(Allegato 1)
                                                           Allegato 1 
 
 Velocizzazione della linea Catania-Siracusa, tratta Bicocca-Targia 
           Lotto funzionale I - Bicocca (e) - Augusta (e) 
 
 
                            PRESCRIZIONI 
 
Prescrizioni in sede di progettazione esecutiva. 
    Il soggetto aggiudicatore, in sede  di  progettazione  esecutiva,
dovra': 
    1. Prima dell'inizio dei lavori di cui alla  variante  del  ponte
Gornalunga, il soggetto aggiudicatore dovra' far pervenire al MIT  il
parere  favorevole  del  Genio  civile   di   Catania,   allo   stato
condizionato all'approfondimento progettuale richiesto con lettera n.
0274954 del 23 luglio  2012.  A  sua  volta  il  MIT  provvedera'  ad
informare il CIPE del rilascio del parere; 
    2. Nelle successive fasi di progettazione  dovra'  essere  meglio
esplicitato l'assetto del verde, articolando le piantumazioni  scelte
sulla base delle essenze proposte dalle soprintendenze competenti  ed
evitando  specie  ad  alto  fusto  nei   tratti   caratterizzati   da
particolari visuali del tipico paesaggio siciliano; (prescrizione  n.
2 MIBAC); 
    3. Rimuovere tutto il materiale di cantiere di qualsiasi  genere;
(prescrizione n. 4 MIBAC); 
    4.  Nelle  successive  fasi  di  progettazione  dovranno   essere
concordate soluzioni progettuali relative a finiture e cromie per  un
miglior inserimento paesaggistico della struttura di  attraversamento
del fiume Gornalunga; (prescrizione n. 5 MIBAC); 
    5.  Effettuare  una  preventiva  opera  di  bonifica  da  ordigni
esplosivi residuati bellici, nel rispetto dell'art.  22  del  decreto
legislativo n. 66/2010 e  successive  modificazioni  ed  integrazioni
ovvero secondo le prescrizioni che saranno emanate, previa richiesta,
dal competente reparto  infrastrutture.  Una  copia  del  verbale  di
constatazione, rilasciato dal predetto reparto, dovra' essere inviato
anche  al  Comando  militare  Esercito  competente  per   territorio;
(prescrizione n. 1 MO.TRA.); 
    6. Rispettare le disposizioni  contenute  nella  circolare  dello
Stato maggiore della difesa n. 146/394/4422 del 9 agosto 2000, «Opere
costituenti  ostacolo   alla   navigazione   aerea,   segnaletica   e
rappresentazione cartografica», la quale, ai fini della sicurezza  di
voli a bassa quota, impone obblighi gia' con riferimento ad opere: di
tipo verticale con altezza dal piano di campagna uguale o superiore a
15 metri (60 metri nei centri abitati); di tipo lineare  con  altezza
dal piano di campagna uguale o superiore a 15 metri; di tipo  lineare
costituite da elettrodotti a partire  da  60KV;  (prescrizione  n.  2
MO.TRA.); 
    7. Osservare quanto disposto dal decreto ministeriale LL.PP.  del
4 maggio 1990, per eventuali sottopassi di altezza libera inferiore a
5 metri; (prescrizione n. 3 MO.TRA.); 
    8. Osservare il  decreto  legislativo  n.  42/2004  e  successive
modificazioni ed  integrazioni  «Codice  dei  beni  culturali  e  del
paesaggio» con specifico riferimento ai beni culturali  di  peculiare
interesse militare; (prescrizione n. 4 MO.TRA.); 
    9.  Sottoporre  al  MO.TRA.  ed  al  comando  militare   Esercito
competente per territorio, per tutti  gli  incombenti  di  legge,  le
varianti  apportate  nelle  successive  fasi  di   progettazione   ed
esecuzione  delle  opere,  che  possano  interferire   con   i   beni
dell'Amministrazione difesa; (prescrizione n. 5 MO.TRA.); 
    10. Prevedere aree di stoccaggio dei rifiuti solidi e  liquidi  o
di altri beni potenzialmente inquinanti nonche' opportuni sistemi  di
contenimento  di  sversamenti   accidentali   che   dovranno   essere
localizzati in  zone  distanti  da  punti  di  deflusso  delle  acque
meteoriche; (prescrizione n. 3 provincia di Catania); 
    11. Adeguare il Piano di gestione delle terre  redatto  ai  sensi
dell'art. 186  del  decreto  legislativo  n.  152/2006  e  successive
modificazioni ed integrazioni per il conferimento delle  terre  nella
cava «Moschetto» in comune  di  Belpasso,  in  conformita'  a  quanto
comunicato con nota «Italferr S.p.a.»  del  17  ottobre  2012,  prot.
ASI.PM.0053450.I2.U.; (prescrizione MIT). 
Prescrizioni in fase realizzativa. 
    Il soggetto aggiudicatore, nella fase realizzativa, dovra': 
    12. Ridurre al minimo le aree  impegnate  dalla  cantierizzazione
evitando quelle di particolare pregio paesaggistico. Per  tali  aree,
cosi' come quelle impegnate dal tracciato dismesso, dovra' operare un
recupero  naturalistico  che  dovra'  avvenire  contestualmente   con
l'avanzamento  dei  lavori   stessi,   in   maniera   da   anticipare
l'attecchimento delle specie, pervenendo a soluzioni  che  consentano
l'immediata copertura del suolo scoperto e il ripristino  morfologico
e di fitocenosi naturali e autoctone (erbacee, arbustivi e  arboree),
cosi' da  dare  impulso  alle  dinamiche  dei  popolamenti  vegetali,
ottimizzando i tempi di mitigazione, nel rispetto della biodiversita'
e  delle  reti  ecologiche.  Questo  avvalendosi  delle  tecniche  di
ingegneria naturalistica per garantire l'attecchimento delle specie e
la minimizzazione dell'impatto ambientale, in particolare nelle opere
di sostegno e contenimento del terreno e quelle da  realizzare  nelle
fasce ripariali; (prescrizione n. 1 MIBAC); 
    13. Dove  non  sia  possibile  sostituire  le  previste  barriere
fonoassorbenti con piantumazioni, ricorrendo anche a strutture filtro
del tipo «siepe a  tetto»  di  ampiezza  variabile  a  seconda  delle
morfologie  ecologiche  e   delle   necessita'   (evitando   comunque
disposizioni del verde «a cortina» o a «barriera»  che  produrrebbero
un effetto di enfatizzazione del tracciato ferroviario nel  paesaggio
e  adottando  configurazioni   del   verde   mimetizzabili   con   le
caratteristiche  naturalistiche  del  territorio),   realizzarle   in
maniera da mitigare l'impatto paesaggistico scegliendo le  coloriture
delle loro parti basamentali in maniera tale che siano  in  assonanza
con i cromatismi locali; (prescrizione n. 3 MIBAC); 
    14. Effettuare, ai fini della tutela delle presenze di  interesse
archeologico nelle aree  interessate  dai  lavori,  saggi  preventivi
nelle aree di interesse archeologico qualora sia stato individuato un
coefficiente di rischio medio e alto, ai sensi di quanto disposto dal
decreto  legislativo  n.  163/2006  e  successive  modificazioni   ed
integrazioni, da effettuare con metodologia archeologica e con  scavo
manuale. Nelle aree a rischio minimo tutti gli  eventuali  lavori  di
scavo dovranno essere  effettuati  sotto  l'alta  sorveglianza  della
soprintendenza competente; (prescrizione n. 6 MIBAC); 
    15. Concordare - per i saggi di cui al punto precedente - i tempi
e le modalita' con le Soprintendenze competenti, di cui si attesta la
titolarita' scientifica.  I  saggi  dovranno  essere  seguiti  da  un
archeologo specializzato. Dovra', altresi', effettuare operazioni  di
ricognizione archeologica nelle aree in cui non  e'  stato  possibile
valutare  il  rischio  archeologico  per  la  fitta  copertura  della
vegetazione o per la  loro  inaccessibilita'.  I  saggi  archeologici
preventivi dovranno essere comunque realizzati nelle zone definite  a
rischio; (prescrizione n. 7 MIBAC); 
    16. Trasmettere formalmente  alle  competenti  Soprintendenze  la
comunicazione  riguardante  la  data  di  inizio  lavori  con  almeno
quindici giorni di anticipo  per  l'organizzazione  delle  operazioni
finalizzate a quanto previsto dal decreto  legislativo  163/2006,  il
cui onere economico sara' a carico del proponente; (prescrizione n. 8
MIBAC); 
    17. Mettere in atto, durante tutta la fase di cantiere, tutti gli
accorgimenti   possibili   onde   evitare    l'introduzione,    anche
accidentale, di specie animali e/o vegetali alloctone  (aliene),  con
particolare riferimento a specie vegetali idrofite; (prescrizione  n.
1 provincia di Catania); 
    18. Adottare, durante la fase di cantiere, tutti gli accorgimenti
necessari  ad  evitare  la  produzione   di   polveri   aerodisperse;
(prescrizione n. 2 provincia di Catania); 
    19. Prevedere i macchinari, i  serbatoi  per  lo  stoccaggio  del
combustibile o  di  altri  beni  potenzialmente  inquinanti,  nonche'
opportuni sistemi di contenimento  di  sversamenti  accidentali,  che
dovranno essere localizzati in zone distanti  da  punti  di  deflusso
delle acque meteoriche; (prescrizione n. 4 provincia di Catania); 
    20. Eseguire i lavori di rifacimento degli strati  di  protezione
del ferro  realizzando  una  schermatura  temporanea  sottostante  le
travature metalliche in modo da evitare  la  caduta  dei  residui  di
lavorazione sugli ambienti naturali  attraversati.  Tale  precauzione
dovra'  essere  seguita   anche   durante   i   lavori   del   tratto
immediatamente a nord lungo l'attraversamento  del  vecchio  percorso
fluviale  del  Fiume  Simeto,  immediatamente  a  ridosso   dell'area
protetta,    come    riportato    nella    tavola     di     progetto
L70101D22P2IM0007001B; (prescrizione n. 5 provincia di Catania); 
    21.  Relazionare  i  risultati  della  campagna  di  monitoraggio
ambientale di cui all'elaborato progettuale  L70101D22RGAC0000001A  e
consegnarli trimestralmente  alla  provincia  Regionale  di  Catania;
(prescrizione n. 6 provincia di Catania); 
    22. Ridurre livello di rumore ferroviario: il livello  di  rumore
ferroviario dovra' rispettare i limiti della normativa  relativamente
alle aree particolarmente protette  (aree  di  particolare  interesse
naturalistico,  parchi  naturali)  legge  n.   447/1995;   presentare
specifico   progetto   di   mitigazione   utilizzando   le   tecniche
dell'ingegneria naturalistica; effettuare il  piano  di  monitoraggio
acustico oltre che all'AO) (Ante operam) anche al PO  (Post  operam),
ed intensificare,  almeno  raddoppiare,  il  numero  di  stazioni  di
misura; (prescrizione n. 8 provincia di Catania); 
    23.  Organizzare  i  lavori   di   cantiere   in   corrispondenza
dell'attraversamento del fiume Gornalunga, sponda destra, in modo  da
prevedere la sospensione  degli  stessi  nel  periodo  15  gennaio-15
aprile  in  corrispondenza  dell'argine  sud  del  fiume,  in  quanto
presenti due coppie di Cicogna bianca nidificanti su  tralicci  ENEL,
una immediatamente a ridosso della linea ferrata esistente e  l'altra
a circa 30 m.; (prescrizione n. 10 provincia di Catania); 
    24. Fare in modo  che  la  cantierizzazione  avvenga  in  maniera
progressiva con tratti limitati e comunque limitando l'estensione del
cantiere, la realizzazione di doppie piste, ecc.; (prescrizione n. 11
provincia di Catania); 
    25.   Fare   in   modo   che   la   rinaturalizzazione    avvenga
contestualmente allo stato di avanzamento dei lavori e non alla  fine
degli stessi  e  venga  attuata  con  l'impiego  di  flora  autoctona
certificata (tamerici, pioppi, salici) della  stessa  varieta'  della
flora presente. (prescrizione n. 12 provincia di Catania).