(all. 1 - art. 1)
                                                             ALLEGATO
a) Attrezzature e reattivi
- Coltello o forbici per il prelievo dei campioni
- Vassoi contrassegnati con 50 quadrati, ognuno dei quali sia  capace
di contenere campioni dell'ordine di 2 g di carne
- Miscelatore Trichomatic 35 munito di dispositivo di filtrazione
- Acido cloridrico all'8,5% (Piu' o Meno) 0,5% in peso
-  Membrane  filtranti trasparenti e policarbonati del diametro di 50
mm e con maglie dell'ampiezza di 14 micron
- Pepsina, della forza di 1: 10.000  NF  (U.S.  National  Formulary);
corrispondente  a 1: 12.500 BP (British Pharmacopoea); corrispondente
a 2.000 FIP (Fe'de'ration internationale de pharmacie)
- Bilancia della precisione di 0,1 g
- Pinzette a punta piatta
- Vetrini da microscopio con lato di almeno 5 cm o scatole  di  Petri
del  diametro  di  almeno  6  cm, con quadrettatura da 10 x 10 mm sul
fondo, tracciata con uno strumento appuntito
- (Stereo)microscopio a luce trasmessa (ingrandimento 15-60 volte)  o
trichinoscopio con tavolo orizzontale
- Recipiente per la raccolta dei liquidi di scarico
-  Recipiente  da  10  litri,  da usare per la decontaminazione delle
apparecchiature con un  trattamento  quale  la  formalina  e  per  il
restante succo digestivo nei casi di risultato positivo.
b) Prelievo dei campioni
1.  Per  le carcasse intere, prelevare un campione di circa 2 g da un
pilastro  di  diaframma  nella  zona  di  transizione  tra  la  parte
muscolare  e  la  parte  tendinea;  qualora  non esistano pilastri di
diaframma, prelevare un campione nella stessa dimensione dalla  parte
di  diaframma  vicina  alle coste o allo sterno o dal massetere o dai
muscoli addominali.
2. Per le carni in pezzi, prelevare un campione  di  circa  2  g  dai
muscoli  scheletrici,  contenente  poco grasso e per quanto possibile
vicino alle ossa o ai tendini.
c) Metodo
1. Procedimento di digestione
-  Sistemare  il  miscelatore  con  il  dispositivo  di  filtrazione,
collegare  il  tubo  di  scarico  e  dirigerlo  verso  il  recipiente
apposito.
- Quando viene attivato il miscelatore, inizia il riscaldamento.
- Prima dell'avvio, aprire e chiudere la  valvola  inferiore  che  si
trova sotto la camera di reazione.
- Aggiungere un massimo di 35 campioni da 1 g circa (alla temperatura
di  25-30  ›C), prelevati da ciascuno dei singoli campioni secondo le
indicazioni della lettera b).  Accertarsi  che  vengano  asportati  i
pezzi  piu' grandi di tendini per evitare che ostruiscano la membrana
filtrante.
- Versare acqua sul bordo di una  camera  per  liquidi  collegata  al
miscelatore (circa 400 ml).
- Versare circa 30 ml di acido cloridrico (8,5%) sul bordo della cam-
era per liquidi piu' piccola collegata.
-  Collocare  una  membrana  filtrante sotto il filtro grossolano nel
portafiltro del dispositivo di filtrazione.
- Aggiungere infine 5 g di  pepsina.  L'ordine  delle  aggiunte  deve
essere  rigorosamente  rispettato per evitare la decomposizione della
pepsina.
- Chiudere i coperchi della camera di reazione  e  delle  camere  per
liquidi.
- Selezionare la durata della digestione: periodo di digestione breve
(5  minuti) per i campioni di suini in eta' normale di macellazione e
periodo di digestione prolungato (8 minuti) per gli altri campioni.
- Il distributore automatico si mette in moto quando  viene  attivato
il  pulsante  di  avviamento  del miscelatore e la digestione procede
automaticamente con la successiva  filtrazione.  Il  procedimento  si
conclude dopo 10-13 minuti e si arresta automaticamente.
- Aprire il coperchio della camera di reazione dopo essersi accertati
che  la  camera e' vuota. Qualora la camera contenga ancora schiuma o
resti del liquido di digestione, ripetere il procedimento secondo  le
indicazioni della lettera c, punto 4.
2. Isolamento delle larve
-  Smontare  il  portafiltro  e collocare la membrana filtrante su un
vetrino o in una scatola Petri.
- Esaminare la membrana filtrante al microscopio o al trichinoscopio.
3. Pulitura delle apparecchiature
- Se il risultato e' positivo, riempire  con  acqua  bollente  i  2/3
della  camera  di  reazione  del  miscelatore.  Versare normale acqua
corrente nella camera per liquidi collegata fino a coprire il sensore
di livello  inferiore.  Svolgere  quindi  il  programma  di  pulitura
automatica.   Decontaminare   il  portafiltro  e  le  apparecchiature
restanti, ad esempio mediante trattamento al formolo.
- Al termine della giornata lavorativa, riempire  d'acqua  la  camera
per liquidi del miscelatore ed eseguire un programma standard.
4.  Metodo  da  applicare  quando la digestione e' incompleta e rende
impossibile la filtrazione
  Al termine del procedimento automatico nel miscelatore  secondo  le
indicazioni  della lettera c, punto 1, aprire il coperchio della cam-
era di reazione e verificare se  vi  restano  schiuma  o  liquido  di
digestione. Se tale e' il caso, seguire la seguente procedura:
- chiudere la valvola inferiore sotto la camera di reazione;
-  smontare  il  portafiltro  e  collocare  la  membrana filtrante su
vetrino o in una scatola Petri;
- rimontare il portafiltro dopo avervi collocato una  nuova  membrana
filtrante:
-  versare  acqua  nella  camera  per  liquidi del miscelatore fino a
coprire il sensore di livello inferiore;
- eseguire il programma di pulitura automatica;
- al termine del programma di pulitura,  aprire  il  coperchio  della
camera di reazione e verificare se vi resta ancora del liquido;
-  se  la  camera  e' vuota, smontare il portafiltro e posare con una
pinzetta la membrana filtrante su un vetrino o in una scatola Petri;
- esaminare secondo le indicazioni della lettera c, punto 2,  le  due
membrane   filtranti.  Se  non  possono  essere  esaminate,  ripetere
l'intero  procedimento  di  digestione  prolungando  il  periodo   di
digestione secondo le indicazioni della lettera c, punto 1.
5.  Qualora  le  analisi  di  un  campione  collettivo  forniscano un
risultato positivo o dubbio, occorre prelevare da ogni suino un altro
campione di 20 g secondo  il  procedimento  di  cui  alla  precedente
lettera b).
Questi  campioni vengono analizzati individualmente secondo il metodo
sopra descritto".