Allegato A PROGRAMMI DI INSEGNAMENTO DI STRUMENTO MUSICALE nei corsi di scuola media ad indirizzo musicale 1. Indicazioni generali. L'insegnamento strumentale costituisce integrazione interdisciplinare ed arricchimento dell'insegnamento obbligatorio dell'educazione musicale nel piu' ampio quadro delle finalita' della scuola media e del progetto complessivo di formazione della persona. Esso concorre, pertanto, alla piu' consapevole appropriazione del linguaggio musicale, di cui fornisce all'alunno preadolescente una piena conoscenza, integrando i suoi aspetti tecnicopratici con quelli teorici, lessicali, storici e culturali che insieme costituiscono la complessiva valenza dell'educazione musicale; orienta quindi le finalita' di quest'ultima anche in funzione di un piu' adeguato apporto alle specifiche finalita' dell'insegnamento strumentale stesso. La musica e la sua evoluzione linguistica hanno avuto, e continuano ad avere, nel loro divenire, frequenti momenti di incontro con le discipline letterarie, scientifiche e storiche. L'indirizzo musicale richiede quindi che l'ambito in cui si realizza offra un'adeguata condizione metodologica di interdisciplinarita': l'educazione musicale e la pratica strumentale vengono cosi' posti in costante rapporto con l'insieme dei campi del sapere. La musica viene in tal modo liberata da quell'aspetto di separatezza che l'ha spesso penalizzata e viene resa esplicita la dimensione sociale e culturale dell'evento musicale. Sviluppare l'insegnamento musicale significa fornire agli alunni, destinati a crescere in un mondo fortemente segnato dalla presenza della musica come veicolo di comunicazione, spesso soltanto subita, una maggiore capacita' di lettura attiva e critica del reale, una ulteriore possibilita' di conoscenza, espressione e coscienza, razionale ed emotiva, di se'. Obiettivo del corso triennale, quindi, una volta fornita una completa e consapevole alfabetizzazione musicale, e' porre alcuni traguardi essenziali che dovranno essere da tutti raggiunti. Il rispetto delle finalita' generali di carattere orientativo della scuola media non esclude la valorizzazione delle eccellenze. Adeguata attenzione viene riservata a quegli aspetti del far musica, come la pratica corale e strumentale di insieme, che pongono il preadolescente in relazione consapevole e fattiva con altri soggetti. L'autonomia scolastica potra' garantire ulteriori possibilita' di approfondimento e sviluppo anche nella prospettiva di rendere l'esperienza musicale funzionale o propedeutica alla prosecuzione degli studi, nonche' alla diffusione della cultura musicale nel territorio, in modo da rafforzare il ruolo della scuola come luogo di aggregazione e diffusione di saperi e competenze. 2. Orientamenti formativi. L'insegnamento strumentale conduce, attraverso l'integrazione con l'educazione musicale e l'apprendimento della notazione e delle strutture metriche e ritmiche, all'acquisizione di capacita' cognitive in ordine alle categorie musicali fondamentali (melodia, armonia, ritmo, timbro, dinamica, agogica) e alla loro traduzione operativa nella pratica strumentale, onde consentire agli alunni l'interiorizzazione di tratti significativi del linguaggio musicale a livello formale, sintattico e stilistico. I contenuti dell'educazione musicale, a loro volta, e in specie l'educazione dell'orecchio, l'osservazione e analisi dei fenomeni acustici, il riconoscimento degli attributi fisici del suono, la lettura dell'opera musicale intesa come ascolto guidato e ragionato, si modellano con il necessario contributo della pratica strumentale. L'insegnamento strumentale: promuove la formazione globale dell'individuo offrendo, attraverso un'esperienza musicale resa piu' completa dallo studio dello strumento, occasioni di maturazione logica, espressiva, comunicativa; integra il modello curricolare con percorsi disciplinari intesi a sviluppare, nei processi evolutivi dell'alunno, unitamente alla dimensione cognitiva, la dimensione praticooperativa, esteticoemotiva, improvvisativocompositiva; offre all'alunno, attraverso l'acquisizione di capacita' specifiche, ulteriori occasioni di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialita', una piu' avvertita coscienza di se' e del modo di rapportarsi al sociale; fornisce ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche per gli alunni in situazione di svantaggio. In particolare la produzione dell'evento musicale attraverso la pratica strumentale: comporta processi di organizzazione e formalizzazione della gestualita' in rapporto al sistema operativo dello strumento concorrendo allo sviluppo delle abilita' sensomotorie legate a schemi temporali precostituiti; da' all'alunno la possibilita' di accedere direttamente all'universo di simboli, significati e categorie fondanti il linguaggio musicale che i repertori strumentali portano con se'; consente di mettere in gioco la soggettivita', ponendo le basi per lo sviluppo di capacita' di valutazione criticoestetiche; permette l'accesso ad autonome elaborazioni del materiale sonoro (improvvisazione - composizione), sviluppando la dimensione creativa dell'alunno. L'essenziale aspetto performativo della pratica strumentale porta alla consapevolezza della dimensione intersoggettiva e pubblica dell'evento musicale stesso, fornendo un efficace contributo al senso di appartenenza sociale. 3. Obiettivi di apprendimento. Nel campo della formazione musicale l'insegnamento strumentale persegue un insieme di obiettivi generali all'interno dei quali si individua l'acquisizione di alcuni traguardi essenziali, quali: il dominio tecnico del proprio strumento al fine di produrre eventi musicali tratti da repertori della tradizione scritta e orale con consapevolezza interpretativa, sia nella restituzione dei processi formali sia nella capacita' di attribuzione di senso; la capacita' di produrre autonome elaborazioni di materiali sonori, pur all'interno di griglie predisposte; l'acquisizione di abilita' in ordine alla lettura ritmica e intonata e di conoscenze di base della teoria musicale; un primo livello di consapevolezza del rapporto tra organizzazione dell'attivita' sensomotoria legata al proprio strumento e formalizzazione dei propri stati emotivi; un primo livello di capacita' performative con tutto cio' che ne consegue in ordine alle possibilita' di controllo del proprio stato emotivo in funzione dell'efficacia della comunicazione. 4. Contenuti fondamentali. I contenuti delle singole specificita' strumentali che devono essere perseguiti sono: ricerca di un corretto assetto psicofisico: postura, percezione corporea, rilassamento, respirazione, equilibrio in situazioni dinamiche, coordinamento; autonoma decodificazione allo strumento dei vari aspetti delle notazioni musicali: ritmico, metrico, frastico, agogico, dinamico, timbrico, armonico; padronanza dello strumento sia attraverso la lettura sia attraverso l'imitazione e l'improvvisazione, sempre opportunamente guidata; lettura ed esecuzione del testo musicale che dia conto, a livello interpretativo, della comprensione e del riconoscimento dei suoi parametri costitutivi; acquisizione, da parte degli alunni, di un metodo di studio basato sull'individuazione dell'errore e della sua correzione; promozione della dimensione ludicomusicale attraverso la musica di insieme e la conseguente interazione di gruppo. La capacita' di lettura va rinforzata dalla "lettura a prima vista" e va esercitata non soltanto sulla notazione tradizionale ma anche su quelle che utilizzano altri codici, con particolare riferimento a quelli piu' consoni alle specificita' strumentali. Altri obiettivi di apprendimento e contenuti fondamentali sono specifici per i singoli strumenti per cui si rinvia alle successive indicazioni. 5. Competenze e criteri di valutazione. L'insegnamento strumentale concorre, attraverso una programmata integrazione tra le discipline musicali, alla costituzione della competenza musicale generale che si fonda su: il riconoscimento e la descrizione degli elementi fondamentali della sintassi musicale; il riconoscimento e la descrizione di generi musicali, forme elementari e semplici condotte compositive; la capacita' di collocare in ambito storicostilistico gli eventi musicali praticati; la produzione e/o la riproduzione di melodie attraverso il mezzo vocale con il supporto della lettura ritmica e intonata. Lo studio strumentale, a sua volta, si fonda su: capacita' di lettura allo strumento, intesa come capacita' di correlazione segno (con tutte le valenze semantiche che comporta nel linguaggio musicale) gesto - suono; uso e controllo dello strumento nella pratica individuale e collettiva, con particolare riferimento ai riflessi - determinati dal controllo della postura e dallo sviluppo sensomotorio - sull'acquisizione delle tecniche specifiche; capacita' di esecuzione e ascolto nella pratica individuale e collettiva, ossia livello di sviluppo dei processi di attribuzione di senso e delle capacita' organizzative dei materiali sonori; esecuzione, interpretazione ed eventuale elaborazione autonoma allo strumento del materiale sonoro, laddove anche l'interpretazione puo' essere intesa come livello di sviluppo delle capacita' creative. Fermi restando gli obiettivi e le indicazioni programmatiche definite per le singole specialita' strumentali, la verifica dei risultati del percorso didattico relativo all'insegnamento strumentale si basa sull'accertamento di una competenza intesa come dominio, ai livelli stabiliti, del sistema operativo del proprio strumento in funzione di una corretta produzione dell'evento musicale rispetto ai suoi parametri costitutivi: struttura frastica e metroritmica e struttura melodicoarmonica con le relative connotazioni agogicodinamiche. I processi di valutazione dovranno comunque ispirarsi ai criteri generali della valutazione formativa propria della scuola media. 6. Esemplificazioni metodologiche. Gli strumenti metodologici che seguono hanno un valore prevalentemente indicativo nel rispetto dell'autonomia di progettazione e programmazione delle singole scuole. Posto che: le diverse caratteristiche organologiche degli strumenti implicano una diversa progressione nell'acquisizione delle tecniche specifiche, con tempi differenziati nella possibilita' di accesso diretto alle categorie musicali indicate negli orientamenti formativi; in un triennio tali possibilita' sono oggettivamente limitate; nella fascia d'eta' della scuola media si avviano piu' strutturate capacita' di astrazione e problematizzazione; la pratica della musica d'insieme si pone come strumento metodologico privilegiato. Infatti l'evento musicale prodotto da un insieme ed opportunamente progettato sulla base di differenziate capacita' operativostrumentali, consente, da parte degli alunni, la partecipazione all'evento stesso, anche a prescindere dal livello di competenza strumentale raggiunto. L'accesso alle categorie fondanti il linguaggio musicale e al suo universo trova quindi un veicolo in una viva e concreta esperienza che puo' essere piu' avanzata, sul piano musicale, di quanto non possa esserlo quella riferita alla sola pratica individuale. Particolare attenzione va data alla pratica vocale adeguatamente curata a livello del controllo della fonazione, sia come mezzo piu' immediato per la partecipazione all'evento musicale e per la sua produzione, sia come occasione per accedere alla conoscenza della notazione e della relativa teoria al fine di acquisire dominio nel campo della lettura intonata. La competenza ritmica, oltre ad essere assunta mediante il controllo dei procedimenti articolatorii propri dei vari strumenti, deve essere incrementata da una pratica fonogestuale individuale e collettiva sostenuta dalla capacita' di lettura. In tale prospettiva metodologica la pratica del solfeggio viene sciolta nella piu' generale pratica musicale. Anche l'ascolto va inteso come risorsa metodologica, tanto all'interno dell'insegnamento strumentale, quanto nella musica d'insieme. In particolare e' finalizzato a sviluppare capacita' di controllo ed adeguamento ai modelli teorici basati sui parametri fondamentali della musica rivelandosi mezzo indispensabile per la riproduzione orale e/o scritta di strutture musicali di varia complessita'. Esso deve inoltre tendere a sviluppare capacita' discriminative e comparative delle testimonianze musicali piu' significative, capacita' utili, nella pratica strumentale, alla riproduzione di modelli esecutivointerpretativi. Altra risorsa metodologicamente efficace puo' essere l'apporto delle tecnologie elettroniche e multimediali. L'adozione mirata e intellettualmente sorvegliata di strumenti messi a disposizione dalle moderne tecnologie puo' costituire un incentivo a sviluppare capacita' creativoelaborative senza che queste vengano vincolate al dominio tecnico di strumenti musicali che richiedono una avanzata capacita' di controllo. Gli strumenti metodologici suggeriti presuppongono una condizione generale di infra ed interdisciplinarita'. Da una parte infatti, l'apprendimento strumentale integrato con quello dell'educazione musicale e della teoria e lettura della musica configura un processo di apprendimento musicale unitario, dall'altra le articolazioni della dimensione cognitiva messe in gioco da questo processo attivano relazioni con altri apprendimenti del curricolo, realizzando la condizione per Iinterdisciplinarita'. 7.Strumenti musicali e indicazioni programmatiche. Il perseguimento degli obiettivi sotto indicati si articolera' sia in attivita' individuali sia in attivita' collettive (piccoli gruppi, musica d'insieme): le abilita' via via raggiunte andranno utilizzate sin dai livelli piu' elementari con finalita' espressive e comunicative, e consolidate attraverso l'integrazione di conoscenze acquisite nell'ambito della teoria musicale e della lettura ritmica e intonata. Tali conoscenze potranno essere assunte in percorsi temporali diversi da quelli necessari al raggiungimento degli obiettivi degli specifici insegnamenti strumentali. La successione degli obiettivi verra' stabilita dagli insegnanti in modo da determinare un percorso graduale che tenga conto delle caratteristiche e delle potenzialita' dei singoli alunni. I contenuti fondamentali dovranno essere selezionati tenendo conto dell'approccio agli stili e alle forme, e della distinzione dei linguaggi. Esercizi e studi finalizzati all'acquisizione di specifiche abilita' tecniche possono rientrare nel percorso metodologico e didattico di ciascun insegnante che terra' comunque conto delle innovazioni della didattica strumentale. Flauto: acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso il controllo e la consapevolezza dei processi inspiratorio ed espiratorio; acquisizione della tecnica di emissione nei tre registri e progressivo sviluppo di una buona sonorita', della capacita' di controllo del suono e di intonazione nelle diverse situazioni timbriche e dinamiche e nei cambi di registro; acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed espressivi e loro realizzazione; acquisizione del controllo della postura e della posizione della mano; conoscenza delle posizioni cromatiche dello strumento nei tre registri e acquisizione di una sicura tecnica "digitale" (precisione nella coordinazione dei movimenti e sviluppo del controllo delle diverse velocita'); controllo consapevole delle "articolazioni" (uso del legato e staccato, qualita' e velocita' dello staccato, utilizzo dei diversi tipi di staccato e delle combinazioni di staccato e legato); approccio all'esecuzione di abbellimenti (acciaccature e appoggiature, mordenti, gruppetti e trilli); esplorazione e capacita' di utilizzo delle diverse possibilita' timbriche dello strumento, anche in relazione ad alcune delle moderne tecniche compositive. Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d'insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficolta' tecnica adeguata al percorso compiuto. Il livello minimo di tecnica strumentale che l'allievo dovra' aver acquisito prevede i seguenti contenuti: principali figurazioni ritmiche in tempi semplici e composti; utilizzo dell'estensione di 2 ottave con passaggi diatonici e cromatici; staccato e legato; variazioni dinamiche e agogiche. Oboe: impostazione e rafforzamento del labbro in rapporto all'uso dell'ancia; acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso il controllo e la consapevolezza dei processi inspiratorio ed espiratorio; acquisizione della tecnica d'emissione: suoni fondamentali e controllo dell'intonazione; acquisizione del controllo della postura e della chiusura dei fori; acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed espressivi e loro realizzazione; conoscenza delle posizioni cromatiche nella completa estensione dello strumento; posizioni secondarie: fa seconda, fa a forcella, seconda posizione con la mano sinistra, tutte le posizioni compresi i trilli e le note acute; controllo consapevole delle articolazioni; acquisizione della tecnica del vibrato; conoscenza ed eventuale uso delle nuove tecniche strumentali: note multiple, ecc. Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d'insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficolta' tecnica adeguata al percorso compiuto. Il livello minimo di tecnica strumentale che l'allievo dovra' aver acquisito prevede i seguenti contenuti: principali figurazioni ritmiche in tempi semplici e composti; utilizzo dell'estensione di 2 ottave con passaggi diatonici e cromatici; staccato e legato; variazioni dinamiche e agogiche. Clarinetto: acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso il controllo e la consapevolezza dei processi inspiratorio ed espiratorio; acquisizione della tecnica di emissione dei suoni fondamentali e del passaggio agli armonici naturali. Controllo della intonazione; acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed espressivi e loro realizzazione; conoscenza delle posizioni cromatiche nella completa estensione dello strumento; esplorazione e capacita' di utilizzo delle diverse possibilita' timbriche dello strumento, anche in relazione ad alcune delle moderne tecniche compositive. Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d'insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficolta' tecnica adeguata al percorso compiuto. Il livello minimo di tecnica strumentale che l'allievo dovra' aver acquisito prevede i seguenti contenuti: principali figurazioni ritmiche in tempi semplici e composti; utilizzo di tutta l'estensione dello strumento con passaggi diatonici e cromatici; staccato e legato; variazioni dinamiche e agogiche. Saxofono: acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso il controllo e la consapevolezza dei processi inspiratorio ed espiratorio; acquisizione della tecnica di emissione dei suoni fondamentali e del passaggio agli armonici naturali. Controllo della intonazione; acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed espressivi e loro realizzazione; conoscenza delle posizioni cromatiche nella completa estensione dello strumento; esplorazione e capacita' di utilizzo delle diverse possibilita' timbriche dello strumento, anche in relazione ad alcune delle moderne tecniche compositive. Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d'insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficolta' tecnica adeguata al percorso compiuto. Il livello minimo di tecnica strumentale che l'allievo dovra' aver acquisito prevede i seguenti contenuti: principali figurazioni ritmiche in tempi semplici e composti; utilizzo di tutta l'estensione dello strumento con passaggi diatonici e cromatici; staccato e legato; variazioni dinamiche e agogiche. Fagotto: impostazione e rafforzamento del labbro in rapporto all'uso dell'ancia; acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso il controllo e la consapevolezza dei processi inspiratorio ed espiratorio; acquisizione della tecnica d'emissione: suoni fondamentali e controllo dell'intonazione; acquisizione del controllo della postura e della chiusura dei fori; acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed espressivi e loro realizzazione; conoscenza delle posizioni cromatiche nella completa estensione dello strumento; controllo consapevole delle articolazioni; acquisizione della tecnica del vibrato; conoscenza ed eventuale uso delle nuove tecniche strumentali. Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d'insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficolta' tecnica adeguata al percorso compiuto. Il livello minimo di tecnica strumentale che l'allievo dovra' aver acquisito prevede i seguenti contenuti: principali figurazioni ritmiche in tempi semplici e composti; utilizzo di tutta l'estensione con passaggi diatonici e cromatici; staccato e legato; variazioni dinamiche e agogiche. Corno: acquisizione di una adeguata impostazione strumentale con particolare riguardo alla naturale impostazione del bocchino sulle labbra; sviluppo della muscolatura labiale attraverso esercitazione di "buzzing" senza e con il bocchino; acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso il controllo e la consapevolezza dei processi inspiratorio ed espiratorio; acquisizione della tecnica di emissione: suoni naturali ed armonici e controllo dell'intonazione; acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed espressivi e loro realizzazione e interpretazione (crescendo, diminuendo, accelerando, legato, staccato); ampliamento dell'estensione attraverso lo sviluppo degli armonici sulle 7 posizioni; conoscenza ed eventuale uso delle nuove tecniche strumentali (frullato, glissato, sordine, suoni chiusi, suoni d'eco); conoscenza delle scale maggiori e minori fino a tre alterazioni; esecuzione di brani solistici e di insieme nelle tonalita' maggiori fino a tre alterazioni, esecuzioni di semplici brani a prima vista. Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d'insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficolta' tecnica adeguata al percorso compiuto. Il livello minimo di tecnica strumentale che l'allievo dovra' aver acquisito prevede i seguenti contenuti: utilizzo delle prime tre posizioni del corno in fa; principali figurazioni ritmiche in tempi semplici e composti; staccato e legato; variazioni dinamiche e agogiche. Tromba: acquisizione di una adeguata impostazione strumentale con particolare riguardo alla naturale impostazione del bocchino sulle labbra; sviluppo della muscolatura labiale attraverso esercitazione di "buzzing" senza e con il bocchino; acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso il controllo e la consapevolezza dei processi inspiratorio ed espiratorio; acquisizione della tecnica di emissione: suoni naturali ed armonici e controllo dell'intonazione; acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed espressivi e loro realizzazione e interpretazione (crescendo, diminuendo, staccato: vari tipi, legato, accelerando, rallentando, ecc...); ampliamento dell'estensione attraverso lo sviluppo degli armonici sulle 7 posizioni; conoscenza ed eventuale uso delle nuove tecniche strumentali: frullato, glissato e utilizzo delle sordine; conoscenza delle scale maggiori e minori fino a tre alterazioni; esecuzione di brani solistici e di insieme nelle tonalita' maggiori fino a tre alterazioni, esecuzioni di semplici brani a prima vista. Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d'insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficolta' tecnica adeguata al percorso compiuto. Il livello minimo di tecnica strumentale che l'allievo dovra' aver acquisito prevede i seguenti contenuti: principali figurazioni ritmiche in tempi semplici e composti; utilizzo di tutte le 7 posizioni e relativi armonici nell'ambito dell'estensione di 2 ottave; staccato e legato; variazioni dinamiche e agogiche. Chitarra: padronanza del tocco appoggiato e libero della mano destra e relative capacita' di variarne gli aspetti dinamici e timbrici; esecuzione d'arpeggi di vari tipi anche con posizioni accordali di mano sinistra; utilizzo e controllo delle note simultanee con e senza il pollice; conoscenza ed uso degli accordi nelle tonalita' piu' agevoli anche con l'inserimento del barree; conoscenza ed utilizzo consapevole delle posizioni dalla prima in avanti; uso consapevole della diteggiatura di entrambe le mani; esplorazione ed utilizzo delle possibilita' timbriche e dinamiche dello strumento (pizzicati, glissandi, armonici, percussioni, suoni legatistaccati, ecc...). Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d'insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficolta' tecnica adeguata al percorso compiuto. Il livello minimo che l'allievo dovra' aver acquisito prevede la capacita' di eseguire brani solistici nelle tonalita' piu' agevoli, almeno a due voci, anche con semplici cambi di posizioni, contenenti le principali figurazioni ritmiche. Arpa: conoscenza ed uso degli arpeggi nelle tonalita' piu' agevoli; conoscenza ed uso delle scale nelle tonalita' piu' agevoli; conoscenza ed uso degli accordi; preparazione delle ottave; esplorazione ed utilizzo delle possibilita' timbriche e dinamiche dello strumento (suoni smorzati e strisciati - suoni armonici); conoscenza ed uso del movimento dei pedali nelle tonalita' piu' agevoli. Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d'insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficolta' tecnica adeguata al percorso compiuto. Il livello minimo che l'allievo dovra' aver acquisito prevede la capacita' di eseguire brani solistici nelle tonalita' piu' agevoli, contenenti le principali figurazioni ritmiche. Pianoforte: tutte le abilita' pianistiche sotto elencate vanno intese come comprensive degli aspetti dinamici, timbrici e delle varie modalita' d'attacco del tasto e uso dei pedali: mano chiusa (dita su gradi congiunti): scale, abbellimenti, cinque note non consecutive, note ribattute, glissandi; mano aperta (dita su gradi disgiunti): arpeggi, passaggi per gradi disgiunti; bicordi e accordi: terze, seste, ottave, altri bicordi, accordi, clusters; salti: note singole, bicordi, ottave, accordi, clusters. Alla fine del triennio l'alunno dovra' saper leggere a prima vista musiche tratte dai primi metodi per pianoforte e dovra' saper eseguire con consapevolezza interpretativa almeno una composizione tratta dal repertorio solistico o d'insieme per ciascuna delle seguenti aree: danza (ad esempio: F. Schubert, Landler e Valzer; B. Bartok, For children, ecc.); pezzo di carattere (ad esempio: R. Schumann, Album per la gioventu'; S. Prokofiev, Music for children; una canzone o standard jazzistico con sigle realizzate dall'alunno, ecc.); forme polifoniche e formesonata (ad esempio: J.S. Bach, Preludi e fughette; F.J. Haydn, Divertimenti; L. van Beethoven, Sonatine, ecc.); variazioni (Variazioni facili di Mozart e di Beethoven, Variazioni facili di autori del '900, ecc.). PERCUSSIONI (tamburo, timpani, xilofono, vibrafono) Tamburo: primi rudiments al tamburo con impostazione tradizionale o moderna; precisione ritmica nell'esecuzione dei gruppi irregolari e nei cambi di tempo; controllo tecnico nelle varie dinamiche e controllo della qualita' sonora; facili letture a prima vista. Timpani: controllo della dinamica e della timbrica sui timpani (coppia centrale di 26 e 29 pollici); controllo dell'intonazione; tecnica del rullo nelle varie dinamiche e primi facili cambi di intonazione e di tempi; incroci e tecnica stoppaggio delle pelli; facili letture a prima vista. Xilofono: esecuzione delle scale maggiori o minori, arpeggi in tutte le tonalita'; tecnica del trillo; controllo delle dinamiche; studio di facili composizioni o trascrizioni tratte dal repertorio di altri strumenti di diverse epoche e stili; facili letture a prima vista. Vibrafono: tecnica delle quattro bacchette (burton grip oppure musser oppure stevens grip); scale maggiori e minori; divaricazioni bacchette (double sticking dampening); studio di facili composizioni tratte dal repertorio per chitarra o liuto; facili letture a prima vista anche a struttura polifonica. Alla fine del triennio gli alunni dovranno saper eseguire con consapevolezza interpretativa brani facili per ensemble di percussioni e piccole composizioni per setup o per strumento unico con o senza accompagnamento di un altro strumento. Il livello minimo di tecnica strumentale che l'alunno dovra' avere acquisito prevede i seguenti contenuti: impostazione su tutti gli strumenti e conoscenza delle varie tecniche; controllo dinamico; buona precisione ritmica e di intonazione. Violino: condotta dell'arco nelle sue diverse parti; controllo dell'arco volto ad ottenere differenti intensita'; controllo dell'arco volto ad ottenere differenze timbriche (piu' o meno vicino al ponticello o alla tastiera); padronanza dei principali colpi d'arco dei due ambiti: legato, staccato. Queste abilita' andranno perseguite e mantenute anche con difficolta' crescenti della mano sinistra curando la corretta coordinazione: conoscenza delle diverse applicazioni delle dita in prima posizione e controllo dell'intonazione; conoscenza delle diverse posizioni e controllo dell'intonazione; controllo dell'intonazione in successione dei suoni per gradi conglunti (scale) e non e con l'utilizzo di diverse applicazioni delle dita; controllo del movimento, della condotta dell'arco e dell'intonazione nei cambi di posizione; esplorazione e capacita' d'utilizzo delle possibilita' timbriche dello strumento (es. diversi tipi di pizzicato, glissando, suoni armonici ecc ...); controllo dell'arco e dell'intonazione nelle corde doppie e primi elementi di polifonia. Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d'insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficolta' tecnica adeguata al percorso compiuto. Il livello minimo di tecnica strumentale che l'allievo dovra' aver acquisito prevede i seguenti contenuti: principali figurazioni ritmiche in tempi semplici e composti; utilizzo della prima posizione con diverse applicazioni delle dita; legatura su una e piu' corde; staccato; variazioni dinamiche e agogiche. Violoncello: condotta dell'arco nelle sue diverse parti; controllo dell'arco volto ad ottenere differenti intensita'; controllo dell'arco volto ad ottenere differenze timbriche (piu' o meno vicino al ponticello o alla tastiera); padronanza dei principali colpi d'arco dei due ambiti: legato, staccato. Queste abilita' andranno perseguite e mantenute anche con difficolta' crescenti della mano sinistra curando la corretta coordinazione; conoscenza delle diverse applicazioni delle dita in una posizione e controllo dell'intonazione; conoscenza delle diverse posizioni e controllo dell'intonazione; controllo dell'intonazione in successione dei suoni per gradi congiunti (scale) e non e con l'utilizzo di diverse applicazioni delle dita; controllo del movimento, della condotta dell'arco e dell'intonazione nei cambi di posizione; esplorazione e capacita' d'utilizzo delle possibilita' timbriche dello strumento (es. diversi tipi di pizzicato, glissando, suoni armonici ...); controllo dell'arco e dell'intonazione nelle corde doppie e primi elementi di polifonia. Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d'insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficolta' tecnica adeguata al percorso compiuto. Il livello minimo di tecnica strumentale che l'allievo dovra' aver acquisito prevede i seguenti contenuti: principali figurazioni ritmiche in tempi semplici e composti; utilizzo della prima posizione con diverse applicazioni delle dita; legatura su una e piu' corde; staccato; variazioni dinamiche e agogiche. Fisarmonica: esplorazione delle caratteristiche tecniche e timbriche dello strumento; acquisizione consapevole delle funzioni della tastiera e dei bassi; acquisizione della tecnica strumentale di base e coordinamento delle mani, anche in rapporto alle diverse funzioni della tastiera e dei bassi; conoscenza e uso dei bassi cromatici; conoscenza delle scale maggiori e minori armoniche e melodiche, per moto retto a due ottave, fino a tre alterazioni, con mano sinistra a bassi standard; conoscenza delle scale cromatiche, uso delle note ribattute, dei glissandi, clusters, etc.; conoscenza ed uso dei segni dinamici, agogici ed espressivi di uso piu' comune e loro realizzazione sullo strumento; sviluppo della tecnica strumentale, anche in relazione alle moderne tecniche compositive. Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper leggere a prima vista musiche tratte dai primi metodi per fisarmonica e dovranno saper eseguire con consapevolezza interpretativa almeno una composizione tratta dal repertorio solistico o d'insieme per ciascuna delle seguenti aree: composizioni originali per fisarmonica; trascrizioni di facili brani tratti dal repertorio clavicembalistico; brani polifonici (ad es.: Pozzoli, Kunz, Piccoli canoni - Bartok, Microkosmos, etc); altre composizioni di genere diverso, con difficolta' tecnica adeguata agli studi compiuti.