(Allegato)
 
                                                     Allegato tecnico 
 
    Bevacizumab  e'  un  anticorpo  monoclonale  umanizzato  prodotto
mediante la tecnica del  DNA  ricombinante  in  cellule  ovariche  di
criceto cinese. 
    Bevacizumab e' commercializzato, in Italia, in flaconcini da  100
mg e 400 mg, classificati in regime di fornitura, cosi' come da  art.
92 del decreto legislativo n. 219/96,  OSP  «medicinali  utilizzabili
esclusivamente  in  ambiente  ospedaliero  o  in  strutture  ad  esso
assimilabili», per tale motivo si richiamano le disposizioni previste
al comma 4 del citato art.  92,  in  base  alle  quali  i  medicinali
disciplinati da questo articolo sono forniti  dai  produttori  e  dai
grossisti direttamente alle strutture autorizzate a impiegarli o agli
enti da cui queste dipendono. 
    Ne consegue che, per le  caratteristiche  farmacologiche,  o  per
innovativita', per modalita' di somministrazione o per  altri  motivi
di tutela della  salute  pubblica,  non  puo'  essere  utilizzato  in
condizioni  di  sufficiente  sicurezza  al  di   fuori   di   «Centri
ospedalieri ad alta specializzazione individuati dalle Regioni»; 
    Bevacizumab non e' autorizzato per l'uso intravitreale  che  deve
considerarsi off label; 
    Bevacizumab per uso intravitreale  costituisce  una  preparazione
magistrale  sterile,  destinata  ad  un  singolo  paziente   la   cui
prescrizione e il successivo allestimento devono essere effettuati in
conformita' a quanto previsto all'art. 5 del decreto-legge n.  23/98,
convertito nella legge n. 94/98 (c.d. legge Di Bella); 
    Bevacizumab per uso  intravitreale  potra'  essere  prescritto  e
somministrato solo previa sottoscrizione da parte  del  paziente  del
consenso  informato  che   contenga   le   motivazioni   scientifiche
accompagnate da adeguate informazioni sull'esistenza  di  alternative
terapeutiche approvate seppur ad un costo piu' elevato a  carico  del
Servizio sanitario nazionale; 
    Il  frazionamento  e  confezionamento  di  Bevacizumab  per   uso
intravitreale potra' essere effettuato solo da parte di farmacie  che
operano nel rispetto delle norme di buona  preparazione  (in  seguito
NBP) come previste dalla farmacopea italiana XII edizione, a garanzia
della sterilita' e della sicurezza del medicinale; 
    L'allestimento  di  Bevacizumab  IVT,  in   quanto   preparazione
magistrale deve essere effettuato  su  prescrizione  medica,  per  il
singolo  paziente,  sotto  la  responsabilita'  del  farmacista,  nel
rispetto delle norme di buona preparazione dei medicinali (NBP)  come
da FU Italiana XII ed. 
    Le farmacie ubicate all'esterno dei centri  ospedalieri  ad  alta
specializzazione individuati dalla regioni e che operano nel rispetto
dei requisiti previsti dalle  NBP,  potranno  allestire  le  dosi  di
Bevacizumab intravitreale, previo accordo sottoscritto con il centro,
presso cui il paziente potra' essere trattato. 
    Tale  accordo  dovra'  descrivere,  al  fine  di   garantire   la
tracciabilita' e la sicurezza del prodotto  allestito,  le  modalita'
di: 
      acquisto dei flaconcini di  Bevacizumab  da  parte  del  centro
ospedaliero ad alta specializzazione e consegna alla farmacia  aperta
al pubblico; 
      conservazione dei flaconi di Bevacizumab nella farmacia  aperta
al pubblico; 
      invio delle ricette nominative per l'allestimento  estemporaneo
di Bevacizumab per uso intravitrale; 
      allestimento   delle   siringhe   di   Bevacizumab   per    uso
intravitreale   sulla   base   delle   indicazioni   previste   nelle
prescrizioni e loro conservazione in attesa  di  consegna  al  centro
ospedaliero ad alta specializzazione; 
      trasporto e consegna delle  siringhe  di  bevacizumab  per  uso
intravitreale dalla farmacia che  ha  allestito  la  preparazione  al
centro ospedaliero ad alta specializzazione individuato dalla regione
presso cui il paziente potra' essere trattato. 
    Restano in capo ai  referenti  del  centro  ospedaliero  ad  alta
specializzazione le attivita' connesse alla compilazione del registro
di monitoraggio AIFA. 
    AIFA infine sollecita  gli  operatori  sanitari  coinvolti  ed  i
pazienti ad una attenta valutazione dei  potenziali  effetti  avversi
dell'uso intravitreale dei  farmaci,  partecipando  alla  valutazione
della loro sicurezza con attente segnalazioni di reazioni avverse.