(Relazione del Prefetto)
Prefettura - Ufficio Territoriale del  Governo  di  Vibo  Valentia  -
Organo periferico di sicurezza 
 
Prot. n. 8/2-2/2018/NC/O.P.S. 
 
                                          Vibo Valentia, 6 marzo 2018 
 
                                        Al sig. Ministro dell'Interno 
 
                                                                 ROMA 
 
    Oggetto:  Comune  di  Limbadi  (Vibo  Valentia)  -  Proposta   di
scioglimento del  Consiglio  comunale  ai  sensi  dell'art.  143  del
decreto legislativo n. 267/2000. 
    Nell'ambito dell'attivita' di monitoraggio sulla funzionalita'  e
la gestione amministrativa degli enti locali di questa provincia sono
stati  acquisiti  dalle  forze   dell'ordine   elementi   informativi
riguardanti presunti fenomeni  di  condizionamento  e  compromissione
degli organi elettivi dell'Amministrazione comunale di Limbadi, sulla
scorta  dei  quali  lo  scrivente  ha  ravvisato  la  necessita'   di
richiedere l'esercizio dei poteri di accesso ex art. 1, comma 4,  del
decreto-legge n. 629/1982 nei confronti di quel Comune. 
    A  seguito  di  delega  conferita  con  decreto  ministeriale  n.
17102/128/101(20) Uff. V - Affari  territoriali  in  data  21  luglio
2017, lo scrivente ha nominato, con proprio decreto in data 1° agosto
2017,  un'apposita   commissione   d'indagine   per   verificare   la
sussistenza di pericoli  di  infiltrazioni  e  condizionamenti  della
criminalita'  organizzata   nell'ambito   della   gestione   politico
amministrativa dell'ente in questione. 
    Dall'attivita'  dell'organo  ispettivo,  insediatosi  presso   il
comune di Limbadi in data 8 agosto 2017 e conclusasi  il  7  febbraio
(...Omissis...) con la documentata relazione, qui rassegnata in  pari
data, sono emersi elementi di rilievo  che  si  vanno  ad  illustrare
attraverso il richiamo delle vicende piu' significative. 
    L'attuale amministrazione civica di Limbadi e' retta dal  sindaco
(...Omissis...), eletto nella tornata amministrativa  del  31  maggio
2015  alla  guida  di  una  coalizione   civica   denominata   «Lista
Democratica  Costruiamo  il  suo  Futuro»,  contrapposta  alla  lista
«Limbadi   Libera   e   Democratica»,   con   candidato   a   sindaco
(...Omissis...). 
    I risultati elettorali hanno registrato l'elezione a  Sindaco  di
(...Omissis...) e della lista allo stesso collegata, che ha  ottenuto
1.121 voti, pari al 51,47% dei voti validi. 
    La lista collegata al  candidato  a  Sindaco  (...Omissis...)  ha
registrato n. 1057 voti, pari al 48,53% dei voti validi. 
 
Inquadramento  socio-economico  e   situazione   della   criminalita'
  organizzata. 
 
    Il territorio del Comune di Limbadi si estende per una superficie
di 28,90 kmq, articolandosi in cinque  frazioni  denominate  «Badia»,
«Caroni»,  «Mandaradoni»,  «Molta  Filocastro»  e  «San   Nicola   de
Legistis», oltre al centro  abitato  della  stessa  Limbadi.  A  Nord
Limbadi confina con i Comuni di Rombiolo e Spilinga, ad  Est  con  il
Comune di San Calogero, a Sud con il Comune di Candidoni  (RC)  e  ad
Ovest con il Comune di Nicotera. 
    Sul territorio limbadese risiedono 3467 abitanti. 
    L'economia    del    territorio    si    basa     prevalentemente
sull'agricoltura e  sull'allevamento,  nonche'  su  piccole  e  medie
attivita' di produzione. 
    Nel territorio di  Limbadi  vi  e'  la  presenza  della  Stazione
Carabinieri  e  della  Polizia  Municipale,  che  consta   del   solo
Comandante, attualmente assente per motivi di salute. 
    Il territorio del Comune di Limbadi subisce l'opprimente presenza
di  una  consolidata  struttura  di  `ndrangheta  facente  capo  alla
famiglia  (...Omissis...),  suddivisa  in  frange  ed  articolazioni,
comunque coese tra loro, che in determinati periodi storici  si  sono
anche  contrapposte  per  conseguire   il   predominio   al   vertice
dell'organizzazione. 
    La consorteria dei (...Omissis...), di cui Limbadi ne puo' essere
considerata la «culla», essendone originaria  la  maggior  parte  dei
suoi esponenti apicali e dei suoi affiliati, e' ritenuta dagli organi
investigativi come la piu'  potente  organizzazione  criminale  della
Provincia di Vibo Valentia, cui  fanno  anche  capo  diverse  'ndrine
«satelliti» presenti sul territorio provinciale. 
    L'attivita' delle Forze di Polizia, negli anni, ha consentito  di
accertare la presenza di 'ndrine e/o locali di 'ndrangheta  collegate
alla consorteria in oggetto in gran parte del  territorio  nazionale,
in particolare nell'hinterland  Milanese,  Monza,  Novara,  Giussano,
Seregno,   Verano   Brianza   e   Mariano   Comense,   in   Piemonte,
Emilia-Romagna, Lazio e Toscana. 
    Per quanto concerne l'Estero sono emersi contatti con le famiglie
di Cosa Nostra, le FARC  colombiane  e  le  AUC  colombiane,  nonche'
proprie attivita' in Togo  relative  al  traffico  internazionale  di
cocaina, di cui l'Africa, secondo la  D.I.A.,  rappresenta  il  nuovo
centro logistico. 
    Il clan (...Omissis...) e' stato definito da Giuseppe  Lumia,  ex
presidente della Commissione Parlamentare  Antimafia,  come  il  clan
finanziariamente piu' potente d'Europa. 
    L'influenza   della    suddetta    consorteria    sul    contesto
socio-economico locale e' emerso nelle numerose Operazioni di Polizia
che si sono susseguite nell'ultimo ventennio; nell'ambito della  nota
Operazione di Polizia «Odissea» (Proc. pen. 3053/04  R.G.N.R.  Mod.21
della  Procura  Distrettuale  della  Repubblica  di  Catanzaro),   le
indagini avevano evidenziato «uno spaccato desolante delle  attivita'
economiche pubbliche  e  private  svolte  nel  contesto  territoriale
sopraindicato: tutte le  piu'  significative  ed  importanti  realta'
produttive e commerciali appaiono dominate  dal  potere  mafioso  che
annienta la liberta' di  iniziativa  economica  privata,  inquina  la
gestione della cosa  pubblica,  in  una  parola  impedisce  il  reale
sviluppo del territorio, le cui risorse naturali,  lungi  dall'essere
patrimonio della collettivita', in  realta'  diventano  strumento  di
arricchimento e consolidamento dei componenti del gruppo criminale.» 
    Altre Operazioni  di  Polizia,  susseguitisi  negli  anni,  quali
«Dinasty-Affari di Famiglia» (Proc. pen. 3204/2002 RGNR DDA), «Grillo
Parlante» (Proc. pen. 73990/10 RGNR  DDA),  «Black  Money-Purgatorio»
(Proc. pen. 1878/07 RGNR DDA), «Costa Pulita» (Proc.  pen.  4344/2014
RGNR DDA) e «Robin Hood» (Proc. pen. 1409/2016 RGNR  DDA)  nonche'  i
recenti provvedimenti di scioglimento per  infiltrazioni  mafiose  di
altre amministrazioni  comunali  del  Vibonese,  quali  il  limitrofo
Comune  di  Nicotera,  hanno  rilevato   il   condizionamento   della
consorteria  mafiosa   dei   (...Omissis...)   sull'andamento   delle
Pubbliche istituzioni locali. 
 
1. Gli amministratori  -  I  precedenti  penali  ed  i  rapporti  con
  soggetti legati al contesto criminale del territorio 
 
    L'attivita' svolta dalla Commissione  d'indagine  nominata  dallo
scrivente  ha  consentito  di   appurare   come   alcuni   componenti
dell'Amministrazione comunale abbiano legami con soggetti del  locale
contesto criminale, in alcuni casi derivanti da vincoli di  parentela
ed in altri da frequentazioni e  come  alcuni  di  essi  siano  stati
coinvolti  in  procedimenti   penali   in   qualita'   di   indagati,
dettagliatamente  riportati   nell'ambito   della   relazione   della
Commissione d'indagine. 
    In particolare, il Sindaco (...Omissis...) ha iniziato la propria
attivita' politica nel  1970  all'interno  della  Sezione  P.C.I.  di
Limbadi, della quale otteneva la tessera, iniziando a fare parte  del
direttivo nel 1972, anno in cui il Segretario  della  stessa  Sezione
era (...Omissis...) (1) alias «(...Omissis...)  del  '29»,  esponente
storico di spicco  dell'omonima  Locale  di  'ndrangheta,  che  nelle
consultazioni amministrative del 1983, alla guida della Lista  Civica
"Il Ramoscello d'Ulivo", venne eletto Sindaco di Limbadi, per  essere
poi deposto  prima  dell'insediamento  dall'allora  Presidente  della
Repubblica Sandro Pertini per motivi di ordine e  sicurezza  pubblica
(non essendo in vigore all'epoca normative relative  lo  scioglimento
di amministrazioni comunali per infiltrazioni mafiose). 
    Il medesimo, inoltre, e' zio paterno di (...Omissis...) M. (2)  ,
avente numerose frequentazioni con soggetti della consorteria mafiosa
dei (...Omissis...), nonche' cognato (3)  di  (...Omissis...)  (4)  ,
contiguo alla medesima Locale di 'ndrangheta. 
    Inoltre  (...Omissis...)  Giuseppe   e'   il   suocero   (5)   di
(...Omissis...) (6) , imprenditore che ha  intrattenuto  rapporti  di
compravendita immobiliare con  (...Omissis...),  elemento  di  spicco
dell'omonima Locale di 'ndrangheta. 
    A dimostrazione del soggiogamento dell'azione  e  della  volonta'
degli amministratori di Limbadi al locale  contesto  criminale,  deve
evidenziarsi la vicenda riguardante la deposizione  testimoniale  del
Sindaco  (...Omissis...)  innanzi  al  Tribunale  di  Vibo   Valentia
nell'ambito di un procedimento  nei  confronti  di  alcuni  esponenti
della criminalita' organizzata. Nel  2015,  infatti,  il  Sindaco  di
Limbadi, Giuseppe (...Omissis...), veniva citato quale teste  per  il
giorno  1°  aprile  2015  presso  il  Tribunale  di  Vibo   Valentia,
nell'ambito del Procedimento Penale n. 5490/2015 RGNR DDA CZ a carico
di (...Omissis...). 
    Affinche' il (...Omissis...) si presentasse e venisse sentito  in
quella sede, si rendeva necessaria  l'esecuzione  di  accompagnamento
coatto ad opera di personale della Stazione Carabinieri  di  Limbadi,
su  disposizione  verbale  del   competente   Sostituto   procuratore
distrettuale. 
    Le vicende  processuali  per  le  quali  il  (...Omissis...)  era
chiamato a testimoniare erano connesse  anche  all'infiltrazione  dei
(...Omissis...)   nella   campagna   elettorale    precedente    alle
consultazioni amministrative 2011  di  Limbadi  ed  ai  rapporti  tra
(...Omissis...) e la candidata (...Omissis...)' D. (attuale Assessore
nella Giunta del (...Omissis...)). 
    Nell'ambito della compagine politica, particolarmente  rilevante,
sotto il profilo che qui interessa, e'  la  posizione  dell'assessore
(...Omissis...), consigliere di maggioranza  nominata  Assessore  con
deleghe alla Pubblica istruzione cultura - sport e tempo  libero,  la
quale e' stata intercettata nell'ambito  dell'Operazione  di  Polizia
«Purgatorio» (Proc. pen. n. 1878/07 RGNR DDA) nella  quale  risultano
coinvolti diversi esponenti di spicco ed affiliati della  consorteria
mafiosa (...Omissis...). 
    Nello  specifico,  da  attivita'   intercettiva   ambientale   la
(...Omissis...)' risulta essersi recata in data 23 aprile 2011 presso
l'azienda agricola di (...Omissis...) (7) , in vita elemento  apicale
dell'omonima consorteria mafiosa, all'epoca dei fatti suocero del  di
lei fratello (...Omissis...) (8) ,  richiedendo  l'appoggio  politico
nelle consultazioni amministrative del 2011, in cui  (...Omissis...)'
D. era candidata nella lista  dell'attuale  Sindaco  (...Omissis...).
Quanto appena riferito e' riportato  da  pag.  124  a  pag.  176  del
Provvedimento di Fermo emesso in data  6  marzo  2017  dalla  Procura
distrettuale  della  Repubblica   di   Catanzaro,   nell'ambito   del
Procedimento penale n. 1878/07 R.G.N.R. D.D.A. 
    Il  predetto  amministratore  e'   inoltre   pronipote   (9)   di
(...Omissis...)  (10)  alias   «(...Omissis..)»,   pluripregiudicato,
affiliato alla consorteria mafiosa  (...Omissis...)  e  con  numerosi
precedenti penali e/o di polizia, per associazione  a  delinquere  di
tipo mafioso ed associazione  a  delinquere,  violazioni  in  materia
ambientale,  violazioni  in  materia  edilizio-urbanistica,   delitti
contro la Pubblica amministrazione, la fede pubblica, il patrimonio e
l'ordine pubblico. 
    Nonostante la risonanza mediatica  della  richiesta  di  appoggio
elettorale  avanzata  dalla   (...Omissis...)'   a   (...Omissis...),
divulgata pubblicamente nel 2013, e chiara espressione dell'influenza
della Locale di `ndrangheta sull'ambiente socio-politico di  Limbadi,
il Sindaco  (...Omissis...)  riteneva  comunque  opportuno  candidare
nuovamente (...Omissis...)' nella propria lista  delle  consultazioni
amministrative del 2015, nominandola anche  Assessore  alla  Pubblica
istruzione, cultura, sport e tempo libero. 
    In sede di audizione  dinanzi  alla  Commissione  d'indagine,  il
Sindaco giustificava tale sua scelta politica, maturata  in  campagna
elettorale e poi confermata  in  seno  alla  sua  Giunta,  paventando
precedenti  consultazioni  legali   in   merito   ed   una   presunta
obbligatorieta' di rispetto delle «quote rosa». 
    In realta', il Sindaco  avrebbe  potuto  comunque  rispettare  le
norme sulla parita' di genere con la nomina di un assessore  esterno,
come previsto dallo statuto. 
    La nomina della (...Omissis...) ad assessore, quindi, appare come
una manovra tesa ad ingraziarsi il favore della locale consorteria di
ndrangheta, con la quale lo stesso assessore  ha  mostrato  di  avere
rapporti oltremodo confidenziali, arrivando finanche a rivolgersi  al
capo (...Omissis...) con l'appellativo di «Zio». Si  ritiene  che  un
amministratore scevro  da  condizionamenti,  appresa  la  circostanza
della  frequentazione  con   esponenti   di   elevatissimo   spessore
criminale,  avrebbe  subitaneamente  allontanato  il  soggetto  dalla
propria  compagine  politica   senza   conferirgli   alcun   incarico
all'interno dell'organo esecutivo comunale. 
    Si  riportano  di  seguito   le   dichiarazioni   rilasciate   da
(...Omissis...) sulla questione: ...omissis... La (...Omissis...)' e'
rientrata dopo tanto tempo dal Nord Italia ove risiedeva;  una  volta
rientrata in Limbadi, (...Omissis ..)' ci ha contattato, proponendosi
per la partecipazione alla compagine politica di sinistra di Limbadi.
Nel 2011 abbiamo fatto la lista per le  consultazioni  amministrative
di quell'anno  e  (...Omissis...)'  e'  stata  inserita  nella  lista
elettorale  con  la  quale  abbiamo  perso.  Successivamente  abbiamo
ricontattato la (...Omissis...)' per la sua candidatura  nella  lista
democratica «Costruiamo il Futuro».  Prima  di  ricandidarla  abbiamo
fatto le valutazioni del caso, consultando anche  in  merito  diversi
legali, che ci hanno riferito che non vi erano delle ostativita', con
riferimento  a  quanto  emerso   in   alcune   intercettazioni,   con
riferimento a contatti  tra  (...Omissis..)'  e  (...Omissis...)  nel
periodo delle consultazioni elettorali del 2011 ...omissis... No, non
ho mai pensato che le intercettazioni nelle  quali  risultava  essere
coinvolta  la  (...Omissis...)'  potessero  essere   sintomatici   di
relazioni particolari con soggetti  legati  alla  cosca  mafiosa  dei
(...Omissis...). La (...Omissis...)', in risposta alle domande da  me
poste   sulla   convocazione   di   (...Omissis...)   emersa    nelle
intercettazioni,  mi  ha  riferito  di  essere  stata   chiamata   da
(...Omissis...) che in quell'occasione ha denigrato la lista  in  cui
io ero candidato con chiaro riferimento alla mia persona, indicata in
modo spregiativo dallo stesso (...Omissis...);  tutto  cio'  e'  agli
atti  dell'Autorita'  giudiziaria.  Alle  risultanze  elettorali   la
(...Omissis...)'    e'    stata    nominata    Assessore,     dovendo
obbligatoriamente scegliere gli assessori tra i consiglieri eletti  e
rispettare  l'obbligo  delle  quote  rosa  nella   Giunta   comunale,
altrimenti non  avrei  mai  nominata  assessore  la  (...Omissis...)'
...omissis...» 
    Frequentazioni e  legami  con  soggetti  appartenenti  al  locale
contesto di ndrangheta sono rinvenibili anche in capo al Vicesindaco,
ad  altri  assessori  e  a  tre  consiglieri  di   maggioranza,   ben
evidenziati nel  corpo  della  relazione  redatta  dalla  Commissione
d'indagine. 
    Da una consultazione  dell'elenco  dei  sostenitori  della  Lista
Democratica «Costruiamo il Futuro» relativa alla compagine capeggiata
dal Sindaco (...Omissis...)  e'  stata  constatata  la  presenza  dei
soggetti  sottoelencati,  alcuni  dei  quali  legati  da  vincoli  di
parentela e/o  di  frequentazioni  alla  Locale  di  'ndrangheta  dei
(...Omissis...). Da evidenziare inoltre che il luogo prescelto per le
eventuali  comunicazioni  da  parte  della   Commissione   Elettorale
Circondariale alla Lista di (...Omissis...) coincide con  l'indirizzo
di residenza di (...Omissis...), soggetto con precedenti penali e  di
polizia,  nonche'  contiguo  all'area   della   locale   criminalita'
organizzata. 
    In relazione alla personalita' dei suddetti sostenitori di lista,
in sede di audizione il Sindaco (...Omissis...) ha addirittura negato
il sostegno politico di alcuni di  essi,  dichiarandosene  in  alcuni
casi    inspiegabilmente    addirittura     estraneo,     come     di
seguito:...Omissis...In relazione all'elenco  dei  sostenitori  della
Lista Democratica "Costruiamo il Futuro", (...Omissis...) D. e la sua
famiglia hanno solo  votato  e  non  hanno  sostenuto  la  mia  lista
elettorale, il (...Omissis...) Pantaleone  e'  stato  mio  avversario
politico da sempre, e pertanto sto rimanendo basito perche' non credo
che loro mi abbiano mai appoggiato. (...Omissis...) F. e'  stato  mio
sostenitore in  quanto  marito  di  una  candidata  nella  mia  lista
elettorale, ovvero (...Omissis ..) D. (...Omissis...)  Annunziata  e'
la moglie del dottore T. la conosco e so che  mi  ha  sostenuto.  Per
quanto concerne (...Omissis...) F. so che ha appoggiato la mia lista.
(...Omissis...)  F.,  pur  essendo  cognata  di  (...Omissis...),  ha
appoggiato la mia lista in quanto il defunto  marito  (...Omissis...)
Michele era un compagno del mio partito e so per certo che non ha mai
avuto contatti con i ...omissis... 
    Dalle esperienze politiche del Sindaco  (...Omissis...),  nonche'
dalle vicende  che  hanno  interessato  le  precedenti  consultazioni
amministrative del 2011 e quelle del 2015 che  hanno  determinato  la
composizione  dell'attuale  Amministrazione   Comunale,   emerge   un
avvilente e desolante contesto generale di  rapporti  tra  l'ambiente
politico e la Locale di 'ndrangheta dei (...Omissis...). 
 
2. Attivita' di controllo degli organi elettivi 
 
    La  Commissione  d'Indagine  ha  avuto  modo  di  appurare   come
l'attivita'  degli  organi   elettivi   sia   stata   sostanzialmente
improntata ad un atteggiamento appiattito ed omologata a principi  di
assoluta inerzia, non  assumendo  alcuna  iniziativa  di  rigore  per
ripristinare  la  legalita'  violata,  consentendo  in  tal  modo  il
protrarsi, nel  tempo,  di  un  diffuso  atteggiamento  inoperoso  ed
irregolare degli uffici comunali. 
 
3. Elementi sintomatici di alterazioni del procedimento di formazione
  della volonta' degli organi elettivi ed amministrativi 
 
    Nel senso sopra detto, nell'ambito degli accertamenti effettuati,
l'organo ispettivo, come di  seguito  si  andra'  ad  illustrare,  ha
rilevato  l'inosservanza  delle  recenti  normative  in  materia   di
trasparenza  ed  anticorruzione,  nonche'   che   le   procedure   di
aggiudicazione di appalti di lavori, servizi e  forniture,  risultano
per lo piu' affidate con procedure anomale ed a  soggetti  privi  dei
necessari requisiti. 
    La Commissione d'Indagine ha rilevato un  complessivo  inadeguato
livello in  tema  di  trasparenza,  integrita'  e  prevenzione  della
corruzione, tale da poter  agevolare  situazioni  di  mala  gestio  e
conseguentemente  favorire   l'emergere   di   possibili   forme   di
condizionamento  tali  da  poter   determinare   un'alterazione   del
procedimento di formazione delle volonta' e delle scelte degli organi
elettivi/amministrativi e di compromettere quindi il buon andamento e
l'imparzialita' dell'Ente comunale. 
    Le anomalie  riscontrate,  tra  l'altro  confermate  in  sede  di
audizione   anche   dall'Istruttrice   amministrativa   addetta    di
segreteria, consistono in: 
      mancata  pubblicazione  su  «Amministrazione  trasparente»   di
diversa     documentazione     prodotta     negli     ultimi     anni
dall'Amministrazione comunale; 
      mancata pubblicazione di alcuni atti sull'Albo pretorio on-line
con  assenza  del  requisito   di   semplicita'   nella   ricerca   e
consultazione dello stesso; 
      mancata  osservazione  della  normativa  sulla  privacy   nella
pubblicazione di alcuni atti; 
      assenza della relazione annuale del Piano triennale prevenzione
corruzione; 
      mancata predisposizione delle relazioni  annuali,  relative  al
Piano triennale trasparenza ed integrita'; 
      mancata redazione del Piano sulla performance. 
    In  particolare,  come  si  evince  dalla  navigazione  sul  link
«Amministrazione trasparente», molta  della  documentazione  prodotta
negli  ultimi  anni  dall'Amministrazione  comunale  non   e'   stata
pubblicata e/o conservata. Documenti come bilanci, rendiconti,  Piano
della performance, premi erogati, Sovvenzioni,  contributi,  sussidi,
vantaggi economici, ed altro  ancora,  sono  rimasti  nelle  «segrete
stanze» del  Comune,  sottratti  alla  conoscibilita'  dei  cittadini
limbadesi  ed  al  loro   diritto/dovere   di   «controllo   sociale»
dell'operato della P.A. 
    Tali carenze sono state confermate anche  in  sede  di  audizione
dell'istruttrice amministrativa, addetta all'Ufficio affari  generali
e di segreteria, (...Omissis...) R. (11) che ha dichiarato in  merito
guanto segue: ...omissis  ...Per  quanto  concerne  l'implementazione
documentale del sito del Comune di Limbadi, ogni Ufficio  del  Comune
si  dovrebbe  occupare  del  «caricamento»  in  up-load  dei   propri
documenti. Sul sito del Comune vi sono «Amministrazione  trasparente»
ed «Albo pretorio on-line» che dovrebbero essere quelle piu' soggette
ad aggiornamento implementativo ...omissis... Per quanto concerne l -
«Amministrazione trasparente», le competenze  della  Segreteria  sono
assolte dalla mia persona,  su  incarico  affidatomi  dal  Segretario
(...Omissis...).  Per  l'Amministrazione  trasparente,  il   geometra
(...Omissis...) si occupa dell'implementazione  della  documentazione
dell'Area tecnica. Sono ben consapevole  che  per  l'«Amministrazione
trasparente» il Comune di Limbadi  e'  alquanto  carente,  in  quanto
mancante in alcune sezioni quali: «Disposizioni generali», «Incarichi
amministrativi e politici», «Elenco dei dipendenti» ed altro  ancora,
di cui al momento non ricordo in  modo  specifico.  Tale  carenza  e'
dovuta alla mancanza di tempo ed alla carenza di personale.  Di  tale
carenza di «Amministrazione  trasparente»  da  tempo  esistente,  non
credo che gli Amministratori ne fossero a conoscenza, o  quanto  meno
non sono a conoscenza da parte loro di Atti di indirizzo, finalizzati
alla risoluzione della problematica in argomento ...omissis... 
    La  Commissione  d'Indagine,  allo   scopo   di   verificare   la
conformita' della gestione dell'Albo on line del  Comune  di  Limbadi
agli adempimenti previsti dalla legge ed  esplicitati  nel  Vademecum
«Modalita' di pubblicazione dei documenti nell'Albo on line»  citato,
nonche' appurare o meno la semplicita' di navigazione  nella  ricerca
di un atto o provvedimento  amministrativo  o  documento  di  cui  e'
obbligatoria la pubblicazione, ha  inteso  effettuare  uno  specifico
screening dal quale sono emerse significative  criticita'  in  ordine
alla gestione dell'Albo stesso. Durante la consultazione del  Portale
del Comune di Limbadi e' stata riscontrata la presenza di due diversi
link  per  l'Albo  pretorio  on-line,  di  cui  uno   dedicato   alle
Pubblicazioni  piu'  recenti  e  l'altro  dedicato   alle   pregresse
Pubblicazione dal 2012 sino al 4 luglio 2017, con una conseguente non
facile ed intuitiva individuazione da parte dell'utente del  link  da
consultare. Tale  aspetto  e'  stato  confermato  anche  in  sede  di
audizione dall'istruttore amministrativo (...Omissis...) R.,  che  ha
dichiarato in  merito:...  omissis  ...Per  quanto  concerne  l'«Albo
Pretorio on-line», la sua implementazione e' a  carico  di  qualsiasi
Area o Ufficio del Comune che  emette  degli  atti  per  i  quali  e'
prevista la pubblicazione. Fino a luglio 2017 la  gestione  dell'Albo
pretorio avveniva con il software «Asmenet» e verso la fine di luglio
2017 l'Area amministrativa ed Affari generali ha deciso di acquistare
un componente del software Ufficio protocollo. Solo da luglio 2017 e'
stato adottato l'impiego di un Registro generale, in quanto prima  di
tale periodo, il Comune di Limbadi si avvaleva di Protocolli autonomi
di ciascuna Area e/o Ufficio ...omissis... Attualmente nell'andare  a
consultare il sito del Comune di  Limbadi,  vi  sono  due  flag,  uno
rispondente al nuovo Albo  pretorio  on-line  ed  uno  relativo  alle
pubblicazioni precedenti a luglio  2017.  Attualmente  da  quasi  una
settimana il nuovo Albo pretorio on-line non e'  disponibile  per  un
guasto al server ...omissis... 
    Le anomalie riscontrate riguardano  prevalentemente  la  gestione
dell'archivio dell'albo pretorio on line: 
      risultano  mancanti  alcuni  atti,  in  quanto,   pur   essendo
rispettato l'ordine progressivo vi sono dei «salti» tra gli stessi; 
      il  sistema  non  consente  una   ricerca   puntuale;   infatti
attraverso l'inserimento nella chiave di  ricerca  del  numero  della
determina ovvero della delibera ovvero del numero di  protocollo,  il
sistema restituisce  elenchi  di  documenti  che  non  consentono  di
individuare il documento di  interesse  rendendo  quindi  infruttuosa
ogni tipo di ricerca; 
      nella pubblicazione degli atti non sempre  viene  garantito  il
rispetto delle normative relative il trattamento dei dati personali e
dei dati sensibili (privacy); difatti in alcuni atti pubblicati  sono
visibili dati anagrafici e  di  residenza  di  soggetti  interessati,
nonche'  indicazioni  sul  loro  orientamento  religioso,  anche  con
violazione di quanto indicato all'art. 5 del Piano triennale  per  la
trasparenza e l'integrita' per il triennio 2016/2018 dello stesso. 
    In definitiva, la navigazione e la ricerca negli archivi on  line
dell'Albo pretorio, non permette al cittadino di accedere a tutti gli
atti del  Comune  di  cui  e'  obbligatoria  la  pubblicazione  e  la
conservazione, nonche' di ricercare in maniera puntuale ed agevole le
informazioni di cui ha bisogno. 
    In   relazione   a   tali   «mancanze»,    dalle    dichiarazioni
dell'istruttore amministrativo (...Omissis...) R., emerge  un  totale
disinteressamento da parte  degli  Amministratori:  ...omissis...  Di
tale aspetto carente sul trattamento dei dati personali, per quanto a
mia conoscenza non vi e' stato mai alcun atto di indirizzo risolutivo
da parte degli Amministratori (...Omissis...). 
    Per quanto riguarda il Piano triennale  della  prevenzione  della
corruzione sono state riscontrate varie criticita'. 
    La Commissione, ritenendo che la predisposizione  e  l'osservanza
del PTPC e i rendiconti annuali da parte dell'Ente  comunale  assuma,
unitamente ad altri  adempimenti,  fondamentale  importanza  ai  fini
dell'integrita' del citato Ente e che il loro esame potesse essere di
ausilio in relazione ai compiti alla stessa demandati, ha riscontrato
le inosservanze di seguito riportate: 
      assenza della Relazione annuale il cui termine di presentazione
e di pubblicazione per ogni anno e' il  15  dicembre,  come  previsto
dall'art. 1 comma 14 legge n. 190/2012; 
      inottemperanza  degli  adempimenti  previsti  in   materia   di
pubblicazione. 
    La Commissione d'Indagine ha esaminato la documentazione prodotta
dall'Ente  comunale  relativa  agli  adempimenti   scaturenti   dagli
obblighi imposti dalla legge connessi al Programma triennale  per  la
trasparenza e l'integrita' (PTTI), constatando anche in  questo  caso
incongruenze  e  criticita',  ossia  la  mancata  predisposizione   e
pubblicazione delle Relazioni annuali e dei prospetti  quadrimestrali
riepilogativi dello stato di  attuazione  del  Programma  cosi'  come
previsti  dagli  adempimenti  in  materia  di  monitoraggio  interno,
nonche' l'inadempimento in  ordine  a  quanto  previsto  in  tema  di
pubblicazione e diffusione delle informazioni attraverso il sito  web
istituzionale. 
    Anche relativamente agli adempimenti in  materia  di  Performance
valgono le considerazioni precedentemente espresse dalla  Commissione
circa   l'importanza   connessa   alla   trasparenza   dell'attivita'
amministrativa nonche' alla conoscibilita' di determinati  indicatori
di risultato e di target di cui ogni Amministrazione  e'  chiamata  a
dotarsi, ai fini di un effettivo e concreto «controllo  sociale»  sul
proprio operato. 
    In merito agli adempimenti relativi al Piano della Performance di
cui all'art. 10 del decreto legislativo n. 150/2009, si e' constatato
che: 
      non e'  stato  redatto  il  documento  programmatico  triennale
denominato Piano della Performance da redigersi entro il 31 gennaio; 
      non  e'  stata  redatta  la  Relazione  sulla  Performance   da
redigersi a consuntivo entro  il  30  giugno  in  relazione  all'anno
precedente (pertanto non pubblicati). 
    Nel  complesso,  e'  stato  possibile  rilevare  un   complessivo
inadeguato livello in tema di trasparenza, integrita'  e  prevenzione
della corruzione, tale da poter agevolare situazioni di mala gestio e
conseguentemente  favorire   l'emergere   di   possibili   forme   di
condizionamento  tali  da  poter   determinare   un'alterazione   del
procedimento di formazione delle volonta' e delle scelte degli organi
elettivi/amministrativi e di compromettere quindi il buon andamento e
l'imparzialita' dell'Ente comunale. 
 
4. Gli affidamenti diretti, i cottimi fiduciari, le  prosecuzioni  di
  servizi e le somme urgenze. 
 
    Da una disamina delle determinazioni dell'Area tecnica, e' emerso
l'assiduo impiego, mediante affidamenti diretti,  cottimi  fiduciari,
prosecuzioni di servizi  a  volte  irregolari  e  somme  urgenze,  di
diverse imprese vicine al  contesto  criminale  con  liquidazioni  di
consistenti somme di fondi pubblici in favore delle stesse. 
    Infatti, in relazione alle procedure adottate dal Comune  durante
l'Amministrazione (...Omissis...)  per  gli  affidamenti  diretti,  i
cottimi fiduciari, le somme urgenze e le  prosecuzioni  di  servizio,
sono state riscontrate diverse anomalie che si ripetono costantemente
nel tempo, sino al punto  di  determinare  un  «modus  operandi»  che
favorisce imprese assegnatarie e  professionisti  incaricati,  alcuni
dei quali notoriamente vicini al contesto criminale. 
    Inoltre,  da  quanto  dichiarato  in  sede   di   audizione   dal
Responsabile dell'Area tecnica, e' emerso  come  in  alcuni  casi  le
imprese esecutrici di lavori con la procedura di affidamento diretto,
vengano individuate senza alcuna ricerca di mercato  tra  quelle  «di
loro  fiducia  della  zona»,  inserite  in  un  elenco   dell'U.T.C.,
quantificando e stabilendo l'importo di  spesa  (poi  inserito  nella
determina dell'impegno di spesa)  congiuntamente  alla  stessa  ditta
esecutrice dei lavori. 
    Al termine dell'esecuzione dei lavori, spesso non risulta redatto
alcun  atto  specifico  attestante  la  loro  regolarita',  altresi',
sussiste  una  mera  dichiarazione  sommaria,  inserita  nella   sola
determina di liquidazione della spesa. 
    Il responsabile dell'Area tecnica, in sede di  audizione  dinanzi
alla   Commissione   d'indagine,   riferiva   infatti   testualmente:
...omissis... Per quanto concerne  le  procedure  per  i  lavori  che
commissiona il Comune di Limbadi, in alcuni casi l'Ufficio tecnico si
avvale del sistema  MEPA  ed  in  altri  si  avvale  della  procedura
dell'affidamento diretto. Per alcuni degli affidamenti diretti l'UTC.
chiede dei preventivi a piu' ditte, per  altri  affidamenti  diretti,
senza ricerca di mercato, l'UTC.  individua  direttamente  la  ditta,
scelta tra quelle di nostra fiducia della zona,  a  cui  affidare  il
lavoro e con la quale ci si reca sul posto, stabilendo  l'importo  di
spesa; a seguito del sopralluogo  la  ditta  in  argomento  manda  il
preventivo di spesa via pec al Comune, che valuta se approvare o meno
il preventivo. Una volta eseguito il lavoro, l'U.T.C.  controlla  che
sia  stato  eseguito  per  la  successiva  liquidazione,   attestando
l'avvenuta  esecuzione  nella  stessa   Determina   di   liquidazione
...omissis ... Le ditte a cui vengono  assegnati  i  lavori,  vengono
individuate prima di  tutto  per  la  certificazione  antimafia,  per
l'attivita' che dovrebbero svolgere  e  poi  perche'  sono  site  nel
Comune di Limbadi e/o paesi vicini. Una volta individuato  un  lavoro
da eseguire, noi come U.T.C. consultiamo un nostro elenco  sul  quale
sono indicate le ditte «di fiducia» e dal quale individuiamo la ditta
da contattare ed a  cui  probabilmente  verra'  assegnato  il  lavoro
...omissis... 
    Inoltre   durante   l'Amministrazione   (...Omissis...)   si   e'
registrato un ingente ricorso  alla  procedura  dell'affidamento  per
lavori d'urgenza, dalle cui Determinazioni non si  rilevano  concreti
elementi d'urgenza e necessita' caratterizzanti i lavori  oggetto  di
affidamento. 
    E' stato constatato, inoltre, come nella maggior parte  dei  casi
le imprese risultate destinatarie  di  affidamenti  diretti,  cottimi
fiduciari,  prosecuzioni  di  servizi  e  somme   urgenze,   favorite
dall'ente attraverso un modus operandi di  anomalie,  sono  risultate
essere collegate al contesto criminale da vincoli  di  parentela  e/o
assidue frequentazioni e/o dal diretto coinvolgimento di titolari e/o
soci in attivita' di indagine delle FF.PP. in relazione  a  reati  di
tipo  associativo  e/o  correlati  ad  esponenti  di   spicco   della
criminalita' organizzata, dettagliatamente posti in rilievo  in  seno
all'allegata relazione della Commissione d'Indagine. 
    Inoltre nelle procedure di affidamento diretto, somma  urgenza  e
prosecuzione di servizi,  sono  emerse  molteplici  irregolarita'  ed
imprecisioni, che ripetendosi costantemente nel tempo, sino al  punto
di  determinare  un  vero  e  proprio  «modus  operandi»,  dimostrano
inoltre: 
      un eccessivo e  talvolta  illegittimo  ricorso  all'affidamento
diretto, in assenza dei necessari presupposti; 
      una  politica  di   gestione   indirizzata   all'individuazione
frequente delle medesime imprese e/o dei medesimi  fornitori,  alcuni
dei quali notoriamente vicini al contesto criminale. 
    Tra le irregolarita' piu' frequenti riscontrate emergono: 
      l'assenza di indicazione del  tipo  di  procedura  seguito  per
l'impegno di spesa; 
      l'assenza di una motivazione  opportuna  per  il  ricorso  alla
procedura di affidamento diretto; 
      l'assenza di una ricerca di mercato, ne' mediante il ricorso al
«mercato elettronico» nazionale e/o locale, ne'  il  ricorso  ad  una
pluralita' di preventivi in ambito locale; 
      la congruita' valutata spesso sulla base dell'unico  preventivo
allegato  (ove  presente)  dalla  stessa  impresa/societa'  risultata
assegnataria, contrariamente a quanto stabilito  dal  Regolamento  di
esecuzione ed attuazione del Codice dei contratti; 
      l'assenza di idonea motivazione tecnico-giuridica per la scelta
del contraente, che anziche' basarsi su una ricerca  di  mercato,  si
limita ad espressioni del tipo:  "considerato  che  ...omissis...  e'
stato chiesto il preventivo di  spesa  alla  ditta  ...omissis...  la
quale, si e' resa immediatamente disponibile ad intervenire; 
      prosecuzioni  di  servizi  e/o  proroghe   nei   confronti   di
imprese/societa', senza la predisposizione nei tempi dovuti, di nuovi
bandi di gara e/o di procedura di selezione  comparativa,  in  alcuni
casi con presumibile danno economico per l'Ente. 
    Dalle dichiarazioni rese in  sede  di  audizione  dinanzi  questa
Commissione dallo stesso responsabile dell'Area tecnica, sono  emerse
procedure di affidamenti diretti caratterizzata da: 
      individuazione  delle  imprese  da  impiegare,  dettate   dalla
consuetudine; 
      assenza  in  alcuni  casi  di  atti  attestanti   la   regolare
esecuzione a termine lavori con data certa e documentata; 
      liquidazione degli importi in favore delle imprese/societa', in
base alle fatture presentate dalle stesse. 
    Da quanto sopra, emerge chiaramente  la  permeabilita'  dell'Ente
dinanzi eventuali possibili condizionamenti  da  parte  del  contesto
criminale ed una notevole superficialita' nella  gestione  della  res
publica. 
    Da quanto presente in atti non  e'  possibile  escludere  che  in
alcuni casi gli importi da liquidare siano stati  quindi  determinati
non da un'effettiva congruita'  e/o  a  seguito  di  una  ricerca  di
mercato, ma direttamente dalle imprese/societa' esecutrici e che tale
«modus  operandi»  possa  mascherare  le  reali   modalita'   seguite
dall'Ente con la  compiacenza  dell'impresa/societa'  esecutrice,  in
chiaro contrasto con le procedure normativamente previste. 
    Le violazioni riscontrate costituiscono,  inoltre,  elemento  che
induce  a  non  escludere  che  l'eccessivo  ri(...Omissis...)   alla
procedura dell'affidamento diretto sia finalizzato a  facilitare  una
possibile  canalizzazione  dei  lavori  in  favore   delle   medesime
imprese/societa', alcune delle quali collegate al contesto criminale. 
    Altre anomalie sono state riscontrate in relazione ad affidamenti
diretti e prosecuzioni di  servizio  per  il  servizio  di  refezione
scolastica in favore della «pizzeria-braceria  (...Omissis...)»,  per
la  gestione  della   raccolta   dei   RR.SS.UU   in   favore   della
«(...Omissis...)  S.r.l.»  e  per  la   gestione   dell'impianto   di
depurazione   in   favore   della   «(...Omissis...)'   Servizi    di
(...Omissis...) & C. s.a.s. 
    Difatti  durante  l'Amministrazione  (...Omissis...)  la  maggior
parte delle  somme  impegnate,  a  seguito  di  affidamento  diretto,
cottimo fiduciario, somma urgenza  e  prosecuzione  di  servizio,  e'
avvenuto in  favore  di  imprese  e/o  soggetti  vicini  al  contesto
criminale, per un importo complessivo che ammonta ad € 311.113,87, di
cui liquidato € 305.440,39. 
 
4. L'appalto della mensa scolastica 
 
    In relazione  alle  procedure  adottate  dal  Comune  di  Limbadi
durante  l'Amministrazione   (...Omissis...)   per   l'aggiudicazione
dell'appalto  del  servizio  di  refezione  scolastica,  sono  emerse
diverse  irregolarita'  susseguitesi  per  tutti  e  tre   gli   anni
scolastici  dal  2015  al  2018,  con  conseguenti  liquidazioni   di
consistenti somme di fondi pubblici in favore di  imprese  vicine  al
locale contesto criminale, quali  la  «(...Omissis...)  S.r.l.»,  poi
destinataria  d'interdittiva  antimafia   e   la   «Pizzeria-Braceria
(...Omissis...)», il cui titolare appartiene a famiglia  composta  da
soggetti gravati da numerosi precedenti penali e/o di polizia, alcuni
dei quali per reati anche di tipo associativo. 
    Dalla vicenda esposta per l'anno scolastico 2015/2016 risulta una
condotta omissiva da parte dell'Ente, e nello specifico da  parte  di
tutti  gli  amministratori  (a  conoscenza  della  vicenda)   e   del
responsabile dell'Area amministrativa (...Omissis...),  in  relazione
al   punto   cottura   impiegato   dalla    (...Omissis...)    S.r.l.
corrispondente all'esercizio pubblico Pizzeria  «(...Omissis...)»  di
Nicotera  Marina,  riconducibile  a  soggetti  vicini   al   contesto
criminale,  nonche'  con  legami  di  parentela  con  il  vicesindaco
(...Omissis...). Difatti il  responsabile  dell'Area  amministrativa,
trascurando la comunicazione della variazione del punto  di  cottura,
nonostante nell'atto non vi fosse indicata l'esatta ubicazione  dello
stesso, determinava un ritardo nell'attivita' di controllo conclusasi
con  l'interdittiva  antimafia  del  20  maggio  2016  e   consentiva
l'interruzione del  rapporto  della  Societa'  in  argomento  con  la
Pubblica amministrazione solo dieci giorni prima della  scadenza  del
contratto annuale. 
    Il  Sindaco  (...Omissis...)  Giuseppe,   pur   dimostrandosi   a
conoscenza  dell'ubicazione  del  punto  di  cottura  e   della   sua
corrispondenza all'esercizio pubblico  «(...Omissis...)»,  dichiarava
la vicenda come non rientrante tra le sue  competenze  di  controllo,
negando addirittura il legame di parentela esistente tra il  titolare
della predetta attivita' e il (...Omissis...) F. 
    Gli  amministratori  venivano  indicati  come  soggetti  a  piena
conoscenza della vicenda per come dichiarato in sede di audizione dal
suddetto (...Omissis...). La risoluzione del contratto tra il  Comune
di  Limbadi  e   la   (...Omissis...)   S.r.l.   avveniva   solo   ed
esclusivamente a seguito dell'emissione  dell'interdittiva  antimafia
maturata anche in relazione alla riconducibilita' del  punto  cottura
al contesto criminale. 
    Nonostante il servizio della  mensa  scolastica  in  Limbadi  sia
risultato settore di interesse della  criminalita'  organizzata,  per
l'anno scolastico  2016/2017,  a  seguito  di  alcuni  ritardi  nella
procedura di gara, la Giunta comunale dava atto di indirizzo all'Area
amministrativa  per  un  temporaneo  affidamento  diretto,   che   si
concretizzava con  l'individuazione,  senza  una  minima  ricerca  di
mercato, di un'impresa individuale,  la  cui  titolare  appartiene  a
famiglia composta da soggetti gravati da numerosi  precedenti  penali
e/o di polizia, alcuni dei quali anche per reati di tipo associativo. 
    L'affidamento  diretto  nei  confronti  della  pizzeria  braceria
(...Omissis...)  di  Rosarno  per   l'inizio   dell'anno   scolastico
2016/2017 ha determinato una liquidazione complessiva  nei  confronti
del predetto esercizio pubblico di una spesa pari ad € 16.332,61. 
    Analogo iter in favore della stessa  impresa  individuale  si  e'
verificato per l'anno scolastico  in  itinere,  con  l'individuazione
temporanea  dell'impresa  affidataria  direttamente  da  parte  della
Giunta comunale con apposita delibera, in  violazione  dell'art.  107
del decreto legislativo n. 267/2000 T.U.E.L. 
    L'affidamento  diretto  nei  confronti  della   pizzeria-braceria
(...Omissis...)  di  Rosarno  per   l'inizio   dell'anno   scolastico
2017/2018 ha determinato una liquidazione complessiva  nei  confronti
del predetto esercizio pubblico fino al mese di novembre 2017 di  una
spesa pari ad € 16.028,48. 
    Complessivamente sino al  mese  di  novembre  2017  l'affidamento
diretto in favore della braceria-pizzeria (...Omissis...) per  i  due
anni scolastici 2016/2017 e 2017/2018 ha determinato una liquidazione
di spesa pari ad  €  32.361,09,  a  cui  si  dovranno  aggiungere  le
ulteriori liquidazioni relative ai mesi di dicembre  2017  e  gennaio
2018 con le medesime procedure. 
 
5. L'appalto per la gestione dei rifiuti solidi urbani 
 
    In relazione al  servizio  di  raccolta,  trasporto,  recupero  e
conferimento dei  RR.SS.UU.  e'  stato  possibile  riscontrare  delle
anomalie relative agli automezzi impiegati dalla ditta appaltatrice e
nei confronti della quale l'appalto e' stato prorogato per  ulteriori
mesi sei, (...Omissis...) Italia S.r.l. 
    Infatti,  in  data  22  giugno  2016  personale  della   Stazione
Carabinieri di Limbadi constatava che per lo svolgimento del servizio
di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani in  Limbadi  veniva
utilizzato il veicolo Fiat Iveco trg. (...Omissis...), di  proprieta'
de (...Omissis...) Servizi ambientali (12) di (...Omissis...) S. (13)
con precedenti  di  polizia  per  truffa  e  falso,  nonche'  coniuge
convivente di (...Omissis...)' G. (14) , pregiudicato, gia'  Avvisato
Orale di P.S. con precedenti penali e/o di polizia per  reati  contro
la persona,  il  patrimonio  e  la  P.A.,  indagato  nell'ambito  del
procedimento penale  n.  30546/2014  (Operazione  di  Polizia  «Mafia
Capitale») per interposizione fittizia di beni,  la  cui  titolarita'
risultava essere riconducibile alla cosca dei (...Omissis...) (a  cui
tra  l'altro  e'  legato  da  un  rapporto  di  parentela),   nonche'
considerato loro referente negli affari legati alla raccolta ed  allo
smaltimento dei rifiuti nella Capitale. 
    Si evidenzia come la «(...Omissis...)»  risulti  destinataria  di
due  Interdittive  Antimafia  n.  23937  e  n.  43199  emesse   dalla
Prefettura di Vibo Valentia rispettivamente in data 5 giugno  2015  e
11 novembre 2016. 
    In data 26 marzo 2015, dopo  la  stipula  del  contratto  con  la
(...Omissis...) Italia S.r.l., l'Area tecnica del Comune  di  Limbadi
avanzava  via  pec  una  richiesta  alla  societa'  appaltante,   poi
sollecitata in data 17 giugno 2016 con un'ulteriore comunicazione via
pec, finalizzata alla conoscenza dei dati relativi agli automezzi  ed
alla quale non seguiva alcuna risposta.  Tale  condotta  omissiva  da
parte  della  societa'  appaltante  veniva  confermata  in  sede   di
audizione dinanzi questa Commissione sia dal Sindaco  (...Omissis...)
G. che dal responsabile dell'Area tecnica (...Omissis...) F. Entrambi
gli uditi confermavano l'esistenza della suddetta richiesta  via  pec
alla societa' appaltante, addebitando  eventuali  responsabilita'  in
merito ciascuno all'altro e viceversa. 
    Di seguito parte delle dichiarazioni rese sull'argomento: 
      (...Omissis...) F.: ...omissis... Del  fatto  che  la  Societa'
(...Omissis...) S.r.l. non ha mai comunicato  i  mezzi  dalla  stessa
impiegata, ne veniva data comunicazione  al  Sindaco  (...Omissis...)
per aprire un contenzioso ma lo stesso non ha voluto  interagire  per
tale situazione ...omissis... 
      (...Omissis...)  G.:  ...omissis...  L'appalto  relativo   alla
raccolta dei RR.SS.UU. demandato alla societa' (...Omissis...) Italia
l'abbiamo  ereditato  dalla   commissione   straordinaria   all'epoca
insediata al Comune di Limbadi. In merito il responsabile dell'U.T.C,
mi aveva segnalato che non vi era comunicazione in relazione ai mezzi
utilizzati dalla suddetta Ditta; per tale  mancanza  il  responsabile
U.T.C. ha inviato una richiesta via Pec alla Ditta in argomento, alla
quale non vi e' stata risposta ...omissis... Io  da  Sindaco  non  ho
avviato alcun contenzioso contro la Societa' (...Omissis...)  Italia,
perche' pensavo che per il contenzioso fosse sufficiente la richiesta
via Pec; inoltre la competenza per l'avvio  del  contenzioso  era  di
(...Omissis...), in qualita'  di  responsabile  dell'Ufficio  tecnico
...omissis ...Ribadisco che se vi sono state delle mancanze in merito
all'appalto della  ditta  (...Omissis...)  Italia,  il  tutto  e'  da
attribuire all'Area tecnica ...omissis... 
    Ancora, durante il periodo di  proroga  del  servizio  in  favore
della (...Omissis...) Italia S.r.l. e  precisamente  per  il  periodo
compreso tra il 24 aprile 2017 ed il  31  agosto  2017  risulta  aver
svolto attivita' lavorativa part-time di dipendente della societa' in
argomento (...Omissis...) N.  (15)  con  precedenti  di  polizia  per
minaccia, danneggiamento, porto ingiustificato di  armi  e/o  oggetti
atti ad offendere, segnalato per  due  volte  per  uso  personale  di
sostanze stupefacenti, nonche': 
      fratello convivente  di  (...Omissis...)  E.  (16)  ,  compagna
dell'attuale (...Omissis...) F.; 
      fratello di (...Omissis...) C. (17) e (...Omissis...) M. (18) ,
compagne conviventi rispettivamente di  (...Omissis...)'  M.  (19)  e
(...Omissis...)' F. (20) , a loro volta fratelli di  (...Omissis...)'
G. (21) , indagato nell'ambito del procedimento penale n.  30546/2014
(Operazione di Polizia «Mafia Capitale») per interposizione  fittizia
di beni, la  cui  titolarita'  risultava  essere  riconducibile  alla
struttura di 'ndrangheta facente capo ai (...Omissis...); 
      cugino di I grado di  (...Omissis...)  F.  (22)  ,  gravato  da
precedenti di  polizia  per  associazione  a  delinquere  e  violenza
privata nell'ambito dell'Operazione di Polizia «Repetita Juvant»  del
Nucleo di Polizia Tributaria G.d.F. di  Pesaro,  nonche'  coniuge  di
(...Omissis...), elemento apicale dell'omonima consorteria mafiosa. 
    Inoltre, in relazione all'appalto per la gestione  dei  RR.SS.UU.
emerge il palese ritardo del Comune di Limbadi nell'indizione di  una
nuova gara (un giorno prima della scadenza del  precedente  appalto),
con una conseguente prosecuzione di  servizio  disposta  dal  Sindaco
(...Omissis...) Giuseppe per un periodo di sei  mesi,  scaturente  la
liquidazione di una spesa pari ad € 121.171,56 nei confronti  di  una
Societa' con legami al contesto criminale locale,  in  quanto  da  un
lato si e' avvalsa di mezzi riconducibili a ditta destinataria di due
Interdittive Antimafia, quali (...Omissis...) di (...Omissis...)  S.,
dall'altro la stessa ha  avuto  alle  proprie  dipendenze  -  proprio
durante il  periodo  di  proroga  -  un  soggetto  avente  legami  di
parentele sia con soggetti legati  alla  Locale  di  `ndrangheta  dei
(...Omissis...),  sia   con   soggetti   legati   all'Amministrazione
comunale. 
    Sull'appalto in argomento e piu' precisamente sulla provenienza e
riconducibilita'  dei  mezzi  impiegati  a  ditta   destinataria   di
interdittive  antimafia  e'  emerso  un   atteggiamento   palesemente
omissivo  da  parte  dello  stesso  Sindaco  (...Omissis...)  e   del
responsabile dell'Area tecnica. 
 
6. L'appalto per la gestione dell'impianto di depurazione 
 
    In  relazione  al   servizio   di   gestione   dell'impianto   di
depurazione, quale altro palese sintomo  di  mala  gestio  della  res
publica nel Comune di Limbadi, sono emersi prosecuzioni  di  servizio
per  manutenzione  ordinaria  per   un   intero   quadrimestre,   non
sufficientemente motivati, con una spesa di €  19.743,68  nonche'  un
affidamento diretto, senza alcuna ricerca di mercato, di  €  7.700,00
per manutenzione straordinaria nello stesso periodo di  proroga,  con
una spesa complessiva pari ad € 27.443,68 in favore di impresa i  cui
soci risultano gravati da precedenti di  polizia  ed  il  cui  padre,
cogestore di fatto della stessa, risulta gravato da precedenti penali
e/o  di  polizia  e  con  frequentazioni  con  soggetti  gravati   da
precedenti di polizia per associazione a delinquere di tipo mafioso. 
 
7. La gestione dei tributi 
 
    La Commissione d'Indagine ha  ritenuto  prioritario  valutare  le
procedure poste in essere dal Comune di Limbadi al fine di potenziare
la riscossione dei tributi, evitando l'iscrizione di  residui  attivi
in  bilancio  che  sovente  non  si   tramutano   in   disponibilita'
finanziarie effettive, ma comportano una  dilatazione  ingiustificata
dell'avanzo di amministrazione,  che,  se  da  un  lato  consente  il
pareggio di bilancio e di disporre artificiosamente di  capacita'  di
spesa,   dall'altro   creera'   i   presupposti   per   l'inevitabile
dis(...Omissis...) finanziario. 
    Cosi', premesso quanto sopra, dall'analisi  della  documentazione
acquisita e' emerso  che  la  gestione  dei  tributi,  con  specifico
riferimento al servizio idrico, effettuata  dal  Comune  di  Limbadi,
risulta fortemente influenzata dalla carenza di comunicazione tra gli
uffici  preposti,  specificamente  impiegati  nel  settore   (ufficio
tecnico e ufficio tributi),  che  a  sua  volta  genera  inefficienza
dell'amministrazione, nonche' omissioni  a  favore  sia  di  soggetti
vicini  agli   amministratori   sia   di   soggetti   controindicati,
circostanza quest'ultima che riflette una  certa  permeabilita'  alla
criminalita' organizzata da parte dell'intero apparato. 
    Le criticita' rilevate sono risultate le seguenti: 
      totale  inefficienza  nel  contrasto  all'abusivismo  idrico  e
carenza di controlli; 
      mancanza di comunicazione tra gli Uffici competenti in materia. 
    In particolare, per quanto riguarda l'inefficienza e  la  carenza
di controlli nel contrasto all'abusivismo idrico, si rappresenta come
la carenza d'acqua e' un problema che  ha  sempre  caratterizzato  il
Comune di Limbadi nel corso degli anni. La causa principale e'  stata
individuata nella presenza di allacci idrici abusivi, i quali,  oltre
a generare forti carenze  idriche  nonche'  disagi  alla  popolazione
residente, creano  un  mancato  introito,  che,  di  conseguenza,  ha
influito  negativamente   sulle   casse   comunali,   con   specifico
riferimento  al  canone  elargito  a  favore  della  Sorical   S.p.a.
(Societa' Risorse Idriche Calabresi), il quale  e'  risultato  sempre
maggiore rispetto alla riscossione attuata. 
    Quest'ultima circostanza emerge anche dalla «Deliberazione n.  11
del Consiglio comunale» del 31 agosto 2015, nell'ambito  della  quale
sono stati evidenziati i problemi relativi alla  capacita'  dell'Ente
di far fronte alle spese comunali con gli  introiti  derivanti  dalla
riscossione dei tributi e,  in  particolare,  veniva  evidenziata  la
carenza di introiti derivanti dall'erogazione dell'acqua potabile. 
    In quella  circostanza,  l'Assessore  G.  (...Omissis...)  ed  il
Sindaco (...Omissis...), davano notizia della scoperta di  abusivismi
e di regolari denunce alle Autorita' competenti, proponendo un  piano
di contrasto agli allacci  idrici  anomali  basato  su  controlli  ed
accertamenti. 
    Da un'approfondita disamina  della  documentazione  acquisita  e'
emerso che l'Ente ha  liquidato  a  favore  della  ditta  individuale
«(...Omissis...) di (...Omissis...) R.» € 19.969,30,  mediante  dieci
Determinazioni (n. 132 del 30 luglio 2015, n. 151 del 28 agosto 2015,
n. 152 del 28 agosto 2015, n. 178 del 18 settembre 2015, n.  179  del
18 settembre 2015, n. 190 del  29  settembre  2015,  n.  191  del  29
settembre 2015, n. 205 del 20 ottobre 2015, n.  206  del  20  ottobre
2015 e n. 224 del 12 novembre  2015),  tutte  aventi  ad  oggetto  la
«regolarizzazione dei lavori di  demolizione  e  ricostruzione  degli
impianti alla postazione di controllo dei consumi di acqua potabile»,
localizzati in diverse zone del Comune di Limbadi. 
    Tuttavia,  questa  apparente  sensibilizzazione,  da  parte   del
Sindaco e di  taluni  componenti  della  Giunta  comunale,  verso  il
problema dell'abusivismo  degli  allacci  idrici,  non  ha  avuto  un
concreto riscontro in  quanto,  da  un  lato,  non  e'  veritiera  la
circostanza - peraltro molto  pubblicizzata  dalla  stessa  compagine
elettiva - di una politica punitiva e repressiva nei confronti  degli
abusivi ed in particolare nei confronti di soggetti appartenenti alla
nota consorteria di `ndrangheta dei (...Omissis...)  (di  fatto,  non
risultano  essere  state  presentate  denunce  presso  le   Autorita'
competenti,  come  riscontrato  da   questa   Commissione   e   dalle
dichiarazioni rese in sede di audizione dal Sindaco). 
    D'altro canto, la spesa sostenuta di circa  €  20.000,00  per  le
postazioni di  controllo  dei  consumi  non  si  e'  tradotta  in  un
considerevole incremento del pagamento del canone idrico, cosi'  come
dichiarato  in  apposito  verbale   di   audizione   dal   geom.   R.
(...Omissis...) (Responsabile Area tributi),  il  quale,  pur  avendo
rilevato un lieve incremento  nella  corresponsione  del  canone,  di
contro, rappresentava che lo stesso potesse dipendere da un  semplice
aumento dei consumi relativo alle utenze regolarmente denunciate. 
    Le circostanze appena descritte,  ovvero  dell'esistenza  di  una
totale  omissione  di  controlli  e  di  denunce,  trovano  ulteriore
riscontro  nella  mancanza  di  un  incrocio  di  dati  in   possesso
dell'Ente, emersa dall'attivita' diretta posta in  essere  da  questa
Commissione,  mediante  l'effettuazione  di  un  semplice   controllo
incrociato  presso  l'Ufficio  tributi.  A  titolo   esemplificativo,
infatti, veniva richiesta la verifica della posizione  tributaria  di
(...Omissis...) (23)  alias  «(...Omissis...)»  esponente  di  spicco
dell'Omonima locale di 'ndrangheta, residente  a  pochi  metri  dalla
Casa Comunale, e da tale verifica e' emerso l'assenza di un  regolare
allaccio alla rete idrica comunale. 
    Dagli accertamenti effettuati sul posto  dai  Carabinieri  -  che
hanno determinato il deferimento in stato di  liberta'  alla  Procura
della  Repubblica  di  Vibo  Valentia  della  coniuge  del   suddetto
(...Omissis...) per furto di acqua -  e'  emersa  l'esistenza  di  un
allaccio  idrico  abusivo  in  essere  da  circa  27  anni,  con   un
consistente danno erariale per l'Ente. 
    Infine, ad ulteriore conferma  del  permissivismo  dimostrato  in
ordine al fenomeno dell'abusivismo  e  della  relativa  evasione,  in
essere presso il Comune di Limbadi, si evidenzia  il  modus  operandi
dell'Ufficio tecnico, in  caso  di  nuovi  allacci,  sostituzioni  di
contatori e distacchi, che  non  effettua  alcun  tipo  di  riscontro
(diretto o a mezzo Polizia Municipale), lasciando la totale  gestione
del lavoro al fontaniere comunale, individuato in un soggetto privato
vincitore di  gara  d'appalto.  Infatti,  il  responsabile  dell'Area
tributi (ufficio ultimo destinatario della comunicazione di allaccio)
ha lamentato con  p.e.c.,  trasmessa  all'Ufficio  tecnico,  anomalie
nelle  richieste  di   sostituzione   del   contatore   idrico   (per
illeggibilita'), che generano, a parere dello stesso, un  conseguente
conteggio dei consumi chiaramente falsato, il  tutto  a  conferma  di
quanto accertato da questa Commissione. 
 
8. Controllo degli esercizi pubblici 
 
    In relazione alle attivita'  commerciali  susseguitesi  presso  i
locali  di  via  Nicholas  Green  n.  06   di   Limbadi   e'   emersa
l'inconsistenza dell'attivita' di controllo e rilascio autorizzazioni
sugli esercizi pubblici e commerciali da parte del Comune di Limbadi,
che ha  consentito,  nonostante  l'esistenza  di  una  situazione  in
contrasto con l'Ordine pubblico e Sicurezza sociale, la  prosecuzione
di fatto di un'attivita' riconducibile a soggetto vicino alla  Locale
di `ndrangheta dei (...Omissis...), (...Omissis...) S. S.r.l. 
    Da tale vicenda risultano infatti: 
      la mancata contestazione ad opera del  Comune,  del  cambio  di
gestione del 2015 da  padre  in  figlio,  ovvero  da  (...Omissis...)
Service S.r.l. a (...Omissis...) Service di (...Omissis...) A., volto
ad aggirare il provvedimento di revoca richiesto dalla Prefettura  di
Vibo Valentia per motivi di ordine pubblico e sicurezza sociale; 
      la mancata contestazione ad  opera  del  Comune,  dell'ennesimo
cambio di gestione da esercizio pubblico ((...Omissis...) Service  di
(...Omissis...)      Antonio)      a      esercizio       commerciale
(Cometteria-Creperia-Jogurteria  di  (...Omissis...)   Antonio)   nei
medesimi locali; 
      l'emissione in data 4  gennaio  2018  di  Atto  di  completezza
formale della S.C.I.A. relativa all'apertura negli stessi locali  del
circolo  con  somministrazione  di  alimenti  e  bevande   denominata
«Associazione (...Omissis...)» di (...Omissis...), coniuge e madre di
(...Omissis...) e (...Omissis...), nonostante vi  fossero  in  essere
contemporaneamente  nella   stessa   sede   due   diverse   attivita'
commerciali, cui seguiva un'Ordinanza di chiusura solo il 26  gennaio
2018; 
      i  rapporti  esistenti  tra  il   Sindaco   (...Omissis...)   e
(...Omissis...), quantomeno discutibili in termini  di  opportunita',
con un  intreccio  dal  punto  di  vista  temporale  tra  le  vicende
dell'esercizio pubblico e vicende di natura personale; 
      la condotta (rivelata in sede di audizione dal (...Omissis...))
del (...Omissis...), dichiaratosi disponibile  a  concordare  con  il
commerciante il periodo di sospensione dell'attivita' per tre giorni,
cosi' venendo meno alle prerogative di Sindaco e di Autorita'  Locale
di P.S., sminuendo l'attivita' di  contrasto  e  di  controllo  delle
FF.PP. in un territorio ad elevato indice di criminalita' organizzata
e ponendosi in netto conflitto con quanto  piu'  volte  dallo  stesso
(...Omissis...) pubblicizzato sulla sua figura di personalita'  volta
al contrasto delle locali dinamiche `ndraghetiste; 
      la condotta omissiva del Sindaco (...Omissis...),  nel  recarsi
per ben tre volte per motivi  personali,  presso  i  locali  in  quel
momento aperti al pubblico, di via Nicholas Green n. 6, nonostante in
vigore un'Ordinanza di Sospensione a firma del medesimo, senza  alcun
intervento in merito da parte dello stesso, sia come Autorita' locale
di Pubblica sicurezza, sia come Autorita'  preposta  al  rilascio  di
licenze ed altri atti autorizzativi. 
    Il  Sindaco,  in  conclusione,  nonostante   abbia   piu'   volte
pubblicizzato  il  proprio  presunto  attivismo  nel  contrasto  alla
criminalita' organizzata,  si  e'  dimostrato,  unitamente  alla  sua
Giunta: 
      omissivo sotto il  profilo  preventivo,  senza  l'emissione  di
doverosi  Atti  di  indirizzo,  palesemente  necessari   a   limitare
quantomeno la permeabilita' dell'Ente ad infiltrazioni mafiose; 
      di  fatto  omissivo  e  privo  di  concretezza   nell'attivita'
repressiva relativa il contrasto all'abusivismo degli allacci idrici,
alcuni dei quali riconducibili a soggetti della Locale di 'ndrangheta
dei (...Omissis...); 
      in alcuni casi ingerente nell'adozione di atti  amministrativi,
in netta violazione a quanto stabilito dall'art.  107  T.U.E.L.,  con
l'individuazione diretta di alcune societa'/imprese di  cui  servirsi
per forniture e/o servizi,  nonostante  la  vicinanza  di  queste  al
contesto criminale. 
    In ultimo, a conferma dell'andamento gravemente irregolare  della
gestione della cosa pubblica da parte  degli  attuali  amministratori
del Comune di  Limbadi,  si  soggiunge  che  lo  s(...Omissis...)  19
febbraio, all'esito di  attivita'  d'indagine,  i  Carabinieri  della
Stazione di  Limbadi  hanno  deferito  all'Autorita'  giudiziaria  il
sindaco  (...Omissis...),  il  vicesindaco  F.  (...Omissis...),  gli
assessori D. (...Omissis...) e R. (...Omissis...), il consigliere  di
maggioranza  G.  (...Omissis...)  ed  il   segretario   comunale   V.
(...Omissis...) per  i  reati  di  falsita'  ideologica  commessa  da
Pubblico ufficiale in atti pubblici in con(...Omissis...),  per  aver
attestato falsamente, su un  atto  deliberatorio,  la  loro  presenza
nella sede comunale in una data in cui, invece, e'  stata  constatata
la loro presenza in un'altra localita'. 
    Nel complesso,  gli  accertamenti  svolti  hanno  posto  in  luce
alterazioni   e   compromissioni   dell'azione   amministrativa   con
riferimento a molteplici settori di intervento che si  sono  in  gran
parte tradotti a vantaggio di  soggetti  collegati  a  vario  titolo,
direttamente o  indirettamente,  con  i  sodalizi  criminali  egemoni
nell'area. 
    Le  risultanze  ispettive  di  supposto  condizionamento  e/o  di
collegamento di taluni amministratori e di alcuni dipendenti  con  la
criminalita'  organizzata  locale,   cosi'   come   delineati   dalla
commissione di accesso, e ancora prima i provvedimenti dell'autorita'
giudiziaria richiamati dalla stessa commissione, nonche' i rispettivi
rapporti informativi delle  forze  dell'ordine,  forniscono  univoci,
concreti e rilevanti elementi di collegamento diretto  e/o  indiretto
dei componenti degli  organi  elettivi  con  la  locale  criminalita'
organizzata anche con riferimento alle novita' introdotte dalla legge
n. 94 del 15 luglio 2009, che ha ridisegnato l'art. 143  del  decreto
legislativo n. 267/2000. 
    Tali   elementi   assumono   significativita'   particolare    in
considerazione del contesto  ambientale  in  cui  la  presenza  della
criminalita' organizzata assurge a fatto notorio. 
    Alla luce di quanto sopra si ritengono sussistenti i  presupposti
per l'avvio della procedura volta all'adozione della misura di rigore
prevista dall'art. 143 del decreto legislativo 267/2000 nei confronti
del Comune di Limbadi,  al  fine  di  ripristinare  la  legalita'  ed
evitare le ulteriori alterazioni del  processo  di  formazione  della
determinazione libera di  quegli  organi  elettivi,  che  allo  stato
pregiudicano il buon andamento dell'amministrazione. 
    Tanto anche in considerazione delle valutazioni conformi espresse
in merito nell'ambito della riunione  del  Comitato  provinciale  per
l'ordine e la sicurezza pubblica del 6 marzo 2018,  cui  hanno  preso
parte  il  Procuratore  della  Direzione  distrettuale  antimafia  di
Catanzaro ed il Procuratore della Repubblica presso il  Tribunale  di
Vibo Valentia. 
    Con separata corrispondenza, secondo le consuete modalita', sara'
trasmessa copia della relazione della Commissione  d'Indagine  con  i
relativi allegati. 
 
                                                   Il prefetto: Longo 

(1) (...Omissis...) nato a Limbadi (VV) il 5 gennaio 1929. 

(2) (...Omissis...)  M.  nato  a  Vibo  Valentia  il  6  marzo  1976,
    residente a Limbadi, via Europa n.2, con  precedenti  di  polizia
    per reati contro la Pubblica Amministrazione, il Patrimonio e  la
    Persona 

(3) in quanto coniugato con (...Omissis...), nata a Vibo Valentia  il
    22 agosto 1975, sorella del (...Omissis...) L.. 

(4) (...Omissis...) L. nato a Novara il 5 gennaio 1969,  residente  a
    Limbadi in via IV Novembre s.n.c., pregiudicato per reati di  cui
    all'art. 416-bis del C.P.  finalizzato  al  traffico  di  Armi  e
    Sostanze Stupefacenti. 

(5) padre di (...Omissis...) M., nata a Vibo Valentia il 12 settembre
    1971, moglie del (...Omissis...) P. 

(6) (...Omissis...) P.,  nato  a  Limbadi  il  19  giugno  1969,  ivi
    residente in Contrada Santa s.n.c. 

(7) (...Omissis...) nato a Limbadi  il  30  marzo  1947,  deceduto  a
    Tolmezzo (UD) in data 2 ottobre 2017. 

(8) (...Omissis...)' Giuseppe nato a  Vibo  Valentia  il  15  gennaio
    1984, residente a Limbadi in via Vittorio Emanuele III s.n.c. 

(9) (...Omissis...)' D. e' figlia (...Omissis...) C. nata  a  Limbadi
    il  25  novembre  1956,  a  sua  volta   nipote   ex   frate   di
    (...Omissis...) Pantaleone. 

(10) (...Omissis...) P.  nato  a  Limbadi  il  23  aprile  1946,  ivi
     residente, via Papa Giovanni XXIII n. 3. 

(11) ...Omissis...)  R.,  nata  a  Palmi  (RC)  il  15.09.1974,   ivi
     residente, (...Omissis...). 

(12) (...Omissis...) di (...Omissis...) S,  impresa  individuale  con
     sede in Nicotera (VV),  via  Foschea,  I  Traversa  s.n.c.  (P.I
     Omissis). 

(13) (...Omissis...) S., nata a Vibo Valentia l'01.06.1971, residente
     a Nicotera (VV), (Omissis). 

(14) (...Omissis...)'  G.,  nato  a  Vibo  Valentia  il   23.06.1966,
     residente a  Nicotera  (VV),  via  la  Corte  s.n.c.,  di  fatto
     domiciliato a (Omissis). 

(15) (...Omissis...) N., nato a Vibo Valentia il 29.09.1991. 

(16) (...Omissis...) E., nata a Vibo Valentia il 28.09.1979. 

(17) (...Omissis...) C. nata a  Tropea  il  27.11.1981,  residente  a
     Nicotera frazione Marina in Via S. Pellico s.n.c. 

(18) (...Omissis...) M. nata a Vibo Valentia il 25.02.1977, residente
     a Nicotera in Via La Corte nr. 47. 

(19) (...Omissis...)' M. nato a (omissis) (Svizzera)  il  27.02.1981,
     residente a Nicotera (Omissis), soggetto gravato  da  pregiudizi
     penali per reati contro il Patrimonio. 

(20) (...Omissis...)' F. A.  nato  a  Vibo  Valentia  il  30.08.1974,
     pregiudicato per  reati  in  materia  di  sostanze  stupefacenti
     e contro il Patrimonio,  nonche'  implicato  nell'operazione  di
     P.G. denominata DECOLLO. 

(21) (...Omissis...)' Giovanni nato a Vibo  Valentia  il  23.06.1966,
     residente a Nicotera in Via  La  Corte  s.n.c.,  con  precedenti
     penali e/o  di  polizia  per  reati  contro  il  Patrimonio,  la
     Pubblica Amministrazione, la  Persona,  in  materia  Edilizia  e
     Ambientale. 

(22) (Omissis...) F., nato a Vibo Valentia il 07.07.1970. 

(23) (...Omissis...)  nato  a  Limbadi  (VV)   il   25.08.1949,   ivi
     residente, via Corrado Alvaro n.25, attualmente ristretto presso
     la Casa Circondariale di Avezzano (AQ).