(Allegato-art. 5)
                               Art. 5. 
 
 
                 Metodo di ottenimento del prodotto 
 
    Composizione ed ingredienti (su 1000 g di farina di grano tenero) 
Materie prime obbligatorie 
    Farina di grano tenero; 
    Acqua: quanto basta per ottenere un impasto omogeneo; 
    Sale: pari o inferiore a 25 grammi; 
    Grassi: strutto, e/o olio di oliva e/o olio di oliva extravergine
fino a 250 grammi. 
Materie prime opzionali 
    Agenti lievitanti: carbonato acido di sodio, difosfato  disodico,
amido di mais o frumento, fino a 20 grammi; 
    E' vietata l'aggiunta di conservanti, aromi e/o altri additivi. 
Preparazione dell'impasto 
    La  preparazione  avviene  mescolando   gli   ingredienti   sopra
descritti con acqua fino ad ottenere un impasto. 
Porzionatura 
    L'impasto viene suddiviso manualmente o meccanicamente in pani  o
palline con dimensioni  diverse  a  seconda  della  piadina  o  piada
romagnola che si intende ottenere. 
Laminatura 
    Il processo di appiattimento dei pani o palline per la  formatura
della piadina  o  piada  romagnola  avviene  solo  ed  esclusivamente
attraverso laminazione. 
    Il  processo  di  laminazione  puo'  avvenire  sia   convogliando
l'impasto  direttamente  a  laminatrici  meccaniche  che  provvedono,
tramite il passaggio fra rulli aventi  "luce"  progressivamente  piu'
ristretta, a formare un laminato che poi viene suddiviso in dischi di
sfoglia mediante stampaggio che si esplica attraverso  una  pressione
meccanica di apposita matrice, sia appiattendo il pane o  la  pallina
manualmente a mattarello, o a mezzo laminatrice meccanica incrociata,
fino ad attenere un disco con lo spessore ed il diametro desiderato. 
Cottura 
    La cottura avviene mediante il trattamento termico del  disco  di
sfoglia su entrambi i lati. Il ribaltamento del disco  puo'  avvenire
sia con mezzo  meccanico  che  manualmente.  Le  temperature  per  la
cottura variano da 200 a 250 °C con una permanenza sulla  piastra  di
cottura fino a 4 minuti complessivi. 
Raffreddamento 
    Al  termine  della  cottura  si  procede  al  raffreddamento  del
prodotto o alla somministrazione.  La  piadina  o  piada  raffreddata
viene confezionata in sacchetti o in buste termosaldate in  atmosfera
protettiva. 
    Per il  prodotto  che  dovra'  essere  conservato  in  regime  di
refrigerazione e/o congelazione, il processo  di  refrigerazione  e/o
congelazione, potra' essere eseguito sia sul singolo disco di piadina
o piada, sia sulle confezioni che contengono piu' dischi di piadina o
piada. 
Confezionamento 
    Al  fine  di  garantire  un  uniforme   contenuto   di   umidita'
caratteristico dell'aree a salvaguardia della fragranza del prodotto,
il confezionamento dovra' avvenire nella zona di produzione  indicata
all'art. 3, immediatamente a seguito del raffreddamento post-cottura,
anche nel caso del  prodotto  congelato,  al  fine  di  garantire  la
qualita', la freschezza e le tipiche caratteristiche organolettiche. 
    Sono consentiti, nella sola fase  di  confezionamento,  l'impiego
dell'atmosfera modificata e/o l'aggiunta di  alcool  naturale,  nella
misura massima del 2% in peso espresso in sostanza secca. 
    La "Piadina romagnola"  o  "Piada  romagnola"  confezionata  deve
riportare, al momento dell'immissione sul mercato, i termini  massimi
di conservazione di seguito riportati: 
      per il prodotto conservato  in  regime  di  refrigerazione,  60
giorni; 
      per il prodotto conservato a temperatura ambiente, 90 giorni; 
      per  il  prodotto  conservato  in  regime  di  congelazione   o
surgelazione, 12 mesi.