ALLEGATO A DEFINIZIONI 1. Ambiente abitativo. Ogni ambiente interno ad un edificio destinato alla permanenza di persone o comunita' ed utilizzato per le diverse attivita' umane: vengono esclusi gli ambienti di lavoro salvo quanto concerne l'immissione di rumore da sorgenti esterne o interne non connesse con attivita' lavorativa. 2. Rumore. Qualunque emissione sonora che provochi sull'uomo effetti indesiderati, disturbanti o dannosi o che determini un qualsiasi deterioramento qualitativo dell'ambiente. 3. Livello di rumore residuo - Lr. E' il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato "A" che si rileva quando si escludono le specifiche sorgenti disturbanti. Esso deve essere misurato con le identiche modalita' impiegate per la misura del rumore ambientale. 4. Livello di rumore ambientale - La. E' il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato "A" prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e durante un determinato tempo. Il rumore ambientale e' costituito dall'insieme del rumore residuo (come definito al punto 3) e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti. 5. Sorgente sonora. Qualsiasi oggetto, dispositivo, macchina o impianto o essere vivente idoneo a produrre emissioni sonore. 6. Sorgente specifica. Sorgente sonora selettivamente identificabile che costituisce la causa del disturbo. 7. Livello di pressione sonora. Esprime il valore della pressione acustica di un fenomeno sonoro mediante la scala logaritmica dei decibel (dB) ed e' dato dalla relazione seguente: p Lp = 10 log ( ---- )(elevato a 2) dB p0 dove p e' il valore efficace della pressione sonora misurata in pascal (Pa) e p0 e' la pressione di riferimento che si assume uguale a 20 micropascal in condizioni standard. 8. Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato "A". E' il parametro fisico adottato per la misura del rumore, definito dalla relazione analitica seguente: 1 pA(elevato a 2) (t) Leq(A),T=10 log (--- integr. da 0 a T ------------------- dt) db (A) T p0(elevato a 2) dove pA(t) e' il valore istantaneo della pressione sonora ponderata secondo la curva A (norma I.E.C. n. 651); p0 e' il valore della pressione sonora di riferimento gia' citato al punto 7; T e' l'intervallo di tempo di integrazione; Leq(A),T esprime il livello energetico medio del rumore ponderato in curva A, nell'intervallo di tempo considerato. 9. Livello differenziale di rumore. Differenza tra il livello Leq (A) di rumore ambientale e quello del rumore residuo. 10. Rumore con componenti impulsive. Emissione sonora nella quale siano chiaramente udibili e strumentalmente rilevabili eventi sonori di durata inferiore ad un secondo. 11. Tempo di riferimento - Tr. E' il parametro che rappresenta la collocazione del fenomeno acustico nell'arco delle 24 ore: si individuano il periodo diurno e notturno. Il periodo diurno e', di norma, quello relativo all'intervallo di tempo compreso tra le h 6,00 e le h 22,00. Il periodo notturno e' quello relativo all'intervallo di tempo compreso tra le h 22,00 e le h 6,00. 12. Rumori con componenti tonali. Emissioni sonore all'interno delle quali siano evidenziabili suoni corrispondenti ad un tono puro o contenuti entro 1/3 di ottava e che siano chiaramente udibili e strumentalmente rilevabili. 13. Tempo di osservazione - To. E' un periodo di tempo, compreso entro uno dei tempi di riferimento, durante il quale l'operatore effettua il controllo e la verifica delle condizioni di rumorosita'. 14. Tempo di misura - Tm. E' il periodo di tempo, compreso entro il tempo di osservazione, durante il quale vengono effettuate le misure di rumore.