(all. 1 - art. 1)
                                                           ALLEGATO I
     CLASSIFICAZIONE DELLE ACQUE DOLCI DELLA REGIONE CALABRIA IN
     SALMONICOLE E CIPRINICOLE AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO
 25 GENNAIO 1992, N. 130, DI ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 78/659/CEE.
1. Premessa
L'omessa  attuazione  del  d.lvo  130/92 ha determinato l'avvio della
procedura di infrazione 90/201, causa C-93/291 Commissione/Italia, ai
sensi dell'art.  171  del  Trattato  dell'Unione.  La  rappresentanza
permanente  d'Italia  presso  l'Unione  Europea  ha  segnalato che le
autorita'  italiane  sono  state  inviate  a  presentare  le  proprie
osservazioni entro il 3 settembre 1997.
Allo  scadere  del termine suddetto, l'Unione Europea ha concesso una
momentanea sospensione della procedura di infrazione  in  attesa  che
fosse   completata   la   documentazione   presentata  dal  Ministero
dell'ambiente  relativamente  ai  corsi  d'acqua  designati  ma   non
classificati da parte della Regione Calabria.
Di  conseguenza  in  data  19 maggio 1998 il Ministero dell'Ambiente,
Servizio ARS, ha  notificato  via  fax  all'ANPA  la  copia  del  DPR
relativo  agli atti sostitutivi nei confronti della Regione Calabria.
In data attuale il DPR e' in corso di pubblicazione.
Il  Ministero  dell'ambiente  e  il  Ministero  dell'industria,   del
commercio   e   dell'artigianato,  assumono  l'esercizio  dei  poteri
sostitutivi nei riguardi della regione Calabria ai sensi dell'art.  1
comma  1  e  art.  9  comma  3  del  d.lvo 130/92 di attuazione della
direttiva 78/659/CEE sulla qualita' delle acque dolci che  richiedono
protezione  e  miglioramento per essere idonee alla vita dei pesci. I
ministeri interessati provvedono  alla  classificazione  delle  acque
salmonicole   e   ciprinicole   che   necessitano   di  protezione  e
miglioramento per essere idonee alla vita dei pesci,  e  adottano  le
misure  necessarie  ai  sensi  dell'art.  4 comma 2 del d.lvo 130/92,
avvalendosi a tal  fine  dell'Agenzia  nazionale  per  la  protezione
dell'ambiente.
Ai  sensi  dell'art.  2,  comma  del  suddetto  DPR,  l'ANPA ha avuto
l'incarico di provvedere, entro 45 giorni dalla notifica del  decreto
e  previa acquisizione di eventuali atti e documentazioni in possesso
della Regione Calabria, alla classificazione  delle  acque  designate
precedentemente dalla Regione Calabria.
Il   Ministero  dell'ambiente  e  il  Ministero  dell'industria,  del
commercio  e  dell'artigianato  provvederanno   successivamente   con
proprio decreto alla classificazione delle acque ai sensi dell'art. 4
comma 2.
2. Le attivita' dell'ANPA
L'ANPA  anticipando  la  pubblicazione  del  DPR  relativo  ai poteri
sostitutivi, ha immediatamente avviato le iniziative  necessarie  per
acquisire  le informazioni, i dati e gli eventuali documenti relativi
allo stato di attuazione del d.lvo 130/92 presso la Regione Calabria.
A tal fine si e'  tenuta  una  prima  riunione  presso  l'Assessorato
all'Ambiente   della   Regione  Calabria  tra  l'ANPA,  l'Assessorato
all'Ambiente della Regione  Calabria,  gli  Assessorati  all'Ambiente
delle   Amministrazioni   provinciali  della  Calabria  e  i  Presidi
Multizonali    di    Prevenzione    della    Calabria,    finalizzata
all'acquisizione  da  parte  dell'ANPA  delle informazioni e dei dati
disponibili utili per la classificazione dei corsi d'acqua  designati
e le eventuali misure di tutela e protezione in atto o in programma.
Definite  da  parte dell'ANPA le caratteristiche delle informazioni e
dei dati  richiesti,  e  preso  atto  che  molti  dei  dati  e  delle
informazioni  erano  disponibili  presso  queste  amministrazioni, la
riunione veniva aggiornata al giorno 22 giugno 1998  presso  la  sede
dell'ANPA, per la consegna della documentazione richiesta.
Tramite  rapporti  di  collaborazione  con  il Servizio Conservazione
della  Natura  del  Ministero  dell'ambiente,  l'ANPA  ha   acquisito
documentazioni  riguardanti  caratteri  naturalistici  della  Regione
Calabria soprattutto per la parte riguardante il Parco Nazionale  del
Pollino.
Notizie   su  il  Parco  Nazionale  di  Calabria  e  Parco  Nazionale
dell'Aspromonte sono stati forniti dalle Amministrazioni regionali  e
provinciali  della Calabria e degli enti gestori dei parchi Nazionali
della Regione Calabria.
3. Considerazioni conclusive
Dai  dati  reperiti  si  e'  riscontrato  che   non   era   possibile
classificare  tutti  i  42  corsi d'acqua designati in data 19/2/1997
della Regione Calabria in quanto per alcuni di questi  non  e'  stato
effettuato  il monitoraggio, mancando percio' giudizi di merito circa
la qualita' delle acque.
Per i corsi d'acqua di cui erano disponibili i dati  analitici  utili
per  la  classificazione,  si e' provveduto ad una classificazione in
Salmonicoli   o   Ciprinicoli   secondo   le   modalita'    stabilite
dall'allegato  I  del  d.lvo  130/92  e  si sono indicate le norme di
tutela da applicare.
Per i corsi d'acqua che non e'  stato  possibile  classificare,  sono
state indicate le norme di tutela e di monitoraggio da applicare.
E'  stata quindi elaborata una relazione "Classificazione delle acque
dolci  della   Regione   Calabria   che   richiedono   protezione   o
miglioramento  per  essere idonee alla vita dei pesci" e n. 42 schede
di classificazione nel formato elaborato dal Ministero  dell'Ambiente
per  la  trasmissione  delle informazioni alla U.E. La relazione e le
schede sono allegate al presente documento.
Inoltre gli uffici della Agenzia hanno provveduto  ad  elaborare  una
cartografia  e  un  profilo altimetrico dei corpi idrici classificati
che saranno in tempi brevi trasmessi al Ministero dell'Ambiente.
                                                           ALLEGATO 1
RELAZIONE DI CLASSIFICAZIONE DELLE ACQUE DOLCI DELLA REGIONE CALABRIA
  CHE RICHIEDONO PROTEZIONE O MIGLIORAMENTI PER ESSERE IDONEE ALLA
                           VITA DEI PESCI
    Classificazione delle acque dolci della Regione Calabria che
       richiedono protezione o miglioramento per essere idonee
       alla vita dei pesci ai sensi del d.lvo 25 gennaio 1992,
           n. 130 di attuazione alla direttiva 78/659/CEE
La Regione Calabria, con delibera regionale n. 732  del  17  febbraio
1997,  ha  provveduto  ad  una  prima  designazione dei corsi d'acqua
superficiali che richiedono protezione  o  miglioramento  per  essere
idonei alla vita dei pesci.
Nella  delibera  regionale  si  pone  in evidenza che "nei tratti dei
fiumi e dei laghi considerati vi e' presenza di specie salmonicole  e
ciprinicole  il  che  attesta  la buona qualita' delle acque di detti
corsi d'acqua" e "di richiamare  l'attenzione  dell'ufficio  preposto
alla  concessione  delle  autorizzazioni  per  la  derivazione  e per
l'attingimento   delle  acque,  sull'opportunita'  nel  concedere  le
licenze, di salvaguardare il  minimo  deflusso  costante  vitale  del
corso d'acqua o del lago".
Il totale dei corsi d'acqua Designati e' di 42 suddivisi nelle cinque
province della regione:
Provincia di Cosenza
1009  Fiume  Raganello:  da localita' Bellizza (San Lorenzo Bellizzi)
     lat. 39 25' 30" long. 16  16'  05"  a  localita'  Le  Gole  (San
     Lorenzo Bellizzi) lat. 39 49' 42" long. 16 19' 06"
1010  Fiume  Lao: da localita' San Primo (Laino Borgo=Laino Castello)
     lat. 39 58' 13" long. 15 59' 20" a localita' Ponte sul fiume Lao
     (Laino Borgo) lat. 39 56' 58" long. 15 58' 21"
1011  Fiume  Battentieri:  da  localita'  Pantano   (Campotenese)   a
     localita'  San Primo (Laino Borgo) (da un controllo cartografico
     e' risultato un errore  di  designazione  consistente  nell'aver
     attribuito  la  denominazione  di  Battentieri  al corso d'acqua
     successivamente designato come 1012 Battendiero. Pertanto  nelle
     more  della  correzione  della  errata designazione, la presenta
     relazione riguardera' solo il corso d'acqua 1012 Battendiero)
1012  Fiume  Battendiero:  da  localita'   Pizzerro   della   Signora
     (Mormanno)  lat.  39  52' 31" long. 16 00' 51" a localita' Monte
     dell'abitato (Mormanno) lat. 39 57' 55" long. 15 59' 00"
1013 Fiume Argentino: da localita' Povera Mosca (Orsomarso)  lat.  39
     48'  01" long. 15 57' 10" a localita' Armolongo (Casomarso) lat.
     39 47' 48" long. 15 54' 38"
1014 Fiume Abatemarco: da localita' Abatemarco (San Donato di  Ninea)
     lat.  39 45' 26" long. 15 59' 12" a localita' S. Maria del Cedro
     lat.  39 45' 13" long. 15 50' 32"
1015 Fiume Crati: da localita' Montagna Tenna  (Aprigliano)  lat.  39
     16'  18"  long.  16  24' 47" a localita' Craticello (Aprigliano)
     lat. 39 15' 21" long. 16 24' 00"
1016 Fiume Trionto: da localita' Veraci di Acri (Longobucco) lat.  39
     27'  53" long. 16 29' 36" a localita' Ponte Trionto (Longobucco)
     lat.  39 27' 02" long. 16 06' 02"
1017 Fiume Finita: da localita' Stamati (San Martino di Finita)  lat.
     39  28'  05"  long.  16  04'  28" a localita' Varco Vecchio (San
     Martino della Finita) lat. 39 29' 34" long. 16 06' 02"
1018 Fiume Busento: da localita' Pie' del Monte (Dipignano)  lat.  39
     12'  05"  long.  16  12' 52" a localita' Ponte Statale (Parenti)
     lat. 39 17' 09" long. 16 14' 02"
1019 Lago Cecita: localita' Camigliatello (Spezzano della Sila)  lat.
     39 23' 01" long. 16 20' 22"
1020  Lago Arvo: comune di Serra Pedrace lat. 39 14' 02" long. 16 29'
     32"
1021 Lago Tarsia: Localita' Lago Tarsia  (Tarsia)  lat.  39  36'  22"
     long. 16 16' 31"
Provincia di Crotone
1022  Fiume  Neto:  da  localita' Madonia Sacra (Spezzano della Sila)
     lat. 39 18' 01" long. 16 26' 37" a localita' Fallistro (Croce di
     Magara) lat. 39 19' 40" long. 16 29' 55"
1023 Fiume Nica': da localita' Nica' (Crucoli) lat. 39 24' 24"  long.
     16 50' 34" a localita' Pati a (Crucoli) lat. 39 26' 11" long. 16
     57' 27"
1024  Fiume  Lipuda:  da localita' Fermacolo=Vono=Barone (Umbriatico)
     lat. 39 20' 28" long. 16 57' 37" a  localita'  Ilica=S.  Stefano
     (Umbriatico) lat. 39 20' 16" long. 17 00' 48"
1025  Fiume  Tacina:  da  localita'  Tacina (Taverna) lat. 39 08' 16"
     long.  16  33'  13"  a  localita'  Bacino  Miglierite   (Petilia
     Policastro) lat. 39 09' 03" long. 16 43' 49"
     (Corpo  idrico in parte di pertinenza della provincia di Crotone
     e in parte  di  pertinenza  della  Provincia  di  Catanzaro.  La
     relazione  riguarda  la  classificazione  relativa  al tratto in
     provincia di Catanzaro)
1026 Fiume Crocchio: da localita' Tirivolo (Zagarise) lat. 39 05' 33"
     long. 16 37' 49" a localita' Centrali ENEL (Sersale) lat. 39 01'
     16" long. 16 43' 50"
     (Corpo idrico appartenente alla Provincia di Catanzaro)
Provincia di Catanzaro
1027 Fiume Alli: da localita' Bastarda  (Taverna)  lat.  39  05'  32"
     long. 16 31' 17" a localita' Ponte di Alli (Taverna) lat. 39 01'
     32" long. 16 33' 45"
1028  Fiume Corace: da localita' Melidrici (Sorso San Basile) lat. 39
     07' 23"  long.  16  26'  19"  a  localita'  Confluenza  torrente
     Melitano (Bianchi) lat. 38 57' 50" long. 16 32' 23"
1029  Fiume  Amato: da localita' Cilifetto (Soveria Mannelli) lat. 39
     00'  28"  long.  16  25'  57"  a   localita'   Piano   Scarpello
     (Decollatura) lat. 38 57' 11" long. 16 29' 20"
1030  Fiume  Ancinale: da localita' S. Maria (Serra S. Bruno) lat. 38
     32' 35" long. 16 18' 36" a localita' Ponte S. Stefano (Serra  S.
     Bruno) lat. 38 33' 57" long. 16 19' 03"
     (Corpo idrico appartenente alla Provincia di Vibo Valentia)
1031  Fiume  Alaca: da localita' Lacina Peschiera (Cardinale) lat. 38
     35' 35" long. 16 25' 05" a localita' le Cascatelle (S.  Sostene)
     lat.  38 37' 28" long. 16 29' 30"
1032  Fiume  Assi: da localita' Bocca d'Assi (Brognaturo) lat. 38 33'
     10"  long.  16  25'  10"  a  localita'  Salella   e   Zamborella
     (Guardavalle) lat. 38 32' 31" long. 16 26' 00"
1033  Fiume  Simeri:  da localita' Mazzaforte (Simeri Crichi) lat. 39
     07' 53"  long.  16  32'  24"  a  localita'  S.  Pietro  Magisano
     (Magisano) lat. 39 01' 02" long. 16 37' 06"
1034  Lago Ampollino: Comune di Cotronei lat. 39 11' 57" long. 16 34'
     38"
1035 Lago Passante: Comune di Sorbo San Basile lat. 39 06' 41"  long.
     16 30' 39"
Provincia di Vibo Valentia
1036  Fiume  Mesima  da localita' Montecucco (Vallelonga) lat. 38 38'
     26" long. 16 19' 26" a localita' Paravaci (Vallelonga)  lat.  38
     38' 58" long. 16 14' 39"
1037  Lago  Angitola: Comuni di Maierato lat. 38 43' 52" long. 16 15'
     28" e Monterosso lat. 38 45' 59" long. 16 13' 52"
Provincia di Reggio Calabria
1038 Fiume Stilaro: da localita' Zona Ruggero (Ferdinandea)  lat.  38
     31'  45"  long.  16  22'  12" a localita' Centrale Idroelettrica
     (Bivongi) lat. 38 29' 10" long. 16 27' 47"
1039 Fiume Allaro: da localita' Fulcra=Salincriti (Caulonia) lat.  38
     25' 53" long. 16 21' 57" a localita' Calatria (Caulonia) lat. 38
     25' 13" long. 16 22' 37"
1040  Fiume  Metramo:  da  localita'  C. da l'Acqua fredda (S. Pietro
     Garida) lat. 38 29' 12"  long.  16  14'  17"  a  localita'  Diga
     Metramo (Caulonia) lat. 38 27' 33" long. 16 07' 33"
1041 Fiume Ferraina: da localita' Pantano di Montalto (San Luca) lat.
     38  09' 14" long. 15 54' 52" a localita' Butramo (San Luca) lat.
     38 07' 15" long. 16 03' 38"
1042 Fiumara Bonamico: da localita' Castania (Montalto) lat.  38  10'
     59"  long.  15  56' 33" a localita' Santuario di Polsi (S. Luca)
     lat. 38 09' 48" long. 15 57' 36"
1043 Fiumara Menta: da localita'  Nardello  secondo  (Roccaforte  del
     Greco)  lat.  38  09'  18"  long.  15  52' 15" a localita' Scilo
     (Roccaforte del Greco)
1044 Fiumara La Verde: da localita' Aposcifo (Africo Vecchio) lat. 38
     04' 49" long. 15 59' 23" a localita' Ferraina (Samo) lat. 38 03'
     30" long. 16 08' 48"
1045 Fiumara Amendolea: da localita' Montalto lat. 38 08'  38"  long.
     15  53'  39"  a localita' Ponte Rodi (Amendolea) lat. 38 03' 28"
     long.  15 54' 28"
1046 Fiumara Tuccio: da localita' Sauccio (Bagaladi) lat. 38 04'  11"
     long.  15  50' 14" a localita' Ponte Bagaladi (Bagaladi) lat. 38
     00' 51" long. 15 49' 00"
1047 Fiumara S. Agata: da  localita'  Monte  Cendri=Lacco  Monticella
     (Cardeto)  lat. 38 05' 38" long. 15 49' 20" a localita' Calvario
     (Cardeto) lat. 38 05' 02" long. 15 46' 30"
1048 Fiumara Calopinace: da localita' Fuciru (Reggio  Calabria)  lat.
     38  06'  46"  long.  15  47'  39"  a  localita'  Terreti (Reggio
     Calabria) lat. 38 06' 42" long. 15 43' 01"
1049  Fiumara  Gallico:  da  localita'  Vallescura  (S.  Stefano   in
     Aspromonte)  lat.  38  09'  18"  long.  15  51'  23" a localita'
     Gambarie (S.  Stefano in Aspromonte) lat. 38 09'  40"  long.  15
     50' 13"
1050  Fiumara  Catona:  da  localita' Telesi (Scilla) lat. 38 10' 30"
     long. 15 49' 28" a localita' S. Roberto lat. 38 12' 36" long. 15
     44' 11"
1051 Fiumara Sfalassa': da localita' Covala (Bagnara Calabra) lat. 38
     15' 32" long. 15 48' 54" a localita' adiacenze  abitato  Bagnara
     Calabra lat. 38 16' 50" long. 15 48' 00"
Relazione sulla qualita' delle acque e classificazione
Premessa
La  Regione  Calabria  e'  caratterizzata  da  una  conformazione del
territorio prevalentemente montuosa, con la presenza di corsi d'acqua
di breve tragitto che scorrono ripidi nei tratti  iniziali,  scavando
profonde  vallate con pareti a strapiombo alte in alcuni casi piu' di
cento metri, per poi  versarsi  in  mare  dopo  un  breve  tratto  in
pianura.
Sono  caratterizzate  inoltre  da  una  notevole  variabilita'  delle
portate, con periodi  di  piena  nei  periodi  invernali  e  assoluta
mancanza  di  acqua  nei  periodi estivi con delle secche che possono
durare anche sei mesi. Tipiche  di  queste  caratteristiche  sono  le
"fiumare"  che  hanno un letto del fiume in vicinanza dello sbocco in
mare della larghezza di decine di metri, colmo  d'acqua  in  inverno,
completamente asciutto in estate.
In Calabria vi sono tre Parchi Nazionali.
Parco  Nazionale  di Calabria. E' in corso una riconsiderazione della
sua iniziale perimetrazione ai sensi dell'art 4 della legge  344  del
8/10/97.
Il Parco Nazionale del Pollino, e' un parco con struttura tipicamente
montana,  con numerose cime oltre i duemila metri di altezza. La rete
idrografica   nella   parte   calabra   del   parco   e'   costituita
principalmente  dai  fiumi  Lao, Argentino, e Abatemarco che sfociano
nel mar Tirreno. Nel mar Ionio si riversa  il  Crati,  che  raccoglie
altri  piccoli  corsi d'acqua che scendono dal versante orientale del
Pollino. Nello Ionio si riversa  anche  il  torrente  Raganello,  che
forma  delle gole spettacolari in prossimita' di S. Lorenzo Bellizzi.
Le caratteristiche dei  corsi  d'acqua  originati  dal  Pollino  sono
estremamente  differenti, evidenziabili soprattutto dal confronto con
la situazione  riscontrabile  tra  il  versante  tirrenico  e  quello
ionico.
I   corsi   d'acqua   del   versante   tirrenico,   pur   presentando
caratteristiche torrentizie tipiche dei corsi appenninici,  risultano
perenni  e  con  portate  consistenti;  i  corsi  del versante ionico
risultano a carattere estremamente torrentizio con estesi periodi  di
magra  e  brevi  periodi  in cui la portata idrica subisce incrementi
considerevoli  tali  da  provocare  vere  e  proprie  piene.   Queste
caratteristiche  determinano  la  formazione  a  valle  di ampi greti
(fiumare).
Il Decreto  istitutivo  del  Parco  Nazionale  del  Pollino  (DPR  15
novembre 1993) prevede nell'allegato I, nelle misure di salvaguardia,
la  suddivisione  del  territorio del parco in due zone: la zona 1 di
rilevante interesse  naturalistico,  paesaggistico  e  culturale  con
limitato  o  inesistente  grado  di  antropizzazione,  e la zona 2 di
valore naturalistico, paesaggistico e culturale con maggior grado  di
antropizzazione.  Nell'ambito  del territorio del Parco Nazionale del
Pollino vengono assicurate tra l'altro "la difesa e la ricostituzione
degli equilibri idraulici ed idrogeologici". Tra i  divieti  previsti
per  la  zona  1,  c'e'  quello  della  "realizzazione  di  opere che
comportino la modificazione del regime per le acque, fatte  salve  le
opere  necessarie  alla sicurezza delle popolazioni". Sono soggetti a
regime autorizzativo in  zona  1  e  in  zona  2  gli  interventi  di
rilevante  trasformazione  del  territorio,  come la realizzazione di
bacini idrici e centrali idroelettriche la costruzione di  acquedotti
e impianti di depurazione.
Il Parco Nazionale dell'Aspromonte, ha le stesse suddivisioni in zone
e le stesse prescrizioni delle norme di tutela del Pollino.
Relazione sulla qualita' delle acque e classificazione
Vengono  di seguito presentati i risultati dei programmi di controllo
analitico delle acque relativamente ai parametri previsti dall'art. 8
effettuati in ottemperanza alle metodologie previste dall'art. 1  del
d.lvo  130/92,  e le caratteristiche idrologiche e naturalistiche dei
corpi idrici designati.
Provincia di Cosenza
Fiume Raganello
Scheda 1009: tratto da localita' Bellizza (San Lorenzo Bellizzi) lat.
39 25' 30" long.  16  16'  05"  a  localita'  Le  Gole  (San  Lorenzo
Bellizzi) lat. 39 49' 42" long. 16 19' 06"
Nasce  dalla  pendici  orientali  del  Pollino  ed  e' inserito nella
"Riserva  naturale  orientata  Gole  del  Raganello".  I  monitoraggi
effettuati  nella  stazione  posta  nel  punto  terminale  del tratto
designato mostrano per i parametri chimici valori in conformita'  con
i valori guida e imperativi per salmonidi.
L'indice  IBE  determinato  nel tratto iniziale del corso d'acqua e a
monte del depuratore di Civita, da un valore di  classe  di  qualita'
IV, causato da fattori naturali, eccesso di limo e acqua lattescente.
L'elevato grado di naturalita', almeno nel tratto iniziale, favorisce
la  presenza  di  specie  animali  e  vegetali che trovano un habitat
favorevole a causa della bassa antropizzazione.
Alle quote piu' elevate  presenza  di  foreste  di  faggio  e  grandi
esemplari  di  pino loricato. La vegetazione delle rupi e' considerta
habitat di interesse prioritario.
Sul corso del Raganello gravitano gli  scarichi  dei  comuni  di  San
Lorenzo Bellizzi e Civita.
In   base   a   tali  risultati,  pur  con  un  valore  IBE  elevato,
riconducibile a cause  naturali,  si  classifica  il  Raganello  come
salmonicolo.
Misure di tutela
Miglioramento   della   funzionalita'   dei   sistemi   esistenti  di
depurazione del comune di S. Lorenzo  Bellizzi,  ed  attivazione  dei
sistemi di depurazione del comune di Civita.
Si  richiedono  inoltre le applicazioni delle misure di attuazione di
tutela previste dall'Ente parco del Pollino.
Fiume Lao
Scheda 1010: da localita' San Primo (Laino Borgo=Laino Castello) lat.
39 58' 13" long. 15 59' 20" a localita' Ponte sul  fiume  Lao  (Laino
Borgo) lat. 39 56' 58" long. 15 58' 21"
Corso  d'acqua  importante a livello naturalistico per la presenza di
specie vegetali e animali classificate di interesse comunitario  come
l'Alborella  meridionale  (Alburnus  albidus),  la  Rovella  (Rutilus
rubilio) e in modo particolare la Lontra  (Lutra  lutra).  Il  tratto
fluviale   del   Lao,   puo'   essere   considerato  critico  per  la
sopravvivenza della lontra, soprattutto per il ruolo che questo corso
d'acqua potrebbe svolgere, rappresentando la connessione tra i nuclei
della Calabria e quelli delle popolazioni piu' settentrionali. Il Lao
presenta delle  caratteristiche  orografiche  tali  da  rappresentare
possibili   direttrici  di  spostamento  della  specie.  Questi  siti
specifici dovrebbero  essere  tutelati  sia  per  la  gestione  della
qualita' dei corsi idrici, che per il livello di disturbo antropico.
I  monitoraggi  effettuati  nei  punti  iniziali  e finali del tratto
designato mostrano per i parametri chimici valori in conformita'  con
i  valori guida e imperativi per i salmonidi. Nel punto terminale del
tratto  designato  valori   occasionali   di   Ammoniaca   totale   e
Tensioattivi  superiori  al valore imperativo per salmonidi. L'indice
IBE determinato nei punti  di  monitoraggio  del  tratto  iniziale  e
finale   da   un   valore   di   classe   I,  non  mostrando  inoltre
all'osservazione sul posto alterazioni rilevabili.
Per la pendenza del tratto interessato,  e  per  i  valori  dei  dati
analitici, il tratto designato e' classificato come salmonicolo.
Misure di tutela
I valori di ammoniaca totale e di tensioattivi al di fuori dei limiti
imperativi,   pur   presentando  caratteristiche  di  occasionalita',
presuppongono un miglior controllo del  sistema  di  depurazione  che
interessa  gli  insediamenti civili che gravitano sul corso del fiume
Lao, o l'installazione di sistemi di depurazione laddove mancanti.
Fiume Battendiero
Scheda 1012: da localita' Pizzerro della Signora (Mormanno)  lat.  39
52'  31"  long.  16 00' 51" a localita' Monte dell'abitato (Mormanno)
lat. 39 57' 55" long. 15 59' 00"
I monitoraggi effettuati, mostrano valori  occasionali  di  ammoniaca
non  ionizzata  e ammoniaca totale superiore ai limiti imperativi per
salmonidi e ciprinidi. In un solo caso si e' riscontrato un valore di
Cromo superiore al valore guida, ma nei limiti dei valori Imperativi.
Tutti gli altri parametri rientrano nei valori guida e imperativi per
salmonidi.
L'indice IBE misurato nel punto iniziale del tratto designato, da  un
valore  di  classe di qualita' I non riscontrandosi altresi' presenza
di alterazioni rilevabili. In un tratto immediatamente a  valle,  per
la  presenza di un invaso ENEL, il corso d'acqua risulta alterato con
aspetto torbido e particelle di limo in sospensione, ed un valore  di
classe  di  qualita'  di  IBE uguale a III: Ancora piu' a valle nella
stazione di monitoraggio di S. Nicola, si ha una classe  di  qualita'
II con un giudizio del corso d'acqua di moderatamente alterato per la
presenza  di  uno sbocco fognario seicento metri a monte del punto di
monitoraggio. Nel punto finale del tratto designato si ha  un  valore
di IBE corrispondente ad una classe di qualita' I non riscontrando la
presenza di alterazioni rilevabili:
Il  corso  d'acqua mostra una capacita' di autodepurazione da apporti
di  particelle  sospese  presumibilmente  causato  da   presenza   di
sbarramento dell'invaso ENEL.
Il tratto designato e' classificato come ciprinicolo.
Misure di tutela
Convogliamento  scarichi  fognari e individuazione ed intercettazione
delle cause della presenza occasionale superiore ai limiti di  alcuni
metalli pesanti (cromo).
Fiume Argentino
Scheda  1013:  da  localita' Povera Mosca (Orsomarso) lat. 39 48' 01"
long. 15 57' 10" a localita' Armolongo (Casomarso) lat.  39  47'  48"
long. 15 54' 38"
Il  tratto  designato  del  fiume  Argentino ricade all'interno della
"Riserva Naturale Orientata della valle del fiume Argentino"  nonche'
nella perimetrazione del Parco del Pollino.
Di  notevole  importanza  la  presenza di specie animali di interesse
comunitario tra i quali l'Aquila  reale  (Aquila  chrysaetos),  Falco
pellegrino  (Falco  peregrinus)  e  il  Lupo  (Canis  lupus). Inoltre
importanti popolamenti di Pinus leucodermis, classificati "Habitat di
interesse comunitario" e faggete con  "Ilex  aquifolium"  considerati
"Habitat prioritari".
L'alta  valle  del  fiume  Argentino  e'  inoltre considerata area di
valore primario per l'habitat della specie  dei  cervidi  di  cui  si
conta la presenza di un numero elevato di esemplari.
I monitoraggi effettuati nei punti situati all'inizio e alla fine del
tratto   designato,  mostrano  per  i  parametri  chimici  valori  in
conformita' con i valori guida e i valori imperativi per salmonidi.
L'indice IBE da un valore di classe di qualita' I.
Il fiume Argentino  raccoglie  gli  scarichi  civili  del  comune  di
Orsomarso, provvisto di depuratore ma attualmente non funzionante.
Il fiume e' classificato come salmonicolo
Misure di tutela
Riattivazione  dei sistemi di depurazione e mantenimento delle misure
di tutela previste dall'Ente Parco del Pollino.
Fiume Abatemarco
Scheda 1014: da localita' Abatemarco (San Donato di  Ninea)  lat.  39
45'  26"  long. 15 59' 12" a localita' S. Maria del Cedro lat. 39 45'
13" long. 15 50' 32"
I monitoraggi effettuati nel tratto iniziale, sorgenti, e finale  del
tratto   designato,  mostrano  per  i  parametri  chimici  valori  in
conformita' con i valori guida e imperativi per salmonicoli.
Nel tratto  finale  designato  si  hanno  occasionalmente  valori  di
ammoniaca  non  ionizzata  e  ammoniaca  totale  superiori  ai valori
imperativi per ciprinidi.
I dati analitici evidenziano inoltre un aumento di tutti i valori dei
parametri tra il punto iniziale del monitoraggio e quello finale, pur
rimanendo nei valori guida e imperativi per salmonicoli.
L'indice IBE da' una classe di qualita' tra I e II.
Il fiume e' classificato come ciprinicolo
Misure di tutela
Controllo del funzionamento dei sistemi di depurazione e accertamento
delle cause del superamento del valore imperativo dell'ammoniaca  non
ionizzata e dell'ammoniaca totale.
Fiume Crati
Scheda 1015: da localita' Montagna Tenna (Aprigliano) lat. 39 16'
18"  long. 16 24' 47" a localita' Craticello (Aprigliano) lat. 39 15'
21" long. 16 24' 00"
I monitoraggi effettuati mostrano per i parametri chimici  valori  in
conformita'  con  i valori imperativi per ciprinidi per BOD5, fosforo
totale e nitriti. Tutti gli altri  parametri  sono  in  linea  con  i
valori guida e imperativi per salmonidi.
L'indice IBE da un valore di classe di qualita' compreso tra I e II.
Il tratto designato e' classificato come ciprinicolo
Misure di tutela
Mantenimento  delle  misure  di  tutela  in  atto  e prosecuzione dei
programmi di monitoraggio.
Fiume Trionto
Scheda 1016: da localita' Veraci di Acri (Longobucco) lat. 39 27' 53"
long. 16 29' 36" a localita' Ponte Trionto (Longobucco) lat.  39  27'
02" long. 16 36' 20"
I  monitoraggi  effettuati  mostrano  per  i parametri chimici valori
conformi ai valori  imperativi  per  ciprinidi  del  fosforo  totale,
valori  dei  tensioattivi superiori, lungo tutto il tratto designato,
ai valori imperativi per  ciprinidi.  Tutti  gli  altri  valori  sono
conformi ai valori guida e imperativi per salmonicoli.
L'indice IBE da' un valore di classe di qualita' compreso tra I e II.
Il corso d'acqua e' classificato come ciprinicolo.
Misure di tutela
Controllo  e  convogliamento  verso  un  sistema di depurazione degli
scarichi di tipo urbano causa dell'elevato livello dei  tensioattivi.
Controllo  degli  eventuali  insediamenti  civili che gravitano con i
loro scarichi sul corso del fiume.
Fiume Finita
Scheda 1017: da localita' Stamati (San Martino di Finita) lat. 39 28'
05" long. 16 04' 28"  a  localita'  Varco  Vecchio  (San  Martino  di
Finita) lat. 39 29' 34" long. 16 06' 02"
I  monitoraggi  effettuati mostrano per i parametri chimici valori in
conformita' con i valori guida e imperativi per salmonicoli
L'indice IBE da' un valore di classe di qualita' I
Per la pendenza del tratto  interessato  e  per  i  valori  dei  dati
analitici, il tratto designato e' classificato come salmonicolo.
Misure di tutela
Mantenimento delle attuali misure di controllo e monitoraggio.
Fiume Busento
Scheda  1018: da localita' Pie' del Monte (Dipignano) lat. 39 12' 05"
long. 16 12' 52" a localita' Ponte Statale (Parenti) lat. 39 17'  09"
long. 16 14' 02"
Il  monitoraggio  effettuato  nel  punto iniziale e finale del tratto
designato mostra per i parametri chimici valori in conformita' con  i
valori  guida  e  imperativi  per  salmonidi.  Si  denota la presenza
occasionale di tensioattivi lungo tutto il tratto designato.
L'indice IBE da' un valore di classe di qualita' I
Il tratto designato e' classificato come ciprinicolo.
Misure di tutela
Controllo e convogliamento verso  un  sistema  di  depurazione  degli
scarichi  di  tipo urbano causa dell'elevato livello di tensioattivi.
Controllo degli eventuali insediamenti civili che  gravitano  i  loro
scarichi sul corso del fiume.
Lago Cecita
Scheda  1019:  localita'  Camigliatello (Spezzano della Sila) lat. 39
23' 01" long. 16 20' 22"
Bacino lacustre di origine artificiale ottenuto  con  lo  sbarramento
del fiume Mucone. Riceve le acque del torrente Cecita.
Il  monitoraggio  effettuato mostra per i parametri chimici valori in
conformita' con i valori guida e imperativi per  salmonidi.  Presenza
di metalli pesanti anche se nei livelli consentiti.
Il lago e' classificato come salmonicolo.
Misure di tutela
Controllo  e  monitoraggio  dei  metalli  previsti dal d.lvo 130/92 e
censimento eventuali scarichi da insediamenti civili  e  turistici  e
conseguente loro intercettazione e/o collettamento.
Rispetto  della  disciplina  sul  divieto  degli  scarichi nei laghi,
stabilita dalla Legge Regionale della  Calabria  del  3/10/97  n.  10
pubblicata sulla GU del 31/1/1998.
Lago Arvo
Scheda 1020: comune di Serra Pedrace lat. 39 14' 02" long. 16 29' 32"
Lago Tarsia
Scheda  1021: Localita' Lago Tarsia (Tarsia) lat. 39 36' 22" long. 16
16' 31"
Non classificabili per monitoraggio insufficiente
Norme di tutela
Per il loro valore naturalistico devono essere predisposti  programmi
di  monitoraggio periodico e misure di conservazione (individuazione,
intercettazione e collettamento scarichi  da  insediamenti  civili  e
turistici)  al  fine di preservare l'elevato valore naturalistico dei
corsi idrici e della qualita' delle acque in ottemperanza alle misure
di prevenzione e tutela previste dall'Ente Parco.
Rispetto della disciplina  sul  divieto  degli  scarichi  nei  laghi,
stabilita  dalla  Legge  Regionale  della  Calabria del 3/10/97 n. 10
pubblicata sulla GU del 31/1/1998.
Provincia di Crotone
Fiume Neto
Scheda 1022: da localita' Madonia Sacra (Spezzano della Sila) lat. 39
18' 01" long. 16 26' 37" a localita' Fallistro (Croce di Magara) lat.
39 19' 40" long. 16 29' 55"
Non classificabile per monitoraggio insufficiente
Misure di tutela
Predisposizione di programmi di monitoraggio periodico e di misure di
conservazione  (individuazione,   intercettazione   e   collettamento
scarichi da insediamento civile e turistico) al fine di permettere di
effettuare  una  classificazione  del  corso d'acqua secondo le norme
previste dal d.lvo 130/92.
Fiume Nica'
Scheda 1023: da localita' Nica' (Crucoli) lat. 39 24'  24"  long.  16
50' 34" a localita' Patia (Crucoli) lat. 39 26' 11" long. 16 57' 27"
Non classificabile per monitoraggio insufficiente.
Misure di tutela
Predisposizione di programmi di monitoraggio periodico e di misure di
conservazione   (individuazione,   intercettazione   e  collettamento
scarichi da insediamento civile e turistico) al fine di permettere di
permettere  di  effettuare  una  classificazione  del  corso  d'acqua
secondo le norme previste dal d.lvo 130/92.
Fiume Lipuda
Scheda  1024: da localita' Fermacolo=Vono=Barone (Umbriatico) lat. 39
20' 28" long. 16 54' 37" a localita'  Ilica=S.  Stefano  (Umbriatico)
lat. 39 20' 16" long. 17 00' 48"
Non classificabile per monitoraggio insufficiente.
Misure di tutela
Predisposizione di programmi di monitoraggio periodico e di misure di
conservazione   (individuazione,   intercettazione   e  collettamento
scarichi da insediamento civile e turistico) al fine di permettere di
effettuare una classificazione del corso  d'acqua  secondo  le  norme
previste dal d.lvo 130/92.
Fiume Tacina
Scheda  1025:  da localita' Tacina (Taverna) lat. 39 08' 10" long. 16
33' 13" a localita' Bacino Miglierite (Pertilia Policastro)  lat.  39
09' 03" long. 16 43' 49"
Il  tratto designato si trova in parte nel territorio ricadente nella
provincia di Catanzaro, e in parte in quella di  Crotone.  Il  tratto
monitorato e' quello ricadente nel territorio di Catanzaro.
Il  fiume  Mesima nel tratto monitorato ricade nel Parco Nazionale di
Calabria. Il monitoraggio effettuato mostra per i  parametri  chimici
valori in conformita' con i valori guida e imperativi per salmonidi.
Il fiume e' classificato come salmonicolo.
Misure di tutela
Mantenimento delle misure attuali previste dall'ente parco.
Fiume Crocchio
Scheda  1026:  da localita' Tirivolo (Zagarise) lat. 39 05' 33" long.
16 37' 49" a localita' Centrali ENEL (Sersale) lat. 39 01' 16"  long.
16 43' 50"
Fiume  di  notevole  portata,  il  tratto designato va dalle sorgenti
situate a quota 1600 metri fino alla centrale  dell'ENEL  di  Sersale
posta  a 950 metri di altitudine. Il punto di monitoraggio e' situato
nel punto  finale  del  tratto  designato  per  i  parametri  chimici
mostrano  valori  in  conformita' con i valori guida e imperativi per
salmonidi.
Il tratto designato e' classificato come salmonicolo.
Misure di tutela
Mantenimento dei piani di monitoraggio e delle misure  di  tutela  di
attuazione.
Provincia di Catanzaro
Fiume Alli
Scheda 1027: da localita' Bastarda (Taverna) lat. 39 05' 32" long. 16
31'  17" a localita' Ponte di Alli (Taverna) lat. 39 01' 32" long. 16
33' 45"
Emissario del lago Passante, il tratto designato si trova all'interno
del Parco Nazionale di Calabria, sulle pendici della Sila Piccola. Il
monitoraggio  e'  stato  effettuato  nel  punto  finale  del   tratto
designato,  in  quanto  nella  prima  parte  il fiume Alli attraversa
territori che presentano bassa antropizzazione in quanto  situato  in
localita'  praticamente  inaccessibile.  Il monitoraggio mostra per i
parametri  chimici  valori  in  conformita'  con  i  valori  guida  e
imperativi per salmonidi.
Per  l'elevato  valore  naturalistico  e  in  risultanza dei dati del
monitoraggio, il tratto designato e' classificato come salmonicolo
Misure di tutela
Devono essere predisposti programmi per il controllo  degli  scarichi
degli insediamenti civili e delle attivita' agricole e zootecniche, e
delle attivita' estrattive dei materiali inerti.
In  conformita'  alla  relazione  dell'amministrazione provinciale di
Catanzaro, si confermano le proposte di  monitoraggio  idrogeologico,
difesa del suolo e sistemazione idrauliche avanzate.
Per  il  notevole valore naturalistico devono essere previste inoltre
misure   di   conservazione   (individuazione,   intercettazione    e
collettamento scarichi da insediamenti civili e turistici) al fine di
preservare  l'elevato  valore  naturalistico del corso idrico e della
qualita' delle acque in ottemperanza alle  misure  di  prevenzione  e
tutela previste dall'ente parco.
Fiume Corace
Scheda  1028:  da localita' Meliridici (Sorso San Basile) lat. 39 07'
23" long.  16  26'  19"  a  localita'  Confluenza  torrente  Melitano
(Bianchi) lat. 38 57' 50" long. 16 32' 23"
Non  classificabile  in  quanto  non monitorato e comunque fortemente
compromesso a causa delle immissioni  di  scarichi  non  depurati  da
insediamenti civili.
Misure di tutela
Realizzazione  di  un  programma  di  monitoraggio ai sensi del d.lvo
130/92
Intercettazione e collettamento scarichi civili e realizzazione di un
sistema  di  depurazione  per  i   principali   insediamenti   civili
riguardanti il corso idrico.
Fiume Amato
Scheda  1029:  da  localita' Cilifetto (Soveria Mannelli) lat. 39 00'
28" long. 16 25' 57" a localita' Piano Scarpello  (Decollatura)  lat.
38 57' 11" long. 16 29' 20"
Il  monitoraggio effettuato mostra valori di ossigeno disciolto (1,8-
2,2) e ammoniaca totale (7,50-5,40-3,8)  incompatibili  con  la  vita
acquatica.
Il  tratto  di  fiume  e'  fortemente  inquinato per la insufficiente
depurazione degli scarichi degli  insediamenti  civili  a  causa  del
sottodimensionamento  degli  impianti  di  depurazione o del loro non
funzionamento ed in alcuni casi con scarichi urbani a cielo aperto.
Pertanto il corso d'acqua non e' classificabile.
Misure di tutela
Realizzazione di programma di monitoraggio ai sensi del d.lvo 130/92.
Intercettazione e collettamento degli scarichi civili,  realizzazione
e  completamento  di  un  sistema  di  depurazione  per  i principali
insediamenti civili interessati al corso idrico.
Fiume Ancinale
Scheda 1030: da localita' S. Maria (Serra S. Bruno) lat. 38  32'  53"
long.  16  18' 36" a localita' Ponte S. Stefano (Serra S. Bruno) lat.
38 33' 57" long. 16 19' 03"
Non classificabile per monitoraggio insufficiente
Misure di tutela
Predisposizione di programmi di monitoraggio periodico e di misure di
conservazione  (individuazione,   intercettazione   e   collettamento
scarichi da insediamento civile e turistico) al fine di permettere di
effettuare  una  classificazione  del  corso d'acqua secondo le norme
previste dal d.lvo 130/92.
Fiume Alaca:
Scheda 1031: da localita' Lacina Peschiera (Cardinale)  lat.  38  35'
35"  long.  16 25' 05" a localita' le Cascatelle (S. Sostene) lat. 38
37' 28" long. 16 29' 30"
Situato  nel  centro  del  Parco  delle  Serre  (Parco  Nazionale  di
Calabria).  L'elevato  stato  di naturalita' favorisce la presenza di
specie vegetali, boschi  di  castagni,  larici  e  faggi,  e  animali
selvatici,  ghiro,  barbagianni, volpe, faina, che trovano un habitat
favorevole a causa della bassa antropizzazione. All'altezza del punto
terminale del tratto designato, in localita' cascatelle  l'acqua  del
fiume  Alaca viene utilizzata per un allevamento di trote senza alcun
trattamento preventivo, a dimostrazione della  buona  qualita'  delle
acque.  A  circa  meta'  del  tratto  designato,  c'e' un impianto di
potabilizzazione dove la captazione e la deviazione per uso  potabile
fatta  in  maniera  eccessiva  puo'  compromettere il regime fluviale
(segnalazione  di  lega   ambiente).   Vengono   inoltre   denunciati
periodicamente  fenomeni di inquinamento con origine probabilmente in
vasche localizzate nel comune di S. Sostene.
Il  monitoraggio  e'  stato  effettuato  in  una stazione di prelievo
situata presso le sorgenti e dopo l'impianto di potabilizzazione,  ed
ha  evidenziato  per  i parametri chimici valori in conformita' con i
valori guida e imperativi per salmonidi.
In base all'elevato stato di naturalita'  del  corso  d'acqua  e  dei
risultati  del  monitoraggio,  il fiume Alaca viene classificato come
Salmonicolo.
Misure di tutela
Controllo sulla captazione per uso potabile in modo da  garantire  il
minimo  deflusso  vitale  e  individuazione  delle cause inquinamenti
occasionali.
Mantenimento delle misure di tutela previste dall'Ente parco.
Fiume Assi
Scheda 1032: da localita' Bocca d'Assi (Brognaturo) lat. 38  33'  10"
long.  16 25' 10" a localita' Salella e Zamborella (Guardavalle) lat.
38 32' 31" long. 16 26' 00"
Il monitoraggio effettuato nel punto terminale del tratto  designato,
il  punto  iniziale  e'  localizzato presso le sorgenti, mostra per i
parametri  chimici  valori  in  conformita'  con  i  valori  guida  e
imperativi per salmonidi. Il punto di monitoraggio e' situato a monte
di  un  impianto  di  potabilizzazione, e gravitano sul corso d'acqua
designato, gli scarichi di un impianto di lavorazione inerti.
Il corso d'acqua e' classificato come salmonicolo.
Misure di tutela
Prosecuzione  delle  attuali  misure  di  tutela   e   programmi   di
monitoraggio.  Controllo  a valle dell'impianto di lavorazione inerti
ed intercettazione e depurazione eventuali scarichi.
Fiume Simeri
Scheda 1033: da localita' Mazzaforte (Simeri Crichi) lat. 39 07'  53"
long.  16  32'  24" a localita' S. Pietro Magisano (Magisano) lat. 39
01' 02" long. 16 37' 06".
Segna il confine sud-ovest tra il parco Nazionale di  Calabria  e  le
riserve naturali biogenetiche di Coturelle e Villaggio Mancuso.
Il   monitoraggio   effettuato   nelle  stazioni  di  prelievo  posta
all'inizio e alla fine del tratto designato, mostrano per i parametri
chimici valori in conformita' con i valori  guida  e  imperativi  per
salmonidi.
I  valori  assoluti  dei parametri chimici non evidenziano differenze
significative tra il punto iniziale del tratto designato posto presso
le sorgenti e il punto  finale  posto  a  venti  Km.  piu'  a  valle,
evidenziando  un buono stato di qualita' delle acque causate da basse
pressioni ambientali  e  buona  capacita'  autodepurativa  del  corso
d'acqua.
Il corso d'acqua e' classificato come salmonicolo.
Misure di tutela
Mantenimento  delle  misure di tutela previste dalla legge istitutiva
del parco di Calabria.
Lago Ampollino
Scheda 1034: Comune di Cotronei lat. 39 11' 57" long. 16 34' 38"
Il lago Ampollino e' un bacino artificiale situato in parte del Parco
Nazionale di Calabria sulla Sila e il suo bacino  e'  suddiviso  come
competenze  amministrative  tra  le provincie di Cosenza, Catanzaro e
Crotone. Nel tratto del lago ricadente  nella  provincia  di  Crotone
esiste  un  invaso  ENEL. Nella provincia di Cosenza ricade il tratto
maggiore del lago.
Potenzialmente di notevole interesse naturalistico ma attualmente non
classificabile per mancata  effettuazione  del  monitoraggio  per  la
suddetta situazione amministrativa e conseguente frammentazione delle
competenze.
Misure di tutela
Per   l'elevato   valore   naturalistico  devono  essere  predisposti
programmi di monitoraggio periodico  e  di  misure  di  conservazione
(individuazione,   intercettazione   e   collettamento   scarichi  da
insediamento civile e turistico) al fine  di  preservarne  il  valore
naturalistico del lago e la qualita' delle acque in ottemperanza alle
misure di prevenzione e tutela previste dall'ente parco.
Rispetto  della  disciplina  sul  divieto  degli  scarichi nei laghi,
stabilita dalla Legge Regionale della  Calabria  del  3/10/97  n.  10
pubblicata sulla GU del 31/1/1998.
In  particolare  dovranno  essere effettuati controlli degli scarichi
eventuali da insediamenti turistici.
Per la prevalente localizzazione del lago in provincia di Cosenza,  i
programmi  di  monitoraggio  dovranno  essere  concordati  dalla  tre
amministrazioni provinciali e la  loro  esecuzione  coordinata  dalla
provincia di Cosenza.
Lago Passante
Scheda  1035: Comune di Sorbo San Basile lat. 39 06' 41" long. 16 30'
39"
Situato nel Parco Nazionale di Calabria. Dal lago Passante  si  forma
il  fiume  Alli  che  alimenta un impianto di potabilizzazione. Sulle
sponde del lago e' localizzato un villaggio  turistico.  Il  lago  e'
situato in zona a bassa antropizzazione.
Potenzialmente  di  notevole  interesse naturalistico, ma attualmente
non classificabile per mancata effettuazione del monitoraggio.
Misure di tutela
Per  l'elevato  valore  naturalistico   devono   essere   predisposti
programmi  di  monitoraggio  periodico  e  di misure di conservazione
(individuazione,  intercettazione   e   collettamento   scarichi   da
insediamento  civile  e  turistico)  al fine di preservarne il valore
naturalistico del lago e la qualita' delle acque in ottemperanza alle
misure di prevenzione e tutela previste dall'ente parco.
Rispetto della disciplina  sul  divieto  degli  scarichi  nei  laghi,
stabilita  dalla  Legge  Regionale  della  Calabria del 3/10/97 n. 10
pubblicata sulla GU del 31/1/1998.
In  modo  particolare  dovranno  essere  effettuati  controlli  degli
scarichi degli insediamenti turistici.
Provincia di Vivo Valenzia
Fiume Mesima
Scheda  1036:  da  localita'  Montecucco (Vallelonga) lat. 38 38' 26"
long. 16 19' 26" a localita' Paravaci (Vallelonga) lat.  38  38'  58"
long. 16 14' 39"
La  designazione  riguarda  un  tratto  lungo  8  Km. Il monitoraggio
effettuato, mostra per i parametri chimici valori in conformita'  per
i  valori guida e imperativi per salmonidi. L'indica IBE risulta di I
classe.
L'intero  fiume  e'  lungo  50  Km  e ha la sorgente in localita' "Il
Ceraso" circa a 800 m slm. e la foce nel Mar Tirreno  presso  Rosarno
(RC).  Compreso  nella  Comunita'  Montana dell'Alto-Mesina, il fiume
scende dalla zone delle Serre con il nome di Zimbelia  in  una  valle
stretta  ed  incassata;  sotto l'abitato di Vallelonga abbandonato il
cristallino entra in una  valle  relativamente  larga  circondata  da
colline; e' questo il cosiddetto "Graben del Mesima", fossa tettonica
riempita  da sedimenti pliocenici (argille-sabbie). Il fiume percorre
questo tratto fino alla sua uscita dalla provincia di Catanzaro circa
5 Km prima della confluenza con il Marepotamo. La flora vegetativa e'
costituita da querce  (Rovere,  Roverella)  Leccio,  Ulivi  Castagni,
Pioppi,  Salici,  Ontani,  Corbezzolo, Centisco, Alloro, Tifa, Canna.
Principali caratteri faunistici sono:  Gueppio,  Poiana,  Cornacchia,
Gazza, Passeriformi (Pettirosso, Cinciallegra, ecc).
L'attuale  destinazione  d'uso e' l'approvvigionamento idrico per uso
potabile ed irriguo. Le principali cause di degrado sono dovute  allo
scarico  di  acque  reflue  civili  dei  Comuni interessati di Arena,
Acquaro e Pizzoni, agli allevamenti  zootecnici,  agli  scarichi  dei
frantoi   oleari,   agli   scarichi   industriali  e  alle  attivita'
d'estrazione di inerti.
Il corso d'acqua e' classificato come salmonicolo.
Misure di tutela
Mantenimento dei piani di monitoraggio e delle misure  di  tutela  in
attuazione.
Lago Angitola
Scheda  1037:  Comuni  di Maierato lat. 38 43' 52" long. 16 15' 28" e
Monterosso lat. 38 45' 59" long. 16 13' 52"
Il parziale monitoraggio effettuato mostra per  i  parametri  chimici
valori   in   conformita'   con  i  valori  guida  e  imperativi  per
salmonicoli, (temp. superiore ai  valori  imperativi);  l'indice  IBE
rientra  tra  la  II  e  III  classe.  In  base  a  tali risultati si
classifica il corpo idrico come idoneo per i ciprinidi.
Il bacino dell'Angitola fa parte di  una  zona  umida  di  importanza
internazionale  secondo  la  convenzione internazionale di Ramser. Si
trova nella parte bassa della piana dell'Angitola, a tre km  dal  Mar
Tirreno  (Golfo  di S. Eufemia), Calabria centrale, ad una altitudine
di 44 metri slm. ed una estensione di 875 ha, di cui 196 del lago. Si
tratta  di  un  bacino  artificiale  realizzato  nel  1966,  con  uno
sbarramento  sul  fiume  Angitola,  che  riceve  anche le acque della
fiumara Reschia.
Da uno studio commissionato  dai  Consorzi  di  Bonifica  Riuniti  e'
emerso che nel bacino, utilizzato per uso irriguo, esiste un fenomeno
di   inquinamento   da  pesticidi  provenienti  dalle  zone  agricole
circostanti (agrumeti, oliveti, colture di leguminose  e  di  cereali
ecc.),  e  altri inquinamenti causati da scarichi dei frantoi oleari,
acque reflue dei centri  abitativi  dei  seguenti  comuni:  Serra  S.
Bruno,   Maierato,   Capistrano,   Monterosso  (sono  compresi  nella
Comunita' Montana di Fossa dal Lupo).
Circondato  da  basse  colline   (marne   bianche   o   zonate,   con
foraminiferi,  gneiss micacei e granatiferi), e' aperto verso il mare
in direzione ovest, dall'incisione dell'Angitola.
La vegetazione sulle colline circostanti  e'  costituita  da  essenze
tipiche  della  macchia mediterranea con netta prevalenza di Sughera;
presenti inoltre: Leccio, Corbezzolo, Erica, Mirto, Lentisco.
I  versanti  piu'  freschi  sono  occupati  da boschi di Carpitello e
Nocciolo con Pungitopo nel sottobosco. Sugli ambienti  piu'  aridi  o
degradati   attecchiscono   Olmo,   Ginestra,   Pino  d'aleppo,  Pino
marittimo, ecc. La  folta  vegetazione  ripariale  e'  costituita  da
Salice bianco, Ontano comune, pioppo nero, Cannuccia di palude, lisca
maggiore, Giaggiolo acquatico, ecc.
Il lago d'Angitola, nonostante la sua modesta estensione, rappresenta
l'ambiente   piu'  importante  della  Calabria  dal  punto  di  vista
ornitologico. Le specie classificate  superano  il  centinaio  mentre
6.000  sono  gli  uccelli  acquatici svernanti censiti; e' sede in un
Oasi si  protezione  faunistica  del  WWF.  I  comuni  suddetti  sono
compresi nella Comunita' Montana di Fossa di Lupo.
Il lago Angitola e' classificato come ciprinicolo.
Misure di tutela:
Il   fiume  Angitola  che  alimenta  il  bacino  artificiale  risulta
classificato con un indice IBE di I classe,  mentre  il  monitoraggio
del lago classifica IBE tra la II - III classe, ovvero ambiente quasi
inquinato.
Pertanto,  visto  che  e'  localizzato in "zona umida" - Ramsar, e in
particolare  che  esistono  fattori  di  possibile  inquinamento   da
scarichi  centri  abitativi  e  attivita' agricole come risulta dalla
relazione del Ministero  dell'Ambiente,  i  provvedimenti  di  tutela
devono  riguardare anche il corso d'acqua Angitola che si immette nel
lago.
Si richiede il monitoraggio periodico con particolare riguardo sia ai
parametri previsti dal d.lvo 130/92 per conformita' sia ai  pesticidi
e la promozione delle misure relative alla buone politiche agricole.
Rispetto  della  disciplina  sul  divieto  degli  scarichi nei laghi,
stabilita dalla Legge Regionale della  Calabria  del  3/10/97  n.  10
pubblicata sulla GU del 31/1/1998.
Provincia di Reggio Calabria
Fiume Stilaro
Scheda  1038: da localita' Zona Ruggero (Ferdinandea) lat. 38 31' 45"
long. 16 22' 12" a localita' Centrale Idroelettrica (Bivongi) lat. 38
29' 10" long. 16 27' 47"
La designazione  riguarda  il  tratto  di  fiumara  compreso  tra  la
localita'  Vertice  11 della zona Ruggero e la centrale idroelettrica
del Comune di Bivongi (alt. slm. circa 200 m).  Il  tratto  di  fiume
attraversa  un  territorio  a bassa antropizzazione; sono individuate
case sparse. Non sono segnalate opere  di  sbarramento  o  captazione
acque.
Non classificabile per monitoraggio insufficiente.
Norme di tutela
Tutti  i copri idrici della Provincia di Reggio Calabria appartenenti
a zone di elevato valore naturalistico e designati ai sensi del d.lvo
130/92 come meritevoli di  protezione,  pur  essendo  tendenzialmente
corpi  idrici  di  classe  salmonicola  non possono essere allo stato
classificati per incompleta o parziale esecuzione  dei  programmi  di
monitoraggio.
Pertanto,   pur   non   necessitando   di   particolari   misure   di
miglioramento, per  il  loro  valore  naturalistico  dovranno  essere
previsti programmi di monitoraggio.
Fiume Allaro
Scheda  1039: da localita' Fulcra = Salincriti (Caulonia) lat. 38 25'
53" long. 16 21' 57" a localita' Calatria (Caulonia) lat. 38 25'  13"
long. 16 22' 37"
La  designazione  riguarda  un breve tratto di 2,7 Km compreso tra la
localita' Furca Salincriniti del Comune di Caulonia (alt. slm.  circa
300  m)  e la localita' Calatria dello stesso Comune (alt. slm. circa
200  m).  Il  tratto  di  fiume  attraversa  un  territorio  a  bassa
antropizzazione;  sono  individuate  case  sparse. Non sono segnalate
opere di sbarramento o captazione acque.
Non classificabile per monitoraggio insufficiente.
Norme di tutela
Tutti  i copri idrici della Provincia di Reggio Calabria appartenenti
a zone di elevato valore naturalistico e designati ai sensi del d.lvo
130/92 come meritevoli di  protezione,  pur  essendo  tendenzialmente
corpi  idrici  di  classe  salmonicola  non possono essere allo stato
classificati per incompleta o parziale esecuzione  dei  programmi  di
monitoraggio.
Pertanto,   pur   non   necessitando   di   particolare   misure   di
miglioramento, per  il  loro  valore  naturalistico  dovranno  essere
previsti programmi di monitoraggio.
Fiume Metramo
Scheda  1040:  da  localita'  C. da l'Acqua fredda (S. Pietro Garida)
lat. 38 29' 12" long. 16 14' 17" a localita' Diga Metramo  (Caulonia)
lat. 38 27' 33" long. 16 07' 33"
La  designazione,  stabilita dalla Regione Calabria per la protezione
di questo corso d'acqua, riguarda il tratto compreso tra la  contrada
l'Acqua  Fredda  (alt. slm. circa 1200 m) del Comune di San Pietro di
Carida' e la diga sul Metrano del Comune di Galatro (alt. slm.  circa
200  m).  Il  tratto  di  fiume  attraversa  un  territorio  a  bassa
antropizzazione, nel  primo  tratto  del  fiume  non  sono  segnalati
edifici,   scarichi   o   discariche,   mentre  successivamente  sono
individuate case sparse. Il tratto  interessato  alla  protezione  in
base al d.lvo 130/92 termina in corrispondenza della diga di Galatro.
Non sono segnalate altre opere di sbarramento o captazione acque.
Non classificabile per monitoraggio insufficiente.
Norme di tutela
Tutti  i copri idrici della Provincia di Reggio Calabria appartenenti
a zone di elevato valore naturalistico e designati ai sensi del d.lvo
130/92 come meritevoli di  protezione,  pur  essendo  tendenzialmente
corpi  idrici  di  classe  salmonicola  non possono essere allo stato
classificati per incompleta o parziale esecuzione  dei  programmi  di
monitoraggio.
Pertanto,   pur   non   necessitando   di   particolare   misure   di
miglioramento, per  il  loro  valore  naturalistico  dovranno  essere
previsti programmi di monitoraggio.
Fiume Ferraina
Scheda  1041: da localita' Pantano di Montalto (San Luca) lat. 38 09'
14" long. 15 54' 52" a localita' Butramo (San Luca) lat. 38  07'  15"
long. 16 03' 38"
La  designazione,  stabilita dalla Regione Calabria per la protezione
di questo corso d'acqua, riguarda il tratto compreso tra la localita'
Pantano di Montalto (alt. slm. circa 1600 m) del Comune di San Luca e
la localita' Butramo dello stesso comune.
Il tratto di fiume attraversa un territorio di difficile  accesso  ad
antropizzazione  nulla,  in  tale  zona  non  sono segnalati edifici,
scarichi o discariche. Non sono segnalate altre opere di  sbarramento
o  captazione acque. Il tratto designato del torrente Ferraina ricade
all'interno   dell'area   di   competenza   del    Parco    Nazionale
dell'Aspromonte   e   in   questa   localita'  forma  le  cascate  di
Forgiarelle, nascoste in una grande nicchia naturale e costituite  da
un  primo  salto  d'acqua  di  circa quindici metri che finisce in un
laghetto a cui fa seguito un secondo salto.
Non classificabile per monitoraggio insufficiente.
Norme di tutela
Tutti  i copri idrici della Provincia di Reggio Calabria appartenenti
a zone di elevato valore naturalistico e designati ai sensi del d.lvo
130/92 come meritevoli di  protezione,  pur  essendo  tendenzialmente
corpi  idrici  di  classe  salmonicola  non possono essere allo stato
classificati per incompleta o parziale esecuzione  dei  programmi  di
monitoraggio.
Pertanto,   pur   non   necessitando   di   particolare   misure   di
miglioramento, per  il  loro  valore  naturalistico  dovranno  essere
previsti programmi di monitoraggio.
Fiumara Bonamico
Scheda  1042:  da localita' Castania (Montalto) lat. 38 10' 59" long.
15 56' 33" a localita' Santuario di Polsi (S. Luca) lat. 38  09'  48"
long. 15 57' 36"
La  designazione  riguarda  un tratto tra la localita' Castania (alt.
slm. circa 1300 m) e il santuario di  Polsi  (alt.  slm.  circa  860)
della  lunghezza  di circa 3,300 Km. Il tratto di fiume attraversa un
territorio a scarsissima  antropizzazione;  in  tale  zona  non  sono
segnalati edifici, scarichi o discariche. Non sono segnalate opere di
sbarramento  o  captazione  di  acque.  Il  tratto ricade all'interno
dell'area di  competenza  del  Parco  nazionale  dell'Aspromonte.  La
fiumara  di  Bonamico,  a  valle della zona di designazione regionale
fino a S. Luca, si snoda attraverso un territorio incontaminato e  di
difficile accesso. Nel 1973 a causa di una frana di grosse dimensioni
il letto della fiumara e' stata ostruito provocando la formazione del
lago Costantino che presenta vita ittica.
Non classificabile per monitoraggio insufficiente.
Norme di tutela
Tutti  i corpi idrici della Provincia di Reggio Calabria appartenenti
a zone di elevato valore naturalistico e designati ai sensi del d.lvo
130/92 come meritevoli di  protezione,  pur  essendo  tendenzialmente
corpi  idrici  di  classe  salmonicola  non possono essere allo stato
classificati per incompleta o parziale esecuzione  dei  programmi  di
monitoraggio.
Pertanto,   pur   non   necessitando   di   particolari   misure   di
miglioramento, per  il  loro  valore  naturalistico  dovranno  essere
previsti programmi di monitoraggio.
Fiumara Menta
Scheda  1043:  da  localita'  Nardello secondo (Roccaforte del Greco)
lat. 38 09' 18" long. 15 52' 15" a localita'  Scilo  (Roccaforte  del
Greco)
La designazione riguarda il tratto compreso tra la localita' Nardello
(alt.  slm.  circa  1300  m)  del Comune di Roccaforte del Greco e la
localita' Scilo dello stesso Comune. Il tratto di fiume attraversa un
territorio a scarsa antropizzazione. Il  corso  della  fiumara  della
Menta  e'  sbarrato da una costruenda diga; il tratto designato della
fiumara di Bonamico ricade all'interno dell'area  di  competenza  del
Parco Nazionale dell'Aspromonte.
Non classificabile per monitoraggio insufficiente.
Norme di tutela
Tutti  i corpi idrici della Provincia di Reggio Calabria appartenenti
a zone di elevato valore naturalistico e designati ai sensi del d.lvo
130/92 come meritevoli di  protezione,  pur  essendo  tendenzialmente
corpi  idrici  di  classe  salmonicola  non possono essere allo stato
classificati  per  incompleta  o parziale esecuzione dei programmi di
monitoraggio.
Pertanto,   pur   non   necessitando   di   particolari   misure   di
miglioramento,  per  il  loro  valore  naturalistico  dovranno essere
previsti programmi di monitoraggio.
Fiumara La Verde
Scheda 1044: da localita' Aposcifo (Africo Vecchio) lat. 38  04'  49"
long. 15 59' 23" a localita' Ferraina (Samo) lat. 38 03' 30" long. 16
08' 48"
La  designazione  riguarda il tratto compreso tra il punto di origine
della fiumara localizzato alla confluenza della fiumara Aposcipo e il
torrente San Nicola  (alt.  slm.  circa  300  m),  Comune  di  Africi
Vecchio,  e la localita' Ferraina del Comune di Samo (alt. slm. circa
150  m).  Il  tratto   di   fiume   attraversa   un   territorio   ad
antropizzazione  nulla,  in  tale  zona  non  sono segnalati edifici,
scarichi o discariche. Non sono  segnalate  opere  di  sbarramento  o
captazione   d'acqua.   Il  tratto  della  fiumara  La  Verda  ricade
all'interno   dell'area   di   competenza   del    Parco    Nazionale
dell'Aspromonte.  Di  notevole  valore  paesaggistico e' il passaggio
della fiumara  La  Verde  attraverso  le  gole  create  da  emergenze
rocciose  dalle  pareti  verticali  e  dal colore marrone brunito che
fanno da contrasto al candore dell'alveo. Nel suo percorso  verso  il
mar Ionio la fiumara forma delle belle pozze contornate da oleandri e
tamerici.
Non classificabile per monitoraggio insufficiente.
Norme di tutela
Tutti  i corpi idrici della Provincia di Reggio Calabria appartenenti
a zone di elevato valore naturalistico e designati ai sensi del d.lvo
130/92 come meritevoli di  protezione,  pur  essendo  tendenzialmente
corpi  idrici  di  classe  salmonicola  non possono essere allo stato
classificati per incompleta o parziale esecuzione  dei  programmi  di
monitoraggio.
Pertanto,   pur   non   necessitando   di   particolari   misure   di
miglioramento, per  il  loro  valore  naturalistico  dovranno  essere
previsti programmi di monitoraggio.
Fiumara Amendolea
Scheda 1045: da localita' Montalto lat. 38 08' 38" long. 15 53' 39" a
localita' Ponte Rodi (Amendolea) lat. 38 03' 28" long. 15 54' 28"
La  designazione  di  questo corso riguarda il tratto compreso tra il
punto di origine situato a sud di Montalto 8 (alt. slm. 1600 m) e  la
localita'  ponte  Rodi  (alt.  slm.  circa 600 m). Il tratto di fiume
attraversa un territorio ad antropizzazione nulla, in tale  zona  non
sono  segnalati  edifici,  scarichi  o discariche. Non sono segnalate
opere di sbarramento o captazione d'acque. Il tratto designato  della
fiumara   ricade   all'interno  dell'area  di  competenza  del  Parco
Nazionale dell'Aspromonte. A poca distanza dal punto  confluenza  con
la  fiumara  Menta,  la fiumara Amendolea forma le suggestive cascate
Maesano  costituite  da  tre  salti  d'acqua,  in  questa   zona   la
vegetazione e' costituita da ginestri, ginestri nani, euforbie, menta
e origano selvatici. Per secoli, forse millenni, la fiumara Amendolea
ha  costituito  l'unica  via  di  comunicazione  tra la "marina" e la
"montagna".
Non classificabile per monitoraggio insufficiente.
Norme di tutela
Tutti  i corpi idrici della Provincia di Reggio Calabria appartenenti
a zone di elevato valore naturalistico e designati ai sensi del d.lvo
130/92 come meritevoli di  protezione,  pur  essendo  tendenzialmente
corpi  idrici  di  classe  salmonicola  non possono essere allo stato
classificati per incompleta o parziale esecuzione  dei  programmi  di
monitoraggio.
Pertanto,   pur   non   necessitando   di   particolari   misure   di
miglioramento, per  il  loro  valore  naturalistico  dovranno  essere
previsti programmi di monitoraggio.
Fiumara Tuccio
Scheda  1046:  da localita' Sauccio (Bagalandi) lat. 38 04' 11" long.
15 50' 14" a localita' Ponte Bagalandi (Bagalandi) lat.  38  00'  51"
long. 15 49' 00"
La  designazione  riguarda  il tratto della lunghezza di circa km 8,1
compreso tra il punto d'origine  situato  in  localita'  Sauccio  del
Comune  di Bagalandi (alt. slm. circa 1200 m) e la localita' Ponte di
Bagalandi dello stesso Comune.  Il  tratto  di  fiume  attraversa  un
territorio  a  bassa antropizzazione; in tale zona non sono segnalati
edifici,  scarichi  o  discariche.  Non  sono  segnalate   opere   di
sbarramento o captazione acque.
Non classificabile per monitoraggio insufficiente.
Norme di tutela
Tutti  i corpi idrici della Provincia di Reggio Calabria appartenenti
a zone di elevato valore naturalistico e designati ai sensi del d.lvo
130/92 come meritevoli di  protezione,  pur  essendo  tendenzialmente
corpi  idrici  di  classe  salmonicola  non possono essere allo stato
classificati per incompleta o parziale esecuzione  dei  programmi  di
monitoraggio.
Pertanto,   pur   non   necessitando   di   particolari   misure   di
miglioramento, per  il  loro  valore  naturalistico  dovranno  essere
previsti programmi di monitoraggio.
Fiumara S. Agata
Scheda  1047:  da localita' Monte Cendri = Lacco Monticella (Cardeto)
lat. 38 50' 38" long. 15 49' 20" a localita' Calvario (Cardeto)  lat.
38 05' 02" long. 15 46' 30"
La  designazione  riguarda  il tratto compreso tra il punto d'origine
situato a sud del monte Cendri nel comune di Cardeto (alt. slm. circa
1300 m) e la localita' Calvario (alt. slm. circa 600 m) dello  stesso
Comune.  Il  tratto  di  fiume  attraversa un territorio antropizzato
(Ambele, Chiumputo, case sparse, ecc.). Non sono segnalate  opere  di
sbarramento o captazione acque.
Non classificabile per monitoraggio insufficiente.
Norme di tutela
Tutti  i corpi idrici della Provincia di Reggio Calabria appartenenti
a zone di elevato valore naturalistico e designati ai sensi del d.lvo
130/92 come meritevoli di  protezione,  pur  essendo  tendenzialmente
corpi  idrici  di  classe  salmonicola  non possono essere allo stato
classificati per incompleta o parziale esecuzione  dei  programmi  di
monitoraggio.
Pertanto,   pur   non   necessitando   di   particolari   misure   di
miglioramento, per  il  loro  valore  naturalistico  dovranno  essere
previsti programmi di monitoraggio.
Fiumara Calopinace
Scheda  1048:  da  localita' Fuciru (Reggio Calabria) lat. 38 06' 46"
long. 15 47' 39" a localita' Terreti (Reggio Calabria)  lat.  38  06'
42" long. 15 43' 01"
La  designazione  regionale che riguarda il tratto della lunghezza di
9,07 km, e' compreso tra il  punto  d'origine  situato  in  localita'
Fuciru'  del  Comune  di Reggio Calabria (alt. slm. circa 600 m) e la
localita' Terreti (alt. slm. circa 300 m)  dello  stesso  Comune.  Il
tratto  di  fiume  attraversa un territorio di bassa antropizzazione.
Non sono segnalate opere di sbarramento o captazione acque.
Non classificabile per monitoraggio insufficiente.
Norme di tutela
Tutti i corpi idrici della Provincia di Reggio Calabria  appartenenti
a zone di elevato valore naturalistico e designati ai sensi del d.lvo
130/92  come  meritevoli  di  protezione, pur essendo tendenzialmente
corpi idrici di classe salmonicola  non  possono  essere  allo  stato
classificati  per  incompleta  o parziale esecuzione dei programmi di
monitoraggio.
Pertanto, pur non esercitando di particolari misure di miglioramento,
per il loro valore naturalistico dovranno essere  previsti  programmi
di monitoraggio.
Fiumara Gallico
Scheda  1049: da localita' Vallescura (S. Stefano in Aspromonte) lat.
38 09' 18" long. 15 51' 23"  a  localita'  Gambarie  (S.  Stefano  in
Aspromonte) lat. 38 09' 40" long. 15 50' 13"
La  designazione  regionale riguarda il breve tratto, della lunghezza
di circa 2 km, compreso tra il punto d'origine situato  in  localita'
Vallescura  del  Comune  Santo  Stefano d'Aspromonte (alt. slm. circa
1500 m) e la localita' Gambarie (alt. slm. circa 1500 m) dello stesso
Comune.  Il  tratto  di  fiume  attraversa  un  territorio  a  scarsa
antropizzazione;  non sono segnalati edifici, scarichi o discariche e
ricade   nel   territorio   di   competenza   del   parco   Nazionale
dell'Aspromonte. Non sono segnalate opere di sbarramento o captazione
acque.
Non classificabile per monitoraggio insufficiente.
Norme di tutela
Tutti  i corpi idrici della Provincia di Reggio Calabria appartenenti
a zone di elevato valore naturalistico e designati ai sensi del d.lvo
130/92 come meritevoli di  protezione,  pur  essendo  tendenzialmente
corpi  idrici  di  classe  salmonicola  non possono essere allo stato
classificati per incompleta o parziale esecuzione  dei  programmi  di
monitoraggio.
Pertanto,   pur   non   necessitando   di   particolari   misure   di
miglioramento, per  il  loro  valore  naturalistico  dovranno  essere
previsti programmi di monitoraggio.
Fiumara Catona
Scheda  1050:  da  localita' Telesi (Scilla) lat. 38 10' 30" long. 15
49' 28" a localita' S. Roberto lat. 38 12' 36" long. 15 44' 11"
La designazione riguarda il tratto della lunghezza di  circa  9,5  km
compreso  tra  il  punto  d'origine  situato  in localita' Telesi del
Comune di Scilla (alt. slm. circa 1000 m) e le adiacenze dell'abitato
del Comune di San Roberto (alt. slm. circa 300 m).
La   prima  parte  del  tratto  del  fiume  designato  attraversa  un
territorio  a  scarsa  antropizzazione,  successivamente   attraversa
l'abitato  di  Acquacalda.  Non sono segnalate opere di sbarramento o
captazione di acque.
Non classificabile per monitoraggio insufficiente.
Norme di tutela
Tutti i corpi idrici della Provincia di Reggio Calabria  appartenenti
a zone di elevato valore naturalistico e designati ai sensi del d.lvo
130/92  come  meritevoli  di  protezione, pur essendo tendenzialmente
corpi idrici di classe salmonicola  non  possono  essere  allo  stato
classificati  per  incompleta  o parziale esecuzione dei programmi di
monitoraggio.
Pertanto,   pur   non   necessitando   di   particolari   misure   di
miglioramento,  per  il  loro  valore  naturalistico  dovranno essere
previsti programmi di monitoraggio.
Fiume Sfalassa'
Scheda 1051: da localita' Covala (Bagnara Calabra) lat.  38  15'  32"
long.  15  48' 54" a localita' adiacenze abitato Bagnara Calabra lat.
38 16' 50" long. 15 48' 00"
La designazione riguarda il tratto della lunghezza di circa 4,15  km,
compreso  tra  il  punto  d'origine  situato  in localita' Covala del
Comune di Bagnara Calabra (alt. slm. circa 30 m). La prima parte  del
tratto   di   fiume  designato  attraversa  un  territorio  a  scarsa
antropizzazione,  successivamente  aumenta  la  pressione  ambientale
esercitata  da  attivita'  agricole  e produttive. Non sono segnalate
opere di sbarramento o captazione acque.
Non classificabile per monitoraggio insufficiente.
Norme di tutela
Tutti i corpi idrici della Provincia di Reggio Calabria  appartenenti
a zone di elevato valore naturalistico e designati ai sensi del d.lvo
130/92  come  meritevoli  di  protezione, pur essendo tendenzialmente
corpi idrici di classe salmonicola  non  possono  essere  allo  stato
classificati  per  incompleta  o parziale esecuzione dei programmi di
monitoraggio.
Pertanto,   pur   non   necessitando   di   particolari   misure   di
miglioramento,  per  il  loro  valore  naturalistico  dovranno essere
previsti programmi di monitoraggio.
La  Provincia  di  Reggio  Calabria,   in   collaborazione   con   il
Dipartimento  di Biologia dell'Universita' degli Studi di Trieste, ha
avviato una ricerca sulla fauna acquatica, sugli indicatori biologici
e sulla fauna ittica di alcuni corsi d'acqua  perenni  ricadenti  nel
territorio provinciale.
Il  programma  di  ricerca  ha  individuato,  in base ad alcuni studi
preliminari  che  hanno  preceduto  i  campionamenti,  i   principali
caratteri  delle  acque  esaminate.  Il  tratto  superiore  dei corsi
d'acqua, a  monte  dei  centri  abitati,  e'  caratterizzato  da  una
discreta  presenza  di  acqua  e  dalla totale assenza di fenomeni di
inquinamento, determinabili anche con una analisi eseguita sul  campo
su  campioni  di  macroinvertebrati  bentonici,  tanto  da permettere
l'individuazione di siti con un elevato pregio naturalistico.
A valle dei centri abitati le  condizioni  delle  fiumare  potrebbero
subire  delle  variazioni  della  qualita'  delle  acque  a  causa di
eventuali captazioni a scopo irriguo ed eventuali scarichi civili  ed
agricoli.
Nell'Aspromonte  il  terreno  e' costituito da formazioni intrusive e
metamorfiche paleozoiche e da  formazioni  argillose  arenacee  nelle
zone  collinari  adiacenti.  La  rimanente  parte  del  territorio e'
costituito da vallate e  rare  pianure  di  media  estensione  (Gioia
Tauro)  composte  da  alluvioni  recenti  e,  in  misura  minore,  da
complessi sabbiosi-argillosi. Il territorio della Provincia di Reggio
Calabria non annovera grandi fiumi in termini di portata e lunghezza,
mentre per il carattere accidentato dei rilievi, possiede  una  fitta
rete  di  bacini  idrografici  piccoli  e  medi.  Questi  bacini sono
caratterizzati da una forte ripidita' causata dai notevoli dislivelli
che i corsi d'acqua devono superare in breve spazio  e  da  un  breve
percorso,  data  la  scarsita' di terreni pianeggianti e la vicinanza
dei rilievi dalla costa.
Durante il corso degli ultimi  secoli  il  manto  boschivo  ad  opera
dell'antropizzazione  si  e'  assottigliato e le piogge non attenuate
dagli alberi e dalle radici, si sono riversate  repentinamente  verso
gli alvei fluviali causando piene e trasportando materiali litici che
hanno  invaso  i letti dei corsi d'acqua creando quei tipici paesaggi
che caratterizzano gli alvei delle fiumare. Inoltre a causa di quanto
detto si manifestano forti discrepanze delle portate fluviali tra  la
stagione  invernale e quella estiva in cui capita spesso che il letto
di molti corsi siano asciutti.
L'asprezza orografica comporta la quasi assenza di pescatori sportivi
e la scarsita' di inquinanti di tipo urbano ed industriale venendo in
questo modo a mancare gli stimoli opportuni per studi e ricerche.