ALLEGATO METODI DIAGNOSTICI PER L'ACCERTAMENTO DELLA ARTERITE VIRALE NEGLI EQUIDI RIPRODUTTORI MASCHI Per gli accertamenti sierologici e virologici si applicano le linee direttrici ed i criteri minimi di seguito riportati. A) IDENTIFICAZIONE DEGLI ANTICORPI NEI CONFRONTI DEL VIRUS DELL'ARTERITE VIRALE EQUINA IN CAMPIONI DI SANGUE 1. Raccolta dei campioni di sangue. Per la diagnosi sierologica il prelievo di sangue deve essere effettuato da riproduttori in buono stato di salute utilizzando provette sterili. Qualora fra gli equini mantenuti assieme ai riproduttori fossero presenti soggetti con sintomatologia clinica riferibile a malattie infettive, il prelievo di sangue dovra' essere effettuato trascorsi quindici giorni dall'ultimo caso di malattia. 2. Prova di sieroneutralizzazione. Si utilizzano cellule renali di coniglio in linea continua (RK 13) e come terreno di crescita Eagle Minimum Essential Medium (MEM) addizionato di antibiotici e siero fetale bovino al 5%. La prova viene eseguita su piastre microtiter a 96 pozzetti a fondo piatto. I sieri, inattivati a 56 C per 30 minuti, vengono diluiti in base 2 da 1:2 a 1:256 in Eagle MEM, effettuando 4 repliche per ogni campione. Ad ogni diluizione viene aggiunto un eguale volume di sospensione virale contenente 100 TCID50 dello stipite di referenza Bucyrus. Il virus viene diluito in MEM antibiotato addizionato di complemento ad una concentrazione pari al 10% della soluzione. Dopo un contatto di 60 minuti a 37 C in atmosfera umida al 5% di CO2, ad ogni pozzetto contenente la miscela siero-virus ed ai relativi controlli viene aggiunto un volume di sospensione cellulare contenente 2 x 10 '5 cellule/ml, pari a quello della miscela siero- virus. La lettura viene eseguita dopo 48-72 ore. 3. Interpretazione dei risultati (con metodo statistico). Una diluizione del siero e' positiva quando e' presente una riduzione dell'effetto citopatico maggiore o uguale al 75%, comparata a quella evidenziabile nei pozzetti della piu' bassa diluizione del controllo del virus. Uno stallone e' considerato sieropositivo se al test di sieroneutralizzazione viene riscontrato un titolo anticorpale uguale o superiore a 4. B) ISOLAMENTO E IDENTIFICAZIONE DEL VIRUS DELL'ARTERITE VIRALE EQUINA IN COLTURE CELLULARI 1. Raccolta dei campioni di sperma. Per l'isolamento del virus e' essenziale disporre dello sperma degli stalloni. Lo sperma deve essere raccolto mediante vagina artificiale a fondo cieco (tipo Colorado o Missouri). Per il lavaggio dei genitali dello stallone prima del prelievo non devono essere impiegate soluzioni disinfettanti e la temperatura interna della vagina artificiale non deve essere superiore a 40 C. Ai fini dell'isolamento virale e' necessario raccogliere campioni di sperma contenenti sia la parte liquida sia la frazione cellulare dell'eiaculato. Il campione deve essere quindi conservato in ghiaccio secco e comunque trasportato immediatamente al laboratorio in regime di refrigerazione. 2. Isolamento del virus. L'isolamento del virus dai campioni di sperma, raccolti secondo le indicazioni di cui al punto 1, viene effettuato su colture di cellule renali di coniglio in linea continua sensibili (RK13, ATCC, CCL37). Il campione di sperma deve essere sottoposto ad esame non appena pervenuto al laboratorio oppure immediatamente congelato. Dopo trattamento con ultrasuoni (3 cicli di 15 secondi a distanza di 2 minuti) e centrifugazione (1000 RPM x 10 minuti), si effettuano diluizioni logaritmiche in base 10 del plasma seminale con terreno Eagle MEM addizionato di antibiotici e fungizone e si pongono ad incubare a + 4 C x 2 ore. Come controllo del sistema, si allestiscono diluizioni di un campione positivo a titolo noto. Le diluizioni da 10 ' - 1 a 10 ' - 4 del plasma seminale si inoculano su monostrati cellulari confluenti della linea RK13, precedentemente lavati con soluzione salina antibiotata, effettuando almeno quattro repliche per diluizione. Dopo un'ora di contatto in atmosfera umida al 5% di CO2 a 37 C aggiungere terreno Eagle MEM antibiotato contenente carbossimetilcellulosa allo 0,75% (a media viscosita') e siero fetale bovino all'1%, senza asportare l'inoculo. Le colture inoculate vengono esaminate per 6-7 giorni al fine di evidenziare l'effetto citopatico del virus. In caso di negativita' si inoculano colture cellulari fresche con il sopranatante del primo passaggio. In caso di positivita' si procede all'identificazione del virus isolato mediante test di neutralizzazione o test di immunofluorescenza diretta. 3. Interpretazione dei risultati. Uno stallone sieropositivo viene considerato eliminatore quando il virus, isolato da almeno uno dei tre campioni di sperma prelevati a distanza di 10-15 giorni, viene identificato come virus dell'arterite equina. Uno stallone sieropositivo non e' da considerare eliminatore se dai tre campioni di sperma, di cui al precedente paragrafo, non viene isolato il virus dell'arterite equina. C) PROVA DELL'ACCOPPIAMENTO (BREEDING TEST) 1. Modalita' della prova. In alternativa alla ricerca diretta del virus dell'arterite equina nei campioni di sperma degli stalloni risultati sieropositivi, lo stato di eliminatore puo' essere accertato mediante la prova di accoppiamento (breeding test). Lo stallone risultato sieropositivo deve montare 2 cavalle sieronegative almeno 2 volte al giorno per 2-4 giorni consecutivi. Le cavalle devono essere mantenute in isolamento e controllate sia clinicamente che sierologicamente, secondo la metodica descritta al capo B), al 14 e 28 giorno dall'ultimo accoppiamento. 2. Interpretazione dei risultati. Qualora nessuna delle cavalle manifesti alcun sintomo riferibile ad arterite equina e risulti negativa al test sierologico del 28 giorno, lo stallone puo' essere considerato non eliminatore di virus. Se vengono riscontrati sintomi di malattia e/o sieroconversione nelle cavalle accoppiate con lo stallone sieropositivo, lo stallone deve essere considerato eliminatore di virus.