(Allegato) (parte 2)
  •   individuare   la   priorita'   degli   interventi    correttivi
infrastrutturali per prevenire ulteriori eventi incidentali; 
  • mantenere in costante osservazione lo stato  di  sicurezza  della
rete stradale. 
  L'analisi preventiva della  sicurezza  delle  strade  in  esercizio
permette di individuare le situazioni che necessitano  di  interventi
in  grado  di  migliorare  o  risolvere  un  eventuale  problema   di
sicurezza. 
  L'analisi dell'ispettore si concretizza in un rapporto  finale  nel
quale viene esplicitato se,  a  seguito  dell'ispezione,  non  emerga
alcuna criticita' e, in caso contrario, se devono essere  indicati  i
provvedimenti,  gestionali  o  infrastrutturali,  necessari  per   il
miglioramento delle caratteristiche di sicurezza del tratto  stradale
omogeneo esaminato. 
  I provvedimenti gestionali individuati a  seguito  di  un'ispezione
sono caratterizzati in genere da un basso costo  di  realizzazione  e
dalla possibilita' di essere attuati quasi immediatamente. 
  I provvedimenti infrastrutturali, necessitano di  valutazioni  piu'
approfondite in quanto presentano impegni economici piu' rilevanti  e
per essi l'ispettore potra' indicare anche diverse potenziali  misure
correttive, come riportato nel par.  4.2.4.3,  affinche'  l'OC  possa
adeguatamente  operare  una  scelta  in  funzione  della  valutazione
economica degli interventi di cui al par. 2.4.1.1. 
 
  4.2 Fasi della procedura di ispezione 
 
  4.2.1 Attuazione del programma delle ispezioni 
  Sulla base del programma adottato dall'OC, ed aggiornato  ogni  due
anni, si da' avvio alle ispezioni periodiche della rete stradale.  Il
programma,  organizzato  per  tratti  stradali  con   caratteristiche
omogenee dal punto di vista infrastrutturale e funzionale, e' attuato
a regime in base alla classificazione della sicurezza della rete, che
ne determina l'ordine di priorita'. 
  Poiche' ogni OC redige un programma unico di ispezioni  da  attuare
su  tutta  la  rete  di  propria  competenza,  composta   di   strade
appartenenti  a  diverse  tipologie,  l'ordine  di  priorita'   delle
ispezioni prescinde dal rango della strada, poiche' legato unicamente
alla classificazione della sicurezza espressa in termini  assoluti  e
non relativi per tipi di strada. 
  Il programma pertanto non e' basato sulla divisione in categorie  e
del loro rango ma deve essere inteso in modo unitario; di conseguenza
strade secondarie  potrebbero  essere  ispezionate  prima  di  strade
appartenenti  alla  rete   principale,   qualora   presentassero   un
potenziale di sicurezza piu' elevato rispetto alle seconde. 
  Gli elementi stradali da ispezionare, le cui peculiarita'  ai  fini
ispettivi sono riportate nella tabella seguente, sono: 
  • i tratti stradali omogenei, comprese le intersezioni e tutti  gli
altri punti singolari del tracciato; 
  •  i  singoli  siti  critici,  dove  si  e'  gia'  riscontrata  una
concentrazione  di  incidenti,  e  quelli   potenzialmente   critici,
ricadenti  comunque  in  tratti   omogenei   e   quindi   ispezionati
contestualmente ad essi; 
  • i cantieri stradali. 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
   Tabella 10: caratteristiche delle ispezioni diffuse e puntuali 
 
  Poiche'  i  cantieri  stradali  seguono  una  propria  e   autonoma
programmazione temporale, le relative ispezioni, descritte di seguito
al par. 4.4, non fanno parte del programma di ispezioni periodiche. 
 
  4.2.2 Individuazione degli ispettori 
 
  4.2.2.1 Tempi 
  L'OC dopo l'adozione del programma, predisposto secondo  i  criteri
individuati nel par. 2.3.1,  ai  fini  del  rispetto  dei  tempi  per
l'effettuazione delle ispezioni sulla totalita' della rete, stabilita
in due anni, in relazione alla disponibilita' delle  risorse  interne
ed  ai  tempi  per  l'eventuale  affidamento  ad  ispettori  esterni,
provvede all'individuazione degli ispettori che dovranno svolgere  le
ispezioni su un primo gruppo di tratti omogenei maggiormente critici. 
  Affinche' si possa completare l'intero programma nell'arco dei  due
anni previsti, in considerazione dei  tempi  medi  per  l'affidamento
dell'incarico, per lo svolgimento delle ispezioni e per la  redazione
dei relativi rapporti, l'individuazione degli ispettori deve avvenire
in funzione del numero degli ispettori interni ad ogni OC. 
  Pertanto il programma delle ispezioni, proprio  in  funzione  delle
risorse interne di ogni OC, deve essere suddiviso in gruppi di tratti
omogenei per valori degli indicatori di incidentalita'  contenuti  in
determinate soglie prefissate dall'OC, affinche'  quest'ultimo  possa
valutare la necessita' di avvalersi anche di ispettori esterni. 
 
  4.2.2.2 Modalita' 
  Per ogni tratto  omogeneo,  o  insieme  di  tratti  omogenei,  l'OC
individua  un  ispettore  singolo  o   piu'   ispettori   a   seconda
dell'onerosita', della complessita', e quindi dell'impegno di risorse
richiesto, sia in termini temporali, sia  in  termini  di  specifiche
competenze ed esperienze. 
  L'OC individua gli ispettori tra i soggetti inseriti nell'elenco di
cui all'art. 4, c.7 del D.Lgs. n. 35/11(7). 
  ---------- 
          (7) Fino all'entrata in operativita' del predetto elenco, 
          l'OC dovra' avvalersi dei soggetti individuati dall'art. 
          12, c.4 del D.Lgs. n. 35/11, cioe' "soggetti in possesso di 
          titolo di studio di cui all'articolo 9, comma 3, primo 
          periodo, iscritti da almeno dieci anni all'albo dell'ordine 
          degli ingegneri, nel settore dell'ingegneria civile e 
          ambientale, in possesso di esperienza di progettazione 
          stradale, analisi di incidentalita', ingegneria del 
          traffico o altre attivita' inerenti alla sicurezza 
          stradale,  documentata  dall'avvenuto  espletamento   delle
predette attivita' relative ad almeno cinque progetti". 
 
  In merito all'indipendenza e imparzialita' di  giudizio,  non  puo'
essere incaricato dell'attivita' di ispezione un soggetto che  abbia,
o abbia avuto  un  ruolo  diretto  o  indiretto  nella  gestione  e/o
progettazione dell'infrastruttura da sottoporre ad ispezione. 
  In via prioritaria l'OC, per le attivita' ispettive, si  avvale  di
personale interno, comunque necessariamente inserito  nell'elenco  di
cui  all'art.  4,  c.7  del   D.Lgs.   n.   35/11.   In   assenza   o
indisponibilita'  di  professionalita'  interne,  l'OC  provvede   ad
affidare  l'attivita'  di  ispezione  a  personale  non  appartenente
all'OC, secondo le indicazioni individuate nell'art.  4,  c.7  e  nel
rispetto delle disposizioni di cui agli articoli 91 e 125 del  D.Lgs.
n. 163/06. 
  Nel caso del particolare ruolo di OC svolto dal MIT,  l'avvalimento
previsto dall'art. 2 del D.Lgs. n.  35/11  delle  strutture  di  Anas
S.p.A.  che  svolgono  funzioni  di  vigilanza  nei  confronti  delle
concessionarie autostradali, deve intendersi come utilizzo di risorse
interne. 
  Gli ispettori, se  gia'  dipendenti  di  un  OC,  possono  svolgere
l'attivita' di ispezione della sicurezza stradale sui progetti per un
OC  differente  da  quello  di  appartenenza,  nel   rispetto   delle
disposizioni di cui agli articoli 91 e 125 del D.Lgs. n. 163/06. 
 
  4.2.3 Affidamento dell'ispezione 
 
  4.2.3.1 Oggetto dell'affidamento 
  L'attuazione del programma delle ispezioni  periodiche,  a  regime,
come  illustrato  al  par.  4.2.1,  avviene  per   "tratti   stradali
omogenei", intesi come elementi da ispezionare  in  modo  unitario  e
complessivo, sulla base  dell'ordine  di  priorita'  derivante  dalla
classificazione della sicurezza della  rete,  costruita  proprio  per
tratti omogenei. 
  Pertanto  risulta,  come   logica   conseguenza,   l'individuazione
dell'oggetto dell'affidamento dell'incarico di ispezione, basata  sul
criterio  del  tratto   stradale   omogeneo,   ovvero   una   diretta
correlazione tra ispettore, o gruppo di ispettori, e  singolo  tratto
stradale. 
  L'OC puo', per ragioni di opportunita', in  termini  di  efficacia,
efficienza ed economicita',  estendere  l'incarico,  nell'affidamento
dell'ispezione su un dato tratto, al medesimo ispettore  (o  gruppo),
su uno o piu' tratti stradali omogenei, disomogenei rispetto al primo
ma ad esso correlati funzionalmente. Per contro  l'OC,  nel  caso  di
tratti stradali omogenei di  notevole  lunghezza,  puo'  decidere  di
frazionare l'ispezione in sottotratti omogenei. 
  E' opportuno che l'OC affidi l'incarico del singolo tratto omogeneo
per entrambi i sensi di marcia per le  strade  a  doppia  carreggiata
affinche' la valutazione da parte dell'ispettore  sia  effettuata  in
maniera compiuta ed esaustiva. 
  In ogni caso l'oggetto dell'affidamento, cosi' definito per tratti,
cui  corrisponde  un  tipo  di  ispezione  diffusa,  comprende  anche
l'ispezione degli eventuali siti o  punti  specifici,  ricadenti  nel
medesimo  tratto  e  definiti  critici,  o  in  base   ai   dati   di
incidentalita' concentrata in quel punto o dallo stesso ispettore nel
corso dello svolgimento dell'ispezione diffusa. 
  Pertanto l'affidamento dell'incarico da parte dell'OC all'ispettore
si configura come un'attivita', in  cui,  oltre  al  contenuto  base,
costituito dall'ispezione diffusa  e  da  quella  puntuale  sui  siti
critici gia' noti, possano aggiungersi durante l'attivita'  ispettiva
una o piu' ispezioni di dettaglio dei siti potenzialmente critici. 
  In riferimento a quanto evidenziato nel par. 1.3,  in  merito  alla
complementarieta' dell'ambito delle disposizioni del D. Lgs. n. 35/11
a quelle del  D.  Lgs.  n.  264/06,  relativo  alla  sicurezza  delle
gallerie stradali di lunghezza superiore ai 500 metri ricadenti nella
TEN, si sottolinea la necessita' del  coordinamento  tra  l'OC  e  la
Commissione Permanente per le Gallerie, oltre che con le  CIG,  anche
per le attivita' ispettive che devono essere coordinate ed integrate,
al fine di evitare duplicazioni ed aggravi di costi e oneri, sia  per
i soggetti responsabili delle ispezioni sia per i  gestori  stradali,
considerato che per questi ultimi le attivita'  ispettive  comportano
una momentanea interruzione o riduzione del servizio erogato. 
  In tal senso, qualora i rispettivi programmi di ispezione  dei  due
ambiti  (infrastrutture   stradali   e   gallerie   stradali)   siano
compatibili ed integrabili, considerato che, a  regime,  i  requisiti
degli ispettori sono gli stessi e  che  il  programma  dei  corsi  di
formazione  degli  esperti  comprende  anche  uno  specifico   modulo
"gallerie", e' auspicabile che  all'esperto  incaricato  di  eseguire
l'ispezione, ai sensi del D.Lgs. n.  35/11,  su  una  strada  in  cui
ricadono gallerie  TEN  di  lunghezza  maggiore  di  500  metri,  sia
assegnato il compito di eseguire le verifiche e  le  ispezioni  anche
sulle predette gallerie ai sensi del D.Lgs. n. 264/06. In tal caso le
risultanze  dell'ispezione  avranno  un  doppio  esito,  riferito  al
diverso ambito dei due soggetti responsabili. 
  Tutte  le  precedenti   considerazioni,   in   merito   all'oggetto
dell'affidamento dell'ispezione, sono valide in ambito extraurbano, o
meglio sulla rete extraurbana volendo ricomprendere in essa  anche  i
cosiddetti "tratti interni" ovvero quei particolari tratti di  strada
extraurbana che attraversano i piccoli centri abitati con popolazione
inferiore a 10.000 abitanti, definiti all'art. 5 del Regolamento  del
Codice della Strada. 
  In particolare si ritiene opportuno evidenziare, sempre nell'ambito
extraurbano, alcune specificita' delle infrastrutture costituenti  la
rete primaria e principale (autostrade ed extraurbane principali) che
meritano attenzione nella definizione dell'ambito dell'ispezione. 
  Infatti  le  connessioni  di  tali  infrastrutture  con   la   rete
secondaria e locale avvengono, dal  punto  di  vista  amministrativo,
cioe' della titolarita', in sezioni  ben  definite  che  pero'  molto
spesso non trovano  riscontro  fisico  sulla  strada  con  l'adeguata
segnaletica del limite di competenza. Invero, anche  se  tale  limite
fosse  sempre  esplicito  in  situ  e  quindi  facilmente  rilevabile
dall'ispettore ai fini dell'ambito della  sua  azione,  potrebbe  non
essere  proficuo  che  l'ispettore  interrompesse  la  sua  attivita'
esattamente sul  limite  di  proprieta';  anzi,  e'  auspicabile  che
avvenga il contrario, ovvero che vada oltre il confine non  solo  per
garantire la necessaria copertura  e  sovrapposizione  con  l'omologa
attivita' svolta da un altro ispettore sul tratto adiacente, ma anche
per segnalare le criticita' insite e caratteristiche  delle  zone  di
confine. 
  Per quanto riguarda  l'ambito  urbano,  l'oggetto  dell'affidamento
risulta di ancor piu' difficile definizione: se, nel caso dei  grandi
centri abitati sulla rete primaria (autostrade urbane e strade urbane
di scorrimento) e principale (strade urbane di scorrimento) il  campo
di attivita' dell'ispettore puo' ancora essere individuato in base al
tratto stradale omogeneo, nel caso sia della viabilita' secondaria  e
locale di tali citta', sia dell'intera viabilita' dei piccoli centri,
appare piu' utile e funzionale delimitare l'ambito delle ispezioni in
funzione di ulteriori e specifici criteri. 
  Ad esempio per tale fine il centro abitato puo' essere suddiviso in
area, quartiere, isola ambientale e nel caso dei Comuni piu'  piccoli
puo' esser inteso l'intero centro abitato. 
 
  4.2.3.2 Responsabilita' dell'ispettore 
  All'atto dell'affidamento dell'incarico dell'ispezione e' opportuno
che  l'ispettore  sia  reso   edotto,   da   parte   dell'OC,   sulle
responsabilita' assunte con l'incarico. 
  Responsabilita' che si  configurano  su  due  piani  distinti:  nei
confronti del suo committente, l'OC,  e  nei  confronti  del  gestore
stradale, che puo' non coincidere con l'Ente proprietario, competente
sul tratto stradale ispezionato. 
  Mentre la responsabilita' nei confronti dell'OC non presenta  dubbi
e  ambiguita'  e  puo'  essere   facilmente   declinata   nell'ambito
dell'affidamento dell'incarico, l'altra responsabilita' nei confronti
del gestore risulta ben piu' delicata e ricca di sfumature. 
  Infatti l'attivita' dell'ispettore si concretizza e formalizza  nei
rapporti  di  ispezione  che,  come  descritto  nel   par.   4.2.4.3,
contengono prescrizioni, raccomandazioni e indicazioni, con  il  loro
distinto significato  e  valore,  che  devono  essere  opportunamente
valutate dall'OC e tradotte nelle  conseguenti  ed  eventuali  misure
correttive da attuarsi da parte dell'Ente proprietario e/o gestore. 
  Pertanto la responsabilita' dell'ispettore nei confronti  dell'ente
gestore e' prevalentemente di  tipo  indiretto,  per  le  conseguenze
degli esiti dei rapporti d'ispezione, la cui  responsabilita'  rimane
sempre in capo all'OC. 
  L'unica responsabilita' diretta e' rappresentata dalle  conseguenze
dello svolgimento delle attivita' di ispezione sul regolare esercizio
della strada, pertanto quando  l'ispettore  ritiene  che  l'attivita'
ispettiva   potrebbe   provocare   ripercussioni    negative    quali
rallentamenti, chiusure al traffico anche solo momentanee o parziali,
come pure provocare situazioni di pericolo per la presenza anomala di
persone e mezzi in condizioni particolari finalizzate alle  attivita'
ispettive, dovra' opportunamente coordinarsi con l'ente gestore. 
  La responsabilita' e gli obblighi dell'ispettore nei confronti  del
proprio committente, ovvero  l'OC,  si  sostanzia  nel  rispetto  dei
termini e delle condizioni contenute nella lettera di incarico. 
  Nella seguente figura sono rappresentati sia i rapporti  funzionali
(frecce bidirezionali di colore nero)  intercorrenti  tra  i  diversi
soggetti,   sia   i   processi   decisionali   conseguenti   l'azione
dell'ispettore (frecce unidirezionali di colore giallo). 
  Dalla figura emerge il ruolo  centrale  dell'OC  che,  recepite  le
indicazioni dall'ispettore, previa condivisione e relativa assunzione
di responsabilita', le impone all'ente gestore. 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
Figura  22:  rapporti  funzionali  tra  i  soggetti  coinvolti  nelle
                              ispezioni 
 
  4.2.4 Modalita' di svolgimento dell'ispezione 
 
  4.2.4.1 Analisi preliminare della documentazione 
  L'ispezione  sul  tratto  stradale  deve  essere  preceduta  da  un
incontro tra l'ispettore, l'Ente gestore e l'OC,  il  quale  fornisce
informazioni sulle condizioni di utilizzo del  tratto  stradale  e  i
dati preliminari quali cartografie, interventi di recente  esecuzione
o  di  prossima  realizzazione,  dati   di   traffico,   analisi   di
incidentalita'  ed  eventuali  relazioni   di   incidente,   previste
dall'art. 7, c.1 del D.Lgs. n. 35/11. 
  Tra i documenti che l'OC fornisce all'ispettore vi  sono  anche  le
relazioni eventualmente prodotte dall'Ente gestore per gli  specifici
incidenti che potrebbero  risultare  utili  per  la  ricostruzione  e
identificazione delle cause. 
  Nell'ambito  dell'incontro   in   particolare   sono   definite   e
concordate,  tra  l'ispettore  e  l'Ente  gestore,  le  modalita'  di
dettaglio per l'accesso e l'ispezione del tratto  di  infrastruttura,
come specifica declinazione delle indicazioni generali contenute  nel
par. 4.2.4.2. 
  In base al tipo di strada, al tipo e all'entita' dell'ispezione  da
eseguire, l'ispettore, partendo dalle schede  tipo  di  cui  al  par.
4.3.2, organizza in dettaglio le schede da  utilizzare  che  potranno
essere, non solo precompilate con i dati  noti  a  priori,  ma  anche
eventualmente integrate, rispetto ai campi base  della  scheda  tipo,
per  taluni  aspetti  che  l'ispettore  ritiene  possano  essere   di
ulteriore specifico interesse. 
 
  4.2.4.2 L'ispezione del tratto stradale 
  Come  detto  al  par.  4.2.2.2  l'OC,  per  ogni  tratto  omogeneo,
individua  un  ispettore  singolo  o   piu'   ispettori   a   seconda
dell'onerosita',  della  complessita',  e  dell'impegno  di   risorse
richiesto, sia in termini temporali, sia  in  termini  di  specifiche
competenze. E'  possibile  avvalersi,  in  particolare  nel  caso  di
individuazione  di  ispettore  singolo,  di  collaboratori   per   lo
svolgimento delle attivita'  di  supporto  alle  funzioni  ispettive,
rimanendo in ogni caso in capo all'ispettore la piena responsabilita'
dell'attivita'. 
  Nel caso dell'ispettore singolo il veicolo generalmente e' condotto
da un collaboratore ma almeno  nell'ispezione  preliminare,  come  di
seguito descritta, finalizzata a percepire la strada globalmente,  e'
opportuno che il veicolo sia condotto dall'ispettore stesso. Nel caso
di gruppo di ispettori e' opportuna la loro alternanza nelle funzioni
di  conducente  e  di  passeggero,  sia  sul  sedile  anteriore   sia
posteriore, affinche' tutti gli ispettori abbiano la possibilita'  di
valutare la percezione della strada. 
  L'ispezione deve essere effettuata percorrendo il  tratto  stradale
in entrambe le direzioni di marcia con diverse  modalita',  variabili
in    funzione    della    tipologia    e    delle    caratteristiche
dell'infrastruttura.  Anche  per  le  strade  a  doppia   carreggiata
l'ispezione deve essere condotta in entrambe le direzioni  di  marcia
in quanto l'ispettore dovra' avere una  visione  globale  del  tratto
omogeneo oggetto di ispezione e del suo  inserimento  nella  rete  di
appartenenza.  L'ispezione  deve  essere  condotta  in  entrambe   le
direzioni di marcia anche al fine di ottimizzare i  diversi  percorsi
in andata e ritorno in funzione della  necessita'  della  ripetizione
dell'ispezione  per  l'osservazione  e  registrazione  di  tutti  gli
elementi riportati nelle schede ispettive. 
  Nel  corso  delle  ispezioni  possono   essere   eseguiti   rilievi
fotografici e riprese video, che  saranno  di  ausilio,  in  fase  di
redazione del rapporto finale, come riscontro delle  annotazioni  che
l'ispettore registra sulla scheda di ispezione durante la percorrenza
del tratto stradale. 
  Al fine di favorire la gestione di tutte le  informazioni  raccolte
dovra' prevedersi la georeferenziazione dei  dati,  con  il  supporto
dell'Ente  gestore,  e  pertanto   sarebbe   auspicabile   effettuare
rilevazioni  e   misurazioni,   utilizzando   un   apposito   veicolo
equipaggiato   con   adeguati   sistemi   tecnologici   (sistema   di
localizzazione con modulo  GPS,  videocamere  digitali,  computer  in
grado di registrare ed elaborare le immagini rilevate). 
  Le  ispezioni  di  sicurezza  consistono   in   ispezioni   diffuse
sull'intero  tratto  stradale  omogeneo  ed  in  ispezioni   puntuali
localizzate su singoli siti critici o  potenzialmente  critici  e  su
punti singolari: 
 
a. l'ispezione diffusa deve essere  condotta  percorrendo  il  tratto
   stradale, generalmente a bordo di un autoveicolo; qualora l'OC  lo
   ritenga  necessario,  in  funzione  delle  particolari  condizioni
   prevalenti di  traffico  del  tratto  in  oggetto,  potra'  essere
   previsto  l'utilizzo  anche   di   altri   veicoli   (motoveicolo,
   velocipede, veicolo pesante). Le ispezioni diffuse sono effettuate
   percorrendo il tratto stradale in entrambe le direzioni di marcia,
   con diverse modalita', variabili in  funzione  della  tipologia  e
   delle caratteristiche dell'infrastruttura, ed in sequenza,  ovvero
   in momenti distinti e successivi, aventi ognuna diverse finalita': 
  • l'ispezione preliminare, diurna e notturna,  per  comprendere  le
problematiche generali e le caratteristiche del  tratto  stradale  in
relazione all'intera rete, alla morfologia ed all'uso del territorio; 
  • l'ispezione generale,  diurna  e  notturna,  per  esaminare  piu'
approfonditamente i problemi di sicurezza distribuiti lungo tutto  il
tratto stradale. 
  Si esaminano in dettaglio le singole ispezioni: 
 
a.1) durante l'ispezione preliminare diurna  la  strada  deve  essere
   percorsa  ad   una   velocita'   adeguata   alle   caratteristiche
   geometriche, e quindi contenuta nell'intervallo  di  velocita'  di
   progetto, al fine di valutare  le  modalita'  con  cui  l'ambiente
   stradale e' percepito ed interpretato dagli utenti.  Nel  caso  in
   cui  le  condizioni  di  traffico  prevalenti  determinino   delle
   velocita' di esercizio notevolmente inferiori, e'  necessario  che
   l'OC indichi all'ispettore di  effettuare  una  seconda  ispezione
   preliminare a tale velocita'. In  particolare  nell'ambito  urbano
   risulta opportuno che l'OC  valuti  la  necessita'  di  richiedere
   ulteriori e specifiche ispezioni soprattutto nei  tratti  stradali
   ove,  dall'esame  del  funzionamento  della  rete,  si  evidenzino
   particolari criticita' da relazionarsi alle diverse  velocita'  di
   percorrenza  del  tratto  stradale   in   funzione   della   forte
   variabilita' dei volumi di traffico nell'arco della giornata. 
  In questa fase l'ispettore compila la prima parte della  scheda  di
ispezione, ovvero quella in cui devono  essere  riportate,  oltre  ai
riferimenti del tratto stradale, le annotazioni di carattere globale,
rappresentative di tutto il tratto stradale omogeneo, e focalizza gli
aspetti che saranno oggetto di maggiore attenzione  nella  successiva
ispezione generale. 
  Prima  dell'ispezione  generale  dovra'  effettuarsi   un'ispezione
preliminare notturna nella  quale  potranno  evidenziarsi  potenziali
ulteriori  criticita'  del  tratto  stradale  che  in   presenza   di
illuminazione naturale non erano emerse. Tali  informazioni  andranno
ad integrare gli elementi raccolti durante l'ispezione  diurna  nella
medesima scheda. 
 
a.2) l'ispezione generale ha lo scopo di  acquisire  con  continuita'
   lungo  il  tracciato  le  principali   informazioni   su   aspetti
   specifici, differenziati in base al tipo di strada e di  contesto,
   riportandone la  localizzazione  georeferenziata  lungo  tutto  il
   tracciato. La strada e' percorsa a bassa velocita', quindi ridotta
   rispetto a quella dell'ispezione  preliminare  (circa  80­60  km/h
   nelle strade di tipo A e B e circa 40-30 km/h nelle strade di tipo
   C e F), compatibilmente con le condizioni  di  circolazione  e  le
   eventuali indicazioni  operative  fornite  dall'Ente  gestore  per
   ragioni di sicurezza ed in modo  da  consentire  all'ispettore  il
   tempo utile alla registrazione delle informazioni riportate  nelle
   schede di ispezione. 
  Nella seconda parte della scheda, strutturata in modo adeguato alla
registrazione periodica per ogni parametro  osservato,  si  riportano
con  dei  semplici  segni  di  spunta  nelle  relative   caselle   le
indicazioni che corrispondono ad una crescente gravita' del  problema
(M= problema medio; G= problema grave). L'ispettore in  questa  fase,
in virtu' della  consapevolezza,  per  quel  tipo  di  strada,  della
gravita' delle criticita' in termini assoluti dei  diversi  parametri
osservati, ed in riferimento agli indicatori, attribuisce un grado di
adeguatezza/inadeguatezza al tratto stradale in modo sufficientemente
oggettivo. 
  Questo aspetto e' particolarmente rilevante soprattutto  dal  punto
di vista dell'OC, che successivamente dovra' analizzare le risultanze
delle ispezioni condotte da ispettori diversi, che,  se  agissero  in
modo autonomo e  senza  scale  omogenee  di  valutazione,  potrebbero
condurre a classificazioni di sicurezza, e conseguentemente a  ordini
di priorita' degli interventi, non rispondenti alla realta'. 
  I giudizi sulle  schede  sono  inseriti  per  tratti  di  lunghezza
variabili (ad es. 500  metri  per  le  autostrade  e  le  extraurbane
principali, 200 metri per le strade extraurbane secondarie  e  locali
cui corrispondono rispettivamente intervalli  di  22,5  secondi  alla
velocita' di 80 Km/h e di 18 secondi alla velocita' di 40 Km/h). Tali
intervalli  rappresentano  un  compromesso  tra  la  possibilita'  di
esprimere un giudizio attendibile che richiede tratti  elementari  di
osservazione di lunghezza limitata e la disponibilita'  di  un  tempo
sufficiente per la compilazione della scheda. 
  Nel corso della percorrenza  potra'  essere  eseguita  una  ripresa
video del tracciato in cui il conducente, riferendosi ai  segnali  di
progressiva chilometrica e di progressiva ettometrica installate  sul
margine destro della strada, li segnala localmente,  se  questi  sono
presenti con continuita' e, in  loro  assenza,  verra'  assunto  come
origine  l'inizio  del  percorso,  riferendosi   al   contachilometri
dell'autoveicolo. 
  In ambito urbano per le strade di tipo A e D si  possono  applicare
metodi di percorrenza e di registrazione sulle schede simili a quelli
descritti per l'ambito extraurbano, mentre per le strade di quartiere
e locali l'ispettore dovra' individuare la metodologia  di  ispezione
piu' idonea  e  confacente  alle  reali  caratteristiche  del  tratto
stradale, che, come detto, potra' comprendere anche ispezioni a bordo
di motoveicoli e velocipedi, nonche' a piedi. 
  Durante l'ispezione generale, oltre a visionare  e  raccogliere  le
informazioni  relative  all'asse  stradale  e  alle   caratteristiche
geometrico-funzionali variabili lungo di esso, sono  anche  osservati
tutti i punti singolari  del  tracciato,  intesi  come  intersezioni,
accessi ad aree di servizio, altre interferenze importanti (gallerie,
viadotti, ecc.), per i quali saranno  condotte  specifiche  ispezioni
puntuali, avvalendosi delle relative schede puntuali. 
  Nella parte finale della scheda,  sono  riportati  quindi  tutti  i
rinvii alle  schede  puntuali  relative  a  ciascun  punto  singolare
suddetto. 
  Inoltre saranno indicati anche tutti i rinvii agli eventuali  punti
critici sede di fenomeni di incidente gia' avvenuti o  potenziali,  e
che richiedono specifiche analisi di incidentalita'  ed  indagini  di
dettaglio. 
  Le modalita'  con  cui  devono  essere  condotte  le  ispezioni  di
dettaglio non sono standardizzabili e definite a priori poiche'  ogni
sito presenta caratteristiche diverse e quindi puo' richiedere metodi
di osservazione anche molto diversificati, pur a parita' di tipologia
di punto singolare, anche in virtu' di un'analisi dell'incidentalita'
per i siti gia' definiti critici. 
  L'ispezione generale deve essere ripetuta nel caso in cui la  prima
non abbia consentito la registrazione di  tutti  gli  elementi  nella
scheda di ispezione, o comunque ogni qualvolta si  ritenga  opportuna
l'ulteriore verifica e conferma di alcuni elementi critici. 
  In  particolare  in  ambito  urbano  si  ritiene  necessaria  anche
un'ispezione  pedonale  al  fine  di  valutare  in  maniera  corretta
l'aspetto relativo alla sicurezza dal punto  di  vista  degli  utenti
deboli. 
  In conclusione, dovra' effettuarsi un'ispezione generale  notturna,
utilizzando la medesima scheda  dell'ispezione  diurna,  nella  quale
dovranno riportarsi eventuali ulteriori criticita' non  riscontrabili
durante  l'ispezione  diurna  relativamente  ad   aspetti   specifici
(segnaletica, illuminazione stradale, ecc.). 
 
b. le ispezioni puntuali di  dettaglio,  diurne  e  notturne,  devono
   eventualmente essere associate alle ispezioni  diffuse  per  poter
   esaminare problemi di sicurezza localizzati in siti specifici,  in
   cui si e' verificato  un  numero  considerevole  di  incidenti  in
   proporzione al flusso  di  traffico,  o  in  ulteriori  siti  che,
   nonostante non abbiano  ancora  registrato  fenomeni  incidentali,
   durante  l'ispezione  diffusa  evidenzino   aspetti   critici   da
   esaminare in dettaglio. 
  Inoltre le ispezioni  puntuali  sono  condotte  in  tutti  i  punti
singolari  del  tracciato   intesi   come   intersezioni   ed   altre
interferenze importanti (gallerie, viadotti, ecc.), avvalendosi delle
relative  schede  puntuali.  Le  ispezioni  puntuali  finalizzate  ad
un'analisi  dettagliata  del  luogo,  con  rilievi,   misurazioni   e
verifiche, richiedono anche un'ispezione a piedi. 
  Rientrano in questa tipologia anche le ispezioni straordinarie  "ad
hoc", come riportato nella precedente Tabella 10, da  effettuarsi  al
di fuori dalle ispezioni programmate per la presenza di  cantieri  di
lavori stradali o in occasioni di particolari eventi. 
 
  4.2.4.3 La redazione del rapporto finale 
  Una volta eseguite le  diverse  attivita'  su  strada,  l'ispettore
rielabora in ufficio le indicazioni e le annotazioni riportate  sulle
schede, anche  analizzando  le  riprese  video  e  la  documentazione
acquisita dall'OC e dall'Ente gestore in fase preliminare, al fine di
una  restituzione  organica  ed  omogenea  dei  dati  relativi   alle
criticita' infrastrutturali riscontrate. 
  Nel rapporto finale, predisposto  dall'ispettore  per  la  consegna
all'OC, sono descritte, in una relazione cui sono allegate  anche  le
schede di ispezione utilizzate, tutte le problematiche, concentrate e
diffuse, riscontrate nell'intero tratto stradale. 
  A fronte di ogni criticita' riscontrata l'ispettore ha  l'onere  di
individuare una o piu' soluzioni possibili, senza entrare nel  merito
degli aspetti economici, che dovranno essere successivamente vagliate
dall'OC, congiuntamente all'Ente gestore, al fine dell'individuazione
della soluzione piu' idonea. 
  Le criticita' riscontrate hanno livelli di gravita' diversi sia  in
termini relativi, all'interno del  singolo  tratto,  sia  in  termini
assoluti, riferiti alla rete di appartenenza del tratto  stesso.  Per
tale  motivo  l'ispettore   deve   fornire   indicazioni   non   solo
qualitative,   ma   anche   quantitative   della    gravita'    delle
problematiche, alle quali conseguentemente  corrisponderanno  diverse
soluzioni tecniche. 
  Pertanto il rapporto finale deve essere articolato in: 
  • prescrizioni: soluzioni  a  carenze  gravi  connesse  al  mancato
rispetto di norme primarie di progettazione e  gestione,  che  devono
essere adottate e recepite dall'Ente gestore su  richiesta  specifica
dell'OC; 
  • raccomandazioni: soluzioni che contribuiscono in modo efficace al
miglioramento della sicurezza ma che richiedono una pianificazione  e
una programmazione congiunta tra OC ed Ente gestore; 
  • indicazioni: suggerimenti di facile attuazione da parte dell'Ente
gestore. 
  Il rapporto dell'ispezione deve essere consegnato all'OC, datato  e
sottoscritto dal soggetto incaricato dell'ispezione, entro il termine
indicato nell'affidamento dell'incarico e deve contenere: 
  • le informazioni relative alle ispezioni (date delle ispezioni)  e
le schede associate; 
  • l'individuazione  delle  prescrizioni/raccomandazioni/indicazioni
al fine di eliminare o mitigare i fattori di potenziale pericolo, con
esplicitazione del tipo di benefici  conseguibili  mediante  la  loro
attuazione  (ad  es.  riduzione  del  numero  di  incidenti  di   una
particolare tipologia, riduzione  della  severita'  degli  incidenti,
riduzione dei volumi di traffico delle correnti in conflitto, ecc.); 
  • eventuale documentazione fotografica; 
  • una sintesi, anche in  forma  tabellare,  dei  problemi  e  delle
relative soluzioni,  anche  alternative,  distinte  in  prescrizioni,
raccomandazioni e indicazioni. 
  Nella seguente tabella, a titolo esemplificativo, si riportano  una
serie di problemi e criticita', sia in ambito extraurbano  e  urbano,
con le relative soluzioni possibili, e  che  devono  essere  indicati
specificatamente  nel  rapporto  di  ispezione  in  riferimento  alla
localizzazione della criticita' riscontrata. 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
Tabella 11:  esempio  di  sintesi  delle  soluzioni  alle  criticita'
                     riscontrate nelle ispezioni 
 
  4.2.5 Risultanze dell'ispezione 
  Il  rapporto  dell'ispezione   consegnato   dall'ispettore   all'OC
individua le diverse carenze  infrastrutturali  del  tratto  stradale
ispezionato specificando per ognuna di esse il livello di gravita'  e
la tipologia di interventi da porre  in  atto  per  il  miglioramento
della sicurezza del tratto stradale. 
  L'OC ha il compito e la responsabilita' di individuare le  adeguate
misure  correttive  relative  alle  prescrizioni,  raccomandazioni  e
indicazioni individuate dai diversi ispettori per  i  diversi  tratti
stradali omogenei, che dovranno essere opportunamente valutate sia in
termini economici sia in termini temporali, al  fine  di  individuare
l'elenco delle priorita'  degli  interventi  correttivi,  cosi'  come
previsto dall'art. 5, c.3 del D.Lgs. n. 35/11. 
  La valutazione economica degli interventi, da effettuarsi da  parte
dell'OC secondo quanto riportato nel par. 2.4.1.1, dovra' tener conto
anche di una eventuale concomitanza e contestualita' di realizzazione
di piu' interventi simili e interessanti tratti omogenei contigui. 
  Tale necessita' risulta fondamentale al fine di dar  avvio  ad  una
programmazione  degli  interventi  di  manutenzione   ordinaria   e/o
straordinaria che in fase di prima attuazione  deve  inserirsi  nella
programmazione gia' in atto dell'Ente gestore, ma che a  regime  deve
necessariamente   essere    orientata    ad    una    massimizzazione
dell'efficienza dell'utilizzo delle risorse economiche e pertanto non
si puo' prescindere da una programmazione degli interventi secondo il
predetto elenco di priorita'. 
  La conseguente realizzazione degli interventi programmati  consente
l'aggiornamento della classificazione  della  sicurezza  della  rete,
cosi' come previsto dall'art. 5, c.1  del  D.Lgs.  n.  35/11,  che  a
regime individuera' i tratti omogenei nei  quali  risulta  necessario
programmare ed effettuare ispezioni specifiche  per  l'individuazione
di eventuali misure correttive. 
 
  4.3 Contenuti delle ispezioni 
  L'attivita' ispettiva assume contenuti e caratteristiche differenti
in funzione dell'ambito extraurbano o urbano in cui  l'infrastruttura
si inserisce ed in relazione al tipo di strada (a  doppia  e  singola
carreggiata). 
  In  analogia  a  quanto  illustrato  a  proposito  dei   controlli,
descritti  nel  cap.  3,  ai  fini   di   una   standardizzazione   e
semplificazione delle procedure da adottare dall'OC e da  seguire  da
parte dell'ispettore, il presente paragrafo e' sviluppato secondo  la
predetta logica, riassunta nella  matrice  di  riferimento  riportata
nella Figura 23. 
 
  4.3.1 La matrice di riferimento: illustrazione dei contenuti 
  La  matrice  riportata  nella  seguente  figura,  gia'   utilizzata
nell'ambito dei controlli nella Figura 21, ma ora  focalizzata  sulle
ispezioni e quindi sul settore "infrastrutture", illustra le  diverse
tipologie  di  attivita'  ispettive  alle  quali  sono  associate  le
relative schede. 
  Pertanto la suddivisione  tra  "nuove  infrastrutture"e"adeguamento
delle  infrastrutture  esistenti",  significativa  soltanto  per   il
settore "progetti", nel settore "infrastrutture" non comporta  alcuna
differenza. 
  Ulteriori    suddivisioni    sono    effettuate     tra     "ambito
extraurbano"e"ambito  urbano"e  tra  le  infrastrutture   a   "doppia
carreggiata"e"singola carreggiata". 
  Le ispezioni sono sostanzialmente diverse tra l'ambito  extraurbano
e  l'ambito  urbano,  non  solo  per  le  differenti  caratteristiche
tecnico-funzionali delle rispettive tipologie di strade, ma  anche  e
soprattutto  perche'  le  potenziali  criticita'   sono   enormemente
differenti. 
  Sebbene la parte preponderante della TEN  sia  rappresentata  dalla
rete autostradale si e' ritenuto di non appesantire  la  suddivisione
prevedendo delle specifiche  schede  per  tale  tipologia  ma  si  e'
integrata    opportunamente    la    scheda    relativa    all'ambito
extraurbano-doppia  carreggiata  con  gli   elementi   caratteristici
autostradali. 
  Altre suddivisioni, seppur  auspicabili  soprattutto  per  l'ambito
urbano, risulterebbero per le presenti Linee Guida un forte  aggravio
e comunque non riuscirebbero ad essere esaustive  nel  descrivere  la
molteplicita' degli elementi da analizzare:  si  lascia  pertanto  ad
ogni OC la facolta' di ampliare e integrare le schede  allegate  alle
presenti Linee Guida. 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
Figura 23: la matrice delle attivita' controlli-ispezioni focalizzata
                           sulle ispezioni 
 
  4.3.2 Le schede di ispezione 
  Per l'ispezione del tratto stradale omogeneo, l'ispettore  utilizza
delle schede di ispezione  che  non  possono  ritenersi  esaustive  e
comprensive di tutte le necessarie verifiche e analisi di  sicurezza,
ma  devono  intendersi  un  ausilio  per  la  rappresentazione  delle
condizioni di sicurezza del tratto stradale ispezionato. 
  La standardizzazione delle schede rende piu' agevole una parte  del
compito dell'ispettore, e conseguentemente quello  dell'OC  che  deve
recepire e gestire le risultanze dell'ispezione.  L'ispettore,  oltre
alla compilazione delle predette schede  dovra'  sempre  redigere  un
rapporto di ispezione contenente eventualmente  elementi  relativi  a
specifici  elementi  osservati  e  non  contemplati   nella   scheda,
ulteriori analisi e osservazioni e una relazione finale  illustrativa
che  riassuma  le  condizioni  di  sicurezza  del   tratto   stradale
ispezionato identificando le eventuali misure correttive  e  la  loro
diversa graduazione. 
  Il rapporto di ispezione, nel caso si  sia  effettuata  all'interno
del tratto omogeneo oltre all'ispezione  diffusa  anche  un'ispezione
puntuale, deve riportare riferimenti  alla  localizzazione  specifica
dei problemi rilevati all'interno del tratto omogeneo. 
  Le schede, oltre ad essere diversificate per tipologia di strada in
funzione degli specifici e caratteristici  aspetti  di  ognuna,  sono
state concepite e strutturate anche in funzione  delle  modalita'  di
svolgimento e delle fasi delle diverse tipologie di ispezione. 
  Poiche', come detto nel  par.  4.2.4.2,  l'ispezione  sul  generico
tratto consiste in una successione logico-temporale di attivita',  la
struttura della scheda rispecchia questo ordine al fine di fornire un
ausilio non solo e non tanto quale pedissequo elenco di  elementi  da
verificare e controllare, che peraltro non risulterebbe mai esaustivo
e  rappresentativo  della  infinita  serie  di  possibile  criticita'
riscontrabili, ma come strumento metodologico che faccia associare ad
ogni fase  una  categoria  omogenea  di  elementi  e  di  aspetti  da
verificare. 
  In tal senso l'utilizzo e  la  compilazione  della  singola  scheda
dovrebbero avvenire in modo  progressivo  e  quindi  accompagnare  la
successione temporale delle varie fasi. 
  Secondo questo approccio,  si  evidenzia  l'opportunita'/necessita'
che, ancor prima della loro compilazione, quindi durante la  fase  di
analisi preliminare della documentazione, descritta al par.  4.2.4.1,
le schede tipo siano adeguatamente integrate al fine di renderle piu'
aderenti alla realta' stradale  che  si  sta  per  ispezionare  e  di
rendere piu' agevole e rapida la compilazione durante l'ispezione. 
  In tal modo, alcuni elementi rappresentativi in  modo  globale  del
tratto  stradale,  desunti   dall'esame   documentale   propedeutico,
potranno direttamente essere riportati nelle schede in una  sorta  di
precompilazione, limitando l'onere per la fase  ispettiva  sul  campo
alla sola verifica e riscontro. 
  Le schede sono state strutturate prevedendo una serie  di  elementi
da osservare con continuita' lungo il tratto stradale da  ispezionare
e distinti secondo la seguente logica gerarchica: 
  • macrovoce; 
  • voce; 
  • parametro; 
  • indicatore. 
  La macrovoce e voce  sono  gli  elementi  che  rimangono  costanti,
all'interno dello  stesso  ambito  urbano  o  extraurbano,  mentre  i
parametri sono variabili in funzione del tipo di strada. 
  La prima parte della scheda, contiene dati parzialmente compilabili
prima dell'avvio dell'ispezione preliminare (nome, numero e  tipo  di
strada, lunghezza del tratto stradale da  ispezionare,  direzione  di
percorrenza del tratto, coordinate GPS di inizio e fine tratto, data,
ora,  nome  ispettore,  ecc.)  e  altri  dati  da  compilare  durante
l'ispezione preliminare  relativamente  agli  attributi  globali  del
tratto omogeneo. 
  La scheda sara'  utilizzata  ai  fini  del  riscontro  dei  singoli
elementi in  cui  si  suddividono  le  macrovoci  "aspetti  generali"
(condizioni ambientali  critiche,  traffico,  paesaggio  circostante,
velocita',   sistema   segnaletico)    e    "geometria"    (tracciato
planimetrico,       tracciato       altimetrico,        coordinamento
plano-altimetrico),  che  dovranno  essere  valutati  attraverso   un
giudizio qualitativo e descrittivo da parte dell'ispettore. 
  La seconda parte della scheda, da  utilizzare  durante  l'ispezione
generale,e'  stata  strutturata  per  l'analisi  di  quegli  elementi
potenzialmente variabili in modo continuo lungo lo sviluppo dell'asse
stradale  e  quindi  contiene  una  griglia  che  segmenta  l'analisi
continua, imponendo delle verifiche ricorrenti dei  singoli  elementi
in base al relativo indicatore, con un passo  o  frequenza  variabile
essenzialmente per tipo di  strada,  ma  che  siano  sufficientemente
rappresentativi  della  variabilita'  delle  singole  caratteristiche
lungo l'estesa. Gli elementi che l'ispettore dovra'  osservare  lungo
tutto  il  tracciato  con  continuita'   dovranno   essere   valutati
attraverso il relativo indicatore esprimendo un giudizio di  gravita'
(M=medio o G=grave) dell'eventuale criticita' riscontrata. 
  Le macrovoci da analizzare durante l'ispezione generale sono: 
  • sede stradale; 
  • segnaletica; 
  • accessi; 
  • pavimentazione; 
  • illuminazione; 
  • altri aspetti (variabili e specifici in funzione dell'ambito). 
  Per ogni indicatore di ciascun parametro  sono  individuate  alcune
criticita', a titolo esemplificativo e  non  esaustivo,  al  fine  di
fornire una scala uniforme di giudizio per i diversi  ispettori,  che
deve sinteticamente tradursi in una classificazione medio e grave per
la criticita' riscontrata. 
  La parte finale della scheda, contiene tutti i rinvii  alle  schede
puntuali  relative  ai  punti  critici  (gia'  definiti  tali   prima
dell'ispezione stessa, o che l'ispettore reputi degni  di  un'analisi
piu' dettagliata) ed  ai  punti  singolari  (intersezioni  a  livelli
sfalsati, intersezioni a raso, opere di scavalcamento  e  sottopassi,
gallerie). 
  Si riporta di seguito la  tipizzazione  delle  schede  che  saranno
diversificate  nei  contenuti  in   funzione   del   diverso   ambito
(extraurbano/urbano) e della tipologia dell'infrastruttura (doppia  o
singola carreggiata). 
  Si riportano degli esempi  di  compilazione  in  particolare  della
scheda relativa all'ispezione preliminare della SCHEDA 1 ISP PD  EXDC
(ISPezione Periodica Diffusa in ambito EXtraurbano su strada a Doppia
Carreggiata): 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
Figura  24:  esempio  di  scheda  di  ispezione   periodica   diffusa
                             preliminare 
 
  L'ispezione preliminare e' stata suddivisa  in  macrovoci,  voci  e
parametri.  In  dettaglio  si  descrivono  direttamente  i   seguenti
indicatori relativi ai  parametri  da  ispezionare,  suddivisi  nelle
seguenti voci: 
  • voce "CONDIZIONI AMBIENTALI CRITICHE" 
  - parametro: CONDIZIONI ATMOSFERICHE 
    - mancanza o insufficiente avviso utenza: qualora  il  tratto  da
ispezionare, sulla base delle informazioni  assunte  preventivamente,
risultasse  particolarmente   esposto   a   condizioni   atmosferiche
critiche, dall'ispezione dovrebbe emergere la  presenza  di  adeguata
segnaletica di informazione all'utenza 
    - inadeguatezza contromisure: oltre  all'informazione  all'utenza
il gestore dovrebbe adottare le  adeguate  contromisure  (ad  esempio
barriere frangivento nei tratti soggetti a frequenti raffiche, scorte
di sale  nei  tratti  soggetti  a  ghiaccio,  ecc.)  che  l'ispettore
dovrebbe segnalare in caso di assenza o inadeguatezza 
  - parametro: CONDIZIONI PAVIMENTAZIONE STRADALE 
    -  mancanza  o  insufficiente  avviso   utenza:   nel   caso   di
pavimentazione stradale non drenante o comunque  non  performante  in
caso  di  pioggia,  la  criticita'  dovrebbe   essere   adeguatamente
segnalata sul posto 
    - inadeguatezza contromisure: oltre  all'informazione  all'utenza
l'ispettore dovrebbe riscontrare la mancanza  di  adeguati  requisiti
della pavimentazione 
  • voce "TRAFFICO" 
  - parametro: VOLUME 
    - inadeguatezza sezione: in base ai volumi di traffico attesi, in
base ai dati forniti dal gestore e dall'OC, per  il  giorno  e  l'ora
dell'ispezione,  l'ispettore  riscontra  l'eventuale  scostamento   e
soprattutto l'insufficienza delle sezione trasversale 
  - parametro: TIPOLOGIA 
    - presenza di componenti  particolari:  l'eventuale  presenza  di
componenti di traffico particolari (ad esempio percentuale di veicoli
commerciali) 
  • voce "PAESAGGIO CIRCOSTANTE" 
  - parametro: FASCE PERTINENZA 
    - presenza di ostacoli o pericoli, presenza strade  di  servizio:
la presenza, all'interno della  fascia  di  pertinenza,  di  elementi
funzionali o meno alla strada,  che  possono  costituire  ostacolo  o
pericolo in caso di fuoriuscita del veicolo, ma  soprattutto  ridurre
la visibilita', cosi' come la presenza di una strada di  servizio  ed
in particolare se bidirezionale con conseguenti  potenziali  fenomeni
di abbagliamento 
  - parametro: FASCE DI RISPETTO 
    - presenza di costruzioni, alberi,  ecc.:  la  loro  presenza  in
fasce di rispetto deve essere segnalata in particolare quando  riduce
la visibilita' sia in curva sia in corrispondenza degli svincoli 
  - parametro: FASCE DI RISPETTO E OLTRE 
    - distrazione guida per contesti particolari, presenza viabilita'
adiacente, altre infrastrutture, pubblicita': la presenza di elementi
naturali  del  paesaggio  e  soprattutto  artificiali   che   possono
costituire motivo di distrazione nella guida, quali la pubblicita' in
vista dalla strada, la viabilita' adiacente, la presenza  di  edifici
commerciali e/o  industriali  isolati  o  contigui  con  le  relative
insegne di esercizio 
  • voce "VELOCITA'" 
  - parametro: VELOCITA' DI PROGETTO -VELOCITA' MASSIMA CONSENTITA 
    -  differenza  eccessiva:  dal  confronto  tra  la  velocita'  di
progetto e  la  velocita'  massima  consentita,  imposta  sul  tratto
omogeneo attraverso la segnaletica verticale,  potrebbe  emergere  la
criticita' di una eccessiva differenza  sia  positiva  sia  negativa.
Cio' si traduce in una perdita di credibilita' della segnaletica,  in
comportamenti solo formalmente illegali, ma anche  e  soprattutto  in
comportamenti di guida insicuri 
  - parametro: VELOCITA' MASSIMA CONSENTITA -VELOCITA' OPERATIVA 
    - differenza eccessiva: qualora dal confronto  tra  la  velocita'
massima consentita e la velocita' operativa, ovvero la  velocita'  di
percorrenza  in  condizioni  normali  di  deflusso,  risultasse   una
eccessiva differenza, cio' dovrebbe  essere  rilevato  dall'ispettore
come forte criticita' 
  • voce "SISTEMA SEGNALETICO" 
  - parametro: SEGNALETICA ORIZZONTALE 
    - disomogeneita':  durante  l'ispezione  preliminare  l'ispettore
dovra' osservare in modo unitario e complessivo  l'omogeneita'  della
segnaletica orizzontale su tutto il  tratto,  fermo  restando  che  i
singoli aspetti degli specifici siti saranno ispezionati  nell'ambito
dell'ispezione generale 
  - parametro: SEGNALETICA VERTICALE 
    - disomogeneita': analogamente anche per la segnaletica verticale
dovra'  essere  valutata  l'omogeneita'  dei  principi  del   sistema
segnaletico su tutto il tratto stradale, mentre  la  correttezza  dei
singoli segnali sara' oggetto dell'ispezione generale 
  - parametro: PMV 
    - inefficacia informazione: sulla base del contenuto dei messaggi
registrati al momento del l'ispezione sara' valutata l'efficacia,  la
tempestivita' e la correttezza delle informazioni,  nonche'  il  loro
eventuale effetto distrazione degli utenti alla guida 
  • voce "TRACCIATO PLANIMETRICO" 
  - parametro: RETTIFILI 
    - lunghezze  eccessive:  in  riferimento  alle  disposizioni  del
D.M.5.11.01  sulla  lunghezza   massima,   dovra'   essere   valutata
attentamente la lunghezza dei rettifili, per evitare  il  superamento
delle  velocita'  consentite,  l'effetto  monotonia,   la   difficile
valutazione delle distanze 
  - parametro: CURVE TRANSIZIONE 
    - assenza o inadeguatezza: in riferimento alle  disposizioni  del
D.M.5.11.01  sulle  curve  di  transizione,  dovra'  essere  valutata
attentamente l'assenza o l'inadeguatezza di dette curve, per  evitare
il fenomeno del contraccolpo e per  garantire  la  percezione  ottica
corretta dell'andamento del tracciato 
  - parametro: CURVE CIRCOLARI 
    - raggi di curvatura inadeguati: in riferimento alle disposizioni
del D.M.5.11.01 dovra' essere valutata la curvatura in funzione della
velocita' di progetto al fine di  garantire  la  corretta  percezione
della strada e l'adeguato livello di comfort 
  • voce "TRACCIATO ALTIMETRICO" 
  - parametro: LIVELLETTE 
    - pendenze eccessive: la pendenza eccessiva delle  livellette  in
discesa dovra' essere valutata  per  le  conseguenze  in  termini  di
aumento della distanza di arresto e  delle  problematiche  legate  al
surriscaldamento dei freni in particolare dei veicoli commerciali. Le
livellette in salita dovranno essere valutate in termini di riduzione
delle velocita' e qualita' del deflusso 
    - lunghezze eccessive: dovranno  essere  valutate  congiuntamente
alle pendenze nel rispetto delle disposizioni del D.M.5.11.01 
  - parametro: RACCORDI CONVESSI 
    - presenza dossi: dovra' essere valutata la presenza di dossi  in
termini di instabilita' del veicolo, di riduzione della visibilita' e
di eventuale perdita di tracciato, sia diurna sia notturna 
  - parametro: RACCORDI CONCAVI 
    - presenza sacche: dovra' essere valutata la presenza  di  sacche
in termini di riduzione della visibilita' e di eventuale  perdita  di
tracciato, sia diurna sia notturna 
  • voce "COORDINAMENTO PLANO-ALTIMETRICO" 
  - parametro: PERCEZIONE TRACCIATO 
    - visibilita' non corretta: in riferimento alle disposizioni  del
D.M.5.11.01  dovra'  essere  verificato  il  coordinamento  tra   gli
elementi planimetrici ed altimetrici per l'intero tracciato affinche'
sia garantita una corretta visione prospettica 
    - perdita di tracciato:  in  riferimento  alle  disposizioni  del
D.M.5.11.01 dovra' essere 
  verificato  il  coordinamento  tra  gli  elementi  planimetrici  ed
altimetrici per l'intero 
  tracciato affinche' sia evitata la perdita di tracciato. 
  La parte della scheda relativa all'ispezione generale della  SCHEDA
1 ISP PD EXDC (ISPezione Periodica Diffusa in ambito  EXtraurbano  su
strada a Doppia Carreggiata), e' strutturata per l'osservazione degli
elementi variabili in  modo  continuo  lungo  lo  sviluppo  dell'asse
stradale che dovranno essere valutati dall'ispettore ogni 500  metri,
attraverso il giudizio di gravita' (M=medio o  G=grave)  per  ciascun
indicatore, che potra' essere graficizzato, come di seguito riportato
a titolo esemplificativo, con una diversa colorazione per il giudizio
medio (color giallo) e giudizio grave (color rosso). 
  A  titolo  esemplificativo,  per  quanto  riguarda   il   parametro
"banchina laterale" (macrovoce: sede stradale  e  voce:  piattaforma)
all'indicatore "assenza o  insufficiente  larghezza"  corrisponde  un
giudizio "M=medio" quando la larghezza della  banchina  e'  inferiore
rispetto al valore previsto dal D.M. 05/11/01 e un giudizio "G=grave"
quando  si  riscontra  l'assenza  della  banchina  o  una   larghezza
insufficiente a svolgere le funzioni. 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
Figura 25: esempio di scheda di ispezione periodica diffusa generale 
 
  L'ultima parte della scheda generale contiene  i  riferimenti  alle
ispezioni puntuali da  effettuare  nei  punti  critici  e  nei  punti
singolari, per ciascuno dei quali sara' utilizzata una SCHEDA  5  ISP
PP EXDC (ISPezione Periodica Puntuale in ambito EXtraurbano su strada
a Doppia Carreggiata) ed  eventualmente,  nel  caso  in  cui  durante
l'ispezione si riscontrasse la presenza di un cantiere, dovra' essere
compilata anche la SCHEDA 9  ISP  SP  EXDC  (ISPezione  Straordinaria
Puntuale in ambito EXtraurbano su strada a Doppia Carreggiata). 
 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
Figura 26: esempio di riferimenti  ad  ispezioni  puntuali  contenuti
                 nella scheda di ispezione generale 
 
  Si ritiene  che  la  definizione  delle  schede  di  ispezione  per
l'ambito urbano, possa e  debba  avvenire  attraverso  il  tavolo  di
confronto con le Regioni e gli enti locali di cui  all'art.  12,  c.6
del D.Lgs. n.  35/11,  anche  alla  luce  dei  risultati  della  fase
iniziale di applicazione delle procedure  sulle  strade  appartenenti
alla TEN. 
  Solo a titolo esemplificativo e' stata predisposta la scheda  n.  4
ISP PD URSC. 
 
  4.4 Le ispezioni nei cantieri stradali 
  L'art. 6, c.2 del D.Lgs. n. 35/11, in linea  con  quanto  stabilito
dalla direttiva comunitaria, ha  posto  in  evidenza  la  particolare
criticita' dei cantieri stradali, consistente nella  riduzione  delle
normali condizioni di  sicurezza  delle  infrastrutture  dovuta  alla
presenza di lavori stradali che  provocano  riduzioni  temporanee  di
carreggiata, scambio di carreggiata, limitazioni o divieti,  parziali
o totali, del traffico, che richiedono particolare attenzione sia  da
parte  dell'ente  gestore  sia   dell'OC   preposto   alla   verifica
dell'idoneita' delle misure di sicurezza temporanee adottate. 
  Nell'ordinamento italiano la presenza dello specifico D.M. 10.07.02
"Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici  differenziati
per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo",
richiamato peraltro nel D.M. n. 420  del  12.12.11  sulle  misure  di
sicurezza temporanee, emanato ai sensi dell'art. 6, c.2 del D.Lgs. n.
35/11, costituisce un importante e consolidato riferimento  normativo
che ha dimostrato  ampia  validita'  in  termini  di  gestione  della
sicurezza dei cantieri temporanei e mobili sulle diverse tipologie di
strade. A tale proposito si ricorda come l'ambito di applicazione del
D.M. 10.07.02 sia  addirittura  piu'  ampio  rispetto  a  quello  dei
"lavori stradali", previsto dal D.Lgs. n.  35/11,  poiche'  comprende
anche altre fattispecie quali  incidenti,  ostruzioni,  degrado,  che
comunque richiedono un segnalamento temporaneo. 
  I  cantieri  stradali,  costituiscono   sempre   e   comunque   una
perturbazione della regolarita' del flusso che abbassa il livello  di
sicurezza e  rappresenta  un  fattore  di  rischio  di  incidenti,  e
meritano particolare attenzione quando  essi  interessano  le  strade
appartenenti  alla  rete  principale,   caratterizzate   da   elevate
velocita'  operative,  anche  se   opportunamente   e   correttamente
segnalati. 
  Pertanto l'OC, al momento della comunicazione  da  parte  dell'ente
gestore  dell'imminente  apertura  di  un  cantiere  su  una   strada
ricadente  nella  rete  di  competenza,  puo'  disporre  un'ispezione
puntuale    specifica,    eventualmente    ripetuta    in    funzione
dell'estensione  del  cantiere  e  della  sua  durata,  al  fine   di
verificare  che  siano  rispettate  le  norme  di  sicurezza  ed   in
particolare le disposizioni del D.M. 10.07.02. 
  E' evidente che le procedure di individuazione dell'ispettore e  di
affidamento dell'incarico, affinche'  l'ispezione  del  cantiere  sia
efficace e tempestiva, devono  avvenire  con  maggiore  celerita'  da
parte dell'OC rispetto alla procedura ordinaria. 
  Considerata la mole dei cantieri stradali, pari a diverse decine di
migliaia all'anno sulla sola rete autostradale, molti  dei  quali  di
piccola entita' e breve durata poiche' finalizzati all'attuazione  di
lavori di manutenzione ordinaria, non si ritiene possibile  che  l'OC
possa disporre le ispezioni sulla totalita' dei cantieri. 
  Per contro appare piu' ragionevole ipotizzare  che  tali  ispezioni
siano effettuate solamente sui cantieri significativi, selezionati in
base a criteri di durata temporale, importanza, dimensione, tipologia
ed estensione  dei  lavori,  oppure  al  grado  di  pericolosita'  in
relazione ai flussi, agli incidenti gia' verificatisi, alle eventuali
segnalazioni pervenute. 
  L'OC potra' disporre le ispezioni dei cantieri in base ai  predetti
criteri, ma appare opportuno indicare come  prioritario  il  criterio
della durata, suggerendo che per i cantieri in ambito extraurbano  di
durata superiore  ad  un  mese,  debbano  essere  oggetto  di  almeno
un'ispezione straordinaria, possibilmente effettuata in fase iniziale
di predisposizione o avvio del cantiere stesso. 
  In ambito urbano, al fine di selezionare i  cantieri  significativi
da sottoporre a ispezione, il  parametro  relativo  alla  durata  del
cantiere dovra' esser posto sempre in relazione all'importanza  della
strada, sia in funzione dei flussi  sia  della  presenza  o  meno  di
itinerari alternativi al tratto stradale interessato dai lavori. 
  Considerata l'elevata diffusione e frequenza dei  cantieri,  alcune
loro  ispezioni  straordinarie  potranno  rientrare  nelle  ispezioni
periodiche programmate dei tratti stradali in cui ricadono i cantieri
stessi; a tale scopo  sara'  opportuno  fare  in  modo  che  la  data
dell'ispezione  diffusa  sul  tratto  stradale,   nell'ambito   della
flessibilita' consentita dal programma delle ispezioni  periodiche  e
dal  tempo  utile  per  l'ispettore  dal   momento   dell'affidamento
dell'incarico, coincida anche con la presenza di un cantiere. 
  Gli elementi  che  dovranno  essere  valutati  in  generale  per  i
cantieri ubicati lungo tutte le tipologie di strada sono: 
  • per i "progetti di infrastruttura", che richiedono uno  specifico
studio  della  cantierizzazione,  verifica  della  rispondenza  delle
indicazioni progettuali, contenute negli  specifici  elaborati,  alle
caratteristiche reali dei cantieri fisici; 
  • verifica  dell'attuazione  di  misure  di  sicurezza  temporanee,
secondo schemi e tipologie standard preventivamente concordati tra OC
ed ente gestore; 
  •  verifica   dell'adattabilita'   delle   misure   adottate   alla
specificita' del cantiere, del contesto, della tipologia stradale; 
  •  eventuale  necessita'  di  adozione  di  misure   di   sicurezza
correttive e/o integrative; 
  • correttezza  dei  sistemi  di  segnalamento  ai  sensi  del  D.M.
10.07.02, in funzione della tipologia di strada e  della  durata  del
cantiere. 
  Le  ispezioni  nei  cantieri  stradali  saranno  condotte   tramite
l'utilizzo delle specifiche schede di  ispezione,  individuate  nella
matrice della Figura 23, distinte in base al contesto extraurbano  ed
urbano oltre che  alla  tipologia  di  strada,  a  doppia  e  singola
carreggiata, e riportate in Allegato. 
 
  4.4.1 Cantieri in ambito extraurbano 
  Le ispezioni, diurne e notturne,  sono  effettuate  percorrendo  il
tratto stradale interessato dal cantiere a bordo di  un  autoveicolo,
seguendo la stessa metodologia delle ispezioni generali descritta  al
par. 4.2.4.2. 
  Le schede sono state strutturate suddivise nelle seguenti voci, per
ognuna delle quali si individuano gli elementi da valutare  da  parte
dell'ispettore: 
  • piattaforma: larghezza residua delle corsie, elementi  separatori
(barriere o delineatori) tra correnti di traffico  opposte,  presenza
di spazi  di  sicurezza  tra  l'area  dei  lavori  e  la  carreggiata
temporanea, presenza di piazzole di sosta e corsie di emergenza; 
  • segnaletica orizzontale: qualita' della  segnaletica  orizzontale
nelle diverse zone di avvicinamento, di cantiere e  di  fine  lavori,
gradualita' delle deviazioni e  modalita'  di  ingresso/uscita  dalle
aree di  cantiere,  verifica  dell'eventuale  contraddizione  con  la
segnaletica preesistente; 
  • segnaletica verticale: frequenza dei segnali nelle  diverse  zone
di  avvicinamento,  di  cantiere  e  di   fine   lavori,   chiarezza,
visibilita'  e  leggibilita'  dei  segnali,  verifica  dell'eventuale
contraddizione con la segnaletica preesistente; 
  • segnaletica luminosa: posizionamento e regolazione delle lanterne
semaforiche, lanterne semaforiche per corsie reversibili, dispositivi
gialli lampeggianti, dispositivi a luce rossa, segnali  per  cantieri
mobili o su veicoli, PMV; 
  • altri elementi connessi alla sicurezza e informazione: 
  - illuminazione e visibilita' notturna: livelli  di  illuminazione,
verifica della corretta visibilita' dell'area di cantiere  nelle  ore
notturne, visibilita'  della  segnaletica  orizzontale  e  verticale,
visibilita'  degli   altri   elementi   accessori   (delineatori   di
deviazione, paletti, materiali rifrangenti, ecc.); 
  - misure di sicurezza:  segnali  informativi  sulla  lunghezza  del
cantiere  e  sulla  progressiva  distanza  dalla  fine  dell'area  di
cantiere,  segnali  informativi  sulla  presenza  di  rilevatori   di
velocita', verifica pulizia della pavimentazione, ecc.. 
 
  4.4.2 Cantieri in ambito urbano 
  Le  ispezioni  dei  cantieri  in   ambito   urbano,   complesse   e
dettagliate, potranno, come orientamento, essere condotte secondo  le
seguenti specifiche. 
  Le ispezioni diurne sono effettuate percorrendo l'area di  cantiere
a bordo di un  autoveicolo,  ed  eventualmente  a  piedi,  mentre  le
ispezioni notturne solo a bordo dell'autoveicolo, seguendo la  stessa
metodologia delle ispezioni generali descritta al par. 4.2.4.2. 
  Le schede potranno essere  strutturate  nelle  seguenti  voci,  per
ognuna delle quali si individuano gli elementi da valutare  da  parte
dell'ispettore: 
  • piattaforma: larghezza residua delle corsie, elementi  separatori
(barriere o delineatori) tra correnti di traffico  opposte,  presenza
di spazi  di  sicurezza  tra  l'area  dei  lavori  e  la  carreggiata
temporanea, mantenimento della continuita' dei percorsi  ciclabili  e
pedonali, rilocalizzazione delle fermate del  trasporto  pubblico  in
relazione ai percorsi pedonali,  riduzione  della  sosta  su  strada,
salvaguardia accessi privati e commerciali; 
  • segnaletica orizzontale: qualita' della  segnaletica  orizzontale
nelle diverse zone di avvicinamento, di cantiere e  di  fine  lavori,
gradualita' delle deviazioni e  modalita'  di  ingresso/uscita  dalle
aree di  cantiere,  verifica  dell'eventuale  contraddizione  con  la
segnaletica preesistente; 
  • segnaletica verticale: frequenza dei segnali nelle  diverse  zone
di  avvicinamento,  di  cantiere  e  di   fine   lavori,   chiarezza,
visibilita'  e  leggibilita'  dei  segnali,  verifica  dell'eventuale
contraddizione con la segnaletica preesistente; 
  • segnaletica luminosa: posizionamento e regolazione delle lanterne
semaforiche (fasi tutto rosso per sensi unici alternati), dispositivi
gialli lampeggianti, dispositivi a luce rossa; 
  • altri elementi connessi alla sicurezza e informazione: 
  - illuminazione e visibilita' notturna: livelli  di  illuminazione,
verifica della corretta visibilita' dell'area di cantiere  nelle  ore
notturne, visibilita'  della  segnaletica  orizzontale  e  verticale,
visibilita'  degli   altri   elementi   accessori   (delineatori   di
deviazione, paletti, materiali rifrangenti, ecc.); 
  - misure di sicurezza: segnali informativi sulla cantiere, verifica
pulizia della pavimentazione, verifica  ripristino  pavimentazione  e
segnaletica, ecc.. 
 
                               TABELLE 
 
Tabella 1: decreti attuativi previsti dal D.Lgs. n. 35/11 ..... 6 
Tabella 2: attivita' necessarie ai  sensi  del  D.Lgs.  n.  35/11  in
funzione della tipologia di infrastruttura ..... 13 
Tabella 3: principali  dati  di  incidentalita'  necessari   per   la
          classificazione dei tratti  ad  elevata  concentrazione  di
          incidenti ..... 30 
Tabella  4:  esempio  1  di  classificazione  di  incidentalita'   in
relazione ai flussi di traffico ..... 31 
Tabella 5: esempio 1 di classificazione di incidentalita' in  assenza
dei flussi di traffico ..... 32 
Tabella 6: esempio 2 di classificazione di incidentalita' in  assenza
dei flussi di traffico ..... 32 
Tabella 7: indicatori di incidentalita' da utilizzare ai  fini  della
classificazione ..... 33 
Tabella  8:  ambito  dei   controlli   per   gli   interventi   sulle
infrastrutture esistenti ..... 63 
Tabella 9: esempio di raccomandazioni  sulle  criticita'  progettuali
..... 73 
Tabella 10: caratteristiche delle ispezioni diffuse e puntuali  .....
89 
Tabella 11:  esempio  di  sintesi  delle  soluzioni  alle  criticita'
riscontrate nelle ispezioni ..... 102 
 
                               FIGURE 
 
Figura 1: il  ciclo  complessivo  delle  attivita'  del  processo  di
          gestione  della  sicurezza  delle  infrastrutture  stradali
          ..... 7 
Figura 2: applicazione, nella fase  transitoria,  della  VISS  e  dei
          controlli sui progetti in fase di  studio  di  fattibilita'
          ..... 16 
Figura 3: applicazione, nella fase  transitoria,  della  VISS  e  dei
          controlli sui progetti in fase di progettazione preliminare
          ..... 16 
Figura 4: applicazione, nella fase  transitoria,  dei  controlli  sui
progetti in fase di progettazione definitiva ..... 17 
Figura 5: non applicazione, nella fase transitoria, dei controlli sui
progetti in fase di progettazione esecutiva ..... 17 
Figura 6: le macro-attivita' del ciclo della gestione della sicurezza
delle infrastrutture stradali ..... 23 
Figura 7: il dettaglio della fase ANALISI RETE ..... 24 
Figura 8: le attivita' della prima parte della macrofase ANALISI RETE
..... 25 
Figura 9: il sistema "uomo-veicolo-ambiente-infrastruttura" ..... 28 
Figura 10: le attivita' della seconda parte della  macrofase  ANALISI
RETE ..... 29 
Figura 11: il dettaglio della fase ISPEZIONI ..... 38 
Figura 12: le attivita' della macrofase ISPEZIONI ..... 40 
Figura 13: il dettaglio della fase CLASSIFICAZIONE ..... 41 
Figura  14:  le  attivita'  della   prima   parte   della   macrofase
CLASSIFICAZIONE ..... 43 
Figura  15:  le  attivita'  della  seconda  parte   della   macrofase
CLASSIFICAZIONE ..... 48 
Figura 16: il dettaglio della fase INTERVENTI ..... 50 
Figura 17: le attivita' della prima parte della macrofase  INTERVENTI
..... 51 
Figura  18:  le  attivita'  della  seconda  parte   della   macrofase
INTERVENTI ..... 52 
Figura 19: il dettaglio della fase "MONITORAGGIO" ..... 54 
Figura 20: rapporti funzionali tra i soggetti coinvolti nei controlli
..... 68 
Figura 21: la matrice delle attivita' controlli-ispezioni focalizzata
sui controlli ..... 77 
Figura  22:  rapporti  funzionali  tra  i  soggetti  coinvolti  nelle
ispezioni ..... 94 
Figura 23: la matrice delle attivita' controlli-ispezioni focalizzata
sulle ispezioni ..... 105 
Figura  24:  esempio  di  scheda  di  ispezione   periodica   diffusa
preliminare ..... 109 
Figura 25: esempio di scheda di ispezione periodica diffusa  generale
..... 113 
Figura 26: esempio di riferimenti  ad  ispezioni  puntuali  contenuti
nella scheda di ispezione generale ..... 114 
 
                            ABBREVIAZIONI 
 
  CBA analisi benefici-costi (Cost-Benefit Analysis) 
 
  CEA analisi costi-efficacia (Cost-Effectiveness Analysis) 
 
  CIG Commissione Inter-Governativa 
 
  D.Lgs. n. 35/11 Decreto legislativo n. 35/2011 
 
  MIT Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 
 
  OC Organo Competente 
 
  PMV Pannello a Messaggio Variabile 
 
  SAPO Safety Potential 
 
  TEN Rete "stradale" transeuropea (Trans-European Network) 
 
  VISS Valutazione di Impatto sulla Sicurezza Stradale 
 
                            BIBLIOGRAFIA 
 
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Research Centre  -Centre  de  recherches  routieres  -Publication  de
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  - SIXTH FRAMEWORK PROGRAMME PRIORITY 1.6. Sustainable  Development,
Global Change and Ecosystem - 1.6.2: Sustainable Surface Transport  -
"Black Spot Management and Safety Analysis of Road  Networks  -  Best
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  - Network Safety Management -Documento Bast e Setra - 2005 
  - Nuti, F. - La valutazione economica  delle  decisioni  pubbliche.
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  - F. Levarlet, A. Valenza - L'analisi benefici-costi  dei  progetti
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  - Atmospheric Emission Inventory Guidebook - European Environmental
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  -  Federal  Highway   Administration   FHWA   Road   Safety   Audit
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  - Austroads - Road safety audit, 2nd  edition,  Austroads,  Sydney,
Australia - 2000 
  - Manuale per le Ispezioni di Sicurezza  delle  Strade  Extraurbane
Secondarie  e  Locali  -S.  Cafiso,  G.  La  Cava,  A.  Montella,  G.
Pappalardo (Identificazione e Adeguamento delle Strade  Pericolose  -
PROJECT TREN-03-ST-S07.31286 - Identification of Hazard Location  and
Ranking of Measures to Improve Safety on Local Rural Roads) - 2007 
  - Road Safety Inspection -Methodological Guide - Setra - 2009 
  - Euro TEST "Quality safety mobility" - Test dei  Cantieri  2007  -
Direzione Studi e Ricerche ACI