(all. 1 - art. 1)
Allegati
  SOPRINTENDENZA  PER I  BENI CULTURALI  ED AMBIENTALI  - COMMISSIONE
PROVINCIALE PER  LA TUTELA DELLE  BELLEZZE NATURALI E  PANORAMICHE DI
TRAPANI.
                Verbale della seduta del 4 giugno 1996
  L'anno  millenovecentonovantasei, il  giorno  quattro  del mese  di
giugno, alle  ore 15,30, nei  locali della soprintendenza per  i beni
culturali  e  ambientali di  Trapani  si  e' riunita  la  commissione
provinciale per la tutela delle bellezze naturali e panoramiche della
provincia di Trapani,  nominata con decreto assessoriale  n. 8611 del
24  dicembre 1994  e autoconvocatasi  alla fine  della seduta  del 28
maggio 1996 per trattare il seguente ordine del giorno:
    1) centro storico di Salemi;
    2) varie ed eventuali.
  Sono presenti: la dott.ssa R. Camerata Scovazzo, soprintendente per
i beni culturali ed ambientali  di Trapani, in qualita' di presidente
della  citata  commissione;  l'arch. Salvatore  Caradonna  e  l'arch.
Nicolo'  Abita,  componenti   della  commissione  medesima.  Assiste,
disimpegnando le funzioni di segretaria, la sig.ra Natalina Pipitone,
dipendente  della soprintendenza  per  i beni  culturali di  Trapani,
designata dal presidente con nota n. 166/DR del 2 maggio 1996.
  Alle ore 16 il presidente apre  la seduta informando che, a seguito
della nota dell'Assessorato  dei beni culturali, prot. n.  3545 del 9
novembre  1995,  gruppo  VII/BC,  occorre  perfezionare,  cosi'  come
richiesto dalla nota sopra citata, la proposta di vincolo della rocca
su cui sorge  l'antico centro abitato di Salemi, essendo  state a suo
tempo   riscontrate  nel   verbale   del  20   maggio  1965   carenze
motivazionali e descrittive circa i pregi paesistici dell'abitato del
comune  di Salemi  e delle  aree ad  esso limitrofe.  Si precisa  che
l'apposizione  del vincolo  paesaggistico di cui alla legge  n. 1497/
1939, conseguente  la pubblicazione  del verbale  del 20  maggio 1965
(pubblicato all'albo pretorio  del comune dal 21 febbraio  1966 al 20
maggio 1966) non  e' stato perfezionato con  l'istruzione del decreto
amministrativo da parte dell'organo preposto.
  Pertanto essendo trascorsi oltre trenta anni dalla dichiarazione di
notevole interesse paesaggistico del territorio si e' provveduto alla
verifica dei luoghi  e degli atti in possesso al  fine di revisionare
la proposta di vincolo in oggetto.
  Viene ammesso,  quindi, l'arch.  Gaspare Bianco,  dirigente tecnico
della sezione  per i  beni paesistici, architettonici  ed urbanistici
della soprintendenza di Trapani, incaricato con nota n. 408/DR del 23
agosto  1991   per  l'istruttoria  delle  pratiche   concernenti  gli
adempimenti  della  commissione  provinciale   per  la  tutela  delle
bellezze naturali e panoramiche della provincia di Trapani, che cosi'
relaziona:
 Antico centro abitato di Salemi.
  L'attuale  centro  di   Salemi,  a  442  s.l.m.,   sorto  nel  sito
dell'antica Halicyae,  di probabile  origine sicana,  conserva ancora
oggi discreti resti di eta' romana ed araba.
  Il  centro si  sviluppo' notevolmente  durante il  periodo normanno
attorno  al  Castello dove  e'  tuttora  rintracciabile il  tracciato
medievale con l'originario andamento  della cinta muraria nella quale
si aprivano la porta Aquila, Guercia, Gibli, Santa Maria e Corleone.
  Innumerevoli  sono  i  ritrovamenti  fatti negli  ultimi  anni  che
testimoniano come l'area sia stata  abitata a partire dal paleolitico
superiore fino al medio evo.
  Testimonianze  sicane,  elime,  greche, puniche,  romane,  ecc.  si
trovano sparse un po' in tutto il territorio.
  Halicyae  fu per  lungo tempo  alleata  di Segesta  contro le  mire
espansionistiche della  greca Selinunte  fino a  quando quest'ultima,
nel 409 a.C., non fu completamente rasa al suolo.
  Nel 396 a.C. in occasione  della vittoriosa avanzata di Dionisio di
Siracusa, allo scopo di  evitare inutili devastazioni data l'evidente
disparita' di forze, Halicyae si concede spontaneamente al tiranno.
  Durante il periodo romano fu dichiarata "libera et immunis" e nella
citta' si alternarono momenti di splendore a momenti di decadenza.
  A partire poi dal V secolo d.C. la precaria situazione della citta'
si aggrava  ulteriormente, prima a causa  delle devastanti incursioni
di  tribu' vandaliche  le quali  dall'Africa settentrionale  andavano
spostandosi verso la Spagna e  successivamente per quelle sempre piu'
frequenti  ed inizialmente  non  meno  devastanti, delle  popolazioni
maghrebine che culminano, nell'agosto dell'827,  con il loro sbarco a
Mazara e l'immediato propagarsi in tutto l'entroterra.
  Le caratteristiche della cultura  islamica sono ancora visibili nei
quartieri Rabati e  Carmine cosi' come e'  possibile riscontrarle nei
toponimi Catusano, Gibli, ecc.
  Durante la dominazione normanna, a causa dei suoi ottimi sistemi di
difesa naturali ed artificiali e la sua posizione di equidistanza fra
altri grossi centri agricoli della  provincia, Salemi fu acquisita al
regio demanio.
  Il  quartiere denominato  Giudecca fu  abitato fin  dal 1400  circa
dagli ebrei che vi avevano costituito il loro centro commerciale.
  L'attuale  centro antico  di  Salemi, compreso  entro il  perimetro
sotto  descritto   che  ricalca  il  nucleo   originario  cosi'  come
individuato  nelle mappe  catastali  del 1877,  conserva ancora  oggi
rilevanti  testimonianze   del  suo  passato  storico.   Infatti,  di
particolare importanza e' l'organismo spaziale costituito da stradine
strette e tortuose tipiche dell'impianto urbano medievale, nonche' le
emergenze  monumentali che  arricchiscono  e focalizzano  l'interesse
dello stesso impianto in alcuni punti o assi stradali della citta'.
  Ne  sono un  esempio  l'ex  chiesa di  Santa  Chiara  (X sec.),  il
castello Normanno (XII sec.), la  chiesa di Sant'Agostino (XIII sec.)
con l'annesso  convento, la chiesa  di San Bartolomeo (XVI  sec.), la
chiesa di San  Giovanni Battista (XVI sec.), l'ex  convento dei Padri
Cappuccini (XVI  sec.), il  convento di San  Francesco di  Paola (XVI
sec.), la chiesa Madre (XVII sec.)  e l'ex collegio dei Gesuiti (XVII
sec.).
  Questi  stanno a  testimoniare  la successione  delle varie  epoche
storiche e la permanenza delle diverse  culture che nel tempo si sono
succedute.
  Non meno importante  e' l'interesse dell'edilizia minore  che per i
suoi  materiali, per  le soluzioni  tipologiche  e formali  e per  le
peculiari caratteristiche  costruttive, determina scorci visivi  e un
paesaggio    urbano    di    rilevante   interesse    ambientale    e
storicotradizionale.
   Infatti:
  l'uniformita' di  colore generato  dalla costanza dei  materiali da
costruzione;
  la trama strutturale dei paramenti murari arricchiti da decorazioni
in pietra quali, balconi, mensole e portali;
    l'articolazione delle forme;
    la singolarita' delle situazioni urbane;
  le  particolari  soluzioni   architettoniche  nel  superamento  dei
diversi livelli;
    il gioco sapiente dei volumi semplici,
  hanno  determinato nel  tempo  l'unicita' del  paesaggio urbano  di
Salemi che necessita  di essere tutelato quale  bene paesaggistico di
rilevante interesse storico tradizionale.
  Di particolare interesse risulta,  inoltre, il vallone che delimita
il   perimetro  sud   dell'abitato   di  Salemi   che   per  le   sue
caratteristiche geomorfologiche  e naturali si integra  con l'abitato
esaltandone l'immagine di rocca fortificata.
  Il perimetro di vincolo proposto  e' cosi' individuato: partendo da
piazza Liberta',  che rimane  interamente inclusa nel  vincolo, cosi'
come  i fabbricati  prospicienti la  piazza, distinti  nel foglio  di
mappa n.  99, allegato "A" partt.  numeri 111, 118, 119,  si prosegue
per la via Ettore Scimemi, via Santa Croce, piazza Riformati e per un
tratto sulla via Macello; il  vincolo continua lungo il confine della
particella n.  139 e partt.  numeri 143, 144  e 146 (chiesa  S. Maria
degli Angeli)  nel foglio  di mappa n.  97 che  rimangono interamente
incluse nel vincolo fino ad intersecare  la via Entrata dei Mille (ex
regia  trazzera),   si  prosegue   lungo  la  suddetta   strada  fino
all'incrocio  individuato nella  planimetria  allegata  con la  quota
357,20  e si  continua lungo  la trazzera  in direzione  est fino  ad
intersecare  la  via  Mazara;  quest'ultima viene  percorsa  fino  ad
incrociare la via Mazara, III  traversa. Il vincolo prosegue lungo il
perimetro del convento San Francesco  di Paola che rimane interamente
incluso nel perimetro di vincolo; si  percorre, per un tratto, la via
Padre Agate,  svoltando per  la via  Padre Lo  Vesco, e  si continua,
nella stessa  direzione, lungo la via  Caprai e per il  vicolo Caprai
fino all'incrocio con  la via Santa Domenica che  viene percorsa fino
ad intersecare via  Capitisetti, via degli Orti,  via Largo Corleone,
via Celso, via  Savuco fino ad arrivare a largo  Savuco; si risale la
scalinata fino  ad incontrare  la via  Caradonna, che  viene percorsa
fino ad  incontrare la via Zucco  e la via Mazara;  si continua sulla
suddetta  strada fino  alla via  Fossa di  Neve che  rimane anch'essa
compresa nel vincolo, si risale sulla  traversa fino a M. Cremona che
viene percorsa fino ad arrivare a piazza Liberta', punto d'inizio del
perimetro di vincolo.
  Il tutto come meglio evidenziato nella planimetria allegata.
  Dopo aver  relazionato, l'arch.  Gaspare Bianco si  allontana dalla
stanza per permettere alla commissione di discutere sulla proposta di
vincolo.
   La commissione,
  Vista la nota n. 3545 del 9 novembre 1995 dell'assessorato dei beni
culturali ed ambientali gruppo VII;
  Ascoltata l'anzidetta relazione che recepisce e fa propria;
   Esaminati gli atti;
   Esaminata la documentazione cartografica allegata;
  Ritenuta di grande interesse pubblico la salvaguardia dei luoghi da
futuri ed indiscriminati interventi antropici;
  Considerato  che  occorre  tutelare  l'impianto  urbano  medioevale
nonche'  le  emergenze  monumentali  ivi  presenti  per  i  rilevanti
interessi storicoculturali, ambientali e tradizionali;
  Considerato che  occorre tutelare  l'unicita' del  paesaggio urbano
con le sue forme, i colori e i materiali;
  Constatato che il vincolo apposto ai  sensi della legge n. 1497 del
29  giugno 1939  conseguente alla  pubblicazione del  verbale del  20
maggio 1965  all'albo pretorio del  comune di Salemi dal  21 febbraio
1966 al  20 maggio 1966 non  e' stato perfezionato con  la istruzione
del dovuto decreto amministrativo;
  Visto il tempo  intercorso dalla proposta di vincolo  del 20 maggio
1965 e che sono mutate le condizioni rispetto al 1965;
  La  commissione,  esaminata  la   documentazione  agli  atti,  dopo
un'ampia e  approfondita discussione, dichiara di  notevole interesse
paesistico ex art.  1, numeri 3 e  4, della legge 29  giugno 1939, n.
1497, il centro storico di  Salemi, cosi' come meglio descritto sopra
ed  evidenziato   nelle  planimetrie   allegate  che   formano  parte
integrante del presente verbale.
  Il presente verbale e' composto di n.  6 pagine e da n. 1 elaborato
grafico allegato (allegato "A" corografia scala 1:5.000).
   La seduta viene sciolta alle ore 19.
  Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto.
                       Il presidente: Scovazzo
                    I componenti: Abita, Caradonna
                       Il segretario: Pipitone



        ---->  Vedere planimetria a Pag. 70 della G.U.  <----