(all. 1 - art. 1)
                                                           ALLEGATO 1
                     NOTA TECNICA E METODOLOGICA
 
    1.  Criteri per la costruzione dei parametri
    Di seguito vanno esposti i criteri seguiti per la costruzione dei
parametri.
    Al  fine  di  cogliere  le  possibili  differenze  esistenti  fra
attivita'  economiche  diverse  e all'interno di una stessa attivita'
economica, le differenze  territoriali e locali, nonche'  le  diverse
scelte  di  gestione  e' stata disegnata una strategia di analisi che
combina diverse tecniche statistiche.
    Tale  scelta  innovativa  (che  sara'  poi  la  base   logica   e
metodologica  dei  piu'  complessi e completi studi di settore) parte
dal  presupposto  che  in  una  problematica  cosi'   complessa,   il
trattamento  dell'informazione  disponibile  sotto diversi   punti di
vista garantisce una base di conoscenza decisamente superiore e  piu'
vicina  alla realta' che non un'impianto di analisi basato  solamente
su di un unico processo elaborativo.
    La strategia di  analisi  utilizzata  per  l'identificazione  dei
parametri e' stata quindi la seguente:
    -  identificazione di un campione di contribuenti "economicamente
coerenti", che formeranno la base dati di  riferimento;
    -  identificazione  delle  variabili  su  cui  basare   l'analisi
(variabili contabili riscontrate in sede di dichiarazione);
    - identificazione di gruppi massimamente omogenei di contribuenti
all'interno  di  una  attivita'  economica  in  modo  da  valutare la
possibilita' di ottenere ricavi o compensi confrontando situazioni il
piu' possibile simili tra loro;
    - identificazione di una "funzione di ricavo o compenso" per ogni
gruppo omogeneo di contribuenti che lega  la  capacita'  di  produrre
ricavi o compensi alla struttura delle altre variabili contabili con-
siderate  all'interno del gruppo stesso, "personalizzando" quindi per
quanto possibile tale funzione;
    -  identificazione  di  funzioni  che   consentano   il   riporto
all'intero  universo  delle  strutture ottenute a livello campionario
tramite la definizione di probabilita' di appartenenza  di  un  certo
contribuente  alle  differenti  tipologie  individuate.  Questa  fase
applicativa consente, fermo restando  le  relazioni  e  le  strutture
individuate  che  -  in  quanto  tali  - variano molto lentamente nel
tempo, di prescindere dall'anno di riferimento utilizzato.
    L'elaborazione dei parametri si basa sui dati contabili contenuti
nelle dichiarazioni dei  redditi  delle  persone  fisiche  (mod.  740
quadri  E-sez. 1A, G-sez I ed F), delle societa' di persone (mod. 750
quadri A, B-sez. I e C-sez. I) e delle societa' ed  enti  commerciali
(mod. 760 quadro A) presentate a maggio 1992.
    Prima   di  effettuare  l'identificazione  del  campione  su  cui
costruire la metodologia, e' stato necessario depurare l'universo dei
contribuenti  da  tutte  le  situazioni   "non   normali"   che   non
permetterebbero di cogliere i reali legami economici fra le variabili
contabili   utilizzate,   introducendo   un  fattore  distorsivo  che
altererebbe tali legami.
    Non   hanno,   quindi,   formato   oggetto   di  elaborazione  le
dichiarazioni di quei contribuenti  che  risultano  avere  situazioni
anomale   oppure   il   cui   processo  produttivo  non  puo'  essere
correttamente rappresentato dall'utilizzo dei parametri; e cioe':
    - gli inizi di attivita';
    - le cessazioni di attivita';
    - i fallimenti o le liquidazioni (mod. 750, mod. 760);
    - dichiarazioni con piu' di 250 addetti;
    - codice di attivita' mancante o errato;
    Non e' stata, altresi' applicata la  metodologia  di  costruzione
dei  parametri  alle  attivita'  per  le quali la scarsa numerosita',
oltre   al   particolare   processo   produttivo,   non    consentiva
l'individuazione di regolarita' di comportamento.
    Sono  stati effettuati, inoltre, degli scarti basati sui seguenti
criteri economici:
mod. 740:
            dichiarazioni  che  presentano  un  reddito  d'impresa  o
            professionale    inferiore   alla   somma   delle   quote
            corrisposte  ai  collaboratori  familiari  (solo  per  le
            imprese)  e  del  50%  del costo del lavoro di un operaio
            dell'attivita' in esame (*);
mod. 750:
            dichiarazioni  che  presentano  un  reddito  d'impresa  o
            professionale  inferiore  alla somma del costo del lavoro
            di un operaio dell'attivita' in esame per  (n-1)  soci  o
            associati con occupazione prevalente nell'attivita' e del
            50%  del costo del lavoro di un operaio dell'attivita' in
            esame (*)
--------
              (*) Fonte: INPS
1.1 DEFINIZIONE DEL CAMPIONE
    Per ogni singola attivita' economica sono stati  calcolati  degli
indicatori   economico-contabili   di  selezione  caratteristici  dei
settori in esame.
    Per tutti i settori di  attivita'  delle  imprese.  Ad  eccezione
delle  attivita'  manifatturiere  e del commercio e pubblici esercizi
gli indicatori definiti sono stati:
    - Resa oraria - Ricavo / 312 * 8 * numero addetti (*) dove:
Numero addetti (Mod. 740):
            1+ numero collaboratori familiari + numero  associati  in
            partecipazione   con   occupazione  prevalente  +  numero
            collaboratori  coordinati   e   continuativi   +   numero
            dipendenti  a  tempo  pieno  +  numero dipendenti a tempo
            parziale + numero apprendisti + numero addetti figurativi
            (lavoro straordinario).
Numero addetti (Mod. 750):
            numero  soci  con   occupazione   prevalente   +   numero
            collaboratori   coordinati   e   continuativi   +  numero
            associati con occupazione prevalente + numero  dipendenti
            a  tempo  pieno  +  numero  dipendenti a tempo parziale +
            numero apprendisti + numero  addetti  figurativi  (lavoro
            straordinario).
Numero addetti (Mod. 760):
            spese per il personale / costo del lavoro pro-capite.
    - Resa del capitale = ricavo / valore dei beni strumentali.
    Per  gli  "Intermediari di Commercio" si e' fatto ricorso al solo
indicatore della resa oraria.
    Per il settore delle "Attivita' manifatturiere" si prevedono  due
serie di indicatori contabili: una per coloro che lavorano in proprio
ed una per coloro che effettuano lavorazioni per conto terzi.
    Gli indicatori per lavorazioni in conto proprio sono stati:
    - Indice di rotazione del magazzino = ricavo / giacenze medie
dove:
giacenze medie = (esistenze iniziali + rimanenze finali) / 2
    - Ricarico = ricavo / costo del venduto
dove:  costo  del  venduto  =  acquisti  di  merci  e materie prime +
esistenze iniziali - rimanenze finali
    - Produttivita' per addetto = ricavo / numero addetti (*)
    Gli indicatori per i contoterzisti sono stati:
    - Resa del capitale = ricavo / valore dei beni strumentali
    - Resa per superficie = ricavo / superficie di produzione
    - Produttivita' per addetto = ricavo / numero addetti (*)
    Per il settore del "Commercio e pubblici esercizi" gli indicatori
scelti sono stati:
    - Indice di  rotazione  del  magazzino  =  costo  del  venduto  /
giacenze medie
    - Ricarico = ricavo / costo del venduto
    - Produttivita' per addetto = ricavo / numero addetti (*)
    Per  il  settore  delle  "Attivita' professionali" gli indicatori
scelti sono stati:
    - Resa oraria = compensi / 312 * 8 * numero addetti (*)
dove:
Numero addetti (Mod. 740:
            1 * numero  collaboratori  coordinati  e  continuativi  +
            numero  dipendenti  a  tempo  pieno + numero dipendenti a
            tempo  parziale  +  numero  addetti  figurativi   (lavoro
            straordinario).
Numero addetti (Mod. 750):
            numero  associati  con  occupazione  prevalente  + numero
            collaboratori  coordinati   e   continuativi   +   numero
            dipendenti  a  tempo  pieno  +  numero dipendenti a tempo
            parziale   +   numero    addetti    figurativi    (lavoro
            straordinario).
    - Compensi / Spese telefoniche
    - Resa del capitale = Compensi / valore dei beni strumentali
    Per  ciascuna  attivita'  e'  stata  calcolata  la  distribuzione
ventilica di ciascuno degli  indicatori  precedentemente  definiti  e
sono state selezionate le dichiarazioni che presentavano valori degli
indicatori  contemporaneamente  all'interno  dell'intervallo compreso
fra l'estremo superiore del 4 ventile e l'estremo  superiore  del  18
ventile  per  le  imprese  e  fra l'estremo superiore del 3 ventile e
l'estremo superiore del 18 ventile per  le  attivita'  professionali.
Se  dopo  tale selezione le attivita' in esame presentavano un numero
di contribuenti inferiore a 100, la metodologia e' stata applicata  a
tutti  i  contribuenti che avevano superato il filtro basato sui soli
criteri economici.
    In merito agli indicatori della produttivita' per addetto e della
resa oraria per le societa' di capitale  ed  enti  commerciali  (mod.
760)  sono stati applicati i piu' bassi tra gli estremi superiori del
4 e del 18  ventile  delle  ditte  individuali  (mod.  740)  e  delle
societa' di persone (mod. 750).
    In  tal  modo  si  e'  basata  la  costruzione dei parametri solo
sull'insieme dei contribuenti che all'interno della propria attivita'
risultassero  "economicamente   coerenti",   scartando   quelli   che
evidenziavano forme anomale di conduzione dell'impresa.
--------
              (*)  Le  frequenze  relative  agli  addetti  sono state
          normalizzate all'anno.
 
1.2 IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI
    Il campione di contribuenti cosi' selezionato e' stato utilizzato
per la costruzione  delle  tabelle  degli  indicatori.  Nel  caso  di
attivita'  per  le quali la numerosita' risultava insufficiente si e'
analizzato se esse avessero processi produttivi similari ad altre; in
caso affermativo si e' proceduto  ad  aggregare  tali  attivita'  fra
loro.
    Per  poter  giungere  alla  definizione di gruppi di contribuenti
massimamente omogenei si e' ritenuta  appropriata  una  strategia  di
analisi che combina due tecniche statistiche:
    -  una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato che si
e' configurata come un'analisi fattoriale del tipo Analyse des donees
e nella fattispecie come un'Analisi in componenti principali;
     - un procedimento di Cluster Analysis.
    L'utilizzo combinato delle due tecniche e' preferibile rispetto a
un'applicazione diretta delle tecniche di clustering.
    In effetti, tanto maggiore e'  il  numero  di  variabili  su  cui
effettuare  il procedimento di classificazione tanto piu' complessa e
meno precisa risulta l'operazione di clustering.
    Per limitare l'impatto di tale problematica,  la  classificazione
dei   contribuenti  e'  stata  effettuata  a  partire  dai  risultati
dell'analisi fattoriale, basandosi quindi su di un numero ridotto  di
variabili  (i  fattori)  che  consentono,  comunque,  di mantenere il
massimo delle informazioni originarie.
    In un procedimento di clustering di tipo multidimensionale, quale
quello adottato,   l'omogeneita' dei gruppi  deve  essere  intesa  in
termini  complessivi  delle principali interrelazioni delle variabili
esaminate che piu' caratterizzano il gruppo stesso, e non in  termini
di totale omogeneita' rispetto ad ognuna di esse.
    Le metodologie adottate sono state quindi l'Analisi in Componenti
Principali e la Cluster Analysis.
    L'Analisi in Componenti Principali e' una tecnica che consente di
trattare  le  variabili  prescelte sotto forma di fattori intesi come
combinazione lineare delle variabili stesse.
    Per tale analisi sono state utilizzate una serie di variabili di-
verse  a  seconda  che  si  tratti  di   imprese   o   di   attivita'
professionali.
    Per le imprese le variabili utilizzate sono state:
    - costo del venduto o costo per la produzione dei servizi;
    - acquisti di servizi;
    - valore dei beni strumentali;
    - quote di ammortamento;
    - quote spettanti ai collaboratori familiari;
    - spese per il personale;
    - partecipazione agli utili.
   Per le attivita' professionali le variabili utilizzate sono state:
    - compensi a terzi;
    - consumi;
    - valore dei beni strumentali;
    - spese per il personale;
    - spese per i collaboratori;
    - quote di ammortamento;
    - altre spese.
    Nell'analisi  dei  risultati  delle  componenti  principali si e'
deciso di scegliere un numero  di  fattori  che  spiegasse  non  meno
dell'80% della variabilita' totale.
    La  Cluster  Analysis,  utilizzando  come  variabili d'ingresso i
fattori scaturiti dall'Analisi in Componenti Principali ha consentito
di  riunire  i  soggetti  in  modo  che  fosse  minima  la   distanza
complessiva  all'interno  di ogni gruppo dal centro di aggregazione e
massima la distanza tra gruppi; si e' cercato, inoltre, di  non  aver
gruppi omogenei con una numerosita' inferiore alle 30 unita'.
 
1.3 DEFINIZIONE DELLA "FUNZIONE DI RICAVO O COMPENSO"
    La  "funzione  di  ricavo  o  compenso"  e' stata stimata tramite
l'utilizzo di una Regressione Multipla su ciascun gruppo omogeneo  in
cui e' stata scomposta ogni attivita'.
    Cio'  permette  di  interpolare i dati con un modello statistico-
matematico  che  descrive  l'andamento  della  variabile   dipendente
(ricavi   o   compensi)   in  funzione  di  una  serie  di  variabili
indipendenti relativamente alla loro significativita' statistica.
    Per le imprese le variabili  utilizzate  nel  modello  regressivo
sono state:
    - costo del venduto o costo per la produzione dei servizi;
    - acquisti di servizi;
    - valore dei beni strumentali;
    - quote spettanti ai collaboratori familiari;
    - spese per il personale;
    - partecipazione agli utili;
    - somma delle quote di reddito medio imputate agli (n-l) soci con
lavoro prevalente nell'attivita' (mod. 750).
    Per  le  attivita'  professionali  le  variabili  utilizzate sono
state:
    - compensi a terzi;.
    - consumi;
    - valore dei beni strumentali;
    - spese per il personale;
    - spese per i collaboratori;
    -  somma  delle  quote  di  reddito  medio  imputate  agli  (n-l)
associati con lavoro prevalente nell'attivita' (mod. 750);
    - altre spese.
    Sia  per  le  imprese  che  per  le  attivita'  professionali  le
variabili  assimilabili  alle  retribuzioni   (quote   spettanti   ai
collaboratori  familiari, spese per il personale, partecipazione agli
utili e somma delle quote imputate ai soci per le imprese; compensi a
terzi, spese per il personale, spese  per  i  collaboratosi  e  somma
delle  quote  imputate agli associati per le attivita' professionali)
sono state  sommate  fra  loro  in  una  unica  variabile  denominata
compensi.  Le quote di ammortamento non sono rientrate nel modello di
regressione ma solo nella fase di creazione dei gruppi omogenei.
    Le variabili che entrano nel modello di regressione finale (e che
concorrono alla formazione della funzione di ricavo o compenso)  sono
state  selezionate  con  il  metodo  stepwise  forward,  imponendo  i
seguenti criteri:
    - retta passante per l'origine;
    - utilizzo di forme funzionali non lineari inserendo  il  termine
quadratico  del  costo  del venduto per le attivita' dove tale scelta
migliorava la bonta' della stima;
    - nel caso  di  attivita'  aggregate,  al  fine  di  cogliere  le
possibili  differenti  caratteristiche  produttive di ogni attivita',
sono  state  utilizzate  variabili  dummy  applicate  alle  variabili
indipendenti.
    Una  volta  selezionate  le  variabili,  la  determinazione degli
indicatori si e' ottenuta applicando il metodo  dei  minimi  quadrati
generalizzati.  Cio'  al  fine di controllare l'eventuale presenza di
variabilita' legata a fattori dimensionali (eteroschedasticita').
    Affinche' il modello di regressione non risentisse degli  effetti
derivanti  da  soggetti  anomali, sono stati esclusi tutti coloro che
presentavano un valore  dei  residui  (R  di  Student)  al  di  fuori
dell'intervallo compreso tra i valori -3 e +3.
    Il  risultato finale e' una tabella di indicatori che permette di
individuare un  ricavo  o  compenso  di  riferimento  e  consente  di
associarvi   una   probabilita'   di   errore   necessaria   ai  fini
dell'applicazione al singolo contribuente.
 
2. APPLICAZIONE DEI PARAMETRI ALL'UNIVERSO DEI CONTRIBUENTI
    La fase di applicazione della metodologia prevede,  innanzitutto,
il  ricorso  ad una tecnica (l'Analisi Discriminante) che consente di
associare ogni contribuente ad uno dei  gruppi  omogenei  individuati
per  la  sua attivita', attraverso la definizione di una probabilita'
di appartenenza ad ognuno dei  gruppi  omogenei  in  base  ai  valori
assunti  dalle stesse variabili utilizzate nell'Analisi in Componenti
Principali.
    Non si e' proceduto nel modo  standard  di  operare  dell'Analisi
Discriminante  in  cui si attribuisce univocamente un contribuente al
gruppo di massima probabilita'; infatti, a parte il caso  in  cui  la
distribuzione  di probabilita' si concentra totalmente su di un unico
gruppo  omogeneo,  sono  considerate  sempre   le   probabilita'   di
appartenenza a ciascuno dei gruppi omogenei. In tal modo, il ricavo o
compenso  stimato  di  riferimento, e' stato calcolato come media dei
ricavi o compensi di riferimento  per  il  soggetto  in  ogni  gruppo
omogeneo, ponderata con le rispettive probabilita' di appartenenza ai
gruppi  omogenei  stessi.  Il ricavo di riferimento di ciascun gruppo
omogeneo viene calcolato come somma dei prodotti fra  gli  indicatori
del  gruppo omogeneo e le variabili. In particolare per gli esercenti
attivita' di farmacia il ricavo di riferimento e' stato  ridotto  del
2%  per  tener  conto  degli  sconti  obbligatori introdotti dalla L.
412/91 e successive modificazioni.
    Una  volta  determinato  il  "maggior  ricavo   o   compenso   di
riferimento"  del singolo contribuente come differenza tra il proprio
ricavo o compenso di riferimento e quanto dichiarato, ad esso  si  e'
applicato  un  fattore di adeguamento personalizzato in modo da tener
conto  della probabilita' di errore nella stima. A tal fine, per ogni
contribuente si e' definito un intervallo di confidenza ad un livello
di probabilita' del 95% intorno alla previsione del ricavo o compenso
di riferimento.
    Il risultato  e'  il  maggior  ricavo  o  compenso  richiesto  al
contribuente.
    Il  fattore  di  adeguamento  e' stato introdotto anche per tener
conto:
    - che la metodologia e' basata solo su  dati  contabili  rilevati
dalle dichiarazioni;
    -   di  diverse  situazioni  gestionali  e  dell'influenza  della
localizzazione per la parte non colta dalla Cluster Analysis.
    Tale fattore di adeguamento e' pari a:
              Rr - Rd
      Fa =  ------------ * W
                 Rr - Ri
      Fa            =      fattore di adeguamento
      Rr            =      ricavo o compenso di riferimento
      Rd            =      ricavo o compenso dichiarato
      Rr - Rd       =      maggior ricavo o compenso
      Ri            =      ricavo o compenso dell'intervallo di
                           confidenza
      Rr - Ri       =      intervallo di confidenza
      W             =      costante
dove la costante e' stata posta pari a 0,019 per i  contribuenti  che
hanno  iniziato  l'attivita'  da meno di 5 anni e 0,020 per tutti gli
altri contribuenti.
    Il valore massimo del fattore di adeguamento e' stato posto  pari
a 0,75.
    Il  maggior  ricavo o compenso richiesto ai contribuenti non puo'
essere in ogni caso inferiore a l. 500.000.