(Allegato 1)
                                                           Allegato 1 
 
          Raccordo Autostradale Campogalliano - Sassuolo di 
         collegamento tra la A 22 e la S.S. 467 Pedemontana 
 
 
 
Prescrizioni 
 
1)  Integrare  la  descrizione  dei   materiali   provenienti   dalla
demolizione delle opere esistenti,  indicandone  la  tipologia  e  le
quantita'. 
2) Completare la trattazione  dei  materiali  provenienti  da  scavo,
definendo un Piano  di  deposito  temporaneo.  Indicare,  inoltre  le
modalita' di conservazione della coltre vegetale. 
3) Stralciare dal progetto l'intera area di servizio che si'  estende
dalla progressiva 8+000 alla 9+000, sia la parte lato  fiume  Secchia
che la parte lato S.P. n.15. 
4) Predisporre un piano di circolazione dei mezzi d'opera in fase  di
costruzione, che abbia valenza contrattuale e che contenga i dettagli
operativi di tale attivita' in termini di: 
- percorsi impegnati ed eventuali alternative in caso di inagibilita'
temporanea dei percorsi programmati; 
- tipo di mezzi; 
- volume di traffico, velocita' di percorrenza,  calendario  e  orari
di' transito; 
- percorsi di attraversamento delle aree urbanizzate; 
- messa in evidenza, se del caso, delle misure di salvaguardia  degli
edifici sensibili. 
5) Approfondire, dal chilometro 5+500 al chilometro  8+300  l'analisi
relativa ai franchi tra il piano viario e la falda. 
6) Fornire il riscontro di un accordo con il comune  di  Sassuolo  in
relazione  alle  attivita'  di  ripristino  ambientale  previste   in
corrispondenza del Parco del fiume Secchia. 
7) Riportare nello studio sull'atmosfera i dati meteo alla  base  del
calcolo  previsionale,  al  fine  di  valutare  la  rispondenza   dei
risultati con le reali condizioni meteorologiche. 
8) Integrare il progetto di monitoraggio ambientale, trattando  tutte
le componenti ambientali secondo le  Linee  guida  predisposte  dalla
Commissione speciale VIA. 
9) Fornire i necessari dettagli progettuali per  lo  spostamento  dei
pozzi acquedottistici interferiti. 
10) In relazione alla prescrizione del progetto preliminare in cui si
indicava un importo non inferiore al 3% dell'importo  dei  lavori  da
destinare alle misure di compensazione, specificare i singoli importi
per tali misure, eliminando dalla descrizione  gli  importi  relativi
alle misure di mitigazione. 
11) Realizzare la schermatura antirumore integrata con  l'inserimento
paesaggistico, completa del  lato  est  dell'infrastruttura  e  dello
svincolo per Rubiera,  nel  tratto  indicativamente  compreso  tra  i
civici: strada nuova di Marzaglia n. 146 e strada Marzaglia n. 178/2,
per uno sviluppo lineare complessivo di circa 1400 m. 
12) Descrivere le misure atte a garantire la  funzionalita',  durante
la fase di realizzazione dell' opera, del Percorso natura  realizzato
lungo il fiume Secchia da Modena a Sassuolo. 
13) Specificare gli interventi di compensazione previsti  per  l'area
Casse di espansione del fiume Secchia. 
14) Fornire una  relazione  organica  in  cui  riportare  le  proprie
considerazioni relativamente  alle  raccomandazioni  riportate  nella
Delibera CIPE n. 20/2005. 
15) In considerazione  della  particolare  densita'  del  popolamento
antico documentato nelle aree prossime al tracciato autostradale, con
rinvenimenti databili dal neolitico all'eta' medievale, i  lavori  di
modifica dell'assetto attuale del terreno dovranno essere  realizzati
sotto  il  controllo  di  ditte  archeologiche   con   la   direzione
scientifica della Soprintendenza per i beni archeologici  dell'Emilia
Romagna - Bologna. 
16)  Dovra'   essere   comunicato,   con   congruo   anticipo,   alla
Soprintendenza archeologica dell'Emilia Romagna - Bologna, la data di
inizio dei lavori, al fine di poter controllare i medesimi  in  corso
d'opera. 
17) In considerazione  di  quanto  emerso  dalle  ulteriori  indagini
archeologiche condotte lungo il tracciato del  raccordo  autostradale
Campogalliano - Sassuolo, in particolare nell'area di attraversamento
della via Emilia, nel tratto interessato dalla  ricollocazione  della
linea FS tra Civitanova e Modena San Cataldo (progetto TAV  Milano  -
Bologna, lotto 4 sito 3 lotto  II),  dove  sono  emersi  i  resti  di
strutture di eta' romana riferibili verosimilmente  ad  un  complesso
santuariale che si sviluppa nell'area di pertinenza del  progetto  in
esame,  dovra'  essere  assicurata  l'estensione  dello   scavo   del
complesso monumentale archeologico di cui sopra, che si configura dal
punto di vista storico come  uno  dei  piu'  importanti  rinvenimenti
archeologici del modenese, e la sua contestuale valorizzazione  delle
strutture messe in luce. 
18) Dovranno essere messe in atto tutte le necessarie  accortezze  ai
fini  della  mitigazione  delle  opere,  in   particolare   nell'Oasi
naturalistica del Colombarone. 
19) Il tratto di  collegamento  tra  la  tangenziale  di  Modena,  lo
svincolo  con  lo  scalo  ferroviario  di  Marzaglia  (di   imminente
apertura) e la tangenziale di Rubiera,  fino  al  ponte  sul  Secchia
compreso,   sia   considerato   prioritario,   ferma   restando    la
realizzazione complessiva dell'opera. 
20) In fase di  progettazione  esecutiva  l'interconnessione  fra  la
A22/A1 e la bretella autostradale Campogalliano - Sassuolo  sia  resa
compatibile con il progetto in corso  di  redazione  da  parte  della
Societa' Autostrada del Brennero. 
21) Nell'ambito del progetto esecutivo vengano rispettati i requisiti
minimi richiesti dalle normative tecniche  vigenti,  con  particolare
riguardo al decreto ministeriale n. 6792 del 5 novembre 2001. 
22) Dovra' essere completata l'integrazione alle prescrizioni di  cui
al parere della Autorita' di bacino prot. n  5970/PU  del  22.10.2003
cosi come riportate nella deliberazione del CIPE n. 20 del 18.3.2005. 
23) Viste le condizioni di elevata criticita' idraulica e morfologica
del tratto a monte dello svincolo di Rubiera il PAI prevede che siano
programmati, anche attraverso le previsioni del PIAE della  Provincia
di Modena, interventi di riconnessione dell'area  golenale  al  corso
d'acqua da attuarsi tramite abbassamento del piano campagna golenale,
adeguamento dei muri spondali esistenti e  rinaturazione  delle  aree
stesse. Si prescrive pertanto che si prenda atto di tali previsioni e
che fin da subito nello sviluppo  della  progettazione  esecutiva  si
valuti la compatibilita' dell'opera  autostradale  con  tale  assetto
programmato. 
24) Lo svincolo di Rubiera  sia  posto  in  condizioni  di  sicurezza
rispetto ai fenomeni di esondazione e di infiltrazione,  prevedendone
le necessarie protezioni e, qualora sia ammessa  la  possibilita'  di
interessamento del piano viabile  dalle  acque  di  esondazione,  sia
predisposto  un  adeguato  sistema  di  monitoraggio  con  preventivo
immediato blocco della circolazione. 
25) Il viadotto "Rubiera" di attraversamento del fiume Secchia  abbia
un franco di 1 metro rispetto alle quote valutate  per  la  piena  di
riferimento nello Studio di  fattibilita',  il  cui  valore  massimo,
nell'intorno della sezione di attraversamento in viadotto e di 54.3 m
s.l.m.. 
26) Per il tratto a valle dello svincolo di Rubiera  tutte  le  opere
previste siano verificate, in conformita' a quanto disposto, dal  PAI
e PIAE, anche in riferimento alle condizioni di sicurezza  intrinseca
rispetto ai fenomeni  idraulici  ed  idrogeologici,  con  particolare
riguardo: 
- ai tratti in trincea collocati in aree di  potenziale  esondazione,
con verifica della tenuta idraulica, al fine di predisporre  adeguate
protezioni dalle esondazioni medesime, e sistema di monitoraggio  per
la tempestiva interruzione della circolazione in caso di allagamenti; 
-  alle  sollecitazione  sulle  pile  e  spalle   dei   viadotti   di
attraversamento del fiume Secchia e delle loro  fondazioni,  connesse
al transito della piena di riferimento; 
- siano definiti tutti gli interventi necessari ad evitare  l'aumento
del grado di rischio nel tratto a valle dello  svincolo  di  Rubiera,
prevedendo o l'aumento di trasparenza delle opere in progetto al fine
di eliminare l'incremento dei livelli di piena, o in  alternativa  la
riduzione di vulnerabilita' di tutti gli edifici e le  infrastrutture
interessate  dagli  aumentati  livelli  di  piena,   anche   mediante
adeguamento del sistema arginale esistente. 
27) Il ponte sul fiume Secchia  ricade  in  un  tratto  di  alveo  di
competenza AIPO. L'opera di attraversamento risulta ubicata circa 600
m a valle del manufatto di laminazione delle piene a protezione della
citta' di Modena. Considerato  che  eventuali  profili  di  rigurgito
generato  dal   restringimento   della   sezione   di   deflusso   in
corrispondenza del  ponte  in  oggetto,  potrebbero  interferire  con
l'efficienza degli  scarichi  di  fondo  della  diga,  dovra'  essere
approfondito lo studio del fenomeno anche attraverso la realizzazione
di un modello  fisico.  Riguardo  quest'ultimo  aspetto  il  soggetto
aggiudicatore si raccordera' con l'AIPO. 
28) Per eventuali sottopassi di altezza libera inferiore a 5 m, venga
osservato quanto disposto dal decreto ministeriale Lavori Pubblici  4
maggio 1990 (G.U. n. 24 del 29 gennaio 1991). 
29) L'interferenza dell'opera, segnalata nel tratto Parma  -  Ravenna
"DN6", nel Comune di Formigine (MO)  al  foglio  1  mappale  78,  con
l'oleodotto militare P.O.L. NATO e delle relative servitu'  prediali,
sia adeguato agli standard P.O.L. vigenti, secondo le indicazioni che
la societa' Anas S.p.a. dovra'  richiedere  direttamente  al  comando
P.O.L. sito in via Cremonese n. 35 Parma,  quale  Ente  consegnatario
dell'impianto. Inoltre, la problematica in questione, definita  sotto
l'aspetto  tecnico,  dovra'  essere   regolata   da   apposito   atto
amministrativo a tutela degli interessi dell'Amministrazione Difesa. 
30) In conformita' alla normativa vigente, i lavori  di  bonifica  da
ordigni bellici inesplosi (con particolare riferimento alle  fasi  di
ricerca, localizzazione e recupero)  dovranno  essere  realizzati  in
conformita' con il Capitolato BCM del Ministero della Difesa ed. 1984
e delle altre disposizioni in materia  avvalendosi,  ove  necessario,
dei competenti organi dell'Amministrazione Militare. 
31) Adeguare la progettazione statica alla normativa vigente. 
32) Le quote stradali delle rampe che insistono sullo scatolare della
via Emilia (SLD2) non possono superare il valore 44,90 m s.l.m.. Tale
necessita' deriva  dal  seguente  vincolo  progettuale:  ricoprimento
massimo sul sottovia suddetto pari a 2,0 m da estradosso soletta.  In
particolare,  inoltre,  la  rampa  piu'  prossima  all'imbocco,  lato
Modena,  insiste  all'interno  dei  muri   ad   U.   Compatibilizzare
l'interferenza, ad es. modificando la livelletta  di  progetto  o  il
tracciato della rampa. 
33) Per la progettazione esecutiva delle campate  di  scavalco  della
linea ferroviaria si faccia riferimento al "Manuale di  progettazione
ver. 06A - rev. A del 21/01/2006. in particolare occorrera' garantire
che le solette delle campate di scavalco FS  e  di  quelle  adiacenti
siano tali da contenere tutta la lunghezza di funzionamento "W" della
barriera di  sicurezza  adottata,  garantendo  nel  contempo  la  non
interferenza con il parapetto di bordo. 
34) Nel caso di deragliamento ferroviario puo' verificarsi il rischio
di collisione tra i veicoli deragliati e  le  strutture  adiacenti  a
ferrovia.  Verificare   pertanto   la   compatibilita'   del   franco
orizzontale tra asse binario ed ostacoli  eventualmente  presenti.  A
tal  riguardo  si  veda  la  normativa  FS  vigente,  in  particolare
l'istruzione FS-(ASA Servizi di Ingegneria) n. 44°- "Criteri generali
e prescrizioni  tecniche  per  la  progettazione  e  il  collaudo  di
cavalcavia e passerelle pedonali sovrastanti la sede ferroviaria". 
35) Integrare la progettazione con la verifica delle pile, a sostegno
delle campate di scavalco della linea  ferroviaria,  sottoposta  alle
azioni provenienti da un possibile deragliamento. A tal  riguardo  si
veda la normativa FS vigente. 
36) Sul Viadotto Ferrovia (VI03), in  quanto  sovrastante  una  linea
elettrificata, si richiede  di  provvedere  all'istallazione  di  una
adeguata protezione costituita da pannello cieco (H = 1 m) sormontato
dalla necessaria rete di protezione per  un'altezza  totale  pari  ad
almeno 2,60 m dal piano calpestio. Tale barriera  dovra'  svilupparsi
da pila P6 a pila P10, sia su carreggiata  nord  che  su  carreggiata
sud. 
37) Per quanto riguarda la messa a  terra  delle  campate  metalliche
sovrapassanti la  sede  ferroviaria,  dovranno  essere  collegate  al
circuito di ritorno se la distanza  tra  la  trave  e  le  condutture
(punto piu' alto della linea di contatto) e' inferiore ad 1 m. 
38) Sulle campate di scavalco della linea ferroviaria,  si  prevedano
appoggi di tipo "acciaio/teflon", cosi' come indicato da  "Istruzione
Tecnica n. 44 E per il calcolo, l'esecuzione, la posa  in  opera  dei
dispositivi di vincolo e dei coprigiunti negli  impalcati  ferroviari
(RFI/INIC/PO 002A). 
39) Regolamentare con apposita convenzione  gli  aspetti  tecnici  ed
economici relativi alla risoluzione delle interferenze con SNAM  RETE
GAS. 
 
Raccomandazione 
 
Verificare, nel corso della progettazione esecutiva, la  possibilita'
tecnico/economica  di  realizzare  una  galleria   sottopassante   il
torrente  Fossa,  nell'ottica  di  meglio  mantenere  la  continuita'
dell'oasi del Colombarone.