(all. 1 - art. 1)
                                                             Allegato
                    Al Presidente della Repubblica
  Nel consiglio comunale di Pieve  di Teco (Imperia), rinnovato nelle
consultazioni elettorali del  23 aprile 1995, composto  dal sindaco e
da  dodici  consiglieri,  si  e'   venuta  a  determinare  una  grave
situazione di crisi  a causa delle dimissioni rassegnate,  in data 12
dicembre 1997, da sette membri del corpo consiliare.
  Le  citate dimissioni,  rese con  atti separati  contemporaneamente
presentati  al  protocollo  dell'ente,   della  meta'  piu'  uno  dei
consiglieri,  hanno  determinato l'ipotesi  dissolutoria  dell'organo
elettivo.
  Il  prefetto di  Imperia,  pertanto,  ritenendo essersi  verificata
l'ipotesi prevista  dall'art. 39, comma  1, lettera b), n.  2), della
legge 8 giugno 1990, n. 142,  come sostituito dal comma 2 dell'art. 5
della legge 15  maggio 1997, n. 127, ha proposto  lo scioglimento del
consiglio  comunale  sopracitato   disponendone,  nel  contempo,  con
provvedimento n. 2000/13  Gab. del 15 dicembre  1997, la sospensione,
con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione
del comune.
  Considerato che  nel suddetto  ente non  puo' essere  assicurato il
normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno
l'integrita'  strutturale minima  del consiglio  comunale compatibile
con  il  mantenimento in  vita  dell'organo,  si ritiene  che,  nella
specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
  Mi  onoro, pertanto,  di sottoporre  alla firma  della S.V.  Ill.ma
l'unito schema di decreto con  il quale si provvede allo scioglimento
del consiglio comunale di Pieve di  Teco (Imperia) ed alla nomina del
commissario per la provvisoria gestione  del comune nella persona del
dott. Claudio Sammartino.
    Roma, 27 gennaio 1997
                                 Il Ministro dell'interno: Napolitano