Al Presidente della Repubblica Nel consiglio comunale di Caporciano (L'Aquila) - al quale la legge assegna quindici membri - si e' venuta a determinare una grave situazione di crisi a causa del decesso di un assessore e delle suc- cessive dimissioni di sette consiglieri in data 28 maggio 1992. Il prefetto di L'Aquila, ritenendo essersi verificata l'ipotesi prevista dal comma 1, lettera b), n. 2, dell'art. 39 della legge 8 giugno 1990, n. 142, ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale sopracitato disponendone, nel contempo, la sospensione, con la conseguente nomina di un commissario per la provvisoria gestione del comune. Si ritiene che, nella specie, non potendo essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi del suddetto comune, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento. Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Caporciano (L'Aquila) ed alla nomina di un commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona del dott. Francesco Massidda. Roma, 22 giugno 1992 Il Ministro dell'interno: SCOTTI