ALLEGATO Al Presidente della Repubblica Nel consiglio comunale di Marino (Roma) si e' venuta a determinare una grave situazione di crisi a causa delle dimissioni rassegnate dal sindaco, in data 15 aprile 1993, che hanno comportato la decadenza dell'intera giunta. Il consiglio suddetto si e' dimostrato incapace di provvedere alla ricostituzione dei normali organi di amministrazione dell'ente; infatti, le sedute del 10 e 27 maggio e del 3, 10 e 14 giugno 1993 risultavano infruttuose. Scaduto, pertanto, il termine assegnato dalla legge 8 giugno 1990, n. 142, e constatato che non puo' essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi per la mancata elezione del sindaco e della giunta, il prefetto di Roma ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale sopracitato, disponendone, nel contempo, con provvedimento n. 7274/Gab. Serv. II del 15 giugno 1993, la sospensione, con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune. Considerata la carenza del suddetto consiglio comunale in ordine ad un tassativo adempimento prescritto dalla legge, di carattere essenziale ai fini del funzionamento dell'amministrazione, si ritiene che nella specie ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento. Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Marino (Roma) ed alla nomina del commissario straordinario per la provvisoria gestione del comune nella persona del dott. Guglielmo Iozzia. Roma, 15 luglio 1993 Il Ministro dell'interno: MANCINO