(all. 1 - art. 1)
                    Al Presidente della Repubblica
  Nel  consiglio comunale  di Castel  Sant'Elia (Viterbo),  rinnovato
nelle  consultazioni  elettorali del  23  aprile  1995, composto  dal
sindaco e da dodici consiglieri, si e' venuta a determinare una grave
situazione di crisi  a causa delle dimissioni rassegnate,  in data 11
novembre 1997, da otto membri del corpo consiliare.
  Le  citate dimissioni,  rese con  atti separati  contemporaneamente
presentati   al  protocollo   dell'ente,  di   oltre  la   meta'  dei
consiglieri,  hanno  determinato l'ipotesi  dissolutoria  dell'organo
elettivo.
  Il  prefetto di  Viterbo,  pertanto,  ritenendo essersi  verificata
l'ipotesi prevista  dall'art. 39, comma  1, lettera b), n.  2), della
legge 8 giugno 1990, n. 142,  come sostituito dal comma 2 dell'art. 5
della legge 15  maggio 1997, n. 127, ha proposto  lo scioglimento del
consiglio  comunale  sopracitato   disponendone,  nel  contempo,  con
provvedimento n. 7432/13.1/Gab. del 12 novembre 1997, la sospensione,
con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione
del comune.
  Considerato che  nel suddetto  ente non  puo' essere  assicurato il
normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno
l'integrita'  strutturale minima  del consiglio  comunale compatibile
con  il  mantenimento in  vita  dell'organo,  si ritiene  che,  nella
specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
  Mi  onoro, pertanto,  di sottoporre  alla firma  della S.V.  Ill.ma
l'unito schema di decreto con  il quale si provvede allo scioglimento
del consiglio comunale  di Castel Sant'Elia (Viterbo)  ed alla nomina
del commissario per la provvisoria  gestione del comune nella persona
della dott.ssa Giovanna Menghini.
    Roma, 27 dicembre 1997
                                 Il Ministro dell'interno: Napolitano