(all. 1 - art. 1)
                                                             ALLEGATO
                      Al Ministro dell'interno
   Il sig. Giovanni Franza e' stato eletto consigliere del comune  di
Ugento  (Lecce)  nelle  consultazioni amministrative del 6 e 7 maggio
1990.
   Nei confronti del predetto, il giudice per le indagini preliminari
presso il tribunale di Lecce, in  data  4  ottobre  1993,  ha  emesso
ordinanza  di  custodia  cautelare  in  carcere  in quanto gravemente
indiziato dei reati di cui agli articoli: a) 110, 61, n. 9, 56,  640,
secondo comma, del codice penale; b) 110, 81, 61, numeri 2 e 9, 482 e
477  del codice penale; c) 110, 81, 61 n. 2, 482, 478, 442 del codice
penale; d) 110, 81, 61, n. 2, 322 del codice penale.
   In particolare il sig.  Giovanni  Franza,  in  concorso,  abusando
della funzione di consigliere comunale di Ugento, mediante artifici e
raggiri  ha  presentato una domanda per la liquidazione di indennita'
per l'esproprio di un fondo di proprieta' della madre, allegando  una
copia  autenticata  della  mappa  della  zona  interessata,  ottenuta
mediante falsificazione della piantina originale esistente presso  il
comune di Ugento.
   Piu' specificamente, il sig. Giovanni Franza poneva in essere atti
diretti  in  modo  non  equivoco  a procurare a se stesso un ingiusto
vantaggio in danno del comune di Ugento.  L'amministratore,  infatti,
abusando  della  carica  ricoperta, si faceva consegnare dall'ufficio
tecnico comunale la carta topografica originale del terreno,  facendo
poi  risultare  che  la proprieta' originariamente classificata nella
zona E1, e valutata, ai fini della determinazione  dell'indennita  di
esproprio  circa  diecimila lire per mq, rientrava nella zona B2 che,
invece, era valutata circa cinquantamila lire per mq.
   Inoltre faceva risultare che la stessa proprieta' aveva,  rispetto
a quella reale, una superfice superiore.
   Quindi,   dal  tecnico  comunale,  faceva  autenticare  copia  del
documento, cosi'  alterato  e  falsificato,  che  poi  allegava  alla
richiesta di indennita' di esproprio.
   Infine,  per  assicurarsi  una  piu'  favorevole  valutazione  del
terreno, prometteva un adeguato compenso al tecnico comunale.
   Il comportamento di detto amministratore, legato ad una concezione
personale ed  utilitaristica  della  gestione  della  cosa  pubblica,
nonche'  la  sua  attuale posizione processuale appaiono in contrasto
con l'esercizio delle funzioni pubbliche cui il medesimo e'  preposto
e,  certo,  sono  incompatibili non le esigenze di decoro, dignita' e
prestigio della carica di consigliere.
   La permanenza, inoltre, del sig. Giovanni Franza nella  carica  di
consigliere  rischia  di  compromettere la legalita' e la trasparenza
dell'azione amministrativa del comune di Ugento  (Lecce),  con  grave
pericolo di turbativa dell'ordine pubblico.
   Il  prefetto  di  Lecce,  accertato  il  configurarsi dell'ipotesi
prevista dall'art. 40 della legge 8 giugno 1990, n. 142, ha formulato
proposta per l'adozione del provvedimento di rimozione  del  predetto
amministratore  dalla  carica  di  consigliere  del  comune di Ugento
(Lecce), e,  nelle  more,  con  provvedimento  del  7  ottobre  1993,
ritenuti  sussistenti  motivi  di  grave ed urgente necessita', ne ha
disposto la sospensione dalla carica.
   Tutto  cio'  premesso, si ritiene che sussistano le condizioni per
addivenire alla rimozione del sig. Giovanni Franza  dalla  carica  di
consigliere  del  comune di Ugento (Lecce), ricorrendo la fattispecie
dei gravi motivi di ordine pubblico disciplinata dall'art.  40  della
legge 8 giugno 1990, n. 142.
   Mi  pregio,  pertanto,  di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma
l'unito schema di decreto con il quale si provvede alla rimozione del
suddetto amministratore dalla carica di  consigliere  del  comune  di
Ugento (Lecce).
    Roma, 5 novembre 1993
                                         Il direttore generale: SORGE