(Allegato-art. 3)
                               Art. 3. 
 
 
                           Area geografica 
 
    La zona di produzione  del  «Fungo  di  Borgotaro»  comprende  il
territorio idoneo nei Comuni di  Berceto,  Borgotaro  (Borgo  Val  di
Taro), Albareto, Compiano, Tornolo e Bedonia in provincia di Parma  e
nei Comuni di Pontremoli e Zeri in provincia di Massa  Carrara.  Tale
zona e' cosi' delimitata: 
      Confine Nord: partendo dal monte Ragola (a quota  1711  s.l.m.)
posto  al  confine  con  la  provincia  di  Piacenza,  la  linea   di
delimitazione e' individuata dal limite territoriale tra il Comune di
Bedonia ed il Comune di Bardi, che corrisponde per l'ultima parte  al
corso del Rio di Garibando, fino a  raggiungere  la  strada  comunale
Liveglia-Frassineto;  da  qui  prosegue  lungo  la  suddetta   strada
comunale passante per l'abitato di Cornolo, e  Casamurata.  Sale  poi
sino al Passo dei morti (a quota 1104 s.l.m.)  per  poi  ridiscendere
lungo la strada comunale Cornolo-Ponte Ceno passando per la localita'
Fontanachiosa per arrivare sino all'abitato di  Ponte  Ceno;  da  qui
lungo la strada statale Bardi-Salsomaggiore, sale fino al  valico  di
Monte Vacca' (a quota 800 s.l.m.), poi a scendere verso Bedonia lungo
il corso del torrente Pelpirana sino alla  confluenza  con  il  fiume
Taro, per poi proseguire lungo il suo corso passando per Borgo Val di
Taro per arrivare sino alla  confluenza  del  torrente  Grontone  che
segna il confine tra il comune di Berceto e Terenzo. 
      Il confine Est e' rappresentato dal corso del torrente Grontone
partendo dalla sua  immissione  nel  fiume  Taro  salendo  sino  alla
confluenza con il rio Orlando a confine tra il Comune  di  Berceto  e
Terenzo sino alla localita' Cavazzola seguendo  i  confini  comunali,
per poi scendere sempre lungo i  limiti  Comunali  sino  al  torrente
Baganza. Da qui sale lungo il torrente Baganza sino  alla  confluenza
con il torrente Arsiso per poi proseguire sino al  crinale  e  limite
comunale tra Berceto e Corniglio, seguendo il limite tra i due Comuni
passando per il Rio della Vecchia, per il Lago Bozzo  e  rincontrando
poi il torrente Baganza. Indi risale lungo il  confine  comunale  tra
Berceto e Corniglio sino al crinale con la regione  Toscana  passando
per il monte Fontanini (a quota 1399 s.l.m.), monte Beccaro (a  quota
1377 s.l.m.) sino al monte Borgognone (a quota 1401 s.l.m.)  per  poi
ridiscendere in territorio della Regione Toscana  lungo  le  sorgenti
del Magra e lungo il suo percorso sino alla localita' Mignegno. 
      Confine Sud: dalla localita' Mignegno sale sino al cimitero  di
Traverde per proseguire lungo la mulattiera dei Chiosi  sino  a  Case
Corvi, passando per la confluenza tra i Torrenti Betigna e Verde;  da
Case Corvi ci  si  immette  sulla  strada  Comunale  che  porta  alla
localita' Zeri, salendo sino al passo del Rastrello posto  a  confine
tra la regione Toscana e la regione Liguria. Da qui prosegue lungo il
confine di regione Tosco-Emiliano sino alla localita'  Foce  dei  Tre
Confini (passo della Colla) che delimita  la  regione  Emilia-Romagna
con la Toscana e la Liguria, sale lungo lo spartiacque tra la regione
Emilia-Romagna e la Liguria sino al raggiungere il monte  Gottero  (a
quota 1639 s.l.m.). Indi ridiscende, sempre sullo  spartiacque  delle
due regioni,  passando  per  il  Passo  della  Cappelletta,  per  poi
raggiungere il Passo Cento Croci  (a  quota  1056  s.l.m.),  per  poi
salire sempre tenendo lo spartiacque, sino al monte Zuccone (a  quota
1421  s.l.m.).  Ridiscende  sullo  spartiacque  sino  alla  localita'
Pianpintardo, quindi sino al fiume Taro lungo il  limite  di  confine
tra la regione Liguria  e  la  regione  Emilia-Romagna  in  localita'
Pelosa; da qui sale lungo il fiume Taro che delimita il  confine  tra
le due regioni sino alla localita' Cerosa, e  sale  ancora  lungo  il
confine regionale sino al monte Malanotte (a quota 1035 s.l.m.). 
      Confine Ovest: parte dal monte Malanotte (a quota 1035  s.l.m.)
scende a confine tra le due regioni (Liguria ed Emilia Romagna) lungo
il rio della Malanotte per salire alla  confluenza  con  il  torrente
Tarola. Sale lungo tale  rio  per  poi  proseguire  sempre  lungo  il
confine regionale sino al monte Bocco (a quota 1085  s.l.m.),  quindi
lungo lo spartiacque delle due regioni sino al monte Ghiffi (a  quota
1237 s.l.m.) per poi proseguire al  monte  Cantomoro  (a  quota  1654
s.l.m.). Scende poi al passo dell'Incisa (a quota 1467  s.l.m.),  per
di nuovo risalire verso il monte Penna (a quota 1735 s.l.m.), per poi
scendere nuovamente attraverso il passo  del  Chiodo  (a  quota  1456
s.l.m.),  seguendo  lo  spartiacque  tra  la   regione   Liguria   ed
Emilia-Romagna, per poi proseguire sino alla vetta del monte  Tomarlo
(a quota 1601 s.l.m.). Da qui ridiscende il Passo  Tomarlo  lungo  lo
spartiacque tra le due regioni fino  al  monte  Croce  Martincano  (a
quota 1722 s.l.m.) per poi raggiungere il monte Maggiorasca (a  quota
1799 s.l.m.) indi il monte Bue (a quota 1771 s.l.m.). Dal monte  Bue,
abbandonando  il  confine  regionale,  prosegue  lungo   il   confine
provinciale tra Parma e Piacenza, raggiungendo il monte Nero (a quota
1752 s.l.m.), per scendere sempre lungo lo  spartiacque  provinciale,
sino al Passo dello Zovallo (a quota 1409 s.l.m.), per  poi  risalire
verso il monte Zovallo (a quota 1492 s.l.m.) e salire infine al monte
Ragola (a quota 1711 s.l.m.).