ALLEGATO Al Ministro dell'interno I signori Andrea Buracchio, Manlio Madrigale, Francesco Orsini, Walter Russo, Enzo Desiderio e Gaetano Cameli sono stati eletti consiglieri nel comune di Chieti nelle consultazioni amministrative del 6 maggio 1990. I predetti, nel mese di febbraio 1993, sono stati raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Chieti, in quanto indagati del reato di concussione continuata in relazione ad alcuni appalti di opere pubbliche. Inoltre, i consiglieri Buracchio, Madrigale, Orsini e Russo, che all'atto dell'arresto ricoprivano anche la carica il primo di sindaco e gli altri di assessori, cessato lo stato di detenzione in carcere, sono stati sospesi dall'autorita' giudiziaria dall'esercizio delle funzioni inerenti alle predette cariche per il periodo di due mesi. Successivamente, le imputazioni a carico dei suddetti consiglieri sono state formalizzate con la richiesta di rinvio a giudizio per il reato di concussione continuata previsto dagli articoli 317 e 81 del codice penale. La situazione giudiziaria dei predetti amministratori e' in palese contrasto con l'esercizio delle funzioni pubbliche cui gli stessi sono preposti ed e' incompatibile con le esigenze di decoro, dignita', di prestigio delle cariche ricoperte; la loro presenza, altresi', all'interno del civico consesso rischia di compromettere la legalita' e la trasparenza dell'azione amministrativa, ingenerando allarme nella popolazione con grave pericolo di turbativa dell'ordine pubblico. Il prefetto di Chieti, accertato il configurarsi dell'ipotesi prevista dall'art. 40 della legge 8 giugno 1990, n. 142, con nota 1553/13/Gab. del 23 aprile 1993, ha formulato proposta per l'adozione del provvedimento di rimozione dei signori Buracchio, Madrigale, Orsini Russo e Desiderio dalle cariche di consigliere e, nelle more, in presenza di gravi e urgenti motivi, ne ha disposto, con decreto del 23 aprile 1993, la sospensione. Con successiva nota n. 1592/13/Gab. del 24 aprile 1993 il prefetto di Chieti ha trasmesso ulteriore decreto, di pari numero e data, con il quale ha disposto anche la sospensione del sig. Gaetano Cameli, per le stesse motivazioni di cui al richiamato provvedimento del 23 aprile 1993. Tutto cio' premesso, si ritiene che ricorrano le condizioni per addivenire alla rimozione dei suddetti amministratori dalle cariche ricoperte nel comune di Chieti, essendosi verificata una delle ipotesi disciplinate dal predetto art. 40 della legge 8 giugno 1990, n. 142. Mi pregio, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede alla rimozione dei signori Andrea Buracchio, Manlio Madrigale, Francesco Orsini, Walter Russo, Enzo Desiderio e Gaetano Cameli dalle cariche da ciascuno di essi ricoperte nel comune di Chieti. Roma, 3 maggio 1993 Il direttore generale: SORGE