(Allegato 1)
                                                           Allegato 1 
 
Potenziamento  degli  impianti  ferroviari  della  Spezia   Marittima
  all'interno del  porto  commerciale  secondo  il  piano  regolatore
  portuale 
 
                         PROGETTO DEFINITIVO 
 
                            Prescrizioni 
 
    1. Per quanto  attiene  alle  condizioni  operative  del  binario
riservato alle manovre e alla composizione dei treni, si  rileva  che
la distanza e la posizione degli scambi potranno  indurre  incrementi
nei  tempi  operativi   richiesti   per   la   composizione   e   per
l'instradamento dei rotabili. Si reputa percio' necessario sviluppare
una valutazione analitica dei suddetti tempi, al fine di  documentare
il conseguimento del dichiarato obiettivo di «razionalizzazione delle
manovre e riduzione  dei  tempi».  (Consiglio  superiore  dei  lavori
pubblici); 
    2.  Occorre  riferirsi  a  prezzari  aggiornati  (sono   presenti
riferimenti a prezzari 2011 adottati  da  RFI,  pur  in  presenza  di
aggiornamenti al 2013). (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 
    3. Circa le scelte relative al tipo di armamento  da  adottare  e
all'applicazione di  standard  RFI  anche  alle  banchine  del  porto
(pendenza del binario max del  1.2%),  si  osserva  che  tali  scelte
comportano un potenziale pericolo nella movimentazione dei carri, che
avviene esclusivamente a spinta per il minor  impegno  dei  mezzi  di
locomozione e di manovra. I  carri  lasciati  liberi  sulle  banchine
saranno  protetti  esclusivamente  dai  respingenti  di  testa   che,
pertanto, dovranno essere opportunamente ridimensionati per i carichi
max e con controllo manuale per quanto  attiene  la  frenatura  degli
stessi in sosta. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 
    4. L'adozione di  rotaie  a  gola  o  normali,  a  seconda  della
tipologia  di   piattaforma   da   adottarsi,   e'   demandata   alla
discrezionalita' della D.L. Tale scelta, che sara' fatta in  base  ad
un  criterio  non  meglio  specificato,   comportera'   pertanto   la
realizzazione del fascio con binari nella  loro  formazione  classica
(rotaie a vista) o con  le  stesse  annegate  in  calcestruzzo  o  in
conglomerato bituminoso. Di detta scelta discrezionale, che incidera'
significativamente sul costo di realizzazione del fascio binari,  non
vi e' alcun riferimento nei computi estimativi allegati in  progetto.
(Consiglio superiore dei lavori pubblici); 
    5. La scelta di adozione di un sistema  di  segnalamento  per  il
piano dei  binari  di  avanzatissima  tecnologia  con  telecomando  e
telecontrollo,  quando  il  piazzale  di  movimentazione  dei   treni
composti  o  in   composizione   deve   essere   normalmente   sempre
presenziato,   comporta   una   notevole   spesa   di   realizzazione
esclusivamente per una futura esigenza di modalita' di  instradamento
dei treni da parte di Trenitalia.  (Consiglio  superiore  dei  lavori
pubblici); 
    6. Si rilevano criticita' per il passaggio a livello  pedonale  e
per i  mezzi  di  soccorso,  che  sembra  ubicato  sugli  scambi  (un
passaggio a livello sugli scambi ne limita  la  loro  funzionalita').
(Consiglio superiore dei lavori pubblici); 
    7. L'opera idraulica di attraversamento del fascio di  binari  e'
stata calcolata per il treno di carichi LM71. Ora, secondo le vigenti
NTC 2008, il treno di carico LM71 e' per il traffico ordinario (punto
5.2.2.3.1.1 delle NTC 2008) mentre al punto 5.2.2.3.1.2. e'  indicato
il treno di' carico ferroviario pesante SW2, che sembra piu' indicato
stante il tipo di treni in esercizio nel porto. (Consiglio  superiore
dei lavori pubblici); 
    8. La prevista finestra temporale giornaliera  per  i  lavori  e'
veramente  esigua  per  una  corretta  ed  economica  disciplina   di
realizzazione dei lavori medesimi. Sarebbe piu' opportuno  sviluppare
il progetto mediante fasi  funzionali  fuori  esercizio  in  modo  da
guadagnare significativamente in termini di riduzione dei tempi e  di
contenimento dei costi. Cio' in quanto le  lavorazioni  con  finestra
temporale giornaliera definita comportano  un  sovraprezzo  del  40%.
(Consiglio superiore dei lavori pubblici); 
    9. E' necessario esaminare la possibilita' di sostituire i prezzi
del trasporto dei  materiali  con  quelli  previsti  nelle  ordinarie
tariffe regionali, quando cio' e' materialmente fattibile. Lo  stesso
dicasi per alcuni materiali quali, a mero titolo di esempio,  i  tubi
drenanti d=200 mm e il calcestruzzo  impiegato  per  getti  in  opera
ordinari (il prezzo di tariffa  TE  RFI  per  il  calcestruzzo  e  la
applicazione del sovraprezzo, di cui al punto  precedente,  conducono
ad un prezzo unitario complessivo di circa 400 €/m³, invero elevato).
(Consiglio superiore dei lavori pubblici). 
Aspetti geotecnici 
    10.  Per  la  progettazione  sono  state  adottate  le   indagini
geotecniche  eseguite  per  altri  lavori   ed   i   risultati   (non
documentati) sono stati impiegati per  il  calcolo  geotecnica  delle
opere di fondazione. Questa scelta non e'  conforme  alle  previsioni
del codice dei  contratti  in  materia  di  progettazione  e  non  e'
ammissibile in linea tecnica, specie in  un  contesto  nel  quale  il
comportamento e' fortemente governato dai  primi  metri  di  terreno,
caratterizzato da riporti. Essi, per loro natura sono eterogenei e di
spessore variabile. Pertanto, una indagine  geotecnica  «ad  hoc»  e'
necessaria. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 
    11.  Per  quanto  riguarda  le  opere  di  sistemazione  del  rio
Cappelletto e del torrente Rossano, mancano del  rutto  le  verifiche
nei riguardi della liquefazione che, a seconda  della  natura  locale
dei terreni di riporto, potrebbe essere aspetto  progettuale  di  non
secondaria importanza. (Consiglio superiore dei lavori pubblici) 
Aspetti viabilistici e stradali 
    12. In relazione a  preliminari  osservazioni  della  Commissione
relatrice  relative   al   pacchetto   stradale   non   adeguatamente
dettagliato, il proponente ha  cosi'  controdedotto:  «In  merito  si
ritiene utile evidenziare come la viabilita'  in  progetto  viene  di
fatto  traslata  su  aree   gia'   pavimentate   con   pacchetti   di
pavimentazione in conglomerato bituminoso gia' esistenti e verificate
per carichi di tipo portuale, senza la necessita' di vere  e  proprie
nuove pavimentazioni». In realta', il  computo  metrico  di  progetto
relativo  alle  opere  civili  prevede  un  capitolo  relativo   alla
«ricostruzione viabilita'», dal quale  si  deduce  la  previsione  di
pavimentare strutturalmente oltre 7.000 m²  di  superficie.  Inoltre,
dall'elaborato 090314PDSFBORID1 A, si puo' osservare la  costituzione
del  pacchetto  di  pavimentazione  della  suddetta  viabilita'.   Si
richiede percio' di  superare  la  contraddizione  sopra  esposta  e,
qualora  fosse  esplicitamente  confermata  la  presenza   di   nuove
pavimentazioni stradali, di integrare tali aspetti  nelle  successive
fasi della progettazione. In tal caso, si sottolinea che la scelta di
una  struttura  rigida   ad   armatura   continua   e   il   relativo
dimensionamento non risultano suffragate da valutazioni in merito  ai
carichi di' traffico e alla vita utile attesa,  nonche'  da  rigorosi
calcoli di verifica. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 
Aspetti idraulici 
    13.  Gli  aspetti  idraulici,  per  quanto   si'   evince   dalla
documentazione,  sono  stati  trattati  in  maniera  superficiale.  I
progettisti si' limitano a dichiarare che l'ampliamento  del  tombino
ha la stessa sezione di quello esistente. Nulla e' detto in relazione
ai  criteri  di  dimensionamento  della  vasca  di   calma   prevista
immediatamente a monte del completamento della sezione idraulica.  E'
necessario calcolare la portata con tempo di ritorno duecentennale  a
partire dalla elaborazione delle precipitazioni. (Consiglio superiore
dei lavori pubblici); 
    14. II tombino va verificato a moto permanente  a  partire  dalle
massime quote allo sbocco (dovute a marea  astronomica,  sovralzo  di
tempesta e sovralzo per depressione barometrica) nei confronti  della
portata di progetto. Deve, inoltre, essere definita  la  scala  delle
portate nelle diverse fasi costruttive previste. (Consiglio superiore
dei lavori pubblici); 
    15. Va valutato il  comportamento  nel  tempo  del  manufatto  in
presenza di trasporto solido, assicurando anche un franco adeguato o,
in presenza di franchi ridotti, prevedendo  a  monte  dispositivi  di
trattenuta  del  materiale  galleggiante.  (Consiglio  superiore  dei
lavori pubblici); 
    16. II progetto deve prendere in considerazione le  modalita'  di
manutenzione, prevedendo la possibilita' di isolare  una  canna  alla
volta.  Devono   impiegarsi   materiali   che   assicurino   adeguata
durabilita'  anche  in  relazione  al  previsto   trasporto   solido.
(Consiglio superiore dei lavori pubblici). 
Aspetti relativi agli impianti elettrici ordinari 
    17.  Per  l'alimentazione   degli   impianti   dell'illuminazione
sembrerebbe che si fara' ricorso ad un sistema TT, invece  che  a  un
sistema TN piu' efficace, ma consentito solo nel caso di  connessione
ad un impianto con cabina di trasformazione di  proprieta'  portuale.
(Consiglio superiore dei lavori pubblici); 
    18. Alcuni parametri dei componenti previsti non sono  definibili
in quanto sono riportati in modo differente nella relazione  tecnica,
nel  computo  metrico  e  sull'elaborato  dello  schema  del   quadro
elettrico. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 
    19.  Per  gli  interruttori  nel  computo  metrico  si   elencano
dispositivi con poteri di interruzione non inferiori a 6  kA,  mentre
nella relazione tecnica non si fornisce alcuna  indicazione  e  sullo
schema del quadro, per tutti gli interruttori, si fa riferimento a 25
kA  di  potere  di  interruzione.  (Consiglio  superiore  dei  lavori
pubblici); 
    20. Appaiono non coerenti le sezioni e tipologie di cavi indicate
nei vari elaborati per il conduttore di  terra  di  interconnessione.
(Consiglio superiore dei lavori pubblici); 
    21. Non appare chiaro perche' per la realizzazione  dei  circuiti
si   adottano   conduttori   unipolari   e   non   multipolari,   che
garantirebbero un comportamento  di  resistenza  meccanica  in  linea
generale migliore rispetto alla versione unipolare,  pur  essendo  la
loro sezione non superiore a 25 mm². (Consiglio superiore dei  lavori
pubblici). 
Aspetti relativi alla sicurezza antincendio 
    22. Dalla documentazione tecnica prodotta si evince che  l'ambito
portuale interessato  dall'intervento  risulta  limitrofo  alle  zone
residenziali urbane, dalle quali  e'  delimitato  da  una  recinzione
(oggetto di distinto appalto, come gia' rilevato) avente altezza tale
da non defilare le costruzioni  stesse  dalla  zona  interessata  dai
transiti ferroviari. Atteso che non vengono fornite indicazioni circa
le tipologie dei convogli  ferroviari  e  delle  merci  e/o  prodotti
trasportati, appare  opportuno  che,  a  livello  progettuale,  siano
meglio specificate le condizioni operative che si  verificheranno  in
fase di esercizio. Cio' al fine  di  valutare  preventivamente  quali
debbano essere gli eventuali opportuni (o necessari) provvedimenti da
adottare, finalizzati  ad  assicurare  livelli  di  sicurezza  e  di'
protezione nei riguardi del tessuto  urbano  e  dello  stesso  ambito
portuale. Si evidenzia, infatti, che gli  elaborati  progettuali  non
riportano alcun intervento rivolto al controllo  e  alla  mitigazione
dei rischi ipotizzabili, sia  nei  riguardi  dell'ordinario  traffico
ferroviario, sia per  quello  che  comporta  il  trasporto  di  merci
pericolose. (Consiglio superiore dei lavori pubblici) 
    23. Dagli stessi elaborati non  risultano  indicazioni  circa  le
modalita' di gestione di tale  trasporto  e  di  stoccaggio  in  tale
ambito. (Consiglio superiore dei lavori pubblici). 
Aspetti economici e contrattuali 
    24.  Nel  CSA  non  possono  essere  inseriti   diretti   univoci
riferimenti a marchi o a specifici  prodotti  (vedasi,  a  titolo  di
esempio, le palancole previste per il tombinamento di rio Cappelletto
o le lastre precompresse di c.a. alleggerito previste  in  progetto).
(Consiglio superiore dei lavori pubblici); 
    25. Nel CSA occorre prevedere  specifiche  misure  per  garantire
adeguata  durabilita'  ai  materiali  strutturali,  con   particolare
riferimento al calcestruzzo armato  e  all'acciaio  delle  palancole.
Cio' anche alla luce dell'ambiente aggressivo nel quale le opere sono
inserite. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 
    26. Nei computi metrici relativi alle  principali  macrocategorie
di cui si compone l'appalto (lavori a base d'asta)  e'  inserita  una
maggiorazione per imprevisti (variabile tra il 5% e il 10%)  che  non
trova alcuna giustificazione ai sensi di legge. (Consiglio  superiore
dei lavori pubblici); 
    27.  Si  osserva  poi  che,  tra  le  somme  a  disposizione,  e'
nuovamente prevista la voce «imprevisti»  nella  misura  del  5%  del
totale  lavori  a  base  d'asta.  Cio'  segnalato,  si  prescrive  la
rivisitazione della stima economica delle opere in  coerenza  con  le
norme vigenti. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 
    28. Il quadro economico di spesa, per quanto riguarda le somme  a
disposizione, deve essere  attentamente  rivisitato  per  condurre  a
congruita' tutte le singole voci, nel rispetto della articolazione ex
art. 16 del decreto del Presidente della  Repubblica  n.  207/2010  e
successive modifiche ed integrazioni (Consiglio superiore dei  lavori
pubblici); 
    29. Gli oneri per la sicurezza (inseriti  tra  le  somme  a  base
d'asta)  devono  essere  analiticamente  stimati.   Essi,   peraltro,
appaiono  eccessivi  rispetto  all'importo  per  lavori.   (Consiglio
superiore dei lavori pubblici); 
    30. Non si comprende quale sia la natura dei lavori  in  economia
inseriti tra le somme a disposizione. Ad essi e' associata, peraltro,
una  significativa  quantificazione   economica   (€   2.000.000,00).
(Consiglio superiore dei lavori pubblici); 
    31. Ad ogni modo, la somma  degli  imprevisti  e  dei  lavori  in
economia non puo' complessivamente superare i 110%  dell'importo  dei
lavori, ai sensi dell'art. 42 comma 3  lettera  «b»  del  decreo  del
Presidente della Repubblica n. 207/2010  e  successive  modifiche  ed
integrazioni (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 
    32. La somma prevista come compenso per incentivazione  (funzioni
di RUP, di direzione dei  lavori  «interna»,  di  coordinatore  della
sicurezza «interno», di collaudatore)  deve  consentire,  per  quanto
materialmente  possibile,  di  economizzare  sulle   spese   che   si
affronterebbero  in  caso  di  affidamento  di  prestazioni  tecniche
all'esterno   della   amministrazione   aggiudicatrice.    (Consiglio
superiore dei lavori pubblici); 
    33. Occorre giustificare le «spese per attivita' di consulenza  o
di supporto» stimate pari al 4% dell'importo  totale  lavori  a  base
d'asta (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 
    34.  Occorre  prevedere  una  somma  pari  allo  0,5  per   mille
dell'importo  lavori  a  base  d'asta  per   l'attivita'   consultiva
espletata da questo Consesso, se dovuto  secondo  le  norme  vigenti.
(Consiglio superiore dei lavori pubblici); 
    35. Prima dell'avvio della procedura di affidamento dei lavori di
che  trattasi,  occorre  pervenire   alla   verifica   e   successiva
validazione del progetto definitivo posto a base di gara  secondo  le
norme vigenti (articoli 52, 53, 54 e 55 del  decreto  del  Presidente
della  Repubblica  n.  207/2010),  con  particolare  riferimento   ai
seguenti aspetti: 
      per quanto riguarda  la  fornitura  di  palancole,  l'Autorita'
portuale ha rappresentato che,  in  fase  esecutiva,  possano  essere
adottate altre tipologie e sagome, pur rispettando le caratteristiche
meccaniche ed inerziali previste in progetto; 
      per   quanto   riguarda   la   stima   economica    complessiva
dell'intervento, e' stato prodotto ed  aggiornato  il  nuovo  computo
metrico estimativo e il relativo quadro economico di progetto con  le
revisioni indicate dal voto. 
    Infine in merito agli oneri della sicurezza si specifica che  non
e' stato allegato il piano di sicurezza  con  le  valorizzazioni  dei
singoli interventi in quanto il Consiglio stesso ha ritenuto che  non
rientrasse tra le sue competenze detta stima. Occorre anche osservare
che,  in  ragione  soprattutto  della  necessita'  di  mantenere   in
esercizio l'impianto ferroviario attuale durante  tutta  la  fase  di
cantiere, gli oneri di sicurezza debbano necessariamente tenere conto
di misure cautelari del tutto particolari e, per questo,  i  relativi
costi non possono che rivelarsi di «peso» eccezionale. 
    Infine si precisa che tutte le verifiche necessarie  ed  indicate
nel documento di valutazione sono state effettuate  positivamente  ed
e' stata effettuata la verifica di validazione del progetto ai  sensi
del decreto del Presidente della Repubblica n. 207/2010. Pertanto  si
ritiene  che  il  progetto  definitivo  risulti  validato  e   quindi
approvato con prot. AP n. 18851 del 2 dicembre 2015. 
    36.  Dovranno  essere   fatti   approfondimenti   tecnici   sulla
possibilita'  di  gestire  le  varie  fasi  con   l'attuale   sistema
impiantistico  per  il  quale,  tra  l'altro,   gia'   nel   progetto
preliminare era previsto il rifacimento. (RFI) 
    37.  La  valutazione  economica  delle  modifiche  impiantistiche
sembra sottostimata, pertanto dovra' essere rivista in relazione alle
verifiche di cui al punto precedente. (RFI) 
    38. Progettualmente e' preferibile avere un franco  di  sicurezza
sui raggi minimi delle curve portandoli a metri 155. (RFI) 
    39. Venga ampliata  la  fascia  di  rispetto  che  separa  l'area
portuale da quella ad usi urbani, gia' prevista P.R.P. all'art. 11.7,
a minimo 10 mt; come illustrato nella tav  .  PD/GN.  APP1.03  datata
novembre 2014 - trasmessa alla Regione Liguria in  data  28  novembre
2014 alla cui soluzione progettuale devono  essere  conformati  tutti
gli elaborati di progetto. Unica eccezione e' rappresentata dall'area
della Chiesa Stella  Maris  per  la  quale  i  10  mt  non  risultano
applicabili per la quale la minor dimensione della fascia di rispetto
in quel punto dovra' essere compensata con una traslazione a  parita'
di superficie. (Regione Liguria); 
    40.  Il  progetto  in   esame   dovra'   essere   necessariamente
modificato, o attraverso una traslazione piu' a sud del nuovo  fascio
di binari o alla rinuncia di uno o piu' binari, in modo da consentire
la realizzazione di una c.d. «fascia di rispetto»  di  larghezza  non
inferiore a mt. 10,00. (Regione Liguria); 
    41. Il nulla osta idraulico e subordinato alla  presentazione  di
uno specifico progetto di adeguamento  idraulico  dei  corsi  d'acqua
Cappelletto e Rossano,  nei  tratti  interessati,  con  l'obbligo  di
trasmetterlo al servizio difesa del suolo prima dell'affidamento  dei
lavori. (Provincia della Spezia); 
    42. Dall'esame della documentazione progettuale si  e'  accertato
che l'intervento proposto  prevede  la  demolizione  di  edifici  che
costituiscono pertinenze demaniali marittime e  la  realizzazione  di
nuovi fabbricati. Si fa presente che, se esiste una perdita di valore
degli immobili oggetto di demolizione rispetto a quelli nuovi, dovra'
essere coperta con l'incameramento dei  nuovi  edifici  ed  eventuali
congrui indennizzi. Si rammenta che gli incameramenti possono  essere
effettuati unicamente per  i  fabbricati  di  difficile  rimozione  a
seguito di  pronuncia  di  apposita  commissione  e  che  il  periodo
interposto tra la demolizione degli edifici e l'ultimazione dei nuovi
dovra' essere coperto da polizza fidejussoria a garanzia  del  valore
delle proprieta' statali. (Agenzia del demanio) 
Prima dell'inizio dei lavori: 
    43. Documentare l'esito positivo della procedura  di  valutazione
ambientale degli «interventi di riqualificazione e sviluppo del porto
della Spezia» ambito 5 e 6 in fase istruttoria. (MATTM); 
    44.  Dare  riscontro  della  verifica  degli  impatti  cumulativi
relativi all'attuazione del PRP nel suo  complesso  in  relazione  al
progetto di «Potenziamento degli  impianti  ferroviari  della  Spezia
marittima all'interno del  porto  commerciale»  rispetto  agli  esiti
della verifica di assoggettabilita'  a  VIA  per  gli  interventi  di
riqualificazione e sviluppo del porto della Spezia ambiti 5  e  6  in
ottemperanza al decreto n. 317/2006. (MATTM); 
    45. Redigere la valutazione degli impatti cumulativi di  tutti  i
progetti previsti nel PRP tenendo conto degli esiti della valutazione
ambientale  allo  stesso  soprattutto   nel   caso   si   verifichino
sovrapposizioni temporali nella realizzazione dei progetti  previsti.
(MATTM); 
    46. Dare atto  dell'osservanza  del  parere  tecnico  emesso  dal
Consiglio superiore  dei  LL.PP.  rispetto  al  «Potenziamento  degli
impianti ferroviari della  Spezia  marittima  all'interno  del  porto
commerciale». (MATTM); 
    47. Redigere un unico documento PMA,  che  sara'  preventivamente
concordato e approvato  da  ARPA  Liguria  e  che  sara'  adeguato  a
monitorare   tutte   le   componenti   ambientali   coinvolte   dalla
realizzazione e dall'esercizio delle opere in progetto (in particolar
modo rispetto alle componenti rumore e vibrazione, atmosfera,  salute
umana e paesaggio), che approfondisca la fase ante operam, in itinere
e  post  operam,  e  che  definisca  accuratamente  le  tecniche   di
monitoraggio caso per caso, le modalita' di  comunicazione/diffusione
dei risultati  e  ogni  altro  dato  significativo  per  il  corretto
utilizzo successivo dei  dati  raccolti;  inoltre,  in  funzione  dei
risultati ottenuti vengano definite  eventuali  ulteriori  misure  di
mitigazione in accordo con ARPA Liguria. (MATTM); 
    48. Realizzare gli interventi di mitigazione ambientale  relativi
alla fascia di rispetto che dovra'  necessariamente  essere  ultimata
prima  dell'inizio  dei  lavori  del  «Potenziamento  degli  impianti
ferroviari della Spezia marittima all'interno del porto commerciale».
(MATTM); 
    49. Dare atto dell'osservanza di tutti i pareri emessi dagli Enti
e dalle Autorita' competenti coinvolti nel processo  autorizzativo  a
tutti  i  livelli  (MIT,  MIBAC,  Regione  Liguria,  Provincia  della
Spezia - difesa Suolo - viabilita', Soprintendenza ecc.). (MATTM); 
    50. Redigere e trasmettere al MATTM, entro novanta  giorni  prima
dell'inizio dei  lavori,  la  documentazione  relativa  al  Piano  di
utilizzo delle  terre  in  conformita'  alla  normativa  vigente  per
l'ottenimento dell'autorizzazione prevista. (MATTM); 
    51. Redigere una  relazione  di  cantierizzazione  e  i  relativi
elaborati grafici, riguardante tutte le fasi  dei  lavori,  tutte  le
zone operative, tutti i macchinari e tutte le  opere  da  realizzare,
anche provvisionali, con la descrizione degli accorgimenti pratici da
mettere in atto caso per  caso,  al  fine  di  garantire  la  massima
riduzione dei disturbi e la  prevenzione  contro  ogni  tipologia  di
inquinamento  accidentale   ai   sensi   della   normativa   vigente,
comprendendo: 
      i quantitativi di rifiuti e relativi codici CER; 
      le  modalita'  di  smaltimento  dei  rifiuti  derivanti   dalle
demolizioni,  con  precise  indicazioni  sulle  movimentazioni,   sui
percorsi e sui trasporti; 
      l'indicazione dei siti  di  destinazione  finale  dei  rifiuti.
(MATTM) Durante le fasi di cantiere: 
    52. Relativamente alla stima degli impatti in fase  di  cantiere,
redigere uno studio contenente: 
      la stima delle emissioni  dei  gas  di  scarico  dei  mezzi  di
cantiere e dei mezzi di trasporto dei  materiali  e  la  stima  delle
polveri; 
      la stima delle immissioni (ricadute al suolo) a scala locale di
inquinanti emessi dai mezzi pesanti che transitano lungo  le  vie  di
accesso alle aree di cantiere; 
      la stima dell'inquinamento rumoroso dovuto ai mezzi di cantiere
utilizzati e alle diverse attivita' di cantiere previste; 
      le caratteristiche dei mezzi di cantiere impiegate. (MATTM) 
    53.  Ai  fini  del  contenimento  delle  emissioni  inquinanti  e
dell'impatto acustico, si prescrive l'utilizzo dei  veicoli  conformi
alle  direttive  europee  piu'  avanzate  all'epoca  dell'inizio  dei
lavori. (MATTM) 
    54. Fornire il cronoprogramma delle attivita' di cantiere per  le
opere previste, confrontato con il cronoprogramma delle attivita' per
gli ambiti 5 e 6 ai  fini  di  verificare  eventuali  sovrapposizioni
delle attivita' e possibili impatti cumulati. (MATTM) 
Raccomandazioni 
    1. La scelta  di  adottare  un  fascio  di  binari  di  lunghezza
compresa tra 570 m e 650 m,  a  fronte  della  previsione  del  nuovo
standard  RFI  di  650  m,  potra'  indurre  talune  limitazioni   di
esercizio,    nella    prospettiva     di     futura     operativita'
dell'infrastruttura ferroviaria. Per tale ragione, si  raccomanda  di
riconsiderare criticamente  tale  scelta,  per  quanto  materialmente
possibile, assumendo altresi' le valutazioni conclusive  del  gestore
della rete ferroviaria. (Consiglio superiore dei lavori pubblici) 
    Per quanto attiene i collegamenti tra le diverse zone all'interno
dell'area portuale, si segnala  che,  nell'ipotesi  di  sviluppo  del
futuro terminal crociere, i collegamenti viari appaiono insufficienti
e potranno  indurre  criticita'  di  gestione.  Altrettanto  si  deve
osservare in merito ai futuri amplia-menti dei  Terminal  «Ravano»  e
«del Golfo», per i quali la realizzazione delle opere ferroviarie  in
progetto potra' costituire  una  barriera  difficilmente  valicabile.
Sebbene tali aspetti non  rientrino  direttamente  tra  le  tematiche
principali del progetto all'esame, si  raccomanda  al  proponente  di
considerare  attentamente   la   problematica   e   di   riesaminarla
nell'ambito dei futuri aggiornamenti della  pianificazione  portuale,
anche in relazione alla  necessita'  di  preservare  la  fattibilita'
tecnica  di  altre  opere,  necessarie  per  la  realizzazione  degli
obiettivi  di  sviluppo  dell'infrastruttura  marittima.   (Consiglio
superiore dei lavori pubblici).