(Allegato)
                                                             Allegato 
 
NORME TECNICHE DI APPLICAZIONE DELLE MISURE FITOSANITARIE  CONTRO  IL
              VIRUS DELLA TRISTEZZA DEGLI AGRUMI (CTV) 
 
 
                             CAPITOLO 1 
 
Metodologia per la costituzione della rete di monitoraggio. 
    Il monitoraggio deve essere effettuato in tutti i siti di  piante
ospiti con priorita' a: campi  di  piante  madri,  campi  collezione,
vivai, agrumeti commerciali, giardini e parchi. 
    Nell'ambito  degli  agrumeti  commerciali  deve  essere  data  la
priorita' ai seguenti siti: 
      impianti limitrofi ai vivai (entro 1 km dall'area  coltivata  a
vivaio); 
      giovani impianti, privilegiando quelli effettuati con  varieta'
non facenti parte del registro delle varieta' di cui all'art. 14  del
decreto ministeriale 24 luglio 2003. 
    Nel corso del monitoraggio al CTV deve  essere  posta  attenzione
anche  alla  rilevazione  della  eventuale  presenza   di   Toxoptera
citricidus, in agrumeti condotti preferibilmente in biologico  oppure
in cui non sono stati  effettuati  trattamenti  insetticidi  recenti,
osservando la presenza di germogli e boccioli  fiorali  infestati  da
afidi  di  colore  castano-nero  escludendo  le  colonie  con   altre
colorazioni. In caso di colonie sospette, i germogli infestati devono
essere raccolti e inviati a laboratori di entomologia accreditati dal
SFR,  ai  sensi  del  D.M.  14  aprile   1997,   per   sottoporli   a
identificazione e diagnosi ufficiale. 
Metodologia di campionamento. 
    1 - Agrumeti commerciali in zone  indenni,  focolaio,  tampone  e
contenimento. 
    Al fine di determinare la presenza di CTV il  campionamento  deve
essere effettuato  prelevando  i  campioni  sul  12,5%  delle  piante
presenti nei singoli impianti, secondo il metodo «Gottwald & Hughes -
2000» modificato. 
    Il campione deve essere prelevato  dalle  singole  piante  ed  e'
costituito da 4 germogli per pianta, prelevati in corrispondenza  dei
quattro  punti  cardinali.  Le  piante   campionate   devono   essere
distribuite equamente sulla  superficie  dell'impianto,  seguendo  un
percorso regolare di cui si descrive un esempio: 
  
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
    La percentuale di piante infette che deriva da tale campionamento
indica la percentuale di infezione presente nell'impianto. 
    2 - Agrumeti commerciali in zone di insediamento 
    Nelle zone di insediamento,  al  fine  di  individuare  eventuali
focolai di ceppi severi, il monitoraggio deve  essere  effettuato  su
piante di agrumi sintomatiche di specie, varieta' e origine  diversa,
innestate sia su portinnesti tolleranti che su arancio amaro. 
    L'indagine deve essere fatta  con  esame  visivo  e  prelievo  di
campioni da piante sintomatiche. I campioni devono essere  analizzati
per la presenza del CTV e se risultano infetti deve essere avviata la
caratterizzazione del ceppo. 
    3 - Fonti di approvvigionamento di materiale  di  propagazione  e
vivai ubicati in zone indenni, focolaio, tampone e contenimento 
    I campioni debbono essere prelevati da: 
      il 100% delle piante madri; 
      almeno il 10% delle piante in sezione incrementale  (costituita
per incrementare il materiale di propagazione  delle  singole  piante
madri); 
      almeno il 5% delle piante in allevamento per ogni singolo lotto
omogeneo per i vivai. 
    I campioni devono essere costituiti come segue: 
      fonti di approvvigionamento: si prelevano  n.  4  germogli  per
pianta per costituire n. 1 campione; 
      sezioni incrementali e dei lotti di piante in  allevamento:  si
preleva n.1 germoglio per singola  pianta  da  piante  selezionate  a
random. I germogli prelevati si aggregano a gruppi di n.  5  germogli
per costituire n. 1  campione,  oppure  si  analizzano  singolarmente
prelevando 2 germogli per pianta. 
    4 - Fonti di approvvigionamento di materiale  di  propagazione  e
vivai ubicati in zone di insediamento 
    I campioni debbono essere prelevati da: 
      il 100% delle piante madri; 
      almeno il 10% delle piante in sezione incrementale  (costituita
per incrementare il materiale di propagazione  delle  singole  piante
madri); 
      almeno il 50% delle piante  in  allevamento  per  ogni  singolo
lotto omogeneo per le produzioni in screen house, con oneri a  carico
del vivaista; 
      tutte le piante in allevamento per le produzioni in  pien'aria,
con oneri a carico del vivaista. 
 
                        CAPITOLO 2 - DIAGNOSI 
 
Metodi diagnostici da utilizzare per l'accertamento ufficiale di CTV. 
    Devono essere utilizzati i test sierologici o molecolari indicati
nel protocollo EPPO PM 7/31 e successive modifiche  ed  integrazioni.
Possono essere,  inoltre,  utilizzati  altri  metodi  validati  dalla
comunita' scientifica. 
Saggi per la caratterizzazione dei ceppi. 
    La caratterizzazione  dei  ceppi  dovra'  essere  effettuata  con
metodi biologici e  molecolari.  I  saggi  biologici  su  indicatrici
arboree devono essere  effettuati  secondo  i  criteri  descritti  da
Garnsey et al. (2005). I metodi  molecolari  da  utilizzare  sono  la
RT-PCR seguita da sequenziamento  di  tratti  specifici  del  genoma.
Possono essere,  inoltre,  utilizzati  altri  metodi  validati  dalla
comunita' scientifica. 
Laboratori ammessi per la caratterizzazione dei ceppi. 
    Per  la  caratterizzazione  dei  ceppi  i  Servizi   Fitosanitari
Regionali si avvalgono dei laboratori pubblici o  con  partecipazione
pubblica operanti nel settore della ricerca e  della  sperimentazione
agraria, accreditati ai sensi del D.M. 14 aprile 1997. 
 
         CAPITOLO 3 - MISURE DA ADOTTARE IN PRESENZA DI CTV 
 
    Le  piante  infette  da  CTV  devono  essere  rimosse  con  tutto
l'apparato radicale. Le modalita' di movimentazione e smaltimento del
materiale vegetale risultante  dall'estirpazione  e'  prescritta  dal
SFR. 
    3.1 - Agrumeti commerciali ubicati  in  zone  indenni,  focolaio,
tampone e contenimento 
    In caso  di  percentuale  di  piante  infette  superiore  al  15%
l'intero agrumeto deve essere  estirpato.  In  deroga  e  su  formale
richiesta  del  proprietario  o   conduttore   a   qualsiasi   titolo
dell'agrumeto, il SFR puo' disporre la distruzione delle sole  piante
infette purche' siano saggiate,sotto il controllo del SFR e  a  spese
del richiedente, tutte le piante dell'agrumeto. 
    In presenza  di  ceppi  severi,  l'intero  agrumeto  deve  essere
estirpato quando il numero delle piante infette risulta superiore  al
10%. 
    3.2 - Agrumeti commerciali ubicati in zone di insediamento 
    In presenza  di  ceppi  severi,  l'intero  agrumeto  deve  essere
estirpato quando il numero delle piante infette risulta superiore  al
10%. 
    3.3 - Vivai 
    A seguito del ritrovamento di piante infette  in  un  vivaio,  il
SFR: 
      impone   la   sospensione   dell'autorizzazione   all'uso   del
passaporto delle piante di agrumi; 
      impone la distruzione del lotto  infetto.  Con  percentuali  di
infezione inferiori al 5% e su formale  richiesta  del  titolare  del
vivaio, il SFR puo' disporre la distruzione delle sole piante infette
purche' tutte le piante del lotto siano saggiate singolarmente al CTV
da un laboratorio accreditato ai sensi del  decreto  ministeriale  14
aprile  1997.  Il  saggio  dovra'  essere  effettuato  a  spese   del
richiedente, con i tempi stabiliti dal SFR che  dovra'  effettuare  i
controlli; 
      effettua indagini per individuare l'origine  dell'infezione  se
da materiale di propagazione infetto o trasmissione  tramite  vettori
afidici e impone le relative misure fitosanitarie. 
    La sospensione dell'autorizzazione all'uso del  passaporto  viene
revocata a seguito della eradicazione del virus nel focolaio ai sensi
dell'art. 4 comma 4. 
    Il prelievo di materiale da campi di piante madri dove  e'  stata
verificata una infezione di CTV deve essere sospeso  per  almeno  tre
cicli vegetativi consecutivi dalla distruzione delle piante  infette.
In tali periodo devono essere ripetute le analisi  almeno  due  volte
per accertare l'assenza del CTV. 
    3.4 - Giardini, parchi, viali 
    A seguito del ritrovamento di piante infette da  CTV  ubicate  in
viali, giardini, campi collezione, parchi,  pubblici  o  privati,  si
impone la distruzione delle singole piante infette. 
 
CAPITOLO 4 - CRITERI PER IL MANTENIMENTO  DELLO  STATUS  DI  SITO  DI
                    PRODUZIONE INDENNE IN VIVAIO 
 
Vivai ubicati in zone non indenni. 
    I vivai posti in zone non  indenni  possono  produrre  piante  di
agrumi  per  la  costituzione  di  agrumeti  commerciali,   solo   in
conformita' a quanto previsto dall'allegato IV, sez. II,  del  D.Lgs.
n. 214/2005, punto 10, lettera b) che prevede: 
      b) che i vegetali  sono  stati  ottenuti  nel  rispetto  di  un
sistema di certificazione che richieda che essi provengano  in  linea
diretta da materiali conservati in condizioni adeguate, sottoposti  a
prove ufficiali  riguardanti  almeno  Citrus  tristeza  virus  (ceppi
europei),  mediante  indicatori  appropriati  o  metodi   equivalenti
riconosciuti conformemente alla procedura  di  cui  all'articolo  18,
paragrafo 2, e che la coltura abbia avuto  luogo  permanentemente  in
una serra a prova di insetti o in una gabbia isolata, nelle quali non
sia stato osservato nessun sintomo di Citrus  tristeza  virus  (ceppi
europei). 
    I vivai posti in zone non indenni,  possono  produrre  piante  di
agrumi destinate esclusivamente alle zone di insediamento,  anche  in
conformita' a quanto previsto dall'allegato IV, sez. II, del D.  Lgs.
n. 214/2005, punto 10, lettera c) che prevede: 
      c) che i vegetali: 
        sono  stati  ottenuti  nel  rispetto   di   un   sistema   di
certificazione che richieda che essi provengano in linea  diretta  da
materiali conservati in condizioni  adeguate  e  sottoposti  a  prove
ufficiali riguardanti  il  Citrus  tristeza  virus  (ceppi  europei),
mediante indicatori appropriati  o  metodi  equivalenti  riconosciuti
conformemente alla procedura di cui all'articolo 18, paragrafo  2,  e
risultati, all'atto di tali prove, esenti da  Citrus  tristeza  virus
(ceppi  europei)  e  come  tali  certificati  in   test   individuali
effettuati secondo i metodi menzionati in questo paragrafo, 
        sono stati sottoposti ad ispezione e nessun sintomo di Citrus
tristeza  virus  (ceppi  europei),  e'  stato  osservato  dall'inizio
dell'ultimo ciclo vegetativo completo. 
    Tale produzione per  poter  essere  commercializzata  deve  avere
apposito nulla-osta da parte del SFR competente per territorio e deve
sottostare alle seguenti prescrizioni: 
      le piante debbono essere  identificate  in  lotti  visibilmente
separati dalle altre produzioni; 
      i lotti devono essere individuati  nelle  mappe  ufficiali  del
vivaio; 
      tutte le piante prima della commercializzazione  devono  essere
analizzate al CTV singolarmente a spese del vivaista; 
      la commercializzazione delle piante deve essere effettuata  con
passaporto (delle piante contenente  la  dicitura  «piante  destinate
esclusivamente alle zone di insediamento per CTV». Tale dizione  deve
essere apposta di seguito al numero seriale che dovra' riportare alla
fine, separato da un trattino, la codifica «INS»; 
      le  piante  prodotte  devono  essere   destinate   direttamente
all'utilizzatore  finale,  i  cui   estremi   vanno   preventivamente
comunicati  al  SFR  competente  per  luogo  di  destino,   indicando
contestualmente il comune, foglio e particelle o  in  alternativa  le
coordinate geografiche GPS, del luogo di messa a dimora; 
      in relazione a riscontri positivi di CTV a seguito di opportune
analisi di laboratorio, il SFR di destino puo' richiedere ulteriori e
piu' idonee forme di tracciabilita'. 
    Le piante destinate a scopo ornamentale possono  essere  prodotte
in conformita' a quanto previsto dall'allegato IV, sez.  II,  del  D.
Lgs. n. 214/2005 punto 10, lettere b) oppure c). 
    Ove prescritta la coltivazione in serre a prova di  insetti  deve
avvenire  in  appositi   ambienti   separati:   semenzali,   nestaio,
piantonaio, lotti da commercializzare, ecc., con rete  di  protezione
anti-afidi, con doppia porta di  ingresso  e  relativo  vestibolo  di
almeno 1 m. 
    In ogni fase  del  ciclo  produttivo  deve  essere  garantito  il
controllo di vettori afidici  attraverso  l'utilizzo  di  appropriati
metodi di difesa calendarizzati. 
 
       CAPITOLO 5 - COMUNICAZIONE COSTITUZIONE NUOVI IMPIANTI 
 
    Le ditte  che  costituiscono  nuovi  impianti  di  agrumi  devono
comunicare al servizio fitosanitario competente per territorio, entro
120  giorni  dalla  messa  a  dimora  delle   piante,   gli   estremi
identificativi dall'azienda (ragione sociale, sede legale  e  partita
IVA), l'ubicazione del nuovo impianto attraverso l'indicazione  degli
estremi catastali (comune, foglio e particella) oppure le  coordinate
geografiche GPS. Inoltre devono indicare la specie, la varieta' e  il
relativo  numero  di  piante  messe  a  dimora  e  gli  estremi   del
passaporto/ documento di commercializzazione. 
    Le ditte, i comuni, i privati che costituiscono  aree  agrumetate
ornamentali devono comunicare al  servizio  fitosanitario  competente
per territorio, entro 120 giorni dalla messa a dimora  delle  piante,
la specie, la varieta' e il relativo numero di piante messe a  dimora
e gli estremi del passaporto/ documento di commercializzazione.