numero di serie; 
- il suo campo di misura; 
- l'intervallo di temperatura entro il quale lo strumento puo' essere
utilizzato; 
- l'intervallo di tempo od il numero di analisi che  devono  separare
due  operazioni  di  manutenzione  (ivi   compreso   il   calibraggio
conformemente a 2.8) descritte nel manuale di utilizzazione e fornito
dal fabbricante. 
Tutte queste indicazioni  devono  essere  raggruppate  in  una  parte
visibile dell'apparecchio. 
 
9 - Libretto metrologico 
    
    -------------------

    
 
Un libretto metrologico deve accompagnare ogni etilometro. 
Questo libretto che deve riportare  l'idntificazione  dell'etilometro
e' destinato a ricevere menzione delle  operazioni  e  risultati  dei
controlli regolamentari relativi allo strumento se  del  caso,  delle
riparazioni effettuate. 
 
10 - Boccagli 
     ------- 
 
    10.1 Funzioni 
- Il boccaglio non deve permettere all'utilizzatore d'inspirare  aria
contaminata delle precedenti utilizzazioni. 
- Il boccaglio  deve  impedire  il  deposito  nello  strumento  delle
goccioline presenti nell'aria espirata. 
 
    10.2 Dimensioni 
La perdita di carico del boccaglio non deve essere superiore a  10hPa
ad una portata di 10 1/min. 
Le  estremita'  del  boccaglio  devono  rispondere  alle   tolleranze
dimensionali seguenti: 
 
- lato strumento diametro esterno 12mm + - 0,5mm 
                        angolo del cono 10o 
                          (in sommita') 
                        lunghezza del cono 20mm + - 1mm 
- lato utilizzatore diametro esterno 4mm + - 9mm 
                        lunghezza minima 20mm 
 
La parte femmina dello strumento che riceve il boccaglio  deve  avere
una conicita' adatta a quella del boccaglio stesso. 
 
                             APPENDICE A 
 
         Evoluzione della concentrazione nel tempo (vedi 5.1) 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
 
                             APPENDICE B 
 
                         Fattori fisiologici 
B.1 Sostanze contenute in gas di prova ottenuti per miscela di gas. 
I gas di prova sono ottenuti per miscela d'aria  ambiente  e  di  una
delle sostanze, vaporizzate se del caso, specificate  nella  seguente
tabella: 
 
    Sostanze Concentrazioni indicazione 
                      nel gas di prova massima tollerata 
                          (mg/1) (mg/1) 
    
--------------------------------------------------------------------
Acetone                  0,100                       0,020
Monassido di carbonio    0,050                       0,020
Acetaldeide              0,400                       0,400 (1)*
Toluene                  0,050                       0,020
Xylene (50% meta e
50% para)                0,050                       0,020
Benzene                  0,050                       0,020
Percloroetilene          0,050                       0,020
Metiletilcetone          0,060                       0,020
Acetato di etile         0,060                       0,020
Metano                   0,100                       0,020
Pentano normale          0,100                       0,020
Esano normale            0,100                       0,020
Eptano normale           0,100                       0,020
Ottano normale           0,100                       0,020
--------------------------------------------------------------------
(1)*  In  alcuni  ammalati  in  corso  di  disintossicazione l'alcool
etilico puo' essere trasformato in acetaldeide.

    
    
--------------------------------------------------------------------

    
 
B.2 Sostanze contenute nei gas di prova ottenuti per gorgogliamento. 
 
Gli etilometri non devono fornire un risultato superiore a 0,020 mg/1
quando sono alimentati da gas di prova ottenuti per gorgogliamento di
una corrente d'aria ambiente che attraversi, con una portata di 10  +
20 1/min., una ampolla contenente circa 500 ml di una soluzione a 34›
C costituita di acqua e di una  delle  sostanze  che  figurano  nella
seguente tabella: 
 
    
--------------------------------------------------------------------

    
      Sostanze concentrazione 
                                       nella soluzione acquosa 
                                           (mg/1) (1)› 
    
--------------------------------------------------------------------

    
Canfora 100 
Alcool amilico terziario 75 
(Idrato di anilene) 
Eucaliptolo 50 
Mentolo 50 
Fenolo 37 
Guaicolo 37 
Tiofene 7 
    
--------------------------------------------------------------------
(1)*   Eventualmente   limitata  dalla  solubilita'  in  acqua  della
sostanza.

    
    
--------------------------------------------------------------------

    
 
                             APPENDICE C 
 
                        Perturbazioni fisiche 
 
Generalita': le prove vanno effettuate con un solo gas che  sara'  in
generale il n. 3. 
 
C.1. Taglio di alimentazione elettrica 
    
     --------------------------------

    
 
Questa specificazione riguarda gli strumenti alimentati da rete. 
 
C.1.1. Modo operativo 
       ------------- 
 
Le perturbazioni sono applicate durante il ciclo di misura 
Riduzione della tensione  d'alimentazione  del  100%  per  1/2  ciclo
circa. 
Riduzione della tensione d'alimentazione del 50% per 1 ciclo circa. 
L'intervallo di tempo tra due perturbazioni consecutive  deve  essere
almeno 10 s. 
 
C.1.2 Specificazioni 
      ------------- 
 
I risultati ottenuti rispettivamente con e senza  le  sopra  definite
perturbazioni non  devono  differire  di  piu'  del  valore  assoluto
dell'errore massimo tollerato oppure lo strumento  non  deve  fornire
risultato. 
 
C.2 Parassiti sulla rete di alimentazione elettrica 
    
    ----------------------------------------------

    
 
C.2.1 Modo operativo 
      ------------- 
 
C.2.1.1 Alimentazione in corrente alternata 
    
        ----------------------------------

    
 
Le perturbazioni sono applicate durante il ciclo di misura. 
Sovratensioni transitorie di ogni polarita',  sfasate  a  caso,  sono
applicate alla rete.  Queste  sovratensioni  sono  generate  in  modo
comune e in modo differenziale. L'ampiezza, il tempo  di  salita,  la
durata ed il tasso di ripetizione sono qui appresso specificati: 
 
    
--------------------------------------------------------------------

    
AMPIEZZA TEMPO DI SALITA DURATA DELLA TASSO DI 
                                  1/2 AMPIEZZA RIPETIZIONE 
    
--------------------------------------------------------------------
2000 V           5 ns                 50 ns            monocolpo
--------------------------------------------------------------------

    
C.2.1.2 Alimentazione in corrente continua 
              Gli etilometri suscettibili di essere alimentati da una 
            sorgente di energia non loro riservata in esclusiva (caso 
               degli strumenti collegati alle batterie di un veicolo) 
                 devono subire le prove seguenti nelle quali RI e' la 
           resistenza interna del generatore. 
C.2.1.2.1 Interruzioni del circuito di bordo 
           Le perturbazioni sono applicate durante il ciclo di 
           misura. 
           Variazione di tensione di +40 V con: 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
 
Sovratensioni 
------------ 
 
Il materiale non deve essere deteriorato da  una  tensione  di  18  V
applicata per 2 ore. In questo periodo si fara' prova ogni mezz'ora. 
 
C.2.1.2 Specificazioni 
        ------------- 
 
I risultati ottenuti rispettivamente con  e  senza  le  perturbazioni
definite in C.2 non devono differire  di  piu'  del  valore  assoluto
dell'errore massimo tollerato oppure lo strumento  non  deve  fornire
risultato. 
 
C.3 Vibrazioni 
    --------- 
 
Sara' effettuata una scansione in frequenza da 10 Hz a 150 Hz secondo
3 assi. Se si osservano frequenze di risonanza,  si  effettueranno  5
misure a dette frequenze. 
Se non e'  stata  evidenziata  nessuna  frequenza  di  risonanza,  si
effettueranno 10 misure a 50 Hz o a 60 Hz. 
Il valore efficace dell'accellerazione e' uguale a 1 m/s2. 
 
C.3.2 Specificazioni 
------------- 
 
I risultati devono rispettare gli errori massimi tollerati. 
 
C.4 Urti 
    --- 
 
C.4.1 Urto 
 
Lo strumento, posto in  posizione  normale  di  utilizzazione,  viene
ruotato attorno uno dei suoi spigoli inferiori indi  lasciato  cadere
liberamente su una superficie di prova dura da un'altezza di 50 mm. 
La prova e' ripetuta attorno a ciascuno degli spigoli. 
 
C.4.2 Caduta di etilometro portatile 
    
      -----------------------------

    
 
Lo strumento, nel suo contenitore, in posizione normale di trasporto,
viene lasciato cadere liberamente su una superficie di prova dura  da
un'altezza di 0,4 m. 
 
C.4.5 Specificazioni 
      ------------- 
 
Dopo queste prove i risultati devono rispettare  gli  errori  massimi
tollerati. 
 
C.5 Intensita' luminosa 
    
    ------------------

    
 
I risultati degli strumenti  devono  rispettare  gli  errori  massimi
tollerati sia di giorno sia di notte. 
 
C.6 Scarica elettrostatica 
    
    ---------------------

    
 
Quando lo strumento e' sottoposto, in maniera aleatoria,  durante  il
ciclo di misura a scariche elettrostatiche di 8 kV  prodotte  da  una
capacita' di 150  pF  scaricantesi  tramite  una  resistenza  di  150
(immagine), con  intervallo  fra  le  scariche  di  almeno  10  s,  i
risultati ottenuti rispettivamente con e senza le  perturbazioni  non
devono differire di piu'  del  valore  assoluto  dell'errore  massimo
tollerato oppure lo strumento non deve fornire risultato. 
 
C.7 Campi elettromagnetici 
    
    ---------------------

    
 
I risultati ottenuti rispettivamente con e senza le perturbazioni non
devono differire di piu'  del  valore  assoluto  dell'errore  massimo
tollerato oppure lo strumento non deve fornire  risultato  quando  e'
esposto a campi elettromagnetici, creati prima o durante il ciclo  di
misura di: 
    
--------------------------------------------------------------------
Gamme di frequenze          150 KHz           27 MHz a
27 MHz           500 MHz
--------------------------------------------------------------------

    
   Intensita' del campo 1 10 
         (V/m) 
    
--------------------------------------------------------------------

    
   Modulazione d'ampiezza 50 50 
           (%) 
    
--------------------------------------------------------------------

    
 
C.8 Campi magnetici 
    -------------- 
 
I risultati ottenuti rispettivamente con e senza le perturbazioni non
devono differire di piu'  del  valore  assoluto  dell'errore  massimo
tollerato oppure lo strumento non deve fornire  risultati  quando  e'
posto in un campo magnetico, creato  prima  o  durante  il  ciclo  di
misura, di 50 Hz e di intensita' 60 a/m prodotto, per esempio, da una
bobina quadrata di 50 spire da 1 m di lato percorsa da  una  corrente
1A. 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico