(Direttiva)
 
                                                            Direttiva 
 
Direttiva tecnica per l'applicazione dell'elenco delle imperfezioni e
delle infermita' che sono causa di non idoneita' al servizio militare
di cui all'articolo 582 del decreto del Presidente  della  Repubblica
15 marzo  2010,  n.  90,  recante  "Testo  unico  delle  disposizioni
regolamentari  in  materia   di   ordinamento   militare,   a   norma
       dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n.246". 
 
 
                             Avvertenze 
 
  1.  La  presente  direttiva  tecnica  concerne  le   modalita'   di
applicazione dell'elenco imperfezioni di cui all'articolo 582,  comma
1, del decreto del Presidente della Repubblica n.  90  del  2010,  di
seguito denominato elenco, e fornisce  indicazioni  relative  a  ogni
singola lettera in cui e' suddiviso il comma 1  del  citato  articolo
582, con particolare riguardo alle imperfezioni e alle infermita'  di
piu' frequente riscontro o di maggior rilevanza. 
  2. Per il personale militare di carriera gia' in servizio  l'elenco
costituisce solo una guida di orientamento; per  detto  personale  il
giudizio di idoneita' dovra' essere espresso in  relazione  all'eta',
al grado, alla categoria e agli incarichi, nonche'  alle  particolari
norme che ne regolano la posizione e lo stato giuridico. 
  3. Per il personale militare volontario gia' in servizio al momento
di entrata in vigore della presente direttiva  continuano  a  trovare
applicazione,  ai  fini  del   passaggio   in   servizio   permanente
nell'ambito della stessa  categoria  di  personale,  i  requisiti  di
idoneita' al servizio militare contenuti nelle direttive  vigenti  al
momento del reclutamento, qualora piu' favorevoli. 
  4. Per i militari alle armi il giudizio  di  inabilita'  permanente
che determina il provvedimento di riforma viene adottato anche quando
la  patologia,  ritenuta  sanabile,  permanga  nonostante   le   cure
richieste dal caso e il periodo necessario di temporanea inabilita'. 
  5. L'osservazione prevista dalla presente direttiva e' la procedura
di accertamento clinico-diagnostico con finalita' medico-legale. Tale
osservazione viene praticata  negli  stabilimenti  sanitari  militari
provvisti di organi medico-legali nei casi in cui risulti  necessario
un approfondimento diagnostico,  eventualmente  anche  con  ricovero.
Qualora non sussista tale necessita' i militari sono  inviati  presso
le medesime  strutture  sanitarie  per  effettuare  gli  accertamenti
specialistici non eseguibili presso le infermerie  di  Corpo;  a  tal
fine,  se  necessario,   i   militari   potranno   essere   aggregati
temporaneamente al reparto servizi delle predette strutture sanitarie
e adibiti a mansioni che non comportano rischio, con  esclusione  dei
servizi di guardia e di assistenza ai ricoverati. 
  6. Nella presente direttiva vengono  utilizzate  espressioni  quali
lieve, medio, grave, al fine  di  indicare  la  rilevanza  clinica  e
medico-legale dell'affezione. L'espressione rilevante, invece, indica
quell'incidenza attribuibile a un'affezione che, anche se  lieve  sul
piano clinico, sotto il profilo medico-legale costituisce impedimento
all'espletamento del servizio militare. 
  7. La documentazione sanitaria rilasciata con debita autenticazione
da strutture sanitarie pubbliche puo' essere acquisita e considerata,
se ritenuta esauriente, quale unico riferimento per l'emanazione  del
giudizio medico-legale. 
  8. Per le patologie non specificate nell'elenco  o  nella  presente
direttiva si  applicano  le  disposizioni  riguardanti  l'apparato  o
l'organo interessato, facendo ricorso  al  criterio  dell'analogia  o
dell'equivalenza con le imperfezioni e le infermita' ivi contemplate. 
  9. La presente direttiva in alcuni casi indica gli esami clinici  e
strumentali  ritenuti  utili  e  i   parametri   necessari   per   la
formulazione della  diagnosi  e  del  relativo  provvedimento  medico
legale. 
  10. Il personale femminile,  all'atto  di  presentazione  a  visita
medica,  considerata  la  necessita'   di   effettuare   accertamenti
potenzialmente pericolosi per le donne in stato di gravidanza, dovra'
esibire  le  risultanze  del  relativo  test  eseguito,   presso   un
laboratorio analisi pubblico o privato, nei cinque giorni  precedenti
la data di presentazione a visita. L'organo medico-legale  competente
effettuera' il test di gravidanza su campione  di  urine  qualora  la
candidata dovesse sollevare dubbi sullo stato  di  gravidanza  o  non
abbia prodotto idoneo referto, ovvero nel  caso  in  cui  emergessero
motivi  di   opportunita'.   La   positivita'   del   test   comporta
l'impossibilita'  a  proseguire  gli  accertamenti   per   temporaneo
impedimento. 
  11. Per ciascun apparato  le  imperfezioni  e  le  infermita'  sono
indicate  con  la  partizione   in   lettere   e   numeri   cardinali
corrispondenti quella dell'articolo 582, comma  1,  del  decreto  del
Presidente della Repubblica n. 90 del  2010,  nella  formulazione  in
vigore alla data di approvazione  della  presente  direttiva.  Avendo
utilizzato  tale  criterio,  si  evidenzia  che   alla   lettera   R)
psichiatria, non e' stato indicato il  numero  11),  in  quanto  tale
partizione e' stata abrogata dall'articolo 4, comma 1, lett.  b),  n.
4.1, del decreto del Presidente della Repubblica 24 febbraio 2012, n.
40. 
 
  A) Morfologia generale. 
  Le disarmonie somatiche e  le  distrofie  costituzionali  di  grado
rilevante,  trascorso,  se  occorre,   il   periodo   di   inabilita'
temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  - l'obesita'; 
  - la gracilita' di costituzione; 
  - le gravi disarmonie e distrofie costituzionali. 
  Per la valutazione delle disarmonie  somatiche  e  delle  distrofie
costituzionali si considerano i seguenti caratteri esteriori (pallore
della cute, scarsezza del  pannicolo  adiposo,  ipotrofia  muscolare,
spalle spioventi, torace scarno,  appiattito  o  cilindrico,  scapole
alate, esilita' degli arti, masse adipose esuberanti  e  abnormemente
distribuite, perimetro addominale, etc.)  indicativi  di  gracilita',
obesita', di uno stato morboso latente, di un soggetto  a  rischio  o
comunque non  adatto  a  sopportare  l'impegno  fisico  del  servizio
militare. 
  Per la valutazione della costituzione somatica sono da  considerare
i seguenti parametri: 
  •  statura  (h):  valutata  in  metri  mediante  antropometro   con
esaminando  in  posizione  di  attenti,  a  capo  eretto,  con  piano
orbito-auricolare orizzontale, con l'occipite,  il  segmento  dorsale
della colonna vertebrale e i  talloni  a  contatto  con  il  montante
dell'antropometro; 
  • peso corporeo (p): valutato in chilogrammi (kg); 
  • indice di massa corporea (I.M.C.): si intende per indice di massa
corporea il rapporto tra  il  peso  corporeo  (p)  in  chilogrammi  e
l'altezza (h) in  metri  elevata  al  quadrato  secondo  la  seguente
formula: I.M.C = p / (h x h). 
  Per un'agevole e immediata valutazione dei parametri rilevati  puo'
essere utilizzata la tabella  antropometrica  riportata  di  seguito,
dove sono elencati il peso massimo (I.M.C. = 28 per le donne / 30 per
gli uomini) e il peso minimo (I.M.C. = 18 per le donne / 20  per  gli
uomini), rapportati all'altezza. 
 
                         MORFOLOGIA GENERALE 
    

|=================================|=================================|
|              UOMINI             |              DONNE              |
|============|============|=======|=======|============|============|
| I.M.C. MAX | I.M.C. MIN |               | I.M.C. MAX | I.M.C. MIN |
|============|============|===============|============|============|
|    30      |     20     |               |     28     |     18     |
|============|============|===============|============|============|
|  PESO MAX  |  PESO MIN  |    ALTEZZA    |  PESO MAX  |  PESO MIN  |
|============|============|===============|============|============|
|   132      |     88     |     2.10      |    123     |     79     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|   129      |     86     |     2.08      |    121     |     78     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|   127      |     84     |     2.06      |    118     |     76     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|   125      |     83     |     2.04      |    116     |     75     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|   122      |     82     |     2.02      |    114     |     73     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|   120      |     80     |     2.00      |    112     |     72     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|   118      |     78     |     1.98      |    109     |     71     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|   115      |     77     |     1.96      |    107     |     69     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|   113      |     75     |     1.94      |    105     |     68     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|   111      |     74     |     1.92      |    103     |     66     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|   108      |     72     |     1.90      |    101     |     65     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|   106      |     71     |     1.88      |     99     |     64     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|   104      |     69     |     1,86      |     96     |     62     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
    102      |     68     |     1,84      |     94     |     61     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|    99      |     66     |     1,82      |     92     |     60     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|    97      |     65     |     1,80      |     90     |     58     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|    95      |     63     |     1,78      |     88     |     57     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|    93      |     62     |     1,76      |     86     |     56     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|    91      |     61     |     1,74      |     84     |     54     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|    89      |     59     |     1,72      |     82     |     53     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|    87      |     58     |     1,70      |     80     |     52     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|    85      |     56     |     1,68      |     79     |     51     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|    83      |     55     |     1,66      |     77     |     50     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|    81      |     54     |     1,64      |     75     |     48     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|    79      |     52     |     1,62      |     73     |     47     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|    77      |     51     |     1,60      |     71     |     46     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|    75      |     50     |     1,58      |     69     |     45     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|    73      |     49     |     1,56      |     68     |     44     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|    71      |     47     |     1,54      |     66     |     43     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|    69      |     46     |     1,52      |     64     |     42     |
|------------|------------|---------------|------------|------------|
|    68      |     45     |     1,50      |     63     |     41     |
|============|============|===============|============|============|

    
  Viene giudicato permanentemente inabile il soggetto: 
  - di sesso maschile con I.M.C. maggiore di 30 e minore di 20; 
  - di sesso femminile con I.M.C. maggiore di 28 e minore di 18. 
  Puo' essere giudicato idoneo il soggetto con  I.M.C.  superiore  ai
limiti sopra indicati, in cui l'eccesso ponderale e'  da  attribuirsi
prevalentemente alla massa muscolare e non  a  un  eccesso  di  massa
grassa. 
 
  B) Disendocrinie, dismetabolismi ed enzimopatie. 
  1) I difetti  del  metabolismo  glicidico,  lipidico  o  protidico,
trascorso, se occorre, il periodo di inabilita' temporanea. 
 
  Rientrano tra i difetti del metabolismo glicidico: 
  - diabete mellito di tipo 1 e 2; 
  - ridotta tolleranza glucidica; 
  - glicosurie normoglicemiche (la glicosuria deve essere riscontrata
in piu' determinazioni). 
  Sono indicativi di diabete mellito: 
  - valori di glicemia eguali o superiori a 126 mg/dl in  almeno  due
determinazioni, effettuate al mattino dopo 12 ore  di  digiuno  e  in
assenza di altre condizioni interferenti; 
  - emoglobina glicosilata con valori superiori al 6,5% con  metodica
standardizzata; 
  Nella valutazione dei  difetti  del  metabolismo  glicidico  potra'
essere utilizzata la metodica della curva da carico orale di glucosio
(da non effettuare se la  glicemia  a  digiuno  e'  superiore  a  126
mg/dl), con pasto standard di 75 grammi di glucosio. Al  120°  minuto
se la glicemia e' superiore a 200  mg/dl,  sara'  posta  diagnosi  di
diabete; se la glicemia e' compresa tra 140 e 200 mg/dl, sara'  posta
diagnosi di ridotta tolleranza glicidica. 
  Rientrano tra i difetti del metabolismo lipidico: 
  - ipercolesterolemie primitive; 
  - ipertrigliceridemie; 
  - iperlipidemie miste. 
  Nella valutazione delle dislipidemie si terra' conto dei valori  di
laboratorio (colesterolo totale superiore a 240 mg/dl o  trigliceridi
superiori a 200 mg/dl) e dei criteri clinico-strumentali (presenza di
xantomi, gerontoxon, steatosi epatica, etc.). 
  Rientrano tra i difetti del metabolismo proteico: 
  - fenilchetonuria; 
  - alcaptonuria; 
  - omocistinuria; 
  - altri. 
 
  2) La mucoviscidosi. 
 
  3)  Le  endocrinopatie,  trascorso,  se  occorre,  il  periodo   di
inabilita' temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  - malattie del sistema ipotalamo - ipofisario; 
  - ipogonadismi primitivi e secondari; 
  - malattie del corticosurrene; 
  - malattie della tiroide (ipo/ipertiroidismo, gozzo multinodulare); 
  - feocromocitoma e paraganglioma; 
  - malattie delle paratiroidi. 
 
  4) I difetti quantitativi o qualitativi degli enzimi, trascorso, se
occorre, il periodo di inabilita' temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  - la iperbilirubinemia indiretta superiore a 5 mg/dl  accertata  in
due occasioni dopo 24 ore di riposo; 
  - pregressa emolisi; 
  - diabete insipido; 
  - porfirie; 
  - glicogenosi; 
  - tesaurismosi lipidiche e mucopolisaccaridiche; 
  - sindrome di Ehlers-Danlos; 
  - sindrome di Marfan. 
 
  C) Malattie da agenti infettivi e da parassiti. 
  Le malattie da agenti infettivi e da parassiti che  sono  causa  di
rilevanti limitazioni funzionali oppure sono accompagnate da grave  e
persistente compromissione delle condizioni generali  o  della  crasi
ematica o che hanno caratteristiche di cronicita' o di  evolutivita',
trascorso, se occorre, il periodo di inabilita' temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  - la tubercolosi polmonare ed extrapolmonare e  i  suoi  esiti.  Il
complesso primario non e' causa di inabilita' al servizio militare; 
  - il morbo di Hansen; 
  - la sifilide in fase attiva, intesa come positivita' contemporanea
di anticorpi treponemici specifici [TPHA (test di  emoagglutinazione)
o MHA-TP (microemoagglutinazione)  o  FTA  test  di  assorbimento  di
anticorpi  anti  treponema  fluorescenti]  e  non  treponemici  [VDRL
(Venerai Disease  Research  Laboratory)  o  RPR  (Reggina  Plasmatica
Rapida)]; 
  - la positivita' per l'antigene di superficie di HBV (HBsAg); 
  - la positivita' per gli anticorpi per HCV insieme alla positivita'
della ricerca del genoma virale (HCV-RNA qualitativo); 
  - la positivita' per gli anticorpi anti-HIV. 
 
  D) Ematologia. 
  1) Le malattie primitive del sangue e degli organi emopoietici. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  - le malattie ematologiche primitive; 
  -  la  microcitemia  costituzionale  o  trait  talassemico  qualora
presenti le seguenti caratteristiche: 
  • Hb inferiore a 11 gr/di per i maschi e 10 gr/d1 per le femmine; 
  • non regolare sviluppo somatico; 
  • presenza di splenomegalia; 
  • presenza di segni di emolisi; 
  • sideremia e ferritina diminuite. 
 
  2) Le malattie secondarie del sangue e  degli  organi  emopoietici,
trascorso, se occorre, il periodo di inabilita' temporanea. 
  La  splenectomia  post-traumatica  senza  alterazioni  della  crasi
ematica non e' causa di inabilita'. 
 
  E) Immunoallergologia. 
  1) L'asma bronchiale allergico e le altre gravi allergie, anche  in
fase asintomatica, trascorso, se occorre, il  periodo  di  inabilita'
temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  -  i  soggetti  che  presentino   alle   prove   di   funzionalita'
respiratoria (PFR) valori di volume espiratorio  massimo  al  secondo
minore di 80% teorico; 
  - i soggetti con prove di funzionalita'  respiratoria  negative  ma
con test di stimolazione bronchiale positivo (BPT) con PD 20%  FEV  1
minore di 800 microgrammi di metacolina; 
  - i soggetti allergici stagionali con negativita' alle PFR e al BPT
e positivita' ai prick test cutanei o alla determinazione  delle  IgE
specifiche del siero (con metodica RAST  o  immunoenzimatica  ELISA),
che risultino al BPT, praticato durante la stagione di  pollinazione,
positivi con PD 20% FEV 1 minore di 800 microgrammi di metacolina; 
  - la rinite con spirometria basale nella  norma  e  iperreattivita'
bronchiale aspecifica nel range degli asmatici (PD 20% FEV  1  minore
di 800 microgrammi di metacolina). 
 
  2)  L'anafilassi,  le  reazioni   allergiche/pseudoallergiche,   le
intolleranze  a  farmaci  e  alimenti,  con  manifestazioni  cliniche
severe, anche in fase asintomatica, diagnosticate tramite valutazioni
cliniche e  procedure  laboratoristiche  appropriate,  trascorso,  se
occorre, il periodo di inabilita' temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  - le allergie e le intolleranze ad alimenti  di  abituale  consumo,
utilizzo e diffusione; 
  - le reazioni da farmaci di uso corrente e non sostituibili; 
  - l'anafilassi per punture di insetti. 
  Sono utili per il giudizio diagnostico: 
  - dati anamnestici rilevanti; 
  - esame emocromocitometrico; 
  - dosaggio delle IgE totali nel siero; 
  - dosaggio IgE specifiche nel siero; 
  - prick, intradermo e patch tests; 
  - dosaggio della proteina cationica eosinofila; 
  - dosaggio della triptasi mastocitaria. 
  Puo' essere inoltre utile l'esecuzione dei seguenti test: 
  - prick by prick 
  - test di provocazione  orale  con  metodica  in  doppio  cieco  vs
placebo. 
 
  3) Le sindromi da immunodeficienza,  anche  in  fase  asintomatica,
accertate  con  gli  appropriati   esami   specialistico-strumentali,
trascorso, se occorre, il periodo di inabilita' temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  - le sindromi da immunodeficienza primitive: 
  - agammaglobulinemia; 
  - ipogammaglobulinemia; 
  - difetti di singole classi e sottoclassi anticorpali, tra i  quali
i difetti delle IgA; 
  - difetti dell'immunita' cellulare specifica e aspecifica; 
  - difetti congeniti del complemento. 
  Le diagnosi di cui sopra saranno formulate previa esecuzione di: 
  - dosaggio delle immunoglobuline sieriche e  delle  sottoclassi  di
IgG per le sindromi da deficit delle immunoglobuline 
  -   analisi   fenotipica   e   funzionale   delle   popolazioni   e
sottopopolazioni linfocitarie; 
  - analisi quantitativa e funzionale dei fattori del complemento; 
  - analisi della funzione fagocitaria. 
 
  4) Le connettivici e le vascoliti. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  - lupus eritematoso sistemico; 
  - artrite reumatoide; 
  - sindrome di Sjogren; 
  - sclerosi sistemica; 
  - connettivite mista; 
  - connettivite indifferenziata; 
  - dermatomiosite, polimiosite; 
  - vascoliti sistemiche, anche se limitate a un solo apparato. 
  Le diagnosi di cui sopra saranno formulate in accordo con i criteri
ACR (American College Rheumatology) considerando: 
  - quadro clinico e compromissione d'organo; 
  - pattern autoanticorpale non-organo-specifico; 
  - referti strumentali; 
  - eventuali referti istologici. 
 
  F) Tossicologia. 
  Lo stato di intossicazione cronica da piombo o  da  altri  metalli,
trascorso, se occorre, il periodo di inabilita' temporanea. 
 
  G) Neoplasie. 
  1) I tumori maligni. 
  2) I tumori benigni e  i  loro  esiti,  quando  per  sede,  volume,
estensione  o  numero  siano   deturpanti   o   producano   rilevanti
alterazioni strutturali o funzionali. 
 
  H) Cranio. 
  1) Le malformazioni craniche congenite con  evidenti  deformita'  o
rilevanti disturbi funzionali. 
  2) Le alterazioni morfologiche acquisite delle ossa del cranio  che
determinano evidenti deformita' o rilevanti disturbi funzionali o che
interessano la teca interna. 
 
  I) Complesso maxillo facciale. 
  1) Le malformazioni e  gli  esiti  di  patologie  o  lesioni  delle
labbra, della lingua e dei tessuti molli della  bocca  che  producano
gravi disturbi funzionali,  trascorso,  se  occorre,  il  periodo  di
inabilita' temporanea. 
  2)  Le  malformazioni,  gli  esiti  di  lesioni  o  di   interventi
chirurgici correttivi, le patologie del complesso maxillo-facciale  e
le alterazioni dell'articolarita' temporo-mandibolare causa di  gravi
alterazioni  funzionali,  trascorso,  se  occorre,  il   periodo   di
inabilita' temporanea. 
  3)  Le  malformazioni  e  gli  esiti  di  patologie   dell'apparato
masticatorio   che   determinano   rilevanti   disturbi   funzionali,
trascorso, se occorre, il periodo di inabilita' temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  -  la  mancanza  o  l'inefficienza  (per  carie   destruente,   per
parodontopatia o per anomalie dentarie) del maggior numero di denti o
di almeno otto tra incisivi e canini. 
  La dicitura «del  maggior  numero  di  denti»  va  interpretata  in
relazione a un massimo teorico di 28 elementi dentari; gli  eventuali
terzi molari  presenti  andranno  conteggiati  solo  nel  caso  siano
efficienti nella  funzione  masticatoria  in  sostituzione  di  altri
elementi dentari mancanti; 
  - le malocclusioni dentali  con  segni  clinici  o  radiologici  di
patologia dentale o paradentale. 
  Il concetto di  insufficienza  masticatoria  non  e'  vincolato  al
numero di denti presenti in bocca, bensi' alla loro funzione;  a  tal
fine viene  considerata  sufficiente  la  masticazione  quando  siano
presenti o due coppie di molari o tre coppie tra molari e  premolari,
purche' in ingranaggio in occlusione. 
  Le malocclusioni dentarie che, pur in presenza del  maggior  numero
dei denti, non permettano un corretto ingranaggio occlusale di almeno
2 coppie di  molari  o  3  coppie  di  molari  e  premolari,  vengono
considerate 
  causa di "insufficienza masticatoria". 
  La  protesi  efficiente  va  considerata  sostitutiva   del   dente
mancante. 
  - gli estesi impianti dentali con segni clinici  e  radiologici  di
perimplantite. L'impianto dentario viene considerato sostitutivo  del
dente mancante solo se non presenta segni clinici  e  radiologici  di
perimplantite e inefficienza. 
 
  L) Apparato cardiovascolare. 
  1) Le malformazioni del cuore e dei grossi vasi. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  - la destrocardia; 
  - le cardiopatie congenite e i loro esiti. 
  2)  Le  malattie  dell'endocardio,  del  miocardio,   dell'apparato
valvolare, del pericardio, dei grossi vasi e i loro esiti, trascorso,
se occorre, il periodo di inabilita' temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  il trapianto di cuore, gli esiti  di  intervento  riparativo  delle
valvole e dei grossi vasi, le sostituzioni valvolari; 
  le cardiomiopatie primitive e secondarie; 
  gli esiti di pericardite, miocardite ed endocardite; 
  le stenosi e le insufficienze valvolari; 
  le anomalie biometriche non correlate con  la  superficie  corporea
documentate con appropriate metodiche di imaging. 
  il prolasso valvolare con rigurgito emodinamicamente significativo; 
  la valvola aortica bicuspide; 
  la pericardite, la miocardite e  l'endocardite  recidivanti,  anche
senza esiti. 
  3) Le gravi turbe del  ritmo  cardiaco,  le  anomalie  del  sistema
specifico di conduzione, le canalopatie, trascorso,  se  occorre,  il
periodo di inabilita' temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  - blocco atrioventricolare di I grado che  non  regredisce  con  lo
sforzo fisico adeguato; 
  - blocco atrioventricolare di II e III grado; 
  - blocco di branca sinistra; 
  - il ritardo di attivazione intraventricolare anteriore sinistro  o
posteriore   sinistro,   associato   a   ritardo    di    attivazione
intraventricolare destro; 
  -  l'extrasistolia  sopraventricolare  frequente   e/o   ripetitiva
(documentata con ECG holter); 
  -  la  tachicardia  sopraventricolare,  il  flutter   atriale,   la
fibrillazione atriale; anche se parossistici; 
  -    extrasistolia    ventricolare    frequente;    l'extrasistolia
ventricolare polimorfa, e/o ripetitiva,  e/o  precoce,  e/o  attivata
dallo sforzo; 
  - sindrome di Wolf-Parkinson-White; 
  - la preeccitazione ventricolare; 
  - la sindrome di Brugada; 
  - la sindrome del QT lungo (QT corretto per la frequenza  superiore
a 440 msec nel genere maschile e superiore  a  460  msec  nel  genere
femminile) e del QT corto (QT corretto per la frequenza  inferiore  a
320 msec); 
  - le aritmie trattate con ablazione transcatetere; 
  -  le  aritmie  trattate  con  l'applicazione   di   pace-maker   o
defibrillatore impiantabile. 
  4) L'ipertensione arteriosa persistente, trascorso, se occorre,  il
periodo di inabilita' temporanea; dopo osservazione. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  - i soggetti con valori di pressione arteriosa sistolica fra 130  e
140 mmHg e/o di pressione arteriosa diastolica fra 85 e 90 mmHg,  che
presentano 2 o piu' fattori di rischio cardiovascolare (familiarita',
abitudine  tabagica,  dislipidemia,  ridotta  tolleranza   glicidica,
obesita' addominale) e/o segni di danno d'organo subclinico. 
  - i soggetti con valori di pressione arteriosa sistolica  superiori
a 140 mmHg e/o diastolica superiori a 90 mmHg. 
  Per la valutazione dell'ipertensione arteriosa occorre effettuare: 
  - almeno due misurazioni nella stessa visita; 
  - le misurazioni vanno eseguite con soggetto seduto e in condizioni
di riposo psicofisico, utilizzando un bracciale di idonee dimensioni; 
  - se ritenuto  necessario,  le  misurazioni  andranno  ripetute  in
visite successive; 
  - se ritenuto necessario, si effettuera' monitoraggio dinamico  non
invasivo delle 24 ore; 
  5) Gli aneurismi, le angiodisplasie e le fistole arterovenose. 
  6) Le patologie delle arterie e dei capillari con disturbi  trofici
o  funzionali,  trascorso,  se  occorre,  il  periodo  di  inabilita'
temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  - il morbo e la sindrome di Raynaud; 
  - la sindrome dell'egresso toracico. 
  7) Le ectasie venose estese con incontinenza valvolare e i disturbi
del circolo venoso profondo. 
  8) Le flebiti e le altre patologie del  circolo  venoso  e  i  loro
esiti con disturbi trofici e funzionali, trascorso,  se  occorre,  il
periodo di inabilita' temporanea. 
 
  Rientra in questa fattispecie: 
  - la sindrome di Paget Schroetter (trombosi della vena succlavia da
compressione o da sforzo). 
  9) Le patologie gravi dei vasi e dei  gangli  linfatici  e  i  loro
esiti, trascorso, se occorre, il periodo di inabilita' temporanea. 
 
  Rientra in questa fattispecie: 
  - il linfedema primitivo con disturbi funzionali. 
 
  M) Apparato respiratorio. 
  1) Le malattie croniche dei bronchi e dei  polmoni,  trascorso,  se
occorre, il periodo di inabilita' temporanea. 
  2) Le malattie delle pleure e i loro esiti rilevanti, trascorso, se
occorre, il periodo di inabilita' temporanea. 
  3) I dismorfismi della gabbia toracica con  alterazioni  funzionali
respiratorie. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  - le bronchiectasie, le bronchiti croniche, l'enfisema; 
  - il pneumotorace; 
  - gli esiti lievi  di  pleurite  non  tubercolare  con  alterazioni
funzionali; 
  - gli esiti di obliterazione del seno costofrenico e di  scissurite
aspecifica con lievi alterazioni funzionali; 
  - le alterazioni funzionali respiratorie da  pectus  excavatum,  da
pectus carenatum, da cifosi e da scoliosi; 
  - gli esiti di traumatismi toracici con alterazioni funzionali. 
 
  N) Apparato digerente. 
  1) Le malformazioni e le malattie croniche delle  ghiandole  e  dei
dotti salivari che producono gravi disturbi funzionali, trascorso, se
occorre, il periodo di inabilita' temporanea. 
  2) Le malformazioni, le anomalie di posizione,  le  patologie  o  i
loro esiti del tubo digerente, del fegato e vie biliari, del pancreas
e dei peritoneo che, per natura, sede  e  grado  producano  rilevanti
disturbi funzionali, trascorso, se occorre, il periodo di  inabilita'
temporanea. 
  3) Le ernie viscerali. 
  4) Gli esiti di intervento chirurgico con perdita totale o parziale
di un viscere. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  - tutte le ernie viscerali, compresa l'ernia iatale con esofagite o
disturbi funzionali di notevole grado; 
  L'ernia inguinale allo stato di punta non e' causa di inabilita'. 
  -  le  stenosi,  le   distopie,   il   "mesenterium   comune",   le
splancnoptosi, il dolicocolon; 
  - le fistole anali e perianali sottomucose con flogosi  ricorrenti.
Gli esiti di appendicectomia e  di  colecistectomia  senza  rilevanti
disturbi funzionali non costituiscono motivo di inabilita'. 
 
  O) Mammella. 
  Le patologie e i loro esiti  della  ghiandola  mammaria  che  siano
causa di rilevanti disturbi funzionali,  trascorso,  se  occorre,  il
periodo di inabilita' temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  - i processi flogistici o displastici e i loro  esiti  di  notevole
entita'; 
  - gli esiti di mastoplastica riduttiva  con  rilevanti  limitazioni
funzionali; 
  - la ginecomastia voluminosa  dell'uomo  che  comporti  un  aspetto
ginoide anche in assenza di endocrinopatie. 
  La protesi mammaria non  e'  causa  di  inabilita'  in  assenza  di
complicanze anatomo-funzionali (ad es. capsulite retraente, etc.). 
  La megalomastia e' causa di inabilita'  quando  determina  impaccio
motorio o grave disarmonia somatica. 
 
  P) Apparato urogenitale. 
  Le malformazioni, le malposizioni, le  patologie  del  rene,  della
pelvi,  dell'uretere,  della  vescica,  dell'uretra  e  dell'apparato
genitale maschile e femminile o  i  loro  esiti  che  sono  causa  di
rilevanti e permanenti alterazioni funzionali, trascorso, se occorre,
il periodo di inabilita' temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  le anomalie di numero, di forma, di sede  e  le  malattie  croniche
dell'apparato  urinario  che  determinino  ostruzione   al   deflusso
urinario; 
  - le anomalie di numero, di forma, di sede e le  malattie  croniche
dell'apparato genitale che determinino alterazioni anatomo-funzionali
e/o della funzione endocrina: 
  - ipoplasia o mancanza anche di un solo testicolo, con  alterazioni
anatomofunzionali del controlaterale; 
  - ritenzione o ectopia di entrambi i testicoli; 
  -  ritenzione   testicolare   unilaterale   addominale,   in   sede
intramurale o sottocutanea; 
  - idrocele molto voluminoso e sotto tensione; 
  - idrocele comunicante; 
  - varicocele di III° grado permagno con deformazione molto evidente
dello scroto; 
  - cisti endoscrotale molto voluminosa e sotto tensione; 
  - la mancanza di ambedue le ovaie; 
  - l'aplasia completa dell'utero e della vagina; 
  - i prolassi urogenitali di qualunque grado; 
  - le fistole genitali di qualunque natura; 
  - le malformazioni e cisti vulvari  che  sono  causa  di  rilevanti
alterazioni funzionali. 
  Per  il  giudizio   diagnostico   delle   patologie   dell'apparato
urogenitale  e'  necessaria  l'effettuazione  almeno  di   un   esame
ecografico e della valutazione funzionale. 
 
  Q) Neurologia. 
  1) Le malattie del sistema nervoso centrale  e  i  loro  esiti  che
siano  causa  di  rilevanti  alterazioni  funzionali,  trascorso,  se
occorre, il periodo di inabilita' temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  -  le  malattie  di  natura   malformativa,   vascolare,   tossica,
infettiva, parassitaria, autoimmune, degenerativa, che presentino  un
dato obiettivo stabilizzato e invalidante con  rilevante  limitazione
funzionale. 
  Rientrano altresi' in questa fattispecie: 
  - le cefalee primitive a frequenza superiore ai 5 episodi/mese e le
cefalee secondarie a patologie a carattere invalidante. 
  2) Le malattie del sistema nervoso periferico e i  loro  esiti  che
siano  causa  di  rilevanti  alterazioni  funzionali,  trascorso,  se
occorre, il periodo di inabilita' temporanea. 
  La rilevante alterazione funzionale deve essere accertata con esame
elettroneuromiografico. 
  3)  Le  miopatie  causa  di   rilevanti   alterazioni   funzionali,
trascorso, se occorre, il periodo di inabilita' temporanea. 
  4) Le epilessie, trascorso, se occorre, il  periodo  di  inabilita'
temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  - tutte le sindromi epilettiche, anche se pregresse. 
  Non e' causa di inabilita' il singolo episodio convulsivo in  epoca
antecedente gli ultimi due anni purche' chiaramente correlato  a  una
causa non ricorrente e dopo  valutazione  specialistica  neurologica.
L'assenza  di  episodi  critici  e  la  non  assunzione  di   farmaci
anticomiziali dovranno essere attestati da un certificato redatto, in
data non anteriore  a  30  giorni  rispetto  all'effettuazione  della
visita medica, dal medico di fiducia di  cui  all'articolo  25  della
legge 23 dicembre 1978, n. 833, o dallo specialista neurologo di  una
struttura sanitaria pubblica. 
  5) Gli  esiti  di  traumi  encefalici  e  midollari  con  rilevante
limitazione  funzionale,  trascorso,  se  occorre,  il   periodo   di
inabilita' temporanea. 
  Per   limitazione   funzionale   rilevante   si   intende    quella
caratterizzata da  alterazioni  dell'esame  obiettivo  neurologico  o
dell'esame neuroradiologico o dell'esame neuroelettrofisiologico. 
 
  R) Psichiatria. 
  1) Il ritardo  mentale,  di  qualsiasi  livello,  purche'  tale  da
pregiudicare il rapporto  di  realta'  o  le  capacita'  relazionali,
trascorso, se occorre, il periodo di inabilita' temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  -  il  ritardo  mentale  grave  o  moderato  accertato   attraverso
colloquio clinico; 
  - il ritardo  mentale  lieve,  con  QI  inferiore  a  70  accertato
attraverso colloquio clinico e test di livello. 
  Nei casi dubbi e' necessario colloquio clinico e test di livello 
  2) I disturbi del controllo degli impulsi, trascorso,  se  occorre,
il periodo di inabilita' temporanea. 
  3) I disturbi dell'adattamento, trascorso, se occorre,  il  periodo
di inabilita' temporanea. 
  4) Le parafilie e i disturbi della identita' di genere,  trascorso,
se occorre, il periodo di inabilita' temporanea. 
  5) I  disturbi  della  comunicazione,  trascorso,  se  occorre,  il
periodo di inabilita' temporanea. 
  6) I  disturbi  da  tic,  trascorso,  se  occorre,  il  periodo  di
inabilita' temporanea. 
  7) I disturbi delle funzioni evacuative, trascorso, se occorre,  il
periodo di inabilita' temporanea. 
  8) I disturbi del sonno,  trascorso,  se  occorre,  il  periodo  di
inabilita' temporanea. 
  9) I disturbi della condotta alimentare, trascorso, se occorre,  il
periodo di inabilita' temporanea. 
  10)  I  disturbi  correlati  all'uso   di   sostanze   psicoattive;
trascorso, se occorre, il periodo di inabilita' temporanea. 
  Sono necessari per il giudizio diagnostico: 
  - ricerca dei cataboliti urinari (cannabinoidi, oppiacei,  cocaina,
anfetamine etc.), 
  - colloquio clinico mirato a valutare la struttura di personalita'; 
  - eventuali test psicodiagnostici; 
  - eventuali prove di funzionalita' epatica. 
  12) I disturbi di personalita' (paranoide, schizoide, schizotipico,
antisociale,   borderline,   istrionico,   narcisistico,    evitante,
dipendente, ossessivo  compulsivo  di  personalita'),  trascorso,  se
occorre, il periodo di inabilita' temporanea. 
  Sono necessari per il giudizio diagnostico: 
  - eventuali test psicodiagnostici; 
  - colloquio clinico, teso a  evidenziare  l'esistenza  di  costanti
caratteristiche   psicologiche   abnormi   che   rendano    difficile
l'adattamento ai normali impegni della vita quotidiana  e  alla  vita
sociale e di relazione; 
  - valutazione dell'eventuale terapia effettuata o in atto; 
  - esame di eventuale documentazione clinica  redatta  da  strutture
specialistiche pubbliche. 
  13) I disturbi nevrotici e  reattivi,  trascorso,  se  occorre,  il
periodo di inabilita' temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  -  i  disturbi  d'ansia  (agorafobia,  disturbo  di  panico,  fobia
specifica, fobia sociale,  disturbo  ossessivo  compulsivo,  disturbo
post-traumatico da stress, disturbo d'ansia generalizzato); 
  - i disturbi somatoformi (disturbo di somatizzazione,  disturbo  di
conversione, disturbo algico,  ipocondria,  disturbo  di  dismorfismo
corporeo); 
  -  il  disturbo  fittizio,   i   disturbi   dissociativi   (amnesia
dissociativa,    fuga     dissociativa,     disturbo     dissociativo
dell'identita', disturbo di depersonalizzazione; 
  - i disturbi dell'umore (disturbo distimico, disturbo ciclotimico). 
  Sono necessari per il giudizio diagnostico: 
  - colloquio clinico; 
  - eventuali test psicodiagnostici; 
  - valutazione dell'eventuale terapia effettuata o in atto; 
  - esame di eventuale documentazione clinica  redatta  da  strutture
specialistiche pubbliche. 
  14) I disturbi psicotici, trascorso,  se  occorre,  il  periodo  di
inabilita' temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  - la schizofrenia (di tipo paranoide,  disorganizzato,  catatonico,
indifferenziato e residuo), il disturbo schizoaffettivo, il  disturbo
delirante,  il  disturbo   psicotico   breve,   disturbi   dell'umore
(depressivo maggiore, disturbo bipolare I e II). 
  Sono necessari per il giudizio diagnostico: 
  - colloquio clinico; 
  - eventuali test psicodiagnostici; 
  - valutazione dell'eventuale terapia effettuata o in atto; 
  - esame di eventuale documentazione clinica  redatta  da  strutture
specialistiche pubbliche. 
 
  S) Oftalmologia. 
  1) Le malformazioni, le disfunzioni, le patologie o  gli  esiti  di
lesioni delle palpebre e delle ciglia, anche se limitate  a  un  solo
occhio,  quando  siano  causa  di  rilevanti   disturbi   funzionali,
trascorso, se occorre, il periodo di inabilita' temporanea. 
  2) Le malformazioni, le malattie croniche e gli  esiti  di  lesioni
delle  ghiandole  e  delle  vie  lacrimali,  quando  siano  causa  di
rilevanti disturbi funzionali, trascorso, se occorre, il  periodo  di
inabilita' temporanea. 
  3) I disturbi della motilita' del globo oculare, quando siano causa
di diplopia o deficit visivi previsti  dal  successivo  comma  g.)  o
qualora producano alterazioni della visione binoculare (soppressione,
trascorso, se occorre, il periodo di inabilita' temporanea. 
 
  Sono necessari per il giudizio diagnostico: 
  - cover test con  eventuale  valutazione  del  senso  stereoscopico
mediante test idoneo; 
  - test di Worth: per la valutazione della soppressione. 
  4) Le gravi discromatopsie. 
  Sono necessari per il giudizio diagnostico il test delle  matassine
di lana colorate o, se non  sufficiente,  quello  con  le  tavole  di
Ishihara; ove ritenuto necessario test di Farnsworth. 
  5) La anoftalmia; le malformazioni,  le  malattie  croniche  e  gli
esiti di lesioni dell'orbita, del bulbo oculare e degli  annessi  con
rilevanti alterazioni anatomiche o funzionali, trascorso, se occorre,
il periodo di inabilita' temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  - il cheratocono di qualsiasi grado; 
  - le gravi distrofie corneali a qualsiasi stadio; 
  - le uveiti e le infiammazioni dei  tessuti  e  dei  vasi  retinici
anche in fase di quiescenza; 
  -  le  degenerazioni  vitroretiniche  regmatogene,  anche  se  gia'
sottoposte a specifico trattamento. 
  Per il giudizio diagnostico del cheratocono occorre l'oftalmometria
e, ove necessario, la mappa corneale. 
  6)  Il  glaucoma  e  le  disfunzioni  dell'idrodinamica  endoculare
potenzialmente glaucomatogene, trascorso, se occorre, il  periodo  di
inabilita' temporanea. 
  7)  I  vizi  di  refrazione  che,  corretti,  comportano  un  visus
inferiore ai 10/10 complessivi o inferiore ai 2/10 in un occhio. 
  8) I difetti del  campo  visivo,  anche  monoculari,  che  riducano
sensibilmente la visione superiore o laterale o inferiore. 
  E' necessaria per il giudizio diagnostico la perimetria  statica  o
quella dinamica o computerizzata. 
  9) L'emeralopia. 
  L'emeralopia  e  le  distrofie  tapeto-retiniche  sono   causa   di
inidoneita' anche quando non si  associano  ad  alterazioni  evidenti
delle membrane profonde dell'occhio. Per il giudizio diagnostico sono
necessari gli esami elettro funzionali. 
  10) La miopia o  l'ipermetropia,  senza  o  con  astigmatismo,  che
superi in ciascun occhio, rispettivamente, le  8  e  le  7  diottrie,
anche in un solo meridiano. 
  11) L'astigmatismo misto in cui  la  somma  tra  i  due  meridiani,
miopico e ipermetropico, superi in ciascun occhio le 5 diottrie. 
  12) Le anisometropie in cui la  differenza  tra  i  meridiani  piu'
ametropi dei  due  occhi  superi  le  4  diottrie  o  che  comportino
alterazione della visione binoculare. 
 
  T) Otorinolaringoiatria. 
  1)  Le  malformazioni   e   alterazioni   congenite   e   acquisite
dell'orecchio esterno, dell'orecchio  medio,  dell'orecchio  interno,
quando siano deturpanti o causa  di  rilevanti  disturbi  funzionali,
trascorso, se occorre, il periodo di inabilita' temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  - le gravi  malformazioni  e  alterazioni  acquisite  dell'orecchio
esterno  (mancanza  totale  ed  esiti  deturpanti  di   lesioni   del
padiglione auricolare, macro e microtia di  notevole  grado,  atresia
del condotto, etc.); l'anotia, l'atresia auris congenita, sindrome di
Goldenhar, sindrome di Franceschetti, micro e macrotia con padiglione
modificato per dimensione, di misura superiore al 5O%. 
  Nei casi di disturbi  funzionali  e'  necessario  per  il  giudizio
diagnostico l'esame audiometrico tonale di base. 
  -   L'otite   media   cronica   colesteatomatosa,    l'iperplastica
granulomatosa o con segni  di  carie  ossea,  la  purulenta  semplice
secernente; 
  - l'otite cronica iperplastica polipoide; 
  -  gli  esiti  di  ossiculoplastica   e   di   terapia   chirurgica
dell'otosclerosi; 
  - la perforazione timpanica secernente o non secernente; 
  - gli esiti di interventi chirurgici sull'orecchio interno; 
  - i processi flogistici cronici su esiti di  timpanoplastica  e  in
esito a interventi chirurgici sull'orecchio medio. 
  Possono  essere  compatibili  con  un  giudizio  di  idoneita':  le
ricostruzioni timpaniche, l'otite mucogelatinosa  cronica,  la  media
catarrale    cronica,    la    sclero    adesiva    e    gli    esiti
cicatriziali/calcifici e di pregresse flogosi dell'orecchio medio, se
suscettibili di remissione e/o miglioramento  significativo  e/o  non
comportano rilevanti disturbi funzionali. 
  Si  formula  un  giudizio  di  inabilita'  nel  caso  di   processi
flogistici cronici in esito  a  interventi  chirurgici  sull'orecchio
medio. La valutazione deve essere comunque  anatomica  e  funzionale.
Sono necessari  per  il  giudizio  diagnostico  l'esame  audiometrico
tonale di base e l'esame impedenzometrico. 
  - L'otosclerosi e le osteodistrofie del labirinto; 
  - le affezioni organiche  o  funzionali  dell'apparato  vestibolare
periferico o centrale; 
  - le sindromi vestibolari dovute a malattia di  Meniere,  a  tumori
dell'VIII nervo cranico, a otosclerosi e ad affezioni  organiche  del
sistema nervoso centrale; 
  -  le  sindromi  vestibolari  periferiche  di  altra  natura  senza
compenso o con compenso incompleto; 
  - l'areflessia bilaterale persistente. 
  Sono   necessari    per    il    giudizio    diagnostico    l'esame
audiometricoimpedenzometrico e l'esame vestibolare. 
  2) Le ipoacusie monolaterali con perdita uditiva,  calcolata  sulla
medie delle quattro frequenze fondamentali (500 - 1000 - 2000 -  3000
Hz) uguale o maggiore di 50dB, trascorso, se occorre, il  periodo  di
inabilita' temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  - le ipoacusie monolaterali pari all'entita' sopraindicata. 
   E' necessario per il giudizio diagnostico l'esame audiometrico1 . 
 
 -------- 
    
  1 L'esame audiometrico va sempre effettuato tostando bilateralmente
    
 le seguenti frequenze: 250 500 1000 2000 3000 4000 6000 8000 Hz. 
 
  3) Le  ipoacusie  bilaterali  con  percentuale  totale  di  perdita
uditiva (P.P.T.) maggiore del 40%, trascorso, se occorre, il  periodo
di inabilita' temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  - la sordita' prelinguale; 
  - le ipoacusie bilaterali dell'entita' sopra  indicata  con  P.P.T.
calcolata  secondo  i  criteri  indicati  nella  tabella  di  seguito
riportata: 
    

CALCOLO DELLA PERCENTUALE DI PERDITA UDITIVA BILATERALE

                      TABELLA

    |=====|=======|=======|=======|=======|=======|
    |     |       |  500  | 1000  | 2000  | 3000  |
    |-----|-------|-------|-------|-------|-------|
    |  %  |   0   |    0  |    0  |    0  |    0  |
    |-----|-------|-------|-------|-------|-------|
    |  %  |   5   | 1.25  | 1.75  |    1  |    1  |
    |-----|-------|-------|-------|-------|-------|
    |  %  |  10   | 2.50  | 3.50  |    2  |    2  |
    |-----|-------|-------|-------|-------|-------|
    |  %  |  15   | 3.75  | 5.25  |    3  |    3  |
    |-----|-------|-------|-------|-------|-------|
    |  %  |  20   | 5     | 7     |    4  |    4  |
    |-----|-------|-------|-------|-------|-------|
    |  %  |  25   | 6.25  | 8.75  |    5  |    5  |
    |-----|-------|-------|-------|-------|-------|
    |  %  |  30   | 7.50  |10.50  |    6  |    6  |
    |-----|-------|-------|-------|-------|-------|
    |  %  |  35   | 8.75  |12.25  |    7  |    7  |
    |-----|-------|-------|-------|-------|-------|
    |  %  |  40   |10     |14     |    8  |    8  |
    |-----|-------|-------|-------|-------|-------|
    |  %  |  45   |11.25  |15.75  |    9  |    9  |
    |-----|-------|-------|-------|-------|-------|
    |  %  |  50   |12.50  |17.50  |   10  |   10  |
    |-----|-------|-------|-------|-------|-------|
    |  %  |  55   |13.75  |19.25  |   11  |   11  |
    |-----|-------|-------|-------|-------|-------|
    |  %  |  60   |15     |21     |   12  |   12  |
    |-----|-------|-------|-------|-------|-------|
    |  %  |  65   |16.25  |22.75  |   13  |   13  |
    |-----|-------|-------|-------|-------|-------|
    |  %  |  70   |17.50  |24.50  |   14  |   14  |
    |-----|-------|-------|-------|-------|-------|
    |  %  |  75   |18.75  |26.25  |   15  |   15  |
    |-----|-------|-------|-------|-------|-------|
    |  %  |  80   |20     |28     |   16  |   16  |
    |=====|=======|=======|=======|=======|=======|

    
   E' necessario per il giudizio diagnostico l'esame audiometrico2 . 
 
 -------- 
    
  2 L'esame audiometrico va sempre effettuato tastando bilateralmente
    
 le seguenti frequenze: 250 500 1000 2000 3000 4000 6000 8000 Hz. 
 
  AVVERTENZA 
 
  La P.P.T. (perdita percentuale totale) biauricolare sulle frequenze
500, 1000, 2000, 3000 e 4000 Hz, si determina  mediante  la  seguente
formula: 
  [(orecchio migliore  x  7  +  orecchio  peggiore)  /  8]  +  valore
ponderale del 4000 Hz 
  dove il valore ponderale del 4000 Hz, prendendo  in  considerazione
solo il valore piu' grave tra i due orecchi, e' cosi' definito: 
  - 5 per perdite in dB comprese fra 25 e 34 
  - 8 per perdite in dB comprese tra 35 e 59 
  - 12 per perdite in dB uguali o superiori a 60 
  4) Le malformazioni e le alterazioni acquisite del naso e dei  seni
paranasali, quando siano  causa  di  rilevanti  disturbi  funzionali,
trascorso, se occorre, il periodo di inabilita' temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  -  le  malformazioni,  le  alterazioni  acquisite,   le   affezioni
croniche, le notevoli  deformazioni  della  piramide  e  delle  fosse
nasali: l'atresia delle narici, l'atresia coanale,  la  mancanza  del
naso, la stenosi nasale da malformazione o deviazione del  setto,  le
cisti e fistole con flogosi recidivanti, il rinoscleroma,  la  rinite
ozenatosa, il polipo sanguinante delle  fosse  nasali,  il  papilloma
invertito, etc.; 
  - le gravi stenosi nasali. 
  E' necessario per il giudizio diagnostico della stenosi  nasale  la
rinomanometria  anteriore  attiva  (di  base,   posizionale   e   con
stimolazioni aspecifiche) e il trasporto mucociliare. 
  E' causa di inabilita' un grading della ostruzione nasale  rilevato
alla rinomanometria in rapporto al parametro  «somma  di  flusso»  di
grado elevato [da O a 300 centimetri cubi/s elevata alla meno 1]. 
  - l'ozena e le affezioni granulomatose e croniche; 
  -  le  sinusiti  croniche  purulente,  iperplastiche,  polipose   o
ulceronecrotiche; 
  - gli esiti di lesioni traumatiche o di interventi  chirurgici  sui
seni  paranasali  che  producano  scompaginamento   delle   strutture
anatomiche   (distruzione   del   pavimento   dell'orbita,    fistole
cribromeningee, alterazioni della lamina cribrosa, etc.). 
  5) Le malformazioni e le alterazioni acquisite della faringe, della
laringe e della trachea, quando siano  causa  di  rilevanti  disturbi
funzionali,  trascorso,  se  occorre,  il   periodo   di   inabilita'
temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  - le flogosi faringotonsillari croniche con  presenza  nel  tampone
faringeo  di  streptococco  beta-emolitico   gruppo   A   e   rilievi
clinico-sierologici a essa correlati; 
  - le tonsilliti croniche specifiche; 
  - l'ipertrofia tonsillare di grado notevole con  gravi  alterazioni
funzionali; 
  - le malformazioni, gli esiti di lesioni  e  le  malattie  croniche
della  faringe,  con  importanti  alterazioni  funzionali;  l'ascesso
ossifluente da morbo di Poti cervicale, la malattia  di  Isanbert,  i
gozzi tiroidei linguali, gli esiti di processi specifici faringei con
gravi disturbi funzionali, gli  adenomi  ipofisari  extrasellari,  il
fibroma  giovanile,  le  cisti  disembriogenetiche  e  le  cisti   di
ritenzione, il fibromixoma faringeo. 
  Nella nevralgia del glosso faringeo bisogna  escludere  l'esistenza
di patologie primitive di cui  la  nevralgia  e'  sintomo  (neoplasie
dell'angolo  ponto-cerebellare,  aneurisma  della  carotide,  abnorme
lunghezza del processo stiloideo, etc). 
  - Le malformazioni, gli esiti di lesioni  e  le  malattie  croniche
della laringe e della trachea con importanti alterazioni  funzionali,
il diaframma congenito, il laringocele congenito e non, l'epiglottide
bifida, l'agenesia totale dell'epiglottide, gli esiti di  lesione  di
origine traumatica con significativo  impegno  anatomofunzionale,  la
leucoplasia, gli esiti di processi flogistici con  ampie  mutilazioni
delle  strutture,  la  granulomatosi  di  Wegener  a   localizzazione
laringea, la papillomatosi  laringea  giovanile  estesa;  le  stenosi
tracheali  (post-  traumatica,  post-infiammatoria,   postoperatoria)
indipendentemente dalla loro estensione; 
  - i gravi disturbi organici e funzionali della favella. 
  Sono necessari per il giudizio diagnostico: 
  - per le patologie faringee: 
  • laringoscopia indiretta e ipo-faringoscopia con fibre ottiche per
via nasale e transorale; 
  • radiogramma in proiezione laterale eventuale TC; 
  - per le patologie laringo-tracheali: 
  • fibroscopia rigida o flessibile; 
  • fibrostroboscopia; 
  • esame TC della laringe in fonazione e in respirazione; 
  • esame TC del mediastino. 
 
  U) Dermatologia. 
  Le alterazioni congenite e acquisite, croniche della cute  e  degli
annessi, estese o  gravi  o  che,  per  sede,  determinino  rilevanti
alterazioni funzionali o fisiognomiche,  trascorso,  se  occorre,  il
periodo di inabilita' temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  - le malattie infettive cutanee e tutte  le  dermatiti  croniche  o
recidivanti di origine flogistica o immunitaria che per la loro  sede
ed  estensione  determinino   rilevanti   disturbi   fisiognomici   o
funzionali; 
  - dermatite atopica e dermatite allergica da contatto; 
  - orticaria cronica; 
  - psoriasi; 
  - alopecia areata; 
  - acne, iperidrosi e ittiosi; 
  - nevi congeniti giganti; 
  - epidermolisi bollosa. 
 
  V) Apparato locomotore. 
  1) Le patologie  e  i  loro  esiti,  anche  di  natura  traumatica,
dell'apparato   scheletrico,    dei    muscoli,    delle    strutture
capsulalegamentose, tendinee, aponeurotiche e delle  borse  sinoviali
causa di evidenti dismorfismi o di rilevanti limitazioni  funzionali,
trascorso, se occorre, il periodo di inabilita' temporanea. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  -     le     malattie     infiammatorie,     endocrino-metaboliche,
osteodistrofiche, osteocondrosiche, sistemiche e Irosteonecrosi e  le
displasiche; 
  - scoliosi con angolo di Lippman Cobb superiore a  25°,  la  schisi
ampia di almeno due archi vertebrali e le altre  malformazioni  causa
di rilevanti limitazioni funzionali; 
  -  esiti  funzionali  di  trattamento  chirurgico   della   colonna
vertebrale; 
  - le ernie discali e i loro esiti chirurgici; 
  - le discopatie e le protrusioni  quando  sono  associate  a  segni
clinici (o elettromiografici) di sofferenza radicolare; 
  -  le   sinostosi,   emispondilo,   spina   bifida,   spondilolisi,
spondilolistesi,  stenosi  spinali  congenite  e   acquisite,   costa
cervicale con sintomi nervosi o vascolari, cifosi dorsale superiore a
55°, etc.; 
  - le endoprotesi e artroprotesi delle grandi articolazioni (spalla,
gomito, anca, ginocchio e caviglia); 
  - gli esiti di fratture articolari con residua presenza  dei  mezzi
di sintesi  o  con  alterazioni  delle  superfici  articolari  e  con
possibile evoluzione artrosica; 
  - le patologie croniche e gli esiti  di  lesioni  delle  aponeurosi
(fibromatosi palmare o piantare, retrazioni, ernie  muscolari,  etc.)
con impegno funzionale; 
  - le malformazioni, le patologie croniche e gli  esiti  di  lesioni
dei  muscoli  (miopatie  congenite,  agenesie,  atrofie,  contratture
permanenti, miositi, etc.) (miopatie gia' in art. 15); 
  - le ipotrofie muscolari  degli  arti  con  differenza  perimetrica
superiore a 2 cm. e con significativo impegno funzionale; 
  - le patologie croniche e gli esiti di lesioni dei tendini e  delle
borse (tendinopatie, lussazioni  tendinee,  disinserzioni,  patologie
congenite tendinee, etc.); 
  - le osteocondriti dissecanti di importanti articolazioni di carico
(anca, ginocchio, tibiotarsica); 
  -   le   lussazioni   inveterate   e   recidivanti   delle   grandi
articolazioni; 
  - gli esiti di ricostruzione caspulo legamentosa del ginocchio e di
altre  grandi  articolazioni  con  segni  clinici  e  strumentali  di
lassita' residua e/o sofferenza condrale o  subcondrale  con  impegno
funzionale; 
  - gli esiti di meniscectomia con segni  clinici  e  strumentali  di
interessamento degenerativo delle superfici articolari e/o deviazione
dell'asse di carico dell'arto inferiore. 
  2) La mancanza anatomica o la perdita funzionale permanente  almeno
di: 
  2.1) un dito di una mano; 
  2.3) falangi ungueali delle ultime quattro dita di una mano; 
  2.3) falangi ungueali di cinque  dita  fra  le  due  mani,  escluse
quelle dei pollici; 
  2.4) un alluce; 
  2.5) due dita di un piede. 
  3) Le deformita' gravi congenite e acquisite degli arti. 
 
  Rientrano in questa fattispecie: 
  - la dismetria superiore a 3 centimetri tra gli arti inferiori; 
  - il ginocchio valgo con distanza intermalleolare superiore a cm. 6
con asse meccanico passante oltre il 55% del piatto tibiale laterale; 
  - il ginocchio varo con distanza intercondiloidea superiore a cm. 8
con asse meccanico passante oltre il 40% del piatto tibiale mediale; 
  - il cubito varo o valgo con deviazione superiore a 200; 
  - la sinostosi tarsale e radioulnare; 
  - il piede piatto valgo bilaterale e il piede cavo  bilaterale  con
angolo di Costa Bertani > 140° o di Moreau > 1600; 
  - il piede torto; 
  -  l'alluce  valgo,  il   dito   a   martello   con   sublussazione
metatarso-falangea e le dita sovrannumerarie. 
  Per le patologie congenite e acquisite dei piedi sono necessari per
il giudizio diagnostico la podoscopia ed esami comparati RX dei piedi
sotto carico. 
 
  Z) Altre cause di non idoneita'. 
  1) Le imperfezioni o le infermita' non specificate  nell'elenco  ma
che rendano il soggetto palesemente non idoneo al servizio militare. 
  Dopo osservazione. 
 
  Rientrano in questa fattispecie quelle patologie non  riconducibili
ad alcuna di quelle previste nell'elenco. 
  2) Il complesso di imperfezioni o infermita' che, specificate o non
nell'elenco, non raggiungono,  considerate  singolarmente,  il  grado
richiesto per la riforma ma che, in concorso  tra  loro,  rendano  il
soggetto palesemente non idoneo al servizio militare. 
  Dopo osservazione. 
  Direttiva tecnica per delineare il profilo sanitario  dei  soggetti
giudicati idonei al servizio militare 
 
                             Avvertenze 
 
  La presente direttiva stabilisce i criteri per delineare il profilo
sanitario dei  soggetti  giudicati  idonei  al  servizio  militare  e
fornisce indicazioni, con  particolare  riguardo  alle  imperfezioni,
infermita' e condizioni somato-funzionali di piu' frequente riscontro
o di maggiore rilevanza, codificate nell'elenco  generale  che  della
presente direttiva costituisce parte integrante. 
  Per il personale militare volontario gia' in servizio al momento di
entrata in vigore della presente direttiva a trovare applicazione, ai
fini del passaggio in servizio permanente  nell'ambito  della  stessa
categoria di personale,  qualora  piu'  favorevoli,  i  requisiti  di
idoneita' al servizio militare contenuti nelle direttive  vigenti  al
momento del reclutamento. 
  Il profilo sanitario e' un sistema  che  consente  una  valutazione
rapida e  sintetica  delle  condizioni  psico-fisiche  del  soggetto,
mediante nove caratteristiche somato-funzionali  che  riguardano  gli
apparati o sistemi di seguito elencati: 
  sistema    psichico    (PS),    costituzione     (CO),     apparato
cardiocircolatorio (AC), apparato respiratorio  (AR),  apparati  vari
(AV), apparato locomotore (LS o  LI  rispettivamente  se  l'affezione
interessa la parte soprastante o sottostante  l'articolazione  D12  -
L1), funzione visiva (VS) e funzione uditiva (AU). 
    

                           PROFILO SANITARIO

|======================|====|====|====|====|====|====|====|====|====|
|   Caratteristiche    | PS | CO | AC | AR | AV | Ls | Li | VS | AU |
|  somato funzionali   |    |    |    |    |    |    |    |    |    |
|======================|==|=|==|=|==|=|==|=|==|=|==|=|==|=|==|=|==|=|
|Fascia A: Coefficiente| 1|2| 1|2| 1|2| 1|2| 1|2| 1|2| 1|2| 1|2| 1|2|
|----------------------|--|-|--|-|--|-|--|-|--|-|--|-|--|-|--|-|--|-|
|Fascia B: Coefficiente| 3|4| 3|4| 3|4| 3|4| 3|4| 3|4| 3|4| 3|4| 3|4|
|----------------------|----|----|--|-|--|-|--|-|--|-|--|-|--|-|--|-|
|[1]                                                                |
|===================================================================|

[1] Spazio per l'indicazione in lettere del coefficiente assegnato
    a ciascuna caratteristica somato-funzionale.

    
  Ciascuna caratteristica somato-funzionale viene delineata  mediante
l'attribuzione di un coefficiente di validita' decrescente da 1 a 4. 
  I  coefficienti  1  o   2   vengono   attribuiti   alla   specifica
caratteristica somatofunzionale solo in assenza di  patologie  ovvero
in presenza di alterazioni 
  patologiche senza alcuna rilevanza, sotto il profilo medico-legale,
ai fini dell'espletamento del servizio militare. 
  I coefficienti 1 e 2 delineano,  pertanto,  un  profilo  sanitario,
inquadrabile nella fascia A, che  individua  il  grado  di  validita'
richiesto, in generale, per l'arruolamento  volontario,  fatti  salvi
gli specifici requisiti e le eventuali deroghe indicati da ogni Forza
armata. 
  I  coefficienti  3  o  4,  che  delineano  un   profilo   sanitario
inquadrabile  nella  fascia  B,  vengono  attribuiti  alla  specifica
caratteristica   somato-funzionale   in   presenza   di   alterazioni
patologiche   che,   per   scarsa   incidenza,   sotto   il   profilo
medico-legale, possono consentire di assolvere il  servizio  militare
volontario, ove previsto da disposizioni speciali o deroghe  indicate
da ciascuna Forza armata. 
  Nei casi in cui si dove attribuire  il  coefficiente  3  o  4  alla
caratteristica AV, viene barrata la voce della tabella di riferimento
corrispondente a uno o piu'  degli  apparati  o  sistemi  di  seguito
elencati: 
  apparato endocrinometabolico (EM), apparato ematologico-immunitario
(EI), apparato digerente (DG), apparato  urogenitale  (UG),  apparato
vascolare periferico (VP), apparato  cutaneo  (CU),  sistema  nervoso
(NR), apparato stomatognatico (SG), apparato oculare  (OC),  apparato
otorino-laringoiatrico (OR). 
    

            TABELLA DI RIFERIMENTO PER I COEFFICIENTI 3 o 4
                       DELLA CARATTERISTICA AV

|=====|======|======|======|======|======|======|======|======|=====|
| EM  |  EI  |  DG  |  UG  |  VP  |  CU  |  NR  |  SG  |  OC  |  OR |
|==|==|===|==|===|==|===|==|===|==|===|==|===|==|===|==|===|==|==|==|
| 3| 4| 3 | 4| 3 | 4| 3 | 4| 3 | 4| 3 | 4| 3 | 4| 3 | 4| 3 | 4| 3| 4|
|--|--|---|--|---|--|---|--|---|--|---|--|---|--|---|--|---|--|--|--|
| [1]                                                               |
|==|==|===|==|===|==|===|==|===|==|===|==|===|==|===|==|===|==|==|==|

[1] Spazio per l'indicazione in lettere del coefficiente assegnato
    a ciascuna caratteristica somato-funzionale.

    
  Nei casi in cui sono barrate due o piu'  delle  predette  voci,  la
classifica della caratteristica AV e' quella  dell'apparato  o  degli
apparati con il coefficiente peggiore. 
  Si precisa che con le voci OC e OR vengono  classificate  tutte  le
patologie,  rispettivamente  dell'apparato  oculare  e  dell'apparato
otorinolaringoiatrico, mentre le caratteristiche VS  e  AU  indicano,
rispettivamente, la sola funzione visiva e uditiva. 
  Le imperfezioni e  le  infermita'  non  menzionate  nella  presente
direttiva e incidenti sull'efficienza somato-funzionale del  soggetto
in misura non inabilitante, isolatamente o nel loro  complesso,  sono
valutate secondo il criterio dell'analogia o dell'equivalenza con  le
imperfezioni e le infermita' elencate. 
  Nell'applicazione dei citati criteri si tiene conto del fatto che: 
  • il coefficiente «2» puo' essere attribuito anche in  presenza  di
disturbi funzionali lievi che, a giudizio dell'organo sanitario,  non
hanno alcuna incidenza,  sotto  il  profilo  medico-legale,  ai  fini
dell'espletamento del servizio militare; 
  • i coefficienti «3» o  «4»  possono  essere  attribuiti  anche  in
presenza di alterazioni  anatomiche  o  funzionali  che,  a  giudizio
dell'organo  sanitario,  non  raggiungendo  una  rilevanza  di  grado
inabilitante al servizio militare,  risultano  di  scarsa  incidenza,
sotto  il  profilo  medico-legale,  ai  fini  dell'espletamento   del
servizio militare. 
  Al fine di un'agevole consultazione e applicazione  della  presente
direttiva, per i casi in cui non sono specificatamente  richiesti  le
caratteristiche e  i  coefficienti,  sono  riportate  conservando  il
codice dell'elenco generale: 
  1) nell'elenco A, di cui all'allegato n. 1 alla presente direttiva,
le imperfezioni, le infermita'  e  le  condizioni  somato-funzionali,
compatibili con un profilo sanitario  inquadrabile  nella  fascia  A,
senza l'indicazione del coefficiente/caratteristica; 
  2) nell'elenco B, di cui all'allegato n. 2 alla presente direttiva,
le  imperfezioni,  infermita'  e  le  condizioni   somato-funzionali,
compatibili con un profilo sanitario  inquadrabile  nella  fascia  B,
senza l'indicazione del coefficiente/caratteristica. 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico