metallici, metalli pesanti e tracce di inquinanti organici. 13.3.3 Attivita' di recupero: cementifici (R5). 13.3.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: cemento nelle forme usualmente commercializzate. 13.4 Tipologia: abrasivo granulato (100602). 13.4.1 Provenienza: processo di fusione del rame. 13.4.2 Caratteristiche del rifiuto: granuli di colore nero e struttura prevalentemente amorfa a carattere vetroso, costituito da silice, ferro e altri metalli (R5). 13.4.3 Attivita' di recupero: sabbiatura per la preparazione di superfici metalliche. 13.5 Tipologia: rifiuti di solfato di calcio da pigmenti inorganici (061199) (100299). 13.5.1 Provenienza: produzione di ossido di ferro. 13.5.2 Caratteristiche del rifiuto: gesso al 15-20% di umidita' con composizione sul secco di CaSO4 80-98% e eventualmente Fe2O3 2.5-3%. 13.5.3 Attivita' di recupero: cementifici come aggiunta al clinker (R5). 13.5.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: cemento nelle forme usualmente commercializzate. 13.6 Tipologia: gessi chimici da desolforazione di effluenti liquidi e gassosi (061199) (061101) (060699) (100105) (100107) (101204). 13.6.1 Provenienza: produzione di biossido di titanio, di ossido di ferro; produzione di acido citrico e tartarico; produzione di energia elettrica; produzione di refrattari. 13.6.2 Caratteristiche del rifiuto: solfato di calcio >70% sul secco ed eventuale presenza di silice, allumina e ossido di ferro 5-15% allo stato solido o in sospensione ovvero eventuale presenza di sostanza organica (circa 5%) nei gessi da produzione acidi citrico e tartarico. 13.6.3 Attivita' di recupero: a) cementifici come aggiunta al clinker (R5); b) produzione di prodotti per l'edilizia in generale (R5); c) formazione di rilevati e riutilizzo per recuperi ambientali (il recupero e' subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto) con esclusione delle ceneri derivanti dalla combustione dei rifiuti di cui ai punti 9.5 e 9.6 del presente allegato (R10). 13.6.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate; b) manufatti per l'edilizia nelle forme usualmente commercializzate. 13.7 Tipologia: gessi chimici (060303) (060501) (061399) (100313). 13.7.1 Provenienza: neutralizzazione soluzioni di acido solforico nel processo di produzione del policloruro basico di alluminio e produzione di acido fluoridrico. 13.7.2 Caratteristiche del rifiuto: gessi biidrati con tenore minimo di CaSO4.2H2O pari al 68% sulla sostanza secca, di colore bianco o rosso e tenore massimo di umidita' del 60%; gessi anidri di colore bianco con tenore di CaSO4 uguale o superiore al 68% sulla sostanza secca ed un tenore massimo di umidita' del 5% e di C1 <0,5%. 13.7.3 Attivita' di recupero: a) cementifici in aggiunta al clinker (il titolo di CaSO4.2H2O o di CaSO4 nei gessi deve essere rispettivamente uguale o superiore al 52% e al 50% sulla sostanza secca; i quantitativi massimi utilizzabili non devono superare il 6% sul totale della materia prima della miscela tal quale) (R5); b) industria dei gessi (il titolo in CaSO4.2H2O deve essere uguale o superiore al 70% sulla sostanza secca (R5); c) attivita' di recupero ambientale (il recupero e' subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto) (R10). 13.7.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente commercializzate; b) gesso nelle forme usualmente commercializzate. 13.8 Tipologia: Anidrite (060303) (060304) (060501). 13.8.1 Provenienza: coprodotto dei forni di produzione di acido fluoridrico. 13.8.2 Caratteristiche del rifiuto: anidrite (solfato di calcio anidro) grezza costituita da una polvere bianco-grigia con la seguente composizione: CaSO4 >96%, CaF2 <2%, acidita' solforica <1%. Le impurezze sono costituite da ossidi di ferro e silicati, in relazione al contenuto delle stesse nel minerale fluorina di partenza. 13.8.3 Attivita' di recupero: a) granulazione e/o macinazione con contemporanea neutralizzazione a secco mediante calce idrata (Ca(OH)2) per l'ottenimento di un solfato di calcio anidro parzialmente biidrato avente un contenuto minimo del 95% di CaSO4 su base secca (R5); b) cementifici (R5). 13.8.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) solfato di calcio parzialmente biidrato, granulato o in polvere, nelle forme usualmente commercializzate; b) cemento nelle forme usualmente commercializzate. 13.9 Tipologia: rifiuti di solfato di calcio da depurazione soluzioni di cloruro di sodio (060501) (061399). 13.9.1 Provenienza: processi di depurazione (metodo calce-soda) di soluzioni sature di cloruro di sodio per la fabbricazione di prodotti sodici. 13.9.2 Caratteristiche del rifiuto: rifiuto costituito da solfato di calcio 80%, silice 10%, idrato di magnesio 20%. 13.9.3 Attivita' di recupero: cementifici in aggiunta al clinker (R5). 13.9.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: cemento nelle forme usualmente commercializzate. 13.10 Tipologia: biscotti fluoritici (060305) (060303) (060301). 13.10.1 Provenienza: neutralizzazione delle acque reflue contenenti acido fluoridrico e acido solforico. 13.10.2 Caratteristiche del rifiuto: scaglie compatte o polveri palabili di colore grigio contenenti CaF2, CaSO4 e CaCO3 in misura >50%. 13.10.3 Attivita' di recupero: cementifici (R5). 13.10.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: cemento nelle forme usualmente commercializzate. 13.11 Tipologia: silicato bicalcico (060801) (100802). 13.11.1 Provenienza: industria produzione di magnesio con processo silicotermico. 13.11.2 Caratteristiche del rifiuto: polvere grigia incoerente, di pezzatura al di sotto dei 3 mm, con contenuto in acqua inferiore al 40%. 13.11.3 Attivita' di recupero e prescrizioni: a) produzione di calce idraulica (R5); b) produzione di conglomerati per l'edilizia (R5); c) cementifici (R5); d) neutralizzazione acque reflue, se esente da elementi non abbattibili dal depuratore (R5); e) recuperi ambientali (il recupero e' subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto) con esclusione delle ceneri derivanti dalla combustione dei rifiuti di cui ai punti 9.5 e 9.6 del presente allegato) (R10); f) realizzazione di rilevati e sottofondi stradali (il recupero e' subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto) (R5); 13.11.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti a) calce idraulica nelle forme usualmente commercializzate; b) conglomerati per l'edilizia nelle forme usualmente commercializzate; c) cemento nelle forme usualmente commercializzate. 13.12 Tipologia: zolfo in croste e pannelli e zolfo rifiuto (060601) (050501). 13.12.1 Provenienza: industria chimica, industria petrolifera, industria metallurgica e depurazione del carbone. 13.12.2 Caratteristiche del rifiuto: rifiuti della filtrazione dello zolfo grezzo nella produzione di acido solforico, della filtrazione dello zolfo liquido, della filtrazione nella produzione di nichel e della depurazione del gas di cokeria contenenti zolfo 25-85%, As<0,001, Pb <0,005, Hg <0,001%. 13.12.3 Attivita' di recupero: a) fusione (R5); b) piroscissione a t>1100 gradi C (R5). 13.12.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) zolfo in pani o simili nelle forme usualmente commercializzate; b) soluzione di acido solforico nelle forme usualmente commercializzate. 13.13 Tipologia: rifiuti di pasta di zolfo (050702) (060601) 13.13.1 Provenienza: purificazione del gas naturale e di cokeria da H2S. 13.13.2 Caratteristiche del rifiuto: rifiuto solido o liquido con zolfo elementare >80%. 13.13.3 Attivita' di recupero: a) produzione di acido solforico (R5); b) produzione di biossido di zolfo (R5). 13.13.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) acido solforico nelle forme usualmente commercializzate; b) biossido di zolfo nelle forme usualmente commercializzate. 13.14 Tipologia: zolfo umido (060601) 13.14.1 Provenienza: produzione di sali di bario a partire dalla barite naturale. 13.14.2 Caratteristiche del rifiuto: rifiuti costituiti da zolfo >96%, ceneri (composti del bario <4%, con umidita' minore del 60%). 13.14.3 Attivita' di recupero: a) fusione (R5); b) produzione di acido solforico e polisolfuri di bario e di calcio (R5). 13.14.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) zolfo in pani o simili nelle forme usualmente commercializzate; b) acido solforico, polisolfuro di bario e calcio in soluzione nelle forme usualmente commercializzate. 13.15 Tipologia: rifiuti di bario solfato grezzo (070599) (060603). 13.15.1 Provenienza: industria chimica e farmaceutica. 13.15.2 Caratteristiche del rifiuto: rifiuto di solfato di bario, acqua (equivalente 20%) e altre sostanze inferiori al 0,5%. 13.15.3 Attivita' di recupero: industria chimica per il recupero del bario (R5). 13.15.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: bario nelle forme usualmente commercializzate. 13.16 Tipologia: rifiuti di minerali di bario ridotti (060303) (010399). 13.16.1 Provenienza: produzione di sali di bario da barite naturale. 13.16.2 Caratteristiche del rifiuto: rifiuti ottenuti dalla solubilizzazione del solfuro di bario contenenti bario >60% e con umidita' <60%. 13.16.3 Attivita' di recupero: a) cementifici (R3); b) industria dei laterizi (R3); c) produzione di carbonato di bario a basso titolo (R3). 13.16.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) cemento nelle forme usualmente prodotte; b) laterizi nelle forme usualmente commercializzate; c) carbonato di bario a basso titolo nelle forme usualmente commercializzate. 13.17 Tipologia: rifiuti di ossido di antimonio (060401). 13.17.1 Provenienza: impianti di produzione del tartrato di antimonio e potassio (tartaro emetico). 13.17.2 Caratteristiche del rifiuto: rifiuto solido contenente massimo 90% di ossido di antimonio. 13.17.3 Attivita' di recupero: produzione di ossido di antimonio mediante sublimazione dell'ossido oppure riduzione dell'ossido con carbone ed antimonio metallico, fusione con separazione dai contaminanti, riossidazione con aria (R5). 13.17.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: ossido di antimonio nelle forme usualmente commercializzate. 13.18 Tipologia: polveri di ossidi di ferro (060401). 13.18.1 Provenienza: ossidazione della ghisa per la produzione di acido diamminostilbendisolfonico. 13.18.2 Caratteristiche del rifiuto: polvere inodore costituita da ossido ferroso 25-80%, ossido ferrico 15-70%, ferro metallico <5% ed acqua 5-25%. 13.18.3 Attivita' di recupero: cementifici (R5). 13.18.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: cemento nelle forme usualmente commercializzate. 13.19 Tipologia: sfridi e scarti di smalto porcellanato (080201) (080203). 13.19.1 Provenienza: smalterie negli impianti di applicazione elettrostatica a polvere oppure a spruzzo oppure ad immersione. 13.19.2 Caratteristiche del rifiuto: sfridi e scarti di materiale porcellanato costituito da SiO2 20%-50%, B2O3 0%-30%, e altri ossidi minori, contaminato da materiali grossolani inerti; sostanze organiche assenti. 13.19.3 Attivita' di recupero: eventuale macinazione per ottenere la finezza necessaria per l'applicazione in smalteria (R5). 13.19.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: smalto porcellanato pronto all'uso di II e III scelta nelle forme usualmente commercializzate. 13.20 Tipologia: gruppo cartuccia toner per stampante laser; contenitori toner per fotocopiatrici, cartucce per stampanti fax e calcolatrici a getto d'inchiostro, cartucce nastro per stampanti ad aghi (200104). 13.20.1 Provenienza: raccolta differenziata da parte dei distributori o di altri operatori specializzati; attivita' produttive o di servizio. 13.20.2 Caratteristiche del rifiuto: contenitore in materiale plastico e/o metallico con tracce di toner o di inchiostro o di nastro inchiostrato. 13.20.3 Attivita' di recupero: verifica di funzionalita' e ricarica del toner, dell'inchiostro o del nastro inchiostrato (R5). 13.20.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: contenitore in materiale plastico e metallico con toner, inchiostro o nastro inchiostrato nelle forme usualmente commercializzate, etichettato in conformita' al D.M. 28/1/92. 13.21 Tipologia: cloruro di sodio greggio (190906). 13.21.1 Provenienza: rigenerazione delle resine a scambio ionico utilizzate nella desalazione delle acque saline. 13.21.2 Caratteristiche del rifiuto: rifiuto di aspetto cristallino, inodore, con contenuto di acqua pari al 20%, colore giallo-bruno, composto da sodio cloruro 93% sul secco, sodio solfato 2%, ammonio solfato 1%, ammonio cloruro 1%, sodio acetato 0,5%. 13.21.3 Attivita' di recupero: riutilizzo come antighiaccio stradale (R5) (il recupero e' subordinato all'esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale secondo il metodo in allegato 3 al presente decreto). 13.22 Tipologia: macchine fotografiche monouso (090109) (090110). 13.22.1 Provenienza: Industria, laboratori fotografici e di sviluppo, attivita' commerciale. 13.22.2 Caratteristiche del rifiuto: carcasse di macchine fotografiche monouso private della pellicola. 13.22.3 Attivita' di recupero: messa in riserva di rifiuti (R13) per la verifica della funzionalita', sostituzione delle parti deteriorate e ricarica della pellicola (R3). 13.22.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: macchine fotografiche monouso nelle forme usualmente commercializzate. 13.23 Tipologia: soluzioni da incisione dei circuiti stampati (060302) (060304) (060310). 13.23.1 Provenienza: industria elettronica di produzione circuiti stampati. 13.23.2 Caratteristiche del rifiuto: soluzione di solfato di rame con presenza di rame metallico; soluzioni cupro-ammoniacali; cloruro rameico; percloruro ferrico. 13.23.3 Attivita' di recupero: a) industria chimica di produzione del solfato di rame, di composti del rame, di ammoniaca, di acido cloridrico (R5); b) produzione e rigenerazione di soluzioni per incisione di circuiti stampati (R3). 13.23.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) solfato di rame nelle forme usualmente commercializzate; b) soluzioni per incisione di circuiti stampati nelle forme usualmente commercializzate. 13.24 Tipologia: sfridi di paraffina (030399). 13.24.1 Provenienza: industria produzione delle carte cerate. 13.24.2 Caratteristiche del rifiuto: sfridi di paraffina. 13.24.3 Attivita' di recupero: industria della cera (R3). 13.24.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: cere nelle forme usualmente commercializzate. 13.25 Tipologia: calcio solfato in granuli 60-90% da processo chimico a base di acido solforico e calce idrata (060303) (070202). 13.25.1 Provenienza: industria chimica. 13.25.2 Caratteristiche del rifiuto: CaSO4.2H2O 60-90%, Zn circa 3%, Fe 900 ppm circa, Pb 0,05 ppm circa, Cu 10-15 ppm, Acqua 10-35%. 13.25.3 Attivita' di recupero: processo chimico per la neutralizzazione di acque acide per acido solforico con idrato di calcio; essiccamento del prodotto fangoso per ottenere granuli (R5). 13.25.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: calcio solfato in granuli per utilizzo nei cementifici al posto del gesso. 13.26 Tipologia: Rifiuti a base di carbone costituiti da scarti di catodi anodi, spezzoni di carbone amorfo, coke, calcinato di petrolio, suole di carbone usate e materiali incombustibili dell'alluminio (100306) (010202) (110203). 13.26.1 Provenienza: Demolizione delle celle elettrolitiche e produzione di elettrodi di carbone, cicli di consumo degli elettrodi in grafite, produzione dell'alluminio per via elettrolitica. 13.26.2 Caratteristiche del rifiuto: spezzoni e polveri di carbone contenenti C fino al 98%, F fino al 20%, Al fino al 25%, S fino all'1%, cianuri liberi minore o uguale a 500 ppm e ceneri <8%. 13.26.3 Attivita' di recupero: previa separazione dell'asta metallica; macinazione e vagliatura: a) altiforni per la produzione della ghisa come combustibili e additivi (R5); b) forni elettrici nella produzione dell'acciaio, come disossidanti e fluidificanti e ricarburanti (R5); c) riutilizzo per la produzione di elettrodi (R5); d) cementifici (R5). 13.26.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: a) ghisa nelle forme usualmente commercializzate; b) acciai nelle forme usualmente commercializzate; c) elettrodi nelle forme usualmente commercializzate; d) cemento nelle forme usualmente commercializzate. 13.27 Tipologia: rifiuti da depurazione fumi dell'industria dei laterizi (101204) (101202) (101203) (101205) 13.27.1 Provenienza: abbattimento emissioni di fluoro mediante composti di calcio. 13.27.2 Caratteristiche del rifiuto: residui composti da carbonati e idrati di calcio e composti silico-alluminosi e colloidali. 13.27.3 Attivita' di recupero: cementifici (R5). 13.27.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti: cemento nelle forme usualmente commercializzate. 13.28 Tipologia: soluzione reflua a base di solfuro di sodio (060302). 13.28.1 Provenienza: industria chimica. 13.28.2 Caratteristiche del rifiuto: solfuro di sodio 10%-20% polisolfuri 6%-8% acqua>70% idrato sodico <1% solfuro di carbonio <1ppm idrogeno solforato libero 3-4 ppm. 13.28.3 Attivita' di recupero: riutilizzo tal quale nell'industria conciaria in luogo del solfuro sodico 60-70% (R5). 13.29 Tipologia: Fluidi HALON compressi e liquefatti (160501). 13.29.1 Provenienza: Attivita' di manutenzione e/o smantellamento di apparecchiature e impianti antincendio e di inertizzazione. 13.29.2 Caratteristiche del rifiuto e valori limite delle sostanze perocolose: Fluidi HALON con contenuto di acqua <60 ppm, acidi <6 ppm, e particolato dai 30 ai 60 micron. 13.29.3 Attivita' di recupero: Svuotamento delle bombole, filtrazione del particolato, rimozione del contenuto d'acqua e separazione dell'azoto (R3). 13.29.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: Fluidi HALON con contenuto di acqua <20 ppm, acidi <2 ppm e particolato <30 micron, nelle forme usualmente commercializzate. 14. RIFIUTI RECUPERABILI DA RSU E DA RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI ASSIMILATI PER LA PRODUZIONE DI CDR 14.1 Tipologia: rifiuti solidi urbani ed assimilati ad esclusione delle frazioni derivanti da raccolta differenziata (150101) (150102) (150103) (150105) (150106) (170201) (170203) (160103) (160105). 14.1.1 Provenienza: raccolta di RSU e di assimilati. 14.1.2 Caratteristiche del rifiuto: rifiuti solidi urbani ed assimilati dopo separazione delle frazioni destinate a recupero di materia attuata mediante raccolta differenziata. Nella produzione di combustibile derivato da rifiuti (CDR) e' ammesso per una percentuale massima del 50% in peso l'impiego di rifiuti dichiarati assimilati agli effetti di tale recupero costituiti da: - plastiche non clorurate - poliaccoppiati - gomme sintetiche non clorurate - resine e fibre artificiali e sintetiche con contenuto di C1 <a 0,5% in massa - pneumatici fuori uso. 14.1.3 Attivita' di recupero: produzione di combustibile derivato da rifiuti (CDR) ottenuto attraverso cicli di lavorazione che ne garantiscano un adeguato potere calorifico, riducano la presenza di materiale metallico, vetri, inerti, materiale putrescibile, contenuto di umidita' e di sostanze pericolose in particolare ai fini della combustione; separazione; trattamento; triturazione, eventuali trattamenti di essiccamento, addensamento e pellettizzazione. Il combustibile derivato da rifiuti deve avere le caratteristiche individuate alla voce 1 dell'allegato 3 al presente D.M. L'utilizzo del CDR e', comunque, soggetto alle procedure di cui agli artt. 31 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22. Le fasi di ricevimento, stoccaggio, selezione dei rifiuti e produzione di CDR devono avvenire in ambiente chiuso, i punti di emissione in atmosfera devono essere dotati di sistemi per minimizzare gli odori che utilizzino le migliori tecnologie disponibili e di idonei impianti per l'abbattimento degli altri inquinanti fino ai limiti di emissione del DPR 24 maggio 1988, n. 203. Per le polveri il limite e' fissato a 10 mg/Nm3. Le aree di ricevimento, stoccaggio, eventuale selezione e produzione di CDR, comprese quelle eventuali per l'essiccamento e l'addensamento del rifiuto devono disporre di pavimentazione impermeabilizzata e di sistemi di raccolta di eventuale percolato. L'impianto deve disporre di aree separate per lo stoccaggio delle frazioni di rifiuti risultanti dalle eventuali operazioni di selezione. L'area dell'impianto deve essere recintata. 15. RIFIUTI RECUPERABILI MEDIANTE PROCEDIMENTI DI DIGESTIONE ANAEROBICA 15.1 Tipologia: frazione organica da RSU e rifiuti speciali non pericolosi a matrice organica, recuperabili con processi di digestione anaerobica (020106) (020204) (020305) (020403) (020502) (020603) (020702) (020705) (030306) (190805) (200302) (200201) (200108). 15.1.1 Provenienza: raccolta differenziata di frazione umida dei rifiuti urbani e raccolta selettiva dei rifiuti speciali non pericolosi assimilati a matrice organica. 15.1.2 Caratteristiche del rifiuto: frazione organica da rifiuti urbani e speciali non pericolosi assimilati a matrice organica. 15.1.3 Attivita' di recupero: produzione di biogas mediante: - processo di digestione anaerobica previo eventuale trattamento di separazione dei materiali indesiderabili finalizzato a ottenere una matrice con contenuto di materiali indesiderabili massimo pari al 5% in peso sul tal quale e triturazione. Si intende per digestione anaerobica il processo di trasformazione della sostanza organica da condursi in reattori chiusi (digestori), in completa assenza di ossigeno (anaerobiosi) con formazione di un gas costituito prevalentemente da CH4 e CO2 (biogas). Le fasi di ricevimento, stoccaggio, selezione della frazione organica e produzione di biogas devono avvenire in ambiente chiuso; i punti di emissione in atmosfera devono essere dotati di sistemi per minimizzare gli odori che utilizzino le migliori tecnologie disponibili e di idonei impianti per l'abbattimento degli altri inquinanti fino ai limiti di emissione del DPR 203/88. Per le polveri il limite e' fissato a 10 mg/Nm3. L'impianto deve disporre di aree separate per lo stoccaggio delle frazioni di rifiuti risultanti dalle eventuali operazioni di selezione. L'area dell'impianto deve essere recintata. Il biogas derivato deve essere trattato per l'abbattimento del contenuto di particolato, HC1, H2S, NH3 e deve avere le caratteristiche individuate alla voce 2 dell'allegato 3 al presente D.M.; il suo utilizzo e', comunque, soggetto alle procedure di cui agli artt. 31 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 e successive modifiche e integrazioni. 16. RIFIUTI COMPOSTABILI 16.1 Tipologia: rifiuti compostabili per la produzione di composti di qualita' costituiti da: a) frazione organica dei rifiuti solidi urbani raccolta separatamente (200108) (200302); b) Rifiuti vegetali di coltivazioni agricole (020103); c) segatura, trucioli, frammenti di legno, di sughero (030102) (030101) (030103) (030301); d) Rifiuti vegetali derivanti da attivita' agro-industriali (020304) (020501) (020701) (020702) (020704); e) Rifiuti tessili di origine vegetale: cascami e scarti di cotone, cascami e scarti di lino, cascami e scarti di iuta, cascami e scarti di canapa (040201); f) Rifiuti tessili di origine animale cascami e scarti di lana, cascami e scarti di seta (040202); g) deiezioni animali da sole o in miscela con materiale di lettiera o frazioni della stessa ottenute attraverso processi di separazione (020106); h) scarti di legno non impregnato (150103) (200107) (030101) (030199); i) carta e cartone nelle forme usualmente commercializzate (200101) (150101); j) fibra e fanghi di carta (030306); k) contenuto dei prestomaci (020102); l) Rifiuti ligneo cellulosici derivanti dalla manutenzione del verde ornamentale (200201); m) fanghi di depurazione, fanghi di depurazione delle industrie alimentari (190804) (190805) (020201) (020204) (020301) (020305) (020403) (020502) (020603) (020705) (030302) (040107) (190602); n) ceneri di combustione di sanse esauste e di scarti vegetali con le caratteristiche di cui al punto 18.11 (100101) (100102) (100103). 16.1.1 Provenienza: I rifiuti di cui al punto 16.1 devono derivare rispettivamente da: a) frazione umida derivante da raccolta differenziata di RSU); b) coltivazione e raccolta dei prodotti agricoli; c) attivita' forestali e lavorazione del legno vergine; d) lavorazione dei prodotti agricoli; e) e f) preparazione, filatura, tessitura di fibre tessili vegetali ed animali; g) allevamenti zootecnici e industria di trasformazione alimentare; h) fabbricazione di manufatti di legno non impregnato, imballaggi; legno non impregnato (cassette, pallets); i) e j) industria della carta; k) industria della macellazione; l) manutenzione del verde ornamentale; m) impianti di depurazione, impianti di depurazione dell'industria alimentare; n) impianti dedicati di combustione di sanse esauste e di scarti vegetali. 16.1.2 Caratteristiche del rifiuto: I rifiuti di cui al punto 16.1 devono avere rispettivamente le seguenti caratteristiche: a) il rifiuto deve essere costituito unicamente dalla frazione umida separata prima della raccolta degli RSU, esente da rifiuti pericolosi; b) il rifiuto deve derivare dalle ordinarie pratiche agricole; c) il rifiuto deve derivare dalle ordinarie pratiche forestali, da lavorazioni con trattamenti fisici o termici; d) il rifiuto deve derivare da lavorazione con trattamenti fisici o termici senza impiego di sostanze denaturanti; e) e f) i rifiuti non devono essere trattati con coloranti o comunque con sostanze tossiche; h) il rifiuto non deve provenire da lavorazioni che prevedono l'impiego di trattamenti chimici; i) e j) il rifiuto non deve essere costituito da carta e cartone per usi speciali trattata o spalmata con prodotti chimici diversi da quelli normalmente utilizzati nell'impasto cartaceo (carte autocopianti, termocopianti, accoppiati, poliaccoppiati, carte catramate, ecc.); k) l'impiego dei rifiuti da macellazione e' limitato a quelli definiti "a basso rischio" ai sensi dell'art. 2, comma 3 del decreto legislativo 14 dicembre 1992, n. 508; l) il rifiuto deve essere costituito unicamente dalla frazione ligno- cellulusica derivante dalla manutenzione del verde ornamentale, escluso il materiale proveniente dallo spazzamento delle strade; m) i fanghi devono avere caratteristiche conformi a quelle previste all'allegato IB del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 99; possono essere utilizzati in misura non superiore al 35% sulla sostanza secca nella preparazione della miscela di partenza. Tale percentuale puo' essere elevata al 50% per i fanghi derivanti da impianti di depurazione delle industrie alimentari; n) le ceneri devono avere caratteristiche conformi al punto 18.11.2. 16.1.3 Attivita' di recupero: compostaggio attraverso un processo di trasformazione biologica aerobica delle matrici che evolve attraverso uno stadio termofilo e porta alla stabilizzazione ed umidificazione della sostanza organica. Il processo deve essere condotto in modo da assicurare: - il controllo dei rapporti di miscelazione e delle caratteristiche chimico fisiche delle matrici organiche di partenza; - il controllo della temperatura di processo; - un apporto di ossigeno sufficiente a mantenere le condizioni aerobiche della massa. La durata del processo non deve essere inferiore a 90 giorni comprendenti una fase di bio-ossidazione accelerata durante la quale viene assicurato un apporto di ossigeno alla massa mediante rivoltamento e/o aerazione, seguito da una fase di maturazione in cumulo. La temperatura deve essere mantenuta per almeno tre giorni oltre i 55 gradi C. La fase di stoccaggio delle matrici e la fase di bio-ossidazione accelerata devono avvenire in ambiente confinato, ottenibile anche con coperture o paratie mobili, per il contenimento di polveri e di odori il cui controllo deve essere garantito tramite idonee misure e sistemi di abbattimento: tali disposizioni non sono obbligatorie per gli impianti che trattano unicamente le tipologie di cui alle lettere b), c), h) e l) del punto 16.1; tali impianti devono comunque assicurare il contenimento di polveri durante l'eventuale fase di triturazione. Le fasi di stoccaggio delle matrici, di bio-ossidazione accelerata, di post maturazione e di deposito del prodotto finito devono avvenire su superfici impermeabilizzate, dotate di sistemi di drenaggio e di raccolta delle acque reflue di processo, da inviare a depurazione o da riutilizzare nel ciclo di compostaggio. Per gli impianti che trattano solo le tipologie di cui alle lettere c), h) e l) tali disposizioni non sono obbligatorie qualora abbiano una capacita' annua di trattamento inferiore a 1000 t di rifiuti. 16.1.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: Compost con le caratteristiche indicate negli allegati alla legge 19 ottobre 1984, n. 748. 17. RIFIUTI RECUPERABILI CON PROCESSI DI PIROLISI E GASSIFICAZIONE 17.1 Tipologia: rifiuti solidi urbani ed assimilati ad esclusione delle frazioni omogenee derivanti da raccolta differenziata; combustibile da rifiuti (CDR) di cui al precedente punto 14 (150101) (150102) (150103) (150105) (150106) (170201) (170203) (160103) (160105). 17.1.1 Provenienza: raccolta di RSU e assimilati, ovvero impianti di produzione di CDR. 17.1.2 Caratteristiche del rifiuto: rifiuti solidi urbani ed assimilati dopo separazione delle frazioni omogenee destinate a recupero di materia attuata mediante raccolta differenziata; CDR di cui al precedente punto 14. 17.1.3 Attivita' di recupero e condizioni: Produzione di gas da pirolisi e gassificazione avente le caratteristiche individuate alla voce 12 dell'allegato 3 al presente DM. Le fasi di ricevimento e stoccaggio degli RSU ed assimilati o del CDR devono avvenire in ambiente chiuso. I punti di emissione in atmosfera devono essere dotati di sistemi per minimizzare gli odori che utilizzino le migliori tecnologie disponibili e di idonei impianti per l'abbattimento degli altri inquinanti fino ai limiti di emissione del DPR 203/88. Per le polveri il limite e' fissato a 10 mg/Nm3. L'area dell'impianto deve essere recintata. Il gas derivato deve essere trattato per l'abbattimento dei contenuti di HC1, H2S, NH3 e polveri. L'impianto di pirolisi non deve avere emissioni in atmosfera. L'utilizzo del gas e' comunque soggetto alle procedure di cui agli artt. 31 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 e successive modifiche e integrazioni. 18. RIFIUTI DESTINATI ALLA PRODUZIONE DI FERTILIZZANTI 18.1 Tipologia: Ossa, residui di pulitura delle ossa, corna e unghie, penne e piume, residui carnei, sangue, residui di pesce, crisalidi (020202) (020203). 18.1.1 Provenienza: Attivita' di macellazione, dell'industria conciaria, dell'industria ittica e dell'allevamento del baco da seta. 18.1.2 Caratteristiche del rifiuto: Rifiuti di origine animale non contenenti sostanze pericolose. 18.1.3 Attivita' di recupero: Produzione di fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748. Per gli impianti di recupero si applicano le disposizioni di cui al Dlgvo 508/92 (R3). 18.1.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: Fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748, che prevedano l'utilizzo dei rifiuti di cui al punto 18.1. 18.2 Tipologia del rifiuto: Scarti, peluria e pelucchi di lana e altre fibre di origine animale, rifilature e scarti di pelo e' (020102) (040202) (040206) (040101). 18.2.1 Provenienza: Lavorazione della lana e suoi manufatti, ritagli dell'industria conciaria prima del trattamento conciante. 18.2.2 Caratteristiche del rifiuto: Rifiuti di origine animale non contenenti sostanze pericolose. 18.2.3 Attivita' di recupero: Produzione di fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748 (R3). 18.2.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: Fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748, che prevedano l'utilizzo dei rifiuti di cui al punto 18.2. 18.3 Tipologia del rifiuto: Scarti solidi della lavorazione conciaria (040101). 18.3.1 Provenienza: Industria conciaria. 18.3.2 Caratteristiche del rifiuto: Scarti allo stato solido generati dalle operazioni meccaniche di scarnatura, rifilatura, spaccatura e smerigliatura delle pelli. 18.3.3 Attivita' di recupero: Produzione di fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748 (R3). 18.3.4 Caratteristiche dei prodotti ottenuti: Fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748, che prevedano l'utilizzo dei rifiuti di cui al punto 18.3. 18.4 Tipologia del rifiuto: Borlande (020702) (020799) (020499) 18.4.1 Provenienza: Industria saccarifera, vitivinicola, dell'alcool, del lievito e degli acidi organici ossidrilati. 18.4.2 Caratteristiche del rifiuto: Residui allo stato solido o fluido della distillazione di sostanze zuccherine. 18.4.3 Attivita' di recupero: Produzione di fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748 (R3). 18.4.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: Fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748, che prevedano l'utilizzo dei rifiuti di cui al punto 18.4. 18.5 Tipologia: Panelli (020399) 18.5.1 Provenienza: Industria olearia. 18.5.2 Caratteristiche del rifiuto: Residui della lavorazione di semi oleosi. 18.5.3 Attivita' di recupero: Produzione di fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748 (R3). 18.5.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: Fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748, che prevedano l'utilizzo dei rifiuti di cui al punto 18.5. 18.6 Tipologia: Acque di vegetazione delle olive (020399) 18.6.1 Provenienza: Industria olearia. 18.6.2 Caratteristiche del rifiuto: Rifiuto liquido risultante dalla spremitura e lavorazione delle olive. 18.6.3 Attivita' di recupero: Produzione di fertilizzante allo stato fluido conforme alla L. 19 ottobre 1984, n. 748 (R3). 18.6.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: Fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748, che prevedano l'utilizzo dei rifiuti di cui al punto 18.6. 18.7 Tipologia: Calce di defecazione e ceneri di calce (020402) 18.7.1 Provenienza: Fabbricazione dello zucchero e industria per la produzione della calce. 18.7.2 Caratteristiche del rifiuto: Frammenti e polvere di materiali calcarei contenenti silice, allumina, ossidi di ferro e sostanze organiche. 18.7.3 Attivita' di recupero: Produzione di fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748 (R3). 18.7.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: Fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748, che prevedano l'utilizzo dei rifiuti di cui al punto 18.7. 18.8 Tipologia: Scorie di defosforazione (100903) (100202) 18.8.1 Provenienza: Industria siderurgica. 18.8.2 Caratteristiche del rifiuto: residui a base di silicofosfati di calcio durante il processo di affinazione della ghisa fosforosa. 18.8.3 Attivita' di recupero e prescrizioni: Produzione di fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748 (R3). 18.8.4 Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti: Fertilizzante conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748, che prevedano l'utilizzo dei rifiuti di cui al punto 18.8. 18.9 Tipologia: Solfato di calcio precipitato, solfato ferroso, gesso di defecazione (060303) (020499) 18.9.1 Provenienza: Residuo di fabbricazioni industriali, quali la fabbricazione dell'acido fosforico. 18.9.2 Caratteristiche del rifiuto: Residuo a base di solfato di calcio o solfato ferroso; Pb<30 mg/kg; Cd<3 mg/kg. 18.9.3 Attivita' di recupero: Produzione di fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748 (R3). 18.9.4 Caratteristiche dei prodotti ottenuti: Fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748, che prevedano l'utilizzo dei rifiuti di cui al punto 18.9. 18.10 Tipologia del rifiuto: Fosfato precipitato (060307) 18.10.1 Provenienza: Processo di demineralizzazione delle ossa sgrassate. 18.10.2 Caratteristiche del rifiuto: Residuo in polvere o in granuli a base di fosfato bicalcico, non contenente sostanze pericolose. 18.10.3 Attivita' di recupero: Produzione di fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748. 18.10.4 Caratteristiche dei prodotti ottenuti: Fertilizzante conforme alla L. 19 ottobre 1984, n. 748, che prevedano l'utilizzo dei rifiuti di cui al punto 18.10. 18.11 Tipologia: Ceneri di combustione da sansa esausta e da materiali organici vari di origine naturale (100101) (100102) (100103) 18.11.1 Provenienza: sansifici, impianti di incenerimento o pirolisi. 18.11.2 Caratteristiche del rifiuto: Ceneri in polvere o in granuli non contenenti sostanze pericolose. 18.11.3 Attivita' di recupero: Produzione di fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748. Caratteristiche delle materie prime e del prodotto ottenuto: Fertilizzante conforme alla L. 19 ottobre 1984, n. 748, che prevedano l'utilizzo dei rifiuti di cui al punto 18.11. 18.12 Tipologia: Deiezioni animali (020106). 18.12.1 Provenienza: allevamenti animali. 18.12.2 Caratteristiche del rifiuto: deiezioni di origine animale contenenti Zn massimo 2.500 mg/kg s.s.; Cu massimo 1.000 mg/kg s.s. 18.12.3 Attivita' di recupero: Produzione di fertilizzanti conformi alla L. 19 ottobre 1984, n. 748. 18.12.4 Caratteristiche delle materie prime e del prodotto ottenuto: Fertilizzante conforme alla L. 19 ottobre 1984, n. 748, che prevedano l'utilizzo dei rifiuti di cui al punto 18.12. ALLEGATO 1 Suballegato 2 VALORI LIMITE E PRESCRIZIONI PER LE EMISSIONI CONVOGLIATE IN ATMOSFERA DELLE ATTIVITA' DI RECUPERO DI MATERIA DAI RIFIUTI NON PERICOLOSI 1. Determinazione dei valori limite per le emissioni conseguenti al recupero di materia da rifiuti non pericolosi in processi a freddo Per i processi "a freddo" di recupero indicati nel suballegato 1 Allegato 1 quali: * selezione * deposito * macinazione * vagliatura * omogeneizzazione * produzione di conglomerati cementizi i valori limite di emissione per gli agenti inquinanti sono fissati ai valori minimi contenuti nelle disposizioni nazionali, legislative, regolamentari ed amministrative riferite ai cicli di produzione corrispondenti alle attivita' di recupero ridotti del 10% ovvero, qualora siano piu' restrittivi, ai valori contenuti nelle autorizzazioni ex DPR 203/88 ridotti del 10%. 2. Determinazione dei valori limite per le emissioni conseguenti al recupero di materia dai rifiuti non pericolosi in processi termici 2.1 Per i processi termici di recupero individuati nel suballegato 1 quali 1. pirotrattamento 2. pirolisi e piroscissione 3. trattamenti termici 4. produzione di cemento 5. cicli metallurgici primari e secondari e idrometallurgici 6. raffinazione metallurgica 7. produzione di laterizi 8. produzione di ceramica 9. produzione di conglomerati e malte bituminose 10. produzione del vetro 11. produzione sostanze chimiche 12. cicli metallurgici in cui il residuo e' utilizzato come correttivo o riducente 2.2 Il valore limite per ciascun agente inquinante e per il monossido di carbonio presenti nelle emissioni risultanti dal recupero di rifiuti non pericolosi sono convenzionalmente calcolati in base alla percentuale di rifiuto impiegata nel ciclo produttivo rispetto al totale della materia alimentata all'impianto secondo la formula seguente: A rifiuti x C rifiuti + A processo x C processo C = A rifiuto + A processo A rifiuto = quantita' oraria (espressa in massa) dei rifiuti non pericolosi alimentati all'impianto corrispondente alla quantita' massima prevista nella comunicazione. C rifiuti = valori limiti di emissione stabiliti nella successiva tabella A processo = quantita' oraria (espressa in massa) di materia alimentata all'impianto (esclusi i rifiuti) corrispondente alla quantita' minima prevista nella comunicazione. C processo = valori limite di emissione per gli agenti inquinanti e del monossido di carbonio nei gas emessi dagli impianti quando vengono utilizzate materie prime tradizionali ovvero materie prime e prodotti (esclusi i rifiuti) conformi ai valori minimi contenuti nelle disposizioni nazionali legislative, regolamentari e amministrative ridotti del 10%. Nel caso siano piu' restrittivi, si applicano i valori limite di emissione che figurano nell'autorizzazione ex DPR 203/88 ridotti del 10%. Se i valori degli inquinanti e del CO e COT non sono fissati si utilizzano le emissioni reali ridotte del 10%. I valori di C processo sono riferiti allo stesso tempo di mediazione previsto alla successiva tabella. C = valore limite totale delle emissioni per CO e per gli altri inquinanti riferiti allo stesso tempo di mediazione previsto alla successiva tabella. Il tenore di ossigeno di riferimento e' quello relativo al processo se non diversamente individuato in conformita' al D.M. 12/7/90. 2.3 TABELLA Durante il funzionamento degli impianti non devono essere superati a) valori medi giornalieri: 1) polvere totale 10 mg/m cubici 2) sostanze organiche sotto forma di gas e vapori, espresse come carbonio organico totale (COT) 10 mg/m cubici 3) cloruro di idrogeno (HCI) 10 mg/m cubici 4) floruro di idrogeno (HF) 1 mg/m cubici 5) biossido di zolfo (SO ) 50 mg/m cubici 2 b) valori medi su 30 minuti: A B 1) polvere totale 30 mg/m cubici 10 mg/m cubici 2) sostanze organiche sotto forma di gas e vapori, espresse come carbonio organico totale (COT) 20 mg/m cubici 10 mg/m cubici 3) cloruro di idrogeno (HCI) 60 mg/m cubici 10 mg/m cubici 4) floruro di idrogeno (HF) 4 mg/m cubici 2 mg/m cubici 5) biossido di zolfo (SO ) 200 mg/m cubici 50 mg/m cubici 2 c) valori medi durante il periodo di campionamento di 30 minuti come minimo e di 8 ore come massimo 1) cadmio e i suoi composti, | espressi come cadmio (Cd) | 2) Tallio e i suoi composti, |--- totale espressi come tallio (TI) | 0,05 mg/m cubici | 3) Mercurio e i suoi composti, espressi come mercurio (Hg) 0,05 mg/m cubici 4) Antimonio e suoi composti, | espressi come antimonio (Sb) | 5) Arsenico e suoi composti, | espressi come arsenico (As) | 6) Piombo e suoi composti, | espressi come piombo (Pb) | 7) Cromo e suoi composti, | espressi come cromo (Cr) | 8) Cobalto e suoi composti, | espressi come cobalto (Co) | 9) Rame e suoi composti, |--- totale espressi come rame (Cu) | 0,5 mg/m cubici 10) Manganese e suoi composti, | espressi come manganese (Mn) | 11) Nichel e suoi composti, | espressi come nichel (Ni) | 12) Vanadio e suoi composti, | espressi come vanadio (V) | 13) Stagno e suoi composti, | espressi come stagno (Sn) | | Questi valori medi si applicano anche ai metalli ed ai loro composti presenti nelle emissioni anche sotto forma di gas e vapore. 2.4 Durante il funzionamento degli impianti non devono essere superati i seguenti valori limite per le concentrazioni di monossido di carbonio (CO): a) 50 mg/Nm3 di gas di combustione determinati come valore medio giornaliero; b) 100 mg/Nm3 di gas di combustione di tutte le misurazioni determinate come valori medi su 30 minuti. 2.5 Non si deve tener conto degli agenti inquinanti e di CO che non derivano direttamente dalla utilizzazione di rifiuti come pure di CO se: - maggiori concentrazioni di CO nel gas di combustione sono richieste dal processo di produzione; - il valore C rifiuti (come precedentemente definito) per le diossine e i furani e' rispettato. 2.6 I valori limite di emissione sono rispettati: - se tutti i valori medi giornalieri non superano i valori limite di emissione stabiliti al paragrafo 2.3 lett. a) e al paragrafo 2.4 lett. a) e - tutti i valori medi su 30 minuti non superano i valori limite di emissione di cui alla colonna A, paragrafo 2.3 lett. b) ovvero il 97% dei valori medi su 30 minuti rilevati nel corso dell'anno non superano i valori limite di emissione di cui alla colonna B, paragrafo 2.3, lett. b) - se tutti i valori medi rilevati nel periodo di campionamento di cui al paragrafo 2.3, lett. c), non superano i valori limite di emissione stabiliti in tale capoverso se e' rispettata la disposizione di cui al paragrafo 2.4, lett. b. 2.7 In ogni caso, tenuto conto dei rifiuti di cui viene effettuato il recupero, il valore limite totale delle emissioni (C) deve essere calcolato in modo da ridurre al minimo le emissioni nell'ambiente. 2.8 Per il tenore di ossigeno di riferimento e' comunque fatto salvo quanto disposto all'art. 3 comma 2 del D.M. 12 luglio 1990. 2.9 Per il calcolo del valore di emissione di PCDD+PCDF come diossina equivalente si fa riferimento all'allegato 1 della direttiva 94/67/CE. 2.10 Il valore limite di emissione per gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) si riferisce alla somma dei seguenti: - Benz (a) antracene - Dibenz (a, h) antracene - Benzo (b) fluorantene - Benzo (j) fluorantene - Benzo (k) fluorantene - Benzo (a) pirene - Dibenzo (a, e) pirene - Dibenzo (a, h) pirene - Dibenzo (a, i) pirene - Dibenzo (a, l) pirene - Indeno (1,2,3 - cd) pirene 2.11 Fermo restando quanto disposto dalla decisione della Commissione concernente i metodi di misurazione armonizzati per la determinazione delle concentrazioni di massa di diossine e furani (C(97) 1159 def), relativamente ai metodi di campionamento, analisi e valutazione delle emissioni e per la periodicita' dei controlli si applica quanto previsto nei decreti di attuazione del DPR 24 maggio 1988 n. 203: Per il campionamento e le analisi caratteristiche dei rifiuti valgono i metodi di cui alle norme UNI 9903. Al fine della verifica del rispetto delle concentrazioni degli inquinanti e degli altri parametri previsti per i rifiuti solidi, il confronto va effettuato con i valori medi ottenuti statisticamente mediante determinazioni su un numero di campioni rappresentativo del lotto in esame non inferiore a cinque. Nel caso di approvvigionamento non discontinuo i valori medi si riferiscono a determinazioni effettuate su sei campioni distribuiti uniformemente nell'arco delle 24 h.