(all. 1 - art. 1)
                                                             Allegato
Al Presidente della Repubblica
     Il consiglio comunale di Casapesenna (Caserta) e' stato  sciolto
con  decreto del Presidente della Repubblica in data 30 gennaio 1996,
registrato alla Corte dei conti in data  19  febbraio  1996,  per  la
durata  di  mesi  dodici,  ai  sensi dell'art. 1 del decreto-legge 31
maggio 1991, n. 164, convertito, con modificazioni,  dalla  legge  22
luglio   1991,   n.   221,  essendo  stati  riscontrati  fenomeni  di
infiltrazione  e  condizionamento   da   parte   della   criminalita'
organizzata.
     Dalle  risultanze  degli  interventi  di  risanamento effettuati
emerge, come evidenziato dal prefetto di  Caserta  con  relazione  in
data  3  febbraio 1997, che la radicata situazione di illegalita' che
ha permeato per lunghi anni la gestione  politico-amministrativa  del
comune  di  Casapesenna  ed  il  degrado  ambientale e culturale, che
caratterizza il territorio e lo stesso  tessuto  sociale  del  paese,
sono  di  ostacolo  all'azione di recupero dell'amministrazione della
cosa  pubblica  ai  criteri  di  legalita'  e  di   buon   andamento,
assolutamente disattesi dal disciolto consiglio comunale.
     E'  stato,  infatti,  rilevato  che all'interno della burocrazia
comunale si  riscontra  una  certa  resistenza  al  ripristino  della
legalita'.    In  tale  clima,  specie  in  prossimita'  del  rinnovo
elettorale,   la   criminalita'   organizzata   potrebbe   facilmente
avvantaggiarsi  attivando nuove forme di pressione e condizionamento.
La   stessa   commissione   straordinaria   ha    evidenziato    come
l'applicazione   della  legge,  nel  predetto  comune,  venga  ancora
considerata  "un  affronto"  anche  se  si  intravedono  segnali   di
riorganizzazione  amministrativa  e  di  ripristino  della  coscienza
civica.
     In  particolare   e'   stato   segnalato   che   i   consistenti
finanziamenti   ottenuti  e  gia'  accreditati  presso  la  tesoreria
centrale, e quelli richiesti per la  realizzazione  di  importanti  e
primarie  opere pubbliche, sono troppo appetibili per la criminalita'
organizzata che ha ancora la capacita'  di  condizionare  in  maniera
determinante la vita amministrativa dell'ente.
     E'  necessario,  pertanto,  che  la realizzazione dei lavori sia
condotta dall'organo straordinario ad uno stato di  avanzamento  tale
da  evitare  che  si  verifichino  distorsioni  e manipolazioni e, in
definitiva, che si possa ricostituire facilmente l'intreccio perverso
tra malavita locale, imprenditoria e forze politiche.
     Il conseguimento di tale obiettivo richiede un maggior lasso  di
tempo,  essendo stati rilevati solo timidi segnali di risveglio della
dialettica politico-sociale in contrasto con la cultura malavitosa ed
una limitata  base  di  consenso  e  partecipazione  al  processo  di
rinnovamento e bonifica avviato nell'amministrazione di Casapesenna.
     Per  le  suesposte  considerazioni,  si  ritiene  necessario  un
ulteriore intervento dello Stato per  assicurare  il  buon  andamento
della  amministrazione di Casapesenna e il regolare funzionamento dei
servizi ad essa affidati, mediante l'applicazione dell'istituto della
proroga della gestione commissariale,  finalizzata  ad  attestare  la
rispondenza    dell'azione   amministrativa   alle   esigenze   della
collettivita' e la fattiva incidenza  sulla  tutela  degli  interessi
primari,  nonche'  a  consentire  l'effettuazione  di  nuove elezioni
libere da ogni condizionamento malavitoso.
     La valutazione  della  situazione  in  concreto  riscontrata  in
relazione  alla  persistenza  dell'influenza criminale, forte del suo
consolidato insediamento, rende necessario che il periodo di  proroga
della gestione commissariale sia protratto di ulteriori sei mesi.
     Ritenuto,    pertanto,   che   ricorrano   le   condizioni   per
l'applicazione dell'art. 2 del decreto-legge  20  dicembre  1993,  n.
529,  convertito,  senza modificazioni, dalla legge 11 febbraio 1994,
n. 108, vista la citata relazione del prefetto di Caserta, si formula
rituale proposta per la proroga della durata dello  scioglimento  del
consiglio  comunale  di  Casapesenna  (Caserta) per il periodo di sei
mesi.
      Roma, 27 febbraio 1997
                                 Il Ministro dell'interno: Napolitano