Allegato Al Presidente della Repubblica Il consiglio comunale di Lascari (Palermo) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 31 ottobre 1997, registrato alla Corte dei conti in data 4 novembre 1997, per la durata di mesi dodici, ai sensi dell'art. 1 del decreto-legge 31 maggio 1991, n. 164, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 luglio 1991, n. 221, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata. Dalle risultanze degli interventi di risanamento effettuati emerge, come evidenziato dal prefetto di Palermo con relazione in data 3 settembre 1998, che la radicata situazione di illegalita', che ha permeato per lunghi anni la gestione politicoamministrativa del comune di Lascari ed il degrado ambientale e culturale, che caratterizza il territorio e lo stesso tessuto sociale del paese, sono di ostacolo all'azione di recupero dell'amministrazione della cosa pubblica ai criteri di legalita' e di buon andamento, assolutamente disattesi dal disciolto consiglio comunale. In considerazione delle difficolta' che caratterizzano il descritto contesto, l'opera di risanamento avviata dalla commissione straordinaria necessita di un maggior lasso di tempo per venire a maturazione. Assume particolare rilievo la circostanza che alcuni settori dello stesso apparato burocratico dell'ente, talvolta con comportamenti dilatori ed ostruzionistici, abbiano opposto una certa resistenza al ripristino della legalita'. Proprio per corrispondere alle legittime aspettative della comunita' locale, segnatamente nel settore delle opere pubbliche e dell'edilizia privata, si e' resa necessaria la nomina, quali consulenti di fiducia, di tecnici di altri comuni con il compito di seguire da vicino l'attivita' dell'ufficio tecnico dell'ente. In tale contesto appare di tutta evidenza la necessita' che sia l'organo straordinario a portare a compimento la rideterminazione, gia' avviata, della nuova pianta organica e delle procedure concorsuali per l'assunzione di personale, a garanzia del rispetto dei principi di trasparenza e legalita'. Anche in campo urbanistico, pur essendo stati avviati interventi di primaria importanza per la cittadinanza nel settore dell'edilizia scolastica, nella rete fognaria e nella raccolta dei rifiuti, tesi ad elaborare le direttive per un riordino urbanistico rispondente alle reali esigenze territoriali, e' necessario che la commissione definisca la procedura di rielaborazione del piano regolatore generale. Al fine di arginare il fenomeno diffuso della tossicodipendenza, la commissione, dopo aver conferito apposito incarico ad un sociologo, ha recentemente approvato un progetto volto anche al recupero dei soggetti tossicodipendenti. Particolare rilievo assume, altresi', la vicenda relativa alla gestione di una cava di proprieta' comunale, la cui attivita' estrattiva venne concessa all'amministrazione comunale protempore ad una societa' a fronte di un canone assolutamente irrisorio e senza la previsione di un adeguamento automatico dello stesso, con evidenti danni economici all'erario del comune. Peraltro, essendo in corso indagini a carico dei componenti della predetta societa' in quanto indiziati mafiosi, potrebbe verificarsi l'opportunita' di rescindere il contratto. Il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica ha espresso parere favorevole alla proroga della gestione commissariale al fine di consentire l'approvazione dei nuovi strumenti urbanistici e di assicurare le condizioni affinche' la comunita' di Lascari possa esprimere, attraverso gli organi rappresentativi, la propria libera determinazione ed il programma di rinnovamento al di fuori di possibili condizionamenti da parte delle organizzazioni criminali ancora presenti sul territorio. Invero, accertamenti ancora in corso, che coinvolgono personaggi direttamente o indirettamente interessati alla passata amministrazione comunale, evidenziano che, attualmente, la situazione ambientale del comune di Lascari non e' molto dissimile da quella registrata al tempo dell'adozione del provvedimento di scioglimento. Per le suesposte considerazioni, si ritiene necessario un ulteriore intervento dello Stato per assicurare il buon andamento della amministrazione di Lascari ed il regolare funzionamento dei servizi ad essa affidati, mediante l'applicazione dell'istituto della proroga della gestione commissariale, finalizzata a garantire la rispondenza dell'azione amministrativa alle esigenze della collettivita' e la fattiva tutela degli interessi primari, nonche' a consentire l'effettuazione di nuove elezioni libere da ogni condizionamento malavitoso. La valutazione della situazione in concreto riscontrata in relazione alla persistenza dell'influenza criminale, il cui insediamento appare consolidato, rende necessario che il periodo della gestione commissariale sia protratto di ulteriori dodici mesi. Ritenuto, pertanto, che - alla stregua della relazione del prefetto di Palermo, che si intende qui integralmente richiamata - ricorrano le condizioni per l'applicazione dell'art. 2 del decreto-legge 20 dicembre 1993, n. 529, convertito, senza modificazioni, dalla legge 11 febbraio 1994, n. 108, si formula rituale proposta per la proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di Lascari (Palermo) per il periodo di dodici mesi. Roma, 24 settembre 1998 Il Ministro dell'interno: Napolitano