Al Presidente della Repubblica Il consiglio comunale di Lioni (Avellino), al quale la legge assegna venti membri, si e' dimostrato incapace di provvedere, nei termini prescritti dalle norme vigenti, al fondamentale adempimento dell'approvazione del bilancio di previsione per l'anno 1993. Essendo, infatti, scaduto il termine entro il quale il predetto documento contabile avrebbe dovuto essere approvato ai sensi delle vigenti norme, il comitato regionale di controllo, sezione di Avellino, con provvedimento n. 1978, in data 2 febbraio 1993, notificato a tutti i consiglieri, diffidava il consiglio comunale ad approvare il bilancio entro venti giorni dalla ricezione dell'atto di diffida, pena l'adozione dei provvedimenti di rigore previsti dalla legge. Anche tale termine scadeva infruttuosamente senza che il predetto documento contabile venisse approvato dall'organo competente; pertanto, il comitato regionale di controllo, con provvedimento datato 25 febbraio 1993, nominava un commissario ad acta che, in via sostitutiva, approvava il bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1993 in data 1 marzo 1993. Il prefetto di Avellino, ritenendo essersi verificata l'ipotesi prevista dal comma 1, lettera c), e comma 2 dell'art. 39 della legge 8 giugno 1990, n. 142, ha proposto lo scioglimento del predetto consiglio comunale, disponendone, nelle more, la sospensione con decreto datato 2 marzo 1993. Si ritiene che, nella specie, ricorrono gli estremi per far luogo al proposto scioglimento atteso che il predetto consiglio comunale non e' riuscito a provvedere all'approvazione del suddetto documento contabile, anche dopo la scadenza dei termini entro i quali era tenuto a provvedervi, tanto da rendere necessario l'intervento sostitutivo da parte dell'organo regionale di controllo. Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Lioni (Avellino) ed alla nomina di un commissario straordinario per la provvisoria gestione del comune nella persona del dott. Piero Ucci. Roma, 2 aprile 1993 Il Ministro dell'interno: MANCINO