Allegato 1 Potenziamento degli impianti ferroviari della Spezia Marittima all'interno del porto commerciale secondo il piano regolatore portuale PROGETTO DEFINITIVO Prescrizioni 1. Per quanto attiene alle condizioni operative del binario riservato alle manovre e alla composizione dei treni, si rileva che la distanza e la posizione degli scambi potranno indurre incrementi nei tempi operativi richiesti per la composizione e per l'instradamento dei rotabili. Si reputa percio' necessario sviluppare una valutazione analitica dei suddetti tempi, al fine di documentare il conseguimento del dichiarato obiettivo di «razionalizzazione delle manovre e riduzione dei tempi». (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 2. Occorre riferirsi a prezzari aggiornati (sono presenti riferimenti a prezzari 2011 adottati da RFI, pur in presenza di aggiornamenti al 2013). (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 3. Circa le scelte relative al tipo di armamento da adottare e all'applicazione di standard RFI anche alle banchine del porto (pendenza del binario max del 1.2%), si osserva che tali scelte comportano un potenziale pericolo nella movimentazione dei carri, che avviene esclusivamente a spinta per il minor impegno dei mezzi di locomozione e di manovra. I carri lasciati liberi sulle banchine saranno protetti esclusivamente dai respingenti di testa che, pertanto, dovranno essere opportunamente ridimensionati per i carichi max e con controllo manuale per quanto attiene la frenatura degli stessi in sosta. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 4. L'adozione di rotaie a gola o normali, a seconda della tipologia di piattaforma da adottarsi, e' demandata alla discrezionalita' della D.L. Tale scelta, che sara' fatta in base ad un criterio non meglio specificato, comportera' pertanto la realizzazione del fascio con binari nella loro formazione classica (rotaie a vista) o con le stesse annegate in calcestruzzo o in conglomerato bituminoso. Di detta scelta discrezionale, che incidera' significativamente sul costo di realizzazione del fascio binari, non vi e' alcun riferimento nei computi estimativi allegati in progetto. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 5. La scelta di adozione di un sistema di segnalamento per il piano dei binari di avanzatissima tecnologia con telecomando e telecontrollo, quando il piazzale di movimentazione dei treni composti o in composizione deve essere normalmente sempre presenziato, comporta una notevole spesa di realizzazione esclusivamente per una futura esigenza di modalita' di instradamento dei treni da parte di Trenitalia. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 6. Si rilevano criticita' per il passaggio a livello pedonale e per i mezzi di soccorso, che sembra ubicato sugli scambi (un passaggio a livello sugli scambi ne limita la loro funzionalita'). (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 7. L'opera idraulica di attraversamento del fascio di binari e' stata calcolata per il treno di carichi LM71. Ora, secondo le vigenti NTC 2008, il treno di carico LM71 e' per il traffico ordinario (punto 5.2.2.3.1.1 delle NTC 2008) mentre al punto 5.2.2.3.1.2. e' indicato il treno di' carico ferroviario pesante SW2, che sembra piu' indicato stante il tipo di treni in esercizio nel porto. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 8. La prevista finestra temporale giornaliera per i lavori e' veramente esigua per una corretta ed economica disciplina di realizzazione dei lavori medesimi. Sarebbe piu' opportuno sviluppare il progetto mediante fasi funzionali fuori esercizio in modo da guadagnare significativamente in termini di riduzione dei tempi e di contenimento dei costi. Cio' in quanto le lavorazioni con finestra temporale giornaliera definita comportano un sovraprezzo del 40%. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 9. E' necessario esaminare la possibilita' di sostituire i prezzi del trasporto dei materiali con quelli previsti nelle ordinarie tariffe regionali, quando cio' e' materialmente fattibile. Lo stesso dicasi per alcuni materiali quali, a mero titolo di esempio, i tubi drenanti d=200 mm e il calcestruzzo impiegato per getti in opera ordinari (il prezzo di tariffa TE RFI per il calcestruzzo e la applicazione del sovraprezzo, di cui al punto precedente, conducono ad un prezzo unitario complessivo di circa 400 €/m³, invero elevato). (Consiglio superiore dei lavori pubblici). Aspetti geotecnici 10. Per la progettazione sono state adottate le indagini geotecniche eseguite per altri lavori ed i risultati (non documentati) sono stati impiegati per il calcolo geotecnica delle opere di fondazione. Questa scelta non e' conforme alle previsioni del codice dei contratti in materia di progettazione e non e' ammissibile in linea tecnica, specie in un contesto nel quale il comportamento e' fortemente governato dai primi metri di terreno, caratterizzato da riporti. Essi, per loro natura sono eterogenei e di spessore variabile. Pertanto, una indagine geotecnica «ad hoc» e' necessaria. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 11. Per quanto riguarda le opere di sistemazione del rio Cappelletto e del torrente Rossano, mancano del rutto le verifiche nei riguardi della liquefazione che, a seconda della natura locale dei terreni di riporto, potrebbe essere aspetto progettuale di non secondaria importanza. (Consiglio superiore dei lavori pubblici) Aspetti viabilistici e stradali 12. In relazione a preliminari osservazioni della Commissione relatrice relative al pacchetto stradale non adeguatamente dettagliato, il proponente ha cosi' controdedotto: «In merito si ritiene utile evidenziare come la viabilita' in progetto viene di fatto traslata su aree gia' pavimentate con pacchetti di pavimentazione in conglomerato bituminoso gia' esistenti e verificate per carichi di tipo portuale, senza la necessita' di vere e proprie nuove pavimentazioni». In realta', il computo metrico di progetto relativo alle opere civili prevede un capitolo relativo alla «ricostruzione viabilita'», dal quale si deduce la previsione di pavimentare strutturalmente oltre 7.000 m² di superficie. Inoltre, dall'elaborato 090314PDSFBORID1 A, si puo' osservare la costituzione del pacchetto di pavimentazione della suddetta viabilita'. Si richiede percio' di superare la contraddizione sopra esposta e, qualora fosse esplicitamente confermata la presenza di nuove pavimentazioni stradali, di integrare tali aspetti nelle successive fasi della progettazione. In tal caso, si sottolinea che la scelta di una struttura rigida ad armatura continua e il relativo dimensionamento non risultano suffragate da valutazioni in merito ai carichi di' traffico e alla vita utile attesa, nonche' da rigorosi calcoli di verifica. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); Aspetti idraulici 13. Gli aspetti idraulici, per quanto si' evince dalla documentazione, sono stati trattati in maniera superficiale. I progettisti si' limitano a dichiarare che l'ampliamento del tombino ha la stessa sezione di quello esistente. Nulla e' detto in relazione ai criteri di dimensionamento della vasca di calma prevista immediatamente a monte del completamento della sezione idraulica. E' necessario calcolare la portata con tempo di ritorno duecentennale a partire dalla elaborazione delle precipitazioni. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 14. II tombino va verificato a moto permanente a partire dalle massime quote allo sbocco (dovute a marea astronomica, sovralzo di tempesta e sovralzo per depressione barometrica) nei confronti della portata di progetto. Deve, inoltre, essere definita la scala delle portate nelle diverse fasi costruttive previste. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 15. Va valutato il comportamento nel tempo del manufatto in presenza di trasporto solido, assicurando anche un franco adeguato o, in presenza di franchi ridotti, prevedendo a monte dispositivi di trattenuta del materiale galleggiante. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 16. II progetto deve prendere in considerazione le modalita' di manutenzione, prevedendo la possibilita' di isolare una canna alla volta. Devono impiegarsi materiali che assicurino adeguata durabilita' anche in relazione al previsto trasporto solido. (Consiglio superiore dei lavori pubblici). Aspetti relativi agli impianti elettrici ordinari 17. Per l'alimentazione degli impianti dell'illuminazione sembrerebbe che si fara' ricorso ad un sistema TT, invece che a un sistema TN piu' efficace, ma consentito solo nel caso di connessione ad un impianto con cabina di trasformazione di proprieta' portuale. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 18. Alcuni parametri dei componenti previsti non sono definibili in quanto sono riportati in modo differente nella relazione tecnica, nel computo metrico e sull'elaborato dello schema del quadro elettrico. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 19. Per gli interruttori nel computo metrico si elencano dispositivi con poteri di interruzione non inferiori a 6 kA, mentre nella relazione tecnica non si fornisce alcuna indicazione e sullo schema del quadro, per tutti gli interruttori, si fa riferimento a 25 kA di potere di interruzione. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 20. Appaiono non coerenti le sezioni e tipologie di cavi indicate nei vari elaborati per il conduttore di terra di interconnessione. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 21. Non appare chiaro perche' per la realizzazione dei circuiti si adottano conduttori unipolari e non multipolari, che garantirebbero un comportamento di resistenza meccanica in linea generale migliore rispetto alla versione unipolare, pur essendo la loro sezione non superiore a 25 mm². (Consiglio superiore dei lavori pubblici). Aspetti relativi alla sicurezza antincendio 22. Dalla documentazione tecnica prodotta si evince che l'ambito portuale interessato dall'intervento risulta limitrofo alle zone residenziali urbane, dalle quali e' delimitato da una recinzione (oggetto di distinto appalto, come gia' rilevato) avente altezza tale da non defilare le costruzioni stesse dalla zona interessata dai transiti ferroviari. Atteso che non vengono fornite indicazioni circa le tipologie dei convogli ferroviari e delle merci e/o prodotti trasportati, appare opportuno che, a livello progettuale, siano meglio specificate le condizioni operative che si verificheranno in fase di esercizio. Cio' al fine di valutare preventivamente quali debbano essere gli eventuali opportuni (o necessari) provvedimenti da adottare, finalizzati ad assicurare livelli di sicurezza e di' protezione nei riguardi del tessuto urbano e dello stesso ambito portuale. Si evidenzia, infatti, che gli elaborati progettuali non riportano alcun intervento rivolto al controllo e alla mitigazione dei rischi ipotizzabili, sia nei riguardi dell'ordinario traffico ferroviario, sia per quello che comporta il trasporto di merci pericolose. (Consiglio superiore dei lavori pubblici) 23. Dagli stessi elaborati non risultano indicazioni circa le modalita' di gestione di tale trasporto e di stoccaggio in tale ambito. (Consiglio superiore dei lavori pubblici). Aspetti economici e contrattuali 24. Nel CSA non possono essere inseriti diretti univoci riferimenti a marchi o a specifici prodotti (vedasi, a titolo di esempio, le palancole previste per il tombinamento di rio Cappelletto o le lastre precompresse di c.a. alleggerito previste in progetto). (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 25. Nel CSA occorre prevedere specifiche misure per garantire adeguata durabilita' ai materiali strutturali, con particolare riferimento al calcestruzzo armato e all'acciaio delle palancole. Cio' anche alla luce dell'ambiente aggressivo nel quale le opere sono inserite. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 26. Nei computi metrici relativi alle principali macrocategorie di cui si compone l'appalto (lavori a base d'asta) e' inserita una maggiorazione per imprevisti (variabile tra il 5% e il 10%) che non trova alcuna giustificazione ai sensi di legge. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 27. Si osserva poi che, tra le somme a disposizione, e' nuovamente prevista la voce «imprevisti» nella misura del 5% del totale lavori a base d'asta. Cio' segnalato, si prescrive la rivisitazione della stima economica delle opere in coerenza con le norme vigenti. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 28. Il quadro economico di spesa, per quanto riguarda le somme a disposizione, deve essere attentamente rivisitato per condurre a congruita' tutte le singole voci, nel rispetto della articolazione ex art. 16 del decreto del Presidente della Repubblica n. 207/2010 e successive modifiche ed integrazioni (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 29. Gli oneri per la sicurezza (inseriti tra le somme a base d'asta) devono essere analiticamente stimati. Essi, peraltro, appaiono eccessivi rispetto all'importo per lavori. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 30. Non si comprende quale sia la natura dei lavori in economia inseriti tra le somme a disposizione. Ad essi e' associata, peraltro, una significativa quantificazione economica (€ 2.000.000,00). (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 31. Ad ogni modo, la somma degli imprevisti e dei lavori in economia non puo' complessivamente superare i 110% dell'importo dei lavori, ai sensi dell'art. 42 comma 3 lettera «b» del decreo del Presidente della Repubblica n. 207/2010 e successive modifiche ed integrazioni (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 32. La somma prevista come compenso per incentivazione (funzioni di RUP, di direzione dei lavori «interna», di coordinatore della sicurezza «interno», di collaudatore) deve consentire, per quanto materialmente possibile, di economizzare sulle spese che si affronterebbero in caso di affidamento di prestazioni tecniche all'esterno della amministrazione aggiudicatrice. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 33. Occorre giustificare le «spese per attivita' di consulenza o di supporto» stimate pari al 4% dell'importo totale lavori a base d'asta (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 34. Occorre prevedere una somma pari allo 0,5 per mille dell'importo lavori a base d'asta per l'attivita' consultiva espletata da questo Consesso, se dovuto secondo le norme vigenti. (Consiglio superiore dei lavori pubblici); 35. Prima dell'avvio della procedura di affidamento dei lavori di che trattasi, occorre pervenire alla verifica e successiva validazione del progetto definitivo posto a base di gara secondo le norme vigenti (articoli 52, 53, 54 e 55 del decreto del Presidente della Repubblica n. 207/2010), con particolare riferimento ai seguenti aspetti: per quanto riguarda la fornitura di palancole, l'Autorita' portuale ha rappresentato che, in fase esecutiva, possano essere adottate altre tipologie e sagome, pur rispettando le caratteristiche meccaniche ed inerziali previste in progetto; per quanto riguarda la stima economica complessiva dell'intervento, e' stato prodotto ed aggiornato il nuovo computo metrico estimativo e il relativo quadro economico di progetto con le revisioni indicate dal voto. Infine in merito agli oneri della sicurezza si specifica che non e' stato allegato il piano di sicurezza con le valorizzazioni dei singoli interventi in quanto il Consiglio stesso ha ritenuto che non rientrasse tra le sue competenze detta stima. Occorre anche osservare che, in ragione soprattutto della necessita' di mantenere in esercizio l'impianto ferroviario attuale durante tutta la fase di cantiere, gli oneri di sicurezza debbano necessariamente tenere conto di misure cautelari del tutto particolari e, per questo, i relativi costi non possono che rivelarsi di «peso» eccezionale. Infine si precisa che tutte le verifiche necessarie ed indicate nel documento di valutazione sono state effettuate positivamente ed e' stata effettuata la verifica di validazione del progetto ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 207/2010. Pertanto si ritiene che il progetto definitivo risulti validato e quindi approvato con prot. AP n. 18851 del 2 dicembre 2015. 36. Dovranno essere fatti approfondimenti tecnici sulla possibilita' di gestire le varie fasi con l'attuale sistema impiantistico per il quale, tra l'altro, gia' nel progetto preliminare era previsto il rifacimento. (RFI) 37. La valutazione economica delle modifiche impiantistiche sembra sottostimata, pertanto dovra' essere rivista in relazione alle verifiche di cui al punto precedente. (RFI) 38. Progettualmente e' preferibile avere un franco di sicurezza sui raggi minimi delle curve portandoli a metri 155. (RFI) 39. Venga ampliata la fascia di rispetto che separa l'area portuale da quella ad usi urbani, gia' prevista P.R.P. all'art. 11.7, a minimo 10 mt; come illustrato nella tav . PD/GN. APP1.03 datata novembre 2014 - trasmessa alla Regione Liguria in data 28 novembre 2014 alla cui soluzione progettuale devono essere conformati tutti gli elaborati di progetto. Unica eccezione e' rappresentata dall'area della Chiesa Stella Maris per la quale i 10 mt non risultano applicabili per la quale la minor dimensione della fascia di rispetto in quel punto dovra' essere compensata con una traslazione a parita' di superficie. (Regione Liguria); 40. Il progetto in esame dovra' essere necessariamente modificato, o attraverso una traslazione piu' a sud del nuovo fascio di binari o alla rinuncia di uno o piu' binari, in modo da consentire la realizzazione di una c.d. «fascia di rispetto» di larghezza non inferiore a mt. 10,00. (Regione Liguria); 41. Il nulla osta idraulico e subordinato alla presentazione di uno specifico progetto di adeguamento idraulico dei corsi d'acqua Cappelletto e Rossano, nei tratti interessati, con l'obbligo di trasmetterlo al servizio difesa del suolo prima dell'affidamento dei lavori. (Provincia della Spezia); 42. Dall'esame della documentazione progettuale si e' accertato che l'intervento proposto prevede la demolizione di edifici che costituiscono pertinenze demaniali marittime e la realizzazione di nuovi fabbricati. Si fa presente che, se esiste una perdita di valore degli immobili oggetto di demolizione rispetto a quelli nuovi, dovra' essere coperta con l'incameramento dei nuovi edifici ed eventuali congrui indennizzi. Si rammenta che gli incameramenti possono essere effettuati unicamente per i fabbricati di difficile rimozione a seguito di pronuncia di apposita commissione e che il periodo interposto tra la demolizione degli edifici e l'ultimazione dei nuovi dovra' essere coperto da polizza fidejussoria a garanzia del valore delle proprieta' statali. (Agenzia del demanio) Prima dell'inizio dei lavori: 43. Documentare l'esito positivo della procedura di valutazione ambientale degli «interventi di riqualificazione e sviluppo del porto della Spezia» ambito 5 e 6 in fase istruttoria. (MATTM); 44. Dare riscontro della verifica degli impatti cumulativi relativi all'attuazione del PRP nel suo complesso in relazione al progetto di «Potenziamento degli impianti ferroviari della Spezia marittima all'interno del porto commerciale» rispetto agli esiti della verifica di assoggettabilita' a VIA per gli interventi di riqualificazione e sviluppo del porto della Spezia ambiti 5 e 6 in ottemperanza al decreto n. 317/2006. (MATTM); 45. Redigere la valutazione degli impatti cumulativi di tutti i progetti previsti nel PRP tenendo conto degli esiti della valutazione ambientale allo stesso soprattutto nel caso si verifichino sovrapposizioni temporali nella realizzazione dei progetti previsti. (MATTM); 46. Dare atto dell'osservanza del parere tecnico emesso dal Consiglio superiore dei LL.PP. rispetto al «Potenziamento degli impianti ferroviari della Spezia marittima all'interno del porto commerciale». (MATTM); 47. Redigere un unico documento PMA, che sara' preventivamente concordato e approvato da ARPA Liguria e che sara' adeguato a monitorare tutte le componenti ambientali coinvolte dalla realizzazione e dall'esercizio delle opere in progetto (in particolar modo rispetto alle componenti rumore e vibrazione, atmosfera, salute umana e paesaggio), che approfondisca la fase ante operam, in itinere e post operam, e che definisca accuratamente le tecniche di monitoraggio caso per caso, le modalita' di comunicazione/diffusione dei risultati e ogni altro dato significativo per il corretto utilizzo successivo dei dati raccolti; inoltre, in funzione dei risultati ottenuti vengano definite eventuali ulteriori misure di mitigazione in accordo con ARPA Liguria. (MATTM); 48. Realizzare gli interventi di mitigazione ambientale relativi alla fascia di rispetto che dovra' necessariamente essere ultimata prima dell'inizio dei lavori del «Potenziamento degli impianti ferroviari della Spezia marittima all'interno del porto commerciale». (MATTM); 49. Dare atto dell'osservanza di tutti i pareri emessi dagli Enti e dalle Autorita' competenti coinvolti nel processo autorizzativo a tutti i livelli (MIT, MIBAC, Regione Liguria, Provincia della Spezia - difesa Suolo - viabilita', Soprintendenza ecc.). (MATTM); 50. Redigere e trasmettere al MATTM, entro novanta giorni prima dell'inizio dei lavori, la documentazione relativa al Piano di utilizzo delle terre in conformita' alla normativa vigente per l'ottenimento dell'autorizzazione prevista. (MATTM); 51. Redigere una relazione di cantierizzazione e i relativi elaborati grafici, riguardante tutte le fasi dei lavori, tutte le zone operative, tutti i macchinari e tutte le opere da realizzare, anche provvisionali, con la descrizione degli accorgimenti pratici da mettere in atto caso per caso, al fine di garantire la massima riduzione dei disturbi e la prevenzione contro ogni tipologia di inquinamento accidentale ai sensi della normativa vigente, comprendendo: i quantitativi di rifiuti e relativi codici CER; le modalita' di smaltimento dei rifiuti derivanti dalle demolizioni, con precise indicazioni sulle movimentazioni, sui percorsi e sui trasporti; l'indicazione dei siti di destinazione finale dei rifiuti. (MATTM) Durante le fasi di cantiere: 52. Relativamente alla stima degli impatti in fase di cantiere, redigere uno studio contenente: la stima delle emissioni dei gas di scarico dei mezzi di cantiere e dei mezzi di trasporto dei materiali e la stima delle polveri; la stima delle immissioni (ricadute al suolo) a scala locale di inquinanti emessi dai mezzi pesanti che transitano lungo le vie di accesso alle aree di cantiere; la stima dell'inquinamento rumoroso dovuto ai mezzi di cantiere utilizzati e alle diverse attivita' di cantiere previste; le caratteristiche dei mezzi di cantiere impiegate. (MATTM) 53. Ai fini del contenimento delle emissioni inquinanti e dell'impatto acustico, si prescrive l'utilizzo dei veicoli conformi alle direttive europee piu' avanzate all'epoca dell'inizio dei lavori. (MATTM) 54. Fornire il cronoprogramma delle attivita' di cantiere per le opere previste, confrontato con il cronoprogramma delle attivita' per gli ambiti 5 e 6 ai fini di verificare eventuali sovrapposizioni delle attivita' e possibili impatti cumulati. (MATTM) Raccomandazioni 1. La scelta di adottare un fascio di binari di lunghezza compresa tra 570 m e 650 m, a fronte della previsione del nuovo standard RFI di 650 m, potra' indurre talune limitazioni di esercizio, nella prospettiva di futura operativita' dell'infrastruttura ferroviaria. Per tale ragione, si raccomanda di riconsiderare criticamente tale scelta, per quanto materialmente possibile, assumendo altresi' le valutazioni conclusive del gestore della rete ferroviaria. (Consiglio superiore dei lavori pubblici) Per quanto attiene i collegamenti tra le diverse zone all'interno dell'area portuale, si segnala che, nell'ipotesi di sviluppo del futuro terminal crociere, i collegamenti viari appaiono insufficienti e potranno indurre criticita' di gestione. Altrettanto si deve osservare in merito ai futuri amplia-menti dei Terminal «Ravano» e «del Golfo», per i quali la realizzazione delle opere ferroviarie in progetto potra' costituire una barriera difficilmente valicabile. Sebbene tali aspetti non rientrino direttamente tra le tematiche principali del progetto all'esame, si raccomanda al proponente di considerare attentamente la problematica e di riesaminarla nell'ambito dei futuri aggiornamenti della pianificazione portuale, anche in relazione alla necessita' di preservare la fattibilita' tecnica di altre opere, necessarie per la realizzazione degli obiettivi di sviluppo dell'infrastruttura marittima. (Consiglio superiore dei lavori pubblici).