(all. 1 - art. 1)
                    Al Presidente della Repubblica
  Nel consiglio  comunale di Piombino Dese  (Padova), rinnovato nelle
consultazioni elettorali del 9 giugno 1996, composto dal sindaco e da
sedici consiglieri, si  e' venuta a determinare  una grave situazione
di  crisi a  causa delle  dimissioni rassegnate,  con atto  datato 25
novembre 1997  assunto al protocollo dell'ente  il giorno successivo,
da dieci membri del corpo consiliare.
  Le dimissioni contestuali di oltre  la meta' dei consiglieri, hanno
determinato l'ipotesi dissolutoria dell'organo elettivo.
  Il  prefetto  di  Padova, pertanto,  ritenendo  essersi  verificata
l'ipotesi prevista  dall'art. 39, comma  1, lettera b), n.  2), della
legge 8 giugno 1990, n. 142,  come sostituito dal comma 2 dell'art. 5
della legge 15  maggio 1997, n. 127, ha proposto  lo scioglimento del
consiglio  comunale  sopracitato   disponendone,  nel  contempo,  con
provvedimento n. 3723/ Gab. del 28 novembre 1997, la sospensione, con
la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del
comune.
  Considerato che  nel suddetto  ente non  puo' essere  assicurato il
normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno
l'integrita'  strutturale minima  del consiglio  comunale compatibile
con  il  mantenimento in  vita  dell'organo,  si ritiene  che,  nella
specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
  Mi  onoro, pertanto,  di sottoporre  alla firma  della S.V.  Ill.ma
l'unito schema di decreto con  il quale si provvede allo scioglimento
del consiglio comunale  di Piombino Dese (Padova) ed  alla nomina del
commissario per la provvisoria gestione  del comune nella persona del
dott. Gian Piero De Simoni.
    Roma, 13 gennaio 1997
                                 Il Ministro dell'interno: Napolitano