(all. 1 - art. 1)
                    Al Presidente della Repubblica
  Nel  consiglio comunale  di  Andretta  (Avellino), rinnovato  nelle
consultazioni elettorali del 19 novembre 1995, composto dal sindaco e
da  sedici  consiglieri,  si  e'   venuta  a  determinare  una  grave
situazione di  crisi a causa  delle dimissioni rassegnate, in  data 2
dicembre 1997, da nove membri del corpo consiliare.
  Le  citate dimissioni  rese  con  atti separati  contemporaneamente
presentati   al  protocollo   dell'ente,  di   oltre  la   meta'  dei
consiglieri,  hanno  determinato l'ipotesi  dissolutoria  dell'organo
elettivo.
  Il  prefetto di  Avellino, pertanto,  ritenendo essersi  verificata
l'ipotesi prevista  dall'art. 39, comma  1, lettera b), n.  2), della
legge 8 giugno 1990, n. 142,  come sostituito dal comma 2 dell'art. 5
della legge 15  maggio 1997, n. 127, ha proposto  lo scioglimento del
consiglio  comunale  sopracitato   disponendone,  nel  contempo,  con
provvedimento n. 2554/13-4/ Gab. del 5 dicembre 1997, la sospensione,
con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione
del comune.
  Considerato che  nel suddetto  ente non  puo' essere  assicurato il
normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno
l'integrita'  strutturale minima  del consiglio  comunale compatibile
con  il  mantenimento in  vita  dell'organo,  si ritiene  che,  nella
specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
  Mi  onoro, pertanto,  di sottoporre  alla firma  della S.V.  Ill.ma
l'unito schema di decreto con  il quale si provvede allo scioglimento
del  consiglio comunale  di Andretta  (Avellino) ed  alla nomina  del
commissario per la provvisoria gestione  del comune nella persona del
dott. Luigi Colucci.
    Roma, 13 gennaio 1997
                                 Il Ministro dell'interno: Napolitano