(all. 1 - art. 1)
                             Linea guida
                 sulla definizione e classificazione
                dei medicinali di automedicazione (1)
Definizione dei medicinali di automedicazione
    I    riferimenti   normativi   utili   per   la   definizione   e
classificazione dei medicinali di automedicazione sono:
    1. Direttiva 92/26/CEE -> Decreto legislativo 539/92
    2. Direttiva 92/28/CEE -> Decreto legislativo 541/92
    Su questa base vengono individuati i seguenti criteri.
    Composizione
    Principi attivi, o loro associazioni,  di  cui  sono  gia'  state
approfondite l'efficacia e la sicurezza.
    Il  componente  o  i componenti sono di impiego medico ben noto e
largamente utilizzati in terapia.
    Pertanto, e' necessario un periodo minimo di 5 anni di  effettiva
commercializzazione in almeno un Paese dell'Unione Europea.
    L'intervallo  di tempo deve comunque essere tale da consentire la
dimostrazione di  un  sufficiente  approfondimento  dell'efficacia  e
della sicurezza del medicinale.
_____________________________________________________________________
    PROMEMORIA
    Direttiva 92/28/CEE -> Decreto legislativo 541/92
    E'  vietata  la pubblicita' presso il pubblico dei medicinali che
possono essere forniti soltanto  dietro  prescrizione  medica  o  che
contengono  sostanze  psicotrope  o  stupefacenti;  in  deroga a tale
divieto il Ministero della  Sanita',  puo'  autorizzare  campagne  di
vaccinazione promosse da imprese farmaceutiche.
_____________________________________________________________________
    Indicazioni terapeutiche
    I  medicinali  di  automedicazione  sono destinati al trattamento
(prevalentemente di tipo sintomatico) dei disturbi lievi e transitori
facilmente riconoscibili e risolvibili senza ricorrere all'aiuto  del
medico   mentre,   solo   in   casi   eccezionali,  i  medicinali  di
automedicazione sono utilizzati per la prevenzione.
    Le indicazioni terapeutiche  devono  essere  compatibili  con  la
possibilita'  di  utilizzare  il  medicinale di automedicazione senza
intervento di un  medico  per  la  diagnosi,  la  prescrizione  o  la
sorveglianza nel corso del trattamento.
_____________________________________________________________________
    PROMEMORIA
    Direttiva 92/28,/CEE -> Decreto legislativo 541/92
    Gli Stati membri vietano la menzione, nella pubblicita' presso il
pubblico, di indicazioni terapeutiche quali:
    - tubercolosi
    - malattie sessualmente trasmissibili
    - altre malattie infettive gravi
    - cancro e altri tumori
    - insonnia cronica
    - diabete ed altre malattie del metabolismo
_____________________________________________________________________
    (1)  Redatta sulla base del documento approvato dalla Commissione
Unica del Farmaco nella scheda del 10 febbraio 1997.
    Via di somministrazione
    E'  esclusa la via di somministrazione parenterale e tutte quelle
che richiedono l'intervento di un sanitario.
    Posologia
    La  posologia  dei  medicinali  di  automedicazione  deve  essere
caratterizzata dal piu' ampio margine di sicurezza possibile riguardo
a:
    1. dose per unita' di somministrazione;
    2. numero massimo di somministrazioni giornaliere;
    3. numero totale di dosi per confezione;
    4. durata del trattamento.
    Durata
    I  medicinali  di  automedicazione  devono  essere usati solo per
brevi periodi di trattamento. Ove possibile la durata del trattamento
viene indicata nella posologia.
    Rischio
    Una  attenta  valutazione   del   rischio   e'   condizione   per
classificare in automedicazione un medicinale. In particolare occorre
considerare l'entita' del:
    1. rischio di errata autodiagnosi;
    2. rischio di patologia iatrogena da:
    a)  trattamento  inappropriato  (errata scelta del medicinale e/o
suo uso scorretto);
    b) sovradosaggio;
    c) assuefazione e/o dipendenza;
    d) interazioni con medicinali e/o alimenti;
    3. rischio estrinseco correlato a condizioni e/o  quadri  clinici
particolari   (gravidanza,   allattamento,   eta'   pediatrica,  eta'
geriatrica, insufficienza d'organo, ecc.);
    4. rischio  di  effetti  indesiderati  gravi  o  non  rapidamente
reversibili.
    Classificazione o vanazione della classificazione
    Domanda
    La classificazione come medicinale di automedicazione puo' essere
richiesta    contestualmente    alla    domanda   di   autorizzazione
all'immissione in  commercio  o  successivamente  alla  registrazione
indipendentemente dalla classificazione di partenza.
    La  domanda  dovra'  essere  presentata  facendo riferimento alle
modalita' previste dalla circolare ministeriale n. 9  del  18  luglio
1997.
    A) - Medicinali di cui non esistono equivalenti (per composizione
/   indicazioni   /   dosaggio   /   forma   farmaceutica  /  via  di
somministrazione) classificati come medicinali di automedicazione  in
Italia
    In   aggiunta   alla   documentazione  prevista  dalla  normativa
nazionale e dalle direnive e linee guida europee per  le  domande  di
autorizzazione  all'immissione  in  commercio  o  di variazione nella
domanda deve essere compresa la documentazione idonea a dimostrare il
rispetto  dei  criteri  per  la   definizione   dei   medicinali   di
automedicazione.
    La  documentazione  attinente  alla  classificazione  deve essere
riferita in modo particolare a:
    A.1. - Composizione
    deve essere adeguatamente documentato che:
    1.  il  medicinale contiene principi attivi, o loro associazioni,
di cui sono gia' state approfondite l'efficacia e la sicurezza;
    2. il componente o i componenti sono di impiego medico ben noto e
largamente utilizzati in terapia;
    3. il medicinale e' effettivamente commercializzato in almeno  un
Paese dell'Unione Europea da minimo 5 anni;
    la documentazione deve essere corredata da una revisione critica,
con  riferimento  particolare  ai  criteri  per  la  definizione  dei
medicinali   di   automedicazione,   dei   dati    contenuti    nella
documentazione  presentata; e' incoraggiata la presentazione tabulare
dei dati a completamento del testo;
    A.2.  -  Indicazioni  terapeutiche,  via   di   somministrazione,
posologia,  durata  la  documentazione  deve  essere corredata da una
revisione critica, con riferimento  particolare  ai  criteri  per  la
definizione  dei  medicinali  di  automedicazione, dei dati contenuti
nella documentazione presentata;  e'  incoraggiata  la  presentazione
tabulare dei dati a completamento del testo;
    A.3. - Sicurezza
    la documentazione deve essere corredata da una revisione critica,
con  riferimento  particolare  ai  criteri  per  la  definizione  dei
medicinali   di   automedicazione,   dei   dati    contenuti    nella
documentazione  presentata; e' incoraggiata la presentazione tabulare
dei dati  a  completamento  del  testo;  la  revisione  critica  deve
contenere  tutti  i  dati  relativi  alla  farmacovigilanza  utili  a
valutare la sicurezza del medicinale.
    B) - Medicinali di cui esistono  equivalenti  (per  composizione,
indicazioni,  dosaggio, forma farmaceutica e via di somministrazione)
classificati come medicinali di automedicazione in Italia
    Nella domanda deve essere  inclusa  la  documentazione  idonea  a
dimostrare  che  esistono  medicinali  equivalenti (per composizione,
indicazioni, dosaggio, forma farmaceutica e via di  somministrazione)
classificati come medicinali di automedicazione.
    Procedura
    Le  domande  relative all'ipotesi indicata al precedente punto A)
saranno esaminate dall'Ufficio competente e  quindi  sottoposte  alla
valutazione della Commissione Unica del Farmaco.
    Le  domande  relative all'ipotesi indicata al precedente punto B)
saranno  valutate  dall'Ufficio  competente   senza   necessita'   di
acquisire il parere della Commissione Unica del Farmaco.
         Linea guida su foglio illustrativo ed etichettatura
                dei medicinali di automedicazione (1)
                         Foglio illustrativo
    Il foglio illustrativo (FI) deve essere redatto in conformita' al
riassunto   delle   caratteristiche  del  prodotto  (RCP)  approvato.
Tuttavia e' da tenere presente che le informazioni contenute  nel  FI
sono destinate all'utilizzatore e pertanto, rispetto al RCP, il testo
puo'  essere  modificato al fine di renderlo facilmente comprensibile
dal paziente fornendo  una  spiegazione  dei  termini  scientifici  o
specialistici utilizzati. Comunque, occorre aver cura di non omettere
aspetti  importanti  anche se complessi. Non e' accettabile, infatti,
che  siano  riportate  solo  le  informazioni  relative  agli  eventi
principali  o  piu'  comuni.  Infine,  l'ipotesi che una informazione
possa  non  essere  compresa  dal  paziente  non  giustifica  la  sua
omissione.
    Gli  "stampati"  (RCP,  FI,  etichettature) approvati sono quelli
allegati al decreto di  autorizzazione  all'immissione  in  commercio
(AIC)  e  agli  eventuali  successivi provvedimenti di modifica. Ogni
modifica del FI deve trovare corrispondenza nel RCP.
    E'  ammessa  l'utilizzazione  di  un  unico  FI  per  piu'  forme
farmaceutiche  e/o dosaggi compatibilmente con le caratteristiche del
medicinale (in particolare a condizione che indicazioni terapeutiche,
controindicazioni,  precauzioni  d'impiego,  avvertenze  ed   effetti
indesiderati siano i medesimi; generalmente ne consegue, tra l'altro,
l'impossibilita'   di   utilizzare   un  FI  comune  alle  confezioni
classificate come  medicinale  di  automedicazione  e  a  quelle  con
diversa  classificazione).  Tuttavia, in linea di principio, dovrebbe
esistere per ciascun medicinale uno specifico foglio illustrativo per
ogni dosaggio e forma farmaceutica.
    Leggibilita' di Etichette e Foglio illustrativo.
    Dimensioni e tipo dei caratteri di stampa - Il  testo  del  FI  e
delle  etichette  deve  essere  facilmente  leggibile (in particolare
utilizzare caratteri non inferiori al corpo 8 o 7 punti Didot (2) nel
Foglio Illustrativo e nell'etichettatura dell'imballaggio esterno).
    Colore di stampa - I colori utilizzati per il testo devono essere
chiaramente distinguibili dallo sfondo.  Le  intestazioni  dovrebbero
essere  evidenziate  utilizzando il grassetto o un colore diverso dal
testo  normale.    Nell'etichettatura  dell'imballaggio  esterno   si
suggerisce  di  riservare  il  colore  rosso  per  le avvertenze piu'
importanti.
    Sintassi/Stile  -   Le   frasi   brevi   sono   piu'   facilmente
comprensibili. Si suggerisce di non superare i 70 caratteri per riga.
L'utilizzazione    di    tipi   differenti   di   carattere   o   del
MAIUSCOLO/minuscolo (e' preferibile evitare i termini in  maiuscolo),
la   lunghezza  delle  parole,  dei  periodi  e  la  quantita'  delle
proposizioni subordinate influenzano la facilita' di  lettura  di  un
testo.
    Braille  -  Si  auspica  una  sempre  maggiore  utilizzazione dei
caratteri Braille nell'etichettatura dell'imballaggio esterno.
    Carta - I fogli  eccessivamente  sottili  e  trasparenti  rendono
difficoltosa  la lettura: e' da preferire la carta di peso 40 g/m2 e,
per FI molto estesi, il formato A4/A5.
      (le parti di testo in grassetto rappresentano lo standard
             da riprodurre nel FI o nell'etichettatura)
_____________________________________________________________________
                PRIMA DELL'USO LEGGETE CON ATTENZIONE
                 TUTTE LE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL
                         FOGLIO ILLUSTRATIVO
    Questo e' un medicinale di AUTOMEDICAZIONE che potete  usare  per
curare   disturbi  lievi  e  transitori  facilmente  riconoscibili  e
risolvibili senza ricorrere all'aiuto del medico.
    Puo'  essere  quindi  acquistato  senza  ricetta  ma   va   usato
correttamente  per  assicurarne  l'efficacia  e  ridurne  gli effetti
indesiderati.
    - per maggiori informazioni e consigli rivolgetevi al farmacista
    - consultate il medico se il disturbo  non  si  risolve  dopo  un
breve periodo di trattamento
_____________________________________________________________________
    Denominazione del medicinale
    Riportare  la  denominazione  del medicinale (di seguito indicata
come X) sempre seguita dalla denominazione  comune  se  il  principio
attivo e' unico e la denominazione e' un nome di fantasia.
    La  denominazione  puo'  essere espressa in uno dei seguenti modi
(3): 1) nome di fantasia (il nome di fantasia e' un nome inventato  e
non   deve   confondersi   con   la   denominazione  comune  (5);  2)
denominazione comune (6) del principio attivo + marchio  o  nome  del
fabbricante;  3)  denominazione  scientifica  +  marchio  o  nome del
fabbricante;  4)  denominazione  comune  internazionale   (DCI)   del
principio    attivo   +   nome   del   titolare   dell'autorizzazione
all'immissione in commercio (7);  5)  denominazione  scientifica  del
medicinale  + nome del titolare dell'autorizzazione all'immissione in
commercio (8).
    Se i principi attivi sono piu' di  uno  le  denominazioni  comuni
possono essere riportate anche solo nella composizione.
    Se   esistono   piu'   forme   farmaceutiche  del  medicinale  la
denominazione deve includere la forma farmaceutica (vedere Lista  dei
Termini  Standard  della  Farmacopea Europea - Lista Ph. Eur.; questa
lista contiene delle forme abbreviate che possono  essere  utilizzate
nell'etichettatura  solo  se  lo  spazio  per  riportare  il  termine
standard completo in corpo 7 Didot e' insufficiente).
    Se esistono piu'  dosaggi  la  denominazione  deve  includere  il
dosaggio;  il  dosaggio  deve essere espresso solo come quantita'; la
quantita' deve essere espressa in riferimento  all'unita'  di  misura
adottata  per  il  dosaggio  piu' basso: ad esempio per un medicinale
presente nei dosaggi 500 mg, 750 mg, 1 g, 1.5 g la denominazione e' X
500, X 750, X 1000, X 1500 (X 0.5, X 0.75, X 1, X 1.5 oppure X 500, X
750, X 1, X 1.5 non sono accettabili); quando opportuno l'indicazione
del dosaggio  puo'  essere  sostituita  dalle  espressioni  "adulti",
"bambini", "neonati".
    Composizione
    Qualitativa completa;
    quantitativa in termini di principi attivi:
    1.  in rapporto alla forma farmaceutica la quantita' di principio
attivo puo' essere riferita a: 1) unita'  posologica,  2)  unita'  di
volume, 3) unita' di peso;
    2.  se  il  principio  attivo  e'  un derivato (ad esempio sale o
estere) si deve indicare anche la quantita' equivalente del  derivato
originariamente  autorizzato  (ad  esempio  "Piperazina  Idrato  X mg
equivalenti a Piperazina Citrato Y mg");
    3. se il principio attivo e' una sostanza presente come  derivato
(ad  esempio  sale  o  estere) la quantita' deve essere riferita alla
sostanza base (ad esempio "Toremifene Citrato pari  a  Toremifene  60
mg");
    4.  i differenti dosaggi di un medicinale devono essere riportati
in modo uniforme utilizzando  preferibilmente  la  stessa  unita'  di
misura (i mg devono essere utilizzati da 1 mg a 999 mg: i microgrammi
non  devono  essere  abbreviati  (riportare  "microgrammi" e non ug o
mcg); evitare l'uso dei decimali: 250 mg e' accettabile, 0.25 g  no);
per i prodotti biologici utilizzare, quando possibile, le UI;
    5.  per  flaconi  o  fiale  la quantita' di principio attivo deve
essere riferita sia all'unita' di volume (mL) che al volume totale;
    6. l'etichetta dei diluenti  forniti  per  la  ricostituzione  di
polveri  o  concentrati deve riportare il volume e, quando opportuno,
la dicitura "utilizzare l'intero contenuto";
    7.  per  i  cerotti  transdermici  devono  essere indicati: 1) la
quantita' totale di principio attivo presente in ogni cerotto, 2)  la
dose  rilasciata  nell'unita'  di  tempo,  3) l'area della superficie
"attiva"; ognuno di questi dati deve essere riportato  chiaramente  e
separatamente  in modo da consentire la facile distinzione di ciascun
elemento;
    Da ripetere per ogni presentazione  del  medicinale  in  caso  di
unico FI per piu' confezioni.
    Evidenziare  in  grassetto  il  principio  attivo  ed  anche  gli
eccipienti che possono causare effetti  indesiderati  richiamati  nei
paragrafi. Quando non deve essere usato e/o E' importante sapere che.
    Come si presenta
    Il  contenuto  puo'  essere riportato in peso, volume o unita' di
somministrazione (ad esempio 30 compresse, 100 mL di sciroppo);
    Da ripetere per ogni presentazione  del  medicinale  in  caso  di
unico FI per piu' confezioni.
    Forma  farmaceutica  (vedere  Lista  dei  Termini  Standard della
Farmacopea Europea).
    Completare la forma farmaceutica specificando anche l'uso.
    X si presenta in foma di ..................
    Il contenuto della confezione e' di .............................
    Che cosa e'
    Riportare la categoria ATC  aggiungendo,  quando  questa  non  e'
facilmente  comprensibile,  una  spiegazione semplice ed estremamente
sintetica dell'attivita' del medicinale.
    Titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio
    Nome e indirizzo.
    Previa autorizzazione ministeriale  e  in  dimensioni  inferiori:
nome e indirizzo di chi provvede all'effettiva commercializzazione.
    Produttore e controllore finale
    Nome e indirizzo del produttore che effettua le ultime operazioni
di produzione e quelle di controllo sul prodotta finito:
    Se il medicinale e' controllato in stabilimento diverso da quello
di produzione: Controllato da ... Nome e indirizzo.
    Perche' si usa
    Le   indicazioni   devono   corrispondere  esattamente  a  quelle
riportate sul RCP approvato;
    Se  necessario  una  spiegazione  tra  parentesi  potra'  seguire
singoli termini scientifici difficilmente comprensibili dal paziente.
    X si usa per riportare esattamente le Indicazioni autorizzate
    Quando non deve essere usato (9)
    Riportare esattamente dal RCP - CONTROINDICAZIONI: casi in cui il
medicinale non deve mai essere usato.
    Se  necessario  una  spiegazione  tra  parentesi  potra'  seguire
singoli termini scientifici difficilmente comprensibili dal paziente.
    Gravidanza e allattamento: vedere APPENDICE.
    Pediatria,  geriatria  e   quadri   clinici   specifici:   vedere
APPENDICE.
    Dicitura standard:
    Ipersensibilita' verso i componenti o altre sostanze strettamente
correlate dal punto di vista chimico; in particolare verso ..........
    Quando puo' essere usato solo dopo aver consultato il medico
    Riportare esattamente dal RCP - CONTROINDICAZIONI: casi in cui il
medicinale non deve in genere essere usato.
    Gravidanza e allattamento: vedere APPENDICE.
    Pediatria,   geriatria   e   quadri   clinici  specifici:  vedere
APPENDICE.
    Aggiungere inoltre la dicitura standard:
    E' opportuno consultare il medico anche  nei  casi  in  cui  tali
disturbi si fossero manifestati in passato.
    Cosa fare durante la gravidanza e l'allattamento
    Inserire  le  informazioni  relative a gravidanza e allattamento:
vedere APPENDICE.
    Precauzioni per l'uso
    All'occorrenza,  devono  essere  descritte  le   condizioni   che
conscotono  l'assunzione  sicura del medicinale specialmente da parte
di sottogruppi di pazienti a rischio (bambini, anziani, pazienti  con
quadri  clinici specifici, in particolare con insufficienza d'organo)
specificando  quali  speciali  precauzioni  d'impiego  devono  essere
adottate (ad esempio mantenere una adeguata idratazione, ecc.).
    Quali  medicinali  o  alimenti  possono  modificare l'effetto del
medicinale
    Devono  essere  presentate  al  paziente  solo   le   interazioni
clinicamente  rilevanti  le  quali siano gia' state osservate o siano
ritenute  possibili  sulla   base   dell'esperienza   acquisita   con
medicinali dello stesso gruppo farmacoterapeutico.
    Le  interazioni  vanno  riferite,  nell'ordine:  a) ai medicinali
usati per le stesse indicazioni, b) a quelli con indicazioni  divcrse
e c) alle normali attivita' quotidiane (ad esempio i pasti).
    Per    ciascuna    interazione   devono   essere   riportate   le
raccomandazioni riguardo: 1) alle controindicazioni (con  rifcrimenti
crociati con il paragrafo "Quando non deve essere usato" "Quando puo'
essere   usato  solo  dopo  aver  consultato  il  medico");  2)  alle
associazioni sconsigliate; 3) alle precauzioni prima dell'uso.
    Dicitura standard: Se  state  usando  altri  medicinali  chiedete
consiglio al vostro medico o farmacista.
    Vedere APPENDICE.
    E' importante sapere che
    Riportare  le  avvertenze  non attinenti agli altri paragrafi; in
particolare, le informazioni contenute nel RCP ai paragrafi: Speciali
avvertenze e precauzioni per l'uso: quelle diverse dalle  precauzioni
per  l'uso; Effetti sulla capacita' di guidare e di usare macchinari:
se del caso; Incompatibilita'.
    Note di educazione sanitaria
    (Paragrafo facoltativo).
    Note sulla prevenzione delle patologie trattate  dal  medicinale:
suggerimenti  di  carattere  igienico-sanitario (ad esempio una dieta
ricca di fibre previene la stitichezza ecc.).
    Come usare questo medicinale
    Riportare, conformemente al RCP, posologia, frequenza (precisando
il momento in cui usare il medicinale), durata del trattamento,  modo
e via di somministrazione.
    Quanto
    Attenzione:  non superare le dosi indicate senza il consiglio del
medico.
    Per i dosaggi pediatrici la posologia deve essere  riferita  alle
classi  d'eta';  se  la  dose  e'  espressa  in  quantita'/pro  chilo
riportare ancbe una tabella esplicativa dose/peso per classi d'eta'.
    Riportare  inoltre gli eventuali adattamenti posologici nell'eta'
avanzata.
    All'occorrenza riportare la seguente dicitura standard:
    In caso  di  ...  (ad  esempio  quadri  clinici  specifici,  eta'
avanzata ecc.) occorre rivolgersi al medico.
    Quando e per quanto tempo
    Precisare  il  momento  in  cui  e'  piu'  opportuno  prendere il
medicinale, il rapporto con i pasti (specificare  colazione,  pranzo,
cena) e la durata massima della terapia.
    Non usare per piu' di ... giorni.
    Consultate  il  medico se il disturbo si presenta ripetutamente o
se  avete  notato  un  qualsiasi  cambiamento   recente   delle   sue
caratteristiche.
    Se  la  durata  massima  della  terapia  non e' stata determinata
riportare la seguente dicitura standard:
    Attenzione: usare solo per brevi periodi di trattamento.
    Precisare le modalita' di somministrazione (esempio:    deglutire
intero,  masticare,  ingerire  con  abbondante  quantita' di liquidi,
instillare nelle cavita' nasali, ecc.).
    Riportare qui le istruzioni per  l'uso  eventualmente  necessarie
(tecniche   di   apertura   delle   confezioni,   preparazione  delle
sospensioni, ecc.).
    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di medicinale
    All'occorrenza: modalita' di intervento in caso di dose eccessiva
(descrizione dei sintomi  e  degli  interventi  urgenti  che  possono
essere adottati senza rischio dal paziente o dai familiari).
    Dicitura standard:
    In   caso   di  ingestione/assunzione  accidentale  di  una  dose
eccessiva di X avvertite immediatamente il medico  o  rivolgetevi  ai
piu' vicino ospedale.
    Cosa fare se avete dimenticato di prendere una o piu' dosi
    Se  necessario:  condotta  da  seguire  nel caso in cui sia stata
omessa l'assunzione di una o piu' dosi.
    Effetti dovuti alla sospensione del trattamento
    Eventualmente:  indicazione  del  rischio  di  una  sindrome   di
astinenza o di assuefazione.
    Effetti indesiderati
    Riportare  esclusivamente  la  descrizione  dei possibili effetti
indesiderati  dovuti  ai   componenti   del   medicinale;   escludere
asserzioni non attinenti o pleonastiche (ad esempio "il medicinale e'
di  norma  ben  tollerato";  "generalmente  il medicinale non provoca
effetti indesideratiĀ¾, "come noto,  insieme  agli  effetti  benefici,
ciascun medicinale puo' causare reazioni indesiderate", etc).
    Riportare    esclusivamente    la   descrizione   degli   effetti
indesiderati. Se  non  ne  sia  dimostrata  l'assenza  devono  essere
riportati   anche  gli  effetti  indesiderati  comuni  alle  sostanze
appartenenti    al    medesimo    gruppo     terapeutico     (effetti
gruppo-specifici)  evidenziando le eventuali provate peculiarita' del
medicinale (ad  esempio  minore-maggiore  incidenza,  minore-maggiore
gravita').    Presentare gli effetti indesiderati ordinati secondo il
criterio anatomico, riportando in ciascun gruppo  prima  gli  effetti
indesiderati a rischio maggiore, per gravita' e/o frequenza (10), poi
quelli a rischio minore.
    La  descrizione  deve  essere espressa in modo tale da consentire
agevolmente  l'immediato  riconoscimento  dell'evento  da  parte  del
paziente. I termini del linguaggio scientifico devono essere tradotti
in  espressioni  di  uso comune facilmente comprensibili.   Precisare
eventualmente  se  gli  effetti  possono  insorgere  all'inizio   del
trattamento  (per  poi  nel  caso recedere) o siano possibili dopo un
certo periodo di trattamento.
    Riportare, all'occorrenza, l'indicazione delle  contromisure  che
possono essere adottate senza rischio dal paziente o dai familiari.
    Diciture standard:
    Il  rispetto  delle  istruzioni contenute nel foglio illustrativo
riduce il rischio di effetti indesiderati.
    Questi effetti indesiderati sono generalmente transitori.  Quando
si presentano  e'  tuttavia  opportuno  consultare  il  medico  o  il
farmacista.
    E' importante comunicare al medico o al farmacista la comparsa di
effetti indesiderati non descritti nel foglio illustrativo.
    Richiedere  e  compilare  la scheda di segnalazione degli Effetti
Indesiderati disponibile in farmacia (modello B).
    Scadenza e conservazione
    All'occorrenza: precisare  il  periodo  di  validita'  successivo
all'apertura della confezione.
    All'occorrenza:  istruzioni  pratiche  per  la  conservazione del
prodotto (vedere Etichettatura dell'imballaggio esterno).
    All'occorrenza:  un'avvertenza  relativa  a   particolari   segni
visibili di deterioramento.
    Riportare le diciture standard:
    Attenzione: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza
indicata sulla confezione.
    Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini.
    E'  importante  avere  sempre  a disposizione le informazioni sul
medicinale,  pertanto  conservate  sia  la  scatola  che  il   foglio
illustrativo.
    Revisione  del  Foglio  illustrativo da parte del Ministero della
Sanita'
    Riportare la data in cui  il  FI  e'  stato  oggetto  dell'ultima
revisione da parte del Ministero della Sanita'.
    Possono essere riportati segni o pittogrammi utili a rendere piu'
esplicite alcune delle informazioni contenute nel foglio illustrativo
(in  particolare  in relazione al modo d'uso) facendo riferimento, ad
esempio, a quelli riportati nella United  States  Pharmacopeia;  sono
assolutamente esclusi elementi di carattere promozionale.
                            Etichettatura
               Etichettatura dell'imballaggio esterno
    Ogni  volta che sia tecnicamente possibile l'etichettatura dovra'
recare la denominazione del medicinale redatta in caratteri Braille.
    L'imballaggio  esterno  o,   in   mancanza   dello   stesso,   il
condizionameoto  primario  di  qualsiasi  medicinale  deve  recare le
indicazioni seguenti:
    Denominazione del medicinale
    vedere FI.
    Composizione
    vedere FI.
    Forma farmaceutica e contenuto
    vedere FI.
    Modo e, se necessario, via di somministrazione
    Utilizzare  i  Termini Standard riportati nella Lista dei Termini
Standard della Farmacopea Europea scegliendo quello che  descrive  in
modo  piu'  denagliato il prodotto; sono possibili le combinazioni di
termini standard ma non la combinazione di un termine  piu'  generale
con uno piu' dettagliato.
    Le indicazioni Terapeutiche
    L'avvertenza Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini
    Eventuali   avvertenze   speciali   ritenute  necessarie  per  il
medicinale
    Ad esempio le avvertenze previste dalla  Farmacopea  Ufficiale  o
dalla  Farmacopea  Europea  (ad  esempio  Sospensioni - Agitare prima
dell'uso); oppure, ad esempio, "Questo medicinale  e'  incluso  nella
lista dei farmaci proibiti dal CIO (Comitato Olimpico Internazionale)
e,  pertanto,  non  puo' essere assunto senza documentata motivazione
terapeutica da chi esercita attivita' sportiva agonistica"
    Riportare sempre l'avvertenza Attenzione: Prima dell'uso  leggere
tutte le informazioni contenute nel foglio illustrativo.
    Segni o pittogrammi per meglio esplicitare informazioni di cui ai
punti   precedenti  o  altre  informazioni  compatibili  con  il  RCP
approvato (per l'uso dei simboli e/o pittogrammi vedere  in  calce  a
pag.  8).
    Scadenza (mese, anno)
    L'indicazione  relativa  al mese e' riferita al suo ultimo giorno
(ad esempio Scadenza 03-96 significa  che  la  validita'  termina  il
31.03.1996).
    Per gli anni successivi al 2000 (in particolare dal 2001 al 2012)
si  suggerisce  di  esprimere l'anno di scadenza in 4 cifre; nel caso
esistano difficolta' tecniche si riporti l'indicazione  del  mese  di
scadenza  senza  anteporre  lo  0  (scadenza  marzo 2001 = 3-01 e non
03-01).
    All'occorrenza: precisare  il  periodo  di  validita'  successivo
all'apertura della confezione.
    Dicitura  standard  La  data di scadenza indicata si riferisce al
prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato
    Eventuali precauzioni particolari per la conservazione.
    L'etichetta non deve recare particolari istruzioni relative  alla
temperatura  di  conservazione  se il medicinale e' stabile sino a 30
gradi C; se il  medicinale  deve  essere  conservato  in  determinate
condizioni  queste  devono essere riportate sul foglio illustrativo e
sull'etichettatura dell'imballaggio esterno; la  temperatura  massima
(o minima) di conservazione deve essere indicata in gradi Celsius (ad
esempio:  conservare  al  di  sotto  di  25  gradi  C,  conservare in
frigorifero a 2-8 gradi C, non congelare, conservare al di sopra di 8
gradi C)
    Se  necessario  (se  di   particolare   importanza)   precauzioni
particolari  per  l'eliminazione  del prodotto o dei rifiuti derivati
dal prodotto.
    Titolare AIC: seguito da nome e indirizzo
    Se titolare estero segue nome e indirizzo dell'importatore.
    Previa autorizzazione ministeriale  e  in  dimensioni  inferiori:
nome e indirizzo di chi provvede all'effettiva commercializzazione.
    AIC:  seguito  dal  numero  di  autorizzazione  all'immissione in
commercio
    Lotto n.
    Regime di fornitura
    Prezzo
          sono assolutamente esclusi elementi di carattere
                            promozionale
              Etichettatura dei condizionamenti primari
    Blister
    Vanno riportati almeno:
    1. - Denominazione (con le stesse caratteristiche dell'etichetta)
    2. - Titolare AIC
    3. - Lotto
    4. - Scadenza
    Condizionamenti primari di piccole dimensioni
    Vanno riportati almeno:
    1. - Denominazione (con le stesse caratteristiche dell'etichetta)
e, se necessario, il dosaggio e la via di somministrazione
    2. - Lotto
    3. - Scadenza
    4. - Contenuto in peso, volume o unita' di somministrazione
    Condizionamenti primari diversi dai precedenti
    Vanno riportate  tutte  le  indicazioni  previste  dall'etichetta
esterna ad eccezione di 1) regime di fornitura e 2) prezzo.
                              Appendice
                      Gravidanza e allattamento
    Le    caratteristiche    relative   all'uso   in   gravidanza   e
nell'allattamento  devono  essere  presentate  nel  Riassunto   delle
Caratteristiche  del Prodotto fornendo tutte le informazioni previste
al punto 4.6 della linea guida III/9163/89;  ogni  affermazione  deve
essere      adeguatamente     dimostrata     nella     documentazione
farmacotossicologica e clinica del dossier di registrazione.
    1. I medicinali che  (sulla  base  dei  dati  disponibili  e  del
criterio  della  maggiore  tutela  del  paziente) NON rientrano nelle
seguenti definizioni
    a) gli studi dimostrano  l'assenza  di  rischio  (adeguati  studi
ben-controllati  condotti  in  donne  gestanti  non  hanno dimostrato
rischi per il feto)
    b) la sostanza non e' escreta nel latte materno o la sostanza  e'
escreta  nel latte materno ma e' improbabile che possa influenzare il
lattante  se  utilizzata  al  dosaggio  normale  devono   recare   le
informazioni  relative a gravidanza ed allattamento sia nel paragrafo
"Quando puo' essere usato solo dopo aver consultato  il  medico"  sia
nel paragrafo "Cosa fare durante la gravidanza e l'allattamento":
    Quando puo' essere usato solo dopo aver consultato il medico
    (Inserire una delle voci a seconda dei casi)
    -   Gravidanza   (vedere   Cosa  fare  durante  la  gravidanza  e
l'allattamento)
    -  Allattamento  (vedere  Cosa  fare  durante  la  gravidanza   e
l'allattamento)
    -   Gravidanza  e  allattamento  (vedere  cosa  fare  durante  la
gravidanza e l'allattamento)
    Cosa fare durante la gravidanza e l'allattamento
    In  gravidanza  e/o (a seconda dei casi) nell'allattamento X deve
essere usato solo dopo aver consultato il medico e aver valutato  con
lui il rapporto rischio/beneficio nel proprio caso.
    Consultate il medico nel caso sospettiate uno stato di gravidanza
o desideriate pianificare una maternita'.
    2.  I  medicinali  che  (sulla  base  dei  dati disponibili e del
criterio della maggiore tutela del paziente) rientrano nella seguente
definizione
    studi negli animali o nell'uomo o dati post-marketing mostrano un
rischio per il feto o per il lattante  che  supera  chiaramente  ogni
possibile beneficio per la paziente
    devono   recare   le   informazioni   relative   a  gravidanza  e
allattamento sia nel paragrafo "Quando non deve essere usato" sia nel
paragrafo "Cosa fare durante la gravidanza e l'allattamento":
    Quando non deve essere usato
    (Inserire una delle voci a seconda dei casi)
    -  Gravidanza  (vedere  Cosa  fare  durante   la   gravidanza   e
l'allattamento)
    -   Allattamento  (vedere  Cosa  fare  durante  la  gravidanza  e
l'allattamento)
    -  Gravidanza  e  allattamento  (vedere  cosa  fare  durante   la
gravidanza e l'allattamento)
    Cosa fare durante la gravidanza e l'allattamento
    X  non deve essere usato durante la gravidanza e/o (a seconda dei
casi) l'allattamento. L'uso va anche evitato nel caso sospettiate uno
stato di gravidanza o desideriate pianificare una maternita'.
    3. Nel caso  in  cui  nel  Riassunto  delle  Caratteristiche  del
Prodotto  (sulla  base  dei  dati  disponibili  e  del criterio della
maggiore  tutela  del  pazicnte)  sia  prevista  la  possibilita'  di
utilizzare il medicinale durante la gravidanza e/o l'allattamento nel
paragrafo  "Cosa  fare durante la gravidanza e l'allattamento" verra'
riportata la dicitura standard
    X puo' essere usato durante la gravidanza e l'allattamento.
           Pediatria, geriatria e quadri clinici specifici
    I casi in cui il medicinale  non  deve  MAI  essere  usato  vanno
riponati  nel paragrafo "Quando non deve essere usato". I casi in cui
la sicurezza del medicinale non e' sufficientemente dimostrata devono
essere richiamati sia nel paragrafo "Quando puo'  essere  usato  solo
dopo  aver  consultato  il  medico"  sia nel paragrafo "E' importante
sapere che":
    Quando puo' essere usato solo dopo aver consultato il medico
    Se necessario, inserire la  voce  specifica  caso  per  caso;  ad
esempio:
    -  Bambini  di  eta'  inferiore a .... anni (vedere E' importante
sapere che)
    - Insufficienza cardiaca (vedere E' importante sapere che)
    E' importante sapere che
    (ad esempio)  (Nei  bambini  di  eta'  inferiore  a  .....  anni)
(Nell'insufficienza  cardiaca)  X  deve  essere  usato solo dopo aver
consultato  il  medico  e  aver  valutato   con   lui   il   rapporto
rischio/beneficio nel proprio caso.
                Interazioni con medicinali o alimenti
    Dicitura standard da inserire in tutti i casi:
    Se  state  usando  altri  medicinali chiedete consiglio al vostro
medico o farmacista.
    Dicitura  standard da inserire solo se del caso (se l'interazione
rappresenta una controindicazione occorre inserire  il  richiamo  nel
paragrafo  "Quando non deve essere usato" o "Quando puo' essere usato
solo dopo aver consultato il medico"):
    Non usate X se state seguendo una terapia a base di:
    Indicare il  gruppo/sottogruppo  terapeutico  pertinente.    Fare
riferimento  alle singole molecole se esistono interazioni limitate e
specifiche con sostanze particolari.
    Non usate X insieme a queste bevande e/o alimenti: ...
-----
    (1)  -  Redatta  sulla  base  del   documento   approvaro   dalla
Commissione Unica del Farmaco nella seduta del 10 febbraio 1997.
    (2)  -  "x" minuscola di almeno 1.4 mm di altezza e interlinea di
almeno 3.2 mm.
    (3) - d.lgs. 178/91 - art. 8 - paragr. 2 - b) - Dir.  92/27/CEE -
art. 1 - paragr. 2
    (4) - Notice to Applicants - cap. 1 - paragr. 8.2
    (5) Dir. 92/27/CEE - art. 1 - paragr. 2
    (6) Dir. 92/27/CEE - art. 1 - paragr. 2 - d.lgs. 540/92 - art.  1
- paragr. 2
    (7)  -  D.L.  20.06.96,  n. 323 - articolo 1, comma 3 (medicinali
generici)
    (8) - D.L. 20.06.96. n. 323 - articolo  1,  comma  3  (medicinali
generici)
    (9)   -  In  alcuni  casi  (gravidanza,  insufficienza  d'organo,
interazioni, ecc.) le sezioni Quando non deve  essere  usato.  Quando
puo'  essere  usato  solo  dopo  aver consultato il medico. Cosa fare
durante la gravidanza e l'allattamento Quali  medicinali  o  alimenti
possono modificare l'effetto del medicinale, E' importante sapere che
possono   essere  tra  loro  correlate.  In  tal  caso  riportare  le
informazioni per esteso in solo una di queste sezioni inserendo nelle
altre esclusivamente il richiamo e l'oppotuno rimando (vedere ad  es.
APPENDICE  -  Gravidanza e allattamento - Pediatria, Geriatria ecc. -
Interazioni).
    (10) Se i dati sono disponibili  quantificare  la  frequenza  per
ogni  effetto  indesiderato  utilizzando i seguenti termini generici:
FREQUENTE (maggiore  10%  circa),  OCCASIONALE  (1-10%  circa),  RARO
(minore 1% circa), CASI ISOLATI.