ALLEGATO I REQUISITI DEL PROGETTO PRELIMINARE 1. Documenti componenti il progetto. Il progetto preliminare e' composto dai seguenti elaborati: a) relazione generale; b) relazione tecnica; c) studio di inserimento ambientale e paesaggistico; d) planimetria generale e schemi grafici, anche con riferimento ad elementi di pianificazione (eventuali piani paesaggistici, territoriali ed ambientali sia a carattere generale che settoriale); e) calcolo sommario della spesa; f) piano economicofinanziario preliminare. Il progetto preliminare stabilisce i profili e le caratteristiche piu' significative degli elaborati dei successivi livelli di progettazione, in funzione delle dimensioni economiche e della tipologia delle opere. Nei successivi paragrafi sono proposti schemitipo dei singoli elaborati costituenti il progetto preliminare, che dovra' essere redatto in armonia con i correnti standard di settore, con particolare riferimento a quelli prodotti dall'Associazione internazionale permanente dei congressi di navigazione e a eventuali ulteriori standard adottati su scala regionale. 2. Relazione generale. La relazione generale, con le dovute differenziazioni in relazione alla entita' dell'intervento: a) descrive i lavori da realizzare; b) illustra le ragioni della soluzione prescelta, da un punto di vista sia localizzativo che funzionale, in relazione alle caratteristiche e alle finalita' dell'intervento, anche in riferimento ad altre possibili soluzioni; c) epone la fattibilita' dell'intervento, documentata attraverso lo studio di inserimento ambientale e paesaggistico, l'esito dello studio geologico, geotecnico, idrologico, idraulico, idraulicomarittimo e sismico di prima approssimazione delle aree interessate e l'esito degli accertamenti in ordine agli eventuali vincoli di natura archeologica, paesistica, ambientale o di qualsiasi altra natura esistenti sulle aree interessate; d) formula gli indirizzi per la redazione del progetto definitivo e del progetto esecutivo, anche in relazione alle esigenze di gestione e manutenzione dell'opera; e) stabilisce il cronogramma delle fasi attuative con l'indicazione dei tempi massimi di svolgimento delle varie attivita'; f) fornisce le indicazioni necessarie per garantire l'accessibilita', l'utilizzo e la manutenzione delle opere, degli impianti e dei servizi esistenti, nonche' il monitoraggio e la manutenzione della costa influenzata dall'intervento; g) esplicita una serie di parametriindice per una prima sintetica caratterizzazione dell'intervento (superficie specchi acquei; superficie aree a terra; rapporto tra posti barca e posti auto; rapporto tra superficie specchi acquei e posti barca ...). La relazione deve dare chiara e precisa nozione di quelle circostanze che non possono risultare da disegni e che abbiano influenza sulla scelta e sulla riuscita del progetto. La relazione riferisce in merito agli aspetti funzionali ed interrelazionali dei diversi elementi del progetto e ai calcoli sommari giustificativi della spesa. 3. Relazione tecnica. La relazione tecnica riporta lo sviluppo degli studi di prima approssimazione, dei quali le conclusioni sono sintetizzate nella relazione generale. Occorre dedicare particolare attenzione alla redazione dello studio idraulicomarittimo preliminare, che potra' essere convenientemente articolato secondo la seguente strutturabase: inquadramento geografico del paraggio; individuazione del settore di traversia principale e di quello secondario, se esistente; fetches geografici ed efficaci; fonti di dati meteomarini a disposizione; regime anemologico locale; clima del moto ondoso al largo; statistica degli eventi estremi al largo; considerazioni sulla rifrazione del moto ondoso, con l'ausilio di apposita modellistica matematica; considerazioni sulle variazioni del livello medio mare; individuazione delle altezze d'onda di progetto in corrispondenza delle opere foranee e dell'imboccatura portuale; dimensionamento di massima delle opere foranee; considerazioni sul regime della dinamica litoranea locale (trasversale e longitudinale) in assenza e in presenza della progettata opera, con l'ausilio di apposita modellistica matematica per la predizione dell'evoluzione temporale della costa interessata dall'opera, a meno di particolari accertate condizioni morfologiche, sedimentologiche, meteomarine e strutturali per le quali la proposta opera non esercita rilevanti effetti sull'equilibrio dinamico dei seguenti costieri latistanti. Considerazioni sugli eventuali fenomeni di insabbiamento della imboccatura portuale. Individuazione degli eventuali provvedimenti mitigatori; considerazioni sulla agitazione interna portuale; considerazioni sulla agibilita' dell'imboccatura portuale e degli specchi acquei interni ai fini della navigazione; considerazioni sulla qualita' delle acque interne portuali, con individuazione degli eventuali provvedimenti mitigatori. 4. Studio di inserimento ambientale e paesaggistico. Lo studio di inserimento ambientale e paesaggistico, in relazione alla natura e all'entita' delle opere, comprende: a) una verifica, anche in relazione all'acquisizione dei necessari pareri amministrativi, di compatibilita' con le prescrizioni di eventuali piani paesaggistici, territoriali ed urbanistici sia a carattere generale che settoriale; b) uno studio sui prevedibili effetti della realizzazione dei lavori e dell'esercizio dell'opera sulle componenti ambientali (con particolare riferimento all'ecosistema costiero, a integrazione di quanto gia' esplicitato in sede di studio idraulicomarittimo e alla luce delle linee guida formulate dalla Consulta della difesa del mare dagli inquinamenti); c) una relazione esplicativa della scelta del sito e delle possibili alternative localizzative e tipologiche. Per il processo di ottimizzazione progettuale, si suggerisce di tener conto, tra gli altri, dei seguenti fattori: impatto visivo, con riferimento alle conseguenze della costruzione del porto dal punto di vista della visione dal basso (perturbazione del panorama naturale goduto dalla spiaggia e dal mare) e dall'alto (panorama dagli eventuali rilievi circostanti il futuro insediamento); interferenza con la spiaggia nel senso sia della impossibilita' o meno di utilizzare l'eventuale spiaggia esistente ai fini balneari, sia di ripercussioni sulla dinamica litoranea dell'intera falcata costiera di influenza; interferenza con il fiume, (se trattasi di portocanale) intesa come influenza sul regime delle portate, sui livelli idrici e sulla geometria dell'alveo; circolazione idrica, con riferimento alla qualita' dell'acqua nella darsena, favorita dal ricambio naturale operato dalle maree o dal deflusso fluviale, ed ai problemi legati alla penetrazione di acqua salmastra nella falda costiera; variabilita' dei livelli idrici nella darsena, con conseguenze sulla difficolta' dell'ormeggio e sui vincoli progettuali delle opere di accosto; accesso da terra o viabilita', ovvero la facilita' di ingresso via terra e la vicinanza alle principali arterie di comunicazione; accesso da mare o navigabilita', intendendo con tale termine la sicurezza delle manovre di ingresso, di evoluzione interna e di ormeggio; protezione dagli agenti meteomarini, in termini di sicurezza dell'ormeggio riguardo all'azione del moto ondoso e del vento; ricettivita', in termini di numero di postibarca che e' possibile collocare all'interno del porto, in posizioni sufficientemente riparate; costo delle opere; durabilita' delle strutture e quindi oneri di manutenzione legati ai processi di danneggiamento e degrado delle opere nel tempo. d) le misure di compensazione ambientale e gli eventuali interventi di ripristino e riqualificazione ambientale e paesaggistica, con la stima dei relativi costi da inserire nei piani finanziari dei lavori. e) le norme di tutela ambientale che si applicano all'intervento e gli eventuali limiti posti dalla normativa di settore per l'esercizio di impianti, nonche' i criteri tecnici che si intendono adottare per assicurarne il rispetto. Per i progetti di cui all'art. 1, comma 6, del decreto del Presidente della Repubblica del 12 aprile 1996 (porti turistici, non ricadenti in aree naturali protette, con specchio acqueo inferiore a 10 ha, aree esterne interessate inferiori a 5 ha e moli di lunghezza inferiore a 500 m), lo studio dovra' essere integrato secondo le seguenti ulteriori linee guida, ex allegato D del decreto del Presidente della Repubblica del 12 aprile 1996: 1) Caratteristiche. Le caratteristiche dei progetto devono essere prese in considerazione in particolare in rapporto ai seguenti elementi: dimensioni del progetto (superfici, volumi, potenzialita'); utilizzazione delle risorse naturali; produzione di rifiuti; inquinamento e disturbi ambientali; rischio di incidenti; impatto sul patrimonio naturale e storico, tenuto conto della destinazione delle zone che possono essere danneggiate (in particolare zone turistiche, urbane o agricole). 2) Ubicazione del progetto. La sensibilita' ambientale delle zone geografiche che possono essere danneggiate dal progetto, deve essere presa in considerazione tenendo conto in particolare dei seguenti elementi: la qualita' e la capacita' di rigenerazione delle risorse naturali della zona; la capacita' di carico dell'ambiente naturale, con particolare attenzione alle seguenti zone: a) zone costiere b) zone montuose e forestali; c) zone nelle quali gli standard di qualita' ambientale della legislazione comunitaria sono gia' superati; d) zone a forte densita' demografica; e) paesaggi importanti dal punto di vista storico, culturale e archeologico; f) aree demaniali dei fiumi, dei torrenti, dei laghi e delle acque pubbliche; g) effetti dell'opera sulle limitrofe aree naturali protette. 5. Schemi grafici. Gli schemi grafici, con le necessarie differenziazioni in relazione alla dimensione e alla natura delle opere, sono costituiti di norma da: stralcio dello strumento di pianificazione paesistico territoriale e del piano urbanistico generale o attuativo in scala non inferiore a 1:10.000, sul quale sono indicate la localizzazione delle opere da realizzare e le eventuali altre localizzazioni esaminate; stralcio di altri eventuali piani territoriali, sia a carattere generale che settoriale (eventuale piano della portualita' turistica, piano regolatore portuale nel caso di approdo all'interno di un porto preesistente ...); planimetrie con le indicazioni delle curve di livello (isoipse e isobate) in scala non inferiore a 1:2.000, sulle quali sono riportati separatamente lo stato attuale, le opere da realizzare e le altre eventuali ipotesi progettuali esaminate; schemi grafici e sezioni schematiche nel numero, nell'articolazione e nelle scale necessarie a permettere l'individuazione di massima di tutte le caratteristiche spaziali, tipologiche, funzionali e tecnologiche delle opere da realizzare. Piu' in particolare, con specifico riferimento alla tipologia delle opere in esame, si evidenzia l'opportunita' di corredare la progettazione preliminare con i seguenti elaborati grafici, redatti nelle adeguate scale: corografia del paraggio. Indicazione dei settori di traversia; planimetria stato di fatto, con indicazione delle quote topografiche e batimetriche attuali; planimetria d'insieme dell'intervento, con indicazione delle quote topografiche e batimetriche di progetto e dell'area richiesta in concessione; planimetria di riferimento delle sezioni tipo; sezioni tipo opere foranee; sezioni tipo opere interne; planimetria dei posti barca (individuazione della flotta tipo) e dei parcheggi auto; sistemazioni a terra (piazzali, edifici, servizi). Planimetria e prospetti principali; planimetria con zonizzazione delle funzioni; accessibilita' portuale (viabilita' interna ed esterna; navigabilita', con indicazione delle rotte di ingresso e delle evoluzioni interne); schemi di massima degli impianti a rete (idrico; elettrico f.e.m; illuminazione; antincendio; fognatura ...). Il progetto preliminare, inoltre, specifica gli elaborati da adottare in sede di progetto definitivo. Gli schemi grafici non costituiscono indicazioni rigide, ostative di soluzioni migliorative in sede di progetto definitivo. 6. Calcolo sommario della spesa. Il calcolo sommario della spesa per lavori va effettuato applicando alle quantita' caratteristiche degli stessi, i costi standardizzati determinati dall'Osservatorio dei lavori pubblici per la tipologia dell'opera da realizzare e per la specifica area territoriale nella quale l'opera e' localizzata o, in assenza di costi standardizzati, applicando parametri desunti da opere similari realizzate, ovvero redigendo un computo metrico estimativo di massima con prezzi unitari ricavati dai prezziari dei Provveditorati regionali alle opere pubbliche o dai listini delle locali camere di commercio, con eventuale redazione di apposite analisi. 7. Piano economicofinanziario preliminare. Il piano economicofinanziario preliminare ha lo scopo di evidenziare il programma di finanziamento, costruzione e gestione della infrastruttura portuale, al fine di evidenziare la congruenza tra i preventivati costi da sostenere (inclusivi degli oneri per il monitoraggio e la manutenzione) e il richiesto periodo temporale di concessione per l'ammortamento economico degli stessi.