(all. 1 - art. 1)
                                                             ALLEGATO
                   Al Presidente della Repubblica
   Nel   consiglio   comunale  di  Pomezia  (Roma)  si  e'  venuta  a
determinare una grave situazione di crisi a  causa  delle  dimissioni
rassegnate  dal sindaco in data 4 dicembre 1992, che hanno comportato
la decadenza dell'intera giunta.
   Il consiglio suddetto si e' dimostrato incapace di provvedere alla
ricostituzione  dei  normali  organi  di  amministrazione  dell'ente;
infatti, le sedute del 14 e 29 dicembre 1992, 27 e 30 gennaio e 1 e 2
febbraio 1993 risultavano infruttuose.
   Scaduto, pertanto, il termine assegnato dalla legge 8 giugno 1990,
n.  142,  e  constatato  che  non  puo'  essere assicurato il normale
funzionamento degli organi e dei servizi per la mancata elezione  del
sindaco   e  della  giunta,  il  prefetto  di  Roma  ha  proposto  lo
scioglimento  del  consiglio  comunale  sopracitato,  del  quale   ha
disposto,  intanto,  la  sospensione, con la conseguente nomina di un
commissario per la provvisoria gestione del comune.
   Considerata la carenza del suddetto consiglio comunale  in  ordine
ad  un  tassativo  adempimento  prescritto  dalla  legge di carattere
essenziale ai fini del funzionamento dell'amministrazione, si ritiene
che nella specie ricorrano gli estremi  per  far  luogo  al  proposto
scioglimento.
   Mi  onoro,  pertanto,  di  sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma
l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo  scioglimento
del  consiglio  comunale  di  Pomezia  (Roma)  ed  alla  nomina di un
commissario straordinario per  la  provvisoria  gestione  del  comune
nella persona del dottor Luciano Iannaci.
    Roma, 11 marzo 1993
                                    Il Ministro dell'interno: MANCINO