Al Presidente della Repubblica Nel consiglio comunale di Collepasso (Lecce) si e' venuta a determinare una grave situazione di crisi a causa delle dimissioni rassegnate dal sindaco e dalla giunta in data 17 aprile 1992, alla cui sostituzione il consiglio stesso si e' dimostrato incapace di provvedere. Infatti, le sedute del 4 e 25 maggio e del 16 giugno 1992 risultavano infruttuose ai fini della costituzione dei normali organi di amministrazione dell'ente. Peraltro, in data 16 giugno 1992, 19 dei 20 consiglieri assegnati dalla legge rassegnavano le dimissioni dalla carica, aggravando ulteriormente la situazione di crisi. Scaduto, pertanto, il termine previsto dalla legge 8 giugno 1990, n. 142, e constatato che non puo' essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi per la mancata elezione del sindaco e della giunta, il prefetto di Lecce ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale del quale ha disposto, intanto, la sospensione, con la conseguente nomina di un commissario per la provvisoria gestione del comune. Considerata la persistente carenza del suddetto consiglio comunale in ordine ad un tassativo adempimento prescritto dalla legge di carattere essenziale ai fini del funzionamento dell'amministrazione, si ritiene che nella specie ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento. Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Collepasso (Lecce) ed alla nomina di un commissario straordinario per la provvisoria gestione del comune nella persona del dott. Francesco Greco. Roma, 20 luglio 1992 Il Ministro dell'interno: MANCINO