(Allegato-art. 6)
                               Art. 6. 
                      Legame con il territorio 
 
    L'intera  zona  geografica  della  provincia  di  Ferrara  e'  in
grandissima parte un'area sottratta alle paludi attraverso un'intensa
attivita' di bonifica avviata  nel  1471  dal  Duca  Borso  d'Este  e
proseguita fino al secolo scorso. Il territorio recuperato  e'  stato
destinato ad usi agricoli e in particolare alla cerealicoltura  tanto
che la provincia ferrarese viene da  secoli  considerata  un  immenso
granaio. Parallelamente alla coltivazione dei  cereali  si  e'  negli
anni  consolidata  una  significativa  attivita'  imprenditoriale  di
trasformazione, dimostrata dal fatto che ben il 78,1%  delle  aziende
alimentari ferraresi e' impegnato nella  produzione  di  prodotti  da
forno e farinacei (dati  regione  Emilia-Romagna  2012).  Fra  queste
spiccano  le  aziende  dolciarie,  in  gran   parte   di   dimensioni
medio-piccole, le quali mantengono nella lavorazione una  buona  dose
di manualita', in special modo nelle operazioni  di  modellatura,  ad
opera di personale esperto. 
    Secondo la bibliografia locale  piu'  accreditata  l'origine  del
«Pampapato di Ferrara» / «Pampepato di Ferrara» sembrerebbe  risalire
al XVI secolo ed essere legata all'ambito del convento delle  monache
di clausura del Corpus Domini di Ferrara. Qui, intorno a XVI  secolo,
le monache iniziarono a preparare un pane speziato  da  inviare  come
omaggio agli alti prelati durante le festivita' natalizie. 
    Inoltre,  sempre  nel  ferrarese  alla  Corte  degli  Estensi  il
«Pampapato  di  Ferrara»  /  «Pampepato  di  Ferrara»  era  noto   ed
apprezzato poiche' vi  era  l'abitudine  di  servire  al  termine  di
sontuosi banchetti nobiliari dolci assimilabili a veri e propri  pani
a base di spezie. 
    Il  «Pampapato  di  Ferrara»  /   «Pampepato   di   Ferrara»   si
caratterizza per la sua forma a «calotta» che ricorda la  «papalina»,
il  classico  copricapo  cardinalizio,   interamente   ricoperto   di
cioccolato extra fondente, e per la presenza all'interno  di  spezie,
frutta candita, frutta secca, zucchero e cacao. 
    La presenza delle spezie  e  la  copertura  di  cioccolato  extra
fondente caratterizza il gusto e  il  profumo  di  questo  dolce  che
riesce a distinguersi dagli altri pani speziati per  ricchezza  degli
ingredienti e per la sontuosita' dei sapori. 
    Il «Pampapato di Ferrara» /  «Pampepato  di  Ferrara»  ha  sempre
goduto  di  una  grande  reputazione,  legata  alla   sua   forma   e
all'utilizzo del cacao come ingrediente utilizzato  sia  nell'impasto
che per la copertura e di spezie. 
    Il  «Pampapato  di  Ferrara»  /  «Pampepato  di  Ferrara»  veniva
ritenuto un dolce ricco e degno di un papa, tanto da  essere  offerto
in dono agli alti prelati dagli ecclesiastici  e  dalla  nobilta'  di
Ferrara, i quali non a caso vollero modellarlo a forma  di  copricapo
cardinalizio. Da quest'usanza e dalla presenza di spezie sembra  aver
origine anche l'etimologia del  dolce  e  la  coesistenza  delle  due
denominazioni «Pampapato di Ferrara» e «Pampepato di Ferrara». 
    L'estensione  della  reputazione  in  tempi  piu'   recenti   del
«Pampapato di  Ferrara»  /  «Pampepato  di  Ferrara»  si  deve  a  un
pasticcere che perfeziono' un'antica ricetta ricoprendo  questo  pane
di cioccolato, ingrediente ancora sconosciuto nel 1500,  e  nel  1902
avvio' a Ferrara un  laboratorio  di  pasticceria  nel  pieno  centro
storico della citta'. Fu un grande successo, tanto  che  anche  altri
fornai, casalinghi,  laboratori  dolciari,  iniziarono  a  prepararlo
facendo cosi' diventare il «Pampapato di  Ferrara»  /  «Pampepato  di
Ferrara» il dolce simbolo di Ferrara. 
    Oggi il «Pampapato di  Ferrara»  /  «Pampepato  di  Ferrara»,  e'
presente  in  maniera  diffusa  nella  letteratura   gastronomica   e
commercializzato con  questo  nome  sia  in  Italia  che  all'estero.
Valgano per tutti la Guida  del  Touring  «L'Italia  del  cioccolato»
(2004) e la Guida «Prodotti tipici d'Italia» (2005). 
    Il «Pampapato di Ferrara» / «Pampepato di  Ferrara»  puo'  essere
quindi considerato il dolce simbolo di Ferrara ed e' stato servito in
molti importanti eventi. Si ricorda l'iniziativa  promossa  nel  2002
dall'Ambasciata italiana in Olanda durante la festa della Repubblica.
L'ambasciatore ha scelto la provincia  di  Ferrara  come  testimonial
dell'italianita' per questa ricorrenza e tra  i  dolci  tipici  della
tradizione ha campeggiato il «Pampapato di Ferrara» /  «Pampepato  di
Ferrara», molto apprezzato dagli ospiti che hanno affollato  la  sede
diplomatica italiana. 
    Il legame del «Pampapato di Ferrara» / «Pampepato di Ferrara»  al
contesto culturale ferrarese e' quindi molto forte ed e' testimoniato
anche dalle abitudini alimentari dei ferraresi  ed,  in  particolare,
dal fatto che  durante  le  festivita'  natalizie  il  «Pampapato  di
Ferrara» / «Pampepato di Ferrara» viene  tradizionalmente  scambiato,
tra  parenti,  amici  e  colleghi,  come   «atto   di   riconoscenza,
espressione di cordialita', simbolico gesto di affetto».