(Allegato)
                                                             Allegato 
 
                   Al Presidente della Repubblica 
 
    Il consiglio comunale di San Giuseppe Vesuviano (Napoli) e' stato
sciolto con  decreto  del  Presidente  della  Repubblica  in  data  9
dicembre 2009, registrato alla Corte dei conti il 14  dicembre  2009,
per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art.  143  del  decreto
legislativo  18  agosto  2000,  n.  267,  essendo  stati  riscontrati
fenomeni  di  infiltrazione  e   condizionamento   da   parte   della
criminalita' organizzata. 
    Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente  e'
stata affidata ad una commissione straordinaria  con  l'obiettivo  di
ripristinare la legalita', avviando un ampio programma di  interventi
volti ad assicurare il rispetto dei principi di buon andamento  e  di
imparzialita'. 
    Tale programma e' stato tuttavia interrotto a pochi mesi dal  suo
avvio, atteso che a seguito della pronuncia emessa dal  TAR  Campania
con la quale e' stato annullato il provvedimento di scioglimento  del
consiglio comunale, in data 20  maggio  2010  si  e'  reinsediata  la
disciolta compagine amministrativa. Solo in data 19 gennaio  2011,  a
seguito della decisione del Consiglio di Stato n. 227 del 17  gennaio
2011, che ha riformato la sentenza di primo  grado  e  confermato  la
legittimita' del  provvedimento  di  scioglimento,  all'attivita'  di
risanamento e' stato dato nuovo impulso da  parte  della  commissione
straordinaria reinsediata. 
    Nell'approssimarsi  del  termine  di  scadenza   della   gestione
commissariale, il Prefetto di Napoli, con nota del 28  ottobre  2011,
ha  rappresentato  che  l'attivita'  posta  in   essere   dall'organo
commissariale, anche a  causa  della  menzionata  interruzione,  deve
essere proseguita e, affinche' il processo di risanamento finalizzato
alla riaffermazione dei principi di buon andamento e legalita'  possa
consolidarsi, e' necessario disporre una proroga della  durata  dello
scioglimento del consiglio comunale. 
    Tali considerazioni riguardano  principalmente  il  contrasto  al
fenomeno dell'abusivismo edilizio, mirato ad  intensificare  l'azione
di  controllo  sul  territorio  e  l'applicazione  delle  conseguenti
sanzioni anche mediante interventi di demolizione di opere abusive. 
    Particolare  significato  assume  la  vicenda  relativa  ad   una
costruzione abusiva realizzata da  un  soggetto  legato  alla  locale
criminalita' organizzata, la cui procedura di demolizione  era  stata
intrapresa dalla  commissione  straordinaria  nel  primo  periodo  di
gestione, con la richiesta di  assunzione  del  mutuo  con  la  Cassa
DD.PP. Il procedimento,  che  a  causa  del  reintegro  degli  organi
ordinari  ha  subito   una   battuta   d'arresto   per   il   mancato
perfezionamento degli atti necessari  all'assunzione  del  mutuo,  e'
stato nuovamente avviato dalla commissione  straordinaria  e  il  suo
completamento, oltre a costituire la riaffermazione del principio  di
legalita', varra' da monito contro futuri comportamenti malavitosi. 
    La stessa valenza avra' l'ottemperanza che dovra' essere  data  a
due pronunce emesse dal  competente  organo  giurisdizionale  con  le
quali e' stata disposta la demolizione di altrettante opere  abusive;
per una di esse e' stato raggiunto un accordo con  l'Ente  Parco  del
Vesuvio, sul cui territorio  insiste  l'abuso  edilizio,  che  si  e'
dichiarato  disponibile  a   finanziare   l'intervento,   anticipando
l'importo necessario. 
    Per quanto concerne le procedure di condono edilizio, e' in corso
di predisposizione una dettagliata verifica delle opere  abusive,  le
cui  risultanze  rappresentano  un  atto   indispensabile   sia   per
proseguire le attivita'  legate  al  condono  sia  per  conoscere  le
volumetrie  esistenti  e  quindi  avere  una  base  per   la   futura
programmazione  urbanistica,  che  valga  a   scoraggiare   ulteriori
ingerenze nel settore da parte degli ambienti malavitosi. 
    Per quanto attiene il  piano  regolatore  generale,  l'organo  di
gestione  commissariale  ha  eseguito,  a  fronte  di  un   reiterato
inadempimento  posto  in  essere  negli   anni   passati   da   parte
dell'amministrazione  comunale,  gli  adeguamenti   richiesti   dalla
normativa  regionale,  la  cui  mancanza  ha  impedito  una  corretta
gestione del territorio agevolando l'abusivismo edilizio e  lasciando
spazio ad infiltrazioni camorristiche.  Tali  adeguamenti,  approvati
con   delibera   commissariale,    devono    ora    essere    inviati
all'amministrazione  provinciale  di   Napoli   per   i   conseguenti
adempimenti. 
    Nell'ambito del settore delle opere pubbliche, e'  stata  avviata
una serie di verifiche tecnico-amministrative in ordine agli  appalti
di   opere,   lavori   pubblici   e   pubbliche   forniture,    oltre
all'affidamento in concessione di servizi pubblici locali, allo scopo
di garantire il rispetto della normativa di riferimento ed ostacolare
possibili,  future,  forme  di  anomale  ingerenze  da  parte   della
criminalita' organizzata. 
    L'attivita'  di  riorganizzazione  dell'ente  posta   in   essere
dall'organo straordinario  ha  interessato  anche  il  settore  delle
politiche sociali,  nel  quale  sono  state  rilevate  una  serie  di
criticita'  derivanti  da  condotte  di  mala  gestione  e   devianze
amministrative, collegate  anche  al  reiterato  ricorso  a  proroghe
contrattuali dei servizi ripetutamente affidati agli stessi soggetti.
Anche in tale settore,  nel  quale  sono  stati  disposti  interventi
sull'apparato burocratico, si richiede, ad  opera  della  commissione
straordinaria, l'adozione di misure volte a  prevenire  l'inserimento
di  ambienti  vicini  alla  criminalita'  organizzata,  in  un   area
caratterizzata da cospicui interessi economici. 
    Tenuto  conto   dell'esigenza   di   continuare   nell'opera   di
riqualificazione  dell'azione  amministrativa  del  comune   di   San
Giuseppe  Vesuviano,  al  fine  di  poter  concretizzare  tutti   gli
interventi strutturali intrapresi nel  campo  della  riqualificazione
del territorio,  delle  opere  pubbliche  e  dei  servizi,  si  rende
necessario che la commissione disponga di un maggior lasso  di  tempo
per completare le attivita' in corso. 
    Ritengo pertanto, che sulla base di tali elementi,  ricorrano  le
condizioni per l'applicazione  del  provvedimento  di  proroga  della
durata dello scioglimento del  consiglio  comunale  di  San  Giuseppe
Vesuviano (Napoli), per il periodo di sei mesi,  ai  sensi  dell'art.
143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. 
      Roma, 2 dicembre 2011 
 
                                Il Ministro dell'interno: Cancellieri